Crack Padova: un anno (e più…) di dichiarazioni

Condividi

(d.c.) Meglio di qualsiasi editoriale.

MARCELLO CESTARO

“I fischi dei tifosi? Non li ho sentititi ma se a qualcuno non gli va bene che vada a spasso o che vada a dare via il culo”. (9 febbraio 2013)

“Non esiste nessuno che compri una società di calcio di serie B, esistono società che vengono e dicono: “Io le prendo il calcio se lei mi dà dieci milioni e lo porto avanti per un anno”. Due cordate? Non c’è nessuno che voglia comprare. Si tratta di regalare e dare anche soldi perché acquistino. Abbiamo contatti, stasera tardi vedrò delle persone a Verona e anche domani sera li vedrò ancora. Spero che questi prendano una quota importante, se lo loro ritengono io posso anche rimanere, mi auguro mi dicano di sì”. (27 giugno 2013)

“Vi lascio in buone mani” (1 luglio 2013)

“Ci sentiremo comunque in settimana perché anche io devo chiarire delle cose. Abbiamo lavorato tanto e so che anche noi abbiamo commesso degli errori, ma sto soffrendo tanto». (1 giugno 2014)

“Sto ben fermo con le mani, abbiamo già dato abbastanza” (1 giugno 2014)

“Anticipare tre milioni per l’iscrizione? Non ho i soldi, non li ho, non posso darli subito, posso pagare ratealmente. Stiamo parlando con un po’ di imprenditori. Pensare che fallisca il Padova è da spararsi, esprimo serenamente ma non tanto il mio pensiero. Stiamo cercando di capire se la Lega potesse concedere una dilazione, ma credo proprio che non sarà possibile. Soldi non ne ho da anticipare”“Mi hanno chiesto un anticipo della famosa sponsorizzazione, io devo dare 2,5 milioni per l’anno prossimo, me li chiedono, ma non ce li ho! Non ce li ho proprio, posso pagare mensilmente come abbiamo sempre fatto. La presentazione fatta con i loro avvocati e i loro commercialisti m i sembrava buona, mi hanno tolto la possibilità di parlare al microfono, mi hanno detto che io non dovevo più parlare al microfono dello stadio”. (30 giugno 2014)

“Sono stato 10 anni a Padova a fare calcio, ci sono giornalisti fuori che mi chiedono se torno a Padova, ma me ne guardo bene. Il pallone mi piace quello con le mani”. (30 giugno 2014)

“A Padova non ci andrò mai più nemmeno se mi danno l’oro in mano, non si parla in quel modo lì sui giornali, quello che hanno scritto. La Finanza? Venga pure, finirà sta menata, con parecchia gente mi muoverò con grande cattiveria. Mi muoverò con grande cattiveria. Contro chi? Lo vedrete…. L’attuale proprietà non c’entra proprio nulla. La Finanza? Che venga pure! Un giorno andremo dentro a questa vicenda, di soldi non ce ne sono più. Poi vedremo, un giorno andremo giù pesanti, così certa gente imparerà a scrivere certe cose…” (30 giugno 2014)

“Domani alle 13 dirò tutto” (10 luglio 2014)

“A titolo personale e per l’affetto nei confronti dei tanti club, dei tifosi, della prima squadra, di tutto il settore giovanile e degli amici (quelli veri) della stampa e della Tv, ho sondato la volontà di imprenditori padovani e veneti ad intervenire per assicurare un futuro al club. (15 luglio 2014)

” Nessuno, poi, si è sentito di assumersi il carico di un impegno in prima persona: anche in prospettiva. Ho quindi dovuto constatare con dispiacere che non si sono create le condizioni per alcun intervento”. (15 luglio 2014)

“Non sono stato capace di combinare nulla” (15 luglio 2014)

DIEGO PENOCCHIO

“Oggi questa avventura del Padova vi posso garantire che mi ha già preso anima e cuore, e posso garantirvi che sarò il primo tifoso di questa squadra! Che presidente sarò? Io cerco nel limite del possibile di limitare gli eccessi, ma il calcio ti può portare ad averne…” (1 luglio 2013)

“La struttura societaria e tecnica? Vedo una struttura snella… Il mio progetto è di costituire una società che faccia squadra, con un’armonia che regola le regole! E dunque la struttura più snella è e meglio è, e non solo a livello economico…” (1 luglio 2013)

“L’esperienza del Parma mi ha dato l’opportunità di imparare, vedere e conoscere come muoversi nel mondo del calcio e come gestire la squadra… Uno entra nel mondo dello sport per vincere, non per arrivare ultimo! E negli sport di squadra ci vuole sacrificio e solidità… Ho dovuto lasciare la vicepresidenza del Parma effettivamente per motivi di lavoro perché ero spesso in India, ma adesso che le mie aziende sono avviate sarò un presidente molto presente!” (1 luglio 2013)

“Viganò? Noi come lui? Forse qualche tifoso lo pensa, ma è frutto di ragionamenti apodittici che non hanno fondamenti. Li smentiremo coi fatti allora!” (21 luglio 2013)

“Stiamo ancora costruendo i numeri, perché ho privilegiato l’immediata costruzione della struttura con delle priorità, ovvero organizzare la dorsale dei dirigenti… E poi bisogna spendere con cognizione di causa! Sarà una gestione oculata, e siamo sicuri che una società ben organizzata porti anche buoni risultati” (21 luglio 2013)

«Vantaggiato a mio parere è una certezza e non una scommessa, si è allenato con serietà e grande professionalità. Sabato insieme a Osuji, è stato il migliore del Padova, creandosi due occasioni, mettendoci cuore, anima e, considerando l’infortunio che aveva subìto, gli attributi nel vero senso della parola. Capisco se le critiche fossero fondate, ma più che fischi meriterebbe un inno». (13 settembre 2013)

“Cambiare allenatore se le cose non vanno bene è un modo antiquato di fare calcio che non ci appartiene. Possono esserci molte variabili se il risultato non viene e vanno analizzate in maniera serena, non sull’emotività del momento”. (13 settembre 2013)

“Abbiamo acquisito una società che aveva problemi a diversi livelli e di diverso tipo, e vogliamo restaurarla a dovere rendendola sana e virtuosa. Stiamo lavorando seriamente cercando di metterci tutto il nostro impegno per far crescere questa società e per portarla in breve tempo ad ottenere dei risultati importanti. Per ottenerli bisogna avere giocatori di proprietà? Non necessariamente. Bastava essere a Milano agli ultimi giorni di mercato per capire che quest’anno e negli ultimi anni ha funzionato più il baratto che l’acquisto o la vendita dei giocatori. Abbiamo dato dei giovani a Inter e Juve per valorizzarli perché vogliamo puntare molto sui giovani, e vogliamo investire 2-2.5 milioni di euro per sistemare gli impianti di Bresseo, perché ad esempio ho trovato una palestra che sembra un fienile. Vogliamo anche fare un campo con l’erba artificiale, stiamo facendo anche la semina per sistemare quelli che ci sono gia. Sappiamo che le nozze coi fichi secchi non si fanno, ma il calcio-champagne è finito. Vogliamo investire nella linfa che il comparto-Veneto, da sempre prolifico, può dare”. (17 settembre 2013)

“Io per carattere non scommetto su niente, non ho questa indole. A tal proposito, abbiamo fatto delle scelte valutando tutto l’insieme, e qui accetto delle critiche. Vantaggiato non l’ho scelto io, me lo sono trovato: vi posso garantire che il ragazzo è completamente cambiato. Ha perso 8 kg, nel precampionato ha fatto parecchi gol: poi inizia la stagione, gioca due partite e si fa male. E’ un giocatore che ha 29 anni, non è il 35enne in una parabola discendente: Vantaggiato è considerato nella categoria, uno dei migliori attaccanti. E’ un ragazzo di personalità, ma se si sa trovare la chiave di volta può dare tanto”. (30 settembre 2013)

“Quanti soldi sono stati investiti? “Fanno parte degli accordi contrattuali pertanto di sicuro non vengo a dirli in una trasmissione. Quanto ho investito nel Padova? Anche questa, è una cosa che non vengo a dire in giro, sicuramente ho investito il giusto”. (30 settembre 2013)

Sinceramente il mio sogno è quello di aprire una fondazione qui a Padova, che possa essere d’aiuto per la città stessa, dove far convogliare dei fondi per il bene della città. Per Ivo Rossi nutro grandissimo rispetto, e con lui sono assolutamente sereno: non voglio creare maggior confusione o attrito di quello che c’è. Posso dire a titolo personale, che sono rimasto afflitto da quanto successo: è da tempo che ho dato mandato al mio entourage per poterlo incontrare e finora non c’è stata occasione. Quando vuole io sono disponibile, ma sono amareggiato dalle sue dichiarazioni nel post gara perchè la situazione era già calda per motivi sportivi”. (30 settembre 2013)

“Nel progetto del Calcio Padova c’è l’ambizione di dare uno spessore alle giovanili e dare loro una giusta valorizzazione. La globalizzazione che oramai appartiene a tutti i settori, è entrata anche nel mondo del calcio. Avendo questo progetto, ci sono molte sinergie tra Marco Valentini e Alessio Secco, due figure complementari. Marco Valentini con maggior ottica rivolta alle giovanili, Alessio Secco come direttore sportivo, per coprire bene tutto, anche nel mercato internazionale. Come in tutte le aree, quando ci sono rapporti di collaborazione anche le aree di tangenza, vengono portate avanti con intelligenza”. (30 settembre 2013)

«Il Padova sotto la mia gestione deve essere una casa di cristallo senza incomprensioni». (1 novembre 2013)

“Mi sto affezionando a questa piazza e mi sono calato anima e corpo in questa realtà che è entrata prepotentemente nella mia vita e in cui spero di conquistare traguardi importanti, con un programma triennale per rifondare una società con pregi e difetti” (1 novembre 2013)

“Ci salveremo al 100%” (11 novembre 2013)

«Abbiamo sempre tenuto una linea soft e rispettosa con un atteggiamento di assoluto fair play nei confronti di situazioni che sono sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco a otto-dieci partite condizionate da decisioni arbitrali palesemente sbagliate. Fatti incontrovertibili e non opinioni. A questo punto ho il dovere di difendere la mia società e i miei giocatori che l’altra sera dopo la gara erano abbacchiati e afflitti perchè si vedono periodicamente scippati da scelte arbitrali aberranti». (22 dicembre 2013)

«L’equilibrio dei conti economici è basilare per sopravvivere nel calcio. In B ci sono alcune società che non navigano nell’oro, anzi. Noi stiamo rispettando i nostri impegni, anche sul pregresso. Purtroppo, è anche vero che la serie A si mangia troppo della torta dei diritti tv». (31 dicembre 2013)

“Non so neanche chi sia questo Serena, pensavo che fosse l’ex giocatore Aldo Serena dell’Inter“. (31 dicembre 2013)

«Tutto sta procedendo come da accordi e in linea con i contratti. Dei tecnicismi se ne stanno occupando i nostri professionisti, ma è già tutto definito. È una cosa che va con il pilota automatico, ci sono delle tempistiche. Con Cestaro ci siamo sentiti anche dopo la partita con l’Avellino, ci sentiamo di frequente. Abbiamo un ottimo rapporto, credo che la stima sia reciproca. Provo affetto nei suoi confronti, il suo cuore batte ancora per il Padova». (31 dicembre 2013)

“Ammutinamento dei giocatori contro Mutti? A seguito di quanto accaduto e delle voci uscite che in parte sono inesatte e fuorvianti desidero comunicarvi che per tutelarci abbiamo deciso di indire un silenzio stampa non per polemica nei confronti dei media locali, ma per preservare la nostra serenità. Parlerò solo io fino alla fine della campagna trasferimenti” (15 gennaio 2014)

“Le scritte basta leggerle e si commentano da sole, i muri di questo paese sono imbrattate da scritte che poco a vedere con la civiltà e bisognerebbe insegnare nuovamente l’educazione. I Valentini hanno tutta la mia solidarietà, mi auguro e penso che sia soltanto un gesto isolato. Venerdì sarò presente personalmente all’incontro in corte di Giustizia federale per il ricorso di Carpi. Io sono fiducioso perché la sia esaminata la situazione oggettiva” (15 gennaio 2014)

“L’ammutinamento contro Mutti? Queste voci sono fuorvianti perché nell’ambito del rispetto reciproco non fanno bene alla squadra. Evidentemente a qualcuno fanno gioco, ma desidero dare le giuste connotazioni a quanto accaduto”. (15 gennaio 2014)

“Mutti non è mai stato in discussione, non ci sono mai state le basi per discuterlo. Ha fatto tanto sinora, ha perso partite per svarioni di nostri giocatori e per sviste arbitrali. Ha fatto una media quasi da playoff” (15 gennaio 2014)

“C’è chi vede un futuro nero per questa società. «Io invece vedo un buon futuro. Abbiamo fatto un piano triennale, il primo anno dev’essere di consolidamento, il secondo di rincorsa e il terzo in cui si spera di raccogliere i frutti. Senza far proclami ma tenendo tanto a questi colori». (18 gennaio 2014)

«Nulla di strano. Sono un presidente che ha un dialogo con i propri giocatori. Non c’è stato alcun ammutinamento». Però non può negare che voglia rivoluzionare la squadra. «Ci saranno diversi cambiamenti perché alcuni giocatori non hanno reso come ci aspettavamo. A inizio anno eravamo accreditati come una delle migliori sette o otto squadre e invece guardate dove siamo. E questo non si può dire sia colpa di Penocchio o Valentini. In campo ci vanno i giocatori» (18 gennaio 2014)

«Non abbiamo alcun vincolo col Parma e mi sono stufato di ripeterlo. L’anno scorso il Padova aveva sette giocatori del Parma, ma nessuno diceva nulla. Fa parte della filosofia di Ghirardi e Leonardi avere 300 giocatori di proprietà da spedire in giro per l’Italia e non solo. Crotone, Latina, Gubbio e Nova Gorica sono pieni di calciatori provenienti dal Parma. Mi dà molto fastidio che si continui a dire che dipendiamo da loro, perché non è vero». (18 gennaio 2014)

“Mutti assolutamente non è in discussione” (24 gennaio 2014)

«Se fossi un giornalista, come titolo della partita scriverei che Palermo e Pairetto battono il Padova per 1-0». (10 febbraio 2014)

“Penso più che altro che fossero gli Ultras ad essere abituati troppo bene ai rapporti con la società. Io ho offerto la mia disponibilità, ma evidentemente questa non collimava con il loro pensiero e dalla seconda giornata ho sentito cori di protesta. I risultati sono determinanti nella valutazione di una squadra di calcio, ma sono il frutto di tutta una serie di fattori. Io ho sempre lavorato in buona fede e ho agito sempre per il meglio, poi purtroppo posso aver fatto conclusioni sbagliate, posso aver dato fiducia in soggetti che poi non hanno ripagato nelle aspettative, posso anche essere stato sfortunato, ma sicuramente ho agito sempre nell’interesse del Padova, nessuno può permettersi di ipotizzare che io non rimanga dispiaciuto e rammaricato di quanto stia succedendo” (13 marzo 2014)

“Prendere provvedimenti? Partiamo da un dato di fatto. È ora di finirla con il cercare un capro espiatorio. Non dimenticatevi mai il vostro background e il vostro curriculum sportivo. Se scopriamo di avere una squadra come Giano bifronte. Valentini? Casomai può avere preso giocatori che non stanno rendendo, ma non servono capri espiatori. Le scelte contestualizzate sono state fatte per operare al meglio. Del resto lo dice anche il nostro network Padovagoal che il nostro organico ha reso meno rispetto alle attese. Le scelte dirigenziali? Evidentemente ci sono questioni che vanno viste sulla base dei risultati, sono state disattese delle aspettative. Voi continuate a sparare sulla dirigenza, ma avete sbagliato obiettivo. Tutto è discutibile, il Livorno l’anno precedente si era salvato all’ultima giornata e l’anno dopo è stato promosso”. (23 marzo 2014)

“Allibito dalla manifestazione dei tifosi contro di me” (16 maggio 2014)

“Ora prevalgono il grande rammarico e la delusione per l’epilogo di questa stagione sportiva oltre che per il senso di responsabilità che sentiamo nei confronti di coloro che amano il Calcio Padova,ma già nei prossimi giorni ci sarà tempo e modo per individuare le specifiche responsabilità e motivazioni che ci hanno condotto a questo risultato e per creare i presupposti dai quali ripartire”. (27 maggio 2014)

“Il Calcio Padova prende atto del deferimento comunicato in data odierna dalla Procura Federale, provocato da un’irregolarità amministrativa, e, stante la natura di mera e fiscale applicazione dei termini amministrativi, informa di aver dato mandato ai propri legali di difendere gli interessi del club nelle sedi istituzionali. A beneficio dei tifosi padovani, inoltre, si precisa che ciò non interferirà e sarà di pregiudizio per le regolari attività della Società biancoscudata, ivi compresa l’iscrizione al prossimo campionato” (18 giugno)

“Durante le ultime settimane, con cadenza sistematica, vengono riportate dalla stampa e dai network locali notizie ed informazioni false, fuorvianti e diffamatorie su situazioni relative alla Società biancoscudata, al suo azionista, ai partners e ai collaboratori. Il Calcio Padova diffida formalmente tali testate dal proseguire nella diffusione di notizie e informazioni di questa natura.
Comunica inoltre di aver conferito ampio mandato ai propri legali di agire nei termini di legge a tutela degli interessi e dell’onorabilità della Società e di tutti coloro che sono stati e saranno oggetto di informazioni non veritiere, diffamatorie e lesive della propria immagine” (24 giugno 2014)

“Diego Penocchio, Presidente del Calcio Padova, comunica che, venuto meno all’ultimo istante l’apporto promesso da potenziali finanziatori e nonostante lo sforzo finanziario della Presidenza, la prima squadra non è stata iscritta al campionato di Lega Pro. Ciò nondimeno la società Calcio Padova, consapevole del suo nome glorioso, per salvaguardare il patrimonio del settore giovanile provvederà a far sì che tale patrimonio non vada disperso e pertanto, almeno per il momento, proseguirà l’attività sportiva concentrandosi sul settore giovanile. La complessa recente vicenda e l’inutile gioco delle parti di molti, unitamente all’epilogo dell’attività sportiva, hanno indotto la Presidenza a chiudere con il calcio malato”. (15 luglio 2014)

ANDREA VALENTINI

Dunque lei manterrà la presidenza di STS e sarà AD del Padova: anche la seconda domanda è d’obbligo: il club veneto acquistato da Penocchio sarà uno dei club satelliti (Nova Gorica, Gubbio, etc.) che ruotano attorno al pianeta Parma? “Lo escluderei nella maniera più assoluta: il Padova non sarà un satellite del Parma. Con l’aggiunta, però, che i rapporti ottimi che ci sono tra il presidente del Padova (Penocchio, nda) e il Presidente del Parma (Ghirardi, nda) e i rapporti ottimi che ci sono tra l’amministratore delegato del Padova (Valentini, nda) e l’amministratore delegato del Parma (Leonardi, nda) e il presidente, ovviamente, significano che ci potrà essere una via preferenziale per operazioni interessanti per entrambi i club. Ma non è nemmeno pensabile paragonare il Padova con il Nova Gorica o il Gubbio: il Padova ha una proprietà indipendente che gestisce la società. Poi è chiaro che con i rapporti che ci sono ci sono pure le condizioni, speriamo, per fare le cose nell’interesse del Padova”. Dicono che sia imminente anche l’arrivo di suo figlio Marco quale capo dell’area tecnica… Mi avvalgo della facoltà di non rispondere… La scelta del responsabile dell’area tecnica spetta direttamente al presidente Penocchio e al management sportivo. Io non me sono interessato. E’ chiaro che c’è una grandissima stima di Penocchio e Secco per mio figlio, ma saranno loro a decidere il quando, il se e il come. Non credo si tratti di un discorso nell’immediato, ma che servirà un po’ più di tempo. Posso garantire, però, sulla serietà della persona e sulle capacità professionali. Ma ne restano anche tanti altri…” (11 luglio 2013)

“Grazie per le congratulazioni. No, questo mio nuovo impegno non preclude nulla con il Parma. Assolutamente no. Anzi, la mia venuta a Padova è stata in parte concordata col Presidente Ghirardi e con l’A.d. Leonardi: nel senso che ho riferito loro di questa opportunità; loro mi hanno concesso il nulla osta purché non andasse in un qualche modo a creare un danno alla società STS che presiedo. Io li ho tranquillizzati spiegando loro che STS ha un AD (Stefano Perrone, nda) che è di una grandissima professionalità ed è una risorsa che sul piano operativo può portare avanti la società esattamente come prima. E’ chiaro che io gli interventi che servono continuerò a farli, senza che si possa esser alcuno danno all’attività”. (11 luglio 2013)

“Sto aspettando una telefonata dal sindaco di Teolo Moreno Valdisolo per valutare come procedere – spiega l’amministratore delegato biancoscudato – noi abbiamo proposto il diritto di superficie in 99 anni come da norme vigenti, adesso ci devono dare una risposta e, soprattutto, quantificare il prezzo. E’ chiaro che in modo o nell’altro dovremo decidere, io resto fiducioso su Bresseo, ma nel caso qualche soluzione alternativa l’avremmo già in tasca”. (30 ottobre 2013)

“Clima pesante? Qui a Bresseo direi proprio di no, altrove lo avete visto tutti. L’importante è che non lo sia in campo… Le minacce di morte? Non le commento neanche, credo dovreste farlo voi giornalisti o la città. Ringrazio tutti per gli attestati di solidarietà, ultimi in ordine di tempo i tifosi dell’Aicb. Le critiche ci stanno, ma in questo caso non ci si vuole neanche confrontare…”. Nessun accenno a un possibile disimpegno dal club dell’attuale proprietà: “Mollare? Io nella mia storia ho affrontato battaglie peggiori, figuriamoci se mi abbatto per cose simili. Io sto dando il massimo e ci sto mettendo tutto il mio impegno per il bene del Padova. È normale che la piazza sia arrabbiata per questi 18 punti, nessuno se lo sarebbe aspettato. Interverremo sul mercato, ma ciò che è certo è che da parte di più di qualche giocatore ci vuole un atteggiamento diverso perché qualcuno ha reso al di sotto delle sue potenzialità. Mutti in discussione? Lo sono molti giocatori, non l’allenatore”. (13 gennaio 2014)

E’ inutile fare controlli dopo svariati mesi, a quel punto servono a poco e non stabiliscono la regolarità di un campionato. Bisogna intervenire immediatamente. Di elementi ce ne sono più che a sufficienza. In particolare per gli episodi di Reggina-Cittadella ci si può basare sulle immagini, sulle dichiarazioni di un presidente, di un ex presidente e di un allenatore. Quindi che facciano delle indagini immediate e che indaghino anche sulla regolarità amministrativa delle società”. Sul suo Padova, avete perso una grossa occasione contro il Bari: credete ancora nella salvezza? “Assolutamente sì”. (27 aprile 2014)

Questo, però, è un campionato falsato, perché sono state iscritte squadre che dopo qualche giorno hanno subito istanze di fallimento o che sono in una situazione di prefallimento. Io ho sempre sostenuto che una società gioca anche fuori dal campo, con i conti corretti, e qua mi fermo perché se avessi anche solo una parola in più andrei in Procura Federale… Dico solo che nei giorni scorsi hanno arrestato l’ex presidente del Siena Basket perché pagava i suoi giocatori in nero, vorrei che indagassero anche sul calcio… Il “sistema” faccia qualcosa! Bellissime le iniziative della Lega di Serie B, ma più che la “B Futura” e la “B Solidale” vorrei la “B Trasparente”. Una società di calcio deve essere giudicata su tutti i punti di vista, non solo per quanto fanno in campo. Questo sistema non si regge più! La Lega di B quest’anno ha perso 62 milioni di euro. Si sono società iscrittesi in campionato con milioni e milioni di debiti, vedi Siena, Cesena e Reggina. Il 30 giugno scade il mio contratto, ma fino a quel giorno lotterò perché il sistema cambi, perché questo campionato è stato falsato. Noi ne abbiamo commessi di errori, ma sotto questo aspetto siamo più che a posto, e lo scoprirete… Il presidente Penocchio ha dato la massima fiducia ad un direttore sportivo (Secco, ndr) che tra novembre e dicembre ha fatto cose che corrispondono all’antitesi di un direttore sportivo. Se non fossero successe determinate cose questa barca l’avremmo portata in porto, ma qualcuno ha voluto dimostrare a tutti i costi che non era colpevole e si è creato questo. Secco colpevole? Assolutamente sì, perché i giocatori si possono sbagliare ma non si possono fare determinate cose. Lui ha portato i giocatori su sua richiesta dal presidente Penocchio a chiedere che Mutti venisse esonerato per far ritornare Marcolin, e un dirigente non può fare questo. La squadra? Dopo lo 0-4 col Cittadella ho capito che sarebbe stata dura. Dal punto di vista dell’impegno non Il futuro? Il 30 giugno mi scade il contratto ed il mio compito è mettere in sicurezza la società per iscriversi al prossimo campionato, poi se ci sono determinate condizioni rimarrò, anche ambientali, altrimenti si vedrà. Io sono a disposizione, ma se qualcuno è più bravo di me… E ricordatevi una cosa: leggo in giro scritte contro Penocchio, ma sappiate che se l’anno prossimo non c’è lui si gioca in Promozione, altro che Lega Pro! Se però ci sono personaggi che vogliono il bene del Padova bussino alla porta di Penocchio…”.

“Lo scoprirete quello che sta succedendo. Uno si deve preoccupare quando ha commesso qualcosa. Siamo tranquilli, ribadisco che per una cosa di questo tipo mai vista una perquisizione del genere. Preoccupato io? Qualcun altro dovrebbe esserlo non certo io” (5 giugno)

“Sono sicuro al 100% che l’operazione di oggi non è stata promossa dalla FIGC, che non va certo in Procura per qualcosa del genere: piuttosto, secondo me c’è qualcosa di marcio qui a Padova. A Parma ho visto una propositiva collaborazione tra la squadra di calcio e le istituzioni, anche in questa brutta storia, per la quale sono vicino a Ghirardi. Qui a Padova, domenica si vota per il ballottaggio e per prendere su 10 voti in più ogni candidato fa la sua parte… Quindici giorni fa sono stati ricevuti nella sala consiliare, da tutti i candidati, gli ultras, di cui due con precedenti penali. E le istituzioni, se ne sono state zitte. Anzi, io dei candidati, Rossi, ha ribadito che già a settembre aveva detto che noi siamo degli incapaci… L’ho detto anche ai suoi colleghi patavini che farebbero bene ad indagare e tenere gli occhi su quello che succede in quella città. Io non sono padovano, ma loro dovrebbero essere preoccupati per questa caccia alle streghe”. (6 giugno)

“A Padova c’è del marcio” (6 giugno)

“Il problema non sono certo loro, anzi, ma mi chiedo a chi interessi muovere 50 persone in tutta Italia, spendere 40.000 euro, per un reato di questo tipo, che non ho commesso. Non si è mai visto che per l’articolo 7 della Federazione si metta su qualcosa del genere. E’ incredulo anche il presidente della Lega B Abodi”. (6 giugno)

“E’ una cosa vergognosa: a fronte del reato che ci è contestato e che non abbiamo commesso, non si era mai visto uno spiegamento di forze del genere e delle perquisizioni durate così a lungo. Quando, stamani, attorno alle 7,45 sono arrivati in camera in albergo avevo paura che volessero arrestarmi: e dentro di me continuavo a ripetermi ma cosa cavolo avrò fatto o detto, pur sapendo di non aver fatto proprio nulla”, ci sarebbe appunto questa diceria: “A Padova siamo molto antipatici, io, per certi versi, rimpiango parecchio Parma: si va dietro da mesi con questa storia che dietro di noi ci sarebbe il Parma, ma abbiamo cambiato tre allenatori e ditemi se ce n’era uno in orbita Parma o indicato dal Parma… C’è stato perfino chi mi ha contestato perché ho chiamato a curare i campi di allenamento la stessa azienda che cura il verde a Collecchio, ma se sono bravi e costano poco, rispetto all’anno prima abbiamo risparmiato 200.000 euro e i campi erano perfetti, io non ho fatto altro che fare il mio lavoro. E poi: ipotizziamo che davvero – anche se così non è – fossimo davvero controllati dal Parma, perché il Parma non è stato perquisito?” (6 giugno)

Il Parma controlla il Padova? Assolutamente no, semmai è vero l’opposto”. (6 giugno)

“Sul Modena hanno le idee un po’ confuse. E’ una trattativa di 2 anni fa!!!!!!!!” (7 giugno)

“In tanti si riempiono la bocca con i vivai: no proveremo a farlo sul serio. Come? Beh, siamo a una decina di ore da quello che è successo ieri, non ho certo potuto elaborare ancora un progetto preciso, però sappiamo bene che la strada è quella”. (16 luglio)

“Ma che ci sia stata tutta la nostra buona volontà lo dimostra la fidejussione che in 12 ore il presidente Penocchio era riuscito a trovare, così come l’aereo che avevano inutilmente bloccato per far arrivare in tempo i documenti a Roma. Quindi non è che non volessimo iscriverci, diciamo che sono venuti meno i presupposti che fino all’ultimo pensavamo ci fossero” (16 luglio)

Adesso il presidente Penocchio, che logicamente è molto amareggiato – pensi che uscito dalla banca, dopo aver fatto la fidejussione, è stato insultato, nonostante quest’ultimo sacrificio personale – deciderà che fare: ma è passato troppo poco tempo. L’unica cosa certa è che vogliamo salvaguardare il settore giovanile” (16 luglio)

“Non è che ci siamo accorti all’improvviso di avere dei problemi. Sapevamo di averli e abbiamo fatto di tutto per risolverli e pensavamo di averli risolti. Ciò non toglie che prima avessimo sbagliato tantissimo a livello sportivo” (16 luglio)

LUCA BARALDI

WALTER PULCINI

MARIO CESTARO

(urlando) “Del Padova non m’interessa nulla” (14 luglio)

LORENZO CESTARO




Commenti

commenti

About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com