Live 24! Padova-Ancona, -2: porte chiuse alla Guizza, si studiano novità tattiche?

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Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) […] Formiconi, Bassano ha ripreso a correre, ora non si deve fermare, giusto? “Esatto. Col Parma si è rivista la squadra che aveva entusiasmato i primi mesi. E a chi snobba il nostro successo collegandolo ad avversari al ribasso, dico che il Parma veniva da una settimana turbolenta ed era avvelenato. Bravi noi a tenerli a bada”. Riagganciati i playoff, guai adesso a perderli… “Ci siamo stati dentro per oltre trequarti di torneo e quando ne siamo usciti 10 giorni fa eravamo un po’ disorientati. Poi col Parma si è raddrizzata la situazione e ora vogliamo tenerli. In spogliatoio ce lo siamo detto, è il momento di pensare al sodo, le partite che non riusciamo a vincere vanno almeno pareggiate”. Tre sfide in calendario ad alto indice di difficoltà… “Indubbiamente. Le trasferte di Forlì domani e Fano il 7 maggio con due squadre che devono solo vincere per salvarsi e in mezzo il match interno col Gubbio, la vera rivelazione del nostro girone. A Forlì e Fano dovremo indossare l’elmetto e metterla sul temperamento non soltanto sul palleggio. Loro ti sfideranno alla morte ma noi ci siamo resi conto col Parma che se rispondiamo sul piano della battaglia e non solo sulla qualità poi ne veniamo fuori”. […] Contratto annuale e opzione per la prossima stagione. Dove sarà a luglio? “Non ci penso. Qui sto benissimo, beninteso, ma se andiamo ai playoff sto meglio”.

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sarà una domenica interlocutoria, per quanto riguarda l’alta classifica del girone B. Le gare che contano veramente, quelle che vedranno in campo le candidate al secondo posto che vale il passaggio diretto alla seconda fase dei playoff, verranno disputate tutte nei posticipi di lunedì. Il Pordenone (terzo con 65 punti) giocherà a Bergamo contro l’Albinoleffe, con inizio alle 20.30. Alla stessa ora, match all’Euganeo fra il Padova (quarto con 62) e l’Ancona, il cui successo (2-0) al Tardini ha scatenato tutte le voci di un nuovo caso di calcioscommesse. Giocheranno lunedì pure i ducali (secondi con 66), che affronteranno il Sudtirol. Quest’ultima sfida però comincerà alle 20.45. Non si capisce il perché del quarto d’ora di differenza. In un clima di tanto sospetto, forse sarebbe stato meglio far iniziare tutti gli incontri contemporaneamente. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Luca Cattaneo sta vivendo una delle sue migliori stagioni tra i professionisti. Otto gol in campionato e una continuità di rendimento che ha definitivamente tolto il fantasista dal mercato dopo un’estate di tentennamenti. Ma qualcosa manca ancora. Per esempio il gol in trasferta, che non arriva dalla gara del Braglia (più di un girone fa), quando il Pordenone schiantò 3-0 il Modena. Ecco allora che Veleno issa lì l’asticella: «Lunedì a Bergamo voglio vincere e tornare a segnare fuori casa. Ormai la rete esterna mi manca da un po’ ed è il momento di ritrovarla». Inevitabile, poi, riparlare del gol pluripremiato che l’anno scorso all’Azzurri d’Italia fece impazzire il web. «Uno dei più belli della mia carriera – ricorda Cattaneo – ma riproporlo sarà impossibile. Magari – ride – questa volta se ci provo finisce in curva». Guai, però, sottovalutare la trasferta di Bergamo: «L’Albinoleffe deve ancora prendersi punti buoni per i playoff, non è una partita scontata. Ci aspettano tre sfide toste da qui alla fine e noi abbiamo il dovere di vincerle tutte». Nel mirino c’è il secondo posto. «Il Parma – Cattaneo è sicuro – può ancora sbagliare e noi ci crediamo. Ma secondo me non cambierà molto, arrivare secondi o terzi. Anzi, saltare il primo turno dei playoff lo considero un vantaggino, non un vantaggione. Anche a gennaio abbiamo riposato, poi purtroppo siamo tornati a giocare con un ritmo inferiore rispetto a quello di dicembre». […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone sta per affrontare la con cui ha il miglior bilancio in questi tre anni di Lega Pro: con l’Albinoleffer 4 vittorie e un pareggio, dice lo score negli incontri sinora disputati. La prima vittoria è datata 6 gennaio 2015: 4 a 2 il risultato finale per i neroverdi, prima vittoria in trasferta della stagione e della gestione di Fabio Rossitto. A regalare la gloria le reti di Fissore, Maracchi, Migliorini e Maccan. La seconda è quella del famoso 10 maggio, ultima giornata di campionato: chi vince al Bottecchia va ai playout. Si affrontano infatti ultima (Pordenone) e penultima. I ramarri superano l’avversario per 1-0 grazie a una rete di Maracchi. Stesso risultato del match d’andata dello scorso torneo: in via Stadio, il 13 settembre, decide un gol di De Cenco. Al ritorno (23 gennaio 2016) è festa grande con un 3-0 a Bergamo con le reti di Filippini, Cattaneo e Strizzolo. L’ultimo match (7 dicembre) è quello dell’andata, 0-0 al Bottecchia.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Otto reti e un livello medio-alto delle sue prestazioni: «È la mia migliore stagione», dice lui. C’è però un digiuno da interrompere: «Non segno in trasferta dalla gara di Modena dello scorso novembre: spero di riprendere lontano dal Bottecchia». […] «L’Albinoleffe non è ancora aritmeticamente nei playoff – spiega – quindi è tutto fuorché una sfida scontata. Se vogliamo arrivare secondi, inoltre, dobbiamo vincere ogni partita, sapendo che il parma può sbagliare. Conto di arrivare più in alto possibile anche se non conterà molto arrivare secondi o terzi per quanto riguarda lo svolgimento della post-season: meglio stare sempre sulla corda. Così non trovo un dramma chiudere sul gradino più basso del podio e giocare subito la domenica successiva alla fine del campionato». A proposito di playoff: Cattaneo eviterebbe volentieri le squadre più forti («Lecce, Matera, Alessandria o Cremonese, Reggiana, Parma») ma in particolare la Giana Erminio, sorpresa del girone A. «Mi ricorda da vicino il Pordenone». Chiusura con una riflessione: «Da quattro anni disputo i playoff: stavolta voglio vincerli. Per me e per la gente che mi vuole bene». Le ultime. I neroverdi proseguono la preparazione in vista della gara di lunedì sera (alle 20.30). Ieri l’ingresso in gruppo di Berrettoni, ampiamente recuperabile per la sfida in Lombardia. Lavoro a parte invece per Ingegneri e Pellegrini, il cui recupero è ancora lontano. La speranza è di avere nuovamente a disposizione almeno il primo per i playoff, anche per dare un’alternativa in più di spessore a Tedino in difesa.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Curiosità e il desiderio di saperne di più vanno di pari passo tra i tifosi, all’indomani del lancio da parte del Venezia Fc dell’idea di un finanziamento collettivo (equity crowdfunding) per essere partecipi della crescita del club fuori dal campo. Sul sito www.veneziafc.club un sondaggio in italiano e inglese chiede agli appassionati se abbiano mai sentito parlare o partecipato a una campagna di crowdfunding, e se l’iniziativa di raccogliere fondi per perseguire determinati obiettivi (primo dichiarato l’ammodernamento del centro sportivo Taliercio) potrebbe funzionare per il Venezia. I tifosi in sostanza acquisirebbero delle quote del sodalizio del patron Joe Tacopina: «L’ equity crowdfunding è però altra cosa rispetto al modello di partecipazione attiva dei tifosi anche nella governance del club che abbiamo proposto da tempo al presidente Tacopina» precisa l’associazione VeneziaUnited, attiva dal 2010 come supporters trust. VeneziaUnited, infatti, nel febbraio 2016 aveva presentato a Tacopina un programma in 5 punti (con possibile acquisizione di una quota simbolica del capitale sociale del Venezia) a misura di tifoso e avente come priorità la valorizzazione del vecchio Penzo, partendo dall’abbattimento delle barriere tra campo e tribune fino all’allestimento di un museo. […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sono stati oltre 400 i sostenitori arancioneroverdi che ieri sera, presso i campi sportivi del Taliercio, hanno reso omaggio al Venezia durante la festa organizzata dalla Curva Sud per la promozione in serie cadetta, in un abbraccio alla squadra carico di colore e calore. Assiepati sulla tribuna dell’impianto, i tifosi hanno inneggiato senza sosta ai propri beniamini, sfilati uno dopo l’altro annunciati dalla voce di Paolo Zago, lo storico speaker del Venezia, acclamato tanto quanto i protagonisti della risalita. Giocatori e staff sono entrati nel terreno di gioco accolti da una lunghissima sciarpata, preceduta dalle parole del direttore generale Dante Scibilia, che ha ringraziato i tifosi per il costante supporto durante questa stagione e sottolineato il crescente entusiasmo portato dalla nuova gestione di Joe Tacopina, capace di compiere la scalata dalla serie D alla serie B in soli due anni. Terminato l’appello dei giocatori nell’aria si è alzato il Pope, cantato a squarciagola da tutti i presenti in un tripudio di bandiere, sciarpe e fumogeni, a illuminare il cielo mentre Soligo e compagni rispondevano con un lungo e fragoroso applauso. Non è mancato un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte di questa stagione capolavoro, a cominciare dal direttore sportivo Giorgio Perinetti con il suo braccio destro per il mercato Gianpaolo Marchegiani arrivando a Dante Scibilia, ideale collante tra la nuova vincente gestione di Tacopina e la tribolata precedente di Korablin, con i superstiti Davide Brendolin, segretario generale, al responsabile della sicurezza Franco Pasqualato e all’addetta comunicazione Veronica Bon, tutti omaggiati dalla curva con uno striscione personale senza dimenticare Paolo Poggi e Mattia Collauto, bandiere eterne. […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Finora una stagione da 10 in pagella, ma non è finita e cerchiamo la lode». La conquista della serie B con tre giornate di anticipo se possibile ha fatto crescere ancora la fame di Pippo Inzaghi. Alla vigilia della trasferta di Gubbio domani ore 16.30 il tecnico del Venezia vuole riportare subito alla stretta attualità i suoi arancioneroverdi. «Abbiamo già raggiunto il nostro obiettivo principale, però siamo il Venezia e dobbiamo tornare con i piedi per terra perché c’è ancora molto in palio ribadisce il 43enne piacentino . D’ora in avanti noi non avremo niente da perdere né da dimostrare, avendo già fatto vedere a tutti di essere i più forti per come abbiamo stradominato fino a qui. Ma ora è proprio per questo che dobbiamo continuare a puntare alla vittoria». In agenda restano sei partite, tre di campionato (domani a Gubbio, AlbinoLeffe domenica 30 al Penzo e l’ultima trasferta il 7 maggio a Macerata), il ritorno della finale di Coppa Italia col Matera mercoledì prossimo al Penzo (ore 17) cui seguiranno le due gare di Supercoppa contro Foggia (ai pugliesi manca un punto per la B) e una tra Cremonese e Alessandria. «Abbiamo vinto 13 su 17 in trasferta, subendo lontano dal Penzo appena 9 reti e nel 2017 non abbiamo perso. Sono numeri record a livello Europeo, poter giocare con la mente sgombra per renderli ancor più inattaccabili per chissà quanto tempo è un obiettivo concreto e non per modo di dire. Quello che faremo d’ora in poi sarà tutto di guadagnato». […]

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Futuro: dopo la conquista della serie B con tre giornate di anticipo, sembra essere proprio questa la parola principale per il Venezia di Joe Tacopina. Un futuro tutto da costruire, a partire dalla permanenza di mister Pippo Inzaghi: il tecnico è legato alla società lagunare da un contratto, ma è evidente che non può bastare un pezzo di carta a tenerlo sulla panchina arancioneroverde. Ed è proprio Inzaghi a lanciare segnali chiari alla società in vista della prossima stagione: «Adesso ci siederemo insieme e discuteremo — dice — io ho un contratto, qui sto molto bene: però è chiaro che i progetti devono essere identici, dobbiamo avere le stesse vedute. Per cui, se ci saranno tutte queste cose, che penso ci siano, andremo avanti insieme. Però, adesso, parlare di me o del mercato è presto». Anche perché, questo Venezia, ha davvero stupito tutti, compreso lo stesso Inzaghi: «Ho detto che volevo riportare il Venezia dove meritava, ma non pensavo di essere promosso il primo anno perché c’erano squadre, una in particolare, più attrezzate di noi — dice ancora il tecnico — altre che consolidavano una squadra che già prima aveva fatto bene. Noi venivamo dalla serie D e avevamo cambiato venti giocatori, per cui non potevo immaginare che facessimo quello che abbiamo fatto. Ma ci speravo, lo abbiamo fatto e adesso abbiamo ancora degli obiettivi da centrare». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Finisce con il coro “Inzaghi paga da bere”. Se poi il tecnico del Venezia abbia davvero sborsato di tasca propria non lo sappiamo, di certo è uscito dai cancelli del Taliercio per ricevere l’abbraccio dei tifosi con gli immancabili selfie e autografi. Erano in tanti ieri al campo d’allenamento – almeno quattrocento – per salutare, festeggiare e, perché no, brindare al fresco ritorno in Serie B nella festa organizzata dalla Curva Sud. Cori, striscioni, bandiere, panini e birre per mettere in sigillo in questa stagione già di per sé da ricordare per la promozione ma che potrebbe divenire trionfale se mercoledì si portasse a casa anche la Coppa Italia. Sul campo principale hanno sfilato i giocatori, i dirigenti e lo staff tecnico, sottolineati dagli immancabili “olè”. Applausometro alle stelle per il direttore sportivo Giorgio Perinetti, per altro assente ma sempre ringraziato da chi ha preso la parola, e poi Paolo Poggi, Mattia Collauto, i rappresentanti della società, con in testa il direttore generale Dante Scibilia e il presidente Joe Tacopina, in America per lavoro ma al Penzo la prossima settimana per il ritorno con i lucani. Pippo Inzaghi è entrato per ultimo ma è stato sommerso dalle urla più assordanti. «Siate orgogliosi di questi ragazzi» dice ringraziando i tifosi per il supporto a Venezia e in trasferta «e venite mercoledì con il Matera». […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Penultima trasferta alle porte per il Venezia che domani sarà impegnato a Gubbio, squadra che si è già assicurata la post season dei playoff con il pareggio di lunedì sera a Reggio Emilia. Inzaghi recupera Fabiano, ma non rischia Ferrari. «Sarà pronto per la finale di Coppa Italia» avverte il tecnico, che mira all’en plein anche con Gubbio, Albinoleffe e Maceratese, «questa è già una stagione da 10 in pagella, se porteremo a casa anche un trofeo, aggiungeremo anche la lode, però ci restano altre tre partite di campionato e dobbiamo allungare la nostra striscia di primati, intanto in trasferta: 13 vittorie e solo 9 reti incassate rappresentano un record non solo in Italia, ma anche in Europa, che possiamo migliorare e che difficilmente in futuro qualche altra squadra riuscirà a battere». Tecnico e squadra concentrati sulla trasferta in Umbria, per nulla intenzionati a interrompere la striscia di 14 risultati utili consecutivi aperta il 30 dicembre con il Mantova, anche se un pensierino a mercoledì e al match con il Matera ci sono. «Manderò in campo la formazione migliore a Gubbio e lo farò anche con il Matera, non ho mai fatto turnover, ma ho sempre schierato i giocatori che mi davano alla vigilia maggiori certezze anche sul piano della condizione perché non è semplice recuperare gli sforzi a distanza di soli tre giorni». […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Eppur si muove. Un punto all’esordio per Vincenzo Torrente, che quantomeno muove la classifica, agganciando momentaneamente Brescia e Trapani, che scenderanno in campo oggi. Con il Benevento è 0-0, le difficoltà sono le solite: a segnare si fa una fatica mostruosa ma c’è una evidente reazione «di pancia» della squadra dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli. Non arrivano miracoli, visto che il neo allenatore non è attrezzato con poteri soprannaturali per risollevare una squadra in grave crisi; in due giorni non è possibile immaginare rivoluzioni, più che mai pensando alle condizioni precarie di diversi giocatori. E Torrente sceglie la strada più logica, essendo sprovvisto di bacchetta magica. Lascia fuori De Luca che non può avere la condizione per poter scendere in campo da titolare, rischia Pucino ed Esposito, che giocano e lottano pur senza essere al top. Modella una squadra che risponde alle sollecitazioni e si muove con velocità. E si vede da tanti piccoli particolari, quantomeno dalla ferma volontà di scrollarsi di dosso una pesantezza insostenibile osservando il ruolino di marcia del 2017. […]

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Un punto per ricominciare. Il capitano del Vicenza, Stefano Giacomelli, è convinto che il pareggio di Benevento possa rappresentare la svolta positiva nel finale di questo tribolato campionato: «Abbiamo avuto il giusto atteggiamento, siamo venuti a giocarcela a viso aperto, dando la dimostrazione che ci siamo – sottolinea -. Adesso ci attendono altre cinque finali in cui dare il massimo e portare a casa il maggior numero di punti: squadra, società e tifosi non meritano di retrocedere, come hanno dimostrato anche stasera venendo fino a Benevento per starci vicini. Finora noi non li abbiamo ripagati abbastanza, contiamo di farci perdonare già da lunedì con il Novara». […] La speranza è che in questo finale di stagione anche Giacomelli possa tornare a dare un contributo importante: «Negli ultimi due mesi su di me se ne sono dette tante – commenta -. Ho avuto un periodo di flessione, ma ora mi sento bene, quindi spero di poter fare a pieno la mia parte, come del resto sono convinto che potranno fare anche gli altri giocatori importanti che ci sono in questa squadra. Tutti insieme ci salveremo».

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Ormai si può dire che ci sia abituato: con una difesa costantemente falcidiata dagli infortuni, Davide Bianchi si tiene pronto per entrare in qualunque momento. Stavolta è stato Esposito ad alzare bandiera bianca, e il giovane terzino si è piazzato con il solito piglio deciso sulla fascia destra, confermando di essere uno dei pochi in salute in una squadra affaticata. «Ho cercato di fare al meglio quello che mi è stato chiesto, ma va sottolineata anche la bravura di Pucino che si è spostato al centro per sostituire Esposito, e comunque di tutti i compagni che hanno disputato una prestazione di sostanza – sottolinea Bianchi -. Sono soddisfatto per quello che ha fatto vedere la squadra: abbiamo dimostrato che ci crediamo ancora, che siamo consapevoli della situazione, e ci siamo riusciti sul campo di un avversario molto forte».Il Benevento si è lamentato molto per un presunto fallo di mano proprio di Bianchi: «Ero dentro l’area, il braccio era attaccato al corpo, ma la palla ha rimbalzato prima sulla coscia, poi sul braccio – spiega il diretto interessato -. Credo che l’arbitro abbia fatto bene a non fischiare il rigore». […]

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Un punto in casa della strega per riprendere fiato e allontanare, nel gelo della notte sannitica, paure, angosce e incubi. Al “Ciro Vigorito” é zero a zero, al Benevento manca un rigore e mezzo per due interventi di mano del tutto involontari ma troppo netti per non scivolare inosservati, però al Vicenza da battaglia disegnato e ricaricato da Torrente in una manciata di giorni poteva persino andar meglio se la mettessimo solo ed esclusivamente sul piano del gioco. La “dormiente del Sannio” come viene definita la sagoma del massiccio del Taburno Camposauro che si scorge a ovest, non evoca alcun tipo di paragone con una formazione, quella biancorossa, che a cinque giornate dalla fine dimostra di avere ancora voglia e lucidità per afferrare la salvezza, l’obiettivo di stagione che sembrava destinato alla dissolvenza dopo un girone di ritorno che definire asfittico è poco. Il 4-3-3 ipotizzato alla vigilia dal nuovo tecnico biancorosso trova parziale rispondenza sul prato del “Vigorito” nelle prime battute di una contesa che il Benevento non è che fortissimamente voglia, ma “semplicemente” deve vincere per invertire la rotta e tornare a sperare nella promozione. Capirai, dicono in casa biancorossa dove mire analoghe sono sognate per raggranellare punti salvezza. Ma tant’è, il Vicenza si mette a specchio per poter meglio evidenziare le proprie virtù e controllare le mosse della squadra di Baroni; così il 4-2-3-1 si materializza dopo poco (ovviamente con gli spostamenti che poi l’evoluzione della gara richiede).

Ore 12.30 – (Gazzettino) Dal sogno alla realtà. I play off in casa granata non vogliono restare un’opera incompiuta, bensì diventare un obiettivo concreto da raggiungere. Ecco perchè il Cittadella nelle rimanenti sei giornate di campionato cercherà di alzare l’asticella – tanto per citare una frase tanto cara a Roberto Venturato – in modo da non lasciare niente di intentato. «Quella che stiamo vivendo – sottolinea il tecnico – è la parte più difficile, ma anche la più bella della stagione. La squadra ha valori e può ambire a qualcosa di veramente importante, a patto di migliorare ancora. Quanto fatto non basta per tenere il passo delle prime della classe, che stanno correndo». L’allenatore granata non pensa di partire sfavorito nello sprint finale. «Non credo che i valori delle nostre avversarie siano superiori ai nostri, ma bisogna dimostrarlo sul campo. Per questo c’è da lavorare ed allenarsi con grande attenzione, la stessa che si deve mettere in partita». Perché tante volte i limiti hanno penalizzato il Cittadella. «Anche lunedì a Verona abbiamo perso in quanto non siamo riusciti a superare noi stessi. Abbiamo assistito a una partita rivista tante volte nell’arco della stagione, con una squadra che fa gioco, crea tanto, ma non riesce a capitalizzare e torna a casa senza nemmeno un punto. È un nostro limite che non abbiamo ancora vinto, e se vogliamo ambire ai play off dobbiamo crescere in queste ultime sei giornate». A cominciare dalla sfida di oggi al Tombolato con il Carpi. «È una delle retrocesse dalla massima serie, ha rischiato fino all’ultimo di salvarsi. Tanti giocatori che facevano la serie A si ritrovano ora tra i cadetti, la rosa quindi è di primissimo livello. Per me è una delle formazioni più forti della categoria, forse non si trova a lottare con le prime a causa di infortuni che hanno minato il suo cammino durante la stagione. Noi affronteremo il Carpi come tutte le altre avversarie, cercando di imporre il nostro credo calcistico, con grande entusiasmo». […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) «A livello fisico e mentale abbiamo i requisiti per ripeterci dopo la vittoria con il Bari, ma le gare vanno giocate e ci sono anche gli avversari». Così Fabrizio Castori alla vigilia della sfida del Tombolato, nuovo scontro diretto in chiave play off. «Il Cittadella aggiunge il tecnico – sarà solido, con lo stesso concetto di gioco da anni, molto simile a noi, e la partita è molto importante, perché ci avviciniamo alla fine e i punti si fanno davvero pesanti». E nel momento clou del torneo, grazie anche al recupero dei tanti infortunati, il Carpi ha ripreso una buona marcia, superando nell’ultimo impegno il Bari per 2-0 dopo la sconfitta a tempo scaduto rimediata ad Avellino. In tempi recenti ha già espugnato i campi di Ascoli e Latina e i numeri del reparto arretrato, non considerando la sconfitta casalinga per 4-1 di fronte alla Spal con la squadra particolarmente rimaneggiata, parlano di due sole reti al passivo in otto gare. […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Da oggi in poi è vietato scherzare. In una settimana il Cittadella si gioca gran parte di un campionato fin qui estremamente positivo. Ma che potrebbe diventare eccellente, se non addirittura storico. Non ne fa mistero Roberto Venturato, che se fino alla vigilia della gara contro il Verona aveva fatto un pensierino addirittura alla promozione diretta, adesso punta a blindare i playoff. Il ciclo di fuoco di tre partite in otto giorni inizia con lo scontro diretto con il Carpi, lo scorso anno “matricola” in Serie A e ora in piena rincorsa verso gli spareggi dopo un avvio tormentato. Sullo stadio Tombolato non saranno puntati solo gli occhi dei tifosi delle due squadre, ma anche le orecchie di mezza Serie B, che punta a mantenere vive le chance di playoff. Con un distacco di più di 9 punti tra terza e quarta, infatti, non si disputerebbero gli spareggi e in A andrebbero le prime tre. Ora la “forbice” è di 8 lunghezze e spetta soprattutto al Citta, quinto, non incappare in altri passi falsi. «Al momento esiste la possibilità che non si facciano, visto che le squadre davanti sono state molto brave», ammette Venturato. «Fortunatamente per noi ci sono ancora tanti punti a disposizione e intendiamo giocarcela sino alla fine per un grande obiettivo». Contro il Carpi è una sfida che vale doppio? «Per noi è un esame molto importante. Gli emiliani vantano una delle rose più forti della categoria. Hanno avuto qualche infortunio di troppo, ma adesso vengono da sei partite in cui non hanno subìto gol. Hanno fisicità, convinzione e l’anno scorso hanno sfiorato la salvezza in A. Forse a livello di blasone i loro giocatori sono più conosciuti rispetto ai nostri, ma non credo che ci siano valori tanto diversi. La differenza la farà riuscire a dimostrarlo in campo. Sarà una gara tiratissima». […] La Serie A, in ogni caso, sembra essere nel suo destino viste le “voci” che la accostano al Chievo. «Sono “voci” che possono far piacere, ma in questo momento, lo dico con sincerità, ho in testa solo la partita con il Carpi. Quello che succederà a fine stagione lo valuteremo». […]

Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) Un passo alla volta, verso i playoff. Ma bisognerà ricominciare a fare punti, perché davanti corrono e, di questo passo, non sarebbe una sorpresa se gli spareggi non si disputassero. Per regolamento, fra terza e quarta ci devono essere meno di dieci punti di differenza. Al momento ce ne sono otto ma il calendario almeno sulla carta sorride alle prime tre della classe, Spal, Verona e Frosinone. «Le squadre davanti stanno correndo — ammette Roberto Venturato — e c’è la possibilità che i playoff non si facciano, bisogna prenderne atto ed evitare che succeda. Ecco perché la gara di oggi con il Carpi (ore 15 al Tombolato) è fondamentale. Viene da una serie di risultati importanti, ha convinzione, forza e fisicità. Ha ancora in rosa molto giocatori che giocavano in serie A. Il Carpi sa fare gioco verticale, sanno tenere la squadra corta dando intensità». Venturato ostenta tranquillità ma c’è la solita conta dei disponibili. Non ci sarà Kouamé, Varnier ha recuperato ma ha soltanto due allenamenti sulle gambe, davanti potrebbe toccare a Vido accanto a Litteri e a centrocampo c’è la solita sfilza di ballottaggi. Da tenere presente pure il turno di martedì 25 aprile, quando il Cittadella andrà sul terreno della prima della classe. Nel frattempo ieri è stato provato Martin al posto di Benedetti, che si è procurato una contrattura alla coscia, ma che potrebbe recuperare in vista del prossimo match. Il resto è tutto nella testa dell’allenatore, mentre il direttore generale Stefano Marchetti dovrà dare una risposta al Chievo entro la fine del mese. La scelta di Luca Campedelli è definitiva, ora tocca al dg granata sciogliere le ultime riserve e non sarà una decisione scontata. […]

Ore 11.00 – Biancoscudati in campo alla Guizza per l’allenamento a porte chiuse.

Ore 10.40 – (Gazzettino) «Anche se c’è sempre una sorta di ammirazione nei nostri confronti, ed era la stessa cosa che capitava anche a me quando ero più giovane. Tutti comunque li ho visti molto curiosi nel pormi delle domande, anche le ragazze, e questo mi fa piacere». […] «Questa partita deve essere un nuovo punto di partenza in vista dei play off – spiega Russo – Dobbiamo arrivarci nella condizione ottimale, per cui già da questo appuntamento dobbiamo ritrovare la vittoria e quell’entusiasmo che ci ha portato qualche settimana fa a giocarci anche il primo posto». Condivide il pensiero anche Mandorlini: «Dobbiamo solo pensare a vincere che è il modo migliore per avvicinarci agli spareggi, senza farci distrarre da altre cose». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Naturalmente l’obiettivo della mattinata era fare breccia tra i giovani per avvicinarli sempre di più al Biancoscudo. Anche perché ai loro occhi il calciatore ha sempre un fascino particolare. «L’ho notato – prosegue Russo – anche se all’inizio magari sono un po’ diffidenti. Poi sta anche nella nostra bravura nel rapportarsi con loro per farli sentire a proprio agio. Queste iniziative servono per portare sempre più gente allo stadio e per creare quell’entusiasmo che ci può aiutare in campo». Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Mandorlini: «I ragazzi si aspettano lo stereotipo del calciatore che si vede in televisione, ma in Lega Pro e in serie B la realtà è un po’ diversa».

Ore 10.20 – (Gazzettino) A inizio marzo erano stati tra i testimonial biancoscudati nelle scuole elementari del progetto Papà portami allo stadio, ieri mattina hanno concesso il bis andando a fare visita agli alunni delle scuole medie Pascoli di Codevigo e Arzergrande. Matteo Mandorlini e Michele Russo ancora una volta hanno dimostrato di saperci fare con i ragazzi. Sarà che entrambi sono già genitori (Mandorlini ha una figlia di due anni e mezzo che si chiama Mia, Russo ha un figlio di quattro anni e mezzo di nome Nicola e una bimba di due anni e mezzo che si chiama Matilde), ma con il sorriso sulle labbra sono riusciti a mettere a proprio agio la giovane platea. Che, oltre a rivolgere diverse domande, ha avuto modo di scambiare anche qualche calcio al pallone con i due biancoscudati.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Prove tecniche di 4-4-2 ieri alla Guizza. Nella partitella in famiglia il tecnico ha schierato Bindi tra i pali, difesa con Boniotti e Favalli terzini e Russo ed Emerson centrali, a centrocampo Mandorlini e De Risio supportati sulle fasce da Madonna e Dettori e in attacco la coppia Altinier-Alfageme. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Brevi ha affidato le undici casacche gialle – che abitualmente contraddistinguono i possibili titolari – così: Russo e Emerson al centro della difesa, con Favalli sulla corsia mancina e Boniotti (più “terzino” sia di Cappelletti che di Sbraga) sul versante opposto; quindi un centrocampo a quattro con Madonna, Mandorlini, De Risio e Dettori, visto che quest’ultimo torna a disposizione dopo aver scontato il turno di squalifica contro il Pordenone; coppia d’attacco formata da Altinier e Alfageme. E l’argentino potrebbe essere la grande novità in avanti: il ballottaggio con De Cenco, dopo quanto visto ieri, pende maggiormente dalla sua parte. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Cristian Altinier scalda i motori, ma in vista dell’Ancona mister Brevi mischia le carte e nasconde ancora una volta la formazione. A due giorni dall’impegno casalingo (lunedì sera) del Padova contro i marchigiani, arrivati all’ultima spiaggia e, con 4 punti da recuperare sul Fano penultimo, ormai prossimi alla retrocessione diretta nei dilettanti, è stato il bomber mantovano l’elemento più in palla del gruppo nella classica partitella in famiglia disputata ieri pomeriggio alla Guizza. Ma la doppietta di Altinier non è stata l’unico spunto, visto che in campo il tecnico milanese ha provato un inconsueto “4-4-2”: sarà la seduta di oggi, fissata ancora alla Guizza, ma alle 11 e a porte chiuse, a decidere quale undici scenderà in campo nel posticipo del girone B di Lega Pro.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Alle scuole medie di Arzergrande e Codevigo, davanti a 300 ragazzi e ragazze, ieri Carlo Della Mea, giornalista di Telenuovo, ha inscenato un frizzante talk show con botta e risposta tra gli alunni e i calciatori del Padova Matteo Mandorlini e Michele Russo.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Di sicuro Padova-Ancona non sarà la partita che in molti si aspettavano di vivere. Il momento è delicatissimo, allo stadio potrebbe esserci il minimo storico stagionale considerato il posticipo al lunedì sera e una classifica che frena pure le migliori intenzioni. In vista dei playoff il tentativo di Oscar Brevi è quello di provare a rialzare una squadra che ha perso quattro partite consecutive e che pare essersi smarrita. Il tecnico si è chiuso a riccio, ha cancellato la conferenza stampa di inizio settimana e ha programmato la seduta di oggi a porte chiuse. Tutti segnali che fanno intuire la difficoltà con cui la squadra si trova a dover convivere. «Il momento è complicato — ha ammesso Emerson, uno dei leader del gruppo, a Telenuovo — ci siamo ritrovati dal lottare per il primo posto a piombare in una situazione difficile, psicologicamente e dal punto di vista dei risultati. È difficile passare dallo sperare di andare in testa a perdere quattro partite consecutive. Però a Pordenone ci è stato fischiato un rigore contro che non c’era e il gol del pareggio che avevamo segnato ci è stato annullato. Non è facile reagire a una situazione simile, di questo penso che tutti possano rendersi conto. Proveremo però a rialzarci, vogliamo tornare a vincere da lunedì contro l’Ancona». […]




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