Live 24! Padova, è l’Auteri-day: oggi o mai più. Si attende solo di capire il colore della fumata…

Condividi

Clicca qui per aggiornare la diretta

Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il lavoro della dirigenza per costruire la rosa che disputerà il prossimo campionato continua incessante, ed ha portato in settimana ad importanti novità. Gli incontri tra i giocatori protagonisti della promozione ed il ds Enrico Busolin hanno aggiunto altri nomi alla lista dei riconfermati, tra cui spiccano quelli di Zecchin, Casarotto, Fabbri, Bussi, Politti, Gritti e Boscolo Papo, oltre ai già noti Sottovia e Beccaro. Un’ossatura importante di nove giocatori con i quali la società ha raggiunto un accordo di massima che dovrebbe portare alla firma per la prossima stagione, da porre successivamente al 1. luglio quando potranno essere depositati in federazione i contratti effettivi con l’apertura della nuovo anno sportivo. E oltre ai rinnovi, il Mestre sembra avere le idee ben chiare sugli innesti da apportare alla squadra in vista del campionato che verrà: un esterno, un difensore, due centrocampisti, e due punte, a quanto afferma lo stesso Busolin. E attraverso questa lista, è possibile individuare due potenziali obiettivi: per la corsia laterale, il nome sembra essere quello di Luca Lavagnoli, classe ’86 con 30 presenze all’attivo nelle fila del Renate lo scorso anno, mentre per il reparto offensivo alcune indiscrezioni fanno puntare gli occhi su Mouha Ndiaye Fall, senegalese classe 1999 su cui pende l’incognita legata al fatto che il promettente giovane dell’AltoVicentino sia extracomunitario, fattore che potrebbe creare problemi a livello di tesseramento. […]

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Due giorni fa, una giuria di giornalisti lo ha eletto come migliore allenatore d’Italia di Serie D, un premio che corona nel migliore dei modi una stagione pazzesca in cui, con la sua innovativa filosofia di gioco, ha saputo portare il Mestre in vetta. Ed è proprio da Mauro Zironelli, fresco di rinnovo biennale, che riparte la corsa degli arancioneri. «Ma prima di parlare del futuro, voglio innazitutto ringraziare società e giocatori per il premio che ho ricevuto, un riconoscimento che è merito anche loro». L’anno scorso la totale fiducia riposta in Ziro è stata ripagata in maniera assoluta da risultati senza precedenti ottenuti grazie ad una filosofia di gioco ben precisa, che il tecnico non vuole assolutamente abbandonare. «Quest’anno voglio cercare di riproporre il nostro mantra, fatto di ritmo alto in fase di possesso e massima aggressività in fase difensiva, con l’obiettivo di aumentare ancor più l’intensità, la precisione e la pressione. Sto cercando nuovi sistemi di allenamento per arrivare a questo, oltre alle persone giuste per riuscire a mettere in pratica queste idee». Da questo punto di vista, la riconferma di parte importante dell’organico agevola il lavoro di Ziro, oltre a poter potenzialmente favorire l’innesto di nuovi elementi di esperienza. «Vorrei aumentare la potenzialità di questa squadra senza rivoluzionarla, nel tentativo di creare una realtà ancora più spettacolare e forte di quella vista l’anno scorso. Penso sia un punto cardine sul quale dovremo far leva per sopperire alla nostra mancanza di esperienza, mi sento di dire che le nostre non saranno partite per malati di cuore». […] «Ci conoscono in pochi, per cui dobbiamo partire con l’atteggiamento giusto cercando di coglierli di sorpresa. Vorrei che i nostri avversari fossero travolti dalla marea arancionera, senza neanche rendersi conto di cosa stia arrivando, ricordandoci sempre di vivere alla giornata e migliorarci costantemente col duro lavoro».

Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) […] «Stiamo dialogando con quasi tutti i giocatori della vecchia rosa e con i loro procuratori» spiega il diesse Enrico Busolin «di certo, finora, anche se i contratti saranno depositati ufficialmente solo tra qualche giorno, sono le riconferme di Sottovia e Beccaro che adesso si godono le meritate ferie mentre come sapete Kabine che è tornato al Campodarsego. Su questo vorrei precisare che non c’è stato alcun gioco a rialzo ma siamo solo andati incontro alle esigenze del ragazzo che vuole mantenersi ad alti livelli in Serie D. Per quanto riguarda i nuovi, le idee le abbiamo. Stiamo parlando con giocatori e procuratori per vedere chi affiancare come esperienza a chi verrà riconfermato. Nello specifico ci stiamo guardando intorno per un esterno sinistro, un centrocampista e una punta, tutti di carisma e con esperienza nella categoria. Come l’anno scorso, cercheremo prima l’uomo e poi il giocatore, non ci spiacerebbe trovare un difensore con molto carisma così come un attaccante, perché vogliamo fare un campionato tranquillo. Tolti Beccaro e Sottovia, abbiamo già parlato con Gritti, Zecchin, Fabbri, Papo Boscolo e Politti e, se non arrivano terremoti, siamo vicini alla riconferma. Loro hanno fatto una proposta e noi la nostra e siamo fiduciosi di trovare la giusta soluzione». […]

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Delle ansie legate allo stadio del Mestre, leggete in alto. Quindi c’è il Mantova aggrappato alla proposta di acquisto dell’immobiliarista virgiliano Dondi per continuare a sopravvivere. Eppoi ci sono Maceratese e Modena che non se la passano tanto bene. Alla finestra c’è la Triestina che attende il ripescaggio tra i professionisti. Ecco perché è difficile oggi ipotizzare il girone B della prossima serie C. Indicativamente, una idea credibile, al netto di sparizioni o mancate iscrizioni, potrebbe essere la seguente: Alto Adige, Albinoleffe, Bassano, Fano, Feralpi Salò, Fermana, Gubbio, Maceratese, Mantova, Mestre, Modena, Monza, Padova, Pordenone, Ravenna, Reggiana, Sambenedettese, Santarcangelo, Teramo e Vicenza. Ma è una semplice divisione geografica che solo tra un mese e mezzo, secondo consuetudine, verrà formalizzata. […]

Ore 19.10 – (Giornale di Vicenza) «Avete fatto un gran colpo. Questo è davvero un super». Garantisce Daniele Ferretti, che Magi l’ha avuto sino al mese scorso nella nuova favola del Gubbio. L’ex aletta giallorossa dei tempi di Jaconi in C1 e Rastelli in C2, sta vivendo giorni travagliati per via della sua bimba («Un’infezione improvvisa ci ha fatto spaventare, ma ora il peggio pare alle spalle») e adesso che l’animo è rasserenato, ha voglia di raccontarci da un altro punto di vista il nocchiero virtussino. «Ragazzi, ma l’avete visto il curriculum? – attacca Ferretti – questo, solo per restare alle ultime stagioni, è andato a Macerata e ha vinto il campionato di D, è venuto a Gubbio e si è ripetuto allo stesso modo, eppoi quest’anno qui in Umbria ha centrato un sesto posto playoff da matricola che in un girone pazzesco come il B è sensazionale. E, ora lo posso dire, un sesto posto ottenuto con una formazione normalissima e senza stelle. Questo la dice lunga sul valore del mister. Io stesso con lui ho toccato il mio record di segnature in serie C con 12 gol, mi pare significativo». Tratteggia il Magi allenatore, Ferretti: «Lui innanzitutto crede nel gruppo e negli uomini e da subito lavora forte in spogliatoio per costruire rapporti autentici. Ma in campo se è per questo lavora anche di più, è instancabile. Cura i particolari, prepara le partite in modo maniacale ma la sua forza è l’umiltà, il senso di sacrificio. Vedrete che conquisterà anche voi, il miglior acquisto che potevate fare, nessun dubbio». […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Ricordandomi che il Bottecchia non rispetta i criteri stabiliti dalla Lega Pro per gli stadi – ha affermato Mauro Lovisa -, il presidente Gravina mi ha avvertito che la deroga sarà garantita ancora solo per la stagione 17-18». Per una sola annata quindi il Pordenone potrà ancora giocare nella sua sede storica, indipendentemente dalla promozione in B o meno. L’allarme è scattato. Urge trovare una soluzione in tempi brevi. Il problema maggiore sarebbero le dimensioni del rettangolo di gioco. La nuova circolare della Lega Pro sui criteri infrastrutturali eleva la larghezza minima da 60 a 64 metri. Le dimensioni del rettangolo del Bottecchia sono 105 per 61 e la presenza della pista di ciclismo rende difficile ogni adeguamento. L’ideale sarebbe lo «stadietto nuovo a dimensione famiglia a Pordenone» che re Mauro invoca da tempo. Chi non sogna di arrivare a piedi in uno stadio sotto casa dotato di tutti i comfort? I tempi di realizzazione, ammesso che questa sia possibile, vanno però ben oltre l’inizio della stagione 18-19. L’alternativa meno fantasiosa e più vicina è l’Omero Tognon di Fontanafredda che sembrerebbe mettere d’accordo le istituzioni. […]

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La seconda stagione ai vertici del Pordenone vale più di quattro milioni di euro. E la quotazione della rosa plasmata da Bruno Tedino è più che raddoppiata rispetto a quella dell’anno scorso, quando per la prima volta nella sua storia il Ramarro accedeva alle semifinali dei playoff per accedere in serie B. Ora la squadra è un gioiello e naturalmente i gioielli si fanno pagare. Ecco allora una panoramica – estrapolata dal portale Transfermarkt – che illustra sia il valore complessivo della rosa che quello specifico riferito a ogni giocatore neroverde, a partire dai top player del Pordenone. Luca Cattaneo è il giocatore più quotato: vale mezzo milione. Il Carpi, che lo cerca da qualche giorno, adesso sa quanto deve scucire per averlo. Ma non c’è solo Veleno. Ad avvicinarsi ai 500 mila euro di valore sono anche Gianvito Misuraca, oggi quotato a 400 mila e la punta Rachid Arma (lo vuole il Catania), che ne vale 450 mila. Sono loro tre i giocatori più costosi. Ma praticamente tutto il resto della rosa vale più di 100 mila euro e in Legapro non è scontato che ciò accada. Il centrocampo in questo senso è il reparto più remunerativo, specie se si ragiona in chiave mercato. Sergiu Suciu, arrivato a Pordenone indietro di condizione ma cresciuto in modo esponenziale durante la stagione, ora vale 225 mila euro, mentre Salvatore Burrai, il regista-chiave, tocca i 250 mila. Anche Bulevardi riesce a toccare i 200 mila di quotazione. Davanti, per raggiunti limiti d’età, Emanuele Berrettoni si ferma a 100 mila, mentre in porta Tomei ne vale 200 mila. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tedino sì, Tedino no. Il popolo naoniano, infatuato del tecnico neroverde, sfoglia la margherita. Non ama il clima d’incertezza che si è via via instaurato al De Marchi da gennaio in poi e probabilmente non comprende nemmeno a pieno perché il dubbio si sia insinuato nel rapporto fra presidente e mister, visto il cammino percorso dal ramarro in queste ultime due stagioni. Né lo rassicurano le parole pronunciate dallo stesso Lovisa («Per me Bruno è confermato sino al 2019, spetta a lui ora decidere») all’incontro della scorsa settimana in Municipio con sindaco e giunta. Tedino infatti non ha risposto con il «sì, resto» che tutti aspettavano, ma ha chiesto un intero fine settimana per decidere il suo futuro. […] Oggi dovrebbero scadere le 48 ore chieste dal tecnico per dare una risposta. I siti specializzati in calciomercato ipotizzano Trapani, Ternana, Carpi, Alessandria e Palermo (in quest’ultimo caso qualora saltasse il closing e Zamparini tornasse in sella) come possibili nuove destinazioni. Sotto traccia la pista Padova che invece potrebbe essere quella più gradita al tecnico perché Bonetto (nuovo presidente) lo apprezza e perché il rapporto di stima con Zamuner (dg dei biancoscudati, ex consulente di mercato di Lovisa) è rimasto inalterato. Il Padova, visto il protrarsi della stagione neroverde causa playoff, ha contattato nel frattempo Gaetano Auteri che sembra però aver difficoltà a liberarsi dal Matera. Il dg patavino potrebbe essersi inserito nella frattura fra Lovisa e Tedino. Ieri infatti ha dichiarato: «Non possiamo permetterci di aspettare Auteri oltre lunedì sera». Termine che coincide con quello della fine del ritiro spirituale dell’amico Tedino. Il Padova però non gioca in B e non farebbe parte di quelle proposte irrinunciabili per le quali Lovisa avrebbe dato parola d’onore a Tedino di liberarlo dal vincolo sino al 2019. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Si è chiusa la stagione 2016-2017, sicuramente una delle più massacranti della storia neroverde. In tutto il Pordenone ha disputato 47 gare ufficiali, di cui 38 di campionato, 2 di Tim up, 1 di coppa Italia di Lega Pro e 6 di playoff. Di queste ne ha vinte 22, ne ha pareggiate 10 e perse 15, di cui una ai calci di rigore (quella col Parma). […] Le reti segnate 68 nella stagione regolare in campionato (miglior attacco), 81 in totale (1,72 a partita), quelle incassate 50 (1,06 a match). Sedici i giocatori mandati a rete: il capocannoniere è stato Arma con 20 gol, seguito da Berrettoni (13) e Cattaneo (9). […] Semenzato il giocatore più presente con 44 incontri disputati e 4.029 minuti, seguito da Cattaneo (44, 3.085), Misuraca e Arma (43 match).

Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) PORTIERI. Matteo Tomei (39 presenze in stagione): annata positiva, ma senza gli squilli della precedente per il numero uno pordenonese, assoluto protagonista a Lumezzane e per il resto ordinario. È rimasto fuori un mese, ufficialmente per infortunio. Si va verso il divorzio. Voto: 6.5. Marco D’Arsiè (9): l’unico giocatore sempre convocato (47 su 47), sostituisce Tomei tra marzo e aprile, disputa sei ottime gare ma subisce un leggero infortunio prima del match col Padova e si fa da parte. Voto: 7.DIFENSORI. Daniel Semenzato (44): come il vino, migliora col del tempo. Avvio incerto, il terzino destro chiude da migliore in campo le ultime partite playoff. Diretto a Foggia in serie B: premio giusto. Voto: 9. Mirko Stefani(41): negli occhi di tutti la doppietta col Bassano nel primo turno della post-season, nel cuore della curva le tante partite impeccabili e la serietà di un grande capitano. Voto: 8.5. Andrea Ingegneri (33): un infortunio a febbraio lo toglie sino all’ultimo match di campionato. Prima e dopo è un muro, con la bellezza di tre gol segnati. Veloce e potente, merita la B. Voto: 8. Paolo Marchi (21): guai fisici e scelte tecniche lo portano a essere un oggetto misterioso sino alla fine dell’inverno. Quindi l’esplosione e un playoff da sogno con 2 gol segnati. È in scadenza: il suo contratto va rinnovato. Voto: 7.5. Michele De Agostini (40): il secondo più vecchio della rosa con i suoi 34 anni. A tanti non è sembrato, per quanto ha corso, per l’impegno, per l’entusiasmo. Anima del gruppo, anche lui con un vincolo da allungare. Voto: 8.5. […] CENTROCAMPISTI. Salvatore Burrai (36): il migliore. Cinque gol, 15 assist, una regia di una qualità eccelsa. È stato il centro di gravità. Unico neo l’espulsione con la Samb e i tre turni di squalifica. Senza i quali sarebbe stato da 10. Voto: 9.5. Gianvito Misuraca (43): arrivato a sorpresa, si pensava fosse da serie B. Giocatore sublime, centrocampista a tutto campo. Voto: 9. Sergiu Suciu (42): inizio in sordina, quindi cresce e disputa gli ultimi due mesi da oscar alternandosi come regista e mezzala. Voto: 8. Matteo Buratto (26): uno dei primi cambi, che non ha mai deluso le attese. Si è infortunato sul più bello, col Venezia all’andata, quando era titolare. Suciu gli ha preso il posto e da lì è sempre partito in panchina. Voto: 7. […] Luca Cattaneo (44): nella prima parte di stagione Tedino non lo vedeva molto. Poi, dopo aver abbandonato il 4-3-3 per tornare al 4-3-1-2, la svolta. Disputa la sua miglior stagione, con 9 gol e tante giocate importanti da trequartista. Pronto per la B. Voto: 9. Rachid Arma (43): capocannoniere della squadra con 21 reti, criticato da alcuni incontentabili, ma indispensabile e determinante. Voto: 8.5. Emanuele Berrettoni (32): si è fatto male alla penultima di campionato. Se ci fosse stato lui ai playoff se ne sarebbero viste delle belle. Leader, dall’alto dei suoi 36 anni. Voto: 8.5. […] IL TECNICO. Bruno Tedino: siccome la perfezione non è di questo mondo e comunque l’avrebbe raggiunta centrando la promozione in B, non possiamo dargli 10. Ma quello che ha fatto quest’anno, rivitalizzando giocatori “dimenticati” e proponendo un calcio ammirato in tutta Italia è stato l’ennesimo miracolo sportivo. Voto: 9.5.

Ore 16.40 – (Giornale di Vicenza) In alto i cuori, in alto le bandiere del Vicenza. Festa doveva essere e festa è stata allo stadio Menti. Sabato, dopo 14 anni di peregrinaggio, la Curva Sud è tornata a festeggiare a “casa”. Tifosi e supporter gemellati insieme, dal primo pomeriggio fino a tarda sera (circa 500 le persone che hanno partecipato, tra questi i tifosi gemellati del Pescara, della Reggiana, dell’Udinese, della Cremonese, del Messina del Metz e del Lione). Alcuni, impegnati in campo nel tradizionale torneo organizzato dai tifosi biancorossi, altri a bere una birra, altri ancora con lo sguardo rivolto verso l’alto, dove più di trenta maglie biancorosse stanno appese davanti alla Sud, sono mosse da una leggerissima brezza. La festa è festa, non la guastano nemmeno il ridicolo ping-pong dei soci Vi.Fin. e l’incombente lunedì che vale la svolta (svolta?), all’alba di un’estate che si preannuncia caldissima. […]

Ore 16.20 – (Giornale di Vicenza) I genovesi non ci stanno. Il gruppo di imprenditori che si era detto interessato a rilevare il Vicenza e che ha come referente vicentino il politico Gerardo Meridio non accetta di vedere considerata non rilevante l’operazione. Sulla vicenda pubblichiamo quindi il seguente comunicato, firmato da Meridio e dall’imprenditore genovese Paolo Lodi.«Spiace – si legge nella nota – leggere l’epilogo della vicenda che coinvolge il futuro del Vicenza Calcio ed i rapporti fra i soci VI.Fin, ma intervengo in merito alle scorrette e superficiali citazioni del Sig. Franchetto relative all’offerta presentata dal gruppo di imprenditori genovesi per l’acquisizione del Vicenza Calcio.Il Sig. Franchetto dapprima ha “smentito l’esistenza di qualsiasi altra proposta per l’acquisto totale o parziale delle quote della società” e le ha definite “chiacchiere prive di qualsiasi fondamento”, poi ha cambiato versione ammettendo di avere avuto un incontro con il sottoscritto ma ritenendo la proposta “non degna ….” e dichiarando che “si parla del nulla…”Sono parole pesanti ed offensive rispetto un serio gruppo imprenditoriale che in via ufficiale si è reso disponibile a rilevare le quote del Vicenza Calcio e i debiti pregressi. […] L’avv. Polato mi ha invitato a tenere riservata la sua email, ma oltre a non avere sottoscritto alcun accordo in tal senso, forse non si coglie che la questione Vicenza Calcio non è affare privato fra i soci di Vi.Fin. ma riguarda la collettività, i tifosi in primis e tutti i vicentini che hanno nel cuore i colori biancorossi, che vogliono chiarezza, prospettive ma anche trasparenza.La proposta presentata voleva essere un aiuto e dare una prospettiva per il futuro di questa squadra che tanto ha dato ai tifosi, a questa città e provincia. Ovviamente prendiamo atto che Franchetto e Polato non vogliono altre offerte sul piatto.Abbiamo discusso a lungo con l’ex Presidente Pastorelli nei mesi scorsi che ci ha sempre rispettato ed ascoltato, se ci saranno i presupposti per proseguire, rinnoviamo a lui in quanto AD della Vi.Fin la nostra disponibilità.Dott. Gerardo MeridioDott. Paolo Lodi

Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Ed eccoci di nuovo qui. Otto giorni dopo va in scena di nuovo lo stesso film: oggi pomeriggio assemblea di Vi.Fin. La speranza è che il finale sia diverso. Anzi deve essere diverso. Ormai si è alla supplica: mettete fine a questa grottesca commedia! Mettere fine, sia chiaro, non vuol dire far fallire il Vicenza. […] È evidente che oggi, a soli otto giorni dal termine ultimo per pagare stipendi e contributi fino a maggio, l’assemblea non potrà rimandare oltre certe decisioni. Anche perchè entro il 30 giugno bisognerà provvedere a depositare pure la fideiussione di 350 mila euro per l’iscrizione della squadra al campionato di serie C. Ma è altrettanto evidente che la situazione potrà essere sbloccata solo quando i due soci di maggioranza, Marco Franchetto e Alfredo Pastorelli, troveranno un’intesa. È ben vero che i membri di Vi.Fin. sono 12 ma, senza togliere niente a nessuno, è lampante che gli altri dieci dipendono in gran parte dalle decisioni di Franchetto e Pastorelli. Che poi molti di questi soci di minoranza abbiamo scelto di stare con Franchetto conta relativamente. Insomma oggi si troverà una soluzione che dovrà passare attraverso l’intesa appunto tra i due a.d. di Vi.Fin. A tal proposito si registra un’importante novità: pare certo che sia stato invitato a partecipare all’assemblea Francesco Pioppi in rappresentanza di Boreas. Il nodo. È sempre lo stesso il motivo che ha scatenato questa bagarre e anche questo lo abbiamo scritto dalla prima ora: chi si accollerà i costi per chiudere questa disgraziata stagione 2016-17? La peggiore di tutta la storia del club biancorosso? Fatti e rifatti i conti, tra la fine di giugno e il 21 agosto in tutto ci vorranno circa 2 milioni e mezzo di euro, ma qualcosa da qui a quella data dovrebbe entrare ancora nelle casse del Vicenza. Di certo entro il 26 giugno bisognerà trovare il primo milione e mezzo. […]

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Domani, martedì 20 giugno, alla Gazzera (ore 18 Villa Pozzi) è in agenda l’assemblea generale dell’associazione VeneziaUnited. Oltre a rinnovare le proprie cariche sociali, il supporters trust metterà sul tavolo una serie di iniziative che nella serie B 2017/18 punteranno, possibilmente in sintonia con il Venezia Fc, a ricostruire Una grande tifoseria per una grande squadra. Uno slogan-obiettivo il cui punto fermo è il tricolore arancioneroverde che ormai da 30 anni è sinonimo di Venezia. «Sui principi e sui valori non si deve derogare e va messa in campo tutta la forza per provare a rifondare il senso di identità, appartenenza e adesione ai nostri tre colori – l’intenzione di VeneziaUnited -. Un’identità che prova a ripartire, fatta di molte adesioni, senza recinti, né bandiere ideologiche, che riconosca la collettività veneziana nella sua più ampia accezione come interlocutrice privilegiata. Un’identità che renda la società un’interfaccia di pari livello, senza soggezione né prevaricazione o sordità pregiudiziale».

Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un Venezia sempre più radicato nel territorio e capace di arrivare all’auto-sostenibilità economica. A questo duplice obiettivo, che passa per un consolidamento della struttura societaria, sta lavorando con determinazione il dg lagunare Dante Scibilia. «Il pareggio di bilancio crediamo sia già raggiungibile in una categoria come la serie B – spiega il dirigente mestrino -. Chiaramente nel breve-medio periodo, ma l’importante è cominciare ad andare in questa direzione. Da sempre siamo molto attenti a tutte le spese, ma puntare all’auto-sostenibilità del club non significa ridurre il budget, bensì aumentare i ricavi, perché anche la parte sportiva è alimentata dal business del club. Così facendo il Venezia potrà vivere a prescindere e non basandosi solo sugli investimenti della proprietà». Altro aspetto fondamentale la partecipazione alle sorti della squadra. «Con varie iniziative lavoreremo ad una sempre crescente inclusione della città, perché vogliamo che le persone si identifichino con questo club. All’inizio di luglio lanceremo la campagna abbonamenti, ci aspettiamo che i poco più di 3000 tifosi di media al Penzo in Lega Pro diventino un punto di partenza. Un percorso iniziato appena due anni fa, sappiamo che ci vorrà tempo ma in 4-5 anni sarebbe bello avere uno zoccolo duro come quello del Vicenza ad esempio. In serie B il ricavo medio al botteghino è stato di 1.3 milioni a società, mi aspetto che l’anno prossimo il Venezia sia lì vicino». […]

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ci attende una serie B tanto bella quanto difficile, per questo sarà fondamentale non sbagliare e rinforzare la squadra nel modo giusto». È pronto a rimboccarsi le maniche Giorgio Perinetti, da oggi in missione a Milano per il calciomercato ma non prima di aver inquadrato i valori del prossimo campionato. «Rispetto a quello da poco concluso dobbiamo ragionevolmente aspettarci un campionato con contenuti tecnici ancor più elevati – spiega il dirigente romano -. Dalla A è retrocesso l’Empoli che fino alla penultima giornata era salvo, poi due piazze come Palermo e Pescara che per definizione non possono che puntare in alto. Il Carpi ha sfiorato la A, il Frosinone ci riproverà senz’altro, per non parlare di Bari, Spezia e altre grandi piazze come Salerno e Perugia». […] «Noi vogliamo sicuramente far bene, ma occorre lavorare bene per gettare basi solide. Noi non abbiamo milioni da presentare sedendoci al tavolo, in questi giorni incontrerò agenti e dirigenti per costruire le operazioni che ci possono servire. Di sicuro arriveranno anche giocatori in prestito e guardiamo con interesse al mercato degli svincolati. Saremo competitivi in una serie B molto competitiva». Nei giorni scorsi Perinetti aveva ufficializzato la fumata bianca per quanto riguarda l’intesa con mister Pippo Inzaghi e il presidente Joe Tacopina su come procedere. «Abbiamo trovato un’intesa su tutta la linea e, ripeto, vogliamo far bene e migliorarci sempre. Arriveranno un paio di giocatori per reparto di cui 4-5 titolari, un portiere, un centrale difensivo, un attaccante e due interni di centrocampo, che sarà il reparto che cambierà di più probabilmente» la lista anonima degli obiettivi formulata da Perinetti. […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Dopo le schermaglie, si parte. Operazioni sotto traccia nelle ultime settimane, pochi movimenti, ma da oggi si fa sul serio, tanto che gli operatori di mercato, già presenti numerosi in settimana a Firenze per la final four di Lega Pro, si sposteranno a Milano, compreso il direttore sportivo Giorgio Perinetti. Il Venezia partirà per il ritiro di Sappada sabato 8 luglio, prima parte del ritiro precampionato, mancano quindi una ventina di giorni all’inizio ufficiale della nuova stagione. La prima operazione da effettuare è quella relativa a Stefano Moreo con la Virtus Entella: il Venezia vuole riconfermare l’attaccante, ma l’ultima parola spetta al club ligure, che ha diritto al controriscatto. Il Venezia non dovrà stravolgere la rosa, ma solo puntellarla, essendo già lunga la lista dei giocatori riconfermati (Cernuto, Domizzi, Garofalo, Modolo, Zampano, Bentivoglio, Fabris, Falzerano, Fabiano, Geijo), Facchin e Marsura vicini alla riconferma, in lista d’attesa Vicario e Galli, (che possono rimanere come under), Acquadro, Soligo e Stulac. Sambo e Pellicanò andranno a giocare in prestito, verso la rescissione Pederzoli, da sistemare Malomo, Caccavallo, Ferrari e Tortori. Per lo sloveno Jan Mlakar manca solo l’annuncio, il Parma ha distanziato il Venezia per Caputo, l’Udinese difficilmente si priverà del giovane difensore Coppolaro. A giorni anche l’annuncio di Andrea Rogg come nuovo Ceo. […]

Ore 13.50 – (Gazzettino) Parecchie conferme, ma anche qualche addio negli ultimi giorni in casa Este. Del blocco difensivo, che per il resto continuerà in toto a vestire la maglia giallorossa, non farà più parte, ad esempio, il centrale Nicolò Montin, uno dei pochi ad essere sopravvissuto alla rivoluzione della scorsa estate. Il buco davanti a Lorello sarà probabilmente coperto da un giocatore senior, che non sarà però né il cavallo di ritorno Colman Castro, né il capitano della Triestina Leonarduzzi, entrambi approdati al Campodarsego. Ecco che l’attenzione potrebbe spostarsi allora su un ragazzo che all’ombra della Porta Vecchia è cresciuto, ovvero quel Gianluca Meneghello in uscita da un Abano bruscamente ridimensionato. A centrocampo arriva invece la conferma per Edoardo Faggin, che continuerà quindi a presidiare la fascia destra, affiancato ora al centro da Stefano Pozza, per il momento unico neo acquisto atestino. L’arrivo dell’ex Altovicentino, con le sue caratteristiche di incontrista, ha di fatto favorito la liberazione di un altro aficionados giallorosso, Andrea Tessari, che ha accettato l’offerta di un Treviso pronto ad allestire uno squadrone, pur di tornare al più presto in categorie più consone. […] Dalla nuova guida tecnica che avrà il Padova, ad esempio, potrebbe dipendere l’eventuale ritorno di due stelline che ad Este sono sbocciate, Davide Marcandella e Oleg Turea, protagonisti negli ultimi mesi ad Adria e Trieste. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino) Hanno fatto insieme la trafila nel settore giovanile del Padova e adesso si ritrovano al Campodarsego. Stiamo parlando dei gemelli Beccaro: Daniel ha già indossato la maglia biancorossa nell’ultima stagione ed è l’unico difensore a essere stato confermato, l’esterno mancino Christian si appresta a vivere invece la sua prima esperienza con la squadra del proprio paese. Già, perché i gemelli Beccaro sono di Reschigliano, proprio come il presidente Daniele Pagin che sottolinea con orgoglio l’operazione: «È una grande soddisfazione poter dare a un ragazzo del paese la possibilità di giocare con noi, tanto più che ritrova Daniel come compagno di squadra. Insieme hanno effettuato un bel percorso nel vivaio del Padova, poi le loro strade calcistiche si sono divise, ma ora hanno la possibilità di giocare ancora nella stessa squadra. Negli ultimi anni ha avuto qualche acciacco fisico, anche se adesso sta bene. Ha già parlato con Gianfranco Fonti, e siamo fiduciosi che si possa inserire al meglio». Non solo Christian Beccaro, però. Perché il direttore generale Attilio Gementi ha in serbo un altro innesto nel pacchetto arretrato, e già oggi è attesa la fumata bianca. Il prescelto è Omar Leonarduzzi, capitano della Triestina nell’ultimo campionato, mentre in precedenza ha militato per otto stagioni con il Feralpi Salò. «Abita a Sant’Andrea di Campodarsego e vuole avvicinarsi a casa – spiega Gementi – Abbiamo avuto un primo incontro tre settimane fa, e ci siamo visti anche nei giorni scorsi. Lui viene incontro alle nostre esigenze, e credo che si possa chiudere». […]

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Sono giorni bollenti per le tre squadre padovane di Serie D: Campodarsego ed Este sono già attive sul mercato mentre l’Abano è pronto a scattare per recuperare terreno sulle rivali. Quella di oggi sarà infatti una mattinata di novità per la società neroverde che, al quartier generale di via Moroni (alle 10. 30), presenterà a stampa e tifosi il nuovo allenatore. Il nome, al momento, è top secret. Di sicuro c’è soltanto il nuovo addetto al mercato, che aiuterà il patron Gildo Rizzato – tornato in sella dopo la trattativa con la Luparense per la cessione del titolo sportivo – nell’allestimento della rosa che parteciperà al prossimo campionato, seppure con un budget ridimensionato. Si tratta di Massimo Albieri, che ha un passato nel San Paolo e che ad Abano potrebbe portare un tecnico che coi giovani ha fatto molto bene, Nicola Saviolo (35 anni, nell’ultima stagione nelle giovanili del Vicenza), anche lui già allenatore dei gialloblù in quarta serie. […] Più avanti sulla tabella di marcia è sicuramente il Campodarsego di Gianfranco Fonti, che sta mettendo a segno una serie di colpi di livello: in sette giorni il direttore generale Attilio Gementi ha chiuso per lo stopper Josè Luis Colman Castro, il mediano Matteo Marcolini, il bomber Mehdi Kabine e, nei prossimi giorni, dovrebbe annunciare l’ingaggio di Omar Leonarduzzi, difensore 34 enne (ex Sanvitese, Feralpi Salò e Bellaria Igea Marina) in uscita dalla Triestina: «Siamo molto vicini al giocatore che è originario di Udine ma abita a Sant’Andrea di Campodarsego», spiega Gementi. «Essendo un giocatore importante le offerte non gli mancano ma sta facendo una scelta di vita, quella di restare a giocare vicino a casa. In settimana ci risentiremo ma è quasi fatta». […] Per quanto riguarda l’Este, c’è grande curiosità sui prossimi acquisti. La dirigenza giallorossa, dopo aver annunciato il mediano Stefano Pozza, preso dall’Altovicentino, sta cercando di aggiudicarsi due attaccanti importanti per la categoria (i nomi sono sempre quelli di Paolo Carbonaro e Damien Florian). «Ci sono stati contatti fra venerdì e sabato», assicura il vicepresidente atestino Stefano Marchetti. «Stiamo per ufficializzare due centrocampisti e due attaccanti di valore. Stanno girando dei nomi, è vero, ma potrebbero esserci delle sorprese». […]

Ore 12.40 – (Gazzettino) Tuoni e fulmini. Il presidente Andrea Gabrielli è già proiettato verso la nuova stagione: «Cercare di fare bene nel prossimo campionato significa fare meglio dell’ultimo. Ce la metteremo tutta, speriamo di riuscirci». Apriti cielo, e scatenatevi tuoni e fulmini: il Cittadella mirerà ancora più in alto, alla promozione quindi? Impossibile pronosticarlo in questo momento, ma se l’appetito vien mangiando, al Cittadella dell’ultimo anno è mancato proprio il tocco finale, il dessert. E i tifosi sono autorizzati a sognare. Alzando l’asticella si alzerà anche il budget messo a disposizione di Stefano Marchetti? «Sono aspetti che dovremo elaborare assieme con lui. In questo momento non mi sbilancio, certe decisioni saremo chiamate a farle a seconda di quello che dirà e offrirà il mercato. Se capitasse l’occasione giusta per il Cittadella, infatti, si potrebbe valutare e fare uno sforzo mirato. Il nostro direttore fa già una grossa selezione ad inizio trattative, si pone degli obiettivi da inseguire e possibilmente raggiungere». […] Presidente, ci sono contratti di giocatori importanti in scadenza, tipo Iunco e Pascali. «Bisogna lasciare Marchetti lavorare in pace e serenamente, anche se a volte è chiamato ad operare scelte impopolari e difficili. Noi vorremmo sempre tenere tutti i ragazzi, protagonisti di un campionato eccezionale, ma sappiamo che non sarà così». L’obiettivo è quello di offrire a Venturato una rosa quasi pronta per il ritiro? «Me lo auguro, è sempre importante creare il gruppo per tempo. E si è dimostrata la strategia vincente delle ultime due stagioni». Il prossimo campionato ritroverà piazze importanti come Empoli, Palermo, Pescara, e le neopromosse Foggia, Cremonese, Venezia e Parma. «Sarà una stagione ancora più difficile, quindi, con tanta competizione». […]

Ore 12.20 – (Gazzettino) Detto di Andrea Settembrini, il centrocampista venticinquenne della Feralpisalò pronto a vestire la maglia del Cittadella, il nome nuovo per Stefano Marchetti e Roberto Venturato è Agostino Camigliano dell’Udinese. Si tratterebbe di un ritorno, perché il giocatore ventiduenne ha già vestito la maglia granata a gennaio di due anni fa, in serie B con Foscarini, collezionando 8 presenze. Camigliano è un difensore centrale di grande stazza fisica, misura 1.87 metri per quasi 80 kg di peso. Il profilo è assai gradito a Stefano Marchetti, che non ha potuto trattenere Camigliano nel 2015 per la retrocessione del Cittadella in Lega Pro, il difensore è quindi rientrato alla casa madre per poi essere dirottato al Trapani, dove è stato scarsamente impiegato nella seconda parte del campionato dell’anno scorso. Nell’ultima stagione Camigliano ha trovato più spazio e continuità nella Juve Stabia, in Lega Pro, dove ha giocato 16 partite e raggiunto i play off. Camigliano era uno dei giovani difensori più promettenti di qualche anno fa, non ha caso è stato nove volte in nazionale Under 20, e la seconda esperienza a Cittadella potrebbe davvero giovargli al salto di qualità personale. […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Balla una sola panchina in Serie B, così come nella Liga spagnola. E il minimo comune denominatore è, curiosamente, lo stesso: Maurizio Zamparini. Proprio così. Con la promozione tra i cadetti del Parma, che ha piegato per 2-0 l’Alessandria nella finale playoff di Lega Pro, il quadro delle partecipanti al campionato 2017/18 è definito. E, quasi ovunque, è definito pure il nome di chi sarà in panchina, con 10 società su 22 che, proprio come ha fatto il Cittadella con Roberto Venturato, hanno scelto la via della continuità, confermando il tecnico della scorsa stagione. Anche chi ha deciso di cambiare si è mosso per tempo, tranne che… a Palermo. In casa rosanero regna infatti l’incertezza e lo stesso Zamparini ha avuto modo di spiegare nelle scorse ore che «il gruppo rappresentato da Baccaglini (padovano, ndr) non ha presentato nessuna offerta sino a questo momento, c’è solo un contratto con le cifre firmato all’origine. I soldi a me li possono dare anche l’anno prossimo, ma gli investimenti sul Palermo li devono fare adesso». Va da sé, dunque, che prima di decidere chi sarà il tecnico occorrerà capire chi sarà il proprietario del club. Ma la curiosità è che Zamparini tiene in scacco anche la panchina del Las Palmas, ultima squadra rimasta senza guida in Spagna: in realtà Roberto De Zerbi lavora già da alcune settimane in terra iberica, ma ad oggi il suo ingaggio non è ufficiale per via delle “trattative” legali tra l’entourage dello stesso De Zerbi e il proprietario del Palermo. Oggetto del contendere, la clausola anti-esonero (500 mila euro) presente nel contratto biennale che De Zerbi ha sottoscritto a settembre 2016 e che Zamparini non intenderebbe pagare, richiedendo la risoluzione per gravi inadempienze, sostenendo che De Zerbi avrebbe perso appositamente la partita di Coppa Italia contro lo Spezia del 30 novembre scorso.

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Agostino Camigliano? È più di una suggestione. Se n’era parlato già la scorsa estate, ma sul filo di lana Pelagatti vinse la sua concorrenza per aggiudicarsi un posto in rosa. A quanto risulta, nelle scorse ore c’è stato invece un ritorno di fiamma per il 22enne difensore centrale di Segrate, che ha già vestito la maglia del Cittadella dal gennaio 2015 sino al termine di quella stagione. Di proprietà dell’Udinese, nell’ultima annata ha giocato nella Juve Stabia, in Lega Pro, collezionando 18 presenze e incamerando quell’esperienza che, all’epoca della prima avventura al Tombolato, ancora gli mancava. Cresciuto nelle file del Brescia, ben messo fisicamente (è alto un metro e 87), il giocatore vanta anche 9 “caps” nella Nazionale Under 20. In queste ultime stagioni è sempre stato mandato in prestito altrove (giocando anche nel Trapani), stavolta si prospetterebbe una cessione a titolo definitivo. Potrebbe essere così il secondo “colpo” del mercato granata dopo il centrocampista Settembrini, per il cui approdo si attende solo l’ufficialità. […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Visti i rapporti di rispetto e stima reciproca tra i due, non dovrebbe trattarsi di una sorta di ripicca e l’impressione è che il patron voglia provare a convincere a restare l’allenatore che invece a chiare lettere ha già manifestato il desiderio di chiudere il rapporto per vivere la sua prima esperienza sulla panchina di una squadra del nord. […] Se entro oggi non arriverà un chiaro segnale sulla possibilità di puntare su Auteri, si passerà immediatamente alle soluzioni alternative già individuate e con i relativi accordi già raggiunti. Ecco allora che scatterebbe l’opzione Pasquale Padalino, già allenatore di Foggia, dello stesso Matera e nel passato torneo sulla panchina del Lecce.

Ore 11.00 – (Gazzettino) È arrivato il giorno decisivo per la definizione del nuovo allenatore del Padova. Oggi, in un senso o nell’altro, ci sarà un verdetto senza appello su Gaetano Auteri, che, come noto, è il primo nella lista stilata dal direttore generale Giorgio Zamuner insieme al nuovo presidente Roberto Bonetto. Tra le parti è già stato raggiunto, dopo l’incontro della scorsa settimana, pieno accordo sul vincolo (contratto biennale) sullo staff tecnico e sulle strategie legate all’organico, ma prima del nero su bianco bisogna che l’allenatore siciliano, rescinda il contratto che lo lega per un’altra stagione al Matera, squadra con cui nella passata stagione è arrivato terzo. La cosa tuttavia sta andando un po’ troppo per le lunghe e Auteri non è ancora riuscito a vedersi con il patron dei lucani Saverio Columella. Se inizialmente sembrava trattarsi di un rinvio per gli impegni di lavoro dell’imprenditore, poi la vicenda ha iniziato ad assumere i connotati del giallo.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Dal 1980 a oggi, infatti, su quattro volte in cui i biancoscudati si sono misurati con la portacolori della terraferma veneziana, tre volte a fine stagione hanno festeggiato il salto di categoria. E a proposito di nuove compagini da affrontare, porta bene pure il Ravenna, avversario nella semifinale dei play off 2008-09 che regalarono la serie B, ma anche nel torneo 1993-94 che finì con la promozione in serie A, mentre la terza neopromossa è la Fermana. A queste nuove compagini vanno poi aggiunte le compagne di avventura dello scorso torneo. Per il Triveneto ritoccherebbero Pordenone, il Bassano che si è affidato all’ex Gubbio Magi e il Sudtirol. Mantova, Feralpi e Albinoleffe rappresenteranno la Lombardia, Modena e Reggiana l’Emilia, mentre sull’asse adriatico tornerebbero Santarcangelo, Fano, Gubbio, Maceratese, Sambenedettese (nuovo allenatore Moriero) e Teramo (Asta). […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) «Fare un campionato come l’anno scorso». Questo l’obiettivo del Padova per la prossima stagione secondo il neo presidente Roberto Bonetto. Va da sé che con la promozione in B del Venezia, a cui sabato ha fatto seguito quella del Parma, in casa biancoscudata si può pensare più in grande, sempre che non cambino i criteri geografici in base ai quali verranno divise le sessanta squadre. In un colpo solo, infatti, è venuta meno la concorrenza delle due corazzate che provenivano dalla serie D, società fuori portata per il budget. Qualora si decidesse di viaggiare all’insegna della continuità, la squadra si ritroverebbe in un raggruppamento sulla carta decisamente più abbordabile dato che a sostituire le due compagini salite in B non sarebbero formazioni con analoghe ambizioni e possibilità economiche. Scende infatti solo il Vicenza alle prese con enormi problemi economico-societari. In ogni caso si prospetterebbe un derby decisamente stimolante a cui si aggiunge quello con il Mestre, salito dalla D e avversario che sul piano della scaramanzia fa pensare positivo.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Serve pazienza, d’accordo, ma non facciamola lunga”) Con tutto quello che è successo nell’ultimo mese, dalla sconfitta con l’Albinoleffe nel turno preliminare dei playoff al ribaltone in società, dalle dimissioni di Bergamin dal Cda alle novità riguardanti il settore giovanile, era facile immaginare un percorso in salita per giungere all’allenatore che siederà sulla panchina del Padova. Scelta molto, ma molto delicata, perché ad essa si lega a filo doppio la riuscita o meno del progetto Bonetto, che ha per naturale approdo il raggiungimento in tempi rapidi della Serie B.Il profilo è stato individuato, ma il soggetto in questione (Gaetano Auteri) fatica a svincolarsi dal Matera, a cui è legato sino al giugno 2018. Non è dunque colpa nè della proprietà nè del d.g. Zamuner se i tempi ritardano, però è pur vero che prima s’ingaggia il tecnico e prima si possono definire le (non molte) operazioni di mercato tese a rafforzare la rosa. […] I tira-e-molla non sono il massimo. Se si arriverà al nome auspicato bene, altrimenti sarebbe meglio virare su altri. Le “telenovele” sono uno dei mali peggiori nel calcio.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Dentro o fuori: 24, massimo 36 ore, e dovremmo avere la soluzione del rebus panchina, al Padova. È ormai trascorsa una settimana dal faccia a faccia tra il d.g. biancoscudato Giorgio Zamuner e Gaetano Auteri, tecnico del Matera: superata ormai metà giugno, è ora di tirare le somme. Il Padova aspetterà fino a stasera, o al più tardi domattina, una risposta dall’allenatore siciliano: Auteri vuole venire, ha accettato il biennale propostogli dalla dirigenza (con premio in caso di promozione in Serie B), ma non ha ancora ottenuto la rescissione dal club lucano. È proprio su questo punto che oggi il mistero dovrà essere sciolto. L’incontro tra il tecnico e il patron Saverio Columella dovrebbe tenersi in giornata, ma ha già subìto due rinvii che, al netto delle dichiarazioni di rito, hanno indispettito non poco il Padova, ormai certo di aver individuato un profilo di assoluta levatura. […] Se anche oggi dovesse dare “buca” ad Auteri, il matrimonio con il Padova salterebbe. Zamuner sarebbe così costretto a virare su altri obiettivi. Pasquale Padalino, l’anno scorso al Lecce, è il primo nome sulla lista, con Domenico Toscano più sullo sfondo.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Qualcosa, insomma, rispetto al girone assemblato un anno fa cambierà per forza. E la spallata più vigorosa arriverà, probabilmente, ancora una volta dalle iscrizioni. […] A rischiare attualmente sarebbero almeno 10 club, e ben 5 di questi presentano una situazione “a fortissimo rischio”: Maceratese e Vicenza sono ad un passo dal fallimento, Akgragas, Messina e Mantova sono alla ricerca disperata dei fondi per l’iscrizione e per ora non vedono la luce all’orizzonte. Le altre 5, invece, rimangono in bilico, ma sembrerebbero avere maggiori chance di riuscire a partecipare al prossimo campionato: Como, Catanzaro, Fondi, Reggiana e Reggina. La corsa alle iscrizioni sta per entrare nel vivo, ma è probabile che ci aspetti un’altra estate bollente.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Se la suddivisione in verticale nel Centro-Nord dovesse essere confermata, le quattro venete potrebbero ritrovare Sudtirol e Pordenone, più alcune lombarde (FeralpiSalò, Albinoleffe e Mantova), alcune emiliane (Modena, Reggiana, Santarcangelo e Ravenna), le marchigiane (Fano, Fermana, Maceratese e Sambenedettese), più Teramo e Gubbio in Abruzzo e Umbria. In totale, 19 formazioni: ne mancherebbe comunque una. Se, invece, si dovesse tornare all’antico, con la classica suddivisione tra Nord, Centro e Sud, il girone settentrionale di squadre ne avrebbe 21: due piemontesi (Alessandria e Cuneo), sette lombarde (Albinoleffe, Como, FeralpiSalò, Giana Erminio, Mantova, Monza e Renate), tutte le emiliane (Modena, Piacenza, Pro Piacenza, Ravenna, Reggiana e Santarcangelo), più le sei formazioni del Nordest.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Un posto vacante ancor prima della chiusura delle iscrizioni, e una decina di squadre che ancora ballano tra la Serie C e la sparizione dal professionismo, di cui almeno cinque ormai con l’acqua alla gola. Con la chiusura dei playoff e la promozione in Serie B del Parma, il quadro delle squadre ammesse alla prossima terza serie, che dal 1º luglio tornerà a chiamarsi Serie C, abbandonando dopo nove stagioni la dicitura Lega Pro, è fatto. Eppure tutt’altro che completo: con il fallimento del Latina un posto vacante c’è già, e il rischio concreto è che non rimanga l’unico. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Giuseppe Bergamin resta presidente del Calcio Padova. Non è una boutade, ma un colpo di scena calato allo stadio Appiani. Bergamin diventerà infatti il presidente onorario del Padova femminile. Un annuncio inaspettato e che probabilmente ha colto di sorpresa anche l’ex numero uno di viale Rocco, il quale tuttavia non ha avuto esitazioni nell’accettare la proposta. Ieri mattina Bergamin ha partecipato all’evento al campo di via Carducci che ha riunito tutte le giovani calciatrici interessate ad entrare nel vivaio biancoscudato. Dopo aver parlato alle ragazze, spronandole a seguire la propria passione e ad onorare questa storica divisa, ha ceduto il microfono alla presidente del Padova femminile, Sabrina Baldina, e a Giancarlo Agostini (attivista dell’Avis, main sponsor biancoscudato), che senza troppi giri di parole gli hanno chiesto: «Vuole essere il nostro presidente onorario?». Immediata la risposta: «La proposta mi gratifica, l’accetto con orgoglio». Applausi, strette di mano e un brindisi alla prossima stagione che, nei piani della società, vedrà le ragazze della prima squadra lottare per una storica promozione in A.




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com