Live 24! Padova, settimana-chiave sul fronte societario: servono basi solide per pianificare la stagione

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Ore 21.30 – (Giornale di Vicenza) La promozione sul campo impressa da Stefano Rosso che nel pagellone presidenziale l’ha inserito nella sua personale lista dei più positivi, di fatto toglie dal mercato Michael Fabbro, non solo perché blindato dal contratto a scadenza 2018. La Virtus ripartirà dalle certezze del pres e da quelle degli accordi in essere: l’ossatura con capitan Bizzotto, pubblicamente elogiato dai grandi capi, Bianchi, Grandolfo, Minesso, Fabbro e Gashi pare inattaccabile, al pari delle permanenze degli enfants du pays Stevanin e Maistrello (e magari lo stesso Tronco e Bortot). Da valutare i rinnovi di Candido ed eventualmente Formiconi. Più in bilico il portiere Rossi, una delle ultime bandiere della compagnia. Quanto alla posizione del tecnico Bertotto, entro fine settimana si dovrebbe conoscere il suo destino dopo i colloqui con Seeber e la proprietà. Soltanto a fine mese, al limite, scatterebbe il casting per il novello timoniere. […]

Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) L’impennata delle ambizioni virtussine annunciata dalla proprietà, dopo un quadriennio speso a recitar da guastatore, da imbucato alla festa che però si divertiva un mondo a scombinar la tavola e a fare il briccone in salotto, non è solo il segnale dell’età della maturità giallorossa, ma anche e soprattutto una pianificazione figlia della rinnovata solidità del club e di cui il progetto di Stadium e centro sportivo per gli allenamenti, è solamente la punta dell’icerberg. «Vogliamo che la squadra sia sempre di più il simbolo della città», il messaggio lanciato dalla stanza dei bottoni. Un traguardo adesso certificato da 21 soci forti (gli ultimi due in arrivo a luglio) che con la famiglia Rosso compongono il nuovo assetto del Bassano, supportato da un’altra cinquantina di partner economici con partecipazioni differenti (dalla cartellonistica alla pubblicità di eventi e iniziative) che consentiranno di inseguire una stagione più vigorosa e rigogliosa, a provar a spianare i gomiti con le big. Competitiva quanto? Nessuno si è sbilanciato ufficialmente e allora lo facciamo noi. Diciamo indicativamente per un piazzamento tra le prime cinque e per tentare poi di farsi largo nella giungla play off. […]

Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Giugno è alle porte e impazza già il calcio mercato che, volenti o nolenti, coinvolge anche le formazioni impegnate nell’overseason. Fra queste ovviamente pure il Pordenone e in particolare Bruno Tedino, protagonista con i ramarri di due stagioni fantastiche, comunque vadano a finire i playoff. Avevamo già raccontato l’interesse di parecchie società di serie B e dei top club di Lega Pro per tutto il centrocampo neroverde (Misuraca, Burrai e Suciu), per gli attaccanti Arma e Padovan, per il fantasista Cattaneo e ora anche per Claudio Zappa, lanciato in questi ultimi turni. Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb sulle tracce del giovane esterno in prestito dalla Juventus ci sarebbero Ascoli e Brescia. Lo stesso sito specializzato sui movimenti di mercato racconta che il Pordenone starebbe seguendo Federico Guidi (tecnico della Primavera della Fiorentina), Cristian Stellini (Primavera del Genoa, interesse già segnalato sulle nostre pagine) e Alberto Colombo (tecnico del Sudtirol). Si allunga quindi ulteriormente la lista che già comprendeva Favretto (ex Venezia), Petrone (ex Bassano, Empoli e Catania), Longo (Pro Vercelli, ex Primavera del Toro) e Vivarini (ex Catania). […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tutti tranquilli! Gara uno degli ottavi non è andata bene (1-2 a Gorgonzola con la Giana Erminio), ma non è andata nemmeno malissimo. Mercoledì sera ai ramarri basterà vincere per 1-0 (o comunque con un gol di vantaggio) per staccare il pass per le final eight. Hanno la possibilità di centrare l’obiettivo anche senza Burrai e Berrettoni, la cui assenza si è sentita parecchio al Città di Gorgonzola. Senza la doppia B, non dimentichiamolo, sono riusciti ad avere la meglio sul Bassano (2-0). E quindi che differenza c’è stata fra la partita di domenica e quella di sette giorni prima? Innanzitutto l’assenza nel match con la Giana anche di Mirko Stefani (autore della doppietta che aveva steso i giallorossi di Bertotto), ma anche un atteggiamento diverso degli uomini di Tedino fra il match dei sedicesimi giocato in casa e gara uno degli ottavi giocata in Lombardia. Non parliamo di tattica o di schieramento (quasi uguale con una sola punta, Arma, e un centrocampo folto con Suciu vertice basso), ma di approccio mentale. Mentre con il Bassano i neroverdi sono scesi in campo con grande determinazione e concentrazione, a Gorgonzola sono sembrati più morbidi, quasi ritenessero che in ogni caso al termine dei 180′ del doppio confronto con i biancocelesti di Albè la qualificazione al turno successivo non sfuggirà. Forse nelle loro teste la Giana, nonostante gli avvertimenti di Tedino, non riusciva a rappresentare un autentico pericolo. […]

Ore 19.40 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha ripreso già ieri ad allenarsi: nessuna sosta, la Giana Erminio è attesa mercoledì al Bottecchia e bisogna tenere alti i regimi del motore. Con Berrettoni (infortunato, stagione finita), e Burrai (ultimo gara di squalifica da scontare) out, sarà una corsa contro il tempo per recuperare capitan Stefani (in foto), ai box a Gorgonzola a causa di un infortunio alla caviglia. Sarebbe molto importante avere il centrale difensivo, se non altro per la sua esperienza e leadership. Per il resto Tedino avrà tutti a disposizione per tentare l’assalto alla Giana: il Pordenone deve vincere (con qualsiasi punteggio) per passare il turno e avanzare ai quarti, in programma il 31 maggio e il 4 giugno. Intanto prosegue la prevendita dei biglietti: per oggi e domani è atteso il boom di richieste. […]

Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Adesso scatta l’operazione rimonta. Dopo la sconfitta nella gara d’andata degli ottavi di finale dei playoff di Lega Pro, il Pordenone ha solo un risultato a disposizione mercoledì al Bottecchia (20.30) con la Giana Erminio: la vittoria. In virtù del migliore piazzamento finale in campionato va bene qualsiasi punteggio per i ramarri, usciti sconfitti a Gorgonzola per 2-1. L’obiettivo è assolutamente alla portata per la squadra di Tedino, che deve però ritrovare qualche effettivo e, in particolare, il feeling col gol di Rachid Arma. Nelle ultime dodici partite il centravanti marocchino ha segnato solamente due reti: la sua prodezza è attesa nel match di ritorno. […] Il bomber di Agadir è stanco. Comprensibile, da un lato: ha giocato 35 gare in campionato e le due di playoff, quest’anno, cambiando modo di interpretare il ruolo, ha speso molto di più rispetto alle stagioni precedenti e ora è arrivato a corto di energie. La squadra, la città, gli chiede l’ultimo sforzo perché il suo apporto in zona-gol è fondamentale, anche a seguito dell’assenza forzata di Berrettoni. L’ariete non segna più dal match col Modena, terminato 1-1 e giocato il 5 aprile. Quasi due mesi d’astinenza, un’eternità per un cecchino come lui. “Rash” è un atleta e un professionista serissimo e sta soffrendo a causa di questa situazione: vorrebbe contribuire con un gol, ma le polveri sono bagnate. Se si sbloccasse contro la Giana Erminio il Pordenone ritroverebbe uno dei suoi punti di forza e potrebbe guardare con grande fiducia al prossimo turno, in cui il coefficiente di difficoltà si alza notevolmente. Ma adesso c’è da pensare al superamento degli ottavi, che passa anche attraverso di un risveglio di Arma in zona-gol.

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Lo sarebbe stato comunque, ma a maggior ragione dopo la tripletta rifilata alla Cremonese (che pur era passata in vantaggio con Brighenti) è chiaro che per il Venezia il primo spauracchio foggiano sarà il bomber Fabio Mazzeo. A quasi 34 anni l’attaccante salernitano ha disputato la sua miglior (e prolifica) stagione in carriera trascinando il Foggia in serie B. Mazzeo con 21 centri è risultato il cecchino di tutta la Lega Pro (assieme a Mancuso della Sambenedettese, davanti di una rete al tandem Bocalon-Gonzalez dell’Alessandria) e sabato sera è salito a quota 24 firmando la sua prima tripletta stagionale dopo 5 doppiette. Due dei tre gol di Mazzeo sono arrivati però grazie a due rigori, quantomeno generosi, concessi dall’arbitro Fiorini di Frosinone, dopodiché il definitivo 3-1 è arrivato su azione al 94′ mandando in visibilio i quasi 8000 tifosi dello Zaccheria. Una zampata fondamentale quella giunta nei minuti di recupero, poiché darà al team pugliese due risultati su tre per vincere la Supercoppa. «Aver segnato un gol in più del Venezia è importante, ma non verremo a giocare per il doppio risultato, come al solito scenderemo in campo per vincere ha subito chiarito nel post partita il tecnico Giovanni Stroppa, ex fantasista di Milan, Foggia e Udinese . Sabato giocheremo alle 16.30 e non avremo la facilità di poter vivere nell’atmosfera e temperatura ideale. Troveremo una squadra importante che ha vinto il campionato una settimana prima di noi, sarà bello confrontarci come abbiamo fatto con la Cremonese. La sfida con Pippo Inzaghi? No, l’avrebbe vinta lui, ogni palla che toccava segnava».

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Per i tifosi che hanno votato sul sito dell’associazione VeneziaUnited è lui il miglior giocatore arancioneroverde della stagione. Alexandre Geijo ringrazia tutti con disponibilità e simpatia, ma anche con una timidezza insospettabile dopo averlo visto battagliare con grinta e arrabbiarsi praticamente ogni domenica. «Penso sia impossibile trovare un solo migliore nel grande Venezia visto quest’anno, ma se lo dicono i tifosi certo non mi dispiace – si schernisce l’attaccante arancioneroverde -. Sono felice di esser stato apprezzato però, fin dal mio primo giorno su un campo da calcio, a me non sono mai interessate le mie prestazioni e il numero dei miei gol». […] In quale momento Alex Geijo adesso può confidarlo ha davvero pensato che nessuno avrebbe più ripreso il Venezia? «Il momento decisivo è stato a metà marzo, quando abbiamo battuto Modena e Bassano in pieno recupero. Due gare importantissime, giocavamo dopo il Parma e le altre, conquistare quei sei punti all’ultimo respiro è stato importante per la nostra classifica ma soprattutto per demolire le speranze altrui. Ma come, il Venezia ha vinto anche stavolta! devono aver pensato, e lì sicuramente abbiamo capito che avrebbero continuato solo a guardarci le spalle». Anche il numero 19 arancioneroverde non può evitare la domanda sul suo futuro. «Penso che la nostra squadra si sarebbe già salvata tranquillamente in serie B, pur trattandosi di una categoria molto strana e difficile. Qui all’inizio avevo avuto qualche problemino fisico ma poi è andato tutto al meglio. Ovviamente spero proprio di rimanere».

Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Battere il Foggia sarà l’unica via che il Venezia dovrà percorrere per aggiungere la Supercoppa alla sua bacheca stagionale, già ricca dopo la promozione in serie B e la conquista della Coppa Italia. Il 3-1 in rimonta del Foggia alla Cremonese, infatti, ha regalato ai pugliesi il vantaggio di poter giocare per due risultati su tre nella finale di sabato 27 allo stadio Penzo (ore 16.30). «Saremo condannati a vincere ma cambia poco, perché comunque non l’obiettivo sarebbe stato quello – commenta sereno il ds Giorgio Perinetti -. Ci proveremo con tutte le forze che avremo, abbiamo già fatto tanto ma proveremo a soffiare anche la Supercoppa a una squadra forte come il Foggia». […] Il dirigente lagunare e mister Inzaghi hanno già ridisegnato la preparazione estiva tenendo conto che dell’amichevole del 18 luglio a Detroit: la squadra salirà a Piancavallo la prima settimana di luglio, poi al rientro dagli States tornerà in ritiro in una località del nord anziché a Norcia come la scorsa estate. «Definendo tutto in maniera completa ai primi di giugno recupereremo il tempo perso, perché finora non ho contattato nessun giocatore né allenatore. Il Venezia oggi ha una credibilità riacquistata partendo da sottozero e questo è il risultato più grande. In serie B non dovremo avere la psicosi di vincere sempre, prima di tutto questo progetto non può permettersi passi indietro. Continuando a sfruttare bene le risorse le soddisfazioni arriveranno, Inzaghi ha ambizioni ma credo si possa essere tutti in sintonia».

Ore 17.50 – (La Nuova Venezia) Ultima settimana di lavoro per il Venezia, che ufficialmente chiude la stagione sabato pomeriggio con la partita contro il Foggia a Sant’Elena. Resta comunque ancora in ballo – nel senso che non è stata confermata ma nemmeno rinviata – la sfida amichevole contro la Lazio, la sfida tra Filippo e Simone Inzaghi. La formazione biancoceleste finisce la stagione domenica prossima, ultimo turno di campionato, impegnata allo stadio “Scida” di Crotone contro i rossoblù calabresi, che devono vincere e sperare in un passo falso dell’Empoli. Con la voglia di ferie che tutti a questo punto comprensibilmente hanno, l’ipotetica Lazio-Venezia potrebbe essere giocata al massimo mercoledì 31 maggio o giovedì 1 giugno. O queste date, o il discorso salta e se ne riparla al via della prossima stagione.

Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) […] «Un ultimo sforzo e portiamo a casa un’altra coppa» sottolinea il centravanti spagnolo nato a Ginevra, «non siamo appagati di aver conquistato la Serie B e vinto la Coppa Italia. C’è la possibilità di aggiudicarci anche l’ultima coppa. Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico, vogliamo chiudere alla grande una stagione già ampiamente positiva, ma quando si può vincere, si deve provare. Quest’anno abbiamo festeggiato tante volte, siamo anche riusciti a giocare bene, vediamo se ci riesce di farne un’altra sabato». […] Oggi inizierà la prevendita per la partita contro il Foggia di Giovanni Stroppa (inizio ore 16.30) Venezia che ha già programmato un’amichevole negli Stati Uniti durante il precampionato. «Giocare all’estero è una bella esperienza, soprattutto per chi non ha mai vissuto una situazione del genere. Sarà bello portare il Venezia a Detroit, anche perché la proprietà della società è americana». Geijo è legato al Venezia anche per la prossima stagione. «Mi trovo molto bene qua» aggiunge «la stagione è stata positiva per tutti noi. Sappiamo tutti come è il calcio, adesso dovremo parlare, vedere quasi sono i progetti della società. Non potremo sicuramente continuare tutti al Venezia anche in Serie B, decideremo insieme quale è il percorso migliore per tutti. Se dipendesse solo da me, è logico che vorrei rimanere al Venezia».

Ore 17.10 – (La Nuova Venezia) […] «Ci aspetta un campionato complicato, intrigante e insidioso» spiega Giorgio Perinetti, «la Serie B è lunga, estenuante e piena di trabocchetti. Un campionato che conosco bene, che ho illustrato al presidente Tacopina nell’incontro avuto prima che ritornasse a New York. Spero di essere stato molto esauriente, il presidente è sempre entusiasta, bisogna comunque prendere confidenza con il nuovo campionato che ci aspetta. Per il Venezia era fondamentale vincere prima la Serie D e poi la Lega Pro, ritornare nel calcio che conta in poco tempo». Non servirà una rivoluzione nella rosa. «Quando abbiamo allestito la squadra la scorsa estate, abbiamo guardato avanti, puntando su accordi biennali con quasi tutti i giocatori. Un anno fa abbiamo inserito 17-18 giocatori nuovi, adesso la base su cui lavorare c’è. Serviranno alcuni inserimenti per reparto, ma lo zoccolo duro è già pronto». Nell’ultima stagione le neopromosse dalla Lega Pro sono state quasi tutte protagoniste in positivo. «Sì, ma serve programmazione: Spal, Cittadella e Benevento sono sempre state nelle zone alte della classifica, ma sul retro della medaglia c’è il campionato del Pisa, anche il Vicenza aveva una rosa di categoria eppure è retrocesso». […]

Ore 16.40 – Queste le dichiarazioni rilasciate da Oscar Brevi in conferenza stampa oggi all’Euganeo. “Al giro di boa abbiamo fatto un buon percorso, siamo arrivati a quattro punti dal Venezia capolista. Per quanto riguarda le statistiche, nel girone di andata abbiamo utilizzato 12 over, Felipe Germinale e De Risio hanno contribuito poco per motivi fisici. Dal giorno dopo della fine del mercato abbiamo perso subito Fantacci e abbiamo subito una serie di infortuni. Avevamo un attaccante, un attaccante e mezzo per giocare. Non sono giustificazioni, è un bilancio citando numeri. Abbiamo avuto la seconda miglior difesa e il quinto miglior attacco. Statisticamente al primo campionato al primo anno qualcuno meglio di me l’ha fatto nel 1986-87 in C1, vuol dire che qualche difficoltà in più ad allenare il Padova ce l’hai. Prendere il Venezia sarebbe stato un miracolo sportivo, considerato che loro avevamo una squadra fortissima, una corazzata con over e bandiere. Se non ci fosse stato il Venezia avremmo avuto la possibilità di giocarci prima di tutto la promozione diretta. Bindi è stato il miglior portiere della categoria. L’attacco: tolto Cristian, che ha fatto un ottimo campionato, gli altri purtroppo non hanno reso secondo le possibilità. Giocare a Prato o giocare a Padova per un giovane fa tutta la differenza del mondo, a Padova il margine d’errore è esiguo. I giovani hanno reso un po’ meno, ma hanno qualità, si tratta solo di saperli aspettare. Per quanto riguarda i playoff sarete molto rammaricati, non ho ancora capito: al 71′ abbiamo avuto la fortuna di andare sul 2-1, l’Albinoleffe non usciva più dalla metà campo, avrei preferito avere tre espulsi e i giocatori coi crampi piuttosto di vedere quello che ho visto. Avrei preferito perdere 3-4-5 a 1 con tre espulsi e ho visto, invece, 20 minuti inaccettabili, per non usare termini pesanti. Sono un combattente, non mi sento tradito dai giocatori, a livello complessivo non mi sento assolutamente tradito. Nel momento topico del campionato ci sono mancate le forze e i giocatori. Il mercato? Il Parma ha potuto acquistare sette giocatori, sei dalla B e uno dalla A e alla fine ha fatto il nostro campionato. Ci sono due strade in Lega Pro: ci sono società che hanno fatto investimenti assurdi per la categoria che ci hanno messo 8-10 anni per salire, spendendo cifre inverosimili. Hanno vinto le squadre che in 2-3 di programmazione, di costruzione e di un pelo di pazienza che nel calcio si è persa sono riuscite a centrare la promozione. Se non ci fosse stato il Venezia, ce la saremmo giocata fino all’ultima. Questa squadra parte da un’ottima base, basterebbero 3-4 innesti, questo è il mio pensiero. Vado sempre avanti a testa alta, conosco l’impegno e la serietà che ho messo nel mio lavoro. Sono convinto che l’anno prossimo che questa squadra l’anno prossimo, se non troverà un altro Venezia, con 3-4 innesti potrà competere ai massimi livelli. E’ mancata un po’ di personalità all’interno del gruppo, ma con tanti giocatori nuovi c’è sempre bisogno di un po’ di tempo. E’ mancato un leader dentro lo spogliatoio e sul campo. Errori se ne fanno tanti, ne fanno tutti. Possiamo andare ad analizzare, per esempio, perché ha giocato Berardocco a Salò. I numeri non li ho inventati io, bisogna riflettere sui dati. O a Padova c’è qualche difficoltà a vincere in più, oppure siamo una massa di coglioni tutti. Solo non sono mai stato, è un lavoro difficile e complicato, ma la società ha fatto quello che doveva fare. La bella vita di qualche giocatore? Sono discorsi che non posso accettare, io ho giocato fino a 41 anni in Serie A, non posso concepire che un giocatore non capisca quali comportamenti deve avere. Abbiamo fatto esami del sangue per cercare la massima resa sotto il profilo dell’alimentazione. I casi sono due: se trovassi un giocatore in giro alle 3 di notte, per me è fuori rosa, ma non posso certo assumere un investigatore privato. Non posso fare l’investigatore, credo sia una difficoltà che non esiste solo a Padova ma che c’è ovunque. Non è assolutamente uno scaricare le responsabilità, spero che non ci sia qualcuno che voglia dire che ho fatto lo scaricabarile. Il contratto col Padova mi scade il 30 giugno, fino al 30 giugno sono a disposizione del Padova, accetterò tutto quello che deciderà la società. Se non sarò più l’allenatore del Padova ringrazierò tutti. Prima di questo brutto finale, avevamo fatto anche una chiacchierata informale sul futuro. Il possibile esonero post Bolzano? Se lo avessero fatto non sarei stato qui. Col senno di poi, a un certo punto della stagione, l’errore che posso imputarmi è di aver creduto di poter arrivare a una certa situazione in modo sempre migliore. Avrei potuto forse utilizzare meno qualche giocatore che ha tirato tanto la carretta, ma in quel momento col Parma forse potevo evitare sovraccaricare qualcuno come Neto Pereira e poi non lo abbiamo mai avuto. In quel caso mi era stata data la disponibilità al 100%, in quel tipo di situazione posso anche aver sbagliato”.

Ore 15.50 – (Giornale di Vicenza) Quale futuro ci si deve aspettare per i colori biancorossi? Dopo l’amarezza per la retrocessione in Lega Pro è questa la domanda gridata all’unisono dai tifosi. Di sicuro questa settimana dovrebbero arrivare le prime risposte, perchè sono in programma due importanti appuntamenti. Il primo si terrà oggi pomeriggio, è previsto infatti un consiglio di amministrazione del Vicenza. Il presidente della società biancorossa, Alfredo Pastorelli, si troverà faccia a faccia con i vice Marco Franchetto e Simone Dalla Vecchia, e con i consiglieri Gian Luigi Polato, Stelvio Dalla Vecchia, Leonardo Adamo e Antonio Mandato. Come dire buona parte dei soci anche di Vi.Fin., la finanziaria che controlla e detiene la proprietà del Vicenza. Facile immaginare che si parli della nuova situazione economica che si è creata dopo la retrocessione e che si discuta di quanti soldi ci vorranno per sostenere il prossimo campionato di Lega Pro. Di certo ci sarà anche un primo chiarimento dopo i malumori emersi per la gestione troppo centralistica dello stesso Pastorelli accusato di aver fatto tutto da solo, senza mai confrontarsi con gli altri consiglieri. Oppure di averlo fatto, vedi esonero di Pierpaolo Bisoli e successiva chiamata di Vincenzo Torrente, ma di aver anche detto ai consiglieri: ‘o si fa come dico io o mi dimetto’. Ma l’appuntamento più importante è senza dubbio quello di mercoledì quando si terrà l’assemblea dei soci di Vi.Fin. presieduta da Marco Franchetto, che ne è anche amministratore delegato, e che ha come vicepresidente lo stesso Alfredo Pastorelli, pure lui amministratore delegato. Oltre ai sette membri del Vicenza fanno parte della finanziaria anche Massimo Masolo, il più critico nei confronti di Pastorelli, Paolo Costa, Gabriele Calgaro, Marcello Taglialegne, Cristina Costa e Dario Cassingena. Alfredo Pastorelli ha già fatto sapere ai membri di Vi.Fin. che entro la fine di giugno servono poco più di 4 milioni di euro, di cui 2 milioni e 400 mila relativi agli stipendi e contributi dei mesi di marzo, aprile e maggio, più l’Iva del 2016. Perchè alla fine sempre una questione di soldi è. Chi ce li metterà? […]

Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Terzo capitolo del triste racconto che ripercorre e analizza il disgraziato campionato biancorosso. È il secondo dedicato alla storia di Pierpaolo Bisoli sulla panchina del Vicenza: se il precedente poteva prendere in prestito il titolo dalla saga di Guerre Stellari (“Una nuova speranza”), per questa nuova puntata è opportuno rifarsi ad un’opera della saggista indiana Arundhati Roy (“La fine delle illusioni”). L’inizio di questa “fine”, come accennato nella puntata scorsa, è il gol di Floccari che al minuto 97 di Vicenza-Spal consente agli estensi, futuri vincitori del campionato, di pareggiare. Per la squadra biancorossa è una mazzata. Confortano, però, i numeri della serie utile iniziata nel derby contro il Verona, giunta a sei partite: il Vicenza in questo periodo a cavallo tra dicembre e gennaio risulta la squadra più performante dell’intero campionato, prima sia per punti conquistati (12), sia per la solidità della difesa (appena 2 reti al passivo). Resta irrisolto il grosso problema dell’attacco che segna con il contagocce: urge un centravanti con il senso del gol. Per il momento è arrivato Ebagua, buona prima punta ma da diversi anni non più goleador. Tuttavia il presidente Pastorelli ha garantito che se necessario farà uno sforzo, quindi basta attendere gli ultimi giorni di mercato… E invece no. Il mercato si chiude senza alcun nuovo centravanti, ma con un doppio scambio sull’asse Vicenza-Bari: Raicevic e Galano vanno in Puglia, da dove arrivano la seconda punta De Luca e il mancino Doumbia, che nella sua breve carriera ha giocato prevalentemente da terzino o centrocampista di fascia sinistro. Chi ci ha guadagnato? La risposta sembra darla la partita che si gioca tre giorni dopo, proprio Bari-Vicenza: al San Nicola il Lane gioca bene, ma dopo l’illusorio pareggio di Ebagua al 79′ (assist di De Luca) ancora una volta non solo non vince, ma finisce per perdere. E il gol del 2-1, guarda caso, è segnato proprio da Galano, imbeccato di tacco da Raicevic. […]

Ore 15.00 – (Gazzettino) Sono passate appena due settimane dal termine della stagione regolare ma in casa Este la macchina organizzativa si è già rimessa in moto per programmare il prossimo campionato. Raggiunta la salvezza con un paio di turni d’anticipo e chiuso il torneo all’ottavo posto, la società giallorossa ha immediatamente confermato sulla panchina il tecnico Michele Florindo e altrettanto vorrebbe fare con alcuni dei giocatori più rappresentativi, così da avere un’ossatura su cui costruire la squadra del futuro. «A differenza dello scorso anno, quando l’improvviso addio di Pagan ci ha costretti ad iniziare il mercato in ritardo, questa volta ci siamo già seduti a tavolino per definire i possibili obiettivi», rivela il vice presidente Stefano Marchetti. E le idee seppur senza poter fare nomi, visto che fino a fine giugno gli atleti sono vincolati alle società di appartenza sembrano essere chiare. «Per quanto riguarda la difesa, puntiamo a trattenere tutti o quasi i ragazzi che hanno ben figurato quest’anno, a partire da capitan Lorello e passando per i vari Montin, Munaretto, Cassandro e Dei Poli», elenca il dirigente, per poi soffermarsi sugli altri reparti. «I centrocampisti saranno tutti vagliati, in base anche alle intenzioni che ci manifesteranno e credo che qualcuno rimarrà, come ad esempio di fratelli Faggin e Tessari». […] «Alcuni sponsor già presenti hanno deciso di impegnarsi maggiormente e, tramite loro, arriveranno anche altri nuovi sostenitori che ci permetteranno di lavorare più serenamente, alleggerendo anche il peso che da anni si sobbarca il presidente Lucchiari», evidenzia Marchetti.

Ore 14.30 – (Gazzettino) Si terrà domani il faccia a faccia tra il presidente Gildo Rizzato, Andrea Maniero e Luca Tiozzo nel quale si capirà se direttore sportivo e allenatore proseguiranno il loro matrimonio con l’Abano. La stagione entusiasmante vissuta dagli aponensi con tanto di quinto posto in classifica ed eliminazione dai play off con la Triestina ai tempi supplementari solo per la peggiore posizione in graduatoria, ha fatto sì che gli occhi di altre società anche di categoria superiore si siano posati proprio su Maniero e Tiozzo. Della serie, non mancano le richieste, anche se prima di sciogliere le riserve la priorità è parlare proprio con il patron aponense. «Andrea è di casa – afferma Rizzato – Con lui ci siamo prefissati in ciascuna stagione di non fare il passo più lungo della gamba, adesso vediamo cosa possiamo fare mantenendo sempre i piedi per terra e puntando sui giovani. Quanto a Tiozzo, è senz’altro un allenatore molto bravo che merita di arrivare in categorie superiori. Per me è sprecato in serie D, ma se deve continuare ad allenare in questa categoria gli consiglio di restare ad Abano». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino) Al Campodarsego è aperto il casting allenatore. Dopo avere chiuso consensualmente il rapporto con Cristiano Masitto, il direttore generale Attilio Gementi si è buttato a capofitto per individuare il nuovo profilo che guiderà i biancorossi nella prossima stagione. Tanto da avere incontrato nelle ultime ore alcuni papabili. Ma prima un flash su Masitto: «Lo ringrazio per il lavoro che ha svolto nonostante una situazione non facile. Ha sempre agito in sintonia con la società». Poi il diggì si sofferma sull’attualità più stretta: «Finora la chiacchierata più intensa è stata con Gianfranco Fonti, alla quale era presente anche il presidente Daniele Pagin. Entro mercoledì prenderemo una decisione, anche se non vogliamo fare le cose in maniera affrettata. Non vogliamo sbagliare allenatore, dato che stiamo studiando la possibilità di poter lavorare insieme al prescelto nell’ottica di un biennio». Con riguardo a Fonti, ha già avuto modo di lavorare al fianco di Gementi ai tempi del San Paolo: tre stagioni scandite da una salvezza, e da due quinti posti con tanto di approdo ai play off. Se la scelta del nuovo tecnico è l’argomento del giorno in casa Campodarsego, sul fronte giocatori si profila un’autentica rivoluzione. «Andranno via in tanti perché c’è stata un po’ di delusione. Non tanto per il piazzamento finale, dato che il terzo posto era comunque il massimo che potevamo ottenere in base alle nostre potenzialità, ma per l’atteggiamento di alcuni ragazzi. Ciò che non deve mai mancare al Campodarsego è l’entusiasmo». Quanto alle possibili conferme, un nome su tutti. «Cercheremo di ripartire da Aliù, il nostro capitano. È l’emblema della serietà e della professionalità. E poi non ci dispiacerebbe tenere Radrezza, D’Appolonia e Beccaro. In ogni caso prima dovremo confrontarci con il nuovo allenatore». è…]

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) Maggio è il mese degli allenatori e dei direttori sportivi. O meglio, il momento delle scelte che pesano, quelle dei presidenti, che appena conclusa una stagione si ritrovano a stabilire budget e collaboratori per il prossimo campionato. Ed è quello che sta succedendo in Serie D, con Campodarsego e Abano in pieno brain storming tra obbiettivi e primi accenni di mercato. Sono giorni intensi per Daniele Pagin, patron dei “Gabbiani”, e il collega di sponda aponense Gildo Rizzato. Pagin ha dato carta bianca al direttore generale Attilio Gementi, che dovrà portare in biancorosso un allenatore capace di alzare l’asticella, dopo aver chiuso il rapporto con Cristiano Masitto. I nomi snocciolati in settimana sono quelli di Antonio Andreucci, ora alla Triestina (ma sul piede di partenza), Gianluca Zattarin (padovano doc) che potrebbe cedere alle lusinghe di una piazza ambiziosa come Campodarsego e Gianfranco Fonti. Ha lasciato Reschigliano dopo tre stagioni, invece, il capitano Maurizio Bedin, che giocherà con ogni probabilità nello Spinea, chiamato dall’ex direttore sportivo della Vigontina, Alessandro Bragagnolo. Più intricata la situazione dell’Abano. Il presidente Gildo Rizzato deve fare i conti con le ambizioni del suo direttore tecnico Andrea Maniero – richiestissimo in Serie D e Lega Pro – col quale dovrebbe incontrarsi in settimana. «Tra martedì e mercoledì sistemerò la situazione con Maniero e Tiozzo» le parole di Rizzato. «Dobbiamo fare le cose fatte bene. Di sicuro asseconderò le loro ambizioni perché ho a che fare con professionisti che meritano grandi palcoscenici ma il budget dell’Abano resta quello». Maniero sembra avere più fretta. C’è l’ArzignanoChiampo che preme per allestire uno squadrone con l’ex attaccante del Padova come diesse e Tiozzo allenatore, ma anche dalla Lega Pro non mancano richieste, come conferma lo stesso dirigente. «Non nego che ci siano stati contatti ma voglio valutare i progetti proposti. La Lega Pro mi affascina, ma voglio assicurarmi che non si tratti di un “traghettamento” verso il baratro, come ultimamente spesso capita in questa categoria». Poi lancia un messaggio al suo attuale presidente: «Speravo di parlare un po’ prima con Gildo Rizzato, con il quale ho un rapporto straordinario, ma capisco la sua necessità di riflettere. Il calcio è il mio lavoro e in questi giorni mi sono guardato attorno, tant’è che alcune società mi hanno chiesto di decidere in pochi giorni. È difficile lasciar passare treni importanti». Sul futuro di mister Luca Tiozzo, il ditì Maniero è chiaro: «Voglio continuare a lavorare con Luca. Se dovessi andare via da Abano lo porterei con me, sia in Lega Pro che in Serie D», spiega Maniero. […]

Ore 12.50 – (Gazzettino) O dentro o fuori. Senza appello. Stasera al Tombolato cominceranno i play off di serie B, che mettono in palio l’ultimo posto utile per salire nella massima serie. Cittadella-Carpi è la prima gara degli spareggi, continuerà soltanto una delle due, che se la vedrà poi con il Frosinone in semifinale. La squadra di Venturato parte con un doppio vantaggio: quello di avere due risultati utili a disposizione su tre, perché in caso di pareggio sia nei tempi regolamentari e sia dopo i supplementari sarebbero i granata a passare il turno in virtù della migliore posizione di classifica al termine del campionato. Il secondo punto a favore del Cittadella è quello di giocare in casa, davanti ai propri tifosi, e il fattore-campo potrebbe dare quella spinta in più per avere la meglio sul Carpi. Venturato però non giocherà sul pareggio, e alla vigilia del confronto lo dice chiaramente: «Abbiamo una nostra precisa identità, e con questa andremo avanti anche contro una delle squadre più forti del campionato. Sicuramente avere due risultati a disposizione è un dato oggettivo, ma in una gara secca non devi pensare di avere un piccolo vantaggio sull’avversaria e giocare solo su quello. Punteremo alla vittoria, consapevoli che il piccolo vantaggio comunque c’è». I granata per la seconda volta nella loro storia disputeranno dunque i play off di serie B. Un risultato straordinario per una piccola realtà come questa, e Venturato lo sottolinea fieramente: «Va fatto un plauso a questo gruppo, ha disputato un campionato bellissimo. L’ho ripetuto tante volte, noi siamo una neopromossa, per tante persone il risultato ottenuto in stagione è il punto più alto in carriera, c’era chi mai aveva neppure giocato in serie B». […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) Per il Cittadella quello che comincerà stasera sarà il sesto play off disputato tra i professionisti. Due per categoria, e in tre occasioni la squadra granata è arrivata fino in fondo. Una volta in C2, due in C1, nella stagione 1999-2000 e nel 2007-2008. Tra i cadetti il Cittadella è arrivato agli spareggi nel 2009-2010, fermato in semifinale dal Brescia. Nelle precedenti occasioni i granata hanno sempre potuto contare sul grande apporto del pubblico, e anche con il Carpi si attende una massiccia risposta dai tifosi, l’ha auspicato anche Roberto Venturato nella conferenza stampa della vigilia. A ieri sera i biglietti venduti in prevendita erano 2.500, di questi 350 del settore ospiti. Non ci sarà quindi una grande affluenza dei sostenitori del Carpi, così stasera il Tombolato potrà tingersi tutto o quasi di granata. C’è stato poco tempo per preparare coreografie degne dell’evento, ma nel settore ultrà ci saranno delle lunghe strisce granata e bianche che scenderanno dalla gradinata est, non mancheranno poi le bandierine agli spettatori. […] Venturato recupera sia Litteri che Varnier, entrambi sono convocati grazie all’ausilio di un’apposita mascherina a protezione del volto. Litteri – come ha fatto capire l’allenatore – potrebbe giocare dal primo minuto, in coppia con Arrighini. Ieri prima della rifinitura c’è stata la consueta riunione tecnico-tattica dove si sono studiati gli avversari per provare poi in campo le contromosse. […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Esattamente un mese fa il Carpi veniva travolto per 4-1 al Tombolato dal Cittadella in una gara che ha regalato ai granata un’ulteriore spinta verso i play off. Questa sera, però, Iori e colleghi dovranno fare i conti con un avversario che nel frattempo, recuperati tutti gli infortunati, è cresciuto a visto d’occhio, come dimostrano gli undici punti su quindici in palio conquistati dagli emiliani nelle ultime cinque partite, con tre vittorie e due pareggi tra cui quello al Bentegodi con il Verona. Una squadra dunque in forma sul piano fisico e mentale, circondata dal grande entusiasmo dell’ambiente che sogna un immediato ritorno in serie A e che per l’occasione si affida pure alla scaramanzia, con i tifosi che hanno rispolverato lo striscione portafortuna che accompagnò negli ultimi play off nel giugno 2013 la promozione in serie B a spese del Lecce. […] Nessuna assenza nel Carpi e modulo 4-4-2. Le certezze, oltre al portiere Belec e la coppia d’attacco formata da Mbakogu e Lasagna, sono date dalla catena di sinistra che vedrà agire Letizia e, sulla linea di centrocampo, Di Gaudio, mentre a destra sono in ballo Struna e Sabbione per il ruolo di terzino e Concas e Jelenic per quello di esterno alto. In mediana Lollo e Bianco, qualche dubbio sui centrali difensivi con uno tra Poli e Gagliolo al fianco di Romagnoli. […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Dentro o fuori, adesso non si scherza più. Roberto Venturato ha l’aria serena e cerca di trasmetterla anche ai suoi uomini, mentre si appresta a dirigere l’allenamento che precede Cittadella-Carpi, primo turno ad eliminazione diretta dei playoff di Serie B. «Cerchiamo di curare ogni dettaglio per avere tutti la coscienza a posto, ma sapendo anche che, arrivati a questo punto, i margini su cui poter lavorare sono ormai pochi», confessa l’allenatore granata a margine della conferenza-stampa della vigilia. Già, mister. Ora contano le energie rimaste e la condizione fisica e mentale. Come stanno Litteri, Varnier e Salvi? «Sono tutti a disposizione. Litteri e Varnier hanno svolto un paio di allenamenti con la maschera protettiva mostrando entrambi una buona capacità di adattarsi. Gianluca, in particolare, è reduce da più di tre settimane di assenza dal campo, ma negli ultimi 10 giorni ha sempre lavorato intensamente. Il primo allenamento con contrasti l’ha affrontato soltanto sabato, ma le sensazioni sono positive, sia da parte mia che sua. È un giocatore importante, che potrebbe anche partire dal primo minuto». […] Avrebbe preferito incrociare un avversario meno scafato rispetto al Carpi di Lasagna e Mbakogu? «Di fronte avremo una squadra costruita per tornare in Serie A, che in questa stagione ha pagato i tanti infortuni avuti, non potendo contare su giocatori che, però, ora ha recuperato. In ogni caso, per tutte le squadre arrivate ai playoff vale il ragionamento che abbiamo fatto anche noi: e cioè che avrebbero potuto giocarsi la promozione diretta se gli episodi fossero girati in modo diverso. Se si vuole giungere in fondo, bisogna saper battere tutti». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) «Mi auguro che ci sia tantissima gente ad applaudire e sostenere questa squadra, che vuole regalare un sogno anche ai tifosi. Poter contare su un Tombolato pieno sarebbe un ulteriore piccolo vantaggio per noi». È l’auspicio di Roberto Venturato per quanto riguarda la gara di stasera. Ebbene, al momento i botteghini dicono che i tagliandi già staccati sono 2.500: ai 1.800 venduti sabato sera se ne sono aggiunti 700 ieri. Di questi, 2.150 sono stati acquistati dai sostenitori granata e 350 da quelli carpigiani. […] Per la gara non sono previste coreografie ad hoc, ma, come spiega il portavoce Pierluigi Basso, a nome del Centro Coordinamento Club Granata, «il sostegno sarà massimo. La vicinanza all’ultima partita di campionato ha fatto sì che non fosse possibile indire un’altra riunione preparatoria, ma c’è stata la maggior diffusione possibile delle locandine pre-partita e, allo stadio, saranno riproposte le coreografie viste nel derby. Come il presidente Gabrielli, anche noi ci auguriamo che si arrivi a 5.000 presenze». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Quali i possibili scenari? Con l’arrivo di un socio di maggioranza, l’attuale amministratore delegato potrebbe uscire di scena, restando solo come sponsor, ma la cosa non è scontata: in presenza di programmi condivisi e sintonia con chi subentra, Bonetto potrebbe pure mantenere l’attuale partecipazione. Se entrassero in scena uno o più azionisti con quote di minoranza, verrebbero sgravati i carichi economici di Bergamin ed eventualmente degli altri soci. Qualora non vi fossero nuovi ingressi, infine, sarebbe l’attuale stato maggiore a definire assetti, strategie e programmi e non sono da escludere sorprese, con la possibilità che sia lo stesso Bonetto, che di principio sembrerebbe contrario a un ridimensionamento dei programmi, ad attivarsi in prima persona per cercare nuovi soci e acquisire a sua volta il pacchetto di maggioranza.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Quella che si apre oggi è una settimana importante per il futuro del Padova sul fronte societario. In ballo la possibilità che si vengano a creare i presupposti per un nuovo assetto, ma non necessariamente una vera e propria rivoluzione, al termine del triennio targato Bergamin-Bonetto che ha visto la rinascita del Padova dopo la mancata iscrizione al campionato di Lega Pro nell’estate del 2014. Domani sarà possibile cominciare a capire qualcosa in proposito, anche se l’atteso incontro non avrà una veste ufficiale vera e propria e sarà una riunione informale tra tutti gli attuali soci in cui il presidente Giuseppe Bergamin, che ha già annunciato di volere restare all’interno del Padova per garantire continuità, aggiornerà i propri compagni di avventura sugli sviluppi dell’azione da lui svolta al fine di rinforzare la società e, possibilmente, ridimensionare la sua quota di partecipazione, ufficialmente al 42 per cento, ma che, per effetto di tecnicismi societari, in realtà ora avvicina il 50 per cento. […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Le ultime sette partite (18 per cento del campionato) in cui il Padova ha rimediato cinque sconfitte, oltre a una vittoria e un pareggio, hanno compromesso la possibilità di arrivare sul podio, con una crisi sfociata nell’immediata eliminazione ai play off. Interessante l’andamento anche analizzando i bottini conquistati mese per mese, escludendo agosto e maggio (una sola gara) e gennaio (due). A settembre nella classifica parziale biancoscudati ottavi (8 punti su 15), a ottobre sono in vetta con il Bassano (11 su 15), a novembre secondi (9 su 12) alle spalle del Pordenone. A dicembre terzo posto (11 su 18), idem a febbraio (10 su 12, en plein per Venezia e Parma) e di nuovo in vetta a marzo (10 su 12) con Venezia, Samb e e Fano. Da incubo, infine, aprile con un punto su 18 e l’ultimo posto. Con i punti della penultima (5) il Padova avrebbe chiuso il campionato al secondo posto. Nel complesso identici punti conquistati all’andata e al ritorno (33). […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Un inizio con il freno a mano tirato, ventitré partite con ritmi da promozione e il crollo nel mese di aprile. L’andamento del Padova regala spunti importanti in chiave futura, permettendo di individuare gli aspetti in cui i margini di miglioramento sono più ampi. Dopo otto giornate, e in particolare dopo il ko con la Sambenedettese che sembrava destinata a chiudere l’esperienza padovana di Brevi, si era giocato il 21 per cento del torneo e i biancoscudati viaggiavano al decimo posto con dieci punti all’attivo (due vittorie, quattro pareggi e due ko). Poi è seguito un lungo periodo (60 per cento del campionato) in cui la squadra ha viaggiato alla grande: 52 punti in 23 gare (16 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte), con il solo Venezia appena sopra (53 punti) e tutte le altre (Parma 45, Pordenone 41, Feralpi 39, Reggiana 37) nettamente più in basso.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Confronto necessario, si parli chiaro”) Domani è in programma un summit tra gli azionisti, e forse avremo un primo chiarimento sulle posizioni precise di ognuno. Insistiamo sul “primo”, perché l’impressione è che, a questo incontro, ne seguiranno altri, tesi a capire sin dove ci si potrà spingere nella (ri)definizione di pesi specifici e ruoli. Ci permettiamo di esprimere forti dubbi sul fatto che, dopo liti e discussioni che hanno caratterizzato anche di recente il loro rapporto, B&B ritrovino la sintonia e la compattezza sbandierate a più riprese lungo il cammino, quando le acque, come al termine della passata stagione o dopo le 8 partite iniziali dell’attuale, erano fortemente agitate. Nel Padova, a nostro avviso, deve comandare uno solo, non si può, per quieto vivere, cercare di andare d’accordo così, di facciata. […] Non servono “rivoluzioni”, ma idee e un progetto tecnico su misura. Sin qui si è proceduto con rimescolamenti di strategie imposti ora dall’uno e ora dall’altro. L’abbiamo sempre sostenuto, e lo ripetiamo a maggior ragione alla vigilia di decisioni importanti: ai tifosi padovani si deve parlare chiaro, non cullando sogni o promesse impossibili. E parlare chiaro significa muovere passi proporzionali alla lunghezza delle proprie gambe. Spendendo anche di meno, se necessario. Basta dirlo, appunto.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Confronto necessario, si parli chiaro”) Una premessa: consiglieremmo a Bergamin e Bonetto di lasciar perdere i social e i “leoni” da tastiera che si dilettano sui vari siti proponendo soluzioni, per il futuro del Padova, fuori da ogni logica o, peggio, fantascientifiche. Parliamo di allenatori e giocatori su cui è esploso il “tam tam” in Rete con largo anticipo rispetto ai tempi abituali. Prima di tutto, cari signori, vengono il Padova e il suo assetto societario. E i ragionamenti su quello che sarà, adesso vanno fatti partendo da una chiarificazione, nella compagine azionaria, quanto mai necessaria dopo quanto è successo negli ultimi mesi. Non è più un mistero – a dire il vero, non lo è mai stato neanche nelle annate precedenti, ma quando lo si sottolineava si veniva additati alla pubblica piazza come fomentatori di zizzania – che i due soci storici del (nuovo) Biancoscudo siano andati raramente d’accordo. Oggi siamo al redde rationem, o l’uno o l’altro: insieme è molto difficile che proseguano l’avventura, dopo un patto triennale esauritosi con il quarto posto nel campionato appena finito, ma con un’amarissima eliminazione al primo turno dei playoff per la Serie B. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Sul tavolo, tra i tanti argomenti, potrebbe esserci anche il “nodo” del direttore generale Giorgio Zamuner, dalla cui conferma – o meno – dipende ovviamente l’intera architettura del progetto tecnico per il prossimo campionato. L’ex dirigente del Pordenone ha già in mano il rinnovo per la prossima stagione, ma attende ovviamente le direttive della proprietà per riprendere a lavorare sulla scelta del prossimo mister, sui rinnovi dei giocatori in scadenza, sui nuovi innesti da ricercare.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È dal summit di domani, tuttavia, che si attendono le risposte più importanti. Non si tratterà né di un Consiglio di amministrazione vero e proprio né di una formale riunione tra i soci, ma dovrebbe uscirne comunque qualche elemento utile a capire come proseguirà il corso del binomio Bonetto-Bergamin. Dopo tre anni di lavoro insieme, e sempre in attesa di una risposta circa possibili ingressi nella compagine azionaria, i due soci fondatori dovranno fare chiarezza sul futuro del Padova, e quindi sulla possibilità – ma rimane un grosso punto interrogativo – di proseguire insieme nell’opera intrapresa tre anni fa anche in mancanza di nuovi soci all’orizzonte.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ancora quarantott’ore, e forse si comincerà a capire quale sarà il futuro biancoscudato. Non del tutto, visto che la definizione dei quadri societari e tecnici in vista della prossima stagione è ancora in alto mare, ma almeno in parte, tra oggi e domani, si potrebbe comprendere in quale direzione andrà il Padova. Il primo appuntamento, fissato per oggi pomeriggio, riguarda il tecnico Oscar Brevi, che a più di una settimana dall’eliminazione dai playoff tornerà a dire la sua. Il secondo, e decisamente più importante, è quello che domani pomeriggio vedrà il faccia a faccia tra i due soci fondatori ed il resto dello stato maggiore del club di viale Rocco. Un passo alla volta, si prova ad andare avanti. […]




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