Campodarsego, positivo l’incontro con Gravina. Pagin: “Potremmo anche sperare nella riammissione”

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Un’ora di colloquio per cominciare a sondare il terreno del professionismo, e un ritorno a casa con qualche speranza in più. Ieri mattina, nella sede fiorentina della Lega Pro, il presidente Gabriele Gravina ha ricevuto il presidente del Campodarsego Daniele Pagin e il direttore generale Attilio Gementi. La società è pronta a chiedere il ripescaggio in Lega Pro, dopo aver parlato con Gravina chiedendogli lumi anche su quanto potrebbe decidere il Consiglio federale del prossimo 7 giugno proprio in merito ai requisiti richiesti alle ripescate, e la delegazione è tornata a Campodarsego soddisfatta. «È stato un incontro positivo», dice Pagin, «Gravina voleva conoscerci di persona e ci ha svelato di aver seguito il nostro percorso nell’ultimo campionato. “Avete dimostrato voglia di fare, se ci sarà la possibilità di vedervi in Lega Pro farò il tifo per voi”, ci ha detto. Noi siamo fiduciosi, speriamo che tutto vada per il verso giusto. Da questo primo incontro usciamo con qualche fattore positivo in più». Le più grandi novità sono arrivate proprio dal presidente della Lega Pro: «Sarà decisivo il Consiglio del 7 giugno», dice Gementi, «Solo quando questo sarà avvenuto faremo le nostre valutazioni in merito al campo di gioco e al versamento da effettuare per chiedere il ripescaggio. Quest’ultimo verrà probabilmente confermato, ma potrebbe essere inferiore ai 500 mila euro della passata stagione. Gravina ci ha spiegato però che, partendo dalla nostra terza posizione in graduatoria, potremmo anche sperare in una riammissione: alcune formazioni vincitrici dei gironi della Serie D potrebbero non iscriversi alla Lega Pro, e dopo la Caronnese, prima in classifica, potremmo diventare noi i secondi in successione di riammissione, visto che il Lecco forse non presenterà la domanda (causa guai giudiziari del suo presidente, ndr)». Una differenza sostanziale: per il ripescaggio bisogna versare la supertassa e giocare all’interno del proprio Comune, per la riammissione (evidenziata dall’articolo 49, comma C, delle Noif) invece no. Se almeno due squadre neopromosse non presentassero l’iscrizione, il Campodarsego sarebbe “promosso” senza la necessità della fidejussione e con la possibilità di giocare all’Euganeo.

(Fonte: Mattino di Padova)

Sembra trapelare un cauto ottimismo nello stato maggiore del Campodarsego dopo il colloquio andato in scena ieri a Firenze. Una mezz’ora è durato il faccia a faccia del patron Daniele Pagin e del direttore generale Attilio Gementi con il presidente Gabriele Gravina della Lega Pro, occasione nella quale i dirigenti biancorossi hanno potuto raccogliere notizie più precise riguardo al ripescaggio nei professionisti. Due gli scogli principali, per i quali sarà decisiva la votazione del consiglio federale in programma martedì 7 giugno: il contributo a fondo perduto, che sarà comunque inferiore a cinquecentomila euro e probabilmente dilazionabile, e la possibilità di avere una deroga per giocare in uno stadio diverso dal Gabbiano, fermo restando l’impegno di un progetto per la messa a norma di quest’ultimo. Ostacoli con i quali invece non deve fare i conti la Caronnese che sarà riammessa di diritto in Lega Pro per la rinuncia del Bellinzago. Considerato però che il Lecco deve fare i conti con problemi extra calcistici legati al suo presidente, il Campodarsego si trova in cima alla graduatoria dei ripescaggi. Il che significa che se si registrasse la rinuncia all’iscrizione in Lega pro di un altro club, i padovani sarebbero riammessi di diritto. «È stato un incontro molto cordiale – afferma Gementi – anche se attualmente non sappiamo quante possibilità abbiamo di fare parte della Lega Pro. Noi abbiamo dato anche la disponibilità a sistemare il nostro stadio usufruendo intanto della deroga, ma ne sapremo di più quando si terrà il consiglio federale».

(Fonte: Gazzettino)




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