Live 24! Padova, secondo giorno di riposo: la prima di campionato si avvicina…

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Da un mese Giuseppe Sannino sta plasmando la sua Triestina e l’intensità con la quale lavora l’hanno già potuta apprezzare tutti i tifosi presenti alle amichevoli. È l’ora per l’allenatore alabardato di fare il punto della situazione a 360 gradi. «Secondo me abbiamo fatto passi da gigante sotto l’aspetto della preparazione e dell’organizzazione: rispetto alle prime uscite c’è più sicurezza nell’occupare gli spazi in campo. Sto cercando di dare fondamenta solide alla casa, gli otto giocatori dietro sono i pezzi più importanti per tenerla su, quando poi metteremo dentro qualche bel quadro, sarà bello vedere anche i muri. Questo per dire che quando saremo in grado di gestire al meglio la cose in campo senza la mia voce da fuori, avremo trovato la giusta quadra». «In questo momento la cosa più importante è la solidità, lo spirito di un gruppo che è sano. Sui valori io sono intransigente: un giocatore deve sapere che può giocare, andare in panchina o in tribuna, ma fa sempre parte del gruppo. E in loro vedo la voglia di rispettare le regole, che poi portano benefici anche sul campo». «Vorrei che la squadra giocasse sempre con velocità e aggressività, ma bisogna dar tempo di metabolizzare il tutto perché sono tante informazioni. Bisogna far decantare le cose, come si fa con il vino rosso buono, per poi poter apprezzare tutte le sue qualità. Ma già sabato mi hanno fatto vedere belle cose nel possesso palla, nello stare in campo e nelle giocate in velocità, ma si può e si deve far meglio. Un allenatore dà concetti, conoscenze, principi. Noi proviamo e riproviamo, il giocatore deve avere la consapevolezza di aver capito e di mettere tutto in pratica sul campo. E sotto questo aspetto bisogna migliorare». «Non mi piace mai illudere, il campo è sempre il giudice. Noi dobbiamo essere onesti con i tifosi e dire che la serie C è stata una cosa talmente veloce, che dobbiamo prima capire dove siamo arrivati e da qui progettare qualcosa di importante. Il nostro obiettivo è essere capaci di restare nella categoria e dare soddisfazioni ai tifosi. Tutto quello che verrà in più, sarà frutto dei sacrifici di questi ragazzi». […]

Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tanta sofferenza, ma alla fine è arrivato un largo successo che per il Mestre rappresenta un ulteriore iniezione di fiducia in questo inizio di stagione che lo ha visto protagonista di tante buone prestazioni in precampionato. Il presidente Stefano Serena se ne va dallo stadio Mecchia soddisfatto, ma ad ogni qual modo mantiene il profilo basso riconoscendo che le dimensioni dello score penalizzano forse un po’ troppo gli altoatesini per la mole di gioco espressa. «Bisogna essere onesti ha dichiarato il risultato ci premia forse oltre i nostri meriti. La vittoria ci stava, ma le dimensioni sono forse più ampie rispetto al valore espresso in campo. Comunque, le vittorie fanno sempre morale in questa fase della preparazione. Devo dire bravi ai ragazzi. Personalmente ha continuato ero curioso di vedere finalmente la mia squadra all’opera con una pari categoria e la prestazione, seppur con qualche imperfezione, è stata sicuramente confortante. Sicuramente abbiamo faticato dal punto di vista fisico, in quanto il nostro gioco è risaputo come si basi sulla fisicità e sulle giocate dei singoli. Oggi il grande caldo non ci ha certamente agevolato». Come è stata l’accoglienza su questo che sarà il vostro campo per l’intera stagione? «Cosa dire, sarebbe stato bello poter giocare nella nostra città, ma la realtà delle cose è ben diversa. Siamo stati accolti bene, devo dire grazie alla Città di Portogruaro che ci ha concesso l’utilizzo di questo impianto, senza il quale, è inutile ricordarlo, non ci sarebbe stata l’iscrizione del Mestre in Lega Pro». […]

Ore 20.00 – (La Nuova Venezia) Nello spogliatoio arancionero si respira aria di festa. Un esordio così forse nemmeno il più ottimista dei tifosi se lo sarebbe immaginato. Dalle urla di gioia sotto le docce il primo a uscire è colui che ha sbloccato la partita: Beccaro. «Era importante testare la categoria e oggi ci siamo tutti messi alla prova. Avevamo già una squadra forte l’anno scorso e ora ci siamo rinforzati ancora di più. Abbiamo rischiato in un paio di ripartenze ma ci poteva stare perché ancora non siamo al massimo. Certo c’era molto caldo ma in ritiro ci eravamo preparati bene. Ora penseremo alla sfida con la Triestina che prima dovrà vedersela contro i nostri avversari di ieri. È un bel passo in avanti per la coppa perché vincere la prima era importante. Per me, poi, segnare il gol di apertura è stata una grande soddisfazione perché mi sono fatto perdonare i rigori sbagliati nei playoff. Come inizio cosa chiedere di più? Se giochiamo sempre così sarà dura per tutte ma adesso testa bassa e lavorare».Subito dopo di lui il mister Zironelli. «Vogliamo dare fastidio a tutte le squadre e migliorarci sempre partita dopo partita anche se non siamo al 100%. È stata una partita importante con buone risposte dai ragazzi che stanno creando un bel gruppo. Mi aspettavo un po’ di più dal Südtirol ma noi abbiamo anche concesso due errori e su questo dobbiamo lavorare ancora tanto per non commettere ingenuità. Il collettivo sta lavorando bene ma dobbiamo ancora crescere. Siamo novizi della categoria ma ieri non si è vista la differenza. Abbiamo ancora molto da imparare e moltissimo da crescere ma le potenzialità sia umane che tecniche ci sono tutte. I ragazzi non pensano a se stessi ma al gruppo ed è questa la nostra forza. Credo che già contro il Südtirol si sia visto come imposteremo ogni gara. Senza mollare di un centimetro, pressando alto e cercando di imporre sempre il nostro gioco. Anche la difesa a tre si sta rodando bene e il fatto di avere una rosa di qualità offre grandi garanzie». […]

Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) Come esordio ufficiale tra i pro non ci si poteva aspettare di meglio. Certo, era una partita di coppa e il Mestre si è concesso il lusso di tenere i gioielli in panchina, ma sconfiggere quasi con facilità disarmante una veterana della serie C come il Südtirol, da otto anni nella categoria non è impresa da poco. Inoltre questo risultato permetterà alla truppa di Zironelli di riposare qualche giorno prima della sfida con la Triestina, terza di coppa. [….] Al 4′ il Mestre colpisce grazie a Beccaro. Schema su punizione battuta da Politti, Sottovia fa velo per Beccaro che in corsa tira e insacca con il portiere tirolese immobile. […] Il primo tempo si chiude con un Mestre giustamente in vantaggio che ha tenuto il pallino del gioco per quasi tutti i primi 45′. La seconda frazione inizia alla stessa maniera della prima con il Mestre che spinge per cercare di chiudere il match. […] Sottovia ben servito da Boscolo tira di prima intenzione e lambisce il palo alla destra dell’estremo del Südtirol. A riscattare la sfortuna di Sottovia ci pensa Bussi che scaraventa il pallone a porta vuota dopo che un cross di Fabbri aveva messo fuori tempo la difesa avversaria. C’è gloria anche per Sodinha che esordisce ufficialmente con la maglia arancionera. […]  Al 28′ Rubbo potrebbe anche chiudere i conti in contropiede ma l’estremo altoatesino respinge con i piedi. Risponde subito dopo Fabbri che servito in maniera fantastica da Sodinha manda la palla nell’angolino opposto. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Abbiamo alzato ulteriormente l’asticella incassando un risultato storico, l’accesso ai sedicesimi di finale della Tim Cup». Così Mauro Lovisa ha espresso la sua soddisfazione per il successo sul Lecce ai microfoni di Udinese tv. La coppa va bene. Ma re Mauro guarda già verso il campionato: «Anche quest’anno profetizza vi faremo divertire. Abbiamo la squadra per puntare in alto. Basti pensare che nei 14 che hanno affrontato i giallorossi non c’erano uomini importanti come Berrettoni e Sainz Maza». […] La sera del 22 agosto in piazza XX Settembre avrà luogo Neroverdi sotto le Stelle, presentazione ufficiale della squadra in città. Dopo i risultati in Tim Cup si prospetta una piazza tutta esaurita.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Il gol di sabato sera ricorda quello fatto lo scorso anno con il Fano afferma intanto Parodi ma stavolta è molto più pesante. Guardando avanti, pensiamo già che andremo a giocare contro un club che ha fatto tanti anni di serie A. Merito di tutta la squadra». Da difensore, in avvio di gara è stato sorpreso in occasione specialmente della prima segnatura salentina? «Il primo gol di Di Piazza mi ha un po’ sorpreso, perché ero risalito e lui mi è partito alle spalle. É stato bruciante sui primi passi, senza nascondere che gli è stata servita una palla con il contagiri in profondità». Dopo aver assaporato la vittoria nel personale derby pugliese, tempo di pensare al campionato? «Sicuramente sì, perché la coppa tornerà a fine novembre. Intanto, vincere aiuta a vincere e proseguiamo con questa onda positiva straordinaria». In campionato cosa potrà succedere? «Possiamo ripeterci, ma anche migliorarci. Ripeterci come minimo, ma la volontà è quella di migliorarci e vincere». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Non ci sarà il formale e definitivo passaggio del testimone a novembre fra Tedino e Colucci. Niente scontro diretto in Tim Cup fra Palermo e Pordenone. I ramarri hanno battuto il Lecce (3-2) al termine di una clamorosa ed esaltante rimonta. I rosanero però si sono arresi ai sardi ai calci di rigore (5-3 il finale). A metà autunno Stefani e compagni faranno un passaggio nel calcio della massima serie in attesa di accorciare la distanza dalla stessa puntando in questa stagione alla promozione in B. Ambizione realizzabile dopo quanto si è visto a Sant’Elena (2-1 contro il Venezia di Pippo Inzaghi) e soprattutto sabato sera al Bottecchia con il Lecce, dato come super favorito del girone meridionale di serie C. […] Quello del Pordenone è stato successo di squadra. Ramarri disposti in campo alla perfezione, corti e compatti, attenti al rispetto delle distanze, pronti al pressing e abili ad alternare soluzioni offensive. Resosi conto che Gerardi isolato in mezzo alle difese avversarie rende poco, Leo gli ha affiancato all’inizio Ciurria che ha esordito alla grande compensando la staticità dell’ex leone del Garda che ha potuto sfruttare la sua fisicità per fare da post nella lunetta giallorossa. Buona anche la prestazione a centrocampo dell’altro esordiente, Luca Lulli. Colucci ha anche letto bene la gara, saputo cambiare tattica al momento giusto e indovinato i cambi, soprattutto quello di Raffini che appena entrato ha dato il via alla rimonta. L’impressione è che, se potrà lavorare in pace, Leo potrebbe prendersi quelle soddisfazioni che gli sono mancate a Reggio Emilia e regalare al popolo neroverde il sogno sfumato al Franchi. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Giulio Parodi, diciannovenne difensore neroverde, entra in sala stampa col sorriso stampato sul volto. Tanti i motivi per cui è soddisfatto: «Sono tre – precisa – Innanzitutto per il passaggio del turno del Pordenone, quindi perché ho segnato, e in ultima battuta perché ho fatto questo gol al Lecce. Per me che sono barese la gara coi salentini valeva doppio». […] «Quanto conta questo successo? Vincere aiuta a vincere, quindi va benissimo andare avanti in Tim Cup anche se l’obiettivo principale rimane il campionato» osserva Parodi, e aggiunge:« Dal 27 agosto in avanti si fa ancor più sul serio. A mio parere questa squadra può ripetere la scorsa stagione innanzitutto e migliorarsi». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) L’ultima volta che il Pordenone giocò in Sardegna fu nel settembre 2014, quando la squadra, guidata per quell’unico match da Stefano Daniel, affrontò a Sassari la Torres (ko per 2-0). Il 29 novembre si cambierà versante, perché dal nord dell’isola i neroverdi si trasferiranno a sud, precisamente alla Sardegna Arena: di fronte ci sarà il Cagliari, squadra di serie A che ha eliminato ai rigori nel terzo turno di Tim Cup il Palermo dell’ex tecnico dei ramarri Bruno Tedino. Per quest’ultimo, che ieri ha compiuto 54 anni, i penalty sono risultati un’altra volta fatali: lo furono anche lo scorso giugno, quando il Parma nella semifinale dei play-off eliminò il suo fantastico Pordenone. Se i rosanero fossero riusciti ad andare avanti sarebbe stato incredibile, per certi versi, affrontare Tedino: la corsa dei siciliani, invece, si è fermata e al Pordenone capiteranno i rossoblù, rivali molto speciali per due portacolori neroverdi. Il primo è sicuramente Salvatore Burrai. Sardo di Orosei, il regista è cresciuto con la divisa dei quattro mori: debuttò in serie A nella stagione 2006-2007. […] Tifoso del club della sua isola, Burrai sognava questo scontro: «Sarà una partita speciale – ha affermato ieri il centrocampista a Sardegnasport.com – Sono nato calcisticamente a Cagliari e mi sarebbe piaciuto restarci ma non ho avuto l’occasione. La squadra di Rastelli non ci sottovaluterà, ha troppi giocatori di esperienza per prendere sottogamba l’impegno. Per noi sarà un test molto duro». Ex di turno è anche il tecnico Leonardo Colucci, compagno di squadra di Burrai nel 2006-2007: per lui solo quella stagione in Sardegna, chiusa con 22 presenze e un gol. […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) La gara in Sardegna sarà difficile, perché tra la squadra di Leonardo Colucci e il Cagliari ci sono due categorie di differenza. Ma nello sport, nella vita, è bello sognare, e allora va detto subito che il passaggio ai sedicesimi della Tim Cup ha messo il Pordenone a 90 minuti dallo stadio Meazza. Già, perché se i neroverdi, il 29 novembre, supereranno gli isolani in gara secca staccheranno il pass per gli ottavi in cui affronteranno l’Inter a San Siro. […] Il nuovo Pordenone, quello di Leonardo Colucci, convince. I risultati non mentono: tre gare e altrettante vittorie, sette gol fatti e tre subiti. Ma non solo. C’è la convinzione che, a livello di gioco, la squadra sappia già – perlomeno a grandi linee – cosa fare: sa stare in campo e ha dei principi. Questo è l’aspetto che più fa stare sereni e ottimisti, in vista del campionato. Ed è di questo avviso anche il presidente Mauro Lovisa: «Lo si è visto: la partita l’abbiamo sempre condotta noi – afferma l’imprenditore -. Si vede la mano del mister, si percepiscono le sue idee e l’aspetto mi regala molta fiducia. Ricordiamoci che mancavano Bassoli, Sainz-Maza, Berrettoni e Martignago: ne vedremo delle belle quando saremo al completo». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Allenamento mattutino ieri al Taliercio dopo l’amichevole di Bergamo. Al termine mister Inzaghi ha concesso ai suoi di staccare la spina con appuntamento per la ripresa fissato per il pomeriggio di mercoledì 16 agosto. Sabato 19 gli arancioneroverdi disputeranno un’altra amichevole, alle ore 20.30 in casa dell’Este di Serie D. Dopo quest’ultimo test l’attenzione si sposterà a tutti gli effetti sul campionato che, come si è visto, chiamerà il Venezia ad un inizio tutto in salita. La prima giornata, sabato 26 (ore 20.30) vedrà Domizzi (nella foto) e compagni debuttare al Penzo ospitando la Salernitana dell’ex Bocalon, compagine che ha chiuso lo scorso torneo cadetto al decimo posto a 6 punti dai playoff. A seguire il Venezia dovrà affrontare subito due trasferte consecutive, domenica 3 settembre (ore 20.30) al Manuzzi di Cesena squadra arrivata un punto sotto la Salernitana nel 2016/17 per poi scendere (sabato 9) ancora più a sud lungo la costa adriatica fino a Bari, giunto appaiato al Cesena lo scorso anno, ambizioso con l’eroe di Germania 2006 Fabio Grosso in panchina e, soprattutto, forte del pubblico più numeroso di tutta la B (16.331 di media). […]

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dopo due anni si appresta a ritrovare la Serie B Sergiu Suciu, altro rinforzo chiesto esplicitamente da Inzaghi per il suo Venezia. Sabato contro l’Atalanta il 27enne rumeno della Transilvalnia ha disputato la sua prima amichevole in arancioneroverde, 80′ per lavorare con i compagni soprattutto sul piano dell’intesa tattica. «Giocando in casa di una squadra importante e che farà l’Europa League come l’Atalanta ci tenevamo ad affrontarla al meglio, soprattutto perché il campionato si avvicina rapidamente mette in guardia Suciu nel suo ottimo italiano Sicuramente aver pareggiato dopo esser passati in vantaggio con Mlakar ci dà una spinta anche sul piano del morale. Il Venezia è una buona squadra, sono ottimista». […] Sul piano della condizione Suciu è certamente più avanti rispetto agli altri nuovi Andelkovic e Zigoni, avendo fatto la preparazione col Pordenone esordendo anche in Tim Cup nel successo sul Matelica che valse ai neroverdi il pass per il Penzo. «Ho voluto fortemente venire a Venezia, ho trovato un gruppo meraviglioso e devo essere bravo io ad integrarmi al meglio. A centrocampo ho fatto tutti i ruoli, per me tutti i moduli sono perfetti. L’obiettivo è lavorare a testa bassa perché sarà fondamentale partire forte in campionato».

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La sirena suonerà alle ore 23 di giovedì 31 agosto, tra le prime due giornate di campionato. Sicuramente il calciomercato del Venezia non è finito qui, né in entrata né in uscita. Su questo secondo fronte sul groppone del ds Giorgio Perinetti è rimasto il solo terzino Baldanzeddu, che nelle scorse settimane ha rifiutato un biennale dalla Triestina neopromossa in Serie C: a questo punto la soluzione più probabile sembra la risoluzione del contratto come già successo per Virdis. […] Guardando ai movimenti in entrata da qui a fine mese i colpi potrebbero essere altri tre, in primis lo svincolato attaccante Alberto Gilardino (’82), pressato sì dalla Spezia che ha rilanciato passando da una proposta annuale a biennale, ma al quale il ds Perinetti nei giorni scorsi aveva ripassato la palla: «Gilardino? Chiedeva tempo, se ci ripenserà vedremo». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ci stiamo avvicinando nel modo giusto alle gare che contano, un Venezia concentrato sarà un cliente difficile per tutti». Se la delusione di domenica scorsa per la prematura uscita dalla Tim Cup è acqua passata, il merito è dell’1-1 che l’altro ieri il Venezia ha imposto all’Atalanta di Serie A (per quanto non in formazione tipo). Un risultato che Pippo Inzaghi si è augurato possa essere di buon auspicio verso le prime sfide con i tre punti in palio, in attesa di vedere in campo l’ultimo arrivato, l’attaccante Gianmarco Zigoni giunto dal Milan dopo esser salito in A con la Spal. «Ora abbiamo una squadra competitiva, la società ha fatto un grande sforzo perché portare a casa Andelkovic, Suciu e Zigoni penso sia stato un grosso sacrificio e i tifosi devono esser soddisfatti Inzaghi promuove la campagna acquisti lagunare Dispiace solo che qualche giocatore sia arrivato adesso, perché per come spingiamo noi ci vorrà del tempo per rimetterli al 100 per cento. Zigoni ovviamente deve lavorare, come Andelkovic, quando non si allenano con noi diventa dura, però sono giocatori importantissimi». Sullo sfondo resta sempre la possibile ciliegina che sarebbe l’arrivo del bomber Gilardino. «Vediamo, io adesso sono molto contento della squadra che ho taglia corto Superpippo sul suo ex compagno al Milan e in Nazionale Abbiamo una rosa all’altezza, non mi sono mai lamentato e sono concentrato sul recupero degli infortunati. Garofalo purtroppo si è fatto male al polpaccio prima del ritiro, spero di recuperarlo per la Salernitana al debutto ma se non si aggrega al gruppo sarà difficile. Bruscagin stava bene, ha avuto un piccolo guaio muscolare, dispiace ma tutto sommato nella preparazione le cose ci sono andate bene. L’obiettivo è cercare di recuperare tutti perché dal 26 agosto non ci fermeremo un attimo e bisognerà partire bene. Il nostro 3-5-2 mi ha sorpreso, le punte sono state bravissime, davanti avevano Caldara che è uno dei centrali più forti d’Italia». […]

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Il pareggio di Bergamo lascia in eredità un Venezia in crescita, seppur nella sfida l’Atalanta fosse priva di parecchi titolari. Però era un esame, e la squadra di Filippo Inzaghi l’ha superato a pieni voti, tanto che è lo stesso tecnico a sottolineare gli elementi positivi emersi dopo questi 90′. «Abbiamo disputato una grandissima partita, un test molto impegnativo, e ringraziamo l’Atalanta per averci concesso questa amichevole. Loro sono fortissimi, noi abbiamo tenuto botta e questo mi rende molto felice perché ci avviciniamo nel modo giusto all’obiettivo del 26 agosto, la prima di campionato. Tra l’altro per la prima volta ci siamo schierati dall’inizio con il 3-5-2, e la squadra mi ha sorpreso. È stata brava e compatta, gli attaccanti non si sono fatti intimorire da Caldara, uno dei difensori più forti d’Italia, nè i nostri difensori da gente come Cornelius e Ilicic. Ne è emersa una partita complicata, che deve farci capire le potenzialità che abbiamo. Quando siamo concentrati si fa difficile per tutti». […] «Sul nostro fronte» , aggiunge, «Zigoni ha bisogno ancora di inserirsi, così come Andelkovic, giocatori importantissimi per i quali la società ha fatto un grande sacrificio, così come per Suciu. Mi spiace solo per Garofalo, Bruscagin e Marsura che sono ancora infortunati, ma spero di recuperarli in fretta». […]

Ore 13.20 – (Gazzettino) Si tratta pur sempre di calcio d’agosto ma, a un mese dall’inizio della preparazione e a due settimane dalla prima gara ufficiale, qualche indicazione già la si può trarre. Il pareggio colto dall’Este contro l’Adriese il secondo consecutivo contro una pari categoria e futura avversaria in campionato dice innanzitutto che dal punto di vista fisico, i giallorossi stanno assorbendo bene i carichi di lavoro imposti dal preparatore atletico. «Rispetto al test precedente, contro i polesani abbiamo mostrato una manovra più fluida, presentandoci numerose volte alla conclusione, soprattutto nella prima mezzora, anche se poi abbiamo peccato di precisione», conferma il tecnico Florindo. «Venivamo da quella che sarà l’ultima settimana di carico puro dal punto di vista atletico, quindi il calo degli ultimi minuti me l’aspettavo. Se poca brillantezza ci può quindi stare, quello che invece non mi è piaciuto è come abbiamo subito gol. I ragazzi devono capire che in questo campionato e contro attaccanti di questo valore, basta la minima disattenzione per essere puniti. Credo comunque che abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più rispetto agli avversari, soprattutto quanto a facilità di manovra e questo mi fa ben sperare, anche perché dopo Ferragosto conto di riavere a disposizione anche gli acciaccati Florian e Pozza». […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) CAMPODARSEGO. Nonostante la sconfitta 4-0 sabato nel test con il Bassano, non sono mancate le note positive. «Al di là del risultato – spiega il direttore generale Attilio Gementi – la squadra ha disputato una buonissima prestazione. Mi è piaciuta sul piano del possesso palla e abbiamo impegnato il portiere in tre-quattro circostanze. Siamo molto contenti del lavoro che stanno facendo allenatore e ragazzi». Tra quest’ultimi, sarà aggregato al gruppo l’esterno mancino classe 1998 Francesco Flauto. «È stato in prova per una settimana, e lo tesseriamo. L’anno scorso non ha giocato molto per via di un problema fisico, ma vedendolo all’opera ci può dare una mano». […] ABANO. Nella sua seconda amichevole stagionale, l’Abano si è imposto per 2-1 sulla formazione Primavera del Cittadella, con una prestazione che al tecnico Franco Gabrieli è piaciuta: «Sono soddisfatto, perché già rispetto alla partita precedente con l’Arcella i ragazzi mi hanno fatto vedere una crescita – spiega il tecnico romano – ho visto una squadra che comincia ad eseguire quello che chiedo, quello che proviamo durante la settimana in allenamento. Naturalmente restiamo con i piedi per terra, sappiamo che la squadra è molto giovane e che quest’anno dovremo lottare con tutti, ma queste prestazioni fanno ben sperare per il campionato». […]

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. La netta sconfitta con il Bassano Virtus (0-4 il risultato finale) ha fatto storcere il naso soltanto in parte all’entourage biancorosso. Aliù e compagni hanno messo in difficoltà gli avversari per larghi tratti del match, dimostrando di conoscere l’arte dell’arrembaggio e notevole intraprendenza. […] Archiviata la quinta amichevole della pre season, il Campodarsego, Kabine in primis, guarda al campionato: «Troveremo squadre competitive come l’Arzignano, ma anche compagini che vantano una grande storia come il Mantova», afferma l’attaccante trentatreenne. «Noi, però, non possiamo nasconderci: dobbiamo provare a vincerlo. Sono tornato a Campodarsego per centrare la promozione, traguardo che ho avuto già la fortuna di raggiungere in carriera. Per quanto mi riguarda, il secondo posto sarebbe un fallimento». […] ESTE. Il test casalingo con l’Adriese (1-1 il risultato) ha dato molte risposte agli interrogativi sulla squadra atestina, rinforzata con giocatori esperti e di categoria. La manovra non è ancora fluida, come vorrebbe mister Michele Florindo, anche se l’approccio alla partita (sviste difensive a parte, come in occasione del gol di Pregnolato) è decisamente migliorato rispetto all’amichevole con la Clodiense. «Abbiamo un mister preparato e giocatori di grande qualità», spiega l’attaccante Daniele Fioretti, acquisto del mercato estivo, già a segno nelle prime gare. «Dobbiamo soltanto conoscerci meglio ma posso dire con certezza che questa squadra ha già un buon livello». […] ABANO. Sta vivendo una nuova era, infine, l’Abano di Franco Gabrieli. Tanti baby emergenti, altrettante riconferme interne e un mister nuovo di zecca in una piazza abituata ormai ad essere rivelazione costante nella massima categoria dilettantistica: «Rispetto alla mia esperienza precedente qui ad Abano sono cambiate tante cose, ma c’è grande entusiasmo, dalla dirigenza allo spogliatoio», sottolinea Damiano Franceschini, già neroverde nella stagione 2014/2015. «Il nostro primo obbiettivo è la salvezza e ci stiamo allenando per raggiungerlo prima possibile». […]

Ore 12.10 – (Gazzettino) Inserito a sorpresa nell’undici iniziale di Venturato – anche se il tecnico granata ci ha abituati nello scompigliare le carte alla vigilia delle partite – Simone Pasa ha premiato la fiducia del suo allenatore con una sontuosa prestazione, coronata dal 2-0 che ha spianato la strada verso il successo finale. Gol e assist per il centrocampista, che nel secondo tempo è pure arretrato sulla linea difensiva – all’uscita dal campo di Camigliano – ruolo che sa interpretare con profitto. Il giocatore, invece, era convinto di scendere in campo a Bologna dal primo minuto: «Sinceramente sì, perché questa settimana l’allenatore mi aveva sempre provato da interno di centrocampo, mentre durante tutto il ritiro giocavo più centralmente, dove di solito giostra Iori». E all’occorrenza il tecnico granata sa di poter contare su un difensore aggiunto: «Abbiamo preso centrali e anche bravi, si è visto a Bologna, e non era facile per Adorni e Camigliano debuttare e fare bene contro un’avversaria di così grande spessore». Ci si aspettavano i muscoli e la corsa di Bartolomei e Settembrini, invece hanno prevalso i piedi buoni, la tecnica, con lei, Iori e Siega: «Il Cittadella, per sua filosofia, cerca sempre di giocare il pallone, indipendentemente da chi scende in campo, dagli interpreti. Ognuno poi ha le proprie caratteristiche». Se il buon giorno si vede dal mattino, il Cittadella espugnando Bologna ha presentato un bel biglietto da visita al campionato: «Noi per scaramanzia non diciamo mai niente. Siamo convinti di essere un buon gruppo – confida Pasa – ma dobbiamo partire bene nel torneo, perché sappiamo quant’è importante cominciare con il piede giusto. Resteremo sempre umili, ma non vogliamo accontentarci della salvezza». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Il Cittadella non smette di stupire, vince e convince, ma continua a perdere…pezzi. In tutti i sensi. Alla lunga lista di infortunati, infatti, si è dovuto aggiungere anche Enrico Pezzi, il terzino sinistro messo fuori uso dalla gomitata di Simone Verdi, dopo appena cinque minuti di partita al Dall’Ara. Quello che sembrava un contrasto come tanti sulla trequarti campo rossoblù, si è trasformato nell’inizio dell’incubo sportivo per il Bologna (rimasto in dieci per l’espulsione dell’esterno) ma soprattutto in un infortunio delicato e fastidioso per il terzino granata. I medici hanno provato a rimettere in sesto l’ex Benevento, ma dopo 4’hanno dovuto alzare bandiera bianca. Il giocatore ha una fortissima contusione allo zigomo destro e mercoledì, alla ripresa degli allenamenti, si sottoporrà agli esami strumentali per capire se ci sono fratture. La speranza del Cittadella è che non si ripeta quanto accorso a Litteri, che il 29 aprile si ruppe lo zigomo, fu costretto ad operarsi e rientrò (in condizioni precarie) solo ai playoff. «Ci sono parecchie probabilità che ci sia una frattura», scuote la testa Venturato. «È un giocatore importante, speriamo di non perderlo a lungo». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] «Sì, a livello personale sono felice della mia prestazione», sorride Pasa. «La mia prova si è incastrata in una partita fantastica disputata da tutta la squadra. È vero che abbiamo giocato 85′ in undici contro dieci, ma anche lo scorso campionato ci ha insegnato che tante volte la superiorità numerica non è facile da sfruttare. Siamo stati bravissimi a farlo, anche se… ». Ebbene sì, Pasa riesce a trovare un pelo nell’uovo. «Magari nella ripresa potevamo essere più incisivi, ma alla fine va bene così visto che non abbiamo nemmeno subito gol». E non solo, considerato che quasi tutto lo stadio vi ha riservato grandi applausi all’uscita dal campo. «Una soddisfazione enorme, visto che è un pubblico di serie A. Abbiamo giocato un bel calcio e credo che gli applausi siano stati meritati». […] Se questo è l’inizio non potete più nascondervi: puntate ai playoff anche nel prossimo campionato?«Io non sono scaramantico, ma su questo aspetto sì, quindi non dico nulla. Partiamo per far bene, conservando sempre la nostra umiltà. Non ci accontentiamo della salvezza, vogliamo vedere dove riusciamo ad arrivare. Una dedica per il gol? A mia sorella».

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] «Uscire tra gli applausi del pubblico bolognese è stata una soddisfazione notevole», ammette il tecnico granata. «Resterà una serata da ricordare nella storia del Cittadella. Una serata che ci ha fatto tornare a casa con un gran bel sorriso e gratifica enormemente il nostro lavoro». Il piano tattico è riuscito alla perfezione, sebbene agevolato dalla superiorità numerica maturata dopo appena cinque minuti. «Volevamo giocarcela a viso aperto come facciamo dappertutto», continua Venturato. «L’espulsione di Verdi ci ha sicuramente agevolato, ma la nostra prestazione è stata di livello. Questa vittoria ci dà una gratificazione importante ma allo stesso tempo aumenta il peso delle nostre responsabilità. Dopo una partita del genere abbiamo il dovere di confermare anche nelle prossime uscite la qualità messa in mostra con il Bologna». […] Responsabilità che aumentano, traguardi importanti. Nessuno lo dice apertamente, ma la speranza in casa granata è quella di provare a centrare ancora i playoff. Ovviamente il presidente Andrea Gabrielli, presente sabato al Dall’Ara, non lo confermerà mai: «Diciamo che, se giochiamo così, non avremo problemi a salvarci», la sua battuta. «Siamo una società che vuol crescere e una gara come questa ne è la dimostrazione. Speravo in un successo, ma non mi sarei mai aspettato una vittoria così rotonda. Non credo abbia influito più di tanto l’espulsione, abbiamo vinto grazie a ritmo e determinazione». Un risultato che getta un’iniezione di fiducia enorme: «Siamo molto contenti di poter aumentare l’entusiasmo che già circonda l’ambiente. Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo sulla strada buona per poter disputare un altro campionato spettacolare. Il pubblico lo sta capendo, gli abbonati hanno già raggiunto un buon numero».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Squadra praticamente completa. «Sì, al 99 per cento. Abbiamo seguito le indicazioni di Bisoli e Zamuner, cercando di accontentarli mettendo a disposizione un budget per allestire una formazione più che competitiva». Qualcosa ancora farete. In attacco potrebbe esserci un innesto. «Dobbiamo valutare la situazione di De Cenco. Se recupera in tempi rapidi dall’infortunio potrebbe restare, altrimenti vediamo se è più opportuno per lui andare a giocare da un’altra parte. In questo caso prenderemo un giocatore pronto», ossia Strambelli. Novità sul fronte societario? «Siamo a buon punto con una trattativa che dovremo concretizzare tra due-tre settimane. È un gruppo che verrà a darci una mano. Io e Beccaro avremo sempre la maggioranza delle quote». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Presidente Roberto Bonetto, il cammino del Padova prevede le sfide con Renate e Fano, poi la sosta. «È sempre meglio affrontare le squadre più forti all’inizio dato che magari non sono al top. Anche noi in questa fase non siamo al massimo avendo fatto una preparazione più nel medio periodo. Sono ottimista, anche dopo la gara con la Lucchese il tecnico mi ha detto di non preoccuparmi, che la squadra è forte e sta venendo fuori». Anche perché puntate in alto. «Abbiamo tutti in testa l’obiettivo di migliorarci, il che significa arrivare primi o secondi. Il calendario ci dà una grande opportunità, abbiamo allestito una rosa importante e preso un tecnico che non ha nulla a che fare con questa categoria. Abbiamo fatto di tutto perché vogliamo arrivare in alto e uscire dal buco nero della Lega Pro».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Dopo il debutto bis con la Lucchese, in cui è stato impiegato nei secondi 45 minuti, Trevor Trevisan sta per tornare ad essere a tutti gli effetti un giocatore del Padova. A confermarlo è il presidente Roberto Bonetto: «Mercoledì ci incontriamo con il giocatore per trovare l’accordo economico, penso che non ci saranno difficoltà». «A suo tempo – osserva il numero uno biancoscudato – avevamo detto che non avremmo preso giocatori del vecchio Padova, ma sono ormai passati alcuni anni e Trevisan è un giocatore di grande esperienza. Bisoli è pronto a mettere la mano sul fuoco per lui. Rispetto alla sua precedente esperienza biancoscudata oggi Trevisan è un uomo maturo». […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Per esempio? «Di fianco a me, sabato sera, c’era in tribuna una persona legata ad un imprenditore che potrebbe venire a darci una mano, qualcuno di veramente importante che darà al club un’impronta maggiore, anche in ottica futura. Non posso svelare di chi si tratta, ma stiamo parlando ormai da diverso tempo e speriamo che nelle prossime due-tre settimane si possa chiudere». […] Si aprono le ultime due settimane di mercato, come si muoverà il Padova?«Trevor Trevisan sarà il nuovo difensore, ci troveremo in settimana per definire gli ultimi dettagli economici. L’avete visto contro la Lucchese? Apre il gioco, calcia di sinistro, stoppa e imposta l’azione: è un elemento di grande esperienza, il mister lo apprezza. La situazione di De Cenco, invece, verrà monitorata con le pinze». Come giudica la campagna abbonamenti, arrivata sinora a quota 2294 tessere? «Sono abbastanza soddisfatto, vedo che c’è un certo entusiasmo intorno alla squadra. Un dato incoraggiante».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) A due settimane dall’inizio del campionato, come sta il Padova? Discretamente, a giudicare dal test contro la Lucchese terminato 1-1: c’è qualche dato incoraggiante, ma anche qualcosa ancora da sistemare. Presidente Roberto Bonetto, lei che sensazioni ne ha ricavato? «Venerdì i ragazzi hanno lavorato molto e le gambe non potevano essere pronte. Dobbiamo abituarci anche a questo tipo di partite, ad avversari che verranno all’Euganeo solo per alzare le barricate davanti alla porta». Cosa pensa dell’inizio di stagione che il calendario vi ha riservato? «Si dice sempre che sia meglio affrontare le più forti all’inizio, quando non sono ancora al top della forma, ma sono ottimista. Alla fine è Bisoli il nostro acquisto numero uno: è venuto qui per vincere ed è proprio ciò che noi puntiamo a fare. Cosa che conta molto anche in altri termini…».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) In una rosa che, nelle ultime stagioni, è sempre più italiana, lo straniero biancoscudato dell’anno è il personaggio che meno ti aspetti. Il nuovo fisioterapista è l’olandese Robert Kindt, un guru del mestiere. E nonostante conservi un accento che a Padova evoca ancora dolci ricordi (vi dice nulla Michel Kreek? ), si può dire sia ormai un italiano d’adozione. Arrivato nel Belpaese nel 1987, dopo dieci anni di attività da libero professionista Kindt ha iniziato a collaborare con l’Udinese, iniziando una lunga carriera “calcistica” che l’ha portato a lavorare per Vicenza, Atalanta, Bologna, Siena, Verona e Lazio, la sua ultima fermata la scorsa stagione. «Non è stato semplice lasciare Roma, perché ho vissuto un campionato speciale», racconta Kindt. «Quando sono stato avvicinato da Zamuner e Mateos ho riflettuto molto, ma alla fine l’ambizione del Padova mi ha convinto. Io ho bisogno sempre di nuove sfide e il progetto biancoscudato mi ha conquistato». […] In quasi 20 anni tra serie A e B ha avuto modo di lavorare con alcuni tra i più grandi tecnici italiani: «All’Udinese ho giocato le Coppe al fianco di Zaccheroni, Guidolin e Spalletti. A Siena sono stato promosso in A con Conte, ma il tecnico con il quale ho il rapporto più stretto è Mandorlini, che mi ha voluto al suo fianco in diverse squadre». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova si prende tre giorni di ferie a cavallo di Ferragosto. Dopo l’amichevole di sabato, pareggiata allo stadio Euganeo contro la Lucchese grazie alla rete di Chinellato, dopo l’iniziale vantaggio toscano con De Vena, mister Pierpaolo Bisoli ha concesso alla squadra qualche giorno di riposo: i biancoscudati torneranno a lavorare mercoledì con la ripresa degli allenamenti. Chi invece sarà chiamato ad un super lavoro è di certo la nuova ditta che cura la manutenzione del manto erboso proprio di viale Rocco: dal primo luglio, ad occuparsi del “verde” dell’Euganeo, non è più infatti la Gardin Piante, e il risultato mostrato sabato dai nuovi manutentori non è certo lodevole. Contro la Lucchese il terreno di gioco ha mostrato di aver patito le ultime due settimane di caldo torrido, con grandi chiazze di erba quasi bruciata dal sole.Servirà un massiccio intervento per far sì che, domenica 3 settembre, quando i biancoscudati esordiranno in casa contro il Fano, l’Euganeo sia pronto ad accogliere nel modo migliore l’inizio del campionato. […]




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