Bari-Cittadella, questa volta Giuseppe Ferronato non sarà da solo al “San Nicola”…

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Giuseppe Ferronato è un tifoso del Cittadella molto speciale. Lo hanno soprannominato “Bepi che no’ conosso”, quasi una presa in giro dopo che il suo nome è esploso a livello nazionale il 19 maggio 2014, quando al San Nicola di Bari venne ripreso dalle telecamere a sventolare la bandiera del Cittadella, solo in mezzo a oltre 36 mila sostenitori avversari. Un episodio che gli cambiò la vita. «Ero già stato nei tre campionati precedenti allo stadio di Bari – racconta – due volte in auto e una in camper. Quel 19 maggio mi trovai da solo perchè si doveva andare in pulmino al sabato, ma con il posticipo al lunedì gli altri tifosi granata non poterono esserci, così presi l’aereo». Poi aggiunge: «Un certo Vito Vasile, deceduto proprio pochi mesi fa, era un sostenitore del Bari e quando mi vide mise in palio una “taglia” per avere mie notizie. La società in quel momento era in vendita e sull’orlo del fallimento, ma i giocatori stavano dando il massimo per salvarla. La mia presenza non fece breccia solo su Vasile, titolare di vari hotel, ma anche sui media e in particolare sui tifosi del Bari. Al martedì, dopo il mio ritorno, sul mio computer trovai con grande sorpresa centinaia di contatti e commenti provenienti dalla Puglia. Non so come abbiano fatto a rintracciarmi in modo così veloce». Dai contatti alle proposte, in un intreccio di relazioni dagli aneddoti inaspettati. «Il signor Vasile mi invitò all’ultima partita di campionato Bari-Novara, ma rifiutai perchè volevo andare a Lanciano per sostenere il mio Citta. Con lui nacque comunque un’amicizia che andava oltre al calcio. Mi chiese ad esempio se conoscevo i ciclisti Beghetto e Bianchetto, con i quali lui aveva gareggiato in gioventù. Poi insistette invitandomi alla semifinale play off Bari-Latina e questa volta non mi fu possibile rifiutare. Andammo io e Giuseppe Beghetto, in quanto Bianchetto non poteva venire, e restammo ospiti per un’intera settimana al mare». Fra i tanti episodi, uno merita di essere citato. «All’aeroporto Karol Wojtyla di Bari, Vasile mi venne incontro e mentre stava per abbracciarmi gli dissi “prima di me tocca a Beghetto, che non hai più visto per cinquant’anni”. Fra i due l’abbraccio scoppiò in lacrime in un’atmosfera emozionante». «I contatti si sono susseguiti in questi anni, la mia presenza in Trentino durante i raduni pre-campionato del Bari è costante, quest’anno sono stato a Baselga di Pinè. Mi è stato proposto, tramite facebook, anche un gemellaggio con la tifoseria barese, ma ho rifiutato perchè a me basta l’amicizia. Non voglio rischi di screzi nei confronti di altre tifoserie». Sulla trasferta di sabato prossimo, conclude: «Partenza alle quattro con il mitico pulmino di nove posti, ci alterniamo alla guida, l’arrivo a Bari è previsto alle 13.30 per il pranzo. Per la prima volta ci saranno due donne, Luciana e Silvia. Seguiranno la visita alla città e alle 20.30 la partita. Saremo ospiti della famiglia Vasile per il pernottamento, domenica il ritorno».

(Fonte: Gazzettino)




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