Live 24! Padova-Venezia, non bastano i 9mila dell’Euganeo, sconfitta di misura, lagunari a un passo dalla B!

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Ore 23.45 – Filippo Inzaghi, allenatore Venezia: “Dovete scrivere che questi ragazzi hanno fatto qualcosa di meraviglioso, questa è la ciliegina sulla torta della stagione. Sono un gruppo splendido, ho avuto una disponibilità totale da parte di tutti. Onore al Padova, che ha fatto un ottimo campionato. Il Parma era una squadra fuori categoria, noi abbiamo avuto una continuità impressionante. I ragazzi ci hanno creduto sempre, manca solo l’ultimo tassello, speriamo che sabato lo stadio sia esaurito per fare festa tutti assieme. Una volta in B penseremo anche alla coppa Italia. Geijo? Nel riscaldamento lo abbiamo perso, entrano altri giocatori, Acquadro entra e fa una grande partita. Quattro di loro erano in serie D l’anno prossimo, i ragazzi meritano l’applauso. Non c’era alcuna macchia, abbiamo perso solo 3 partite, ma senza mai mollare, poi nel girone di ritorno abbiamo fatto qualcosa di spettacolare. Il Venezia ha fatto qualcosa che va al di la della normalità, è qualcosa che resta nella storia. Ho detto che quando mi fanno lavorare, riesco a lavorare bene. Al Milan è stata solo una parentesi sfortunata, io ringrazio il Venezia che mi ha dato questa possibilità e anche i miei di staff e tutti quelli che hanno lavorato con noi. Se fai un’impresa del genere è perché tutti, dal primo all’ultimo hanno lavorato in un’unica direzione. Come mai pochi gol presi in trasferta? Il merito più grosso va ai difensori. Le grandi squadre hanno da sempre la miglior difesa e tutti hanno sempre fatto fatica a segnarci. Noi un gol lo abbiamo sempre segnato e non prendendolo prima o poi capitalizzi. Con una stagione così tutto è andato per il verso giusto. Questa è la stagione di Simone Inzaghi, sono felice per lui, perché se lo merita, è giovane, sarebbero stati tutti pronti a criticarlo. Il triplete di Lega Pro? Chiaro che una volta che sei lì provi a giocartela, adesso festeggiamo sabato, magari poi vinciamo la Coppa, provarci non costa niente”.

Ore 23.40 – Stefano Moreo, attaccante Padova: “Non è la prima volta che segno in un derby, l’emozione è incredibile. Dopo il gol mi sono caricato, volevo e volevamo portare a casa i tre punti. Ho dato tutto fino a dieci minuti dalla fine, ho corso sopra anche i crampi. Giocare prima punta mi riesce bene, è un ruolo che faccio volentieri, grossi cambiamenti non ce ne sono stati. Lo spirito di gruppo ci ha sempre contraddistinto”.

Ore 23.35 – Marco Modolo, difensore Venezia: “La festa non è ancora iniziata, ma questo è un grande passo verso la serie B. Non è stata una partita facile da portare a casa, c’è stato anche l’infortunio di Geijo che ha condizionato l’inizio. Loro a inizio partita ci hanno un po’ messo in difficoltà, poi abbiamo preso le misure. Ora cerchiamo di preparare il Fano, ci riposiamo domani e poi pensiamo alla prossima partita. Per noi è una grande soddisfazione vincere il derby e poi abbiamo dato un grandissimo segnale, perché se c’era qualche dubbio su chi fosse la squadra più forte del campionato, stasera non c’è più”.

Ore 23.28 – Marcello Falzerano, attaccante Venezia: “Abbiamo fatto il nostro dovere davanti, è stata una grande prestazione. Il cambio all’ultimo minuto? Si è fatto male Geijo durante il riscaldamento, il mister ha dovuto cambiare all’ultimo e mi sono spostato davanti. Stasera dovevo giocare in quel luogo. Ho sempre pensato che la scelta giusta fosse quella di venire a Venezia, oggi raccogliamo i frutti di tutto quello che abbiamo fatto fino a oggi. Stasera è stata la serata perfetta, era un derby, sono partite cariche, affronti in un altro modo queste sfide. Abbiamo dimostrato anche in passato di essere un gruppo forte e quadrato, stasera è stata la ciliegina sulla torta”.

Ore 23.10 – Oscar Brevi, allenatore del Padova: “La partita è stata maschia, decisa da un episodio, era una gara chiusa, difficile per entrambe. Loro sono stati bravi in quella ripartenza, sfruttando al massimo un nostro errore. Il Venezia si è difeso con ordine, concedendo poco. La terza sconfitta? Perdere il derby da fastidio, ma dobbiamo guardare avanti, pensando alla gara col Pordenone. La sfida era bloccata, non ci sono state tante situazioni di pericolo, forse dovevamo sfruttare meglio le palle inattive. Abbiamo commesso un errore in ripartenza. Preoccupato dagli ultimi risultati? Normale che perderne tre non ci era mai successo, inutile però guardare indietro. La gara di Pordenone è fondamentale, per tenerli indietro. Ci eravamo illusi tutti forse dopo aver fatto tanti punti, chiaro che il Venezia ha sempre fatto quel qualcosa in più, vincendo spesso oltre il 90esimo. Noi non avevamo margine di errore, ma è normale che facendo una bella rincora poi ci fai un pensierino. Bisogna essere ottimisti, siamo dispiaciuti, ma non dobbiamo buttare a monte quanto di buono fatto finora. A livello mentale dobbiamo arrivare carichi agli spareggi”.

Ore 23.00 – Joe Tacopina, presidente Venezia: “Per gli italiani è importante la superstizione ma per me è già fatta. Io fin da settembre l’avevo detto che saremmo andati in B, la matematica è vicina, è una buona cosa, di sicuro non manca molto. Padova? E’ una grande squadra con una grande storia, il presidente Bergamin sta facendo un gran lavoro, ho molto rispetto per questa squadra. Ho parlato con Bergamin prima del match e spero che vincano i playoff. La tifoseria è molto forte, spero davvero che il Padova raggiunga la serie B e spero di giocare contro anche l’anno prossimo. Il coro portaci in Europa? Eh prima andiamo in B, sono molto felice per i tifosi, di aver avuto una splendida stagione, vincere a Padova per loro è molto importante, forse è più importante per loro che per noi. Vedere questo entusiasmo è bello. Noi abbiamo un programma di cinque anni, per portare il Venezia al top. Ci vuole tempo, abbiamo tempo e ambizioni. Vogliamo riportarlo al top del calcio italiano. In due anni abbiamo ottenuto importanti risultati, l’anno prossimo ci prepareremo per arrivare in serie A e rimanerci. Il progetto è a lungo termine, non c’è alcuna fretta. Costruiamo anche lo stadio nuovo speriamo. Vincere con così tanto anticipo? A dicembre ero convinto di potercela fare, abbiamo dei manager capaci, ma questo girone era difficile, quindi sono sorpreso di aver vinto con questo margine. Nessuna partita è semplice, anche ieri l’Ancona ha battuto il parma”.

Ore 22.40 – TERMINA LA PARTITA: PADOVA- VENEZIA 0-1!

Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) L’unico numero che contava alla vigilia della partita con il Latina era il 3, ovvero quello dei punti da conquistare per arrampicarsi in classifica fino a quota 37: altri 10 punti nelle ultime 7 partite e per il Vicenza sarà quasi certamente salvezza senza playout. Il posto che darebbe il via libera ad un’altra stagione in serie B rimane per ora ad una sola lunghezza di distacco (Trapani a 38 punti). La scalata allo stadio Francioni per capitan D’Elia e compagni è stata faticosa e non priva di rischi, ma coronata dal successo al minuto 80, quando De Luca ha trovato il suo quarto importantissimo gol con la maglia biancorossa (sesto personale, sommando i due segnati per il Bari nel girone d’andata).La chiave. Come prevedibile, questo confronto diretto da dentro o fuori è stato carico di tensione, con il Latina che ha dato fondo alle sue energie residue, riuscendo per lunghi tratti della gara a tenere testa al Vicenza e a metterlo in difficoltà. Tutti i principali indicatori statistici dell’incontro del “Francioni”, infatti, evidenziano una prevalenza risicata dei biancorossi: 51% a 49% nel possesso palla; 12 tiri complessivi di cui 4 nello specchio contro 10 totali e 3 nel bersaglio; 10 minuti e mezzo di presenza nella metà campo d’attacco contro 9 e mezzo. […]

Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) (…) Andrea Esposito dopo la vittoria di Latina. «Quello è il passato, qui conservo amicizie e splendidi ricordi – dice il difensore -. Il presente dice Vicenza, dove sto bene e dove credo di dimostrare che onoro la maglia. Col che non posso che dispiacermi per la situazione dei miei ex compagni, dei dirigenti e dei tifosi che ho conosciuto qui. Mi sembra normale. Detto questo… be’ che gioia!».Una gioia obbligata, nel senso che eravate costretti a vincere…Si, e mica era facile come il campo ha dimostrato. Il Latina avrà anche vinto poco in casa, ma ha pure perso poche volte.E poi erano all’ultima spiaggia, come il Vicenza.Noi all’ultima proprio no. Quasi, ecco. Certo, perdere qui avrebbe complicato proprio tutto.Qualcuno vi aveva avvisati della situazione negli altri campi alla fine del primo tempo?No, la concentrazione era tutta su questo campo.Dopo 45′ avevate due piedi in Lega Pro. Meglio non averlo saputo anche se in ogni caso poco sarebbe cambiato. Restano altre sette gare.Le famose “finali”.È un modo di dire ma deve dare l’idea, la rende bene. Si é visto cosa sta facendo il Trapani.Giusto. Le affronta una alla volta. Guardate cosa è come ha fatto con noi, ed era reduce da una sconfitta interna sia pure con il Verona. Cosa rappresenta questa vittoria?Una bella dose di fiducia. Serviva a cambiar rotta, è stata fortemente voluta. Quanti rischi però…È un campo difficile, lo sapevo e lo ripeto. Qui c’è poco da scherzare o da dare scontate le cose.Zaccardo squalificato, Pucino infortunato’… Il suo reparto, non ha molta continuità. È una difficoltà in più?Siamo tutti titolari. Anche Bianchi secondo me ha fatto una gran partita. È un reparto intercambiabile, senza problemi. Niente gol da calcio piazzato stavolta…Niente gol proprio! Chiaro, quello rappresenta il nostro difetto, s’è visto con il Trapani. Ci miglioreremo in queste ultime partite.Meglio tardi che mai… Ma qual è stato il punto di svolta per vincere a Latina?La voglia. Dopo la sconfitta di martedì ci siamo guardati negli occhi e il risultato s’è visto. De Luca ci ha dato 3 punti d’oro.Percentuale salvezza?Nessuna. Gara dopo gara, si vede. Ora c’è la Pro, batterla vorrebbe dire tirarla dentro nella corsa salvezza. Possiamo farcela. Anzi, ce la faremo.

Ore 19.10 – (Gazzettino) «È il sogno di tutti segnare in uno stadio così importante davanti a tanta gente, è stato bellissimo». Riccardo Serena, figlio d’arte dell’ex tecnico biancoscudato Michele, si gode il momento di gloria per avere firmato con una punizione il pareggio dell’Abano nell’anticipo di sabato al Rocco di Trieste. «Proviamo sempre le punizioni in allenamento, ho solo ripetuto il gesto tecnico senza farmi influenzare dal pubblico, ed è andata bene. È il primo anno che segno così tanto, mi auguro che sia anche questo un segnale di maturità». Il primo sigillo su calcio piazzato, e il quarto centro stagionale dopo quelli realizzati con Mestre (sua squadra un anno fa), Montebelluna e Campodarsego. Che è valso un punto prezioso nella corsa ai play off. «Di sicuro sono uno stimolo, tanto più che ci siamo stati sempre dentro. Questo pareggio è molto importante anche perché è stato ottenuto con una formazione solida e organizzata. Ora recuperiamo le energie dato che è stata una partita tosta, e ripartiamo subito pensando al Tamai», prossimo avversario nel turno di campionato in programma giovedì. Suo padre ha disputato una grande carriera da giocatore, le piacerebbe seguire le sue orme? «È stato per me sempre un esempio da seguire, anche se ha calcato campi ben più importanti dei miei. Cerco di dare il meglio per ripercorrere la sua carriera. Se mi dà consigli? Mi dice di dare il massimo in ciascuna partita e di giocare semplice perché sono le soluzioni più efficaci». […]

Ore 18.40 – (Gazzettino) Quarto posto in classifica, agganciato proprio il Benevento. I play off sono più vicini, ma Venturato ha catechizzato per bene i suoi giocatori: nessuno osa fare pronostici e discorsi che vadano aldilà della prossima partita. Lo stesso fa Chiaretti. «Siamo abituati a ragionare in questa maniera, non abbiamo mai perso l’umiltà che sempre contraddistingue questi colori. Il nostro pensiero è rivolto solo alla gara di Verona». Dieci punti in quattro partite, nessun gol subìto. «Spesso ho sentito parlare di limiti del Cittadella, su questi abbiamo lavorato e continuiamo a farlo, adesso i risultati ci stanno dando ragione. Ci sono tanti sacrifici alla base dei nostri progressi, e cercheremo di migliorare ancora, partita dopo partita». Il dato che più salta all’occhio – considerando la storia del campionato del Cittadella – è la porta inviolata di Alfonso da ben quattro partite consecutive. «Era uno dei limiti di cui si discuteva prima. Non è giusto però parlare di singolo reparto, quando le cose vanno bene così come nei momenti di difficoltà. La fase difensiva va fatta tutti assieme: magari corriamo più di altre squadre, ma va bene così se poi siamo gratificati dai risultati». […]

Ore 18.20 – (Mattino di Padova) Brasiliano e con addosso la maglia numero 10. Il primo pensiero che sorge spontaneo è quello di essere di fronte al classico fantasista tutto estro, invenzioni e poca voglia di faticare. Lucas Cossenzo Chiaretti da Belo Horizonte è, invece, l’opposto dello stereotipo che uno s’immagina. Un secondo prima lo trovi da una parte del campo a proporsi in area, un secondo dopo eccolo a 50 metri da lì a raddoppiare in marcatura. Il talento c’è, indubbiamente. Ma non meno presente è la disponibilità al sacrificio. E, contro il Benevento, si è dimostrato ancora una volta determinante, scodellando la palla da cui è nato l’1-0 di Iori. «Abbiamo realizzato alcune belle azioni. La rete, in particolare, è frutto di uno schema provato a lungo in allenamento», rivela il trequartista del Cittadella. «Nel momento in cui ho puntato l’uomo sapevo dove avrei dovuto mettere la palla per trovare la sponda di Strizzolo». Non è stata l’unica azione in cui si è visto il suo movimento a “tagliare”, arrivando sul fondo. «Dipende anche da chi affrontiamo. Preparando la sfida con il Benevento abbiamo lavorato sulla profondità, perché sapevamo che è una squadra che si sa chiudere molto bene, e quello poteva essere uno dei modi per metterla in difficoltà. In campo abbiamo messo in pratica quanto ci ha detto di fare il mister». Dieci punti raccolti nelle ultime 4 partite, 0 gol subìti. L’impressione è che siate arrivati al momento clou della stagione nelle condizioni migliori. «Stiamo superando alcuni limiti emersi nel corso del campionato e ci fa molto piacere, perché per riuscirci lavoriamo duramente e con tanti sacrifici. Presentarci allo sprint finale in queste condizioni non può che darci fiducia. Per quanto riguarda la porta inviolata, è un risultato di tutta la squadra e non solo del reparto arretrato, perché alla fase difensiva partecipiamo assieme. In ogni partita si vedono miglioramenti». […] A Pasquetta vi attende il derby con un’Hellas che sarà motivatissima dopo la batosta dell’andata. «A Verona troveremo un’altra avversaria dai valori individuali molto importanti, ma io dico sempre che dobbiamo avere rispetto per tutti, ma paura di nessuno». […]

Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) […] Il tecnico Valerio Bertotto è di umore nero: «È una sconfitta che rompe le scatole – sbotta subito -.  La mia squadra fa fatica a riemergere dalle difficoltà e quando sembra sia arrivato il momento di mettere la testa fuori dal guscio, torniamo a perdere.  Così per gli altri diventa troppo semplice».«Caratterialmente la squadra ha delle carenze a livello generale – ammette il tecnico giallorosso – e questo si è palesato nel corso del tempo. Bisogna che i ragazzi si rendano conto che questo non è il modo giusto per approcciarsi alla professione, a prescindere da tutto. Da dei professionisti è lecito aspettarsi di più e quando cominceranno a rendersene conto sarà sempre troppo tardi». Paradossalmente, i playoff non sono ancora sfuggiti: «Io non mollerò un centimetro – assicura Bertotto -.  Ma lo dobbiamo fare tutti.  Sono una persona molto pragmatica: ci sono dei segnali che devono essere invertiti.  Basta giustificare tutto cercando alibi. Dobbiamo cambiare registro.  La presa di coscienza deve essere totale». […]

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Torna a perdere il Bassano, che dopo i due pareggi con Albinoleffe e Maceratese “riprende” la serie nera di sconfitte. Gara compromessa già dopo quaranta minuti, un 3-0 che conferma il pessimo momento dei veneti, con Bertotto ancora alla ricerca della prima vittoria della sua gestione. L’allenatore ripresenta i suoi con il 4-4-2, ma le assenze di Formiconi e Trainotti (che si aggiungono a quelle di Proietti e Stevanin) lo costringono a cambiare qualche pedina in più. In difesa, a destra c’è Laurenti, in mediana parte da titolare Gerli mentre sulle corsie laterali trovano posto Minesso e Candido. Grandolfo agisce in prima linea, ma le polveri venete sono bagnate al contrario di quelle della Feralpi.La Feralpi impiega venticinque minuti per passare lo scettro della peggiore difesa in gare esterne proprio al Bassano: dopo un’occasione per parte fuori misura nei primi dieci minuti (al 2′ tiro dal limite di Zibert, al 10′ conclusione dalla distanza di Bracaletti) sono i padroni di casa a passare in vantaggio con Tassi, che al 12′ riceve palla a sinistra, si accentra e senza essere contrastato da nessuno lascia partire un diagonale capace di beffare Rossi. L’1-0 è un duro colpo per il Bassano, che al quarto d’ora potrebbe approfittare di un disimpegno errato della Feralpi ma Gerli preferisce un filtrante senza esito alla conclusione verso la porta. La squadra di Bertotto non riesce a venirne fuori, provandoci soltanto al 17′ e al 23′ con due tiri dalla distanza di Laurenti e Candido, il primo fuori misura ed il secondo alzato in angolo dal sempre attento Caglioni. Decisamente più cinica una Feralpi che, pur rimaneggiata (sei le assenze lamentate da Serena) colpisce anche al secondo affondo: Gamarra apre a destra per Tassi che riesce a crossare eludendo la guardia di Crialese, il pallone arriva in area per Guerra che di testa supera Bizzotto e Pasini mettendo la firma sul 2-0 quando scocca il 25′. Per Bertotto piove sul bagnato: il tecnico perde Zibert dopo un contrasto, sostituito da Bortot che va a fare il terzino destro facendo avanzare Laurenti. […] Fino al termine dei tre minuti di recupero non accade altro: la Feralpi Salò gestisce l’ampio vantaggio senza spingere al cospetto di un Bassano troppo brutto per essere vero, costretto all’ennesimo stop nel girone di ritorno.Nel prossimo turno i giallorossi cercheranno il riscatto, ma le occasioni non sono delle più propizie, contro il Parma in campo sabato al Mercante.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tedino (squalificato), Marchetto (che l’ha sostituito in panca a Fano) e Toffolo assicurano di non pensare al dopo 7 maggio. «Non è ancora il momento di guardare lontano conferma Marchetto -. Mancano 4 gare e dobbiamo solo pensare a fare più punti possibile, qualunque sarà l’avversario che affronteremo». Il vice preferisce parlare del match al Mancini che ha allungato la sua serie di vittorie in panca. «Sono stati bravi i ragazzi si copre Carlo -. Non era una partita facile. Volevamo vincerla entrambi. Loro per far punti salvezza, noi per continuare il nostro percorso». Oltretutto il Pordenone, senza Stefani, Ingegneri e Burrai, era in formazione rimaneggiata. «Chi ha giocato blocca subito l’assistant ha fatto pienamente il suo dovere. In difesa abbiamo concesso poco a un pacchetto attaccanti davvero pericoloso. A centrocampo, è vero, mancavano palleggiatori, ma abbiamo sopperito con la grinta e l’intensità». Non era iniziata bene. «No, prendere gol subito annuisce Marchetto poteva demoralizzare la squadra, che invece ha reagito alla grande».

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La diciottesima vittoria stagionale, ottenuta in formazione rimaneggiata e con qualche giocatore in difficoltà, favorita anche da un pizzico di buonasorte, insieme al nuovo scivolone interno del Parma (battuto al Tardini 0-2 dall’Ancona), apre ai ramarri prospettive inattese e intriganti. I ducali a 4 gare dal termine sono rimasti impantanati a quota 66, 4 sole lunghezze davanti ai ramarri. Adesso diventa veramente interessante anche il posticipo di questa sera all’Euganeo fra Padova (62 punti, terzo come i neroverdi, che hanno però giocato una gara in più) e Venezia (capolista indiscussa con 74). Non è stata una grande partita sul piano estetico quella dei ramarri, orfani di Tedino squalificato, sostituito in panca da un Marchetto che fa ancora valere la legge che vuole sempre il Pordenone vincente quando lo comanda lui. Al di là della cabala, il vero trascinatore dei neroverdi è stato l’ex laziale Emanuele Berrettoni, promosso sul campo capitano per l’assenza dello squalificato Stefani. Il vecchio Berre, al rientro, ne ha messi dentro due, salendo a quota 11 nella classifica marcatori. L’altro centro, quello di mezzo, è stato firmato dal bocia Giulio Parodi, al primo gol fra i professionisti. È un Pordenone d’emergenza, schierato con la coppia inedita Marchi-Parodi al centro della difesa, con Semenzato a destra ancora dolorante alla schiena e con De Agostini affaticato a sinistra. Fra i pali confermato D’Arsiè. A centrocampo il diffidato Burrai resta in panca, preservato per il big match di sabato con il Padova. Al suo posto c’è Buratto, schierato a sinistra, con Misuraca a destra e Suciu centrale. Alle spalle di Berrettoni e Arma opera da trequartista Bulevardi. Il Fano risponde con un 4-3-1-2 che vede l’ex neroverde Filippini (piuttosto in ombra) alle spalle della coppia d’attacco composta da Fioretti e Germinale. […]

Ore 16.20 – (Messaggero Veneto) Carlo Marchetto fa tris. Il viceallenatore di Tedino conquista la terza vittoria in altrettante gare in cui ha preso il posto del capo-coach, ieri squalificato (e lo sarà anche col Padova). Un incontro non facile, quello di Fano: sia per interpretazione sia perché, al pronti-via, la squadra era andata sotto. «Potevamo anche perdere – ammette infatti il trainer –. Siamo però stati bravi a rimanere in partita e capitalizzare le occasioni avute». Intensa. Marchetto analizza così il match. «È stata una sfida intensa con entrambe le squadre che volevano vincere – attacca –. L’avversario è molto forte e la classifica inganna: davanti poteva dare fastidio e noi abbiamo prestato tanta attenzione sui duelli individuali. Siamo andati subito sotto, poi abbiamo pareggiato e nella ripresa, quando la partita sembrava poter finire 2-2, abbiamo trovato il 3-2: bravi i ragazzi a concretizzare ogni chance che il Fano ci ha regalato. Ripeto – continua –: potevamo perdere ma il Dna di questa squadra è sempre votato al proporre gioco e siamo così riusciti a portare a casa i tre punti». […] Mancano quattro gare alla fine e il Pordenone può puntare a chiudere sul podio: obiettivo battere sabato i biancoscudati. «Noi dobbiamo solo metterci in testa di fare più punti possibile – chiude Marchetto –: serve in particolare per sviluppare una mentalità vincente che ci servirà nella post-season».

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Si aspettava il ritorno da titolare di Berrettoni e lui, il “genio” neroverde, non delude le attese. Porta il suo marchio indelebile la vittoria del Pordenone a Fano – suoi i gol della rimonta e del successo, sfruttando al meglio due errori dei padroni di casa in fase d’impostazione – colta al termine di una gara ricca di colpi di scena, grazie alla quale i ramarri agganciano provvisoriamente il Padova al terzo posto (domani sera il big match dei biancoscudati con la capolista Venezia) e si portano a meno 4 dal secondo posto del Parma, caduto a sorpresa in casa col fanalino di coda Ancona. Avvio choc. Formazione totalmente inedita per i neroverdi, che schierano Marchi e Parodi al centro della difesa al posto di Ingegneri (infortunato) e Stefani (squalificato). Ma Tedino, pure lui appiedato dal giudice sportivo, rinuncia anche al regista Burrai, non al top e in diffida in vista della supersfida col Padova di sabato prossimo, oltre che alla fantasia di Cattaneo. Confermato comunque il modulo 4-3-1-2, con Misuraca, Suciu e Buratto a centrocampo, Bulevardi trequartista alle spalle di Berrettoni e Arma. […]

Ore 15.20 – (Mattino di Padova) C’è una battuta, che tanto battuta non è, che dilaga tra gli spettatori alla fine, “vox dei” citata anche da Vincenzo Italiano: «Forse era meglio vincere sei partite per 1-0 che una sola per 6-2. La partita? Siamo stati finalmente cinici e bravi a raggiungere subito il pareggio. Ci siamo mossi bene, è stata una bella prestazione, adesso la testa è a giovedì perché dobbiamo continuare a cercare questo miracolo. Quando fai la prestazione, dal primo all’ultimo minuto, è normale che venga fuori una partita così, forse avremmo dovuto svegliarci prima, però meglio tardi che mai. Ci siamo sempre allenati con profitto, spesso abbiamo perso punti immeritatamente, altre volte ci abbiamo messo del nostro, la realtà però è questa». […]

Ore 15.00 – (Mattino di Padova) La Vigontina San Paolo brutalizza lo sventurato Vigasio con un tennistico 6-2. Bisogna spulciare almanacchi polverosi per rievocare cotanto divertimento in via Aldo Moro, da lustri non si vedeva una Vigontina (oggi Vigontina San Paolo) da lustrini, spettacolare e perentoria, per nulla smarrita dallo svantaggio iniziale dal quale anzi ha cavato il giusto livore per risalire dalla linea di fondo e giungere a rete per sei volte e in tutti i modi possibili: dai rovesci della fascia mancina tiranneggiata da Scandilori e Santoni, ai lungolinea della catena di destra esaltata da Busetto e Minozzi con in mezzo i tanti dritti sganciati da Casagrande. I veronesi, insomma, sono stati letteralmente presi a pallate. L’unica stonatura arriva da Vicenza con la vittoria dell’Altovicentino (31 punti) che lascia immutato il margine dei playout, sempre distante 9 punti e con sole 4 gare ancora da disputare. I padovani provano ad allontanare l’aritmetica, pregando per un miracolo che intanto bisogna meritarsi già dal prossimo turno quando il tabellone (rigorosamente parte bassa) impone la sfida al domicilio del Legnago (33). […]

Ore 14.40 – (Mattino di Padova) Dopo la partita, il tecnico dell’Este Michele Florindo non si dispiace per la prestazione, bensì per qualche occasione di troppo sbagliata nel primo tempo: «Abbiamo sprecato situazioni abbastanza limpide e pure nella ripresa, forse per il caldo o per l’imprecisione nell’ultimo passaggio, non siamo riusciti a portarci in vantaggio». Il pareggio complica le cose in classifica: l’Este, infatti, è ancora lì nel limbo con i playout fin troppo vicini: «Questo pareggio ci permette di muovere la classifica anche se, naturalmente, i tre punti ci avrebbero permesso di staccarci un po’ dalla zona pericolosa. Restano soltanto quattro impegni e ci aspetta una trasferta insidiosa a Cordenons». […]

Ore 14.20 – (Mattino di Padova) Si parla spesso di pareggi che non fanno male a nessuno. Dal Nuovo Stadio di Este, invece, escono tutti scontenti: i padroni di casa, che nonostante il girone di ritorno con un passo da playoff si ritrovano ancora lì, a + 3 dai playout, e l’Eclisse Carenipievigina, ormai con un piede in Eccellenza, complice la vittoria dell’Altovicentino con il Cordenons. Se non altro, l’Este può consolarsi con i risultati delle dirette concorrenti: Union Feltre stabile col Legnago e ancora a +2, Tamai e Montebelluna che non si superano (e ora quasi allineate coi giallorossi) e Vigasio sconfitto dalla Vigontina: di fatto, una pareggite primaverile e un exploit del fanalino di coda che servono a non farsi prendere dall’ansia in vista del turno pre pasquale di giovedì, che vedrà capitan Lorello e colleghi in Friuli per chiudere i conti salvezza (in casa del Cordenons). Sullo 0-0 finale c’è poco da recriminare, perché Este ed Eclisse fanno il loro gioco, costruiscono opportunità ma negli ultimi 20 metri si squagliano un po’. […]

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Ci vogliono 87 minuti, praticamente una partita intera, perché il Campodarsego riesca ad avere ragione dell’ArziChiampo. Una ragione da tre punti, che consolida sempre più il terzo posto in classifica nel girone C: a quattro turni dalla fine, infatti, il vantaggio sulla Virtus Vecomp è di 8 punti. Un discreto margine. Finisce 1-0 al Dal Molin, con l’Arzignanochiampo che viene battuto da un gol di D’Appolonia lesto ad aggirare capitan Vanzo, fino a quel momento impeccabile. Sul fronte di casa, invece, bolle l’amarezza per non aver portato a casa un pareggio che oggettivamente sarebbe stato il risultato più onesto per entrambe le squadre. Paolo Beggio si trova costretto a far ristampare la distinta all’ultimo momento per il forfait di Grbac: il croato, bloccato da un fastidio al ginocchio destro, viene sostituito da Roveretto. I padroni da casa scendono in campo con un abito… fuori stagione: un albero di Natale – il 4-3-2-1 – pensato proprio per arginare la fonte di gioco avversaria, Lauria. E la cosa, a Beggio, riesce piuttosto bene. Il collega Masitto mette giù un 4-2-3-1 dove, almeno inizialmente, a D’Appolonia tocca di coprire l’ultima casella del terminale offensivo. Ben presto però, e per la gran parte del match, l’ex Vicenza si alternerà davanti con Aliù. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Anche il presidente Joe Tacopina, atterrato ieri pomeriggio da New York, inciterà il suo Venezia che questa mattina farà l’ultima rifinitura al Taliercio. In settimana Pippo Inzaghi aveva ventilato il passaggio al 3-5-2 con Malomo in difesa assieme agli intoccabili Domizzi e Modolo. La sensazione però è che il tecnico lagunare alla fine confermerà il collaudato 4-3-3: nel reparto arretrato, davanti all’ex Facchin, ballottaggio Zampano-Fabris a destra, mentre a sinistra spingerà il pendolino Garofalo. In cabina di regìa dopo un paio di settimane è atteso il rientro di Bentivoglio (altro ex) al posto di Stulac, con Falzerano e capitan Soligo mezzali. In avanti riecco dopo la squalifica il bomber di squadra Geijo (10 reti) cui farà posto Ferrari, a sinistra conferma per Marsura mentre a destra Moreo (che come Zampano ha smaltito problemi intestinali) si riprenderà il posto da Tortori. Unico non convocato l’acciaccato Fabiano. […]

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ai tifosi, come è giusto che sia, attira soprattutto per il campanile. A noi però preme esclusivamente per i punti pesanti che mette in palio». Così il ds lagunare Giorgio Perinetti inquadra l’atteso Padova-Venezia di questa sera allo stadio Euganeo (ore 20.45, diretta televisiva su RaiSport), quarto e sicuramente il più importante faccia a faccia stagionale tra arancioneroverdi e biancoscudati. «Ci attende una sfida delicata e difficile, ci separano 12 punti, noi veniamo da due vittorie e loro da due sconfitte, tuttavia è una verità che i derby sfuggono in pieno ad ogni certezza della vigilia le parole del dirigente romano . In una partita con così tanti significati non può esserci una favorita, né il classico chi sta meglio-chi sta peggio». Il Parma giovedì scorso ha sbancato l’Euganeo e ieri è inaspettatamente caduto contro l’Ancona al Tardini restando a -8 dal Venezia. «Ci servono ancor di più questi punti, contro un avversario che col Parma ha subìto un ko particolare, incassando un gol facendosi sorprendere dopo 30, disputando poi un buon secondo tempo e sfiorando il pari. Bisognerà prestare la massima attenzione perché il Padova dà il meglio di sé quando passa in vantaggio: in quelle situazioni mostra tutta la sua solidità e diventa una squadra difficile da scardinare». […]

Ore  – (Gazzettino, edizione di Venezia) Adesso la Serie B è proprio dietro l’angolo. Ma passa per il derby di questa sera all’Euganeo contro il solito Padova, antagonista tradizionale del team lagunare. Il Venezia gongola per l’inatteso stop del Parma al Tardini con l’Ancona, che mantiene gli emiliani a -8 prima dell’inizio del posticipo: un successo stasera permetterebbe ai lagunari di conquistare la promozione al Penzo sabato contro il fano anche con un semplie pareggio. Ma altrettanto felici sono anche i biancoscudati che vedono riaprirsi improvvisamente le possibilità di agganciare la seconda piazza e quindi di evitare il primo turno dei playoff: quindi anche per loro grande voglia di successo. Ancora più sapore per una sfida che richiama oltre mille tifosi arancioneroverdi, pronti a sostenere la truppa di Pippo Inzaghi in quest’ennesima finale per raggiungere il traguardo tanto atteso. […]

Ore 12.50 – (La Nuova Venezia) La carica dei novecento. Forse anche di più. Venezia all’Euganeo sostenuto dai propri tifosi, ancora più galvanizzati dal clamoroso passo falso casalingo del Parma contro l’Ancona: treno speciale, pullman, auto. Comunque vada il derby, una risposta importante da parte dei tifosi del Venezia. Trasferta breve, è vero, rivalità antica, è vero, ma era da tantissimi anni che il Venezia non spostava una carovana del genere per una partita in trasferta. Coreografia da favola predisposta dalla curva Sud per una serata che potrebbe avvicinare definitivamente il Venezia alla Serie B. Come a Bassano, ancora più che a Bassano: fino a ieri sera erano stati staccati 856 tagliandi in laguna sui 2.889 complessivi, ai quali si devono aggiunge i 3.019 abbonati. Quindi ci saranno più di seimila tifosi all’Euganeo. […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Il capitano sogna la rivincita perché quella sconfitta nel derby d’andata gli ritorna ancora, qualche volta, nella mente. E non solo per quel rigore dubbio fischiatogli contro allo scadere del primo tempo che cambiò la partita. «Abbiamo lanciato da tempo, direttamente dal campo, messaggi eloquenti» conferma Evans Soligo «dobbiamo continuare a essere tutti uniti nella rincorsa verso questo grande obiettivo che inseguiamo da inizio stagione. Un traguardo importantissimo per la società, per noi giocatori e per i nostri tifosi». Il Padova è l’unica squadra che è riuscita a superare il Venezia al Penzo. «Quella fu una partita molto particolare» ricorda Evans Soligo, «una partita che non avremmo sicuramente meritato di perdere. In questo momento il Venezia è lanciato a raggiungere il suo obiettivo. Anche se nelle ultime due partite il Padova ha perso qualche punto, sarà ugualmente un match d’alta classifica. È un derby, che comunque va affrontato con grande serenità sperando, questa volta, di portarci a casa noi la vittoria». Le due sconfitte consecutive contro Feralpisalò e Parma hanno rallentato la corsa del Padova. «Troveremo una squadra caricatissima, come lo siamo anche noi. Anche se si è allontanato dal primo posto, il Padova cercherà di batterci sia perché è il derby sia per rimanere in corsa almeno per il secondo posto». […]

Ore 12.10 – (La Nuova Venezia) Tempo di derby per il Venezia, che chiede strada al Padova nella sua corsa verso la Serie B. Crocevia forse fondamentale, da bottiglie in ghiaccio, visto cosa ha combinato ieri il Parma, battuto dall’Ancona. Può essere la sera dello scacco matto al campionato. Il Venezia sta disputando una stagione esaltante, straordinaria, ma 74 punti in 33 partite non sono ancora sufficienti per gioire (un anno fa il Cittadella fu promosso a quota 76, la Spal finì a 71 e il Benevento a 70 in 34 gare). Il Padova, fino a due settimane fa, sperava di arrivare al derby e riaprire la corsa al primo posto, gli scivoloni consecutivi con Feralpisalò e Parma hanno fatto scivolare la squadra di Oscar Brevi a 12 punti dalla vetta, ma anche a distanza dalla seconda piazza dei ducali, una distanza che per i padovani può essere ridotta con la vittoria, anche perchè il Pordenone è in agguato. È la partita dei tifosi, di una rivalità che si perde nella notte dei tempi, ma per il Venezia uscire imbattuto dall’Euganeo vuol dire compiere un altro passo verso il sogno della Serie B. E la squadra di Inzaghi ci arriva sulla spinta di sei vittorie consecutive lontano dal Penzo. Inzaghi ritrova due senatori come Simone Bentivoglio e Alexandre Geijo: il primo riprenderà il comando delle operazioni in cabina di regia, il secondo guiderà l’attacco che dovrebbe ripresentare Moreo fin dal primo minuto con la conferma di Marsura a sinistra. In difesa Zampano si riprende la fascia destra con Fabris pronto a subentrare per mettere in difficoltà il Padova con le sue sgroppate, Falzerano e Soligo a completare la terna in mezzo al campo. Malomo, come sottolineato da Inzaghi, sta attraversando un ottimo periodo di forma per cui rimane aperta anche la chance di una difesa a tre, come accaduto nella seconda parte del match contro la Feralpisalò. […]

Ore 11.40 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.

Ore 11.30 – (Gazzettino) «Se siamo arrabbiati? Bisogna accettare le sconfitte, quella con il Feralpi ha creato un po’ di scoramento nella squadra. Però bisogna sapere ripartire, abbiamo cinque gare importanti e vedremo dove siamo arrivati». Nel dopo partita con il Parma si è detto che la squadra doveva recuperare energie soprattutto mentali. Come ci arriva a questo derby? «Perdendo due partite puoi avere un contraccolpo psicologico, ma fa parte del nostro lavoro. Staff tecnico, giocatori e società sono stati sempre uniti, anche mercoledì sera i tifosi ci hanno incitato fino all’ultimo istante dando un segnale importante pur avendo perso, e questo ci deve fare capire che la gente ci è vicina e ci sta dando una grande mano. Dobbiamo mettere da parte il passato e pensare a questa partita». […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) Non c’è partita migliore per rilanciarsi dopo due stop e togliersi la soddisfazione di battere come all’andata il Venezia. Dire che il derby di questa sera è sentito da giocatori e tifosi è quasi scontato, anche se il primo posto è ormai tramontato. E un’ulteriore riprova la si è avuta ieri pomeriggio alla Guizza in occasione della rifinitura visto che a incitare Emerson e compagni sono arrivati duecento ultras che hanno voluto dare la carica a modo loro tra fumogeni e cori. Chiamando a raccolta la squadra sotto l’ipotetica curva, con tanto di scambio di applausi reciproco. Un’ora prima dell’arrivo del popolo biancoscudato è stato Brevi a incontrare i cronisti per la consueta chiacchierata della vigilia. «È una sfida molto sentita, veniamo da due sconfitte e dobbiamo affrontarla con l’atteggiamento e con lo spirito che ci hanno permesso di arrivare fino a questo punto del campionato, cercando di creare difficoltà al Venezia, anche se purtroppo alla luce delle ultime due gare non siamo riusciti a mettere a loro ulteriore pressione».

Ore 11.10 – (Gazzettino) «La sconfitta dell’andata? Avere perso a fine novembre e nonostante questo essere davanti ai biancoscudati di dodici punti qualcosa dice sul livello del nostro cammino». Alla vigilia dell’atteso derby all’Euganeo, ultimo scoglio del Venezia verso una promozione ormai scritta, Pippo Inzaghi cancella dal suo dizionario la parola vendetta. La clamorosa sconfitta del Parma in casa con l’Ancona, del resto, spalanca le porte al salto di categoria, con i lagunari che restano avanti di otto lunghezze sugli emiliani. Vincendo stasera, dunque, poi basterebbe loro solo un punto per la matematica. «A noi aveva dichiarato il tecnico neroverde prima di conoscere l’esito della sfida al Tardini – interessa soltanto il traguardo finale. Ci mancano sette punti (ora quattro, ndr) per salire in serie B e cinque finalissime per conquistarli. Sappiamo che non sarà facile e pure che il Parma è l’unica squadra fuori categoria, tant’è che già oggi potrebbe vincere la serie B, mentre noi e il Padova ritengo ci si equivalga molto». Poi aggiunge: «Davanti però ci siamo noi e, pur non avendo ancora vinto niente, non è vero che per gli applausi c’è tempo perché questa squadra li merita già da un bel pezzo». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Dopo l’aperitivo di mercoledì con il Parma, questa sera l’Euganeo tornerà a indossare il vestito da festa, con una cornice di pubblico finalmente all’altezza della situazione. Ieri i biglietti già venduti erano 2.889 di cui 856 per il settore ospiti, dato a cui vanno aggiunti i 3.019 abbonati. Irraggiungibili i numeri dei derby all’Appiani degli anni Novanta (13.233 il picco nel torneo di B 1992-93) e quelli della prima sfida all’Euganeo del settembre 1996 (9.722), è già stata superata l’affluenza dell’ultimo derby (2008-09, 4.718 paganti) penalizzata dal divieto di trasferta ai tifosi veneziani. Fino alle 18 oggi i biglietti saranno disponibili nei punti Ticketone e nel relativo sito, ai botteghini (aperti dalle 18.30) saranno praticati prezzi più alti. Cinque mezzi di Bus Italia faranno la spola tra lo stadio e la stazione per il trasporto dei tifosi del Venezia che arriveranno in treno. «Ci sarà una bella cornice di pubblico – dichiara l’ad Roberto Bonetto – e sarebbe bello che ogni tifoso portasse una bandiera o una sciarpa per colorare ancora di più e caricare la squadra». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Quello tra biancoscudati e neroverdi è un derby che ha già superato il secolo di vita, con il suo primo atto (1-1 il 25 ottobre 1914) a Venezia che subito ha regalato un tocco di leggenda grazie alla rete di Silvio Appiani che esattamente un anno dopo, reclutato dall’esercito italiano, sarebbe morto sul Carso. Oggi si gioca la sfida numero 33 di campionato all’ombra del Santo e il piatto della bilancia pende dalla parte del Padova, con quindici successi e quattro sole sconfitte (l’ultima nella stagione 1972-73). Dei tredici pareggi, undici, compresi gli ultimi dieci dal 1964 a oggi, sono stati a reti bianche. Nei derby all’Euganeo, il Venezia non ha mai vinto, con tre pareggi e altrettanti ko: 2-1 per il Padova nel torneo di B 1996-97 (doppietta di Montrone), 1-0 in C1 nel 2007 con match winner Orazio Russo e 4-1 nella stagione successiva, con Mastronicola, Di Nardo, Muzzi e Rabito a replicare alla rete di Scantamburlo. […]

Ore 10.30 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Tre punti da cercare per l’orgoglio, ma anche per il secondo posto”) Ci aspetta una serata dalle emozioni forti all’Euganeo, perché Padova-Venezia è il derby per eccellenza da queste parti del Veneto, così come per i veronesi lo è quello con il Vicenza e viceversa. Nell’anno magico del calcio lagunare e dintorni – la squadra di Inzaghi ad un passo dal ritorno in Serie B, il Mestre con un piede e mezzo già in Lega Pro – i biancoscudati, tagliati fuori ormai dalla corsa alla promozione diretta, hanno comunque una bella responsabilità: i tifosi, che della rivalità con gli arancioneroverdi hanno fatto una ragione di… vita, chiedono loro di vincere, vuoi perché hanno già provato i brividi del successo d’orgoglio proprio in casa della capolista (e nessun altro quest’anno ha sbancato il “Penzo”), vuoi perché la corsa al secondo posto finale si è improvvisamente riaperta quando invece sembrava chiusa. […] Forza Padova, dunque, chissà che tu sia “re” per una notte…

Ore 10.20 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; De Cenco, Altinier.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Di fronte, però, c’è il Venezia di Inzaghi, dominatore del girone e prossimo al salto in Serie B: gli mancano 4 punti per festeggiare la matematica promozione, e la magra consolazione che può prendersi il Padova è di rimandargli la festa. «Una sfida sentita da tutti, pubblico e giocatori», le parole del tecnico Brevi alla vigilia. «Veniamo da due sconfitte, e dobbiamo affrontare la gara con l’atteggiamento e lo spirito che ci hanno portato sin qui. Con gli ultimi due risultati non possiamo più mettere loro pressione, ma questa non è una gara come le altre e vincerla avrà sempre un sapore diverso». Mentalmente come state? «La sconfitta di Salò ha creato un po’ di scoramento, quella con il Parma anche, ma bisogna reagire: ci sono rimasti 5 incontri, società e piazza ci sono sempre vicine, il loro incoraggiamento ci ha fatto bene e noi cercheremo di ottenere il massimo. Un contraccolpo psicologico forse c’è stato, ma ci siamo ricompattati e l’incitamento dei nostri tifosi ci ha dato una grande mano».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) C’erano 200 tifosi alla Guizza, ieri pomeriggio, per dare la scossa ad una squadra reduce da due ko consecutivi, evento che mai prima d’ora si era verificato in stagione. Erano lì con sciarpe, bandiere e fumogeni, ad intonare cori e ad applaudire i loro beniamini perché quella di stasera, all’Euganeo, è la partita dell’anno. Padova-Venezia è il derby, la gara attesa da tutta una stagione, e che i biancoscudati ci arrivino con il morale un po’ abbattuto dai rovesci contro FeralpiSalò e Parma è solo una congiuntura sfavorevole: il primo posto è ormai un’utopia, ma per la piazza ha comunque un’importanza vitale. Significati che, inaspettatamente, sono stati caricati anche dai risultati di ieri: con il Parma sconfitto clamorosamente in casa dal derelitto Ancona e il Pordenone vincente a Fano, in caso di successo Altinier e compagni possono tornare a – 1 dal secondo posto occupato dagli emiliani, e allungare sui friulani, al momento appaiati a loro a quota 62.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Ai playoff la squadra di Brevi sarà una delle favorite e in gare secche l’esperienza conta più di ogni altra cosa. Il Padova vanta tantissimi giocatori esperti, che potranno essere decisivi nel risolvere partite spinose ed equilibrate». […] Due giocatori che potranno essere decisivi questa sera nel derby? «Dettori per il Padova e Marsura per il Venezia. Il biancoscudato è quello che più di ogni altro sposta gli equilibri a centrocampo e lo si è visto anche con il Parma. L’esterno neroverde, allo stesso tempo, è in grado di risolvere la partita da solo con una giocata decisiva». Pronostico? «Come tutti i derby sarà una partita da tripla. Impossibile sbilanciarsi, entrambe le squadre hanno qualità per imporsi e spesso i favoriti incontrano più difficoltà del previsto. Vincerà chi sbaglierà di meno e avrà più fame».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Stefano Marchetti, oltre ad essere uno spettatore interessato, è anche un doppio “ex” (calciatore) di Padova e Venezia. Che tipo di partita si aspetta? «Bella e spettacolare», auspica il direttore generale del Cittadella, che stasera sarà all’Euganeo. «Una gara del genere dà lustro al calcio veneto ed entrambe le società devono esserne orgogliose. Tutt’e due sono state protagoniste fin qui di un’ottima stagione, il Venezia ha avuto più continuità, ma il Padova si è reso autore di una rimonta imperiosa». Proprio questa rimonta, però, può essere la causa dell’ultimo periodo di appannamento. Crede che i biancoscudati abbiano pagato il grande sforzo invernale? «Fatico a giudicare, solo dall’interno si può capire. In ogni caso la valutazione sulla stagione del Padova può essere soltanto positiva».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) L’Euganeo si mette l’abito buono per il derby. Si va verso quota 6.500 spettatori: sino a ieri sera erano 2.889 i biglietti staccati in prevendita, per un totale già certo di 5.908 spettatori, tra paganti e abbonati. Tagliandi disponibili sino alle 18 sul circuito Ticketone, o dalle 19 ai botteghini dell’Euganeo. Di questi, saranno 856 i tifosi veneziani in curva ospiti, molti dei quali arriveranno in città in treno e saranno poi scortati fino allo stadio con un servizio navetta. […]




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