Euganeo, Zanonato contro il progetto di restyling del Pd: “Operazione ‘Frankenstein’ e spreco di denaro”

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Il progetto del restyling dello stadio Euganeo presentata dal Pd padovano non è piaciuto all’ex sindaco Flavio Zanonato che ha bacchettato a muso duro i suoi attraverso Facebook. Un post che ha provocato una replica dei consiglieri comunali (ma anche ex consiglieri) del suo stesso partito che hanno replicato ad una sola voce, di fatto tirando una riga tra il loro pensiero e quello di Zanonato, solco che potrebbe anche causare conseguenze nel partito a livello cittadino. «Non si fa un pony accorciando le gambe a un cavallo», scrive l’europarlamentare su Fb, «qualcuno (gli altri esponenti dem, ndr) vorrebbe riproporre una vecchia e sbagliata idea sull’Euganeo, ovvero spostare il campo di gioco verso una tribuna distruggendo la pista di atletica e costruire sull’altro lato una nuova tribuna. Purtroppo questa vecchia idea che dovrebbe contrapporsi alla trasformazione dello stadio di rugby in stadio di calcio è sbagliata come l’altra e finirà col favorire proprio il Bitonci, che si dice di voler mettere in difficoltà. Il perché è presto detto: con questa proposta si assume il punto di vista per cui l’Euganeo non va bene per il gioco del calcio, che si possono spendere ancora denari per accontentare tifosi e soprattutto ultras per un impianto nuovo o rifatto. Alla faccia delle priorità sociali e culturali dei padovani». Zanonato, poi, ricorda i più di 50 milioni di euro spesi per l’Euganeo, la pista d’atletica più grande del Veneto e la capacità per i grandi spettacoli fino a 50 mila persone. Quindi l’affondo: «Ora qualcuno, non capisco per compiacere chi, proporrebbe di ridimensionare l’Euganeo con un operazione “Frankenstein” facendolo diventare un campo per il solo calcio, spendendo altri soldi e buttando via un grande patrimonio. Alla faccia delle priorità sociali, delle manutenzioni, delle cose che veramente sono indispensabili per Padova. Dico subito che non sono d’accordo». Il Pd cittadino – Antonio Bressa, Massimo Bettin, Umberto Zampieri, Andrea Micalizzi, Enrico Beda, Paola Lincetto, Giovanni Bettin – rispondono, spiegano, specificano, ma stando bene attenti a non rispondere all’attacco di Zanonato: contenti d’aver aperto un dibattito; convinti che la scelta di Bitonci sia uno spreco e un danno ai quartieri coinvolti; decisi che le risorse dovrebbero essere impiegate per il sociale: «la nostra proposta», scandiscono, «è rivolta al Calcio Padova e a chi può farsi carico dell’investimento liberando risorse pubbliche, non su soldi pubblici come pensa Bitonci. Il campo da gioco resterebbe dov’è e il rimodellamento della forma attuale dello stadio si otterrebbe per stralci e con il riutilizzo di parte dei materiali già in uso. Ben vengano anche altre soluzioni nell’idea che solo un gioco a rialzo per il bene della città e il risparmio di risorse pubbliche possa salvarci dalla scelta assurda a cui Bitonci sta dando seguito a spese dei cittadini».

(Fonte: Mattino di Padova)




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