Padova-Alessandria, Neto Pereira: “Ha ragione Pillon ad arrabbiarsi. E vorrei restare…”

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Lo chiamavano Swarovski per la propensione ai frquenti infortuni e, invece, a 37 anni suonati ha disputato la stagione meno problematica della sua carriera. Appena quattro partite saltate, 10 gol segnati e un numero imprecisato di assist fra quelli sfruttati e quelli dilapidati dai compagni di squadra. Leonidas Neto Pereira sta per chiudere un campionato da urlo, al momento senza apparenti certezze granitiche sul futuro. Un falso problema, seguendo logica e istinto, perché l’attaccante brasiliano vuole rimanere a Padova e, chiunque siano ds e allenatore nella stagione prossima, non potranno non tenere conto della sua presenza e della sua disponibilità. Neto potrebbe chiudere la carriera nella città del Santo, ma per adesso non si sbilancia. «Credo di aver dato un contributo importante – evidenzia – sono contento di me stesso, eppure non riesco ad essere soddisfatto fino in fondo, perché resto convinto che i playoff fossero ampiamente alla nostra portata. L’Alessandria ha fatto un punto nelle ultime due partite e tutto era fuorché un avversario irresistibile. Purtroppo ci è mancato qualcosa, su questo non ci sono dubbi».

E il brasiliano torna anche sulle dure parole di Pillon dei giorni scorsi. «Ha ragione quando dice che probabilmente non abbiamo dato tutto quello che era possibile, altrimenti la partita con la Giana non l’avremmo persa. Su questo bisogna essere onesti, così come sul fatto che a Bassano la squadra abbia fatto una buona partita e che la sconfitta sia arrivata solo per alcuni episodi contrari». A insistere un po’ sul futuro, Neto molla qualche ormeggio: «Per fare le cose bisogna essere in due – evidenzia – da parte mia c’è la massima disponibilità ma è chiaro che devo aspettare, come tanti altri, quello che accadrà in società, chi sarà il direttore sportivo e chi ci sarà in panchina. Quanto era nelle mie possibilità credo di averlo fatto, adesso chiudiamo la stagione con l’Alessandria con la massima dignità e il massimo orgoglio». Pillon ha speso parole importanti per Neto Pereira, additandolo come esempio per i compagni di squadra: «Belle parole – sorride il diretto interessato – le ho molto apprezzate. Con lui credo di non aver saltato neppure una partita, la gestione è stata perfetta. Siamo risaliti dalla zona buia della classifica e siamo arrivati a ridosso del treno di testa. Un peccato, lo ripeto, perché io ci ho sempre creduto, anche nel momento più difficile del campionato».

(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)




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