Live 24! Padova, è la vigilia del ritiro: test atletici e ultimi preparativi, da domani si suderà…

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Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) Alessandro Favaro giocherà con la maglia del Mestre nel prossimo campionato. Portiere, classe 1995 (festeggerà i 22 anni martedì 18 luglio) nato a San Vito al Tagliamento, Favaro arriva in arancionero in prestito dopo una stagione trascorsa a Padova, nella quale è stato il secondo di Bindi, trovando comunque spazio in Coppa Italia e in qualche occasione di campionato. […] Favaro sarà domani con i nuovi compagni al Baracca per il raduno del Mestre, in programma in mattinata e nel pomeriggio (ore 16) svolgerà il primo allenamento. La squadra agli ordini di Zironelli partirà martedì per il ritiro di Piancavallo.

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Uno dopo l’altro, scorrono in rapida successione i volti nuovi di una stagione che è ai nastri di partenza e promette scintille. Il Bassano è pronto a partire per il ritiro di Asiago e la squadra, pur incompleta, ha già un’ossatura importante. Il neo tecnico Giuseppe Magi ha dato l’ok alla completa rivoluzione del reparto-portieri, con le partenze di Gianmaria Rossi e di Elia Bastianoni e con gli arrivi di Wladimiro Falcone dalla Sampdoria e di Mattia Grandi dal Cesena, entrambi in prestito. Ieri è stato presentato Falcone, reduce da una stagione a Livorno dove ha mostrato solo in parte qualità che devono ancora sbocciare del tutto. Ne è consapevole il neo portiere giallorosso, che arriva a Bassano con tante aspettative e con altrettanto entusiasmo: «Questa per me rappresenta una grande opportunità – evidenzia Falcone – voglio rilanciarmi dopo la scorsa annata in cui ho giocato meno rispetto al previsto. Questa è una società sana e seria che già mi aveva contattato lo scorso anno, col senno di poi sarei dovuto venire qui già un anno fa». […]

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Ora è certo: Bassano è fornitore ufficiale del Pordenone. Dopo Berrettoni, Misuraca, Ingegneri, Cattaneo, Stefani, Semenzato e Pietribiasi, ora un altro ex giallorosso di fresca uscita va in Friuli. Non potendo arrivare al virtussino Bortot, infatti, i ramarri oltre al giovane Boniotti dal Brescia, hanno ingaggiato ieri Giovanni Formiconi, l’ex terzino del Soccer Team che coi neroverdi ha sottoscritto un biennale a scadenza 2019. È vero che Ingegneri, Cattaneo e Semenzato questa estate hanno lasciato il club friulano e lo stesso Pietribiasi potrebbe accasarsi altrove, ma a Pordenone per non restare senza scorte di giallorossi hanno provveduto subito a chiamare Formiconi. […]

Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Wladimiro Falcone a poco più di tre mesi spopolava già al botteghino. Era lui infatti il bimbo in braccio a un impacciatissimo Carlo Verdone che, al telefono, gli lavava contemporaneamente il sederino, nel film “Viaggi di nozze”, pellicola cult che nel ’95 incassò nelle sale oltre 30 miliardi di lire. Quella sequenza diventò poi una pubblicità di un servizio erogato dal Comune di Roma e insomma il lattante Falcone se l’è visto mezza Italia. Poi il lattante nel frattempo è diventato un gigante di 196 cm per 86 kg, Verdone oggi potrebbe tenerselo in braccio lui e in ogni caso Wladi e il comico due anni fa hanno celebrato il ventennale del film con un incontro evento. «Sono romano, romanista e fan di Verdone – confessa Wladimiro – conoscerlo in quell’occasione mi ha fatto enormemente piacere. Come sono finito dentro al film? Grazie a una zia che lavorava nella produzione, la stessa zia che ha organizzato il gradevolissimo incontro vent’anni più tardi». […] Si descrive tecnicamente. «Il mio pezzo forte sono le uscite aeree. Poi, contrariamente a quello che si suol dire sui portieri alti, mi ritengo più che reattivo anche sui palloni bassi. Non sono cioè lento a scendere sulle traiettorie rasoterra come è d’abitudine pensare per uno della mia stazza. In compenso credo di dover crescere parecchio coi piedi, un passaggio essenziale per un estremo difensore del ruolo. Ma ho un anno davanti per perfezionarmi anche su questo». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bentornato, Pordenone. Ieri mattina, con l’arrivo dei giocatori al De Marchi, è iniziata ufficialmente la stagione 2017-18. Tutti a rapporto da Leo Colucci. L’eccezione è Misuraca, in permesso, che si aggregherà oggi. Ci sono anche Pellegrini, Arma e Pietribiasi. Il marocchino non dovrebbe partire per il ritiro: lo cercano Triestina, Pisa, Catania, Livorno e Modena. Ecco i convocati. Portieri: Andrea Mason (’99), Marco Meneghetti (2001), Simone Perilli (’95), Matteo Buiatti (’97, in prova); difensori: Alberto Boniotti (’95), Michele De Agostini (’83), Massimo Facchinutti (2000), Giovanni Formiconi (’89), Eros Pellegrini (’90), Mirko Stefani (’84); centrocampisti: Matteo Buratto (’94), Salvatore Burrai (’87), Gianvito Misuraca (’90), Sergiu Suciu (’90); attaccanti: Rachid Arma (’85), Emanuele Berrettoni (’81), Fabio Cassin (’98), Marco De Anna (’98), Federico Gerardi (’87), Riccardo Martignago (’91), Stefano Pietribiasi (’85), Simone Raffini (’96), Gabriel Santos Falciano (’98, in prova). Ieri i primi test atletici, in attesa della partenza verso il ritiro estivo di Arta Terme, dove si inizierà a mettere benzina nel motore. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Nemo propheta acceptus est in patria sua (Vangeli), nessun profeta è gradito in patria. Non lo è stato a lungo nemmeno Tomei, uno dei rarissimi pordenonesi della rosa neroverde della passata stagione. Non lo fu suo padre Ermanno, almeno da allenatore, fatto fuori da Mauro Lovisa senza poter dare il suo contributo. Alla conferenza stampa di presentazione di Gerardi (altro naoniano chiamato a sfatare la regola), re Mauro ha ringraziato tutti coloro che lasciano il Pordenone. «In particolare Matteo Tomei – ha sottolineato -, che si è comportato da gran signore». Un riconoscimento tardivo. Non la pensava così quando spinse Tedino a lasciarlo fuori squadra perché non aveva partecipato alla famosa cena della riconciliazione. Inutili le giustificazioni di Matteo: «Avevo mio figlio con 39 e mezzo di febbre e non è vero che mi avevano visto in Corso. Fu una voce messa in giro ad arte. Da allora i rapporti si sono incrinati: immaginavo che saremmo arrivati a questa soluzione. In verità, Colucci e Migliorini mi avevano confermato la loro stima, ma la società ha deciso diversamente». Lui è un professionista e sa comunque guardare avanti: «Mi ha fortemente voluto il Siracusa e ho accettato. Inizia una nuova avventura». Prima di lasciare, Tomei ha voluto ringraziare le persone con le quali ha lavorato e scelto il Gazzettino per indirizzare la lettera di commiato al popolo neroverde. “Da bambino avevo addosso quella maglia – è il testo -. Ho inseguito il sogno di poterla indossare come giocatore della mia città. Anche se sono arrivato tardi a farlo, ho avuto la possibilità di poterla onorare per due bellissimi anni, durante i quali, anche grazie ai tifosi, siamo riusciti a scrivere grandi pagine di storia del Pordenone Calcio. Avrei voluto poter finire la mia carriera con questi fantastici colori addosso. Purtroppo non sarà possibile. Non per volere mio”. […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) «Sono tornato a casa». Alberto Boniotti è di Botticino, provincia di Brescia, ma considera Pordenone il suo vero “nido”. Ed è per questo che, dopo la splendido campionato giocato nel 2015-2016, il terzino 22enne ha deciso di lasciare le rondinelle per vestire nuovamente il neroverde. «Ho detto subito di “sì” – ha affermato -. Già lo scorso gennaio si era verificata l’opportunità, poi non se ne fece più nulla. Sono emozionato e molto felice: qui conosco tutti e appunto, per me è come tornare a casa». Il laterale arriva in prestito secco dal Brescia, con cui ha ancora due anni di contratto. La scorsa stagione era a Padova. «Ho voglia di riscattare l’ultima annata, che è stata negativa – ha riconosciuto -. Ho voglia di giocare, cosa che con i biancoscudati ho fatto poco perché davanti a me c’era un laterale molto forte (Madonna, ndr). Ho appena conosciuto il mister e mi ha fatto un’ottima impressione: mi metto a sua disposizione e spero di essere utile per la causa». […] Ufficiale il passaggio di Paolo Marchi (’91) alla FeralpiSalò: il centrale difensivo, che era a un passo dal rinnovo, ha accettato la corte dei gardesani e firmato un biennale. […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) È partita ieri la stagione del Pordenone, quarta di fila in serie C e la prima dopo lo straordinario biennio di Bruno Tedino. Il tecnico lascia un’eredità pesante, visto che ha conquistato due semifinali inseguendo il sogno serie B. Il successore, Leonardo Colucci, è stato onesto e umile nel dichiarare ieri che questa squadra ripartirà dal lavoro svolto dal trainer passato al Palermo. «Sarei presuntuoso a stravolgere tutto. Tedino ha tracciato una strada che terremo in considerazione». […] «Alla squadra – ha rivelato – ho detto che bisogna avere entusiasmo, voglia e passione. Bisogna lasciarsi alle spalle due anni favolosi e ripartire, anche se dobbiamo ben tenere conto di ciò che è stato dal punto di vista tecnico. Il mio Pordenone giocherà con 4 difensori, 3 centrocampisti e davanti ci sistemeremo in base agli attaccanti che troviamo. Che sensazioni sento? Molto positive. Sono fiducioso». […] Al De Marchi c’erano anche Arma, Pellegrini e Pietribiasi, in uscita ma ancora sotto contratto. Gli ultimi due saliranno in ritiro, non il marocchino, sempre ammesso che trovi un accordo per la risoluzione e una successiva sistemazione (lo vogliono Pisa, Livorno, Catania e Triestina). […] La rosa. Portieri: Andrea Mason (’99), Marco Meneghetti (’01), Simone Perilli (’95), Matteo Buiatti (’97, in prova). Difensori: Alberto Boniotti (’95), Michele De Agostini (’83), Massimo Facchinutti (’00), Giovanni Formiconi (’89), Eros Pellegrini (’90), Mirko Stefani (’84). Centrocampisti: Matteo Buratto (’94), Salvatore Burrai (’87), Gianvito Misuraca (’90), Sergiu Suciu (’90). Attaccanti: Rachid Arma (’85), Emanuele Berrettoni (’81), Fabio Cassin (’98), Marco De Anna (’98), Federico Gerardi (’87), Riccardo Martignago (’91), Stefano Pietribiasi (’85), Simone Raffini (’96), Gabriel Santos Falciano (’98, in prova). […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La stagione del Vicenza è iniziata ieri ma mai nel passato, recente e lontano, l’avvio è stato così i toni minori. Dalla società nessun comunicato ufficiale: non c’è un elenco dei convocati tanto che in Altopiano non è ben chiaro chi sia salito. Il nuovo allenatore Alberto Colombo, che non è ancora stato ufficialmente presentato, si trova a disposizione poco più di dieci giocatori, molti dei quali giovani provenienti dalla Primavera allenata nella scorsa stagione da Pasquale Luiso. Il mercato condotto dal direttore sportivo Moreno Zocchi continua a segnare operazioni in uscita nell’intento, per la verità dichiarato da tempo, di azzerare il gruppo che è retrocesso in serie C nello scorso campionato. Dopo aver definito le rescissioni di Zaccardo, Bianconi, Urso e Smith, le cessioni di Zivkov al Padova, di Piccinocchi al Lugano e di Siega al Cittadella, il dirigente berico sta lavorando per definire anche la posizione di Giacomelli ed Esposito che molto difficilmente resteranno in biancorosso. Qualche possibilità c’è per l’ex pescarese stimato da mister Colombo, ma al momento tra le proposte del club berico e la domanda di Giacomelli la distanza è notevole tanto da pensare che un’intesa sia davvero complicata. Al momento quindi non si può nemmeno parlare di rosa in costruzione, ma di un gruppo completamente da costruire partendo dalle fondamenta perché al momento, a parte Bianchi, il ritorno di Magri dal prestito al Taranto, e i giovani della Primavera da Sbrissa, Anzolin e Paiolo, c’è poco altro. In ritiro dovrebbe essere salito il giovane portiere Bryan Costa, vincitore con la maglia del Sassuolo del Viareggio, l’esterno Giusti rientrato dal prestito al Hamrun Spartans, oltre a Fabio Sciacca che in ritiro con il Vicenza ci è venuto per capire se, dopo il grave infortunio di tre anni fa, può tornare a calcare i campi di gioco e tornare ai livelli che l’avevano portato ad essere uno dei più forti centrocampisti della serie B. […]

Ore 15.30 – (Giornale di Vicenza) Arrivati i portieri Valentini e Fortunato e l’attaccante Alimi lunedì dovrebbero aggregarsi anche i difensori Alessandro Malomo, classe ’91, alto 1.88 per 80 Kg., il cui carellino è del Venezia, e Luca Milesi, classe ’93, alto 1.89 per 75 kg., rientrato dal prestito al Modena all’Atalanta. Tra il direttore sportivo Moreno Zocchi e i diretti interessati ci sarebbe già stata una stretta di mano, i contratti però verranno perfezionati lunedì e quindi depositati. Sempre per quanto riguarda la difesa pare possa interessare anche Luca Crescenzi, classe ’92, alto 1.88 per 80 kg., già a Pisa e ora al Lugano. Tra le parti ci sarebbero già stati dei contatti definiti positivi. Doccia fredda incece per Jaime Baez, la punta sudamericana che durante la scorsa stagione ha giocato nello Spezia allenato da Mimmo Di Carlo, ma il cui cartellino è di proprietà della Fiorentina. Il giocatore ha fatto sapere che non ha intenzione di scendere di categoria avendo offerte dalla serie B. […]

Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Un po’ di ritardo era quasi d’obbligo, per essere in linea con i tempi (ritardati, appunto) che stanno caratterizzando l’avvio del nuovo corso del Vicenza. Così ieri mattina i tre furgoncini del settore giovanile con a bordo una ventina di persone in tutto, tra giocatori e staff al seguito, hanno lasciato il piazzale del Menti alle 10.33 (al posto delle 9.30/10 inizialmente preventivate) per raggiungere l’hotel “La Baitina” di Asiago, sede del ritiro del Vicenza fino al 26 luglio. A salutare questa comitiva ridotta, un altrettanto ridotto drappello di tifosi: dieci esatti, di cui più della metà appartenenti all’inossidabile “Gruppo Pensionati del Morosini”, quelli che non saltano un allenamento ad Isola.Colombo saluta. Sono stati proprio loro, considerando il “silenzio stampa” imposto ieri dalla società ai tesserati, gli unici a strappare un primo saluto al nuovo allenatore, Alberto Colombo: «Ci affidiamo a lei… ci raccomandiamo!», hanno detto i tifosi al tecnico mentre saliva su uno dei furgoncini. «Grazie per il vostro calore, presto avremo tempo di conoscerci meglio», ha assicurato l’allenatore, che poi ha assicurato: «Porte chiuse al Morosini? Per i nostri tifosi mai, semmai per gli altri… ». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo Facchin (Reggiana) e Pellicanò (AlbinoLeffe) un altro tassello in uscita è andato a posto per il Venezia. Ieri la società ha ufficializzato, infatti, la cessione dell’ala offensiva Caccavallo al Cosenza con la formula del prestito con diritto di riscatto. Prossimo a salutare sarà il terzino Luciani, atteso martedì dal Santarcangelo, cui dovrebbero seguire la punta Virdis al Varese, l’esterno Tortori al Pordenone (favorito su Padova e Siena), i difensori Malomo al Vicenza e Baldanzeddu alla Triestina, mentre per Pederzoli e Ferrari i tempi saranno più lunghi. […]

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tante certezze e uno stato maggiore al gran completo. Joe Tacopina, Andrea Rogg, Giorgio Perinetti e tutta la dirigenza del Venezia hanno raggiunto ieri Sappada per assistere alla prima amichevole alla vigilia della partenza per Detroit, prevista per domani pomeriggio. Il Venezia ha travolto per 19-0 una Rappresentativa dell’Alto bellunese. Sul campo, sotto una fitta pioggia e con un vento tagliente per tutti gli 80 minuti di gara, Marsura, Geijo e Mlakar si sono messi in vetrina con una tripletta a testa. Domizzi ha raggiunto i compagni ma non partirà per gli Usa, così come gli infortunati Moreo e Garofalo, che rimarranno a lavorare in Italia per poi riaggregarsi al gruppo nella seconda metà del ritiro, sempre a Sappada. Sul mercato sembrano in dirittura d’arrivo tre cessioni (Malomo al Vicenza, Luciani al Santarcangelo e Virdis al Varese, mentre ieri è stato ufficializzato il prestito di Caccavallo al Cosenza). Buoni i segnali emersi nel corso del match, in cui si è visto a bordocampo anche un Filippo Inzaghi molto sereno e tranquillo. Tutto alle spalle quindi, così come l’offerta della Nazionale albanese: «Non c’è stato il rischio che lasciassi il Venezia – evidenzia Inzaghi – avevo firmato un biennale ed è stato importante mantenere la parola. Quando inizio un percorso non sono abituato a farmi da parte. Riguardo al presente sono fiducioso, io sono un ottimista per natura. Però non dobbiamo guardare sempre alle squadre che sono riuscite nel doppio salto, ma anche a quelle che sono scivolate». […] Riguardo agli innesti, ieri a Sappada si chiacchierava di Scaglia (Cittadella, cercato anche da Foggia e Parma) e di Cacia (Ascoli), ma tutto è rinviato al ritorno dalla tourné di Detroit, che Inzaghi avrebbe volentieri evitato e che interromperà la preparazione.

Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Diciannove gol con nove giocatori diversi, tanto per cominciare. Solo un dato numerico per la prima sgambata del Venezia in quota contro l’Ac Sappada (Terza Categoria campionato carnico). Il primo gol stagionale è di Davide Marsura, quando non è trascorso nemmeno un minuto, il primo della tripletta per l’attaccante di Valdobbiadene (31′ e 32′). Venezia in campo con maglie interamente nere e senza la tradizionale numerazione, vento e pioggia per l’esordio della truppa di Inzaghi e secondo tempo durato solo 35′. Tris nel primo tempo anche per Geijo (6′, 13′ e 22′), dopo l’intermezzo di Bentivoglio (17′), sono arrivate le doppiette di Fabiano (24′ e 45′) e di Pinato (30′ e 42′). Inzaghi ha schierato il 4-3-3 con Audero in porta, Zampano, Cernuto, Bruscagin e Pinato in difesa, Falzerano, Bentivoglio e Vitale a centrocampo, Fabiano, Geijo e Marsura in attacco. Squadra rivoluzionata nel secondo tempo con Vicario tra i pali, Fabris, Cernuto, Cigagna e Pinato in difesa, Acquadro, Stulac e Soligo in mezzo, Fabiano, Mlakar e Simioni in attacco. Dopo una decina di minuti Serena, Fasan e Strechie hanno preso il posto di Cernuto, Pinato e Fabiano. […]

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Non ha voluto saltare l’esordio stagionale del “suo” Venezia, il presidente Joe Tacopina, all’ultimo giorno in Italia e salito a Sappada accompagnato dall’amministratore delegato Andrea Rogg e dal direttore generale Dante Scibilia, mentre il direttore sportivo Giorgio Perinetti ha raggiunto l’alto bellunese direttamente da Milano dove sta sbrogliando la matassa dei giocatori in uscita. Cielo plumbeo su Sappada, temperatura rigida, vento gelido e pioggia per l’intera giornata con un allenamento blando al mattino orchestrato da Pippo Inzaghi. […] «Come presidente non ho sogni, ma obiettivi» ha detto Tacopina davanti alle telecamere, «il nostro obiettivo è la Serie A, ma vogliamo arrivarci con delle solide basi per rimanerci a lungo». Poi la parola al direttore sportivo Giorgio Perinetti, che si è limitato a «Dovrà essere una stagione di assestamento in Serie B per il Venezia dopo due promozioni consecutive». […] Quanto al mercato del Venezia, invece, partiti Facchin (Reggiana) e Pellicanò (Albinoleffe), ieri è stata ufficializzata la cessione in prestito con diritto di riscatto di Giuseppe Caccavallo al Cosenza. La prossima settimana Luciani andrà al Santarcangelo, Malomo è vicino al Vicenza e Virdis al Varese, società in odore di ripescaggio in Lega Pro, mentre si stanno avvicinando le posizioni di Baldanzeddu e della Triestina, con Tortori che dovrebbe andare a Pordenone dopo l’interessamento del Padova. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) L’Abano alza il livello della sua mediana. Nella serata di ieri, infatti, la società del presidente Gildo Rizzato ha ufficializzato un altro acquisto: si tratta di Matteo Faggin, aitante centrocampista destro di 1.85 (e all’occorrenza terzino), classe 96. «Un valido regista capace di impostare il gioco – lo descrive così il diggì Massimo Albieri – che arriva ad Abano allettato dalla piazza. È molto motivato e desideroso di far bene, per contribuire a fare un buon campionato. Tra l’altro, nonostante la giovane età visto che non ha ancora 21 anni (li compirà il 23 dicembre, ndr), vanta già una notevole esperienza». Nello scacchiere di Franco Gabrieli andrà a rivestire un ruolo importante. […]

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) […] Si muove l’Abano, che si accaparra Matteo Faggin, vent’anni, mediano che va ad aggiungersi alla rosa a disposizione del tecnico Franco Gabrieli. Originario proprio di Abano, Faggin è cresciuto nelle giovanili biancoscudate e ha già giocato in Serie D con le maglie di Padova, Luparense ed Este.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Il colpo era nell’aria, perché quando Marchetti dice «è un giocatore che mi piace», significa che c’è qualcosa che bolle in pentola. E infatti ieri è arrivata l’ufficialità: Nicholas Siega è un nuovo giocatore del Cittadella. Un’operazione nata ai primi di luglio, con gli iniziali abboccamenti del diggì granata, che è sempre rimasto cauto sul nome della mezzala perché c’era da lavorarci su: Siega, infatti, aveva un altro anno di contratto con il Vicenza, quindi bisognava trovare l’accordo con la sua ormai ex squadra di appartenenza. […] «Quando ho saputo che la società granata mi cercava, ho accettato con grande entusiasmo», le prime parole di Siega dopo la firma con il Cittadella. «Ero sotto contratto con il Vicenza, c’è voluto un po’ di tempo per trovare l’intesa tra le società. Io non vedevo l’ora che si sistemassero le cose, perché Cittadella è la soluzione più gradita: so come lavorano e sono felice della scelta. Il direttore non ha dovuto faticare troppo per convincermi, è bastato dire che mi conosceva come calciatore e mi stimava». Siega, che ha firmato un contratto biennale, farà la mezzala anche se è nato come esterno offensivo. «Un po’ come Schenetti, direi. Sono cresciuto come ala, mi sono convertito in mezzo al campo anche se posso giocare come esterno alto. A Cittadella ritroverò Bartolomei, mio compagno di squadra a Reggio Emilia». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) La duttilità non gli fa difetto. Ed è lui stesso a riconoscere che è la sua prima qualità. Nicholas Siega, da ieri, è un giocatore del Cittadella. Nel primo pomeriggio si è legato con un accordo per due stagioni alla società granata, lasciando il Vicenza, a cui era vincolato da un altro anno di contratto. È lui, nato 26 anni fa a Novara, la mezzala che il direttore generale Stefano Marchetti cercava con tanta insistenza per far fronte alla cessione di Paolucci. «Nasco come ala e, come centrocampista, per quanto sappia esprimermi in entrambi le fasi, ho soprattutto caratteristiche offensive», si presenta il diretto interessato. «Da mezzala ho già giocato, indifferentemente a destra e a sinistra, e sono qui per coprire in particolar modo quel ruolo nel rombo del tecnico Venturato, anche se posso essere utilizzato pure come esterno alto e come trequartista». […]

Ore 11.30 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella ieri ha ufficializzato Nicholas Siega, dopo aver tentato di blindare Enzo Di Santantonio (Mantova). Troppi problemi legati al fallimento del club virgiliano, così Marchetti ha cambiato obiettivo virando sull’ex Vicenza: «Con Colombo a Reggio Emilia mi sono trovato bene – spiega Siega – ma l’ultimo anno a Vicenza è stato davvero pesante e volevo cambiare aria. Quando ho saputo che mi cercava il Cittadella sono subito stato contento di accettare».

Ore 11.00 – In corso presso la palestra “Health City” di Padova i test atletici dei Biancoscudati in vista della partenza per il ritiro di Masen di Giovo.

Ore 10.40 – (Gazzettino) «In effetti abbiamo ottenuto traguardi importantissimi e ora ho voglia di confrontarmi con questa nuova realtà. Sono molto contento di essere arrivato in questa piazza, la mia speranza è quella di potere dare una mano e sono venuto qui per provare a raggiungere risultati importanti anche a livello personale. Sono un difensore centrale, mi piace stare sull’uomo e il mio modello era in casa, trattandosi di Francesco Acerbi». Una persona a cui invece deve dire grazie è il padovano Loris Bodo. «Era il responsabile del settore giovanile del Mezzocorona, la squadra in cui giocavo prima di andare a Parma. Con lui sono cresciuto molto ed è stato lui il primo a farmi giocare da difensore centrale». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Il Cagliari su di lei ha investito una cifra importante: ne ha sentito il peso? «È un segno di fiducia, poi sta a me andare in campo e dimostrare quanto valgo. Al resto guardo poco. Il salto dal settore giovanile a una prima squadra è diverso, l’impatto in un campionato come la Lega Pro è importante e un po’ forse l’ho sentito. Spero aggiunge – che questo sia l’anno giusto per ripartire in una piazza così grande e per fare un cambiamento nella mia carriera». Ravanelli, centrale difensivo classe 97, trentino, è reduce da una stagione esaltante nella Primavera del Sassuolo con cui ha vinto il torneo di Viareggio.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Entrambi giovani, sono di proprietà di club di serie A e portano cognomi importanti, pur senza essere parenti dei più famosi omonimi calciatori. Ad accomunare Alessandro Capello e Luca Ravanelli anche la medesima voglia di spiccare il volo e guadagnarsi un posto nel calcio che conta. Ecco perché quella nella compagine biancoscudata, a cui sono stati ceduti in prestito secco, sarà per loro una tappa importante. Capello, bolognese, 21 anni, è stato acquistato nel 2014 dal Cagliari che poi nelle ultime due stagioni lo ha girato in serie C a Prato (11 reti) e Olbia (8). «Sono una seconda punta o trequartista si descrive – e posso ricoprire tutti i ruoli dell’attacco. Tengo a ringraziare il presidente e il direttore che mi hanno voluto fortemente e io ho accettato subito la loro proposta».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Prato della Valle è un simbolo di Padova ed è presente sulla nostra seconda maglia proprio per regalarle un dettaglio che rappresenti la città». In prima fila, gli sponsor che sulle maglie stesse compariranno per tutta la stagione: Gianluca Zanutta, titolare della Zanutta Spa, Davide Chiarlo, di Italiana Assicurazioni, e Michele Azzalin, titolare di Noah. «Abbiamo cercato di affiancarci ad un marchio importante», le parole del consigliere Moreno Beccaro. «Abbiamo scelto Kappa, e ci auguriamo che insieme si possano raggiungere grandi successi». «Il nostro Dna è sempre stato il calcio», le parole di Laura Ronco, sales manager di Kappa. «Il Padova sarà l’unica squadra di Serie C ad indossare una maglia ad hoc, disegnata appositamente». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) La prima maglia sarà quella classica: semplice, con il bianco a farla da padrone e gli inserti rossi, tra cui le grandi effigie dello sponsor che da sempre etichettano le maglie della Kappa, a risaltare sulle spalle dei biancoscudati. Ma la seconda maglia, questa sì, è davvero speciale: rossa, praticamente colorata in maniera speculare alla prima. Davanti, sotto lo sponsor, il grande disegno di Prato della Valle sublimato, ovvero stilizzato quasi in filigrana, a caratterizzare una divisa che rappresenta al meglio l’orgoglio di appartenere alla città. […] A fare gli onori di casa, il vicepresidente Edoardo Bonetto, raggiunto poi dal padre Roberto, numero uno in viale Rocco: «La voglia di indossare e amare questa maglia è grande, e la location per la presentazione non è stata scelta a caso», ha spiegato Bonetto jr.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Non c’era forse cornice più indicata per tenere a battesimo le nuove divise da gioco che il Padova indosserà nella stagione 2017/18. La terrazza della Loggia Amulea, ma soprattutto Prato della Valle: il luogo simbolo della padovanità, uno dei tanti fiori all’occhiello che la città da sempre porta con orgoglio sul petto. Proprio come la seconda maglia, la divisa speciale disegnata da Kappa, lo sponsor tecnico che vestirà il Padova per le prossime tre stagioni (dalla prima squadra alle giovanili, produzione di 22 mila pezzi all’anno, più del doppio di quanto fornito dal precedente marchio) e che già dal principio ha deciso di partire con il “botto”. C’è proprio Prato della Valle sul petto dei giocatori.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Largo ai giovani. La campagna di ringiovanimento della rosa biancoscudata prosegue senza sosta. Oggi sarà il giorno degli ultimi due innesti: il portiere Davide Merelli, classe 1996, ed il terzino destro Eyob Zambataro, del’98, entrambi in prestito dall’Atalanta. Ieri, però, è arrivato il momento delle presentazioni per altri due ragazzi appena sbarcati a Padova dalla Serie A. Due profili ugualmente promettenti, ma con una differenza sostanziale: Alessandro Capello, arrivato dal Cagliari, qualche anno fa era uno dei nomi più in vista del campionato Primavera, e dopo qualche annata un po’ storta si sta riprendendo i suoi spazi, mentre per Luca Ravanelli, sbarcato dal Sassuolo, quella a Padova sarà la primissima esperienza tra i “grandi”. «Spero che questo sia l’anno giusto per ripartire», l’auspicio di Capello, il trequartista di 22 anni che nelle ultime due stagioni si è ben distinto a Prato e Olbia. […] Ben diverse le emozioni di Luca Ravanelli, che per la prima volta compie il grande salto. «Sono molto contento di essere arrivato qui», le sue parole, emozionate. Difensore centrale, alto e dotato di un gran fisico, deve molto ad un tecnico padovano, «Loris Bodo, che era il responsabile delle giovanili del Mezzocorona, con cui sono cresciuto prima di approdare a Parma. Sarà il primo anno in una prima squadra: ho voglia di crescere e di dimostrare chi sono».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un altro affondo a segno (quello per Luca Ravanelli, capitano della Primavera del Sassuolo che ha vinto il Viareggio) e le prime parole di Alessandro Capello, talento purissimo per il quale il Padova ha strappato il prestito al Cagliari. Che lo pagò quattro milioni di euro su suggerimento di Zdenek Zeman, uno che di talenti offensivi se ne intende. Eccome. E adesso, con la squadra completa al 90%, il direttore generale Giorgio Zamuner si prenderà una pausa di riflessione. Servono cessioni, soprattutto quelle di Luis Alfageme e di Luca Berardocco, mentre per Nicola Petrilli non sono arrivate offerte. Al momento la lista degli over conta due giocatori in esubero e si vuole ponderare bene dove completarla, evitando di dover mettere fuori lista chi non fa parte del progetto: «Per adesso Alfageme, Petrilli e Berardocco fanno parte della rosa e verranno con noi in ritiro – evidenzia Zamuner – per quanto riguarda le entrate valuteremo se acquistare un altro esterno sinistro basso, un centrocampista o un attaccante». Per l’esterno sinistro si parla ancora di Paolo Frascatore più che di Simone Sini, per il centrocampo la Spal continua a offrire Eros Schiavone e si parla pure di Massimo Loviso, che però sembra vicino alla Triestina, per l’attacco fra le varie opzioni c’è pure Francesco Stanco, che continua a dire no al Vicenza e, se mai dovesse scendere di categoria, vorrebbe un club capace di puntare alla promozione diretta. Sembra tramontata la pista che porta a Davide Adorni, che si sta avvicinando a grandi passi al Cittadella, vista la possibile partenza in direzione Foggia di Filippo Scaglia. […]




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