Live 24! Padova-Triestina, -2: riposo domenicale per il Biancoscudo prima della sfida di Coppa Italia

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) […] La delusione di Porcari nelle riflessioni dell’indomani. «Il risultato non è positivo e non è giusto, a Padova non meritavamo la sconfitta. Abbiamo dimostrato l’atteggiamento giusto, siamo stati propositivi e abbiamo giocato da squadra in tutti i sensi. Ma adesso questi aspetti dobbiamo replicarli anche in casa». Un’ottima Triestina, che ha voluto prendere le redini fin dal fischio iniziale. Era nelle previsioni? «Siamo una squadra a cui piace giocare a calcio, e siamo andati a Padova con questo piglio, di voler fare la partita. Ci hanno castigato solo due episodi. Dispiace per noi, per la gente, questa sconfitta proprio non la meritavamo, ma il campionato è lungo e dobbiamo guardare avanti, pensare già alla prossima partita in casa in campionato e anzi, abbiamo la possibilità di rifarci già martedì, anche se si tratta di Coppa Italia, conta». […] «Ci troviamo ogni martedì a dare un perché, a spiegare questa strana cosa dei problemi in casa, ma dobbiamo capire che non ci deve cambiare nulla nel modo di giocare in casa o fuori, la mentalità deve essere la stessa».

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Sta per concludere il suo primo anno a Trieste. Arrivato nella sessione invernale del mercato nella stagione scorsa con l’obiettivo di rafforzare e dare qualità al centrocampo dell’allora Triestina di Andreuccci, Fabio Meduri è uno dei pochi superstiti che uniscono idealmente la squadra della rinascita alabardata alla truppa disinvolta che gara dopo gara sta plasmando Sannino. Lungo gli undici mesi di militanza, Meduri non aveva ancora provato il sapore del gol con questa maglia. «Il gol è stata una soddisfazione enorme – commenta Meduri – era da molto tempo che non segnavo e farlo con la maglia della Triestina è splendido, per di più su un campo importante come quello di Padova. Dispiace non abbia portato dei punti per cui è un gol da godere solo a metà. Il gol aveva bilanciato una situazione con pieno merito da parte nostra, abbiamo dominato buona parte della gara». La Triestina è andata sul campo della capolista a fare la partita, e l’ha fatta. E’ questo il segnale da recepire?«Certe partite è facile prepararle, per l’atmosfera, il campo e altri fattori. Non incontreremo sempre squadre come il Padova e pertanto questa non deve valere come giustificazione, l’atteggiamento nostro deve rimanere lo stesso, in casa e fuori». […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) «Questa è la squadra avversaria che ha mostrato il miglior gioco di quelle viste all’Euganeo». Chiacchiere al bar di un gruppetto di supporter padovani al termine del match di venerdì sera. Ma sono chiacchiere che rendono l’idea della prestazione dell’Unione in una partita tutt’altro che facile. Gli alabardati hanno sorpreso tutti soprattutto nella prima parte della gara quando a un certo punto Pinzi e compagni hanno cominciato a perdere le misure in preda alla confusione. Il loro merito è stato quello di non perdere la testa nella ripresa facendo leva sulla solidità e sull’esperienza che si è concretizzata nella capacità di colpire nel momento decisivo e al primo tentativo (con il gol di Capello). Il merito della Triestina è stato quello di macinare sempre gioco, a parte una breve pausa dopo la seconda rete patavina, come ha sempre fatto nelle precedenti trasferte. […] Comunque Bracaletti e compagni hanno dimostrato statura mentale e organizzazione di gioco fino al pareggio e anche dopo. Nonostante il calo nella ripresa gli alabardati avrebbero meritato di allungare la loro striscia positiva. Resta da constatare che non c’è stato arretramento o implosione nemmeno di fronte alla prima della classe. E ormai, a una manciata di giornate dalla fine del girone, la constatazione che la Triestina sia competitiva con tutte le avversarie del girone comprese quelle che le stanno sopra in classifica diventa evidente. Come altrettanto evidente è il rendimento insufficiente nella partite casalinghe sia sul versante risultati che su quello delle prestazioni.Sette punti raccolti in sei gare sono pochini per un collettivo che si esprime decisamente bene in trasferta. Questa diventa la priorità del lavoro di Sannino che ha ancora a disposizione le gare con Gubbio e Feralpi per invertire il trend prima della pausa invernale.

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tutti allineati dietro le parole del mister. Se Inzaghi dice che bisogna volare basso, Suciu, Andelkovic e Audero non alzano «la cresta» dopo un pareggio che, alla luce degli altri risultati garantisce, alla peggio, il quarto posto in classifica. Il sostituto di Pinato si è fatto valere in campo mentre in fase di commento resta nella media: «Il campo in sintetico non ci ha consentito di esprimerci al meglio, è un tipo di terreno, soprattutto se in dimensioni ridotte come quelle del Comunale di Chiavari, che agevola solo chi lo conosce perfettamente. Detto questo abbiamo disputato una buona prova e sono convinto che questo punto serva per la nostra classifica. Soprattutto ci garantisce, al termine di una serie di risultati positivi, quella continuità che cercavano da tempo. In serie B è essenziale». Ancora più stringato nei commenti uno degli eroi di giornata, il «martello della difesa» Andelkovic. Inevitabile fargli commentare il salvataggio al 29′ della ripresa: «Ho capito che Emil (Audero, ndr) ci sarebbe arrivato ma che difficilmente avrebbe bloccato il tiro di Diaw e sono corso a protezione. Ho anche visto arrivare Luppi a tutta birra per il tap in e mi sono buttato in scivolata. Sono stato fortunato. Bravo è stato il nostro portiere a deviare, ancora più bravo poco prima quando ha preso un colpo di testa di La Mantia. Lì è stato davvero bravo». Insomma poca luce per i suoi meriti: «Penso sempre al plurale, vinciamo e gioiamo come squadra. Il punto di Chiavari mi sembra più che buono». […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Aveva calato le carte in anticipo, «accusando» i motivi per i quali la trasferta in Liguria, in quel di Chiavari, sarebbe stata di quelle a rischio. Avversaria «rognosa», terreno di gioco in sintetico «infido». Ha visto giusto mister Pippo Inzaghi, la conferma nel commento sullo 0-0 che in attesa della gara del Palermo lascia i lagunari a un punto dalla vetta della classifica: «La Virtus Entella ha confermato di valere assai più di quanto dica la sua attuale classifica. Ha uomini di valore alto se non altissimo, una organizzazione tecnica e societaria di primo ordine. Pertanto ritengo che il punto preso sia buono, aggiungendo che non eravamo nella nostra migliore giornata e che il terreno di gioco si è confermato micidiale per chi non vi è abituato». Eppure il suo Venezia un pensierino alla vittoria lo aveva fatto, «Vero, peccato che nelle occasioni concesse da una difesa avversaria molto arcigna non siamo stati sufficientemente lucidi. Ripeto comunque che il pareggio mi soddisfa: per onestà devo dire che anche loro hanno avuto le loro occasioni e che alla fine lo 0-0 fotografa il confronto». Certo l’appetito era cresciuto con la serie di risultati positivi. Inzaghi costringe l’uditorio a tornare con i piedi per terra: «Ricordo a tutti che siamo una neopromossa e che l’obiettivo di stagione è mantenere la categoria raggiunta dopo lunga rincorsa e tante fatiche. Io, a dirla chiaramente, ho concordato con la società un premio salvezza, di altro non si è discusso…» Il Venezia comunque può vedere il bicchiere mezzo pieno, visto che il risultato di ieri permette ai ragazzi di Inzaghi di allungare la striscia di imbattibilità. «Non è poco significa che siamo in grado di mantenere una media importante. La classifica rimane sempre corta e mutevole, ogni turno può sconvolgere le gerarchie, posizioni consolidate non ne vedo». […]

Ore 18.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Uno 0-0 che brilla. Non è una contraddizione perché Entella e Venezia hanno provato sino all’ultimo secondo utile a superarsi e se non ci sono riuscite lo si deve solo alla bravura delle difese e al rendimento non esaltante dei 4 attaccanti titolari (non a caso tutti sostituiti). Il Venezia, che della matricola non ha più nemmeno l’atteggiamento, assume il controllo del gioco sin dal fischio di inizio e prova a intimidire un’Entella, a sua volta rivitalizzata dalla cura Aglietti, arrivato da due settimane per dare un scossa dopo una partenza di campionato assai deludente con Castorina in panchina. I lagunari sono in superiorità numerica a centrocampo, e soprattutto grazie a un Falzerano assatanato, hanno anche la supremazia territoriale. Eppure la supremazia nell’iniziativa non corrisponde ad altrettanta efficacia. […] Un punto che fa più piacere al Venezia, non staccato da nessuna delle rivali.

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Eccolo servito, il dilemma del fine settimana per il Venezia che pareggia 0-0 a Chiavari una partita durissima, in cui rischia seriamente di perdere e in cui il punticino può pure stare bene. L’Entella fa i conti e, al tirar delle somme, scopre di aver avuto le migliori occasioni, di aver sprecato qualche palla gol colossale e di aver prodotto di più rispetto all’attuale vicecapolista del campionato di serie B. Sì, perché la classifica del sabato pomeriggio, in attesa del posticipo Palermo-Cittadella, registra il sorpasso in vetta di Parma e Bari, mentre il Venezia aggancia il Frosinone e, forse, ipotizza di aver sprecato una possibilità. Ma, come sottolinea Emil Audero, migliore in campo per distacco con due parate alla Buffon da vedere e rivedere nelle migliori giocate non solo della settimana, ma dell’intero campionato «vincere a Chiavari non sarà semplice per nessuno». Giusto, soprattutto se l’Entella non è più la squadra senza capo né coda che, fino a qualche settimana fa, non riusciva a trovare la quadratura del cerchio e che era scivolata pericolosamente in zona playout. Il problema, a ben guardare, resta sempre il reparto offensivo, perché Moreo non solo non segna il gol dell’ex agognato in settimana, ma non riesce a lasciare il segno e Marsura, più che uomo-gol sembra confermarsi uomo assist. […]

Ore 17.40 – (La Nuova Venezia) Se non sono arrivati i tre punti, almeno è arrivata una prestazione convincente e il tecnico dell’Entella Alfredo Aglietti prova a guardare il lato meno amaro di una partita che ha avuto tanti aspetti positivi. «C’è rammarico per una vittoria mancata», spiega il tecnico ligure «e, dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa siamo riusciti a creare tre-quattro occasioni nitide, provandoci sino alla fine. Siamo dispiaciuti ma la squadra ha dato ottimi segnali di crescita, rischiando poco in tutti i 90′. Peccato, perché è arrivato solo un pareggio». […]

Ore 17.20 – (La Nuova Venezia) Alla fine si torna a casa con un pareggio. Forse alla vigilia ci si aspettava qualcosa in più, visto il momento delle squadre, ma l’Entella si è dimostrato un avversario ostico, fastidioso e se il Venezia è riuscito a salvare la pelle, sportivamente parlando, merito va a un portiere e una difesa impeccabili. «Ho dovuto lavorare più del solito», spiega Emil Audero in versione insuperabile, «ma ringrazio pure Andelkovic per aver salvato il risultato. È stata una partita difficile; da parte nostra, avremmo voluto vincere, per proseguire la striscia positiva di risultati ma è un pari da non buttare via». In sala stampa, il tecnico ligure Alfredo Aglietti ha elogiato pubblicamente il portiere dell’under 21, consegnandogli la palma di migliore in campo. «La parata più complicata», racconta, «è stata sul colpo di testa di La Mantia, non solo per scelta di tempo ma pure per reattività. I complimenti fanno sempre piacere e li giro anche all’Entella per la gara. Stavolta abbiamo incontrato più difficoltà del solito, ogni partita è diversa dalle altre ma il pareggio ci va bene».Se Audero ha fatto il mostro tra i pali, Sinisa Andelkovic lo è stato alla mezz’ora della ripresa, quando ha salvato un gol che sembrava scontato. Invece con una scivolata provvidenziale, quando Luppi era pronto ad appoggiare in fondo al sacco, ha strozzato in gola l’urlo dei liguri. Il Venezia torna a casa imbattuto e allo sloveno vanno molti meriti. «Non mi sento un eroe», osserva, «questo sostantivo lo spenderei piuttosto per Audero. Per fortuna sono riuscito ad allungarmi e a salvare la porta. Non siamo abituati al campo sintetico, abbiamo avuto dei problemi ma abbiamo ottenuto un punto importante: dobbiamo andare avanti così». […]

Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Sipario sullo 0-0 di Chiavari, neanche male considerando che le ultime due trasferte on Liguria (Chiavari e Savona, parliamo di qualche anno fa) erano finite con la sconfitta (1-2 in entrambi i casi). In fin dei conti anche il presidente Tacopina si tiene stretto il punticino. «Contento? In generale sì, vista la partita. Però “no smile”, niente sorriso, io sono contento solo quando vinco. La squadra si è impegnata, tutti bravi e magari Audero un po’ di più. La verità è che tutte le partite sono difficili e allora niente lamentele, puntiamo subito la nostra attenzione sulla prossima partita, sabato con il Novara. La classifica è molto equilibrata, è importante che il Venezia resti nella parte alta». Il presidente comunque domani torna negli Stati Uniti, la sfida con il Novara la vedrà via computer. Intanto arriva Pippo Inzaghi, il percorso è un corridoio dove al varco lo attendono cacciatori di selfie e di autografi. E si parla della gara. Più difficile del previsto? «Difficile, ma non più del previsto» precisa subito il tecnico piacentino, «eravamo pronti a questo tipo di sfida non adatta alle nostre caratteristiche. Ci siamo adattati, posso essere d’accordo se dite che non è stata la miglior partita del Venezia, ma non siamo andati male». Ci si aspettava comunque qualcosa in più, magari al capitolo contropiede. «Nel primo tempo ci siamo proposti più volte davanti al loro portiere» riprende Inzaghi, «non è andata bene, del resto mica sempre puoi vincere. E certe volte bisogna anche capire che esiste il rischio di perderla. Per cui voglio essere realista: se sul piano del gioco forse c’è stato un passettino indietro, dall’altra parte vi dico che questo è un altro punto che ci avvicina al primo dei traguardi che ci siamo fissati. La squadra si è impegnata, ha tenuto testa ad un avversario valido e per di più abituato a giocare in questo tipo di terreno». […]

Ore 16.40 – (La Nuova Venezia) Il sole splende e riscalda questo gradevole scorcio di Liguria. Il Venezia no. Non splende, ma porta a casa un punto importante , ricco di significati. Lo 0-0, per capirsi, è buono, sul piano della quantità l’Entella ha fatto di più e se anche stavolta Emil Audero è stato il migliore in campo vuol dire che c’è poco da brontolare. Un buon primo tempo quello di Bentivoglio e compagni, fatto di attento controllo della situazione e qualche assalto in contropiede che mette sul chi va là una Entella gagliarda ma tecnicamente meno dotata. E poi un secondo tempo di sofferenza, liguri a tre davanti, un bel duello tra la foga offensiva della squadra di Aglietti e la capacità difensiva del Venezia. E qui vince la difesa, il portiere toglie due palloni che sembravano dentro, mettiamoci anche il salvataggio alla disperata di Sinisa Andelkovic che a 16′ dalla fine toglie un pallone che sembrava destinato al gol, insomma il trio Andelkovic-Modolo-Domizzi come spesso succede diventa padrone dell’area di rigore e allora si capisce che la trama è segnata, l’Entella attacca ma non passa e il Venezia porta a casa il punto. […] Dell’Entella può sorprendere la classifica abbastanza avara, del Venezia non è una sorpresa la difesa forte e l’attacco timido. La cosa migliore di questo blitz resta un clima da primavera inoltrata.

Ore 16.10 – (Gazzettino) Il catanese Gianluca Litteri, ancora alla ricerca di quella condizione ammirata dai tifosi nella prima parte dello scorso campionato, domani sera a Palermo ha un motivo in più per uscire vincitore. È nota infatti la storica rivalità fra Catania e Palermo, fra i siculi della costa orientale dalle antiche origini greco-fenice e il polo nord-occidentale dei siciliani, imbevuti di sangue normanno con quel rispolvero arabo che ha permeato l’intera isola. Scaramanticamente il bomber granata minimizza: «Sarebbe davvero bello fare gol, ma conta prima di tutto che vinca la squadra, non so come e in che modo, ma che vinca». Sul dualismo esistente da sempre fra Catania e Palermo aggiunge: «Le differenze sono nette anche dal punto di vista alimentare e culturale, la rivalità fra le due città è storica a ogni livello. Anche in campo calcistico i derby fra le due squadre coinvolgono tutto e tutti». Domani l’occasione è buona, dunque, per aggiornare la classifica marcatori: di questi tempi un anno fa Litteri era già a quota dieci, mentre finora ha realizzato solo tre reti. «Questo inizio di campionato è stato un periodaccio, minimo avrei dovuto avere messo dentro sei-sette gol. C’è stato anche qualche problemino per un ritorno dei fastidi cervicali, ma è superato. Non sono ancora al cento per cento, però conto di arrivarci quanto prima. Sto lavorando cercando di essere sereno il più possibile». […]

Ore 15.50 – (Corriere del Veneto) È difficile pensare che il Palermo non venga sfiorato sul campo da una bufera che forse nessuno si aspettava, quantomeno con queste tempistiche. Il Cittadella che affronterà i rosanero di Bruno Tedino domani al Barbera nel posticipo della quindicesima giornata del campionato di serie B si troverà di fronte un avversario che potrà sì sfruttare il turno casalingo per riprendersi la testa della classifica dopo i risultati di ieri pomeriggio, ma che ha una situazione societaria precipitata nelle ultime ore. La chance in più per Roberto Venturato è quella di sfruttare questa improvvisa tempesta, visto che è notizia di ieri che la procura di Palermo ha presentato istanza di fallimento alla società guidata da Maurizio Zamparini. All’istanza sono state allegate le informative depositate dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza e la consulenza dell’esperto di bilanci Alessandro Colasi. Il buco di bilancio del club siciliano secondo la procura sarebbe di oltre 70 milioni di euro ma Zamparini si è detto allibito: «La gestione del Palermo attuale è ottima, come testimoniato dall’ultimo bilancio. Il capitale sociale è di oltre 13 milioni di euro — sono le parole del patron rosanero, già presiente anche del Venezia nel passato — arricchito dagli utili dell’ultimo bilancio. Dico ai tifosi del Palermo di starmi vicino». […]

Ore 15.30 – (Mattino di Padova) […] Gianluca Litteri, siciliano di Catania, è chiamato ad una sorta di derby personale. L’anno scorso, alla 14ª giornata le reti per lui erano 8, salite a10 se consideriamo la doppietta nel 5-1 al Verona datata 18 novembre 2016. Ora è fermo a 3. «Eh, so bene che tutti attendono i miei gol», ammette il numero 9 prima di andare in campo per la penultima seduta settimanale (stamattina la rifinitura è prevista alle 10, prima della partenza pomeridiana per Palermo). «Le occasioni le ho avute, avrei potuto essere a quota 6 o 7. È un periodaccio, speriamo passi in fretta». Fisicamente come sta? «Mi era tornato un leggero fastidio cervicale, ma l’ho superato. Sto lavorando e cercando di rimanere il più sereno possibile. Percentuali sulla mia condizione non mi sento di farne, però sto migliorando, quello sì, e ora penso solo ad allenarmi». In fondo, il Citta d’imprese ne ha compiute diverse, anche in questa stagione, imponendosi ad Empoli (proprio con un suo gol) e a Pescara. «Sappiamo che possiamo mettere in difficoltà chiunque. L’essenziale è non commettere errori, perché in Serie B il primo sbaglio lo paghi subito. Un discorso che vale tanto di più contro il Palermo, la squadra più blasonata della categoria». Lei, da catanese, sentirà particolarmente questa sfida…«La rivalità c’è da sempre e nei derby si vede in modo chiaro. È una rivalità calcistica, ma in realtà presente sotto tutti i punti di vista, a livello culturale e nella tradizione alimentare. È chiaro che segnare mi farebbe particolarmente piacere, anche se oggi quello che più m’interessa è che torni a vincere la squadra». […]

Ore 15.10 – (Mattino di Padova) Dopo una lunga striscia positiva, il Cittadella Primavera cade e vede insidiato il proprio primato in classifica. Si era parlato alla vigilia di trasferta molto ostica e così è stato, con i granata di Beghetto costretti a cedere 2-0 in casa di un Empoli che viaggia con il vento in poppa. Il Citta, che non perdeva da due mesi in campionato, mantiene comunque la vetta della classifica con 2 punti di vantaggio sullo Spezia. Una vittoria meritata quella della formazione toscana allenata da Lamberto Zauli, anche se gli ospiti possono recriminare per un calcio di rigore fallito ad inizio ripresa e che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro. Beghetto ha dovuto fare a meno di Fasolo, che oggi partirà per Palermo con la prima squadra, ma ha potuto schierare Maniero e Maronilli, reduci da una settimana di doppi allenamenti agli ordini di Venturato. […] Questi gli altri risultati della 9ª giornata nel girone A di Primavera 2: Brescia-Venezia 0-2, Carpi-Virtus Entella 1-1, Cremonese-Spal 0-0, Novara-Cesena 1-1, Spezia-Parma 2-0. Classifica: Cittadella 17 punti, Spezia 15, Empoli e Venezia 14, Spal e Novara 13, Cremonese 12, Pro Vercelli 11, Parma e Cesena 9, Brescia e Virtus Entella 8, Carpi 4.

Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Una prima buona notizia arriva dal De Marchi: Misuraca è completamente recuperato ed è rientrato in gruppo. Gianvito si allena regolarmente insieme ai compagni e potrà essere utilizzato nella sfida del prossimo turno, in programma venerdì sera (alle ore 20.30) contro il Vicenza che sarà ospite al Bottecchia. Si allenano invece ancora a parte con programma differenziato Emanuele Berrettoni e Mirko Stefani. Colucci non dispera però di poterli avere a disposizione per il match con la vecchia e gloriosa Lane che, nei piani del tecnico, dovrebbe coincidere con la rinascita neroverde, dopo le tre sconfitte consecutive subite a opera di Triestina (2-4), Reggiana (0-1) e Padova (1-2). Rimandare ulteriormente l’appuntamento con la vittoria potrebbe incidere profondamente sulla storia del torneo neroverde. Il Padova capolista infatti, con la vittoria di venerdì sera sulla Triestina (2-1) si è portato a quota 29, con ben 8 lunghezze di vantaggio sul Pordenone (21) costretto dalla radiazione del Modena a un turno supplementare di riposo da scontare oggi. Anche contro la Triestina, come era successo al Bottecchia, i biancoscudati hanno sofferto per lunghi tratti l’avversario, ma alla fine hanno vinto con il medesimo risultato: 2-1. Segno che Bisoli ha impostato la sua squadra per badare al sodo e vincere, senza troppe concessioni allo spettacolo. […]

Ore 14.20 – (Messaggero Veneto) Emanuele Berrettoni ha ripreso a correre. È guarito dall’infortunio al polpaccio il trequartista classe 1981, che ieri si è visto in campo per la prima volta dopo un mese. Salvo sorprese domani, alla ripresa degli allenamenti dopo la giornata di pausa, tornerà ad allenarsi assieme al gruppo e sarà convocato per la sfida col Vicenza, in programma venerdì prossimo al Bottecchia (alle 20.30). Una bella notizia per Leonardo Colucci al pari del recupero completo di Misuraca. Il centrocampista siciliano si è messo alle spalle la contrattura al flessore e ieri ha preso parte a tutta la partitina in famiglia, impostata dal tecnico neroverde su due tempi da 35′. Squadre miste per i ramarri e a mettersi in evidenza, oltre il solito Burrai con De Agostini, il centravanti Simone Magnaghi, autore di una tripletta. Due reti a testa invece per Sainz-Maza e Ciurria. Martedì rientra Stefani, l’unico indisponibile rimarrà così Gerardi. […]

Ore 14.00 – (Messaggero Veneto) Il Padova, grazie al successo con la Triestina, ha portato a otto le lunghezze di vantaggio, con ancora una partita in meno del Pordenone. Che oggi riposa per la cancellazione del Modena e osserva le rivali-promozione impegnate oggi nel 15º turno. Al termine della giornata la squadra di Leonardo Colucci, attualmente terza a pari merito con l’Albinoleffe, potrebbe ritrovarsi quinta nella peggiore delle ipotesi. Fari puntati sugli incontri di Meda, Salò, San Benedetto del Tronto e Vicenza, dove la prossima rivale ospite il Mestre di Mauro Zironelli, illustrissimo ex del Lanerossi. […]

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Tempo di vigilia della trasferta di San Benedetto del Tronto ed alta tensione al quartier generale giallorosso. Le quattro sconfitte consecutive hanno minato il morale della squadra, tanto che in settimana è intervenuto Nicola Bizzotto per provare a dare una scossa a un gruppo frastornato e confuso. «Non so se la crisi che stiamo vivendo sia simile a quella dello scorso anno — ha sottolineato il capitano — nessuna annata è paragonabile a un’altra. Molti giocatori sono diversi, il mister è diverso. E’ vero, anche lo scorso anno abbiamo affrontato un brutto periodo, ma nella nostra testa sappiamo che se saremo uniti supereremo questa situazione. In ogni allenamento vedo la compattezza di questo gruppo e ognuno di noi darà ancora qualcosa in più». Concetto chiaro, con il gruppo che ha ribadito fiducia assoluta in Magi e che vorrebbe evitare una situazione simile a quella dello scorso anno, quando il cambio in panchina fra Luca D’Angelo e Valerio Bertotto non diede i risultati sperati. «C’è grande spirito di rivalsa che mi lascia fiducioso — carica Magi alla vigilia — troviamo un avversario tosto ma in questo momento ci vuole concentrazione e ardore per superare i momenti difficili. La Sambenedettese deve giocare esclusivamente per il primo posto, qualora questo non dovesse arrivare, sarebbe sicuramente un fallimento sportivo. Il loro presidente l’ha ribadito più volte, loro dovranno dimostrare di essere forti quanto le attuali prime della classe. Noi però non abbiamo paura, vogliamo dimostrare di meritare la maglia del Bassano e uscire dal campo sapendo di aver dato tutto». […]

Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Si torna dove tutto è iniziato. Il Mestre di Mauro Zironelli affronta oggi allo stadio Menti il Vicenza, in una partita davvero speciale per il tecnico di Thiene. Per lui, vicentino doc che proprio in biancorosso ha iniziato la sua carriera da allenatore, sarà infatti la prima volta in cui affronterà da tecnico la squadra che ha segnato tante tappe della sua carriera, sia da giocatore che da allenatore. Ed è proprio Ziro a raccontare le sue sensazioni a poche ore dal calcio d’inizio. «Sarà sicuramente un’emozione molto intensa – spiega l’allenatore arancionero – ricordo quando avevo cinque anni e mio nonno mi portava con lui a vedere le partite. Poi ho esordito nella squadra della mia città, un privilegio che in pochi, come Baggio e Sterchele, hanno avuto la fortuna di avere. Lo stadio si trova a trecento metri da dove andavo a scuola, e ricordo come alle partite venissero compagni di classe e professori. L’impatto sarà sicuramente speciale ma bisognerà rimanere concentrati, tengo molto a questa partita». Dopo il tour de force della passata settimana, il Mestre ha avuto modo di preparare al meglio questa gara, lavorando duramente per cercare di riscattare le due sconfitte contro Padova e Renate. «Sono molto fiducioso, perché i ragazzi si sono allenati al meglio. Arriviamo da cinque risultati utili, ai quali sono seguiti i due ko contro Padova e Renate nei quali però abbiamo giocato delle ottime partite. Proprio per gli ultimi due risultati c’è grande amarezza, ma questo non ha intaccato la serenità dell’ambiente, perché a conti fatti sappiamo che fino ad oggi abbiamo fatto un buon percorso». Oggi gli arancioneri hanno la possibilità di tornare a fare punti, anche se ad attenderli c’è una compagine di assoluto livello. «Il Vicenza è una squadra molto forte, che attualmente si trova in una posizione in classifica che non ne rispecchia il reale valore. Ci sarà da soffrire e lottare». Ma come sempre, il Mestre proverà a fare la sua partita con un solo obiettivo: vincere. «Le precedenti partite ci hanno fatto capire che possiamo giocarcela con tutti». […]

Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] «Qualcuno mi aveva cercato — ammette Ziro — ma non l’attuale società, una cordata genovese che voleva acquistare il club. Mi arrivò una telefonata ma finì tutto lì. Forse è stato meglio, a Vicenza sono troppo coinvolto, dovrei pensarci bene prima di tornare. Non è facile quando il tifo si mescola col lavoro. Per questo sono contento di essere rimasto a Mestre, una società con un presidente che mi ha dato un’opportunità incredibile». Oggi, con gli amici di sempre che tiferanno Vicenza in curva, Zironelli proverà a tendere la trappola perfetta alla sua ex squadra: «Al Vicenza manca uno come Pieraldo Dalle Carbonare — dice Zironelli — ma il valore della squadra è indiscutibile, hanno giocatori che possono fare la differenza. Noi proveremo a metterli in difficoltà, perché ci servono punti».

Ore 12.10 – (La Nuova Venezia) Match tra venete al Menti (ore 14. 30) con gli arancioneri intenzionati a portare a casa un risultato a tutti i costi. In casa Mestre quasi tutti a disposizione del mister thiesino che certamente vorrà fare bella figura davanti al suo ex pubblico. «Nessuno ci ha mai messo sotto o preso a pallonate e i ragazzi ne stanno prendendo consapevolezza. Per me sarà un ritorno a casa ma mi interessano i punti. I complimenti fanno sempre piacere ma non fanno classifica. Adesso è il momento di tornare a intraprendere la serie positiva interrotta con il Padova. Voglio dai miei una prova da leoni. Purtroppo potrò valutare solo oggi le condizioni di Zecchin, Sottovia e Gritti che penso comunque scenderà in campo, ma dovrò fare a meno di Pozzebon che è influenzato. Vincere sarebbe anche il modo più bello di concludere il tour de force degli ultimi 10 giorni contro le prime in classifica». […] Probabili formazioni.Vicenza (3-5-2): Valentini; Bianchi, Milesi, Magri; Di Molfetta, Bangu, Alimi, Romizi, Giraudo; Comi, Ferrari. A disp: Fortunato, Costa, Viola, Turi, Salifu, Ferchichi, De Giorgio, Giusti, Giacomelli, Lanini. Allenatore: Colombo. Mestre (3-4-3): Gagno; Gritti, Perna, Politti; Fabbri, Casarotto, Boscolo, Lavagnoli; Sottovia, Neto, Beccaro. A disposizione: Ayoub, Favaro, Zanetti, Kirwan, Boffelli, Spagnoli, Stefanelli, Rubbo, Sodinha, Bonaldi, Bussi, Pozzebon, Zecchin. Allenatore: Zironelli.Arbitro: Pashuku di Albano Laziale.

Ore 11.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Dopo la brutta sconfitta subita lunedì sera contro il Santarcangelo, in casa biancorossa la parola d’ordine è riscattare l’ennesima sconfitta subita in trasferta. L’avversario è una delle squadre che gioca meglio in serie C, guidato da Mauro Zironelli, un vicentino che in biancorosso ha mosso i primi passi sia della carriera di calciatore, sia di allenatore. Alberto Colombo è consapevole del momento delicato e sa bene che contro il Mestre bisognerà fare di tutto per vincere. «Indipendentemente dall’avversario e dal loro allenatore che qui è di casa, per noi conterà vincere per rimettere a posto la classifica che, primo posto a parte, vede un’ammucchiate di squadre in pochi punti — spiega il tecnico — dovremo essere bravi a tenere la palla e a concedere poco a loro perché quando manovrano lo fanno molto bene e riescono ad essere molto pericolosi». […] Contro gli uomini dell’ex Zironelli, Colombo dovrà fare a meno di Tassi, fermato per due turni dal giudice sportivo, e ha il dubbio su Comi che lamenta un affaticamento all’adduttore. «Le buone notizie riguardano Malomo che da tre giorni si allena con il gruppo ed è a disposizione, anche se bisognerà andarci con i piedi di piombo visto che non gioca una partita da quasi due mesi. Romizi invece si è allenato un giorno a pieno ritmo e l’altro a parte ma credo che possa esserci, mentre Comi è in forse. Si pensava fosse qualcosa di poco conto, farà dei accertamenti diagnostici nelle prossime ore e in base a quanto mi dirà lo staff medico deciderò».[…]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. L’occasione è ghiotta. Perché se da una parte il k.o. con l’Arzignano Valchiampo è costato ai “Gabbiani” la vetta della classifica, dall’altra battere la nobile decaduta di turno, il Mantova (arbitro Giordano di Novara), non solo potrebbe rilanciare capitan Aliù & C. verso il primato, ma anche portare una bella dose di autostima nello spogliatoio. […] Gianfranco Fonti, per la partita odierna, deve rinunciare al difensore Mattia Sanavia, che ha riportato una frattura all’osso spongioso del ginocchio e dovrà restare ai box per un mese.Formazione Campodarsego (3-4-3): Pirana; Ndoj, Colman Castro, Leonarduzzi; Trento, Dalla Vedova, Caporali, Radrezza; Aliù, Kabine, Pietribiasi. All. Fonti. ESTE. Proprio a Mantova, nonostante l’ottima prestazione, si è interrotta la serie positiva dell’Este (ora a quota 20 punti), pronto a tornare in cattedra con la Calvi Noale, ospite al Nuovo Stadio (arbitro Russo di Torre Annunziata). […] Formazione Este (4-3-3): Lorello; Gilli, Munaretto, Ferrando, Boron; Tomasini, Pozza, Ostojic; Rondon, Fioretti, Florian. All. Florindo. ABANO. Il match di domenica scorsa con la capolista Virtus Vecomp avrebbe potuto regalare il primo successo. A Monteortone, invece, è arrivato un 2-2 che ha caricato, se non altro, un briciolo di speranza sulle spalle dei neroverdi. Servono punti pesanti per ricominciare a credere nella salvezza diretta, visto e considerato che l’Ambrosiana è ancora a + 6. Non se la passa meglio il Cjarlins, avversario di giornata (arbitro Caldirola di Milano), terzultimo con 10 punti in saccoccia. […] Non saranno della partita, sponda Abano, elementi importanti come lo stopper Di Bari, capitan Carteri e l’altro mediano Faggin, squalificati. Formazione Abano (4-2-3-1): Bettin; Ceccarello, Manuel Cecconello, Zanon, Lacerti; Gargini, Dabalà; Tescaro, Boreggio, Franceschini; Mattia Cecconello. All. Gabrieli.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Fino all’ultimo Bisoli aveva il dubbio sull’impiegare o meno dall’inizio il centrocampista ravennate. «Mi ha comunicato che giocavo come agli altri compagni venerdì mattina nella rifinitura, ero comunque pronto a partire dall’inizio. Quando ho sentito il mio nome, ero felice. Avevo voglia di scendere in campo e con l’entusiasmo ho magari sopperito alla mancanza di condizione atletica che non è ancora ottimale. È andata bene, poi posso fare molto di più sul piano della prestazione e ci arriverò quando raggiungerò la forma fisica adeguata». […] Il nonno si chiama Antonio, e la dedica per il gol è tutta per lui. «Perché non veniva da un grande periodo di forma, era acciaccato come me. E poi abbiamo un contratto, fatto quando ero bambino: ogni volta che segno, mi dà cinquanta euro. A questo punto spero di stare bene e di rubargli un bel sacco di soldi».

Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Ora ecco Tabanelli, a segno nel suo esordio in campionato dopo un lungo stop. «Questa mattina (ieri, ndr) mi sono svegliato con un sorrisone. Sono contento per il risultato, abbiamo dato continuità con un avversario che veniva da sette risultati utili di fila. Sapevamo che era una partita difficile ed essere riusciti a portare a casa tre punti pur non essendo al top è un bel risultato, e anche un’ulteriore dimostrazione della nostra forza». Venerdì quando è tornato a casa è andato subito a dormire o ha ripensato al suo gol? «C’ho pensato fino a un certo punto, poi la stanchezza ha prevalso. Sono molto contento, era importante rientrare e il gol mi aiuterà a raggiungere il prima possibile la migliore condizione fisica: ci vorrà ancora un po’, ma già il fatto di essere guarito e di avere giocato è una bella soddisfazione».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Sarà necessario un secondo accertamento clinico per capire l’entità dell’infortunio al ginocchio patito da Madonna con la Triestina. Il terzino si è sottoposto ieri mattina a una risonanza magnetica, e domani farà un’altra indagine. Sembra rientrato invece l’allarme per Marcandella, costretto al cambio nella ripresa. Intanto, sempre ieri la squadra è tornata al lavoro per preparare la sfida bis con la Triestina in programma martedì alle 20.30 all’Euganeo, valida questa volta per la Coppa Italia di serie C. Bisoli è rimasto sul campo solo per la prima fase della seduta, poi è tornato a casa per motivi familiari. A riposo Bindi, Belingheri, Guidone, Marcandella, Pinzi e Trevisan, con quest’ultimo che salterà la trasferta di campionato con l’Albinoleffe visto che sarà squalificato in virtù dell’ammonizione rimediata l’altra sera (era in diffida). Defaticante per gli altri titolari, mentre chi non ha giocato ha lavorato sotto gli ordini di Groppi, vice di Bisoli. In particolare, sono andate in scena prove tecniche di 3-5-2 con la presunta formazione che sarà schierata in Coppa, e nella quale al centro della difesa agirà Russo, sulle corsie laterali a centrocampo Zambataro e Zivkov, in attacco Chinellato e Cisco. Al termine dell’allenamento giocatori, staff tecnico, il presidente Roberto Bonetto e il figlio Edoardo hanno fatto un brindisi nei pressi degli spogliatoi per festeggiare il diggì Zamuner che ieri ha compiuto 53 anni. Oggi i biancoscudati riposeranno, domani ripresa a porte chiuse. […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Il tifoso s’è… desto. Vediamo un po’ se l’Euganeo conta”) Venerdì sera si è capito, per l’ennesima volta, che il pubblico di Padova, quando e se vuole, può avere un peso determinante per spingere la propria squadra verso una vittoria o aiutarla nei momenti in cui è costretta a soffrire. Quasi 5.000 tifosi (dato depurato dei sostenitori ospiti, arrivati in 300) hanno spinto e sostenuto gli uomini di Bisoli con cori, incitamenti, battimani. E non ci riferiamo solo alla “Fattori”, che fa sempre la sua parte, ma anche e soprattutto a quella (larga) componente di spettatori accomodatasi in Tribuna, Est ed Ovest, che segue le partite con partecipazione, sì, ma senza farsi trascinare o… contagiare più tanto dagli altri settori. Eccolo qui, allora, misurato in decibel, l’effetto di avere un Padova capolista in Serie C e potenzialmente in grado di scappare come una lepre senza che nessuno riesca più a prenderlo. […] Era da tanto tempo che non respiravamo più un clima simile, e il fatto che sia accaduto “dentro” l’Euganeo, impianto brutto e criticabile quanto si vuole ma pur sempre lo stadio in cui gioca uno dei simboli della città, suggerisce un paio di considerazioni spicce, che speriamo il futuro trasformi in “dote” preziosa per Pulzetti e compagni. Prima considerazione: se si vuole e ci si crede, il tifo si sente, eccome, ed è utilissimo alla causa (come si è visto). Seconda considerazione: che la struttura, di per sè, non favorisca apporti particolarmente calorosi nei confronti dei propri beniamini è indiscutibile, però sarebbe ora di finirla di cercare nell’Euganeo brutto anatroccolo la causa di tutto ciò che sinora ha penalizzato il Biancoscudo. […] Pensare positivo, una volta tanto, non è azzardato. Il passato è stato buio, certo, ma è… passato. Conta il presente e il presente è luminoso. Se il Padova andrà in B, qualcosa allo stadio succederà. È nella logica delle cose, se non altro per smetterla con le “beghe” che non portano da nessuna parte.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) A poco a poco, però, mi sono dimenticato della paura causata dal brutto infortunio e ho giocato più sciolto, senza che me ne rendessi conto. La tenuta e la forza ancora non sono al top, ma lavoro per arrivarci il prima possibile». Poi ecco il primo gol, a spezzare il dominio iniziale degli alabardati. Un gol che vale una dedica speciale. «Ce ne sarebbero tante di persone a cui rivolgere un pensiero, ma il primo va a mio nonno Antonio, “Tugnàz” per gli amici: è lui il mio primo tifoso, e in ballo c’è anche un “contratto” molto particolare tra di noi. Mi ha promesso che mi dà 50 euro ad ogni gol: ora gli toccherà pagare». Un bell’affare, insomma, sia per Tabanelli che per il Padova.«Speriamo di portagli via qualche soldino, sarebbe un buon segno (ride, ndr), magari nella città di Sant’Antonio mi va pure meglio del solito. Scherzi a parte, ne avevo bisogno, il morale era finito sotto i tacchi nell’ultimo periodo e per questa attesa che non finiva mai, ma finalmente mi sono ripreso e spero che questa rete mi dia una carica ancora maggiore». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] «È stata una bella emozione», racconta il centrocampista, 27 anni, dopo la prima apparizione in campionato. «Volevo farmi perdonare per il ritardo, e il gol è stato la miglior medicina. È stata dura star fuori, ho passato due mesi e mezzo molto travagliati ma i compagni mi hanno dato una grande mano, vincendo tante partite e permettendomi di rientrare con la squadra prima in classifica. Vederli correre tutti ad esultare con me, anche dalla panchina, mi ha fatto davvero una grande piacere». Un po’ se la sentiva, parliamo del fatto che sarebbe arrivata la prima occasione. «In settimana il mister mi aveva provato varie volte, sapevo di non avere 90 minuti nelle gambe ma speravo che questa chance ci sarebbe stata. Devo lavorare sulla condizione atletica, ma è stato un bel rientro: nei primi minuti ero un po’ titubante, forse non avevo ancora la tranquillità che ho di solito quando scendo in campo.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Il programma: oggi, alle ore 14.30 Fano-Sudtirol, Renate-Teramo, Sambenedettese-Bassano e Vicenza-Mestre; alle ore 18. 30 FeralpiSalò-Albinoleffe, Gubbio-Fermana e Reggiana-Ravenna. Riposano Santarcangelo e Pordenone. Classifica: Padova 29 punti; Renate 25; Albinoleffe e Pordenone 21; Sambenedettese e FeralpiSalò 20; Triestina e Bassano 18; Südtirol, Mestre e Fermana 17; Vicenza 16; Teramo e Gubbio 14; Reggiana 13; Ravenna e Santarcangelo 10; Fano 6. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Immediata ripresa degli allenamenti per il gruppo biancoscudato, che si è radunato ieri mattina alla Guizza. Tra 48 ore si torna in campo, ancora all’Euganeo e ancora contro gli alabardati: per il secondo turno di Coppa Italia (martedì, ore 20.30) è aperta la prevendita, con prezzi che oscillano fra i 20 euro per le Poltrone Oro e i 7 per la “Fattori”, che saranno maggiorati ai botteghini il giorno della partita. È probabile che Bisoli conceda spazio ai giocatori sin qui meno utilizzati, ma oggi si attenderà soprattutto il responso sugli infortunati: preoccupano le condizioni di Madonna, uscito con un ginocchio malconcio, mentre Marcandella verrà valutato nei prossimi giorni. Buone notizie, invece, per Candido, che l’allenatore giovedì aveva pessimisticamente previsto al rientro in campo «fra tre o quattro partite»: martedì dovrebbe rientrare in gruppo, e sabato contro l’Albinoleffe potrebbe tornare in panchina.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Meglio di così davvero non si può o quasi. Domenica di relax per il Padova che, pur mettendo nel mirino il re-match di Coppa Italia in programma martedì all’Euganeo contro la Triestina, si gode un primato in classifica che non può essere scalfito neppure dai risultati domenicali. Oggi il Renate, che al momento ha quattro punti e una partita in meno rispetto ai biancoscudati, affronterà in casa il Teramo, un avversario che in trasferta ha messo in difficoltà tante avversarie blasonate e che non sarà facile da superare. Pierpaolo Bisoli spera in una frenata della matricola guidata da Roberto Cevoli, che sino a questo momento rappresenta l’insidia maggiore sulla strada che conduce al primo posto. Ma allo stesso tempo si gode le due mosse che hanno indirizzato la partita vinta venerdì sera contro l’Alabarda di Giuseppe Sannino. E se Alessandro Capello non è più una sorpresa, con ben sette gol segnati fino a questo momento e una presenza costante e decisiva all’interno della squadra, la bella sorpresa è Andrea Tabanelli. Non tanto perché sia in discussione il valore dell’ex centrocampista del Cesena, quanto piuttosto perché fra una ricaduta e l’altra l’autore del primo gol nel derby dell’Euganeo non giocava una partita titolare da tre mesi. L’unica volta che lo si era visto all’opera era stato a Brescia in agosto in Coppa Italia, poi l’infortunio alla vigilia della prima partita di campionato a Meda persa proprio contro il Renate e, successivamente, un autentico calvario che sembrava non finire più. E invece, con una mossa ai limiti dell’azzardo, Bisoli ha sganciato il suo pupillo dal primo minuto, ricevendo in cambio subito un gol pesante come un macigno e una prestazione scintillante, considerata la lunghezza dello stop che lo aveva tenuto lontano dai campi da gioco. […]




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