Padova, Tommasi: “Fanno bene Biancoscudati, Venezia e Bassano a sognare la promozione!”

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Due squadre ai primi posti delle rispettive classifiche e altre quattro in zona playoff. Il calcio del Triveneto sta vivendo un momento di splendore con due “grandi” storiche come Verona e Venezia che guidano rispettivamente la Serie B e il girone B di Lega Pro, tallonate proprio dai… vicini di casa. A certificare la leadership del Nordest non poteva che essere un rappresentante d’eccellenza come Damiano Tommasi, il quale, oltre a calcare ancora i campi da gioco come centrocampista de La Fiorita a San Marino, da più di 5 anni è il presidente dell’Associazione calciatori. In questa veste ha premiato ieri, al Centro sportivo di via Gozzano, Cristian Altinier, come miglior giocatore del Padova nella passata stagione. Estendendo poi i suoi complimenti alle squadre venete. «È una bella soddisfazione che le nostre formazioni si trovino sempre in alto, e non mi nascondo nel dire che tifo per loro», confessa il numero uno dell’Aic. «Prendo ad esempio la realtà di Cittadella, che lo scorso anno ha vinto mettendo in mostra una società solida dal punto di vista sportivo e finanziario. Per noi è lo spot migliore». Vede favorita una veneta in Lega Pro anche quest’anno? «Se la possono giocare. Dal Padova al Venezia di Inzaghi, ma penso anche al Bassano, che da tanti anni è ai vertici della terza serie e merita le maggiori soddisfazioni. Fanno bene tutte quante a sognare la promozione».

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La convince il ritorno della Lega Pro a 60 squadre, che ha costretto anche la scorsa estate a fare i conti con rinunce, ripescaggi e ricorsi vari? «Sessanta non sono troppe, a patto che si fissino delle regole certe e le si facciano rispettare. Qualche riforma ha già portato i frutti sperati e mi riferisco a quella sull’utilizzo dei giovani, che ha contribuito anche a far crescere la competitività dei campionati. Ciò che più ci preme è verificare la bontà delle società e fare in modo che chi si prende impegni ad inizio stagione sia in grado di mantenerli sino alla fine. Non può essere che gli azzardi di qualche imprenditore penalizzino piazze intere. Oppure che qualche personaggio prenda una squadra in corsa per poi fallire e seguire lo stesso percorso con altre società. Solo con regole certe si possono attirare nuovi imprenditori. Ce ne sono tanti di seri interessati al calcio, uno sport che resta ancora un grande veicolo sociale». Spesso ad essere penalizzati sono anche i tifosi. Basti vedere il calendario “spezzatino” della Lega Pro e tanti orari cambiati a pochi giorni dalle partite. «Anche qui va trovato il giusto equilibrio per non svuotare gli stadi. Credo che a fine stagione si potrà capire su che direzione insistere. La Lega sta cercando di proporre qualcosa di diverso alle tv per rendere anche il prodotto più appetibile. Ma non bisogna rischiare di penalizzare eccessivamente chi va allo stadio».

(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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