Live 24! Padova-Venezia, la vigilia: tutti alla Guizza, c’è una squadra da caricare!

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Ore 21.20 – (Mattino di Padova) Tinte neroverdi nella “Giornata Rossoalabardata”. È proprio una punizione perfetta di Serena a rovinare, se così si può dire, la festa della Triestina (illusa dal rigore di França), davanti a un pubblico, quello del “Nereo Rocco”, tornato a scaldare gli spalti per omaggiare il nuovo corso della società. Ma l’Abano c’è, e lo dimostra ancora una volta fermando una delle squadre più forti dell’intera Serie D (a prescindere dal blasone) con un pressing asfissiante – soprattutto nelle prime battute – sulla mediana. […] Gli uomini di Antonio Andreucci riescono a passare in vantaggio al 38′. Il cambio di gioco di Aquaro verso la falcata di Corteggiano trova il braccio di Tescaro: per l’arbitro è rigore, per França è invece ordinaria amministrazione mettere a segno il ventunesimo gol stagionale. […] L’Abano, però, ci mette l’audacia del collettivo e il talento di Riccardo Serena: il mediano, alla mezz’ora, sfrutta la punizione dai 18 metri infilando Consol con una rasoiata pazzesca. […] Dopo la gara, il tecnico dell’Abano Luca Tiozzo si complimenta coi suoi ragazzi: «Chiudere un campionato da imbattuti con la Triestina è un premio enorme per questa squadra che, a mio parere, aveva già dimostrato tantissimo», afferma. «È stata una bellissima partita, in cui la Triestina ha avuto un leggero predominio nel primo tempo. Noi, però, abbiamo meritato alla grande il pareggio, costruendo pure occasioni da gol per chiudere i conti». La Triestina spreca dunque una grossa occasione per riaprire il discorso promozione: nell’altro anticipo, il Mestre infatti cade a Belluno (1-0) e giovedì c’è Mestre-Triestina. Infine, nel terzo anticipo Calvi Noale-Virtus Vecomp Verona fanno 0-0.

Ore 20.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un campionato in un abbraccio. Quello di Giuseppe De Luca, che vale molto di più di un gol segnato, peraltro d’importanza incalcolabile sulla strada della salvezza. Perché testimonia che la scelta di confermare al timone Pierpaolo Bisoli anche dopo il tracollo contro il Trapani, aveva una ragione fondata. Lo si è capito ieri a Latina, dove il Vicenza vince 1-0 contro una squadra allo sbando, si prende tre punti di platino nella corsa salvezza e accelera. In attesa del Brescia, impegnato oggi con la Spal, si può essere ragionevolmente ottimisti perché il curriculum recente di Gigi Cagni indica nel Brescia una candidata alla retrocessione e perché salvare la categoria è ancora ben più che possibile. Per l’ennesima volta si è dimostrato che la squadra è dalla parte di Bisoli. Non giocherà un bel calcio, ha tanti problemi e di diversa natura ma non le manca il carattere. Quello del suo allenatore e che mette in campo fra mille difficoltà anche al Francioni, dove strappa con le unghie e con i denti un 1-0 di importanza incalcolabile dopo aver rischiato più volte di soccombere. «Ringrazio il presidente che mi ha ribadito la fiducia anche nel momento di massima difficoltà — racconta l’allenatore a fine partita — ringrazio anche i giocatori che hanno dimostrato anche oggi di essere dalla mia parte. L’abbraccio di De Luca è quello di 24 giocatori che vogliono fortemente la salvezza e che lavorano per lo stesso obiettivo». Un Bisoli giustamente orgoglioso della voglia di rialzare la testa della sua squadra. «Abbiamo interpretato bene la partita, abbiamo sofferto nel primo tempo — dice — ma alla fine siamo riusciti a colpire al momento giusto. Dobbiamo continuare su questa strada, è la prima di otto finali vinta. Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze: sapevamo che non sarebbe stato facile ma già da martedì dovremo pensare alla Pro Vercelli. Il destino è nelle nostre mani. Se avremo questo spirito sono convinto che il 22 maggio saremo salvi». […]

Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Ha messo la freccia a sinistra, come ai bei tempi, nel momento più importante: un’accelerazione di Salvatore D’Elia ha portato nel cuore dell’area il pallone fondamentale per centrare la vittoria, poi scaraventato in fondo al sacco da De Luca. «Era una vittoria che ci serviva come il pane, arrivata alla terza partita in una settimana dopo il brutto passo falso con il Trapani – osserva il difensore campano -. Per questo nel primo tempo non è stato semplice giocare con serenità, abbiamo anche concesso qualche ripartenza al Latina compiendo errori evitabili, però credo che si sia visto come tutti noi abbiamo fortemente voluto la vittoria, che stavolta non ci è sfuggita». Dal punto di vista psicologico, è importante che finalmente la difesa sia rimasta imbattuta: «Sì, ultimamente avevamo incassato gol con troppa costanza – riconosce D’Elia -. Purtroppo questo campionato per tanti motivi ha preso la direzione della grande sofferenza. A mio avviso questa squadra aveva i valori per salvarsi con meno fatica, ma è andata così e adesso dobbiamo unire tutti le forze per dare il massimo nelle sette finali e che ci aspettano». […]

Ore 20.10 – (Giornale di Vicenza) Se il Vicenza è ancora vivo, il merito è tutto del suo gol: ieri al Francioni Giuseppe De Luca ha firmato un centro che ha portato ai biancorossi tre punti pesanti come non mai. Il piccolo attaccante ex Bari giustamente si gode la rete e soprattutto il successo: «Sono un attaccante, mi pagano per far gol, e sono molto contento per essermi fatto trovare pronto in area ed avere buttato dentro quella palla – commenta -. Soprattutto mi tengo stretta la vittoria, più ancora della rete, perché ci dà morale e fiducia e la dedico alla squadra: tante avversarie hanno vinto, ma qualcuna l’abbiamo riavvicinata e siamo tornati in corsa». Da Latina, secondo De Luca, il Vicenza deve lanciare la sua volata vincente per la salvezza: «Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, considerare questo successo un punto di partenza – spiega -. Adesso ci aspetta un altro scontro diretto con la Pro Vercelli, poi altre sei partite in cui dare tutto, sperando che magari altri nel frattempo incappino in qualche passo falso. Io credo nelle potenzialità della mia squadra e del mio allenatore: con un gruppo di questo valore, da qui in avanti, abbiamo l’obbligo di ottenere la salvezza e spero che ci si possa anche divertire». […]

Ore 19.50 – (Giornale di Vicenza) Fertile e generosa per il Vicenza è la terra dei bonificatori un tempo palude. Latina olimpalus, lo dice con orgoglio anche il motto della città nata Littoria dove non è un caso che a decidere la contesa sia un gol della “Zanzara”, al secolo De Luca Giuseppe. Il minuto da mandare a memoria per non perdere la bussola al bivio salvezza nell’Agro Pontino è il 35′ della seconda frazione di gioco quando torsione e coordinamento perfetti su cross dalla sinistra di un rinato capitan D’Elia permettono all’attaccante di battere al volo di destro da distanza ravvicinata per trafiggere Pinsoglio. Da qui il Vicenza riparte verso altre sette finali (parole e musica di Pierpaolo Bisoli) rigenerato da una vittoria di fondamentale importanza visti anche i risultati poco piacevoli delle altre nella sola ottica possibile in questo momento, che è quella della salvezza senza playout. […] Gucher lascia spazio a Giacomelli; appena entrato il “10” conclude al volo di destro da buona posizione spedendo a lato (33′) e un minuto dopo, imbeccato magicamente da Ebagua si trova a tu per tu con Pinsoglio. Indovinate un po’? Palla addosso al portiere e angolo. Ma da lì nasce il gol perché la traiettoria disegnata dal sinistro di D’Elia è perfetta (aiutata poi dal tocco di Bruscagin) e la conclusione in semi avvitamento di De Luca pure: 0-1 al 35′! Bisoli è quasi commovente nell’abbraccio alla “Zanzara” ma non è finita perché al 38′ De Vitis conclude dalla distanza, la palla s’incarognisce nel rimbalzo, lesto è Vigorito a sventare la minaccia. È l’ultima vera azione della partita.

Ore 19.20 – (Gazzettino) Nel giorno della sua cinquecentesima partita da professionista Manuel Iori realizza il gol che manda ko il Benevento e regala al Cittadella una vittoria importantissima nella corsa ai play off. In un colpo solo i granata scavalcano il Perugia e acciuffano al quarto posto proprio la formazione campana, allungando su Entella e Bari. Della serie, la favola continua. Ma non è tutto. Sono dieci i punti conquistati dalla truppa di Venturato nelle ultime quattro gare e sempre tenendo la porta inviolata. Un’imbattibilità che in questa occasione porta la firma di Alfonso, protagonista nel primo tempo di un doppio prodigioso intervento che ha negato al Benevento un gol ormai fatto. Il Cittadella ha costruito la sua vittoria con un approccio vigoroso alla gara. La catena di destra, formata da Valzania e Pedrelli, è partita subito a razzo, trovando uno sfogo anche nelle giocate di Chiaretti, abile a sottrarsi alla marcatura degli avversari. E proprio da uno spunto del brasiliano è nata l’azione che ha prodotto il gol dell’1-0: perfetto l’assist aereo di Strizzolo per Iori che da posizione favorevole, senza pensarci due volte, ha calciato di prima intenzione con il mancino e spedito la sfera alle spalle di Gori. […] Ora c’è tempo fino al lunedì di Pasquetta per mettere nel mirino l’attesissima sfida con il Verona, incredibilmente battuto per 5-1 all’andata. A questo splendido Cittadella è giusto non porre limiti.

Ore 19.00 – (Gazzettino) Il quarto posto in classifica e la porta inviolata per la quarta volta consecutiva sono per il tecnico Roberto Venturato motivi di soddisfazione: «La vittoria sul Benevento è un altro segnale che la squadra è matura e capace di portare a casa il risultato di fronte a un avversario che si è confermato molto pericoloso nelle poche occasioni che abbiamo concesso. Questo gruppo ha valori importanti e merita un applauso perchè sa riprendere a lavorare con il massimo impegno. Ci aspettano altre prove importanti». Questa volta con Scaglia e Pelagatti centrali difensivi il reparto ha fatto comunque bene. «È l’intero gruppo -riprende Venturato- che si allena al meglio durante la settimana, adesso ho la possibilità di scegliere e questa è una risorsa. È fondamentale che ognuno sappia mettere in pratica quello che vogliamo fare. La squadra riesce a giocare un buon calcio». L’allenatore granata, però non si accontenta: «Dobbiamo essere bravi ad avere coscienza dei nostri limiti per crescere ancora. Abbiamo lavorato per gestire meglio la palla e far salire gli avversari, abbiamo avuto difficoltà contro squadre che si difendono». Su Pasa aggiunge: «Ha sempre lavorato con serietà, possiede qualità nel gestire la palla e anche fisicità. Gli va dato merito di saper ricoprire più ruoli e questa è una possibilità in più che abbiamo». […]

Ore 18.40 – (Mattino di Padova) Il sogno del Citta continua. È rientrato in zona playoff dopo esserne uscito, ha ingranato nuovamente la quarta, cogliendo il terzo successo in quattro partite – bottino 10 punti su 12, aggiungendoci il pareggio strappato alla Salernitana nel turno infrasettimanale – ma soprattutto è risalito dal nono al quinto posto, che poi sarebbe il quarto se non fosse che a decidere la posizione migliore è la differenza-reti (+ 13 contro + 5), a parità di punteggio negli scontri diretti con i campani. La valenza del successo nel nuovo “spareggio” andato in scena per la zona a ridosso dei primi due posti è infatti doppia: battuto il Benevento, che era davanti di tre lunghezze, e aggancio in classifica nei confronti della stessa squadra di Baroni, che si presentava al Tombolato forte di due vittorie (Spezia e Ternana) nelle ultime due giornate. Ma sotto la voce “note positive” vi è un dato sorprendente, considerato il trend stagionale: in queste quattro sfide la “matricola” padovana ha segnato quattro volte (1-0 allo Spezia, 2-0 alla Salernitana e 1-0 ieri), senza subìre alcuna rete (0-0 all’Arechi). Come dire: è un Cittadella che ha reagito alla grande al momento-no (9 incontri a partire dal ko di Terni, il 28 gennaio, caratterizzati da una sola affermazione, il 28 febbraio, 3-2 con il Trapani), cambiando spesso i suoi interpreti e dunque dimostrando la validità di una rosa che il d.g. Marchetti ha assemblato con la solita abilità e il fiuto da grande conoscitore del “mercato”. Non è un caso che, nel rilancio dei granata, lo zampino decisivo lo abbia messo il capitano, quel Manuel Iori che, tornato sotto le Mura dopo un lungo girovagare, è giunto a toccare, proprio in questa occasione, il traguardo delle 500 gare da professionista. A 35 anni appena compiuti (il 12 marzo scorso) ha confezionato il settimo sigillo di un torneo sin qui straordinario, vivendo di fatto una seconda giovinezza che ne esalta le doti di leader del gruppo e regista sopraffino, attorno al quale i compagni girano e si muovono quasi con gli automatismi di un orologio svizzero. È sua, dunque, la firma sulla sfida, un sinistro al volo, di controbalzo, scoccato poco fuori l’area piccola, dopo sponda di Strizzolo, che aveva appoggiato di testa la sfera crossatagli alla perfezione da Chiaretti. Per Buzzegoli e gli altri difensori ospiti l’azione è stata tanto bella quanto improvvisa, tale da non lasciare loro neppure il tempo di intervenire per provare a contrastarne la conclusione (8’). […] Si va verso il derby di Verona, il lunedì di Pasquetta, con entusiasmo e piena convinzione nei propri mezzi. Il Citta è tornato a veleggiare con il vento in poppa e ora può e deve crederci più di prima.

Ore 18.20 – (Mattino di Padova) «Abbiamo dato un bel segnale, in queste ultime giornate. Quello di una squadra cresciuta. Una squadra che, come nei primi 20’ con il Benevento, sa sviluppare un bel calcio, ma che sa anche essere concreta e concedere poco». Così Roberto Venturato appena arriva in sala-stampa. Dove potete migliorare ancora? «Dobbiamo essere più incisivi all’interno dell’area di rigore, abbiamo concesso una o due palle-gol e non dovevamo. Restano limiti di cui essere consapevoli per poterci migliorare ancora. Oggi, però, siamo felici e tributiamo un grande applauso a questi ragazzi». Cambiando gli interpreti, i risultati continuano ad arrivare. «Abbiamo una certa linea di gioco, indipendentemente da chi scende in campo. E abbiamo più elementi che si meritano il posto e se lo contendono. Tra squalifiche e infortuni, in una stagione così lunga, diventa fondamentale una rosa come questa». […]

Ore 18.00 – (Mattino di Padova) Cinquecento e non sentirle. Nel giorno in cui taglia un traguardo di tutto rispetto come il mezzo migliaio di partite tra i professionisti – con altre 25 fra i dilettanti da aggiungere al conto – Manuel Iori piazza anche il settimo sigillo stagionale, eguagliando il suo record personale di gol, che risaliva al campionato 2007/08, sempre con la maglia del Cittadella. Non pochi, contando il suo ruolo e il fatto che, fra questi, solo uno sia arrivato su rigore, a Vercelli. Già, qual è la più bella fra queste sette gemme? «Sono due, in realtà: i gol segnati all’andata e al ritorno contro il Trapani. Ma questo ha qualcosa in più, perché è stato il frutto di una grande azione corale e, soprattutto, perché l’ho realizzato proprio in questo giorno così particolare. Non credo lo dimenticherò». […] L’impressione è che il Citta sia tornato quello d’inizio stagione. «In un campionato così lungo una flessione è fisiologica e i confronti con lo scorso torneo, che ogni tanto sento fare, hanno poco senso. L’anno scorso alla 31ª giornata avevamo vinto il campionato, ora alla 35ª di verdetti non ce ne sono. Il dispendio di energie è diverso». Uscire dai playoff paradossalmente è servito a rianimarvi. «Forse ci ha dato la scossa, a livello inconscio. È stato come un segnale: svegliamoci». L’obiettivo è il quarto posto? «Dobbiamo proiettarci solo sulla prossima partita. Da due anni facciamo così, senza tabelle di marcia, e sta dando i suoi frutti. Pensiamo al derby di Verona, una gara tosta contro una squadra costruita per salire in Serie A». Ormai avete anche imparato a soffrire. «Stiamo seguendo un percorso e, se uso proprio questa parola, è per indicare che siamo cresciuti, anche nella malizia. È normale che sia così: qui ci sono tanti “vecchietti”, ma anche ragazzi che in B non avevano mai giocato o altri, come Pedrelli e Salvi, che sono tornati in questa categoria dopo diversi anni. Imparare a soffrire fa parte del percorso». […]

Ore 17.40 – (Corriere del Veneto) Aggancio agli Stregoni. Il calcio semplice ed efficace del Cittadella si impreziosisce di una nuova perla e nel «derby» tra le matricole rivelazione i granata superano il Benevento. I campani che ieri si presentavano al Tombolato da quarta forza del campionato, pur giocando discretamente hanno impattato sul muro granata forgiato da Venturato. La vittoria di misura è il risultato di un gol in avvio di capitan Manuel Iori, di una partita orchestrata in maniera ordinata con poche sbavature e di una difesa impermeabile nell’ultimo mese. Alfonso non prende gol da quattro partite e contro i campani ha portato l’imbattibilità a 364 minuti con due interventi clamorosi che valgono una buona fetta del risultato. Per il match con i giallorossi il tecnico padovano è costretto al turnover, visti i tanti impegni ravvicinati di aprile. E la partita si mette subito in discesa per i granata, capaci di imporre il proprio gioco sin dalle fasi iniziali del match e a capitalizzare il primo vero affondo della gara. Sul cronometro scorre l’ottavo minuto quando Chiaretti pennella un cross morbido sul secondo palo: la difesa sannita è sbilanciata, Strizzolo salta ma anziché cercare la gloria personale vede l’inserimento di Iori e lo serve. Per il capitano, a quel punto, diventa un gioco da ragazzi appoggiarla in rete col sinistro. A proposito dell’uomo con la fascia al braccio: per lui i gol in campionato sono 7, senza alcun rigore, un bottino che è la cartina di tornasole dell’importanza dei suoi movimenti in chiave offensiva e non solo nella costruzione del gioco. […]

Ore 17.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 17.00 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 16.40 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.

Ore 16.20 – Qui Guizza: almeno duecento tifosi Biancoscudati accolgono Altinier e compagni con cori e fumogeni. La squadra ricambia il saluto.

Ore 16.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento dopo una lunga seduta video.

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Zero vittorie in sei partite, due pareggi e quattro sconfitte. E, come conseguenza diretta, l’uscita di scena (si spera temporanea) dalle posizioni in zona playoff della classifica del girone B. Valerio Bertotto fa i conti con una realtà molto più dura di quanto potesse immaginare, quando fu chiamato a sostituire Luca D’Angelo dopo lo 0-6 di Pordenone e con un ruolino di marcia davvero modesto. Il punto più basso della stagione del Bassano si pensava fosse stato toccato al Bottecchia di Pordenone e invece non è stato così. Impensabile, dopo la vittoria e il primo posto dell’andata con il Padova, immaginare a una squadra addirittura fuori dai playoff a poche giornate dalla fine. Detto che tutto è ancora possibile e che oggi a Salò (calcio d’inizio alle 20,30) la possibilità è quella di riscattare un periodo nero che pare non finire mai, i segnali che preoccupano sono diversi. […] «Nel primo tempo della gara contro la Maceratese — ammette l’allenatore giallorosso — l’atteggiamento è stato negativo, non deve più ripetersi, non è un atteggiamento in linea con la nostra idea di calcio, di crescita, di sviluppo. Anche i ragazzi se ne sono resi conto da subito, al di là delle correzioni in corsa che è compito mio fare, la testa, la voglia e la determinazione devono metterla loro in campo. Sotto questo aspetto siamo stati bravi a reagire, con una bella azione con passaggi di prima intenzione che ci ha portato a segnare. A Salò l’atteggiamento dovrà essere quello di una squadra che vuole ottenere una vittoria dopo questo primo mese di lavoro insieme». […]

Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Dopo la sconfitta subìta mercoledì a Venezia, la Feralpisalò, precede il Bassano e punta adesso l’Albinoleffe, a pari punti e impegnato in casa contro la Samb. In casa, al Lino Turina, l’undici gardesano ha finora vinto 7 volte, pareggiato 4 e perso 5 con 17 reti segnate e 10 incassate. Allenata da Michele Serena, ex-difensore dell’Atlético Madrid con una presenza nella nazionale maggiore, la squadra dei “leoni” subisce maggiormente nel primo tempo (20 gol su 38), e segna spesso nella seconda frazione di gioco (19 reti su 37 totali). La Feralpisalò, fin qui, partita in svantaggio 19 volte, ha chiuso perdendo in 14 occasioni e vincendo in 3, mentre partita in vantaggio 17 volte ha poi terminato nel migliore dei modi 13 match, pareggiando 3 volte. […]

Ore 14.20 – (Giornale di Vicenza) Stuccate le crepe sul muro di due mesi di sole picconate con due puntacci balsamici e fors’anche salvifici, Bassano nel suo percorso di riemersione avrebbe bisogno stasera della vittoria per raddrizzare conti e classifica. In realtà il bottino è un fervido auspicio che riporterebbe il Soccer Team in griglia playoff già nella notte. Bertotto non si scosta dal programma settimanale: «Restare coi piedi ancorati al suolo è la prima esigenza – argomenta Valerio – se facciamo uno o più punti vuol dire allontanare qualunque pericolo alle spalle e rimanere in quota per gli spareggi, ecco perché per noi è sempre il momento della continuità. L’idea è di provare a raccogliere quel successo che personalmente inseguo coi ragazzi da oltre un mese, ma ancora più importante è ribadire il nostro piano di crescita con un altro passo avanti. Per tre gare siamo stati brillanti rimanendo a bocca asciutta. Nelle ultime due partite invece non siamo stati belli ma pratici anche perché di fronte avevamo un certo tipo di avversari. Ora è necessario realizzare un altro salto di qualità combinando l’efficacia della manovra con la concretezza dei punti». […]

Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pordenone a Fano con Tedino turista. Bruno, squalificato per due giornate (salterà anche il match di sabato al Bottecchia con il Padova) andrà in tribuna. A dirigere i neroverdi dalla panchina del Mancini sarà Carlo Marchetto che nelle precedenti occasioni in cui ha sostituito Tedino ha sempre portato a casa l’intera posta. «La mia presenza a bordo campo ha detto modestamente Bruno non è fondamentale. Fra me, Carlo e Andrea (Toffolo, ndr) c’è grande sintonia, così come con tutto lo staff tecnico e l’intera squadra. La partita e ogni suo possibile sviluppo racconta si giocano già in settimana». […] «Anche il Fano, come il Modena affrontato mercoledì scorso avverte Tedino , è stato largamente cambiato lo scorso gennaio. Incontreremo un team reduce da un ottimo periodo, che a Gubbio avrebbe meritato il pareggio. Già all’andata al Bottecchia (2-1 per i neroverdi con gol di Ingegneri, Masini e Berrettoni, ndr) aveva prodotto buon calcio. Con i nuovi innesti – Germinale, Fioretti e Filippini le cui qualità ci sono note – si è ulteriormente rafforzato». Un tridente esperto di buona levatura con il quale dovrà vedersela una difesa rabberciata: «Le assenze contemporanee di Stefani e Ingegneri sono pesanti, ma abbiamo massima fiducia in Marchi e Parodi. Hanno entrambi avuto recentemente modo di mettere in mostra le loro qualità». […]

Ore 13.30 – (Messaggero Veneto) «Dovremo stare attentissimi». Teme molto la gara col Fano Bruno Tedino, perché sa che la squadra avversaria vale più – almeno ultimamente – del penultimo posto che occupa in classifica. Seguirà la gara dalla tribuna, in quanto squalificato: al suo posto c’è Carlo Marchetto. «La nostra rivale – spiega – arriva da un ottimo periodo di risultati, interrotto dalla sconfitta di misura di Gubbio. Già all’andata aveva espresso un ottimo calcio. Con i nuovi innesti ha potenziato fortemente l’attacco, grazie a elementi come Filippini, di cui conosciamo bene le qualità, Germinale e Fioretti. Un tridente molto esperto: saranno importanti i particolari». Il tecnico non è preoccupato dall’emergenza in difesa: oltre a Stefani e Ingegneri mancano anche Pellegrini (infortunato) e Filinsky (in nazionale u18 slovacca). «Non ci fasciamo la testa – afferma –. La fiducia in Marchi e Parodi è totale. Semenzato, pur acciaccato, stringerà i denti. In avanti rivedremo sicuramente Berrettoni: da decidere se dal 1’ o a gara in corso». Nessun pensiero al Padova, prossimo avversario. Anzi: «Non ci pensiamo e non dobbiamo pensarci – afferma –: giocarsi al meglio lo scontro diretto con i biancoscudati, al momento a più 3, passa necessariamente da un risultato importante a Fano». […]

Ore 13.10 – (Messaggero Veneto) La partita col Modena ha insegnato come sia difficile affrontare in questo momento squadre che lottano per non retrocedere. Per questo la trasferta odierna è molto impegnativa per il Pordenone. […] Dovrà quindi scendere in campo il miglior Pordenone, quello ammirato nell’ultima ora di gioco con il Lumezzane e nella prima mezzora col Modena: in questo senso darà una grande mano il ritorno dall’inizio di Emanuele Berrettoni, recuperato dopo il malanno al ginocchio che l’ha tenuto fuori nell’ultimo match. Il fantasista si è allenato con la squadra e sembra pronto per partire dal 1’. Proprio l’incontro con gli emiliani ha fatto capire quanto sia utile la sua presenza, in particolare quando c’è da accendere la luce negli ultimi sedici metri. Il rientro del numero dieci fa da contraltare alle assenze nel reparto arretrato. Non manca solamente Ingegneri, infortunato di lungo corso: a Fano assente pure capitan Stefani, squalificato. Scenderà così in campo una coppia del tutto inedita, formata da Marchi e Parodi: un bel test per loro visto che dall’altre parte ci sono l’ex Filippini e il duo Fioretti-Germinale, giocatori di spessore per la categoria. Conterà far funzionare l’intera fase difensiva, con Semenzato e De Agostini e il trio di centrocampo Misuraca-Burrai-Suciu chiamati a un lavoro supplementare. […]

Ore 12.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Serie B all’orizzonte, il derby chiama e i tifosi arancioneroverdi rispondono presente. Il Venezia, infatti, domani sera nel posticipo di Padova (ore 20.45) avrà al suo fianco più di un migliaio di supporters, visto che ieri la prevendita nel solo settore ospiti dell’Euganeo ha raggiunto quasi i 900 biglietti (1500 la capienza), cui bisogna poi aggiungere i tifosi che prenderanno posto in tribuna. Numeri alla mano si tratterà dell’esodo più numeroso degli ultimi anni, più del doppio, ad esempio, rispetto alla trasferta-promozione dell’anno scorso in casa della Ripa Fenadora nonché di quella del 20 marzo a Bassano. Sul piano tecnico la vigilia è caratterizzata dalle diverse condizioni dei due reparti offensivi, con il Padova pieno di problemi (Neto Pereira ko, Alfageme squalificato, Altinier non proprio al top) e il Venezia quasi al completo (in dubbio il solo Fabiano) grazie al rientro di Geijo dopo il turno di stop. «Ci teniamo molto a questo derby perché è davvero importante per la nostra classifica, anche se vale solo tre punti spiega l’attaccante spagnolo . Siamo primi con un buon vantaggio, in altre stagioni con un rendimento come quello del nostro Venezia avremmo già brindato alla serie B, invece c’è ancora da faticare». Oggi rientra in città il presidente Joe Tacopina che sarà subito al fianco di Soligo e compagni. […]

Ore 12.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Orizzonte primo posto, vista splendida con Parma-Ancona dietro l’angolo. Otto punti di vantaggio sulla seconda, un derby tutto da vivere in arrivo domani sera (ore 20,45, diretta Raisport) all’Euganeo con il Padova. Il Venezia attende, affonda il colpo ma poi si ritrae: sa bene che arrivati a questo punto anche i dettagli più insignificanti possono fare la differenza. E intanto riscopre la passione dei tifosi, quelli che vogliono esserci domani a Padova (a ieri il settore ospite raccontava di quota 834 raggiunta e l’approdo a quota mille non è così lontano), che stanno riscoprendo la voglia di tifare Venezia. […] Sembra che il Parma al primo posto non ci creda proprio, nonostante il centrocampista biancoscudato Francesco Dettori abbia definito gli emiliani la squadra più forte mai affrontata sinora e Pippo Inzaghi lo abbia confermato. «Ha detto una cosa sacrosanta — ammette l’allenatore del Venezia — che del resto sappiamo tutti, ma questo deve renderci ancora più orgogliosi, perché mi è sembrato di sentire anche che per gli applausi c’è tempo. No: questa squadra merita gli applausi già da un bel po’, perché ha fatto qualcosa di straordinario. Essere a più 12 punti rispetto al Padova, che è una squadra fortissima, penso che sia un grandissimo traguardo, questo punto del campionato. Comunque vada a finire. Avere otto punti in più del Parma, che è squadra di un’altra categoria, è motivo di grande orgoglio. Inoltre siamo in finale di Coppa Italia, perché qualcuno lo dimentica, e questo è un altro ulteriore tassello». […] Sorprese tattiche? Potrebbero anche essercene. Osservando per esempio quanto accaduto nella ripresa di Venezia-Feralpisalò, quando Inzaghi ha utilizzato la difesa a tre. «Malomo è in forma, è una possibilità che dovrò valutare con attenzione». Superpippo ha poi fatto capire di voler puntare dal primo minuto su Bentivoglio. Davanti il recupero di Fabiano pare molto complesso e si dovrebbe rivedere ancora una volta il tridente Moreo-Geijo-Marsura, nonostante l’ottima prova di Ferrari a metà settimana.

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Il Venezia ritrova il bomber per il derby. Assente per squalifica contro la Feralpisalò, Alexandre Geijo è pronto a pilotare la truppa di Pippo Inzaghi all’assalto del Padova. Arrivato in doppia cifra (10 reti e 5 assist) con il rigore trasformato contro il Santarcangelo, il centravanti spagnolo ha già posizionato il mirino in direzione dello stadio Euganeo. «È già molto bello giocare una partita importante, se poi questa è anche un derby, ancora meglio» commenta Geijo, «sappiamo la rivalità che esiste tra le due tifoserie, ci sarà tanta gente all’Euganeo, una partita che arriva in un momento importante della stagione. Ci sono tutti gli ingredienti affinché sia una grande sfida. Sappiamo che è una partita particolare, ma noi andiamo a Padova per cercare di aggiungere altri tre punti alla nostra classifica». Padova a caccia di una vittoria di prestigio per rimanere anche in corsa per il secondo posto, Venezia che prova subito a ridurre i sette punti che mancato alla Serie B, qualora il Parma vincesse le cinque partite che rimangono. «Non mi è mai piaciuto fare tabelle, anche perché servono a poco e facilmente vengono sbagliate. Al massimo ci mancano sette punti alla promozione, possiamo disporre di un buon vantaggio sul Parma, ma noi siamo concentrati a farli più rapidamente possibile. Questo è un girone molto difficile e complicato, non esistono partite scontate. Il Venezia ha finora tenuto un ruolino di marcia strepitoso, eppure con 74 punti non abbiamo ancora la sicurezza della promozione». […]

Ore 11.30 – (Gazzettino) CAMPODARSEGO. Va a fare visita all’Arzignano. Ecco Cristiano Masitto: «Cominciamo a vedere un obiettivo importante visto che vincendo saremmo matematicamente nei play off. Anche i vicentini possono entrare nella zona spareggi con un successo, per cui sarà come una finale di fronte a un avversario pimpante che nel girone di ritorno ha conquistato molti punti». […] ESTE. Battendo nella sfida casalinga la Careni Pievigina vedrebbe sensibilmente avvicinarsi il traguardo della permanenza in categoria. «Tutti si aspettano la posta piena – sottolinea Michele Florindo – ma bisogna guadagnarsela. Non c’è niente di scritto, per cui dobbiamo andare in campo con la mentalità giusta, umiltà e spirito combattivo. Tanto più che davanti abbiamo un avversario che sta bene. È una gara nella quale ci vuole molta pazienza: non andare all’arrembaggio, ma aspettare il momento buono per colpire». VIGONTINA SAN PAOLO. Ha un solo obiettivo: battere tra le mura amiche il Vigasio e sperare in un passo falso dell’Altovicentino che occupa l’ultima poltrona utile per gli spareggi salvezza. […] Così Vincenzo Italiano: «Se come mi auguro affrontiamo il Vigasio nel modo giusto, abbiamo nelle corde la possibilità di vincere. Anche se siamo ultimi, possiamo dare fastidio anche alle formazioni più forti soprattutto in casa. Discorsi ai ragazzi prima della gara? Ne abbiamo fatti anche troppi, bisogna solo mettere in campo tutto quello che abbiamo».

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) CAMPODARSEGO. Per il “Campo” il biglietto per i playoff è già prenotato. Tuttavia, ci sono ancora cinque scogli da aggirare. Il primo sarà, appunto, l’ArzignanoChiampo allo stadio “Dal Molin” di Arzignano (arbitro Stefano Frasca di Ragusa), squadra reduce dal pareggio con l’Abano di sette giorni fa che ha lasciato spalancate pure alla compagine vicentina le porte della post season. […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Brino; Sanavia, Galliot, Gal, Severgnini; Tanasa, Callegaro; Radrezza, D’Appolonia, Lauria; Aliù. All. Masitto. ESTE. Quattro-cinque, punti per la salvezza diretta. Tanto deve fare l’Este di mister Michele Florindo per portare a casa l’obbiettivo stagionale. Quindi i giallorossi dovranno battere l’Eclisse Carenipievigina (penultima in classifica) di Vinicio Bisioli, formazione che ha tutta l’intenzione di non perderne più una per provare a salvarsi ai playout (arbitro Andrea Bianchini di Perugia). […] Formazione Este (4-3-3): Lorello; Gilli, Dei Poli, Munaretto, Cassandro; E. Faggin, Longato, Cavallini; Ferrara, Vianello, Marchetti. All. Florindo VIGONTINA SAN PAOLO. La situazione della Vigontina è delicatissima. La sfida con il Vigasio (arbitro Enrico Maggio di Lodi), impelagato in zona playout, potrebbe riaccendere qualche piccolissima speranza in chiave spareggi (soprattutto se Eclisse e Altovicentino dovessero perdere con Este e Cordenons), considerando anche che l’Altovicentino ha 9 punti in più dei padovani. […] Formazione Vigontina (4-3-3): M. Guagnetti; Topao, Niccolini, A, Guagnetti, Scandilori; Casagrande, Radujco, Pelizzer; Santoni, Antenucci, Siega. All. Italiano.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Quest’anno come società avete fatto uno sforzo importante per stare al passo con la concorrenza. «Direi di sì, siamo andati un po’ oltre le nostre possibilità. Adesso affrontiamo con la massima applicazione questo finale di stagione, e speriamo di essere un po’ ripagati altrimenti non dico che dobbiamo mangiarci le mani, ma pensare al futuro con maggiore raziocinio». Vuole dire che ci sarebbe un ridimensionamento nel budget nella malaugurata ipotesi di permanenza in Lega Pro? «Dico solo che bisogna amministrare le nostre risorse in maniera più oculata cercando di indovinare di più determinate scelte».

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Dopo lo stop con il Feralpi Salò sono piovute delle critiche su alcune scelte tecniche di Brevi. Le condivide? «Questi sono discorsi che vengono fuori a posteriori dopo un risultato negativo. Le scelte dell’allenatore vanno rispettate, se ha schierato quella formazione l’ha fatto convinto che fosse la scelta giusta. Penso che si potesse fare risultato anche con quell’undici che ha iniziato la gara». […] La testa ora va ai play off, magari arrivandoci attraverso la piazza d’onore. «Dobbiamo credere al secondo posto, anche se è un risultato difficile da ottenere. Fino a mercoledì sera ce lo potevamo giocare, nel senso che un risultato positivo sarebbe servito non tanto per la rincorsa al Venezia, ma per stare attaccati al Parma. Anche un pareggio sarebbe andato bene. Mancano cinque partite e realisticamente è complicato. Dobbiamo comunque fare bene questo finale di regular season, cercando di ottenere il massimo».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Presidente Bergamin, domani sarà derby con il Venezia. L’occasione giusta per rilanciarsi dopo due passi falsi. «È una partita che fa storia a sé, a prescindere dalla classifica. Credo che si vedrà una sfida molto accesa sul piano agonistico con le squadre che punteranno al bottino pieno senza fare calcoli. Se guardiamo ai valori tecnici paghiamo qualcosina in questo momento, anche se abbiamo la voglia di vincere. Mi auguro che sia una bella partita e che venga molta gente». Purtroppo sul più bello della rincorsa alla vetta sono arrivati gli stop con Feralpi Salò e Parma. «Il calcio riserva sempre sorprese. Nel momento di massima convinzione di potercela fare, è arrivata la scoppola che cancella tutte le tue certezze. La sconfitta con il Feralpi è stata quella che ha dato un colpo alle aspettative che tutti ci eravamo posti. Io compreso mi auguravo di vincerla, purtroppo il risultato ci ha castigato. Di sicuro è stato determinante per la classifica e per il morale». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Dopo il tecnico Brevi venerdì, ieri è stato il turno dell’amministratore delegato Roberto Bonetto che ha tenuto a rapporto i giocatori in mezzo al campo prima dell’allenamento. Un discorso di pochi minuti, applaudito dai giocatori, e finalizzato a tirare su di morale la squadra e a spronarla in vista del derby di domani sera con il Venezia, nell’auspicio di rivedere il migliore Padova apprezzato fino a poche partite fa. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Oggi pomeriggio, come detto, proprio la tifoseria farà sentire tutto il suo calore alla squadra, durante l’ultima rifinitura. Ieri, nel corso dell’allenamento pomeridiano, la società ha voluto far sentire al gruppo la sua vicinanza: è stato l’amministratore delegato, Roberto Bonetto, a tenere un piccolo discorso di incoraggiamento prima della seduta alla Guizza. E la speranza è che la carica emotiva che questa gara può dare al gruppo sia la stessa che, lo scorso novembre, permise a Dettori e compagni di scrivere l’impresa di Sant’Elena, e quel 3-1 che, comunque vada a finire il campionato, rimarrà uno dei momenti più emozionanti della stagione. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Dovremo essere attenti a ogni piccolo dettaglio», prosegue il brasiliano. «Non dobbiamo lasciarci intimorire da un avversario che conosciamo bene, che ha qualità e giocatori importanti, ma che abbiamo già battuto all’andata. Questa partita ha per noi due significati fondamentali: ritrovare i tre punti, per cancellare le ultime due sconfitte, e ritrovare noi stessi, perché in vista del finale di campionato, e soprattutto dei playoff, è necessario ritornare ad essere quelli che non siamo stati contro Feralpi e Parma. Non sarà facile, ma dobbiamo buttarci tutto alle spalle e mangiare l’erba per vincere questo derby. Una partita che per noi giocatori è fondamentale e che per i tifosi, ancor di più, ha un significato che va oltre».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Veniamo da due sconfitte e affrontiamo la prima della classe», le sensazioni di Emerson, uno dei “senatori” dello spogliatoio biancoscudato. «Non siamo certo nel miglior momento della nostra stagione, ma che non si dica che abbiamo mollato o che mentalmente siamo “scoppiati”. In un derby come questo le motivazioni devono venire fuori da sole: facciamo tesoro delle due sconfitte, che ci servano da lezione visti i tanti errori nei quali siamo caduti, e tiriamo fuori l’orgoglio». Dodici punti separano il Padova dalla capolista, ma in campionato l’unico precedente sorride ai biancoscudati. È in Coppa Italia, tra andata e ritorno, che i veneziani hanno avuto ragione.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) […] E così si va dritti verso il derby di domani sera, con una cornice di pubblico che potrebbe sfiorare le settemila presenze toccate all’andata al Penzo e un settore ospiti vicino a quota mille. «Sto pensando solo al Venezia — spiega Oscar Brevi — la mia preoccupazione principale è quella di avere la squadra al completo e poi giocare di partita in partita per vedere cosa succede. Il Parma? Nello scontro diretto siamo in vantaggio, dobbiamo continuare a crederci. Abbiamo perso con onore, non dobbiamo mollare». […] Brevi ha recuperato Altinier, medita novità a centrocampo e oggi riceverà la visita degli ultras alla Guizza: un rito che aveva portato bene all’andata e che vuole caricare la squadra in vista del rush finale della regular season. E in attesa dei playoff, l’unico obiettivo rimasto per il Padova.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il triangolo no. Venezia, Parma e Padova, i tre vertici di un campionato. Con un punto in comune: nessuno parla degli altri due, a meno di non esservi costretto. Padova-Venezia è in arrivo domani sera, dalle 20.45 in poi, ma ha perso un po’ di significato negli ultimi giorni: si è trasformata da un possibile scontro diretto per la vetta all’ennesima tappa di avvicinamento alla serie B per Filippo Inzaghi, a +8 sul Parma e a +12 sui biancoscudati. A dire la verità a Parma nessuno pare credere alla rimonta, come Roberto D’Aversa che ieri in conferenza stampa, nonostante oggi affronti l’ultima della classe, ha parlato già in chiave playoff, senza fare minimamente accenno al primo posto. «Quello che fa il Venezia non ci deve interessare — ha tagliato corto l’allenatore del Parma — in un certo senso la partita di Padova, vista la posizione delle squadre, è stata un antipasto di playoff. Era una partita importante, mi è piaciuta la mentalità messa in campo: non ci siam fatti intimidire nonostante giocassimo in trasferta. Certo, gli ultimi cinque minuti sono da rivedere in ottica playoff, dobbiamo sempre migliorarci».




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