Live 24! Padova, è un giovedì di attesa sul fronte allenatore. Ma Zamuner non se ne sta con le mani in mano…

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Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Mentre si attende il comunicato della società che farà chiarezza sullo stadio in cui il Mestre disputerà la Lega Pro, il mercato arancionero continua a muoversi ed ha portato ad un’altra importante riconferma: quella di Marco Beccaro. Protagonista assoluto nella scorsa stagione, l’attaccante-centrocampista ha trovato l’accordo che lo legherà al Mestre per il prossimo anno, aggregandosi a Dario Sottovia che già mercoledì scorso aveva annunciato il prosieguo della sua avventura a Mestre. E ad una conferma importante, segue una partenza altrettanto pesante: Mehdi Kabine infatti tornerà a militare nel Campodarsego, come comunicato dalla società padovana nella giornata di ieri, mentre per Gianpietro Zecchin e Stefano Casarotto dovrebbe essere vicinissima la firma che vale il rinnovo. […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In attesa della presentazione ufficiale prevista domattina, già le prime indicazioni per Giuseppe Magi nella sua nuova esperienza da allenatore del Bassano nel prossimo campionato di Lega Pro. Presto per fare valutazioni sulla campagna trasferimenti, ma il neo-tecnico giallorosso getterà uno sguardo sul Gubbio, la sua vecchia squadra sempre in Lega Pro, con un occhio di riguardo per i giocatori in scadenza di contratto che potrebbe risultare utili a Bassano. Magi non vuole «scippi» alla sua ex società, ma ci sono quattro nomi sul suo taccuino e che potrebbero fare al caso del dg Werner Seeber. Si tratta di due difensori (Alex Marini, classe 1983 e Michele Rinaldi, classe 1987) e, soprattutto, di un centrocampista centrale che sostituirebbe il partente Mattia Proietti, promesso sposo del Pescara. Si tratta di Alfredo Romano, esperto regista classe 1981 reduce da una stagione eccellente con la maglia eugubina. Il Gubbio vorrebbe fare un tentativo per il rinnovo, Magi potrebbe dare indicazioni di puntare su di lui per la linea mediana, magari con un contratto annuale. Più complesso arrivare a Daniele Casiraghi, classe 1993, uno dei gioielli del Gubbio della passata stagione: il fantasista era in scadenza di contratto, ma ha rinnovato ieri con i rossoblù con un biennale (fino al 2019) e una clausola che prevede come, in caso di chiamata in Serie B, sarà lasciato libero senza contropartita. In uno scenario simile difficile che il Bassano possa inserirsi. […]

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Incassato il consenso della spettabile platea, salvo pochi irriducibili che si attendevano il nome ad effetto, come se la griffe pregiata garantisse automaticamente il risultato, Bassano avvia il Magi-time con la consapevolezza di aver ingaggiato il profilo più intrigante e potenzialmente futuribile in circolazione. Ovvio, poi serviranno munizioni adeguate per andare in battaglia ma intanto la designazione del generale conforta in anticipo poiché si tratta di allenatore abituato a imprimere una spiccata identità alle sue squadre con un preciso e riconoscibile marchio di fabbrica. La priorità ora sono gli under, la cui quota quest’anno salirà da regolamento visto che gli over 23 organico non dovranno superare le 14 unità, due in meno dell’anno scorso. In quest’ottica, oltre ai due rientri annunciati di Alberto Barison dall’Arezzo e di Andrea Bonetto dal Mestre, entrambi centrali difensivi con cui completare il pacchetto degli stopper, c’è da registrare il ritorno probabilissimo anche di Enrico Trento, centrocampista multiuso, 20 anni, un metro e 72, svezzato nel vivaio e reduce da un biennio da protagonista in D: 25 presenze alla Fenadora e, quest’anno, 32 al Feltre, coronate da due reti. […] Inoltre verrà affrontata a breve la questione dei rinnovi in bilico: quelli più importanti in sospeso riguardano Roberto Candido e Giovanni Formiconi, entrambi a scadenza il 30 giugno anche se il secondo ha un’opzione di prolungamento. Candido è indubbiamente un tipo di giocatore che per caratteristiche si sposa alla perfezione con l’idea di football rapido e tranciante che ha in mente Magi, ideale per il suo 4-3-3. Formiconi invece potrebbe essere penalizzato dal suo status di over, visto che impegno e rendimento non sono in discussione. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Uno è Sergio Bolzonello, vice presidente della Regione, giacca e cravatta, aplomb da premier. L’altro è Bolzo, tifoso numero uno del ramarro, maniche di camicia, in piedi in curva vicino a Lovisa al Bottecchia, in piedi al Franchi, rosso in volto, braccio levato ad accompagnare ritmicamente gli apprezzamenti che sgorgavano diretti dal cuore sull’operato di Pillitteri, arbitro della semifinale persa ingiustamente dai neroverdi con il Parma. Talmente accesa la critica che a un certo punto Stefano Pioli (tifoso del Parma), neo tecnico della Fiorentina, seduto poco più il là, riconosciuto il vicino, sarebbe intervenuto ricordandogli la sua carica istituzionale. Poco dopo è intervenuto anche il funzionario Digos, presente nel settore. «No assicura Bolzonello -, non mi ha riconosciuto e non mi ha chiesto i documenti. Niente daspo, ma sorride ora il vice presidente questa volta ho rischiato. Poi mi sono spiegato col funzionario che mi aveva invitato a smettere perché, a suo parere, stavo contagiando altri tifosi neroverdi presenti. Mi sono scusato e, da persone civili, ci siamo stretti la mano sorridendo. Tutto finito là». A difendere Bolzonello anche il consigliere comunale di Forza Italia di Cordenons, Loris Zancai, presente al Franchi.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mauro Lovisa è stato chiaro, più volte. Chi vorrà i gioielli del Pordenone stavolta dovrà pagare. Il presidente neroverde ha pronunciato questa frase in riferimento alla posizione del tecnico Bruno Tedino, ma la si può estendere agli altri elementi della rosa. […] C’è da registrare l’interesse del Catania per Rachid Arma, ma anche in questo caso sarebbe necessario spendere per avere il marocchino. Si attende poi il rinnovo di contratto da offrire a Michele De Agostini, uno dei big in scadenza. Incerto il futuro di Paolo Marchi, che potrebbe cambiare aria. Torneranno alla Juventus Stefano Padovan, Giulio Parodi e Claudio Zappa, mentre Danilo Bulevardi farà ritorno al Pescara. Potrebbero uscire Stefano Pietribiasi e Riccardo Martignago, mentre si valuta il ruolo del portiere, con Matteo Tomei che ha un contratto che lo lega al Pordenone in scadenza il prossimo anno ma che piace ad altri club. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] In sala stampa Marchi faticava quasi a parlare, non riusciva a guardare in faccia chi gli stava facendo le domande. Non era una mancanza di rispetto, il difensore stava praticamente per piangere e voleva tenere la schiena dritta anche nel momento più difficile: «Sono poco lucido in questo momento – si è scusato immediatamente -. Dentro di noi c’è una delusione immensa, perché tutti ci credevamo tanto e penso che si sia visto sia dal vivo che da casa. Il calcio, ma l’assioma è vero per lo sport in generale, non sempre riesce a darti ciò che tecnicamente meriteresti. Ci abbiamo provato con tutte le forze, ma è andata male». Poi Marchi è tornato sugli episodi chiave della partita di Firenze: «Nell’occasione di Buratto (il rigore reclamato dal Pordenone, ndr) l’arbitro era molto lontano, ma a parti invertite forse non sarebbe finita così». E ancora: «Eravamo molto vicini all’obiettivo e stavamo bene fisicamente. Dispiace ancora di più, perché sappiamo che tutti gli anni non sono sempre uguali e che non sarà facile tornare in questa situazione. Speriamo di evitare i playoff in futuro e di avere più fortuna, perché uscire così fa molto male». Poi continua a ripetere: «Eravamo a un passo, eravamo a un passo». Poi non riesce più a parlare. E lascia il Franchi a mani vuote dopo aver toccato il sogno.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Nei prossimi giorni Mauro Lovisa e Bruno Tedino si incontreranno per decidere come e, soprattutto, se andare avanti insieme. Le premesse non sono rassicuranti. Il popolo neroverde vuole il terzo anno di Tedino. Lo ha chiaramente fatto capire cantando in coro il suo nome al termine del match col Parma prima di invitare tutta la squadra sotto il settore riservato al tifo naoniano. Lovisa però ha aperto per primo le ostilità. Prima ha criticato le scelte tattiche del tecnico per la finale: «C’è rammarico perché dovevamo osare di più. Non sono stato contento della difesa a cinque. Con l’ingresso di Martignago siamo tornati al vecchio modulo (4-3-3, ndr), le cose sono andate nettamente meglio e abbiamo pareggiato». Poi, sollecitato, ha denunciato tutto il suo disagio sulle voci di divorzio da Tedino e da alcuni fra i pezzi più pregiati dell’organico neroverde: «Il futuro di Tedino? Bruno – ricorda – ha ancora due anni di contratto. Se mi viene a dire che per lui è finito un ciclo, lo ascolterò. Ascolterò anche gli eventuali pretendenti. Perché dovranno venire a parlare con noi. Non faremo i buoni samaritani né per Tedino né per i giocatori sotto contratto. Al massimo – conclude fra il serio e il faceto Lovisa -potranno restare a fare i giardinieri al De Marchi». […] «Hanno visto tutti, credo – ha affermato Bruno Tedino -, che abbiamo giocato meglio del Parma e che avremmo meritato noi la finale. Sono venuti in duecento – racconta forse esagerando un po’ – a congratularsi con noi. Se poi a qualcuno non siamo piaciuti – è il messaggio -, pazienza». Fra questi c’è però il suo datore di lavoro… «Il presidente – ha risposto diplomaticamente il tecnico dei ramarri – è il presidente e può dire tutto ciò che vuole». […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) «Pordenone eliminato dall’arbitro! Scrivetelo, questo è il titolo giusto per riassumere il furto che abbiamo subìto stasera». Parole e musica di Sergio Bolzonello, primo tifoso del Pordenone calcio, società che ha personalmente contribuito a far rinascere dalle proprie ceneri quand’era sindaco della città sul Noncello e il club si era ritrovato a ripartire dalla Promozione una dozzina di anni fa. Presente in tribuna a Firenze, l’altra sera, il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia ha smesso i panni del politico per indossare quelli del vero supporter. E alla fine, dopo l’ennesimo torto arbitrale subìto dai neroverdi, si è scatenato. I suoi strali provenienti dalla tribuna e indirizzati al direttore di gara hanno acceso le proteste di alcuni tifosi e dirigenti del Parma, tra cui Stefano Pioli, fresco ex allenatore dell’Inter, neo tecnico della Fiorentina e soprattutto parmense doc. […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] Ci sono loro, una trentina di irriducibili, ad attendere il pullman del Pordenone che varca i cancelli del De Marchi poco dopo le 14. […] Stefani, capitano costretto alla tribuna da una squalifica mai così inopportuna, e compagni scendono uno a uno. Sguardi intrisi di delusione e tristezza. La consapevolezza di aver dato tutto. La difficoltà di accettare un verdetto, per quanto visto in 120 minuti, ingiusto. Per tutti fioccano applausi. Il gruppetto di supporter neroverdi fa sentire il suo calore. Sono applausi di ringraziamento. Tra gli altri, proprio Stefani, Martignago, Cattaneo, Buratto, Arma e Marchi, l’autore dell’1-1 del tripudio e della speranza, si fermano a stringere mani prima del rompete le righe. Quando scende, lui gli applausi si fanno ancora più intensi. Il suono è ovattato da una leggera pioggia. Ma si sente forte il tributo a Bruno Tedino. L’allenatore del Pordenone, non si sa ancora per quanto, saluta e ricambia con lo sguardo. Un amore che la sconfitta di Firenze non ha minimamente scalfito. «Vogliamo che resti – fanno sapere all’unisono alcuni presenti -, ma molto dipenderà dalle proposte che gli arriveranno. Difficile rifiutare una chiamata dalla serie B». […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) […] Dal fischio finale di Parma-Pordenone, la partita che ha estromesso per il secondo anno consecutivo i neroverdi a un passo dalla finale dei playoff, l’attenzione si è spostata sul futuro di Bruno Tedino. […] «Non penso sia il momento di affrontare l’argomento – ha dichiarato il tecnico neroverde -, ma assicuro che non ho avuto contatti con nessuno». […] Con il presidente Mauro Lovisa permane stima reciproca. Ma pure qualche diversità di vedute. Come nel post-partita di Firenze. «Potevamo osare di più – ha fatto notare il massimo dirigente del Pordenone -. La mia filosofia di calcio è nota: la difesa a 5 non mi convince. Non a caso quando abbiamo cambiato assetto è arrivato il pareggio. Considero la squadra di questa stagione molto più forte di quella dell’anno scorso. Da questa ossatura ripartiremo, cercando di inserire qualche rinforzo importante. Magari un attaccante decisivo».L’allenatore ha glissato sui rilievi tattici con un elegante: «È il presidente e ha il diritto di dire ciò che vuole». Ma si è lasciato andare a un commento amaramente ironico sulla consistenza della rosa: «Difficile vincere un gran premio di F1 guidando una 500». Sull’allenatore, Lovisa non ha esitato a ricordare il vincolo esistente, aggiungendo: «Il problema non sussiste. Per me Tedino resta. Comunque, se qualcuno lo vuole, deve parlare con me. Mi sono stufato di fare il buon samaritano». […]

Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Furibondo in tribuna come tutti i pordenonesi presenti, Mauro Lovisa in conferenza stampa a fine partita ha sfoderato una grande aplomb: «Il rigore su Buratto? – ha affermato -. Forse non c’era. Ma non è importante, mi sono arrabbiato perché lì avrebbe dovuto fare gol. Mi ha dato più fastidio l’episodio del gioco interrotto per un giocatore a terra causa crampi. Pietribiasi? Anche lui si è divorato un gol incredibile: forse era destino che chiudesse la stagione a quota zero. Il Parma, comunque, ha dimostrato di non essere la corazzata che molti dipingono e ritengo che il Pordenone al completo sia più forte dei ducali, gioca e propone un calcio decisamente migliore». Anche Tedino ha scelto la via della diplomazia nel dopo-gara: «Tra la rabbia e la soddisfazione per la gran partita disputata – ha esordito in sala stampa – prevale la voglia di dire grazie al gruppo, totalmente rinnovato e partito con la spada di Damocle dei risultati dello scorso anno, del secondo posto e della semifinale playoff, eppure capace di fare ancora di più, meritando in tutte le gare dei playoff disputate e in particolare contro il Parma. Arrabbiato? In diretta ero proprio incazzato: Baraye è rimasto a terra diversi minuti e poco dopo ha fatto uno scatto da centometrista su Semenzato. Ma parlare dell’arbitraggio sminuirebbe la nostra splendida prestazione. Noi siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto, portando in giro per l’Italia il marchio Pordenone. E l’abbiamo fatto anche a Firenze nel migliore dei modi. La partita l’abbiamo preparata con attenzione e massima umiltà. È andata male, ma il calcio ha le sue regole e bisogna saperle acettare. Anche se mi rode il c…». […]

Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) Così no, fa troppo male. È vero, resta la soddisfazione di un Pordenone uscito a testa alta dopo avere letteralmente annichilito il Parma, ma il rammarico dell’occasione perduta a causa delle assenze troppo pesanti soprattutto in attacco, si mescola alla rabbia per una direzione arbitrale oggettivamente iniqua, irritante, fastidiosa. E il mix è davvero difficile da buttar giù. Pordenone defraudato a Firenze: di solito non amiamo prendercela con gli arbitri, usarli per spiegare una sconfitta. […] Già, perché il signor Luigi Pillitteri di Palermo – fischietto conosciuto anche per essere il nipote di Paolo Pillitteri, già sindaco di Milano, nonché cognato di Craxi – ne ha combinate di cotte e di crude l’altra sera al Franchi. […] A Firenze ha commesso 4 gravi errori, tutti a scapito del Pordenone. Eccoli.1º errore. Nel secondo tempo regolamentare, al 33′ punizione per il Pordenone dai 25 metri, batte Burrai e la palla incoccia sul gomito proteso di Baraye in piena area. Braccio che aumenta la superficie del corpo, quindi penalty netto, non concesso.2º errore. Al 35′ angolo di Burrai, palla verso il fronte opposto, Iacoponi stende platealmente in piena area Padovan. Poi la palla arriva a Martignago, che mette al centro e Marchi segna l’1-1. Ma quel rigore andava dato, impensabile che l’arbitro abbia concesso il vantaggio.3º errore. Forse il più clamoroso: al 6′ del secondo supplementare Baraye rimane a terra nell’area neroverde (probabilmente per crampi), l’azione prosegue e nasce un pericoloso contropiede del Pordenone, due contro due di Martignago e Padovan. Solo a quel punto l’arbitro interrompe l’azione per consentire i soccorsi al giocatore del Parma. Quindi fa riprendere il gioco con una “palla a due” che favorisce la restituzione della sfera dal Parma al Pordenone (c’è quindi la consapevolezza del fatto che la palla fosse in possesso dei neroverdi).4º errore. È l’ultimissimo minuto di gioco, si aspetta solo il triplice fischio, Marchi lancia lungo, Lucarelli spizza contrastando Padovan, Buratto ci crede e si avventa sulla palla, solo davanti al portiere Frattali. Lo supera, allunga il passo, perde l’equilibrio, ma mentre è “in volo” l’estremo avversario lo tocca. Il rigore ci sta a norma di regolamento e sarebbe anche espulsione, particolare non trascurabile perché se poi il penalty fosse stato fallito, il Parma – che aveva esaurito le sostituzioni – avrebbe dovuto affrontare la “lotteria” dei tiri dagli undici metri senza un vero portiere tra i pali. […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Tutto rimandato a lunedì prossimo. Nelle speranze dei tifosi del Vicenza l’assemblea dei soci di «Vi. Fin. Spa», la finanziaria che detiene le quote di maggioranza del club berico, avrebbe dovuto risolvere definitivamente la crisi che la società di via Schio sta vivendo dopo la retrocessione in Lega Pro. Se il club berico verrà acquistato dalla holding lussemburghese «Boreas Capital» non si sa, ma l’incontro qualcosa ha smosso. Il primo punto importante è che la maggioranza dei soci presenti ieri allo stadio «Menti» con l’avvocato Fabio Sebastiano a rappresentare Alfredo Pastorelli, ha giudicato positivamente l’offerta presentata da Francesco Pioppi, amministratore delegato di «Boreas Capital». «Ci sono aspetti legali e tecnici da approfondire – ha spiegato l’avvocato Sebastiano – ma la proposta è stata giudicata positivamente in un ambiente del tutto sereno e cordiale. Il presidente di “Vi. Fin.” Marco Franchetto ha preso atto della situazione e ha posticipato ogni decisione probabilmente a lunedì prossimo quando i soci dovrebbero ritrovarsi per prendere una decisione». […] Due i soci di «Vi. Fin.» ieri dubbiosi sulla proposta presentata da «Boreas Capital» e potrebbero chiedere di uscire dalla finanziaria vicentina. Nomi che non sono stati resi noti, ma tra loro non l’ex presidente Pastorelli che, da quanto si è trapelato, è pronto a fare la sua parte pro-quota. […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Si è arrivati ad un punto fermo ieri per quanto riguarda il Vicenza? Forse, insomma, vedremo. I tifosi che si aspettavano risposte certe purtroppo dovranno pazientare ancora, perchè la tanto attesa assemblea di Vi.Fin., la finanziaria che detiene la proprietà del club biancorosso, si è chiusa dandosi appuntamento per la prossima settimana. […] Ieri c’è da registrare che era presente il cento per cento del capitale sociale anche se Alfredo Pastorelli fisicamente non c’era per improrogabili impegni di lavoro, al suo posto l’avv. Fabio Sebastiano, dello studio Casa e Associati, che ne aveva la delega. L’assemblea di Vi.Fin. è stata guidata dal presidente Marco Franchetto, che ne è anche amministratore delegato, e la funzione di segretario è stata svolta da Nicola Pastorelli, figlio di Alfredo. Lo stesso presidente di Vi.Fin. quando è uscito dall’assemblea ci ha dichiarato:” Devo dire che ci siamo trovati tutti d’accordo sulla validità della proposta d’acquisto presentata da ‘Boreas Capital Sarl’, la si ritiene confacente al Vicenza”. E però non si è chiuso. Ed è lo stesso Franchetto ad aggiungere:” Ci sono alcuni aspetti che devono essere valutati perchè le condizioni della proposta devono combaciare pure con le esigenze di Vi.Fin.”. L’atmosfera in assemblea è stata definita dal presidente:” Serena e costruttiva”. […] Intanto il c.d.a. del Vicenza lasciato aperto lunedì 12 verrà riconvocato la prossima settimana ed è probabile che già lunedì 19 ci possa essere un’altra assemblea di Vi.Fin.. Nel frattempo, come già successo fino ad ora, sarà il presidente Marco Franchetto a ritrovarsi nei prossimi giorni con l’ing. Francesco Pioppi, a.d. della holding arabo-lussemburghese. Si cercherà di limare qualche altro spigolo della trattativa anche se margini di manovra non sembrano esserne rimasti molti. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Cantiere aperto al Penzo mentre il Venezia indica alla Lega Serie B la Dacia Arena di Udine come paracadute. La società arancioneroverde ha ufficializzato ieri di aver depositato l’istanza per giocare in deroga nella casa dell’Udinese le gare interne del campionato di serie B 2017/18. Nessuna novità in tal senso, poiché era noto da settimane che il Venezia si sarebbe iscritto indicando un altro stadio come soluzione tampone, in attesa della conclusione dei necessari interventi di adeguamento del Penzo alla cadetteria. Il Venezia ha annunciato che i lavori hanno preso il via con la posa della fibra ottica necessaria al funzionamento dei tornelli (4 singoli e 3 doppi), già ordinati e in arrivo nei prossimi giorni per essere collocati agli ingressi di tutti i settori dell’impianto. A ruota sarà implementato il sistema di videosorveglianza a circuito chiuso, negli spogliatoi verrà ricavata una nuova stanza per i delegati della Lega Serie B, in tribuna stampa andranno posizionate 15 nuove postazioni per un totale di 30 posti, sul tetto serviranno tre postazioni tivù in più, infine la sala stampa dovrà essere dotata di un impianto per l’aria condizionata e il riscaldamento (già a posto invece l’impianto di illuminazione). «I lavori dovrebbero terminare a metà luglio consentendo al club di disputare subito la prima gara ufficiale della prossima stagione al Penzo» la scadenza indicata dalla società, con riferimento all’esordio in Tim Cup che potrebbe cadere nel week end del 6 agosto proprio al Penzo. […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) La Dacia Arena di Udine sarà lo stadio “di riserva” del Venezia, qualora i lavori previsti al Penzo non venissero ultimati in tempo per la prossima Coppa Italia e il campionato di Serie B. Lo ha comunicato ieri il club di Tacopina, dopo aver depositato la deroga per giocare a Udine. Una scelta dettata anche da problemi di ordine pubblico, dal momento che le rivalità tra tifoserie in città come Padova, Verona o Vicenza sono state prese per forza in considerazione. […] Il termine per la fine dei lavori è il 15 luglio ma, anche in caso di slittamento di alcuni giorni, ci sarebbe il tempo per consentire l’accesso allo stadio il 6 agosto, data nella quale è previsto il primo turno di Coppa Italia, e che il Venezia potrebbe giocare sul proprio terreno. Con il mercato che non ha dato ieri spunti – il direttore sportivo Giorgio Perinetti è a Firenze a seguire la final four di Lega Pro – è uscito invece il nome di Andrea Rogg quale possibile sostituto di Ted Philipakos nel ruolo di Ceo del Venezia. In uscita dalla Fiorentina, Rogg è un profilo di alto livello. «Il presidente ci aveva annunciato che sarebbe arrivato un nuovo dirigente in quel ruolo, ma nomi non ne ha fatti» dice Perinetti, «certo che, arrivasse davvero Rogg, sarebbe un acquisto notevole per il club». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) «Avevo lasciato il lavoro a metà, sono tornato per portarlo a termine. Voglio vincere il campionato con il Campodarsego». Si presenta così Mehdi Kabine, nella sua esperienza bis con i biancorossi. Al suo fianco nella sala stampa del Gabbiano ci sono il presidente Daniele Pagin e il diggì Attilio Gementi. Proprio quest’ultimo delinea i contorni della trattativa: «È come se non fosse mai andato via. Durante l’anno ci siamo sentiti spesso perché c’è sempre stata massima stima per l’uomo e per il calciatore, al di là della scelta che aveva fatto un anno fa (trasferimento al Mestre, ndr). È stato il primo attaccante che abbiamo cercato in questa sessione di mercato, ci siamo venuti incontro a vicenda nella trattativa e abbiamo chiuso questa operazione importante anche grazie al benestare del presidente». Chiamato in causa, Pagin aggiunge: «Aveva lasciato il segno due stagioni fa e si è meritato di poter tornare. Fosse stato per me non avrei mai voluto che andasse via perché aveva fatto cose eccezionali. Adesso abbiamo voluto ricomporre la coppia formata da Kabine e Aliù con la quale siamo arrivati secondi in classifica, e poi abbiamo vinto i play off. Conosciamo a fondo Kabine, è un giocatore importante e sono convinto che farà bene». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) A volte ritornano. Mehdi Kabine, centravanti marocchino nato a Casablanca ma cresciuto ad Udine, ha (ri)scelto la maglia del Campodarsego. Lo volevano in tanti, pure la Triestina e l’ArzignanoChiampo, ma le ambizioni dei biancorossi lo hanno convinto a tornare nell’Alta Padovana. Kabine, che compirà 33 anni il 18 giugno, arriva dal Mestre, con cui ha dominato lo scorso campionato di Serie D. […] «Sono davvero felice di essere tornato», le sue parole. «Ho lasciato un’opera a metà e sono qui per concluderla. Sicuramente l’obiettivo è importante, ma dev’essere costruito giorno per giorno, senza che diventi un assillo. Io voglio provare a vincere di nuovo il campionato: dobbiamo costruirlo domenica dopo domenica». Per il direttore generale del Campodarsego, Attilio Gementi, «Mehdi è come se non fosse mai andato via. Durante l’anno ci siamo sentiti spesso, siamo rimasti in contatto a prescindere dalla scelta che lui ha fatto l’anno scorso. Il nostro rispetto per l’uomo e per il calciatore è rimasto immutato, e lui è stato il primo attaccante che abbiamo cercato in questa sessione di mercato». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Settembrini sì, Paolucci quasi, Iunco e Pascali ancora in forse: è il punto delle trattative a metà settimana in casa Cittadella. Tra i giocatori in scadenza di contratto Andrea Paolucci è quello più fortunato, definiamolo così, perché rientra tra le cosiddette bandiere, ovvero calciatori che abbiano disputato almeno quattro stagioni con la stessa squadra, ed esula in questa maniera dal tetto dei diciotto over 21 anni imposto dal regolamento. Il centrocampista sta partendo per le vacanze: «Raggiungerò mia moglie in Grecia», ha confidato ieri sera in tutta fretta aspettando il volo, ma il telefonino resterà sempre acceso, in attesa di novità sul fronte granata. «Abbiamo discusso la mia posizione, ci sono state proposte, adesso ognuno le valuterà». Cittadella resta la prima scelta di Paolucci, ma le richieste al centrocampista non mancano: «Si sono fatte avanti altre squadre, non lo nascondo, ma a Cittadella sto bene», conclude il giocatore. Tra i club interessati a Paolucci anche uno oltre frontiera, il Lugano, che approfitterebbe dello status di svincolato del centrocampista. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) C’è un però, ovvero il contratto che vincola l’allenatore siciliano per un’altra stagione al Matera. E il Padova vuole certezze riguardo alla rescissione, che non può avere fino a quando il tecnico non avrà un faccia a faccia con il patron lucano Columella. Zamuner e Auteri si sentono ormai ogni giorno ed è stato così anche ieri. Sostanzialmente l’allenatore sperava di poter incontrare Columella oggi per passare dalle parole ai fatti con la rescissione, ma in realtà non ha ancora un appuntamento fissato. Che a questo punto potrebbe avvenire domani, e nell’occasione Auteri ribadirà all’attuale datore di lavoro la sua ferma volontà a sposare il progetto biancoscudato. Il Padova, quindi, resta alla finestra, ma non lo farà in eterno: se Auteri non arriverà a Padova entro lunedì, massimo martedì, la società virerà con decisione su uno tra Toscano, Foscarini e Padalino. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Giorgio Zamuner attende da un momento all’altro buone notizie da Matera per Auteri, ma intanto si guarda attorno. Proprio ieri il direttore generale del Padova ha avuto un faccia a faccia di un paio d’ore a Milano con Pasquale Padalino, allenatore pronto a rescindere con il Lecce (contratto in essere per un altro anno) dopo essere stato rimpiazzato ad aprile con Rizzo, confermato alla guida dei salentini. Come nei precedenti colloqui sono stati toccati un po’ tutti gli argomenti, e l’impressione che ne ha avuto il diggì è stata positiva. Tanto da inserire Padalino nel lotto dei papabili al pari di Domenico Toscano (incontro avvenuto domenica) e Claudio Foscarini (la scorsa settimana), fermo restando che il favorito per la panchina resta sempre Auteri: è il profilo che va bene alla proprietà, si pensa che possa essere quello giusto per la piazza, ed è piaciuto molto a Zamuner nell’incontro andato in scena lunedì a Tessera.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Salvo sorprese, quello di domani dovrebbe essere il giorno buono per lo svincolo di Auteri e la successiva firma con il Padova. Per non rimanere con il cerino in mano nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto, tuttavia, il d.g. Giorgio Zamuner sta tenendo in stand by altre situazioni: dopo Mimmo Toscano, incontrato domenica scorsa, ieri a Milano c’è stato un colloquio anche con Pasquale Padalino, nelle ultime stagioni allenatore di Foggia, Grosseto, Matera e Lecce. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Dovrebbe essere programmato per domani, a Matera, il tanto atteso “faccia a faccia” fra Gaetano Auteri e il presidente del club lucano, Saverio Columella, per la risoluzione del contratto del tecnico siciliano, ormai promesso sposo del Padova. […] L’allenatore di Floridia (Siracusa) è convinto ormai della scelta di sbarcare in Veneto, per quella che dovrebbe essere la sua prima esperienza al Nord Italia, ed ha già fatto sapere alla proprietà del club a cui è legato sino al 30 giugno 2018 di non voler rimanere in Basilicata fino alla scadenza naturale del contratto, per cui un’intesa di massima per la risoluzione c’è già.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A conti fatti, il successo del Parma è stato meritato. Le due squadre si conoscevano bene essendosi già incontrate in stagione regolare, quando il Padova era stato capace di vincere 4-3 all’Appiani e pareggiare 2-2 in Emilia. Visti i precedenti, ci si aspettava qualcosa di più in termini di gol ma anche di spettacolo, invece probabilmente si è stati un po’ frenati sia dall’importanza del match che dal caldo torrido. […] Nella ripresa l’intensità è calata parecchio, il Padova ha arretrato il baricentro e all’11’ ha subìto il gol, con Cissè bravo a fuggire sulla destra e a mettere in mezzo un pallone che Rastelli ha spedito alle spalle di Tono. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il sogno scudetto dell’Under 15 del Padova s’infrange in semifinale. I baby biancoscudati perdono di misura contro il Parma nella prima gara di final four disputata a Ravenna e sono costretti a dire addio alla possibilità di giocarsi il tricolore nella finalissima di Cesena. Finisce così una stagione che ha visto la squadra di Simeoni tra le protagoniste del campionato, capace di lanciare 5 giocatori in Nazionale e di mettere in mostra diversi talenti interessanti. Uno su tutti Gabriele Berto, che la prossima stagione sarà all’Atalanta. Tanti altri resteranno e proveranno a rifarsi, in attesa di capire che direzione prenderà il settore giovanile guidato dal nuovo responsabile Fulvio Simonini. Nel frattempo, allo stadio “Benelli” si sono rivisti i dirigenti che la prossima stagione non faranno più parte dell’organigramma di viale Rocco, dal presidente dimissionario Bepi Bergamin al responsabile del vivaio Giorgio Molon, passando per l’ormai ex socio Massimo Poliero.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Gaetano Auteri si prepara a diventare il nuovo allenatore del Padova in Lega Pro. Un unico ostacolo per l’allenatore siracusano: la rescissione contrattuale col Matera. Il patron Saverio Columella ha dato disponibilità alla rottura del vincolo fino al 30 giugno 2018, ma fino all’ultimo passaggio formale il club di viale Rocco non può muoversi. L’accordo fra Auteri e il Padova c’è già su tutta la linea con un contratto biennale fino al 30 giugno 2019. La volontà di andarsi incontro è reciproca, l’ok di Columella non comprende un’eventuale buonuscita. I rapporti fra Auteri e il patron del Matera sono sempre stati buoni, l’allenatore aveva avvisato il presidente dell’incontro col Padova e ottenuto il formale ok, con la promessa di rivedersi per stracciare il contratto. Ieri un semplice contatto telefonico fra i due, la promessa di rivedersi entro il weekend per impegni personali di Columella. Zamuner intanto ha cercato di cautelarsi incontrando Pasquale Padalino, reduce dalla scottante esperienza col Lecce, conclusa con l’esonero nonostante i 72 punti conquistati per la rottura con una parte della tifoseria. C’è sempre Domenico Toscano in ballo e in uscita da Avellino, mentre aria di rottura fra Bruno Tedino e il patron del Pordenone Mauro Lovisa, che ha criticato apertamente l’allenatore trevigiano dopo la beffarda eliminazione in semifinale playoff, chiarendo che però è vincolato. […]




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