Padova Calcio a 5, quattro giocatori Biancoscudati pronti a donare il midollo osseo

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Sono quattro giovani atleti del Padova Calcio a 5 i nuovi potenziali donatori di midollo osseo. Si sono presentati al Centro trasfusionale dell’ospedale di Padova per tipizzarsi ossia entrare nel registro dei donatori di midollo osseo. Basta un semplice esame del sangue. Ad accompagnarli virtualmente Luca Cesari del Csi (Centro sportivo italiano) di Padova che ha fatto da tramite tra la squadra e Admo (Associazione donatori midollo osseo) in un incontro organizzato a maggio al Palagozzano dove il Padova calcio a 5 si allena, gestito dallo stesso Csi. I volontari di Admo, con la dottoressa referente del Registro per Padova Milena Luca e un donatore effettivo di Padova, Manuel, fisioterapista – che ha raccontato la sua esperienza personale di dono – hanno incontrato la squadra e spiegato le potenzialità di un gesto così semplice per salvare una vita umana. Matteo, Federico, Luca e Alberto sono solo i primi che hanno fatto questa scelta di cuore e di midollo. Ai quattro ne seguiranno presto altri, parola della squadra. Continua dunque l’ondata di atleti di tutte le categorie e discipline che decide di sposare la causa di Admo e di passare anche la parola ai loro coetanei e compagni di squadra. E i risultati, non solo sportivi, non mancano. Admo Padova è arrivata a quattro donazioni effettive nel 2016 di padovani nei confronti di altrettanti malati nel mondo. L’ultimo è giovanissimo, un ragazzo di 20 anni che si è avvicinato ai donatori di midollo dopo un incontro nella sua scuola, l’istituto Barbarigo. Iscritto nel 2015 è stato subito chiamato a fare altri due esami del sangue per studiare la compatibilità con il ricevente. A fine maggio la sua donazione per aferesi, una donazione con sangue periferico, dal quale vengono separate le cellule staminali emopoietiche, che servono per il trapianto: quattro ore attaccato alla macchina, qualche giorno di somministrazione di farmaci quali i fattori di crescita per aumentare la produzione di midollo osseo e nessun problema fisico. Il giovane donatore fatta la donazione è tornato alla sua vita normale e presto diventerà anche donatore di sangue. «Ho deciso di iscrivermi perchè non c’era nulla di male – racconta – e poi perchè ci sono cose che fanno più male di un ago. Sono contento di aver donato, mi sono sentito un pò eroe anche se i miei amici bonariamente mi hanno preso in giro. Ma è così ti senti importante grazie anche ai volontari e ai medici che mi hanno assistito e accompagnato in questo percorso. E poi sono felice per chi ha ricevuto il mio midollo anche se non so chi sia. Consiglio a tutti di farlo perchè è davvero semplice e importante». E può salvare una vita, al di là di qualsiasi banale slogan.

(Fonte: Gazzettino)




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