Live 24! AlbinoLeffe-Padova, la vigilia: si parte subito per Bergamo per preparare al meglio la sfida al vertice…

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Ore 22.30 – Serie C girone B, fischio finale: Pordenone-Vicenza 3-2.

Ore 20.30 – (Il Piccolo) […] Gli alabardati stanno proseguendo la preparazione in vista del match di domenica al Rocco contro il Gubbio (inizio ore 14.30, arbitra Bitonti di Bologna). Sul fronte infermeria, non si riuscirà a recuperare nessuno degli infortunati: non solo Mori e Castiglia che sono sempre ai box, ma neanche Aquaro e Grillo, che ieri si sono allenati a parte ma per i quali un rientro appare quantomeno prematuro. Inoltre ci sono ancora incertezze riguardo Troiani, alle prese con una caviglia malconcia e Porcari è squalificato. Per Sannino dunque, oltre a pochissime scelte in difesa, si prospetta anche un po’ di emergenza a centrocampo, con i soli Meduri e Acquadro (tra l’altro entrambi in diffida) davvero di ruolo. Almeno il tecnico tornerà ad avere una certa abbondanza in attacco ora che Hidalgo e Petrella sono pienamente recuperati, e si aggiungono ai vari Mensah, Arma, Bariti e Pozzebon. […]

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Domenica sarà la prima volta che Ettore Marchi si ritroverà di fronte la Triestina: l’attaccante che giocò in alabardato in serie B nella stagione 2010/11 (fu una delle poche note positive, con 6 reti al debutto fra i cadetti), da quel momento in poi ha avuto un percorso ben più brillante dell’Unione calcando campi di B e C. Ora è tornato a giocare nella sua Gubbio, dove è nato ed è cresciuto con le prime stagioni in C2 quand’era ventenne. «Ho un ricordo bellissimo della stagione con la Triestina – dice Marchi – così come della città e della tifoseria, anche perché la Triestina significò la mia prima presenza in B, i primi gol fra i cadetti. Certo, fu un anno un po’ travagliato perché già partimmo da ripescati, una notizia che fra l’altro arrivò a metà ritiro. E fummo retrocessi. Ma per me fu un’esperienza positiva. E con quei compagni ho ancora un bellissimo rapporto, a partire da Antonelli che ora fa il ds del Monza». […] «Cosa ho pensato in questi anni quando la Triestina era precipitata nei dilettanti? Un grande dispiacere, perché piazze come Trieste non possono finire così in basso. Difficile da lontano capirne le motivazioni, ma a distanza non ho potuto che provare dispiacere e rammarico. E succede per varie piazze, come il Modena, che meriterebbero altri palcoscenici». […] Adesso Marchi è tornato a casa, a Gubbio. E il suo bottino parla già di 5 reti. «Abbiamo fatto un po’ di fatica all’inizio, ora abbiamo messo insieme un po’ di risultati di fila, ma non ci siamo posti obiettivi, se non preparare bene una partita alla volta, agganciare le squadre davanti e mettercene dietro il più possibile. Poi a marzo-aprile tireremo le somme». «Per noi domenica sarà molto difficile, perché la Triestina è un’ottima squadra e riuscirà a fare un bel campionato. Per me, come per chiunque, giocare al Rocco sarà davvero un piacere e sarà sicuramente molto stimolante come palcoscenico, è uno degli stadi più belli d’Italia. La Triestina fa fatica in casa? Io ritengo che ogni partita faccia storia a sè. Se la Triestina ha fatto tanti punti in trasferta, significa che ha valori. Di sicuro tornerà a fare tanti punti anche in casa, ma spero non da domenica».

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I berici cambiano. Non solo l’allenatore, che adesso è ad interim Nicola Zanini, ma anche il modulo, che sino a oggi era stato il marchio di fabbrica di Alberto Colombo. Si va verso un 4-2-3-1 destinato a rivoluzionare l’assetto della squadra. Il 3-5-2 di mister Colombo sembrava la formula giusta per far rendere la superiorità del centrocampo e la fantasia dei tanti esterni d’attacco. In ottobre però è caduta ogni certezza: sconfitta a sorpresa contro una Reggiana in crisi, pari a reti inviolate con la Fermana e tonfo interno contro la Triestina. Nella gara giocata in casa del Sudtirol i vicentini erano chiamati al riscatto, ma gli uomini di Colombo ne sono usciti sconfitti per 1-0, dimostrando una sterilità offensiva difficile da curare. Infatti il difetto non è stato mitigato. I berici hanno vinto contro la Sambenedettese, perso a Santarcangelo, pareggiato con il Renate e infine hanno ceduto di schianto nel derby contro il Mestre. L’ultima partita è costata la panchina all’allenatore. Ed è un Nicola Zanini carico e con le idee molto chiare, quello che si sta vedendo in questi primissimi allenamenti alla guida del Vicenza. I veneti infatti sono pronti a cambiare modulo sin dall’impegno serale contro il Pordenone. Secondo quanto riportato negli ambienti vicini alla squadra, dovrebbero passare dal 3-5-2 di colombiana memoria a un 4-2-3-1 di matrice decisamente più offensiva. Davanti Zanini dovrebbe schierare il solo Gianmario Comi, il capocannoniere della squadra dall’alto dei 6 gol segnati sino a oggi. Alle sue spalle sono attesi Stefano Giacomelli, Eric Lanini e molto probabilmente Pietro De Giorgio, il più esperto della linea a tre impostata per supportare l’unica punta. Già certa la difesa a quattro. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Pordenone, Ravenna, Bassano e Albinoleffe sono le quattro formazioni sulla strada della conferma per Zanini. L’impegnativa serie inizia con la trasferta in casa di un Pordenone che ritrova tutti i suoi titolari e che non può concedersi altri passi falsi (né interi, né mezzi) dopo aver incassato tre sconfitte di fila. «Avversari difficili? Prima di pensare a loro – precisa il neomister – dobbiamo pensare a noi. Non sta a me spiegare perché il Vicenza si trovi in questa situazione. Stiamo vivendo un momento non certo facile, ma è proprio nelle difficoltà che si vedono le persone e gli uomini veri. Il Pordenone? Dico solo una cosa: in questo momento è meglio un esordio in trasferta, anche su un campo difficile come il Bottecchia, che una partita in casa. Il Menti lui lo sa per aver disputato 38 partite nel biennio 2006-08 con la casacca biancorossa in B è uno stadio che mette soggezione. Ci vuole personalità, per non subirlo». Zanini non rivela come e quanto cambierà il Vicenza. «Probabile si limita a dire che adotteremo una difesa a 4. Per il resto io sono della convinzione che i moduli contino solo al momento del fischio d’inizio, poi tocca agli uomini e a come interpretano la partita. Non faccio nemmeno distinzione fra giovani e vecchi. Per me sottolinea gioca sempre chi sta meglio e chi offre maggiori garanzie. Deciderò all’ultimo momento conclude chi far scendere in campo al Bottecchia».

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Misuraca è recuperato – informa subito Colucci -, Berrettoni comincerà in panca al mio fianco, Stefani non è ancora al 100%: vedremo nel riscaldamento se potrà partire dall’inizio». Proviamo quindi a ipotizzare gli 11 neroverdi che usciranno dal tunnel per posizionarsi in campo agli ordini di Daniele Paterna di Teramo, coadiuvato da Della Croce e Pompei Poentini. Fra i pali Perilli; Formiconi, Stefani (Parodi), Bassoli e De Agostini in difesa; a centrocampo Misuraca, Burrai e Danza (Lulli); in attacco Ciurria e Sainz Maza a supporto di Magnani, con Berrettoni pronto a subentrare in corsa. Colucci spende parole di ringraziamento per la società e i tifosi. «Ci sono stati vicini in questo periodo di grande difficoltà, soprattutto a livello di risultati. È così, tutti insieme, che si esce dalle difficoltà. Pordenone ha dato segno di grande maturità». Adesso spetta a giocatori e staff tecnico dimostrare di meritarsi tanta maturità nel match con il Vicenza. «Faremo noi la partita – assicura Colucci -, cercando di evitare gli errori commessi nel recente passato. Errori che sono peraltro normali in un processo di crescita come quello che stiamo affrontando. Siamo reduci da quasi due settimane (complice il riposo forzato per la radiazione del Modena, ndr) durante le quali abbiamo lavorato bene e sodo. Ora siamo pronti a regalare ai nostri tifosi un’ottima prova per tornare a incassare 3 punti in una sola volta». […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) […] Le sfide di Mestre e del Bottecchia apriranno un fine settimana a scaglioni. Una sorta di “spezzatino” calcistico che tanto piace alle televisioni nelle serie maggiori. Due partite di venerdì, quindi una di sabato, cinque di domenica e la chiusura con il “monday night”, che vedrà di fronte Teramo e Sambenedettese. Domani sera (alle 20.30) sarà la volta della capolista Padova, impegnata su un campo tutt’altro che agevole come quello di Bergamo, sponda Albinoleffe. Gli orobici stanno attraversando un momento magico: 3 vittorie consecutive, 4 nelle ultime 5 partite. Un’impennata che ha portato in dote il terzo posto solitario a due lunghezze dal Renate e a 5 dalla battistrada. Un successo sulla formazione di Bisoli potrebbe dunque valere un serio attacco al primato dei biancoscudati. A fare il tifo per l’Albinoleffe ci sarà anche il Renate, atteso domenica (alle 14. 30) dalla trasferta di Ravenna. Sulla carta un impegno non proibitivo, visto che i romagnoli, esordio a parte, hanno sinora sempre perso nel proprio stadio. Il match clou del programma domenicale è in programma a Bassano (alle 14. 30), dove si sfideranno i padroni di casa e la Reggiana. Chiudono il quadro Santarcangelo – Feralpisalò e Triestina – Gubbio, entrambe alle 14. 30. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Tra sciarpe neroverdi e biancorosse, potrebbe spuntarne pure qualcuna nerazzurra. Il motivo è presto detto: sugli spalti del Bottecchia stasera potrebbe esserci anche il direttore generale in pectore del Vicenza, Riccardo Ferri. Uomo di fiducia della nuova proprietà, ovvero la società Boreas sport Management, che ha la casa madre a Dubai e ha deciso di investire nella società berica al fine di promuovere un importante investimento in loco nell’ambito delle strutture sanitarie, Ferri è noto, in primis, per essere stato una bandiera dell’Inter. […] Tra i 2.100 spettatori del recente derby triveneto con il Padova ai 1.900 della sfida tutta regionale con la Triestina: le stime per la gara odierna dovrebbero oscillare tra questi due riferimenti. Il periodo nero di entrambe le squadre, alle prese con una crisi di risultati, non ha tuttavia scaldato più di tanto la prevendita. Un’accelerata alla vendita dei tagliandi dovrebbe registrarsi nella giornata odierna. A partire dal primo pomeriggio, quando sarà attivata la biglietteria centrale. Da Vicenza non sarà esodo, ma dopo la svolta societaria e il cambio in panchina, con Nicola Zanini che ha preso il posto di Alberto Colombo, la curiosità è cresciuta parecchio. In 250 sono pronti a soddisfarla.

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Black… green Friday. Nel giorno dello shopping sfrenato, il Pordenone di Leonardo Colucci si trova nell’antipatica situazione di non poter concedere sconti. Al Bottecchia stasera (inizio alle 20.30) arriva il nobile Vicenza e la squadra neroverde proverà a scrollarsi di dosso quel raffreddore autunnale, trasformatosi in vera e propria influenza, che ha portato nella dispensa del club cittadino, in precedenza così ben fornita, appena tre punti nelle ultime 6 giornate. E tanto è costato il primato in classifica. […] «Vogliamo e dobbiamo fare la partita – fa sapere Colucci -, senza commettere gli errori del passato. Il nostro desiderio è fare divertire i nostri tifosi. Augurandoci, ovviamente, che arrivino anche i tre punti, che sarebbero davvero importanti in questo particolare momento della nostra stagione. Tutti assieme possiamo uscire dalla crisi». […] Piange di più la classifica del Vicenza. Ma poco importa. Quella di oggi è una partita assolutamente da vincere per entrambe. Anche per questo i due tecnici stanno cercando di recuperare i loro uomini migliori. Colucci ci è riuscito con l’ex vicentino Misuraca, che tornerà in mezzo al campo. Probabile pure il rientro di Stefani in difesa. Mentre Berrettoni dovrebbe rivedersi soltanto a gara in corso. Dall’altra parte, Zanini sta pensando di cambiare modulo (dal 3-5-2 al 4-2-3-1), affidandosi in attacco al solo Comi, già in rete 6 volte in questo scorcio di stagione. […]

Ore 16.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] «Zanini è l’allenatore ed è una scelta che valuteremo ancora alla fine del girone di andata — precisa Pioppi — se ci sono stati dei passaggi o comunicazioni poco chiare sono qui per ufficializzare definitivamente tutti gli aspetti. Il progetto sportivo di Boreas non nasce oggi per morire tra sei mesi: ereditiamo una situazione tecnica che non abbiamo voluto noi, tuttavia vogliamo raddrizzare il timone perché l’importante è dare credibilità a quanto fatto finora e migliorare la situazione. Pertanto la società ha deciso di gestire il momento, valutare da qui alla fine del girone d’andata come saranno andate le cose, cercando di capire cosa serva alla squadra. Da questo punto di vista sarà fondamentale l’apporto del ds e del club manager in modo da portare a termine nel migliore dei modi la stagione. Il nostro obiettivo minimo è quello dei play-off, adesso la classifica non è bella ma è molto corta: c’è spazio per risalire». Nicola Zanini non ha potuto che ringraziare per la fiducia concessa. «Ringrazio l’ingegner Pioppi la società per la fiducia — sottolinea — il contesto è difficile ma la squadra ha i mezzi per risalire e da uomo di campo dico che nei momenti critici conta più essere uomini che calciatori. Qualche accorgimento sul modulo ci sarà — conferma Zanini — il tempo è stato poco per trasmettere la mia idea di calcio, ma conto in una reazione del gruppo. Da parte mia massimo entusiasmo e la consapevolezza di quanto sia importante sedersi sulla panchina del club in cui sono cresciuto anche come calciatore».

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «I miei ragazzi finora ben oltre le aspettative, stiamo sognando, facendo sognare e vogliamo continuare a farlo». […] «Affrontiamo una squadra non in un gran momento (a -7 dal Venezia che sfiora la vetta, ndr), ma che in trasferta non perde da settembre e che sabato scorso ha ceduto al Bari disputando una grande prova. In difesa sono molto strutturati, Mantovani ha sempre fatto la A, Troest è stato il miglior difensore della B, mentre in attacco hanno gente molto veloce come Macheda e Da Cruz, valore confermato dal fatto che uno come Maniero faccia panchina. Senza contare che hanno battuto Frosinone e Palermo, quest’ultimo fuori casa con una gara perfetta». Nel Venezia sempre out Fabiano, recuperati sia Pinato sia l’unico ex Garofalo (promozione in B e Supercoppa per lui a Novara, proprio come in laguna), qualche apprensione per un Falzerano dopo due giorni di febbre. Nel Novara verso il forfait il portiere titolare Montipò e l’argentino Schiavi, ancora in ritardo Sansone dopo l’infortunio, non al top Del Fabro, Orlandi, Da Cruz (tutti e tre titolari nel ko col Bari) e Casarini. «Se facciamo la nostra partita possiamo portarla a casa ne è sicuro Inzaghi ma se non saremo al top della concentrazione rischieremo. Il Venezia è in una situazione bellissima e impensabile, grazie al fatto che stiamo andando oltre i nostri limiti riuscendo a giocarcela alla pari con tutti. Proviamo in tutti i modi a continuare così, cercando di migliorare nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione». […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La sgradita notizia che anima il giovedì del Venezia è un attacco influenzale che mette ko Marcello Falzerano. Periodo duro per i malanni di stagione, tanto che ieri nella tradizionale conferenza stampa del giovedì Filippo Inzaghi ha toccato l’argomento con una ventata di ottimismo, spiegando come il suo recupero dovrebbe essere più che possibile. C’è ottimismo anche per Agostino Garofalo, uscito anzitempo sabato scorso per un risentimento muscolare a Chiavari contro l’Entella e tuttavia con buone chance di partire dall’inizio domani contro il Novara. Rispetto all’infortunio patito da Pinato, infatti, ci sono maggiori chance di un ritorno a pieno regime, con il via libera dello staff medico concesso senza esitazioni. Non dovesse essere schierato dal primo minuto, la soluzione alternativa si chiama Del Grosso, mentre quasi certamente ci sarà spazio nell’undici titolare proprio per Pinato al posto di Suciu. Ballottaggi pure in attacco, dove uno fra Geijo e Zigoni potrebbe ritrovare una maglia da titolare. […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Sabato da amarcord per Pippo Inzaghi, che ritrova da avversario il Novara, la squadra contro la quale il 13 maggio 2012 chiuse a San Siro la sua carriera da calciatore, realizzando anche l’ultimo gol della sua collezione infinita. Inzaghi entrò al 22′ della ripresa al posto di Cassano e segnò il gol della vittoria rossonera a 8′ dalla fine su assist di Seedorf. Cinque anni e mezzo dopo, in Serie B e fuori dal campo come allenatore, Pippo Inzaghi rivede le casacche celesti di quel pomeriggio di metà maggio. «Me l’hanno fatto notare questa settimana, io nemmeno ci pensavo, ma è vero: ho chiuso la carriera contro il Novara, riuscendo anche a segnare il mio ultimo gol. Fu un pomeriggio meraviglioso, straordinario, ma appartiene al mio passato. Io sono concentrato solo sul Novara attuale, quello che affronteremo domani pomeriggio al Penzo». Novara che stenta in casa, dove ha raccolto tre sconfitte consecutive, ma che si sta facendo valere in trasferta. «Con il Bari non meritava di perdere, ha disputato una grande partita. È una formazione che sa sfruttare molto bene gli spazi se viene attaccata, ha giocatori di categoria, difensori come Troest e Mantovani che si presentano da soli, Moscati, Sciaudone e Cesarini in mezzo al campo, Maniero in attacco. Magari a livello di risultati non sarà un periodo esaltante, però una squadra che ha vinto a Palermo, disputando una partita perfetta, e superato il Frosinone ha qualità». […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Dovremo essere bravi ad approcciare la gara nella stessa maniera delle nostre ultime uscite – afferma Armando Perna – loro al momento hanno assoluto bisogno di fare punti, e ci auguriamo che questo fattore li spinga a giocare una partita a viso aperto. Ed anche se così non fosse, dovremo essere bravi ad avere pazienza nel cercare di scardinare la loro difesa». Uno dei punti chiave della stagione del Mestre, che proprio domenica è sembrato riuscire con maggiore facilità a trovare la via verso la porta. «Questo è merito del mister, che sta cercando di attuare soluzioni che porti fuori qualche difensore permettendo così più inserimenti. Nelle ultime gare abbiamo fatto un po’ di fatica a trovare l’ultimo passaggio, ma già da Vicenza abbiamo visto miglioramenti evidenti. Merito anche di un giocatore come Felipe Sodinha, che come Neto Pereira può veramente fare la differenza con la sua qualità». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Mestre giocherà in anticipo alle 14.30 contro il Fano, ultimo in classifica. Partita spostata rispetto all’orario domenicale inizialmente previsto per via della festa del Santo patrono di Portogruaro, dove gli arancioneri giocano le partite interne. La sgradita sorpresa della vigilia è che non ci sarà Neto Pereira, colpito da un violento attacco virale. Salvo recuperi prodigiosi il brasiliano non sarà nemmeno in panchina, mentre sono da verificare le condizioni di Sottovia e Zecchin, che potrebbero essere esclusi dall’undici titolare. «Non sono al meglio — conferma Mauro Zironelli — vedremo come staranno domani (oggi per chi legge, ndr ) e poi tireremo le somme. Per quanto riguarda Neto Pereira, penso sia difficile che possa essere della partita, visto che negli ultimi due giorni non si è neppure allenato. Ci aspetta un’altra partita difficile: il Fano ha appena acquistato due ottimi giocatori come Sosa e Fautario e penso che potrebbe anche schierarli dal primo minuto. Per quanto ci riguarda, non ci sono problemi a giocare venerdì: prendiamo atto di questa situazione senza accampare scuse. Siamo reduci da una grande vittoria a Vicenza che ci ha dato morale e fiducia e abbiamo tutta l’intenzione di provare a darci un seguito. Giocando le partite ravvicinate, non c’è neanche il tempo di godersi un eventuale successo. Ma a ben pensarci forse è meglio così».

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) È uno Zironelli che non sottovaluta l’impegno odierno (ore 14.30 al Mecchia di Portogruaro) contro il Fano. La partita è stata anticipata per la concomitanza con la festa di Sant’Andrea, patrono della città. Nonostante il Fano sia il fanalino di coda del girone per il mister arancionero sarà una partita da prendere con le molle. «Nel calcio non c’è nulla di scritto. Queste sono le gare più insidiose. Affrontiamo una squadra affamata di punti e che vuole risalire. Hanno cambiato allenatore e ora sono guidati da un tecnico di esperienza come Brevi e di recente hanno preso due giocatori come Fautario e l’uruguagio Sosa, provenienti dal Modena. Chi dice che sulla carta il risultato è già scritto dice una fesseria. Per loro anche solo un pari contro una squadra che naviga in zona playoff sarebbe un’iniezione di fiducia. Pretendo dai miei ragazzi una prestazione al livello di Pordenone, Padova, Renate e Vicenza. Se scendiamo in campo convinti che sarà una passeggiata è la volta che prendiamo 4 sberle». […] MESTRE (3-4-1-2): Gagno; Boffelli, Perna, Politti; Lavagnoli, Rubbo, Boscolo, Fabbri; Sodinha; Spagnoli, Beccaro. A disp: Favaro, Ayoub, Zanetti, Kirwan, Stefanelli, Casarotto, Neto Pereira, Bonaldi, Gritti, Bussi, Sottovia, Zecchin. All. Zironelli. FANO (3-5-2): Miori; Sosa, Ferrani, Gattari; Lanini, Eklu, Capellupo, Lazzari, Fautario; Germinale, Fioretti. A disp: Thiam, Soprano, Filippini, Melandri, Camilloni, Maddaloni, Favo, Varano, Torelli, Masetti, Costantino. All: Strano (Brevi squalificato).

Ore 12.40 – (Gazzettino) Entrambi sono andati a segno nell’ultimo turno di campionato, e promettono di ripetersi nel super derby d’alta quota in programma domenica al Gabbiano. Stiamo parlando di Grasjan Aliù del Campodarsego e di Daniele Fioretti dell’Este, bomber delle rispettive squadre: cinque sigilli per il biancorosso, otto per il giallorosso. «Non è una sfida come le altre – esordisce Aliù – In palio ci sono tre punti che valgono oro, perché una nostra vittoria ci consentirebbe di staccare a sei punti l’Este e, se anche il Belluno non dovesse vincere, davanti potrebbe diventare una corsa a tre. Se escludiamo l’episodio della sconfitta ad Arzignano, nelle ultime sette gare ne abbiamo vinte sei e vogliamo continuare su questa strada». Lei, tra l’altro, è un ex. «Ho fatto tre anni a Este e anche se mi sono fatto sempre male, è stata una bella esperienza in un’ambiente di brave persone. Non ho mai segnato da avversario ai giallorossi: riuscire a vincere con un mio gol sarebbe la ciliegina sulla torta. Nelle ultime giornate mi sono sbloccato, mi auguro di continuare». […] Passando alla sponda giallorossa, non manca la fiducia come si evince dalle parole di Fioretti. «Veniamo da una vittoria che ci ha permesso di riprendere subito la strada giusta dopo lo stop con il Mantova. Il Campodarsego è un’ottima formazione, costruita per vincere. Noi però siamo vicini in classifica e ce la giochiamo a viso aperto senza alcun timore con l’obiettivo di centrare il successo. Il derby e la prossima sfida con l’Arzignano diranno molto sul campionato che possiamo fare». Nel mirino il sigillo numero nove. «Sono contento di come stanno andando le cose anche sul piano personale. Vincere il derby con un mio gol sarebbe bellissimo, fermo restando che conta più di tutto la vittoria della squadra a prescindere da chi segna».

Ore 12.10 – (Gazzettino) […] «A casa mi riguardo tutte le mie azioni, a Palermo per esempio ho calciato un pallone da lontano quando invece potevo ancora avvicinarmi alla porta avversaria, puntare lo spazio. Posso crescere in tanti particolari, sto lavorando molto nei movimenti con le spalle alla porta», confida Kouame, che non si dice meravigliato dei quattro gol sinora realizzati: «Potrei dire che mi aspettavo miglioramenti da parte mia, ho disputato un’ottima preparazione estiva e mi sento bene. Sto trovando spazio, sento la fiducia attorno a me, cercherò di fare del mio meglio per non deludere nessuno». Alla seconda stagione a Cittadella, Kouame ne ha fatti di passi in avanti: «Sono migliorato in tante cose. Anche quand’ero infortunato, da fuori osservavo, studiavo i miei compagni, i loro movimenti. Poi ci sono l’allenatore e Gorini che mi fanno lavorare molto nei dettagli». Venturato può contare su un reparto offensivo di tutto rispetto e senza gerarchie predefinite: «Tutti vorrebbero giocare, quando stai fuori non sei contento. Venturato ci dice che tutti siamo importanti, ed è vero, in avanti ci siamo alternati un po’ tutti, cercando sempre di farci trovare pronti». […] Adesso ci si attende la conferma, in casa contro la Salernitana. Tante volte il Cittadella è arrivato in alto ma non è riuscito a ripetersi: «Serve la continuità per fare strada, per andare avanti. La filosofia nostra è quella di giocare sempre per vincere, per riuscirci però dobbiamo dare il cento per cento in ogni gara». […]

Ore 11.50 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella sta preparando la partita di domani contro la Salernitana, all’inseguimento di un successo che bisserebbe l’impresa di Palermo. Ieri doppia seduta con cinque giocatori (Camigliano, Benedetti, Siega, Bizzotto e Iunco) che hanno svolto lavoro a parte. Camigliano e Bizzotto sono affetti da pubalgia, Iunco ha iniziato il percorso riabilitativo dopo l’intervento al menisco.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Il terzino goleador. Sarà perché gli attaccanti stanno segnando meno dell’anno scorso, ma in testa alla classifica dei migliori marcatori del Cittadella, alla pari con Kouamé, c’è lui, Alessandro Salvi, 4 volte a bersaglio in questa stagione in 13 presenze. «Già realizzando il terzo gol, a Bari, avevo stabilito il mio record in campionato, e contro il Palermo l’ho migliorato», precisa l’esterno granata. E mica in un modo qualsiasi. Di solito le sue reti nascono dagli inserimenti su calcio da fermo, al “Barbera” invece si è superato, sfoderando dribbling e sassata all’incrocio dei pali. «Quando ho spazio provo spesso il tiro, ma giocando a sinistra, come è capitato lunedì sera, è più facile farlo per un destro come me: rientrando ho già il pallone pronto sul mio piede preferito». […] Troppe volte in passato è capitato che dopo una grande prestazione ci fosse un passo indietro. E l’avversario alle porte da questo punto di vista è particolarmente rognoso: i campani hanno perso una sola partita e hanno già pareggiato 10 incontri, più di qualsiasi altra squadra nei principali campionati europei. «Certi cali di tensione non devono più verificarsi. Quello di domani sarà un test importante sul piano della maturità, perché la continuità è ciò che più ci manca. Con una vittoria, poi, risaliremmo tra le prime otto, anche se è vero che, in questo momento della stagione, e con una classifica così corta, ha poco senso stare a fare certi calcoli. Di sicuro la Salernitana è una squadra difficile da affrontare». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Domani vi rituffate nel campionato con l’Albinoleffe, avversario che rievoca la cocente delusione nel play off dell’anno scorso. «Quella partita non è ancora andata giù a nessuno di noi che l’ha vissuta. Dobbiamo andare a fare la nostra gara con grandi motivazioni, affrontiamo una diretta concorrente che è a quattro lunghezze da noi. Nessuno si aspettava che potesse avere questa classifica».  Che sensazioni dà il primato? «Ripaga del lavoro che facciamo, dà fiducia e crea entusiasmo. Essere davanti a tutti è un merito, ma confermarsi è ancora più difficile, per cui non dobbiamo abbassare la guardia». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Il mio gol? Fa piacere, ma è una cosa in più. Do molto più valore all’abbraccio che ho ricevuto dai compagni, dimostrazione che in questo gruppo si tiene tantissimo alle situazioni di ciascun giocatore». […] Con riguardo alle scelte tattiche Bisoli ha spiegato che in questo momento Ravanelli ha caratteristiche che si addicono meglio a una difesa a quattro rispetto alle sue che sono più adatte a una linea a tre. «Sono valutazioni che fa l’allenatore tenendo conto di diversi fattori: dalla forma fisica di ciascun giocatore al modulo attuato dall’avversario. E’ vero che nelle ultime due stagioni ho giocato sempre a tre, ma in passato ho giocato a quattro. Siamo quattro difensori centrali con le caratteristiche per giocare a quattro e a tre. A fare la differenza sono la condizione atletica e mentale del momento». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Ha dimostrato di sapere giocare anche nella difesa a quattro Michele Russo, tornato titolare nella sfida di Coppa Italia con la Triestina. L’ultima apparizione dal primo minuto, tra l’altro sempre in una linea a quattro, risaliva alla gara vinta con il Santarcangelo (1 ottobre), poi solo qualche spezzone quando Bisoli l’ha inserito in alcuni finali di partita passando dietro a tre. Martedì il difensore ha sfruttato al meglio l’opportunità, tanto da suggellare la sua prestazione anche con un gol. «Le sensazioni sono state buone, durante la settimana ci alleniamo con grande intensità riuscendo a mantenere la condizione, e la prestazione di Coppa ne è stata la prova. E’ un aspetto molto importante per una squadra che vuole vincere come la nostra.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Madonna è stato operato ieri al policlinico di Abano dallo specialista Nicola Starnella per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni sarà stabilito il percorso di riabilitazione. Intanto, questa mattina la squadra raggiungerà il ritiro di Coccaglio (Brescia) dove effettuerà le ultime due sedute in vista della gara di domani con l’Albinoleffe.

Ore 10.10 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Albinoleffe – Padova: “È una squadra che come noi ha subito pochi gol, non è una sorpresa in senso assoluto perché ha buoni giocatori. Non ci saranno Trevisan, Madonna e Marcandella. Dovremo sostituire la linea difensiva per il 50% e oggi valuterò. All’inizio dicevano che 4-5 squadre erano davanti a noi, adesso che siamo primi in classifica dicono che siamo la squadra da battere. La cosa più bella per un allenatore è vedere un gruppo che rema tutto nella stessa direzione e che gioisce per il Padova. Se i ragazzi capiscono questo a maggio saremo nelle posizioni che contano. Loro è come se giocassero sempre fuori casa, di solito aspettano e ripartono. In questo modo mettono in difficoltà e il campo con 500 spettatori non ci metterà a nostro agio, tende a creare poca concentrazione. Col Renate abbiamo preso una scoppola anche per questo motivo. Evidentemente abbiamo creato problemi alla Triestina non dando punto di riferimento. Andremo avanti con la difesa a quattro, di primo acchito Cappelletti l’ho visto molto a suo agio. Mandorlini nel secondo tempo l’ho visto benissimo, è una possibilità importante. Zambataro sarebbe il vice Madonna lo vedo in difficoltà nelle diagonali e nell’impatto fisico. Tabanelli ad esempio con me il terzino l’ha fatto, specialmente contro squadre che fanno il 3-5-2. Russo per noi è un titolare, ha guidato un 2000 in modo egregio, lui è un titolare per noi. Cerco di non perdere nessuno per strada, chi scende dal treno deve pedalare più in fretta per risalire. Pinzi non ha problemi, quando uno ha bisogno per motivi extra calcistici, ieri alle 4.30 ha fatto allenamento. Serena preferisco lasciarlo a riposo, ha un’infiammazione che suggerisce di lasciarlo a riposo. Sono escluse lesioni”.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «L’attenzione dev’essere molto più alta rispetto a Pordenone: quella era una gara importante, che si caricava da sola. Con l’Albinoleffe invece non dobbiamo correre il rischio di sottovalutare l’avversario. Non credo che succederà, questa squadra non è mai incappata in questo errore finora, ma un derby con tanti tifosi è una cosa, ritrovarsi a Bergamo in uno stadio mezzo vuoto impone una ricerca molto più alta delle motivazioni». Pulzetti, che all’Albinoleffe ha già segnato quando vestiva la maglia del Livorno, carica i compagni. «Ci dispiace tanto per Madonna, ma dobbiamo guardare alla realtà: è uno dei terzini più forti della categoria e ci mancherà per tutta la stagione, adesso dobbiamo ripartire e andare a vincere a Bergamo. Anche per lui».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) È la vigilia di Albinoleffe-Padova, di un’altra sfida d’altissima classifica, della partita che sarebbe stata “la gara” di Nicola Madonna e che invece, per cause di forza maggiore, lo vedrà tra gli sfortunati assenti. Domani sera alle 20.30 il Padova sbarca all’Azzurri d’Italia di Bergamo, in casa della squadra che sei mesi fa lo estromise a sorpresa dai playoff, con una difesa da inventare ma una gran voglia di ripetere l’impresa di Pordenone. Pierpaolo Bisoli non sembra intenzionato a fare esperimenti: modulo consolidato, e uomini di garanzia. […] Scontato il turno di squalifica rimediato dopo l’espulsione dalla panchina a Pordenone, Nico Pulzetti riprenderà il suo posto dietro a Guidone e Capello. «Servirà un’altra prestazione di alto livello», l’ammonimento di Pulzetti.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Oggi a Firenze, alla Lega Pro, sorteggio del campo per gli ottavi di finale di Coppa Italia tra Padova e Vicenza, in programma a dicembre. Non c’è ancora una data stabilita per il derby (il calendario prevedrebbe mercoledì 6 dicembre), ma intanto si saprà se sarà l’Euganeo o il Menti ad ospitarlo. Questa sera in occasione del “Black Friday” il Padova Store di via Roma rimarrà aperto dalle 20.30 alle 23.30 con sconti speciali per i tifosi: i biglietti per Padova-Fermana (lunedì 4 dicembre) a prezzi vantaggiosi, dai 15 euro per le Poltrone Oro ai 5 in Fattori; e merchandisingcon sconti fino al 60%.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Nell’allenamento di ieri, considerato che Trevor Trevisan è stato fermato dal giudice sportivo, sono stati provati Cappelletti sulla destra e la coppia centrale formata da Ravanelli e Russo in mezzo, con Contessa a sinistra. Detto che Mandorlini si era disimpegnato egregiamente nel ruolo di esterno basso in Coppa Italia contro la Triestina, sembra un indizio molto importante in vista dell’anticipo di domani sera a Bergamo. Problemi anche per il club seriano: il portiere Simone Cortinovis è stato nuovamente operato per una frattura dello scafoide carpale destro nella clinica Humanitas Gavazzeni di Bergamo. In porta, nel match che mette di fronte prima e terza, ci sarà ancora Achille Coser. […]




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