Padova-Bassano, Minesso: “Spero di lasciare il segno! Futuro da Biancoscudato? Non si sa mai…”

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C’è un giocatore del Bassano che domani sera, contro il Padova, si ritroverà a sfidare la squadra che l’ha inseguito e corteggiato sul mercato nelle ultime due stagioni: curioso, visto che lui, Mattia Minesso, padovano lo è a tutti gli effetti. Nato a Cittadella, ma sempre vissuto a Piazzola, il trequartista giallorosso proverà ancora una volta a far male alla squadra biancoscudata. Nelle ultime tre occasioni, le uniche in cui l’ha affrontata sul campo, con la maglia del Cittadella prima ancora che con quella vicentina, ha vinto due volte, ma non è mai riuscito a segnare. «L’anno scorso, sia all’andata che al ritorno, ho praticamente “graziato” il Padova», sorride Minesso, 27 anni. «Soprattutto nella gara di ritorno, quella che abbiamo perso all’Euganeo, ho avuto due grandi occasioni, ma sia per demerito mio che per bravura di Bindi (i due sono stati premiati insieme al Galà del Calcio Triveneto proprio lunedì, ndr) non ero riuscito a lasciare il segno. Spero davvero di riuscirci quest’anno».

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Nell’ultimo anno e mezzo è stato spesso avvicinato al Padova, sembrava che il mercato potesse portarlo nella sua città. Come mai il matrimonio non si è fatto? «È vero, devo dire che l’interesse del Padova e di Zamuner nei miei confronti mi ha sempre fatto piacere: stiamo parlando di una piazza importante, che in Serie C credo sia solo di passaggio, ma per tanti motivi non se ne è fatto nulla. Nel calcio ci vogliono tante cose, per mettere a punto un trasferimento: un po’ per i tempi, un po’ per le decisioni delle due società, alla fine il matrimonio non è avvenuto. In futuro non posso sapere: non si sa mai…». Che gara si aspetta, domani sera? «Ci sono motivazioni altissime, da entrambe le parti. Il Padova non è uscito ridimensionato dalla sconfitta di Teramo, e noi lo sappiamo meglio di chiunque altro visto che la settimana prima gli abruzzesi erano venuti proprio ad imporci il pareggio al “Mercante”. Noi invece arriviamo da otto risultati utili, ma anche da due pareggi casalinghi nei quali avremmo potuto raccogliere qualcosa di più. Verremo a Padova a viso aperto, con l’obiettivo di giocarcela: non penseremo di certo a difenderci, l’importante è fare un risultato positivo».

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(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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