Cittadella in B, Gabrielli: “Marchetti? Deve restare al nostro fianco. Venturato? Vale lo stesso discorso…”

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Se non è una vera e propria conferma ufficiale, poco ci manca. È vero che firme non ce ne sono state, ma l’imprimatur è direttamente quello del presidente: il Cittadella che nella prossima stagione tornerà a calcare i palcoscenici della Serie B dopo un solo anno di purgatorio in Lega Pro, lo farà ripartendo da Marchetti e Venturato. «Il direttore generale deve restare ancora al nostro fianco», afferma Andrea Gabrielli. «Sapete tutti quale ruolo rivesta in questa società. Dopo un’annata come questa è giusto che si goda assieme a noi i frutti raccolti: lo ritengo imprescindibile nei programmi del Cittadella». E Venturato? «Dobbiamo ancora ritrovarci a un tavolo e devo ancora parlarne con Marchetti, ma vale un discorso analogo. Venturato ha svolto un lavoro egregio dimostrando grandi qualità tecniche e morali, e ora merita di poter finalmente allenare in Serie B». Visto che si sta sbilanciando, lo faccia pure per i giocatori… «Eh no, qui mi fermo. Non è il caso di parlare delle loro posizioni a campionato ancora in corso: ci sono ancora due partite da onorare, come abbiamo fatto domenica scorsa a Salò. Non ci devono essere distrazioni, se non legate ai festeggiamenti, come la giornata di sabato in piazza Pierobon, subito dopo la gara con la Cremonese». Però almeno sulla posizione di Litteri è il caso di soffermarsi. Pochi giorni fa, al nostro giornale, ha dichiarato di voler rimanere, aggiungendo però che molto dipenderà dalla volontà del Latina, proprietario del suo cartellino e, ovviamente, anche da quella vostra. «L’intenzione è quella di confermare quanto più possibile il gruppo visto sin qui, operando i ritocchi che saranno necessari per la B. Litteri è stato sicuramente uno dei protagonisti di questa straordinaria cavalcata e c’è la volontà di tenerlo con noi. Le variabili da considerare però sono tante, in questi casi, è inutile fare promesse prima del tempo». Quindi niente promesse nemmeno sulla prossima stagione? L’ultima volta in Serie B, vi eravate sbilanciati su un campionato da metà sinistra della classifica e non ha portato bene. «È prematuro parlarne ora. Quello che posso dire è che seguiremo i criteri che ci hanno sempre animato, cercando di fare tesoro degli errori commessi nell’anno della retrocessione. Resto convinto che sia stata ingiusta e la vicenda delle partite comprate dal Catania ancora mi pesa, ma, detto questo, è chiaro anche che in campo avremmo dovuto fare qualcosa di più». Adesso che la promozione è in cassaforte può confessarlo: quando ha capito che era fatta? «Ad Alessandria. Vincere lì ci ha permesso di fare lo strappo decisivo nei confronti di tutta la concorrenza».

(Fonte: Mattino di Padova)




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