Cittadella-Carpi, Pascali: “Occasione irripetibile! E vincendo saremmo a sole quattro gare dalla A…”

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C’è un treno da prendere. E per diversi granata, calcisticamente “maturi”, potrebbe essere l’ultimo a disposizione per fare il grande salto verso la Serie A. Alla vigilia di Cittadella-Carpi, primo turno dei playoff, Manuel Pascali, 36 anni il prossimo settembre, non ha problemi ad ammetterlo. E riguardo alla “serataccia” vissuta a Chiavari conferma: «Abbiamo già passato momenti simili e abbiamo sempre saputo reagire». Contro l’Entella non sembravate voi. Cos’è successo? «È una sconfitta che ci ha fatto rosicare, perché abbiamo raggiunto un traguardo impensabile all’inizio della stagione e non abbiamo neanche potuto festeggiarlo. Però, meglio che una serata tutta storta come quella capiti all’ultima di campionato piuttosto che alla prima dei playoff, no?».

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Avrebbe preferito un’altra rivale rispetto al Carpi, notoriamente “rognoso” da affrontare? «Qualsiasi avversaria, giunti a questo punto, sarebbe stata fastidiosa. Il Carpi lo conosciamo, è un’ottima squadra che, non a caso, l’anno scorso era in Serie A e per poco non è riuscita a salvarsi. È molto fisica e davanti conta su due elementi come Mbakogu e Lasagna, a cui basta una mezza occasione per colpirti. Noi, però, giochiamo in casa e per questo spero che il nostro pubblico ci sostenga numeroso, come meritiamo. Far bene domani sera ci regalerebbe una nuova carica, capace di spingerci anche con il Frosinone. E a quel punto, non dimentichiamolo, saremmo a quattro sole partite dalla Serie A».

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Ne parlavamo qualche settimana fa anche con Iori: tra voi “senatori” c’è la consapevolezza che un treno come questo potrebbe non ripassare. «È così, ce lo siamo detti tante volte in spogliatoio. È un’occasione irripetibile. L’ho ripetuto anche ai compagni: abbiamo la possibilità di conquistare sul campo la Serie A, qualcosa di grande e completamente nostro». Teme ci sia il rischio di quello che nel tennis si chiama “braccino”? «Assolutamente no. Il modo in cui abbiamo finito la stagione, a Chiavari, ha infastidito prima di tutto noi». Nel recente passato, dopo batoste simili, a Cesena come a Brescia, avete saputo reagire subito. «In questo biennio la capacità di rialzarci è sempre stata una nostra qualità. Il 4-1 con l’Entella può persino averci fatto bene, perché arriveremo ancora più concentrati alla sfida con il Carpi. Chiunque ci affronta sa che, se giochiamo “da Citta”, sono problemi».

(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)

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Pascali ripensa alla debacle di Chiavari: «Analizzeremo per bene la sconfitta con l’Entella, che non ci ha fatto festeggiare il raggiungimento di un traguardo, i play off, che mai avremmo immaginato a inizio stagione. Ho cercato di darmi qualche spiegazione per il 4-1 di giovedì sera, e vi posso assicurare che ci tenevamo a finire al quarto posto per passare direttamente al secondo turno, ed avere qualche giorno in più a disposizione per recuperare. È capitata una serata storta: loro ad ogni conclusione trovavano il gol, noi potevamo riaprirla con l’occasione di Iori e non ci siamo riusciti. Ci può stare, ed è meglio sia capitato giovedì che lunedì prossimo». Anche il difensore ci tiene a sottolineare la grande impresa del Cittadella al ritorno in serie B. «Questo gruppo in due anni ha fatto qualcosa di veramente straordinario. Vinto in Lega Pro e raggiunto gli spareggi per andare in serie A. Comunque vada da qui in avanti, il Cittadella credo meriti soltanto applausi». Sotto con il Carpi, allora. «Dobbiamo incanalare nella partita tutto l’entusiasmo che ci portiamo dentro per aver disputato un campionato di altissimo livello, e cercheremo di arrivare sino in fondo perché non siamo affatto appagati».

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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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