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Ore 09.00 – Filippo83: “Pietro, l’anno in D non è stato del Calcio Padova: ma del Biancoscudati. Offenderò qualcuno, ma quell’anno il Padova non esisteva più nei campionati, anche se tifavamo tutti Biancoscudati. Per il resto concordo su tutta la linea con te. Padova è una città (molto) ricca, ma senza mecenati; e nel calcio, miracoli societari come quelli del Petrarca Rugby o della Pallavolo non sono ripetibili. Il nostro blasone arriva dai 51 anni precedenti, con 2 terzi posti (uno a girone unico con Rocco, uno negli anni ’20) e la metà e oltre dei campionati in massima serie, tra l’altro partecipando alla prima Serie A in assoluto. Ci restano anche la vittoria per 0-8 a Venezia (record in A) e la finale di Coppa Italia 1969 persa (che ancora grida vendetta), ma non molto altro. La nostra dimensione rimane tra B e C, né si vede qualcuno pronto a comprarci e portarci davvero in alto, per cui ben venga il rinnovato stadio Plebiscito per il calcio”.

Ore 18.30 – Pietro: “Un saluto a tutta la redazione, prima del sito Padova Calcio vado, sempre, su Padova Goal, perchè al 90% condivido i Vs. pensieri su questa benedetta squadra. Rovistando tra i ricordi ho trovato che dal 1961 a tutto il 2016 cioè 55 anni il Biancoscudo è diventato grigioscudo. 2 misere apparizioni in A, 23 stagioni in B, 29 in C1-C2-Lega Pro ed 1 in D. Siamo ai margini del calcio che conta da sempre, eppure c’è chi parla di blasone di Padova in un campionato che non le compete, di stella caduta ecc…ecc…Abbiamo vissuto il Lanerossi di Paolo Rossi, il Verona dell’85 scudettato, ora il Citta primo in B, il Venezia all’americana, in Veneto non ci tengono in considerazione per mancanza di presenze importanti, che tristezza, che delusione. Mi domando come mai non ci sia un presidente capace di risollevare e scuotere gli animi scudati con un campionato di vertice che non sia la serie D. B & B sono brave persone ma non capiscono nulla di calcio e Zamuner non è stato il condottiero del grande Pordenone dell’anno scorso, visto che senza di lui va anche meglio. Non parlo di Brevi per educazione, ma a gennaio o prima salta. Che ne pensate? Ciao a tutti . PIETRO”.

Ore 14.30 – Enrico Charles: “Comprate qualcuno in attacco, ritornate a AC Biancoscudati”

Ore 14.00 – Augusto: “Buongiorno a tutti, io sono stufo di sentire dopo ogni partita la frase: “Ci è mancato qualcosa”. Certo che ci manca qualcosa! Un allenatore in grado di condurre una squadra e di adottare il modulo giusto. Se abbiamo 9 punti è solo perché finora abbiamo incontrato le squadre più mediocri del girone e perché a Gubbio abbiamo strappato una vittoria immeritata dato che il gioco espresso a Gubbio è stato se possibile anche peggiore di quello visto col Mantova.Se avessimo incontrato una delle prime ci avrebbero preso a pallonate. Si richiami Pillon (ammesso che abbia ancora voglia di vederci), si valuti la pista Bisoli, si faccia qualsiasi cosa ma si mandi via Brevi. Se lui non è preoccupato come dice noi lo siamo e molto…”

Ore 13.00 – Filippo83: “So di non scrivere su Padovameta (perdonate la battuta), ma volevo dire una cosa sulla candidatura saltata ai mondiali 2023 di rugby. La FIR ha il suo bel comunicato ufficiale e le sue ancora più belle scuse da presentare, ma si sa che da anni l’attuale presidente sta distruggendo sia il cuore del movimento sia la credibilità internazionale dell’Italia. Non solo per i risultati della nazionale, altalenanti ed a volte pessimi; ma anche come organizzazione e trasparenza della sua amministrazione. Gli stessi difetti del precedente presidente, ma senza i suoi risultati (entrambi comunque fischiatissimi a Padova e nel Veneto). La realtà è che la candidatura italiana partiva già in netto svantaggio, ed il ritiro permette di evitare l’ennesima figuraccia internazionale, se si fosse arrivati a votarla. Uno dei punti deboli, per altro, è che di tutti gli stadi proposti, solo l’Euganeo sarebbe stato (e solo tra 1 o 2 anni) dedicato al rugby, mentre tutti gli altri sono stadi di calcio. Il che dà anche un po’ ragione a Bitonci, se davvero vorrà farne un tempio del rugby veneto e italiano. Grazie dello spazio!”

Ore 10.00- Augusto: “Buongiorno a tutti, volevo sapere per quale motivo Brevi è avverso al 4-4-2 che è un classico modulo per essere coperto in modo soddisfacente ed allo stesso tempo essere discretamente offensivo. ogni volta tira fuori dei moduli assurdi tipo il 5-4-1 con il quale risulti inoffensivo o il 3-5-2 con il quale prendi gol a valanga. A Gubbio è arrivata una vittoria insperata e direi immeritata per il gioco espresso, ma va benissimo così. Va a bilanciare il pareggio con la Maceratese. Io resto convinto che con il 4-4-2 giocheremmo meglio e faremmo più punti. FORZA PADOVA!”

Ore 18.20 – Felice: “Ok abbiamo vinto. W i 3 punti. Ma…. Vista una partita di serie D. E ci e’ andata bene…. Il pallone perso da russo e’ ….da arresto e solo per un pelo abbiamo evitato il goal e l’impressione e’ che ci saremmo afflosciati. Veramente poco da salvare. Diciamo che si e’ salvato brevi grazie alla vittoria e ripartendo da qui speriamo di migliorare (ci vuole poco….)”

Ore 17.00 – Alessandro: “In lega Pro credo pensino che i tifosi siano tutti: pensionati, disoccupati, insegnanti, figli di papà con poche necessità di lavorare. PAGLIACCI……come allontanare quella poca gente rimasta…..”

Ore 15.00 – Alessandro: “Buongiorno redazione e complimenti per l’instancabile lavoro che state facendo. Ho letto le varie interviste ( società e giocatori) in merito a questa falsa partenza. A mio parere il problema non sono i punti fatti ( diciamo che ne mancano almeno 3 al netto della Sambenedettese) che ci può stare, ma le prestazioni. Inoltre se si voleva giocare senza pressione direi, che almeno in lega pro, ci sono parecchie piazze più “tranquille”. Anche se ritengo Padova una piazza più di brontoloni che “agitata”. Direi che al sud c’è di peggio, volendo”.

Ore 14.40 – Michele: “Buongiorno, da qualche decennio i “cugini di campagna” insegnano a tutta Italia come si gestisce una società di calcio: un presidente che mette a disposizione un budget e che non si occupa dell’area tecnica; un DS serio e capace che ingaggia il mister e i giocatori non prima di aver eseguito un approfondito lavoro di scouting, un mister che decide in autonomia chi mandare in campo. La ricetta è semplice ma sembra sia impossibile da realizzare a Padova perché c’è sempre qualcuno che vuole uscire dalle proprie competenze. Vedi il caso Cestaro che si faceva consigliare dagli amici degli amici, vedi il caso Bonetto (padre e soprattutto figlio) che vogliono occuparsi anche dell’area tecnica. Complimenti vivissimi al CITTA per quello che stanno facendo e per quello che hanno fatto in tutti questi anni”.

Ore 14.30 – Felice: “Leggo che Brevi potrebbe provare nuove soluzioni passando al più classico 4 4 2 . Domando: al di la del fatto che cambiare una soluzione che non funziona denota maggiore intelligenza rispetto all’intestardirsi, abbiamo uomini con le caratteristiche adatte? Grazie!”

Ore 18.10 – Augusto: “Buonasera Dimitri, ma possibile che ogni anno dobbiamo partire con un balengo che si ostina a fare il 3-5-2? Correggimi se sbaglio ma il 3-5-2 lo si può fare se hai 3 difensori forti ( stile Chiellini, Barzagli e Bonucci) e due ali che saltano l’uomo sulle fasce e capaci di crossare.Se non sei in questa situazione ti conviene il 4-4-2 che aveva adottato Pillon l’anno passato e col quale avevamo iniziato a vincere con gli stessi giocatori che col 3-5-2 facevano partite disastrose. Nel nostro caso col 3-5-2 finisci per prendere gol a raffica (vedi i 3 gol subiti dal modesto Fano o quello subito dalla modestissima Maceratese a 30 secondi dalla fine) Ma allora perchè Bergamin e Bonetto non dicono nulla avendo già avuto la stessa esperienza l’anno passato? Quanti punti dobbiamo ancora lasciare sul campo prima di cambiare modulo? Io non voglio andare a Venezia il 26 novembre per renderci ridicoli…O Brevi cambia modulo o si cambi allenatore”.

Ore 15.00 – Michele: “Ciao Dimitri, vorrei rivolgere un caro saluto e un “non mollare mai” al Signor Bepi Bergamin perché di vero Signore si tratta. Tutti noi tifosi abbiamo sofferto nel vederlo sconfortato e pensieroso in tribuna alla fine della partita con la Maceratese. Ha sopportato che fosse distrutto da altri quanto costruito faticosamente l’anno scorso, ha sopportato l’ingresso di Zamuner DS che non ha mai dimostrato nulla (il vero guru era Tedino che gli diceva quali giocatori comprare), ha sopportato l’ingaggio di Brevi che non ha mai dimostrato nulla (quasi sempre esonerato), ha sopportato l’ingaggio di giocatori vecchi, svincolati e che nessuno voleva più. Ha sopportato tutto e non ha mai detto niente. Bepi sei un vero SIGNORE, Forza Padova i tifosi ti sono sempre vicino. Michele”

Ore 14.00 – Alessandro Z.Mestrino: “Buongiorno, piccola osservazione sui due timonieri. Bergamin mi sembra il classico padre di famiglia. Pacato, riflessivo poco incline alle sfuriate di pancia e (a vedere) anche troppo buono. Bonetto è il classico imprenditore rampante….tutto e subito, comando mi, chi ci stà bene chi non ci stà è fuori. Ottima accoppiata quando va tutto bene. A mio parere Zamuner ( il Luca Claudio della lega Pro) l’ha imposto Bonetto. Ottima annata a Pordenone, ha venduto bene la sua immagine fatta di camicetta bianca e capello lungo. Ma Padova non è Pordenone e forse se Zamuner non è stato il principale artefice della bellissima annata dei ramarri ( ora secondi in classifica).. Spero che Brevi si stia solo assestando, altrimenti direi di non attendere Natale per il cambio e le ammissioni di colpa. Prossime 4 giornate decisive se si vuol puntare in alto. Altrimenti accontentiamoci della mezza classifica e poi pensiamo al futuro”.

Ore 10.40 – Roberto: “Un saluto alla redazione Ho letto le dichiarazioni di Bonetto e Bergamin. .. Bergamin è una signora persona mentre su Bonetto avrei qualcosa da dire: Chi ha detto che il Padova deve fare meglio dello scorso anno?? Chi ha detto che bisogna fare più punti adesso che poi arriva il bello?? Troppo facile mettersi in discussione Mi chiedo come fa a dire che non hanno giocato male … Erano peggio del Forlì Forse il silenzio vale di più di tante frasi buttate li a casaccio Dispiace vedere questo clima ma comincio veramente a sospettare che su Padova aleggi un alone di sfortuna che deprime giocatori e tifosi. Sono troppo rimbambiti quando vengono qua e si trasformano in fuoriclasse quando se ne vanno. . Maaah… misteri….”

Ore 10.35 – Mario Martini: “Gentile Dott. Canello, leggo con interesse i suoi commenti legati alle vicende del nostro Calcio Padova e mi congratulo per le puntuali osservazioni e disamine che ritengo molto obiettive e non influenzate. La mia, tuttavia, ha come scopo di informarLa che purtroppo il segnale della trasmissione della partita del Padova dall’Euganeo di Sport tube, ed è già la terza volta, non mi arriva pulito in quanto le sagome di calciatori tendono a sgranarsi. Ieri sera poi, a tre minuti dalla fine, è improvvisamente scomparso ed è stato rimandato l’allenamento pre partita. Volevo pregarLa pertanto se si potesse fare parte diligente presso l’emittente per cui collabora, affinché questo problema possa essere risolto; altrimenti, se lo accuso solo io, dovrò farmene una ragione e valutare il mio computer. La ringrazio anticipatamente ed in attesa di eventuali Sue notizie, Voglia gradire i miei più cordiali saluti. P.S. CON SPORT TUBE HO SOTTOSCRITTO L’ABBONAMENTO PER LE PARTITE IN CASA” (d.c. – Gentile signor Mario, segnalerò la cosa ai miei responsabili. Le farò sapere cosa mi rispondono)

Ore 10.30 – Filippo83: “In questo momento, si realizza l’incubo di noi tifosi biancoscudati: il Padova nella parte bassa della classifica di Lega Pro, ed i “cugini di campagna” in testa alla B. Che comunque, complimenti a loro. Ora, i problemi meglio averli all’inizio che alla fine, e meglio anche lasciar lavorare gli allenatori senza farsi prendere dal panico ad inizio campionato. Tuttavia, avevo già impressioni non positive su Brevi…e al momento sembrano realizzarsi. Speriamo che rimangano solo impressioni”.

Ore 10.20 – Gianni: “Lo vede anche un cieco che la squadra non gira. Mi auguro che la società cambi subito allenatore e punti su un nome importante (Petrone, Mandorlini, Bisoli, ce ne sono quanti ne volete di meglio di Brevi). Ammettere gli sbagli significa intervenire subito, aspettare sarebbe un altro errore”

Ore 10.10 – Enrico Charles: “L’allenatore scotta, ci sono cambi che si devono aggiustare”.

Ore 10.00 – Marco: “Gentile redazione, avete notizie recenti sulle condizioni di salute dello sfortunato Salvatore Amirante? Grandissimo giocatore, mi sarebbe piaciuto vederlo in campo con la nostra maglia anche in Lega Pro”. (d.c. – E’ al Savona in Serie D, il suo rientro salvo complicazioni dovrebbe essere vicino)

Ore 09.50 – Francesco Giglio: “Caro Dimitri mi fa piacere che da questa stagione calcistica del padova avete creato un’innovazione di critica giornalistica nuova portando i pareri di tre quotidiani della città.bravo siete il sito più forte e innovativo D’ITALIA Cordiali saluti Francesco Giglio”

Ore 09.40 – Alessandro: “Buongiorno, ho letto l’intervista del sig. Bonetto in merito al dato abbonamenti. I motivi elencati dal vice presidente purtroppo sono da “arrampicata sugli specchi”. Basta vedere il dato di altre piazze al pari nostro se non inferiori. Il rapporto abbonati/abitanti a Padova è da lacrime e sangue, aggravato dal fatto che la metà almeno vengono dalla provincia. I motivi sono principalmente due: storicamente i Padovani non si abbonano in quanto aspettano sempre di salire sul carro del vincitore. 22 anni di Euganeo hanno fatto il resto. SEMPRE E SOLO FORZA PADOVA!!!!!!!!!!!”

Ore 09.30 – Nicola Zampieri: “Ciao Dimitri, come sempre il solito copione. Negli anni cambia il regista cambiano gli attori cambiano gli schemi ma il copione non cambia.IL PADOVA DA TRASFERTA RIMANE SEMPRE LO STESSO, UNA SQUADRA CHE NON CONVINCE. Speriamo finisca questa maledizione. Comunque sempre FORZA PADOVA”

Ore 09.20 – Alessandro: “Breve pensiero sulla squadra dopo le prime tre partite. Quando si cambia tanto il rischio che i risultati non siano subito allineati alle aspettative è molto alto. Ritengo che la squadra possa fare di più ma si assesterà non prima di un mese. A Padova inoltre non sappiamo aspettare e con la Maceratese diventa già un esame da non fallire…..così non si và da nessuna parte. Nell’intervista Zamuner ribadisce che Tedino era la prima scelta. Direi che si può evitare di ribadirlo. Ora c’è Brevi….punto. Ultima precisazione. Secondo me nella griglia di partenza fatta ad inizio anno siamo alle soglie dei play off. Il secondo posto, anche sulla carta, non lo ritengo a portata”.




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