Live 24! Padova-Parma, la vigilia: rifinitura fondamentale, tra scelte tattiche ed acciaccati…

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Ore 21.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un piccolo sospiro di sollievo, un brodino, o qualcos’altro ancora. Il concetto, in definitiva, è chiaro. Il Bassano pareggia con l’Albinoleffe e interrompe la striscia di sconfitte consecutive che durava da sette partite, ma allo stesso tempo è ben lontano dall’aver risolto i propri problemi. Non solo, ma ormai lo si può dire. Almeno per il momento, non ha pagato neppure la scelta di esonerare Luca D’Angelo, parsa improcrastinabile dopo lo 0-6 di Pordenone, visto che Valerio Bertotto non è riuscito a dare alla squadra quello che era mancato nelle ultime settimane della precedente gestione. Lo 0-0 di domenica al Mercante prolunga gli affanni e le sofferenze di un gruppo che non si ritrova più e che è stato costretto a sopportare domenica anche la piccola contestazione di una parte del pubblico. Che ha invitato la squadra a «tirare fuori gli attributi». Che manchi qualcosa al Bassano, in effetti, è abbastanza evidente osservando l’andamento delle ultime settimane, con una reazione che non è mai parsa completa. A volte ci sono stati miglioramenti sotto il profilo del gioco, domenica neppure quelli, mentre è arrivato un punticino che riporta i giallorossi quantomeno nelle prime dieci posizioni della classifica e, quindi, in zona playoff: «Abbiamo fatto un passo indietro sotto il profilo della prestazione rispetto alle precedenti partite – ha detto un rabbuiato Renzo Rosso dopo il pari di domenica – non me l’aspettavo ed ero convinto fosse la partita buona per svoltare. Ma resto ottimista per il futuro». […]

Ore 20.50 – (Giornale di Vicenza) Alla fine è stato uno scontro generazionale. Da una parte gli ultrà del Gruppo Grappa che dopo la (loro) miglior prestazione stagionale dell’altroieri (cori per 90 minuti filati anche a fronte di una prestazione a tratti riprovevole), hanno punzecchiato i tifosi della tribuna centrale, di età più matura, rei a loro dire, di non aver sostenuto adeguatamente la squadra nel momento di difficoltà. E’ volata qualche parola grossa dopo il triplice fischio poi però tutto è stato ricomposto. In realtà la verità è che in tanti non si sono accorti dell’uscita anticipata di Stevanin a 22 minuti dalla fine che ha lasciato il Bassano in dieci e dinanzi a qualche rimessa volutamente ritardata del portiere Rossi nell’ultimo quarto d’ora hanno mugugnato rumorosamente senza comprendere invece il tentativo di temporeggiare del numero uno virtussino che aveva tutto l’interesse di giocare col cronometro per portare a casa un punto.

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) […] Daje è al secolo Giovanni Formiconi che inquadra nitidamente il momento del gruppo. «Credo che alla fine la cosa che contasse di più fosse muovere la classifica e questo l’abbiamo fatto – riconosce – sentivamo tantissimo il peso della serie negativa che ci ha indubbiamente condizionato ma per i playoff oltre a rientrarci rimane tutto aperto. E’ vero che dietro il Santarcangelo sta andando forte ma dobbiamo pensare a noi stessi. Resto della convinzione che questa settimana di scontri diretti sarà decisiva a indirizzare il nostro percorso. Ora c’è da dare valore al punto preso con l’Albinoleffe strappando qualcosa di concreto anche a Macerata. Poi abbiamo ricominciato a non subire gol e la prova degli ultimi 22 minuti in dieci senza rischiare nulla la considero dimostrazione di carattere e tenuta». Trainotti, tornato titolare dopo a un mese di distanza dallo scivolone interno con Mantova, offre la sua interpretazione. «Ammetto che la nostra gara sia stata indubbiamente sottotono rispetto alle precedenti – conviene il centrale difensivo trentino – ma l’ultimo quarto di match in 10 causa infortunio incide nelle valutazioni globali poiché avremmo potuto costruire un finale ben diverso come era nelle nostre intenzioni. Adesso pensiamo a queste prossime due trasferte ravvicinate in cui è determinante conquistare punti per dare peso al pari di domenica».

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Neroverdi e Modena, avversari domani (16.30) al Bottecchia sono reduci da due pareggi in bianco. Ma lo 0-0 del Pordenone al Mapei Stadium è valso a tenere a 5 punti di distanza la Reggiana, rafforzare il controllo del quarto posto (a quota 58) e mantenere nel mirino il secondo, ora occupato dal Parma (63, che ha scavalcato il Padova terzo con 62). Lo 0-0 del Modena (quattordicesimo con 33), opposto al Fano (penultimo con Teramo e Lumezzane a 31), non ha invece soddisfatto nessuno in casa gialloblù. […] Ha cercato alibi Capuano, che a novembre ha sostituito Simone Pavan sulla panca modenese e recentemente ha rinnovato il contratto sino a giugno 2018. «Potevamo anche vincere ha premesso il tecnico -. Diop ha sprecato occasioni importanti. Il risultato non mi soddisfa ha aggiunto Eziolino -, ma c’era caldo ed erano assenti giocatori importanti. Paghiamo la scelta di non aver preso a gennaio ciò che ci serviva. Con il Fano ha rivelato mi sono girato verso la panchina e ho pensato: ho qualcuno per cambiare la situazione? Il riscontro è stato negativo. Dopo aver cercato in tutti i modi di vincerla, a pochi minuti dalla fine ho preferito prendere il punto ed evitare di rischiare, tenendo la squadra compatta per limitare quelle ripartenze che ci avevano punito contro il Sudtirol e contro il Padova». Tattica che il Modena verosimilmente adotterà anche domani al Bottecchia.

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Difficile mantenere tutta la concentrazione sul match di domani, quando al Bottecchia (16.30) i ramarri incontreranno il Modena di Capuano. Il primo infrasettimanale di aprile sarà anche la notte di Padova-Parma (20.30), che ovviamente ai ramarri interessa moltissimo. L’esito della supersfida all’Euganeo potrebbe accorciare le distanze dal terzo o addirittura dal secondo posto. […] Bruno Tedino ha sempre odiato le tabelle e non ha mai amato guardare in casa d’altri. È concentrato unicamente sulla gara da giocare e pretende che lo siano anche i suoi ragazzi. Due giorni in più rispetto all’avversario per preparare lo scontro di domani pomeriggio al Bottecchia sono certamente un vantaggio. Va a sommarsi all’indubbio, superiore tasso qualitativo della rosa neroverde (testimoniato dai 25 punti in più in classifica) rispetto a quella del Modena. Ieri solito allenamento pomeridiano. Oggi i ramarri svolgeranno la rifinitura con inizio alle 10.30, a porte chiuse. Contro gli emiliani saranno ancora indisponibili Ingegneri e Pellegrini. Ieri invece si è rivisto in gruppo Tomei, pronto a riprendere il suo posto da titolare fra i pali. Bisognerà vedere cosa decideranno di fare Tedino e la proprietà, anche in considerazione delle buone prestazioni di D’Arsiè. Proprio in considerazione della concentrazione da mantenere ad altissimi livelli in vista del match di domani, Bruno Tedino non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulle voci che lo indicano per la prossima stagione assieme all’amico Giorgio Zamuner in serie B a Cittadella. Glaciale invece l’sms fornito in merito dall’ufficio stampa della società neroverde: Il fantacalcio non merita commenti. Situazione chiusa. Almeno sino a giugno. Forse. […]

Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) Emanuele Berrettoni ieri non ha preso parte alla seduta di allenamento con la squadra. Il fantasista ha subìto una forte botta al ginocchio nel match con la Reggiana ed è stato tenuto fuori soprattutto per precauzione. Il suo impiego nella sfida col Modena sarà deciso nelle prossime ore: la rifinitura di stamani (a porte chiuse, alle 10.30) chiarirà il quadro: se non ce la dovesse fare giocherà Padovan, entrato positivamente nella mezz’ora finale con la Reggiana. Per il resto la formazione dovrebbe essere fatta, con il rientro di Semenzato sulla corsia di destra al posto di Parodi e D’Arsiè nuovamente in porta, anche se Tomei ora è ufficialmente guarito e torna a far parte della rosa di scelte a disposizione di Tedino. […]

Ore 18.50 – (Messaggero Veneto) […] Rimarranno altri 270’ per stabilire l’ordine finale, è vero, ma è da qui a Pasqua che si deciderà gran parte della situazione. In questa volata abbiamo escluso il Venezia, primo e ormai destinato al successo: ha 8 punti di vantaggio sulla seconda, soltanto un cataclisma può far tornare tutto in ballo. Partiamo dal Pordenone. I ramarri affronteranno domani il Modena (alle 16.30), quindi l’impegno in trasferta a Fano e, la vigilia di Pasqua, ospiteranno il Padova. Proprio i biancoscudati sono attesi da un ciclo di partite che sarà il fulcro di questa corsa finale: domani riceveranno il Parma, quindi il Venezia (due incontri di fila in casa) e, come detto, arriveranno al Bottecchia. Dai prossimi impegni dei veneti si capiranno tante cose, sia il loro destino sia quello degli altri: è chiaro che se la squadra di Brevi vince sempre mette una seria ipoteca sul secondo posto. Viceversa ogni passo falso può rimettere in gioco tutto. Il Parma invece, dopo l’impegno esterno col Padova di domani, riceverà la visita dell’Ancona fanalino di coda e andrà in casa del Bassano, quest’ultimo resuscitato almeno in parte dopo sette ko di fila (un pari con l’Albinoleffe). […] Al momento il tecnico Bruno Tedino non può disporre soltanto di Ingegneri, ancora out, ma in ripresa. Per il resto Tomei è tornato a disposizione, mentre Berrettoni ieri non si è allenato dopo la forte botta al ginocchio presa a Modena, ma dovrebbe essere recuperato. […]

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) I tifosi lagunari gli hanno sempre voluto bene, da giocatore e da allenatore negli anni bui Poletti-Korablin. Di sicuro domenica l’affetto è schizzato ai massimi livelli verso Michele Serena che con la sua FeralpiSalò ha battuto 2-1 il Padova favorendo l’allungo in vetta del Venezia. «È curioso che a distanza di pochi giorni mi trovi ad essere in qualche modo arbitro della lotta per la serie B che coinvolge due squadre che ho allenato non si tira indietro il 47enne mestrino . Il nostro successo sul Padova non è un favore, il nostro mestiere è fare di tutto per portare sempre a casa tre punti. Sotto questo aspetto la Feralpi a Sant’Elena farà lo stesso». Serena (suo figlio Filippo è capitano della Berretti del Venezia e mercoledì scorso era in panchina a Matera) è tornato a guidare i leoni del Garda il 7 febbraio e sta difendendo un posto nei playoff. «Abbiamo ospitato il Parma, perdendo solo per un gol di Calaiò viziato da un fallo di mano che solo l’arbitro non ha visto, e abbiamo battuto il Padova seppur ridotti all’osso. Ora tocca al Venezia che è chiaramente in pole position, ma se mi chiedete se la serie B è cosa fatta allora dico non ancora. Quando allenavo lo Spezia salimmo tra i cadetti rimontando 11 punti negli ultimi due mesi, nel calcio non bisogna mai dire mai». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Battere la FeralpiSalò affinché Padova-Venezia conti per il campanile più che per la classifica». Il direttore sportivo Giorgio Perinetti indica la strada a un Venezia che, superando 2-0 fuori casa il Sudtirol, è tornato subito alla vittoria dopo l’1-1 con il Santarcangelo al Penzo. E proprio a Sant’Elena domani (ore 16.30) il team di Pippo Inzaghi ospiterà la FeralpiSalò, impostasi l’altro ieri sul Padova con un 2-1 che ha propiziato il nuovo +8 lagunare sul Parma e +9 sui biancoscudati. «Mancano le ultime sei gare, partiamo davanti a tutti con un buon margine ma sappiamo che la pedalata dell’ultimo chilometro è la più pesante fa il punto il dirigente romano . In un rush finale come questo è normale che tutte le squadre avvertano il peso delle responsabilità, mantenendo questo spirito e questa voglia però possiamo arrivare al nostro obiettivo». Il match con la Feralpi sarà un vero e proprio crocevia. «Innanzitutto non affronteremo certo una squadretta, anzi. Poi all’Euganeo si sfideranno Padova e Parma, quindi è chiaro che se conquistassimo i tre punti potrebbero aprirsi scenari non dico trionfali ma sicuramente più agevoli. La gara di domani è molto più importante di quella di lunedì a Padova, sarebbe bello battere la Feralpi per far sì che il derby pesi solo sul piano degli aspetti sacri della rivalità e del folclore». […]

Ore 17.30 – Queste le dichiarazioni di Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Parma: “Ho letto tante cose, ognuno è libero di pensarla come crede. Il Parma è cambiato tanto rispetto alla partita di andata, difensore sinistro, terzino destro, centrocampisti, portiere, in tutto 6-7 giocatori. E’ normale che sia una squadra ristrutturata, hanno perso Evacuo e Canini, hanno cambiato allenatore e anche modulo tattico. Nelle ultime due partite hanno giocato con il 4-3-3, in altre partite in modo diverso. Posso immaginare le scelte che farà il mio collega, sono partite difficili, scontri diretti. Dobbiamo cercare di fare risultato, fino a quando la matematica ci dà una speranza dobbiamo lottare in tutte le partite nello stesso modo. Quando affronti avversarie che guidano la classifica o sono al secondo posto il coefficiente di difficoltà è piuttosto elevato. Una sconfitta non può scalfire le certezze che ci siamo costruiti. La mia fiducia è incondizionata dall’inizio alla fine. Non mi scalfiscono le critiche, vanno accettate ma non si può distruggere tutto. Padova e Parma si equivalgono? Si, direi di sì, siamo molto vicini come posizione di classifica e come andamento in campionato, vedremo domani quello che accadrà”.

Ore 17.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.50 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.

Ore 16.30 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo Altinier, Neto Pereira ed Alfageme.

Ore 16.10 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.

Ore 15.50 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Venezia di Joe Tacopina viaggia spedito verso la Serie B, ha espugnato Bolzano con l’autorevolezza della grande squadra, ha staccato di 8 punti il Parma e di 9 il Padova, fermato dalla Feralpisalò dell’ex Michele Serena: «Il Venezia sta facendo un campionato eccezionale – spiega il grande ex – e per sarà ovviamente un’emozione affrontarlo nuovamente da avversario. Sono molto legato anche al Padova e sono stati tre giorni davvero particolari. Noi abbiamo fatto un grande risultato a vincere domenica, ma domani sarà ancora più difficile, anche perché non ho una rosa ampia come quella di Inzaghi». Domani si gioca al Penzo alle 16.30, orario inconsueto per un turno infrasettimanale atipico. Il Venezia, se dovesse vincere, staccherebbe di 11 punti il Parma e di 12 punti il Padova almeno per qualche ora, in attesa dello scontro diretto: «Abbiamo vinto un’altra battaglia – sottolinea il direttore sportivo Giorgio Perinetti – ma la strada è ancora lunga. Quella di domani è una partita importantissima e delicatissima, per noi. E’ la partita con la “p” maiuscola, nel senso che sarà un match-chiave. Perché se il derby con il Padova è la partita del colore e del calore, la Feralpisalò, che ha fatto un grande risultato proprio con il Padova, sicuramente arriverà molto tranquilla al Penzo. E’ un team molto molto difficile, ben condotto e allenato da Serena». […]

Ore 15.10 – (La Nuova Venezia) Sono passati ventisei anni dalla festa del Manuzzi di Cesena, quando il Venezia di Zamparini rimise piede in Serie B. Allora in campo c’era Andrea Poggi a spingere sulla sinistra, e a Bolzano lo si è rivisto in veste di osservatore della Feralpi, prossimo avversario del Venezia in campionato. Analogie, voglia di festeggiare e ritornare nel calcio che conta uniscono i colori arancioneroverdi di allora a quelli odierni. «A Bolzano ho visto un Venezia con tutte le carte in regola per andare fino in fondo» assicura Andrea Poggi, «con tanta esperienza soprattutto in difesa, grandi potenzialità in avanti, tecnicamente molto valido e cinico nonostante le poche palle gol avute a disposizione. Ha saputo mettere la partita in cassaforte nel primo tempo e poi congelarla nella ripresa. Mi è piaciuto molto Marsura». Una squadra predisposta a un grande possesso palla per poi trovare la giocata vincente, sono alcuni degli aspetti più apprezzati da Poggi. «Il Venezia ha un collettivo e non solisti. Lavora con attenzione e non gioca in maniera raffazzonata. Inzaghi in panchina? Negli ultimi tempi vari ex giocatori si sono messi ad allenare e, facendo l’osservatore da due anni, ne vedo parecchi all’opera, specie con un passato al Milan. Grandi professionisti, secondo me Inzaghi è Stroppa sono i migliori, hanno avuto in Ancelotti un grande maestro». […]

Ore 14.50 – (La Nuova Venezia) Venezia, altri tre passi verso la Serie B, con l’inseguitrice più vicina, adesso il Parma, staccata di 8 punti in classifica. E le partite da giocare sono sei, due nell’arco di cinque giorni, con gli scontri diretti Padova-Parma e Padova-Venezia. Il Venezia ha ripreso a Bolzano a correre (9 vittorie, 2 pareggi dalla ripresa di fine gennaio), ritrovandosi con due punti di vantaggio in più sulla seconda in classifica, complice lo scivolone del Padova a Salò, contro quella feralpi che proverà domani (ore 16.30) a neutralizzare anche gli arancioneroverdi. Società. «Era importante tornare da Bolzano con una vittoria» commenta sottolineato Giorgio Perinetti, «la squadra è stata brava, pur trovandosi a giocare su un campo molto brutto». Il Sudtirol ormai è alle spalle, domani si ritorna già in campo con la Feralpisalò, partita che ha un peso specifico altissimo. «Sul piano emotivo è comprensibile come i tifosi stiano aspettando il derby di Padova» continua Perinetti, responsabile dell’area tecnica del Venezia, «ma la gara di domani contro la Feralpisalò è ancora più importante nella nostra rincorsa verso la promozione. Concordo con Allegri quando ripete che gli scontri diretti si possono vincere, pareggiare o perdere, ma la differenza vera la si fa nelle altre partite. La Feralpisalò ha appena battuto il Padova, è ben allenata da Michele Serena e potrà giocare al Penzo senza tanti assilli». Per il Venezia potrebbe essere una giornata fondamentale. «Se noi vinciamo, la strada diventa sempre più in discesa, e daremo un bel segnale a Padova e Parma che si affronteranno alla sera all’Euganeo…». […]

Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Stasera al «Menti» contro il Trapani Pierpaolo Bisoli rilancerà Giulio Ebagua dal primo minuto anche se l’attaccante nigeriano non è al meglio della condizione. «Ebagua sarà titolare – conferma l’allenatore del Vicenza – anche se nell’ultima settimana non si è mai allenato con i compagni. Però quella contro il Trapani è “la partita” e di conseguenza devo chiedere a tutti i miei giocatori di stringere i denti e di dare il massimo perché battere il Trapani per noi equivarrebbe fare un bel passo in avanti in classifica». Bisoli risponde secco a chi millanta che la squadra non sia con l’allenatore. «Se fosse così me ne sarei già andato da tempo, ma invece a questi ragazzi non posso rimproverare niente perché a parte una partita hanno sempre lottato e dato tutto in campo. Anche a Perugia i è perso a due minuti dalla fine, ma con la quarta in classifica il Vicenza ha tenuto bene il campo tanto che a punirci è stata un’azione su calcio d’angolo quando il match sembrava orientato sullo 0 a 0 e sarebbe stato un punto tanto importante quanto meritato». Contro il Trapani, Bisoli perde Adejo perché fermato dal giudice sportivo, e non sa ancora se recupererà Esposito. «Vediamo domani (oggi, ndr ) se riuscirà a recuperare – precisa il tecnico dei berici – altrimenti giocherà un altro. Ormai alle assenze abbiamo fatto il callo, ne mancano almeno sette, otto da due mesi ma se lo si dice sembra che uno cerchi scuse, invece non fa altro che dire la semplice verità. In queste situazioni l’unica strada è andare avanti a testa alta, credere a quanto stiamo facendo ed essere consapevoli che nelle prossime partite ci giochiamo molto del nostro futuro». […]

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) […] Calori, come arriva il Trapani a questo importante scontro diretto col Vicenza? Cosa ha lasciato la sconfitta col Verona? “Perdere non piace mai a nessuno. Abbiamo tanta rabbia e questo è un buon segno, perché vuol dire che la squadra non vuole mai accontentarsi. Però se ci avessero detto prima di queste tre partite che avremmo fatto sei punti nessuno ci avrebbe creduto. Queste sconfitte fanno parte di un percorso di crescita”. […] Il Vicenza è in crisi, come se lo aspetta?È una squadra che si chiude bene in difesa e attacca sulle fasce. Là davanti ha un grande attaccante come Ebagua. C’è De Luca che attacca bene la profondità, Bellomo ha qualità tecniche importanti, a centrocampo Signori, Gucher e Vita possono essere pericolosi. Bisoli è un allenatore che varia molto, è uno dei pochi amici che ho nel calcio e quindi lo conosco abbastanza. Dobbiamo metterci carattere ma anche qualità, è un mix imprescindibile per il Trapani”.

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) […] È il momento di serrare i ranghi e stringere i denti, tutti insieme. Sono pronti a fare la loro parte i tifosi, a cominciare dai “fedelissimi” di Isola che ieri hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla squadra preparando uno striscione “fatto in casa” per accogliere i calciatori biancorossi al Morosini, nonostante le porte chiuse. Se ci credono loro, a maggior ragione devono essere determinati e pronti a dare tutto i giocatori di Bisoli: l’esempio vuole darlo Giulio Ebagua, che nonostante la pubalgia cercherà di andare oltre i problemi fisici scendendo in campo dal primo minuto, aumentando così il peso specifico dell’attacco in coppia con De Luca, mentre Bellomo come a Perugia si posizionerà da trequartista rifinitore. Farà tutto il possibile per esserci anche Esposito, alle prese con un forte mal di schiena. Il difensore centrale ricorrerà ad un antidolorifico per non aggiungere la sua defezione a quella inevitabile di Adejo, squalificato per l’espulsione rimediata nel finale di partita a Perugia. Quella del giocatore nigeriano sarà di certo un’assenza molto pesante, mentre fortunatamente non si può dire altrettanto per il giovane Barbosa, fermato per tre turni dal giudice sportivo dopo aver colpito un avversario a partita già terminata nel concitatissimo “terzo tempo” del Curi. Se Esposito riuscirà a scendere in campo, stasera sarà Zaccardo ad affiancarlo nel cuore del reparto difensivo, con Bianchi terzino sinistro e Pucino a destra. Altrimenti, in caso di forfait dell’ex difensore del Latina, in mezzo si potrebbe formare un’inedita coppia Zaccardo-Pucino, con Zivkov titolare a sinistra; tra i pali invece si avvia alla conferma dal primo minuto Vigorito. […]

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Il “Campo” c’è. Fino a pochi giorni fa il campionato degli uomini di Cristiano Masitto sembrava intiepidito, caduto nel torpore, con tre giornate senza squilli di tromba (due pareggi e una sconfitta), la Triestina lassù e qualche rimpianto negli scarpini. Ci ha pensato Damiano Franceschini a riportare la serenità dalle parti di Campodarsego, con un gol all’Union Feltre (a 5 minuti dal fischio finale) che ha dato pure una bella rinfrescata alla zona playoff. «Sono contento del gol, che comunque non sarebbe arrivato se tutta la squadra non ci avesse creduto», sottolinea l’esterno d’attacco, 25 anni e già veterano della Serie D tra Padova (sponda San Paolo), Abano e Correggio. «Vogliamo ritrovare la Triestina in finale», prosegue. «L’anno scorso con la Correggese ho vinto i playoff da quinto in classifica. Quest’anno, invece, con il Campodarsego vorrei un big match proprio contro gli alabardati per concludere una stagione che considero già positiva». Insomma, a Campodarsego c’è voglia di rivincita. D’altra parte il podio è comunque da applausi, specie se condiviso con due big. «A noi è mancata soltanto la continuità», aggiunge Franceschini. «Mi spiego meglio: Mestre e Triestina sono squadre fortissime, ma vantano qualche giocatore di esperienza in più rispetto a tutte le altre. Il “mestiere”, a volte, permette di risolvere le partite intricate o di difficile interpretazione». […]

Ore 12.40 – (Gazzettino) «Adesso andiamo oltre i nostri limiti». E’ il desiderio di Roberto Venturato alla vigilia della trasferta di Salernitana, la seconda di fila in tre giorni. Sabato a Latina il Cittadella ha di fatto raggiunto la salvezza – è salito a 50 punti in classifica – e a nove giornate dalla fine del campionato, si è autorizzati a sognare in grande stile. E’ lo stesso allenatore ad alzare l’asticella: «Abbiamo tagliato un grande traguardo, la salvezza, che non era affatto scontata, specie per una neo promossa come lo eravamo noi. Adesso che l’obiettivo stagionale è stato oramai raggiunto possiamo giocare con la massima libertà, anche mentale, e puntando davvero a qualcosa di importante per questi colori». Il Cittadella staziona da sempre nella zona play off, è diventato questo il punto di arrivo della stagione: «Ma non possiamo permetterci di fare calcoli, continueremo a vivere alla giornata, pensando solo a una gara per volta, e cercando sempre di ottenere il massimo risultato dalla singola partita, giocando con la stessa determinazione espressa nelle ultime uscite», avverte il tecnico granata. Il mese di aprile sarà decisivo per tutti: «Ci mancano ancora nove turni di campionato, sei di questi sono concentrati da qui al 29. Il Cittadella dovrà dare tutto quanto ha dentro, perché vogliamo andare oltre i nostri limiti». […]

Ore 12.20 – (Gazzettino) A Pisa la Salernitana ha conquistato il quarto successo di fila, senza mai subire reti, riaccendendo l’entusiasmo della piazza che ora sogna i play off. […] «La squadra – commenta il patron Claudio Lotito – ha trovato la quadratura del cerchio e sta dimostrando di potersela giocare alla pari con tutte. Ora dobbiamo mantenere la stessa ferocia agonistica, lo spirito di gruppo e l’umiltà che ci hanno portato a due punti dai playoff. Può ancora succedere di tutto, ma pensiamo a una gara per volta».

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) È un derby granata, ma soprattutto è un delicato scontro diretto in chiave playoff. A tre giorni di distanza dalla scorribanda di Latina, il Cittadella si appresta a ritornare in campo, stasera a Salerno. Ieri mattina gli uomini di Roberto Venturato hanno svolto la seduta di rifinitura in terra pontina, per poi spostarsi in pullman, nel pomeriggio, verso il capoluogo campano. Vista la distanza ravvicinata dal precedente impegno, qualche pedina cambierà: di sicuro non ci sarà Benedetti, squalificato, mentre Pasa rientrerà dal suo turno di stop (restano in diffida Pedrelli e Salvi). Mister, con il colpo di Latina avete scollinato la famosa “quota 50”, adesso è il caso di puntare ad un obiettivo più prestigioso della salvezza. «I 50 punti raggiunti a 9 giornate dal termine sono un bottino considerevole ed ora è giusto guardare avanti, ma non più in là di questa partita: pensare ad altro che non sia la gara alle porte sarebbe un grave errore. Il calcio va vissuto con grande intensità, e nel modo giusto, e quando parlo di “modo giusto” intendo proprio che occorre pensare ad una sfida alla volta». Proviamo a rigirare la domanda: essere già salvi vi consentirà di affrontare i prossimi impegni con la mente sgombra o c’è il rischio di avere sulle spalle un nuovo obbligo, chiamato playoff? «Chi fa questo mestiere deve sempre avere la voglia di raggiungere traguardi significativi. Esserci già assicurati la permanenza nella categoria ci regala grande soddisfazione, ma è anche uno stimolo in vista delle 9 giornate che mancano, e ben 6 saranno concentrate nel fondamentale mese di aprile. Questo gruppo vuole provare a realizzare qualcosa d’importante, ma sarebbe sbagliatissimo cambiare mentalità, adesso. La mente sgombra abbiamo sempre provato ad averla, così come abbiamo sempre cercato di proporre un certo tipo di calcio. Qualche volta non ci siamo riusciti e abbiamo dimostrato di avere dei limiti. Ciò che spero è che riusciremo a superarli in modo concreto, senza cambiare la nostra identità». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Sono due gli “ex” Cittadella oggi nelle file della Salernitana, ma uno dei due, quello che di certo sentiva di più il confronto, non sarà della sfida: Massimiliano Busellato sta infatti ancora recuperando dallo stiramento alla coscia destra patito nella trasferta di Benevento e ne avrà ancora per tre o quattro settimane. Alfredo Donnarumma, 20 presenze e 3 reti nella stagione 2013/14, invece sarà convocato (anche se è destinato alla panchina), così come sono stati convocati da Venturato i due “ex” nelle file del Citta: Iunco (16 presenze e 3 reti nella Salernitana dal gennaio al giugno del 2009) e Litteri (18 “caps” e 2 gol nella stagione 2010/11). Ieri la squadra di Bollini si è allenata a porte chiuse, massimo riserbo quindi sulle scelte del tecnico che ha rilanciato i campani. […]

Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Un biglietto di sola andata per la salvezza già in tasca, un biglietto per i playoff da vidimare all’ingresso. Il Cittadella sorride, quota 50 è già blindata, la permanenza in Serie B è qualcosa che non assilla più un piccolo club che ancora una volta ha avuto ragione. Ha costruito un piccolo sogno e se lo vuole giocare fino in fondo, anche perché molto probabilmente questo sarà l’ultimo anno di Stefano Marchetti dietro la scrivania. Il direttore generale granata non è mai stato così vicino all’addio, nelle scorse settimana ha avuto un colloquio con il presidente del Chievo Luca Campedelli e vorrebbe lasciare il suo Cittadella con un regalo. La conquista dei playoff e degli spareggi promozione, se poi fosse addirittura Serie A sarebbe qualcosa di inimmaginabile. Marchetti ritiene il Chievo il naturale approdo della sua carriera nel caso in cui lasciasse la città murata. Per modo di lavorare, struttura del club e autonomia lavorativa, oltre che per il rapporto strettissimo con Rolando Maran. Ma il presente dice Salerno e stasera la Salernitana proverà a regalare un dispiacere ai granata alle 20.30 all’Arechi. La squadra ha lasciato nel pomeriggio il ritiro di Sabaudia e ha imboccato l’autostrada in direzione Campania. Morale alle stelle e notizie contrastanti dall’infermeria. Litteri ha recuperato e, con ogni probabilità, sarà in campo, mentre al 99% non ci saranno né Kouamé né Vido. […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] All’Euganeo ci si attende anche il pubblico delle grandi occasioni. «Più tifosi vengono e meglio è dato che possono darti quella spinta in più che in un turno infrasettimanale ti aiuta». Cambia qualcosa il fatto di giocare a tre giorni di distanza dalla gara precedente? «Sono sempre partite particolari, dipende molto da quante energie recuperi e a volte ci sono risultati strani. Non è facile per un giocatore dovere scendere in campo ogni tre giorni: bisogna mangiare e dormire bene, e fare un buon allenamento di scarico a livello organico». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Il primo posto è irraggiungibile? «Dico solo che se era complicato prima, lo è ancora di più adesso. Se il Venezia dovesse perdere punti nelle prossime gare, allora il discorso si potrebbe riaprire». Intanto domani all’Euganeo c’è lo scontro diretto con il Parma, e l’obiettivo è effettuare l’immediato controsorpasso per riprendere il secondo posto. «La voglia c’è, però bisogna stare attenti a non farsi prendere dalla foga di vincere per forza. Per arrivare secondi è importante mantenere lo scontro diretto a favore, per cui è una sfida delicata da giocare con rabbia e intelligenza». Padova al momento in vantaggio sui ducali in virtù del successo 4-1 all’andata, nel quale lei aveva ribaltato con una doppietta il vantaggio iniziale di Calaiò. «Sono due gol che ricordo con piacere perché ti gratificano di tutto il lavoro che fai, è stata una bella giornata per me e per la squadra». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Potevamo sicuramente pareggiare e non sarebbe stato un risultato da buttare via in ottica secondo posto. Purtroppo non siamo riusciti a riprendere una partita iniziata male». Cristian Altinier fotografa così la sconfitta con il Feralpi Salò, nonostante il suo dodicesimo sigillo stagionale che nella ripresa aveva riacceso le speranze. «Peccato, è stato inutile. Anche se al 90 per cento il gol è di Cappelletti: l’ho messa dentro d’istinto temendo che il portiere potesse recuperare smanacciando la palla. Dispiace perché sapevamo quanto era importante questa partita. Del resto quando sai di non potere sbagliare, non è facile vincerle tutte. Poi il Venezia sta facendo un campionato da record e bisogna riconoscere anche i suoi meriti, senza buttare via il cammino importante che abbiamo fatto fino adesso». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) I biancoscudati hanno ripreso subito la preparazione ieri pomeriggio per mettere nel mirino lo scontro diretto con il Parma, in programma domani alle 20.30 allo stadio Euganeo. Ai compagni si è riaggregato pure Neto Pereira, ormai del tutto recuperato dall’inconveniente di natura muscolare: il capitano si è allenato anche domenica, e domani sarà a disposizione del tecnico. Dovrà restare invece ai box Berardocco che era in diffida e domenica è stato ammonito, per cui il giudice l’ha squalificato per una giornata. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Non trova che, cambiando alcuni elementi nella formazione iniziale, si sia corso il rischio di far passare il messaggio che la gara più importante, tra le due, fosse però quella con il Parma? «Se avessimo cambiato sette/undicesimi di formazione questo discorso avrebbe anche retto, ma non con l’undici schierato domenica. L’unico che aveva giocato meno era Berardocco, che con il Bassano era anche entrato bene in partita. Mazzocco, invece, tantissime volte è stato titolare, e con Dettori in diffida e De Risio che non avrebbe potuto disputare tre gare in una settimana abbiamo deciso di giocarcela così. Ci abbiamo pensato molto, abbiamo ponderato ogni scelta, ma di certo non abbiamo snobbato la Feralpi». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] La sconfitta con la Feralpi è stata davvero amara, e il giorno dopo alla Guizza la delusione è tanta. «Un passo falso che non ci aspettavamo», l’ammissione del direttore generale Giorgio Zamuner. «Abbiamo commesso degli errori pagati a caro prezzo, e alla vigilia di due scontri diretti così importanti era meglio evitarli. Archiviamolo come un incidente di percorso, dopo una rincorsa lunga ed estenuante un passo falso può capitare». […] Due sole sconfitte nel girone di ritorno, ma se a Forlì la partita era stata sfortunata, a Salò nel primo tempo è mancato il vero Padova. «Siamo stati castigati. Dopo aver subìto il gol iniziale abbiamo avuto troppa frenesia di riprendere la gara e ci siamo sbilanciati, concedendo campo agli avversari e allungando la squadra, cosa che raramente facciamo. Probabilmente dopo lo 0-1 la gara andava letta meglio».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Un tifoso di casa, seduto a pochi passi dal vice-presidente del Padova, ha insultato per tutta la partita i giocatori biancoscudati, aggiungendo più di una volta un provocatorio “forza Venezia”. Se durante la gara le offese e le frecciate sono scivolati via senza strascichi, al fischio finale lo stesso tifoso se l’è presa direttamente con Bonetto jr., insultandolo ripetutamente finché quest’ultimo ha risposto. Il tifoso si è allontanato, ma il dirigente, molto arrabbiato, l’ha seguito lungo il corridoio sottostante la tribuna finché uno steward, capita la situazione, non è intervenuto bloccando prima Edoardo, poi il papà Roberto, accorso in sostegno del figlio. Placata la rabbia e con il pubblico che lentamente è defluito, i due si sono tranquillizzati, tornando a casa dopo pochi minuti senza passare dagli spogliatoi e dalla sala-stampa.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] La società non vuole tornare indietro su quanto successo in riva al Garda, soprattutto dopo il fischio finale dell’arbitro, quando le telecamere di Sportube.tv hanno ripreso il vice-presidente Edoardo Bonetto, spalleggiato dal padre e amministratore delegato Roberto, inveire in tribuna contro un tifoso, mentre uno steward placava i due dirigenti, per evitare che la situazione degenerasse. Edoardo Bonetto ieri ha evitato di rilasciare dichiarazioni ufficiali per spiegare l’accaduto, con l’intenzione di voltare subito pagina e lasciarsi alle spalle questo episodio. Più di un testimone, tuttavia, ha assistito alla scena, verificatasi proprio in tribuna centrale. Un episodio che, a quanto si è venuto a sapere, ha avuto un lungo prologo nei 90’ della partita. A dire il vero, già lo scorso anno ci fu un battibecco in tribuna, sempre a Salò, tra la dirigenza biancoscudata e alcuni spettatori bresciani, ma l’episodio di domenica ha ben altra sostanza.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Addio primo posto. Se non è una certezza, quantomeno è un’impressione che pare impossibile da cancellare. La sconfitta di Salò e 9 punti di ritardo dal Venezia, non senza le solite annesse polemiche, hanno di fatto archiviato o azzerato le possibilità che il Padova possa agganciare la capolista. Resta un 1% di possibilità legata all’imponderabile, ma la realtà disegna un quadro a tinte fosche, quantomeno se domani non si dovesse riuscire a battere il Parma. L’obiettivo realisticamente percorribile è il secondo posto, visto che nel frattempo gli emiliani hanno nuovamente messo la freccia scavalcando la squadra di Oscar Brevi dietro alla «lepre» veneziana. […] «Penso che ci possa stare perdere – spiega il direttore generale Giorgio Zamuner – quello che mi ha fatto arrabbiare è stato un po’ l’atteggiamento della squadra. Non siamo stati determinati e cattivi come in altre circostanze. Ci sono state tre occasioni nel corso della stagione in cui potevamo fare il salto di qualità definitivo, una col Pordenone, un’altra col Forlì e un’ultima qui a Salò. Purtroppo ci manca qualcosa e abbiamo pagato pegno pesantemente. Abbiamo faticato in difesa soprattutto all’inizio, loro hanno segnato e poi hanno anche raddoppiato. Sulle scelte a centrocampo, Berardocco aveva fatto un’ottima partita nel secondo tempo col Bassano, ma purtroppo non è riuscito a ripetersi. Dettori era diffidato, per questo si è pensato di preservarlo». […]




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