Live 24! Padova-FeralpiSalò, -2: porte chiuse alla Guizza, il maltempo non spaventa i Biancoscudati…

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Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Il tecnico arancionero, Mauro Zironelli, pur sconfitto, ha motivi per apprezzare la prova dei suoi ragazzi. «Abbiamo fatto una buona partita su un campo abbastanza pesante; faccio i complimenti ai miei ragazzi perché hanno sempre giocato, hanno avuto anche la possibilità di andare in vantaggio a metà del primo tempo, ma purtroppo Sottovia, nel saltare il portiere, ha fatto slittare la palla di lato, precludendosi l’opportunità di segnare». Non e’ tutto, perché dopo il gol del 2-1 i tifosi romagnoli hanno corso qualche rischio d’infarto. «Vero. Anche nel finale di gara abbiamo chiuso con una grande pressione davanti, concedendo al Ravenna, in tutta la ripresa, solo un gol in ripartenza e una punizione centrale. E questo mi inorgoglisce perché i miei ragazzi hanno disputato una gara egregia». […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Mestre scivola a Ravenna sotto i colpi di De Sena, che, con una doppietta, stende la compagine di Zironelli. Solo nel finale la rete di Sottovia, ma la squadra veneta recrimina anche per la mancata concessione di un calcio di rigore sul punteggio di 0-0. Infatti, sul tiro di Gritti e’ evidente il tocco di mano di Lelj, ma l’arbitro lo giudica involontario. Non solo, proteste anche nella circostanza del gol che ha aperto le marcature del match, con la punizione battuta in modo rapido da Selleri poi realizzata da De Sena. Insomma, una domenica sfortunata e negativa da dimenticare al piu’ presto. Zironelli deve rinunciare in extremis a Neto Perreira che non va nemmeno in panchina (infortunio o un nuovo caso?), e si affida al 3-5-2 con Spagnoli e Sottovia terminali offensivi. Dalla parte opposta, Antonioli replica con lo stesso modulo, ma sono Marzeglia e De Sena, le punte. […] Solo al 40′ il bel gol di esterno destro di Sottovia sembra poter spaventare i giallorossi che pero’ nei 4′ di recupero non rischiano mai di subire il pareggio. Sconfitta quindi amara ma giusta, anche se gli episodi negativi hanno fatto la differenza.

Ore 19.30 – (La Nuova Venezia) Schiuma rabbia il tecnico del Mestre, Mauro Zironelli, dopo la sconfitta di misura in casa del Ravenna. Uno stop brutto per gli arancioneri che restano comunque nella zona nobile della classifica. Nonostante il contentino della graduatoria, a Zironelli non sono andati giù gli atteggiamenti avuti in campo dai giocatori del Ravenna per le eccessive perdite di tempo. Il nervosismo del Mestre, del resto, era stato chiaro già durante la partita. «Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, ce l’hanno messa tutta e sono contento soprattutto per chi è entrato che l’ha fatto davvero con grande carisma» dice il mister. Che però è arrabbiato per le perdite di tempo. «Negli ultimi minuti non si è giocato più, sono spariti tutti i palloni. Il loro portiere ha perso in media quaranta secondi ad ogni rinvio, io un portiere del genere non lo prenderei mai. L’arbitro non ci ha tutelato, gli abbiamo detto queste cose però ha concesso a loro di perdere tutto il tempo che volevano, anche sui cambi. È chiaro che le perdite di tempo sono colpa non dei giocatori, ma di chi glielo permette. È stato un atteggiamento che non ci è piaciuto, che non fa bene al calcio che dovrebbe essere uno spettacolo». […]

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Il Mestre frena sul campo del Ravenna. Finisce 2-1 per i romagnoli con De Sena mattatore assoluto di una gara che avrebbe potuto fatto registrare un passivo ancor più pesante per l’undici di Zironelli. Dopo i quattro risultati utili consecutivi (con tre successi in fila) che avevano improvvisamente catapultato il Mestre in una dimensione che forse non le appartiene ancora, gli arancioneri inciampano a Ravenna e si dimostrano ancora vulnerabili alle avversarie “medio-piccole”. Dopo essersi guadagnato l’appellativo di “ammazza grandi” del girone B manca, ancora una volta, il passo decisivo per consolidare una posizione di classifica che resta comunque importante. Ma c’è pure il rimpianto di non essere mai stati in partita e di non aver raggiunto la fatidica quota salvezza di 40 punti. Il tempo però di certo non manca. Ricaricare le pile in vista del turno infrasettimanale diventa fondamentale. Squadre messe in campo con modulo speculare dai due tecnici che hanno condiviso le fatiche a centrocampo, nel Chievo Verona, nella stagione di serie B 1994/95. Zironelli cambia poco nell’undici iniziale. Casarotto è la mezz’ala destra (al posto di Rubbo), Sottovia partner di Spagnoli a causa dell’improvviso forfait di Neto Pereira che non è nemmeno in panchina. La vera sorpresa di giornata è però l’atteggiamento del Ravenna che in casa difficilmente brilla ma stavolta, nonostante le cattive condizioni del campo e una incessante pioggia che non lascia tregua, s’affida alla strategia del possesso palla. C’è anche un po’ di sfortuna per il Mestre che quando finalmente sembra aver preso le misure agli avversari si ritrova sotto poco prima della mezz’ora. […]

Ore 18.10 – (Il Piccolo) La prima volta da titolare, il gol di pregevole fattura che frutta un punto e un morale chissà, rinfrancato in vista di un finale di stagione dove la rosa lunga potrà fare la differenza. Demiro Pozzebon e’ il protagonista del pareggio finale a Santarcangelo. Un primo tempo di sofferenza – come tutta la squadra – una ripresa positiva, colorata dalla rete. La soddisfazione dell’ex attaccante del Catania.«Finalmente e’ arrivato questo gol, fortemente voluto e sentito, ci tenevo tantissimo. Per come si era messa la partita è stato un gol molto importante, almeno ci ha permesso di portare via un punto, che e’ la cosa piu’ positiva della giornata. Sono contento per la mia famiglia e per me, il gol fa sempre piacere a un attaccante. Poi e’ un gol che mi viene spesso, ce l’ho nel repertorio».Triestina dai due volti, male il primo sperimentale, meglio nel secondo con il vestito consueto, il 4-3-3. «Il primo tempo abbiamo sofferto soprattutto le loro ripartenze, nel secondo tempo ci siamo messi bene in campo e alla fine e’ stato un peccato pareggiare perche’ poi ci sono state due grandi occasioni, la traversa di Rachid (Arma ndr) oltre a due rigori non netti ma di piu’, che ci sono stati negati, uno era un fallo di mano netto e l’altro su Petrella che era davanti la porta ed e’ stato messo giù. Non vorremmo aggrapparci sempre a queste cose, ma quando va in una certa maniera, almeno uno dei due rigori farebbe piacere venisse concesso. E’ andata cosi’, su un campo comunque difficile di una squadra che si deve salvare e non e’ facile portare via dei punti». […]

Ore 17.50 – (Il Piccolo) Probabilmente non è stato il primo tempo immaginato da Nicola Princivalli, costretto dalle circostanze a rivedere l’assetto abituale dell’Unione quanto deluso per il risultato del primo tempo. Piu’apprezzato dal tecnico giuliano invece lo spirito della ripresa nella quale la squadra ha cercato fino alla fine la vittoria. «I primi sei-sette minuti li abbiamo interpretati bene, troppo pochi però. Poi abbiamo avuto un black-out con qualche ripercussione e con tanti errori dal punto di vista tattico. Nel primo tempo in questo modo ci abbiamo capito poco, dovevamo essere più pronti a combattere sulle seconde palle. Verso la fine del tempo ci siamo un po’risvegliati ma non è stato sufficiente per considerare la frazione positiva. Nel secondo tempo l’abbiamo rimessa in carreggiata ma sul secondo gol abbiamo commesso un errore che devo andare a rivedere. Comunque meglio, forse non è stata la solita la Triestina che corre sulle fasce ma l’avevamo preparata proprio così, eravamo pronti a battagliare centralmente. Ci abbiamo provato alla fine con Pozzebon, Arma, Mensah, Petrella e Bracaletti, giocatori molto offensivi, oltre a Troiani. La volonta’ era quella di vincere, e naturalmente abbiamo anche rischiato qualcosina in contropiede. Questa “pareggite” sta diventando una malattia ma non ci va tanto bene, a noi servirebbero le vittorie per darci certezze e sicurezza, oltre a mettere qualche punto tra noi e l’undicesima. Il gioco c’è, la mentalità anche perchéi miei non si accontentano e questa è una bella cosa, ma non basta. Basta una vittoria o una sconfitta stramba e sei ributtato nel mischione, la classifica è molto corta». […]

Ore 17.30 – (Il Piccolo) La dorsale Adriatica in questa stagione non porta vittorie. A Santarcangelo la Triestina fa un punticino in un match che avrebbe dovuto fare suo. Ma quando si regala agli avversari un tempo e un gol (anche se in sospetto fuorigioco) nella ripresa c’è da tenersi stretto il 2-2 maturato sul campo. La doppia rimonta con gran gol di Mensah e soprattutto di Pozzebon è un fatto positivo così come l’assedio finale (con probabile rigore su Petrella). Ma la rivoluzione nello schiermanento iniziale è stato un esperimento fallito. E andare al riposo in svantaggio è un handicap non da poco. Così è difficile vincere anche al cospetto di una delle squadre più modeste del torneo. Princivalli, che ritrova la panchina grazie alla giornata di squalifica condonata, ha anche alcuni titolari in infermeria come Bariti e Coletti e altri a mezzo servizio. Sul campetto (che tiene bene) di Santarcangelo sferzato dal vento e inzuppato dalla pioggia, va in scena una Triestina alternativa. Aquaro torna al centro della difesa dopo quattro mesi, Finazzi a centrocampo fa il suo esordio e per la prima volta dal fischio d’inizio c’è Pozzebon davanti al fianco di Arma con Acquadro posizionato alle spalle delle punte per un inedito 4-3-1-2. I padroni di casa sono schierati da Cavasin con un 4-4-2 che insiste sugli esterni Semedo (a destra) e Cappellini (a sinistra). Il centrocampo è orchestrato da Sam Della Bona. […]

Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Fabio Rossitto ha usato la parola ignorante per descrivere la vittoria che ha interrotto l’astinenza interna che durava dal 24 novembre. Nel calcio non si tratta di un vocabolo offensivo: è l’equivalente di senza fronzoli, concreta, pragmatica. Poi ha aggiunto: «Oltre che ignoranti, siamo stati anche brutti». Sincero. Ma a una squadra che contro il Mestre aveva creato e sbagliato l’inverosimile serviva proprio questo: una sgarfata, per dirla alla Gigi Delneri. «Ero preoccupato – ha ammesso Rossitto – perché in settimana non avevo visto la stessa brillantezza di dieci giorni fa. Invece prima del match gli occhi dei ragazzi erano quelli giusti. Contro il Mestre erano arrivate le occasioni, oggi (ieri, ndr) il risultato. Va bene così, finalmente qualche episodio a nostro favore. Siamo stati meno belli e più efficaci. C’è una strada da prendere e i miei ragazzi hanno sempre il merito di darsi da fare. Sgobbano come animali, stiamo lavorando pesantemente. Il ritiro è stato molto importante: siamo stati assieme, ci siamo parlati e alla fine ritrovati. Quindi grazie al presidente Mauro Lovisa, la scelta di mandare la squadra in albergo è stata azzeccata. Si è trattato di uno sforzo importante, ma alla fine ci ha dato una grossa mano. Le tante occasioni della Fermana? Conoscevamo la loro rapidità, ma noi avevamo la voglia negli occhi. Voglio una squadra più verticale e più aggressiva, le sto facendo cambiare pelle». La curva neroverde ha anche dedicato un coro personalizzato all’allenatore: «Fa piacere – ha concluso Rossitto – ma ne vorrei anche uno per la società». […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Capodanno al Bottecchia si festeggia il 18 marzo. Giorno del primo successo del 2018, ottenuto a spese di una Fermana coriacea che ha lottato dal primo all’ultimo minuto. Questa volta però hanno lottato anche i ramarri e vinto meritatamente. In casa non incassavano 3 punti tutti in una volta da fine novembre. Che l’incantesimo potesse essere finalmente spezzato lo si era capito già al 2′, quando un bolide di Burrai ha spazzato via le ragnatele dall’incrocio alto alla destra di Valentini. Il raddoppio di Formiconi è stato favorito da un briciolo di fortuna, componente necessaria per tutte le imprese. E vincere dopo quasi quattro mesi non può che essere definito impresa. Rossitto lascia Perilli in panca e si affida a Mazzini. Scelta opportuna e indovinata, vista la prestazione del giovane atalantino. Completa la difesa a quattro Nunzella schierato al posto dello squalificato De Agostini. Rossitto schiera Nocciolini estremo destro di centrocampo (con Misuraca, Burrai e Zammarini). Davanti Berrettoni e Gerardi. Schieramento analogo anche per Destro, con Da Silva e Lupoli in prima linea. […] Festeggiano al triplice fischio i ramarri sotto la curva neroverde. L’ultima volta al Bottecchia lo avevano fatto dopo il 3-2 al Vicenza lo scorso 24 novembre. Si va al Rocco di Trieste, mercoledì sera, con più tranquillità e maggior sicurezza.

Ore 16.10 – (Messaggero Veneto) Non poteva mancare l’appuntamento in sala stampa l’indiscusso “man of the match” Salvatore Burrai, autore di un gran gol bello quanto decisivo. Quanto mancava segnare mancava al “geometra” dei ramarri: «Sono contento – attacca – per essermi sbloccato con il gol forse più bello da quando sono a Pordenone, ma non cercavo la soddisfazione personale. Serviva alla squadra come episodio che facesse girare la partita a favore. Ultimamente tutti gli episodi ci giravano contro e in tante occasione non abbiamo raccolto quanto meritavamo». Una vittoria che fa morale in vista dell’imminente trasferta di Trieste: «Sicuramente possiamo affrontare la sfida con più tranquillità per riscattare la gara d’andata, in cui era andata veramente male. Ora dobbiamo concentrarsi sull’obiettivo playoff, da centrare nella migliore posizione possibile».Burrai spende infine due parole in difesa del compagno Gerardi, beccato dal pubblico durante la partita e al momento della sostituzione: «Quei fischi non mi sono proprio piaciuti – commenta il cagliaritano -. Ognuno può esprimersi come crede, ma Federico sta recuperando da un brutto infortunio e avrebbe bisogno dell’affetto dei tifosi». […]

Ore 15.50 – (Messaggero Veneto) […] Esordisce con un «Più ignoranti e meno belli», espressione significativa del Rossitto-pensiero. «Paradossalmente ero preoccupato – spiega l’ex mediano della nazionale – perché vedevo i ragazzi meno brillanti che a Portogruaro, ma del resto quando si sceglie la strada del lavoro duro si sa anche a quali rischi si va incontro. Un lavoro alla ricerca di maggiore intensità e minore palleggio per essere più verticali». Rossitto ha un particolare ringraziamento da fare: «Voglio ringraziare la società e il presidente Lovisa per l’opportunità che ci ha dato in settimana di andare in ritiro. L’hanno già espresso i giocatori, che hanno compreso l’ennesimo sforzo compiuto dalla società, che ci ha dato l’opportunità di stare insieme, di ritrovarci». A chi gli fa notare come i tifosi lo abbiano sostenuto con continui cori d’incoraggiamento lui risponde: «Sono molto contento della vicinanza dei tifosi e vorrei che questa testimonianza d’affetto fosse indirizzata anche al presidente Lovisa. Non lo dico per compiacenza, ma gli sforzi fatti da Mauro in questi anni per il Pordenone, importantissimi. Merita infinita riconoscenza». […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Serviva maledettamente ritrovare la vittoria: eccola. Per i progressi nel gioco ripassare, prego. Il Pordenone batte la Fermana, lo fa nel primo tempo con una magia di Burrai e la piacevole consuetudine del tiro di Stefani dalla distanza (deviato da Formiconi, gol prima annullato e poi convalidato) e Rossitto trova finalmente il suo primo successo casalingo. La prestazione, però, è ancora poco brillante sul piano della manovra e dell’intensità, al cospetto di una Fermana che non è niente di che, la quale peraltro può recriminare per due traverse colpite e per l’ottima prova del portierino neroverde Mazzini, che poco prima dell’intervallo salva a più riprese i ramarri. Insomma, non è tutt’oro quello che luccica. Ma i punti sì e dopo tre turni d’astinenza, a poche giornate dalla fine della regular season, bisognava soprattutto incamerare i quelli. Ora servirà cercare di ripetersi mercoledì al Rocco di Trieste nel turno infrasettimanale con l’Alabarda, per il bel gioco c’è tempo, magari si vedrà ai playoff, che intanto bisogna conquistare, blindare, prendere nella migliore posizione possbile.Partenza sprint. Schieramento annunciato per Rossitto, con Mazzini – appunto – preferito a Perilli tra i pali per scelta tecnica, Nunzella terzino sinistro al posto dello squalificato De Agostini e tridente “pesante”, con Berrettoni in campo dall’inizio assieme a Gerardi e Nocciolini, anche se quest’ultimo parte spesso come esterno destro di centrocampo, alla stessa “latitudine” di Zammarini sul fronte opposto. E dimostra di non essere ancora a suo agio, non rendendosi praticamente mai pericoloso, esattamente come il compagno col numero 9. Cosa che invece fa immediatamente il “genio” con il 10 sulle spalle: Berrettoni s’incunea in area dalla destra e semina il panico con una delle sue serpentine, un difensore riesce a rinviare, la palla giunge a Burrai che ai 25 metri controlla e mira l’incrocio dei pali, infilandolo con un delizioso destro liftato. […]

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dal 3-2 di Salerno al 3-2 di Empoli. Due sconfitte identiche solo nel punteggio per un Venezia che, nei quasi due mesi trascorsi tra l’una e l’altra trasferta amara, era cresciuto di pari passo in campo e nella classifica della Serie B. Progressi che, malgrado il ko, gli arancioneroverdi hanno confermato anche nella tana della capolista. «Nel post partita il direttore sportivo empolese si è complimentato siete stati i primi a metterci così tanto in difficoltà racconta il ds lagunare Leandro Rinaudo confidando la chiacchierata con Pietro Accardi, suo ex partner da giocatore nella difesa del Palermo e ne sono convinto anch’io, il Venezia ha messo realmente paura a una squadra che credo non farà grossa fatica per ritornare subito in Serie A». Chiaramente la soddisfazione per la buona prestazione è guastata dalla sconfitta. «Un vero peccato, su questo non ci piove. Si è visto l’Empoli in tutta la sua forza, per la qualità nel gestire palla e i vari momenti del match, nonché sul piano della fisicità. Il risultato è sempre quello che conta e ci penalizza, ma la prova dei ragazzi è stata importante e deve farci crescere ancora nella consapevolezza, anche alla luce dell’attenzione e considerazione altrui. Il ko non ha intaccato nulla, anzi, abbiamo confermato la nostra forza». Da rivedere alcune situazioni da matita rossa sui gol degli azzurri «Per alzare l’asticella e puntare a qualcosa di importante bisogna migliorarsi e limare certi errori per non ripeterli più. Qualche singola lettura sbagliata in certe situazioni, ma i loro gol tutto sommato sono stati fortuiti, magari per una scelta di tempo non calcolate bene. Non ci si può soffermare troppo, fanno parte del calcio. La cultura del lavoro di questo gruppo è confermata dal campionato straordinario che sta facendo, bisogna crederci perché possiamo toglierci delle soddisfazioni. Questo Venezia è un’ottima squadra, quadrata, che crea, è giusto avere la convinzione di poter fare qualcosa di bello». […]

Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia in buona forma e per niente ridimensionato dalla sconfitta di sabato ad Empoli. La formazione di Pippo Inzaghi si è sì arresa per 3-2 agli azzurri, padroni della Serie B, ma ha evidenziato più di un aspetto positivo e, soprattutto, può ricondurre il ko a una serie di episodi non abituali e in parte imprevedibili. Dire che dal Castellani il Venezia è uscito a testa alta non è affatto un’esagerazione. La squadra lagunare ha sì sofferto per buona parte del primo tempo, ma nella ripresa ha saputo dimostrare qualità e carattere – mettendo in difficoltà la formazione più forte della categoria che ha saputo andare in gol anche con i sostituti – e arrivando ad accarezzare un clamoroso successo prima e un pareggio – che sarebbe stato comunque meritato – nel finale. E proprio dalla prestazione offerta nella seconda parte di gara il team di Inzaghi deve ripartire per preparare al meglio il derby di domenica al Penzo con il Cittadella (si gioca alle 18) che potrebbe diventare il passo decisivo verso il virtuale traguardo-salvezza, consentendo così la partenza verso nuovi obiettivi. […]

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Si va avanti, e il sogno continua. A suon di vittorie (3) e di gol (8), la Primavera del Venezia ha superato lo scoglio del girone eliminatorio del torneo di Viareggio, domando Pisa, Sampdoria e Partizan Belgrado. Tabellone ancora in “alto mare” a causa del tempo che ha imposto il rinvio a stamattina di due partite (FK Riga-Cagliari si giocano il primato nel girone 7 e CAI Comodoro Rivadavia (Argentina)-Pro Vercelli nel girone 8 puntano alla seconda piazza dietro al Milan) e quindi la composizione definitiva del ranking. Il Venezia farà parte del Gruppo 1 degli ottavi di finale, come testa di serie numero 2, dietro all’Inter, ma davanti a Torino ed Empoli, nel Gruppo 2 sono scivolati Sassuolo, Rappresentativa Serie D, Parma e Spezia. Ieri Juventus (miglior differenza reti nei confronti del Rijeka), Milan, Fiorentina e Genoa hanno vinto i rispettivi gironi. Esultanza. Sabato sera il gruppo arancioneroverde ha fatto ritorno a casa visto che gli ottavi di finale si giocheranno mercoledì, solo oggi il Venezia conoscerà il nome dell’avversario e la sede della partita. «I ragazzi sono andati ben oltre alle nostre aspettative» commenta il responsabile del settore giovanile Mattia Collauto, «sono stati bravissimi, ottenendo una qualificazione strameritata agli ottavi di finale. Sono contento perché, al di là delle vittorie che fanno sempre piacere, la squadra ha proposto un bel calcio, un gioco propositivo, che ci è stato riconosciuto anche dagli avversari. Davvero una bella soddisfazione». Il Venezia era arrivato con il fiatone in campionato alla Viareggio Cup. «Stiamo parlando di una squadra sostanzialmente giovane» aggiunge Collauto, «che a volte pecca di continuità, ma che ha evidenziato una grande padronanza nel palleggio, un atteggiamento coraggioso. Ci sono due-tre ragazzi che sono pronti anche per il grande salto, che meriterebbero maggiori attenzioni anche dall’interno». […]

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) […] Da una parte Inzaghi non potrà disporre di Emil Audero, chiamato nell’under 21 azzurra, e di Leo Stulac, convocato nella nazionale maggiore della Slovenia per le partite in programma a Klagenfurt venerdì contro l’Austra e in casa, a Lubiana, martedì 27 contro la Bielorussia. Anche se è presto per parlare di formazione, pare abbastanza scontato il ritorno a centrocampo di Simone Bentivoglio, che non gioca da due mesi, ovvero dalla partita persa a Salerno e conclusa per lui con espulsione e squalifica di tre giornate, coincise con l’esplosione di Stulac. In porta invece ci sarà Guglielmo Vicario, che gode della fiducia del tecnico e si è sempre fatto trovare pronto ad ogni chiamata.Compagni di Audero tra gli azzurrini saranno anche Varnier e Vido del Cittadella, ance loro saranno dunque assenti domenica allo stadio Penzo, così come Kouamè, convocato invece per una partita della Under 21 della Costa d’Avorio. […]

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) E adesso sotto con il Cittadella. Nel Venezia ci sarà un ex di lusso: Gianluca Litteri. «Lì ho lasciato un pezzo del mio cuore» ammette l’attaccante arrivato a gennaio proprio dal club granata «sarò emozionato ma cercherò di vivere questi giorni nel migliore modo possibile. Troveremo una squadra quadrata, con delle idee ben chiare su cosa fare: altro che mina vagante, il Cittadella è una certezza del campionato. Inoltre è una squadra che prende pochi gol e dovremo fare attenzione, sarà una gara fondamentale anche in vista dello sprint finale del campionato». E se arrivasse un dispiacere da dare ai suoi ex compagni, Litteri dice che non si tirerà indietro. «Certo, ora gioco per il Venezia e voglio far gol per il Venezia, ci mancherebbe. Se esulterò? Mah. Difficile saperlo prima, ma no, penso che non esulterò». […] «È stato un primo tempo difficile» spiega Gianluca Litteri «nel quale abbiamo alzato poco il baricentro e non era facile gestire i palloni arrivati. Nel secondo, invece, siamo riusciti ad avanzare di alcuni metri, tenendo meglio la palla e mettendo in difficoltà i nostri avversari». […] «Abbiamo sbagliato alcune uscite» ammette Litteri «ma nella ripresa la squadra ha reagito ed è un fatto positivo: siamo tornati a casa tenendoci stretto quest’ultimo aspetto». […]

Ore 13.10 – (Gazzettino) […] Proprio le convocazioni di Varnier e Vido nell’Italia under 21 e quella di Kouame con l’under 23 della Costa d’Avorio non sono state accolte con il sorriso sulle labbra – per fare un eufemismo – da Stefano Marchetti: «Da un lato sono contento perché significa che abbiamo giocatori bravi, ed è sempre un prestigio per la società. Dall’altro sono dispiaciuto perché saremo penalizzati nel prossimo turno, vedremo poi per lo Spezia in che condizioni torneranno a casa». Il diggì granata ricorda il precedente di Vido: «Siamo già stati penalizzati in passato dalle nazionali, proprio nel momento topico della stagione. Non vorrei che la storia si ripetesse anche quest’anno. Egoisticamente parlando, vorrei avere sempre tutti i giocatori a disposizione per giocare al meglio le mie carte. Io devo guardare a casa mia, e casa mia è Cittadella». Un reparto, quello offensivo, sarà con gli uomini contati a Venezia. «Saremo penalizzati, sicuramente. Quando perdi più di un giocatore dello stesso reparto hai la coperta corta, adesso devi sperare che tutto fili liscio in settimana, che non ci siano contrattempi in attacco perché saremmo ancora più in difficoltà». La nazionale potrebbe comunque restituire un’iniezione di entusiasmo ai giocatori convocati. «Non saprei, a me interessa che non tornino infortunati. So che in questo momento il Cittadella dovrà fare di necessità virtù, e mi dà molto fastidio». […]

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) […] «Noi abbiamo sempre creduto – afferma Luca Vido – a questo obiettivo. Penso che i compagni avessero questa idea in testa anche prima che tornassi a gennaio. Abbiamo grande fiducia nei nostri mezzi. Poi una partita sbagliata o una particolarmente buona può sempre arrivare, ma non cambia il quadro generale». Quella con il Bari come la valuta? «C’è parecchio rammarico, specie per quel primo tempo. Non dico che sino all’intervallo in campo ci fosse solo il Cittadella, ma quasi. Nella ripresa loro hanno alzato il baricentro e, di conseguenza, noi ci siamo abbassati, ma bisogna riconoscere che davanti avevamo un avversario tosto. E siamo stati bravi a non subìre gol, anche questo è importante». […] «Con il Venezia non c’ero neanche all’andata, e comunque mi pare che il Cittadella abbia vinto lo stesso, no?». Però in quel derby c’era Litteri in maglia granata, mentre ora sta segnando per la squadra di Inzaghi. «Ma anche senza “Litte” ci sono Strizzolo e Arrighini, che possono aiutare la squadra proprio come stiamo facendo io e Christian. Oggi noi due stiamo giocando titolari, ma loro non sono meno forti. Certo, mi spiace non esserci, perché il derby ha sempre un fascino particolare, specie per me che sono veneto e che avrei avuto tanti amici a vedermi sugli spalti. In più il Venezia ora è una nostra diretta rivale in chiave playoff: sarà una sfida particolarmente importante». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) La marcia di avvicinamento al derby di domenica ripartirà soltanto domani, dopo i due giorni di riposo concessi da Venturato. Poi Iori & C. non avranno più pause sino alla gara con lo Spezia di giovedì 29. Alla ripresa degli allenamenti mancheranno sicuramente Varnier, Vido e Kouamé, quest’ultimo selezionato dalla Costa d’Avorio Under 23 per le amichevoli che giocherà in Francia contro Beauvais e Togo, mentre saranno da monitorare le condizioni di Benedetti e Bartolomei: il terzino non è stato convocato contro il Bari per un fastidio al quadricipite, il centrocampista sì, ma poi non è andato in panca per un problema alla caviglia. Quello che di sicuro non mancherà al “Penzo” sarà l’entusiasmo dei tifosi: riempiti i tre pullman inizialmente precettati per la trasferta, ne è stato opzionato un quarto. […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) L’Abano torna dalla Valpolicella con zero punti, subendo una sconfitta pesante e non del tutto meritata. Se da un lato il passivo avrebbe potuto essere più pesante, dall’altro la squadra di mister Gabrieli non ha sfruttato al meglio alcuni episodi che avrebbero potuto indirizzare a un risultato positivo la gara. […] Nella ripresa il maltempo dà tregua: passano otto minuti e Boreggio arriva al tiro, impegnando con una traiettoria insidiosa l’estremo difensore locale. Passano quattro minuti e sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Rebecca trova la deviazione vincente sottoporta, segnando il gol del vantaggio. È lo stesso Rebecca che sette minuti più tardi perde un pallone a centrocampo, lasciando la via della porta spalancata per Carteri che viene steso al limite da un intervento scomposto di Giacomi. Il direttore di gara sventola in faccia al difensore centrale ambrosiano il rosso diretto. […] Gli ultimi minuti sono un assedio neroverde, con alcune parate notevoli di Chiesa e alcuni spunti interessanti di Franceschini, due tra i migliori in campo da una parte e dall’altra. È il numero 11 ospite che alla mezz’ora mette un interessante pallone in mezzo dove nessun compagno di squadra coglie. Al novantesimo Mattia Cecconello lascia partire un tiro molto insidioso che si spegne fuori di poco dando solo l’illusione del gol. L’Abano rientra negli spogliatoi con il rammarico di non aver saputo gestire il contraccolpo psicologico del rigore sbagliato dagli avversari e il vantaggio numerico nella seconda frazione.

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Una domenica bagnata ma non fortunata. L’Este non può fare altro che mandare in archivio il pareggio a reti bianche con la Liventina: un po’perché, al Nuovo Stadio, fra decisioni arbitrali controverse (un rigore negato a Florian) e qualche occasione fallita, i giallorossi non riescono a superare una formazione di bassa classifica e un po’per le brutte notizie arrivate da Arzignano, dove i giallo-azzurri sono riusciti a battere il Mantova, allungando così in classifica. Ad onore del vero, che la giornata non prometta chissà quali spunti si vede sin dalle prime battute, con gli uomini di mister Florindo bloccati da una Liventina ermetica e da un tempaccio che ci azzecca poco con una partita di calcio. […] Una volta scaldati gli animi manca solo il momento clou: che arriva puntuale all’83’, quando Bigoni trova il corridoio per Florian, abile ad aggirare il marcatore di turno, costretto ad atterrarlo per evitare il peggio. Per l’arbitro Bozzetto è tutto regolare, fra gli improperi del pubblico atestino e le proteste della panchina, che viene pure “decimata” con le espulsioni di due dirigenti. Il fattaccio finisce per condizionare gli ultimi dieci minuti, che si spengono fra nervosismi e qualche sgroppata. L’Este tornerà in campo già sabato prossimo nell’anticipo con il Delta Porto Tolle, in vista del turno pre pasquale di giovedì 29 marzo, quando al Nuovo Stadio arriverà il Mantova.

Ore 11.10 – (Gazzettino) Intanto incombe il turno infrasettimanale di campionato, per cui nel mirino c’è già la sfida con la Feralpisalò. «Questa gara e le prossime con Mestre, Pordenone e Triestina sono partite toste, che diranno la verità sul nostro campionato. Spero che la squadra ottenga gli stessi risultati conseguiti all’andata, sarebbe un sogno. Abbiamo le potenzialità per fare bene, ma concentriamoci su una impegno alla volta a cominciare da quello con la Feralpisalò. Mercoledì sera mi auguro che ci sia allo stadio un pubblico importante perché è una partita fondamentale, e rivolgo un appello ai tifosi: spero che siano numerosi come lo sono stati a Bassano. Poi in campo dobbiamo cercare di tirare fuori il massimo di noi stessi, i ragazzi si stanno preparando con grande determinazione. Mentre ero all’estero mi sono sentito con Bisoli e con Zamuner per tenermi aggiornato. La rosa è al completo e l’allenatore ha l’imbarazzo della scelta, incrociamo le dita e aspettiamo mercoledì sera per andarci a prendere ciò che vogliamo». […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) Mi manda spesso messaggi per tenersi informato, si è calato bene nella realtà padovana». Già, perché quando facciamo presente al presidente Bonetto i risultati ottenuti ieri dalle dirette rivali dei biancoscudati, la sua replica è eloquente. «È sbagliato continuare a guardare alle altre formazioni, dobbiamo guardare solo a noi stessi. Abbiamo 52 punti in classifica e gli altri, chi più e chi meno, hanno i loro punti. Dobbiamo continuare a fare il Padova e andare in campo per vincere senza fare i conticini: lasciamoli fare ai bambini che vanno a scuola, noi invece andiamo in campo a dimostrare la nostra forza. Se ci mettiamo a fare conti, perdiamo di vista l’obiettivo principale che è quello di concentrarci partita dopo partita. Se continuiamo sulla strada che abbiamo intrapreso, probabilmente alla fine potremo sorridere».

Ore 10.50 – (Gazzettino) La vittoria con il Bassano l’ha vista all’aeroporto di Doha in Qatar dato che era in viaggio per motivi di lavoro, ma con la Feralpisalò sarà regolarmente al suo posto in tribuna centrale. Il presidente Roberto Bonetto è rientrato proprio ieri dalla trasferta in Indonesia. «Ho potuto seguire solo il secondo tempo della gara con il Bassano quando sono atterrato, e devo dire di avere visto la parte più bella della partita. Ho sofferto e gioito, e poi ho fatto l’ultima parte del viaggio felice per la vittoria. Abbiamo dimostrato di esserci ancora, di essere sempre il Padova». Mentre si trovava a Doha il patron biancoscudato si è sentito anche con il nuovo socio Joseph Oughourlian. «Mi ha mandato un messaggio nel quale si complimentava per il bel risultato ottenuto dalla squadra a Bassano e che stava arrivando a Doha, chiedendomi se all’indomani ci incontravamo. Ma gli ho risposto che ero diretto a Giacarta, pertanto ci vedremo a breve in un’altra occasione.

Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Si terrà oggi nella sede del club il consiglio di amministrazione, durante il quale si procederà all’approvazione del bilancio dei primi sei mesi della stagione, ossia fino al 31 dicembre 2017, dato che è un’operazione che va fatta entro fine marzo. Non solo però, perché sarà approvato anche il bilancio previsionale per la chiusura dell’annata sportiva. Tra i consiglieri sarà formalizzato anche l’ingresso di nuovo componente: si tratta dell’avvocato Fabio Pinelli, che si aggiungerà così agli altri consiglieri Moreno Beccaro, Giampaolo Salot, Roberto Vitulo e Filippo Pancolini. Senza dimenticare che nel cda naturalmente figurano anche il presidente Roberto Bonetto e il figlio nonché vice presidente Edoardo, oltre al direttore generale Zamuner.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Vince, sfrutta il bonus e accorcia sul Padova, ieri fermo, la Reggiana che sorpassa la Sambenedettese al secondo posto e si porta a nove lunghezze dai biancoscudati, con una partita in meno. Apre le danze Cianci che si ripete dopo il provvisorio pareggio di Marchi. Poi Cattaneo e Burzigotti siglano il definitivo 3-2. Una spettacolare rete a due minuti dalla fine di Fabbro regala al Bassano la vittoria di rimonta e il secondo posto in comproprietà con gli emiliani sul campo del Renate che era passato in vantaggio in avvio con Palma, con pareggio di Karkalis prima dell’intervallo. L’undici vicentino ha comunque due partite in più all’attivo rispetto al Padova. Non va invece oltre il pareggio sul campo del fanalino di coda Fano la Sambenedettese, con Gelonese a replicare alla marcatura di Fioretti per i locali. Cade il Mestre dopo tre vittorie di fila in casa del Ravenna che si allontana dalle zone calde, mentre la Triestina torna da Santarcangelo con un punto. Torna al successo il Pordenone e finisce a reti bianche la sfida Tra Teramo e Albinoleffe. […]

Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Il piatto è ancora tanto ricco e tutto è possibile”) Alle volte, è vero, non sarà bellissima da vedere, ma la squadra biancoscudata piace per la sua robustezza, la sua solidità, lo spirito di reazione che la anima e, soprattutto, la compattezza fra i “senatori” ed i giovani. Merito dell’allenatore, indiscutibilmente, ma pure di una società che non lascia nulla al caso nella gestione del suo valido gruppo di giocatori.Entrati nella fase cruciale della stagione, crediamo sia doveroso rivolgere un appello alla piazza perché l’ultimo, decisivo tratto del percorso che schiuderà le porte della B sia affrontato con il massimo sostegno possibile: è davvero troppo chiedere di essere in numero maggiore allo stadio quando il Padova gioca in casa? A parte il solito “zoccolo duro”, di 4.000 persone che non mancano mai, siamo sicuri che non si potrebbe fare di più? Gli alibi di un Euganeo brutto e scomodo o degli orari impossibili, per quanto un fondamento ce l’abbiano, non possono diventare il (comodo) paravento dietro cui celarsi per giustificare la poca voglia di esserci da parte di molti. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Il piatto è ancora tanto ricco e tutto è possibile”) Undici partite restano ancora al Cittadella, otto al Padova. A disposizione, per i granata ci sono 33 punti, per i biancoscudati 24. Tanti, un bottino che stimola giustamente appetiti famelici, sia sotto le Mura che nello spogliatoio della capolista della Serie C. Tutto secondo copione, come sempre: arriva la primavera e i mesi di marzo e aprile sono quelli in cui si decidono i campionati. Qui erano anni che non assistevamo ad un’escalation così significativa delle due realtà professionistiche, la cui cifra tecnica ed organizzativa è tale da costituire ora un modello per gli altri club, alcuni (ex) nobili, alle nostre latitudini. […] Chi ha atteggiamenti, carattere e determinazione da leader è il Padova. I risultati di ieri, con la squadra di Bisoli a riposo, non hanno scalfito la certezza che ci accompagna da tempo: il vantaggio sulle più immediate inseguitrici (adesso Bassano e Reggiana), sceso da + 12 a + 9 (e nessuno al vertice degli altri due raggruppamenti conta su un divario del genere), è tale che solo un cataclisma può privare Pulzetti & C. di un trionfo strameritato.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il percorso è lungo e pieno di insidie, ma dipende tutto da noi, siamo pronti ed attrezzati alla battaglia». […] Giornata importante, oggi, anche sul fronte societario. Alle 17 è stato convocato nella sede di viale Rocco il Consiglio d’amministrazione, con il presidente Roberto Bonetto tornato apposta ieri sera dal consueto viaggio di lavoro in Indonesia. Al momento il Cda vede la presenza, oltrechè del presidente, del vicepresidente Edoardo Bonetto, del direttore generale Giorgio Zamuner e dei consiglieri Moreno Beccaro, Filippo Pancolini, Giampaolo Salot e Roberto Vitulo. È possibile l’ingresso di un nuovo consigliere in rappresentanza del socio franco-armeno Joseph Oughourlian, che lo scorso dicembre ha acquistato da Roberto Bonetto il 20% del pacchetto azionario della società.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Per il resto, gli altri risultati erano quelli che bene o male mi aspettavo, a parte la sconfitta del Mestre a Ravenna. Il Bassano ha confermato il proprio momento di forma vincendo a Meda, mentre presumevo che non sarebbe stato facile per la Sambenedettese in casa del Fano. Questo pareggio, unito al capitombolo del Mestre, dimostra come sia difficile andare a far risultato su tutti i campi». Il riavvicinamento della Reggiana serve a mantenere la guardia alta in casa biancoscudata in vista del turno infrasettimanale di mercoledì, in cui il Padova se la dovrà vedere con la FeralpiSalò (l’altra squadra rimasta a riposo ieri), al momento quinta a – 12. «Abbiamo sempre avuto pressione ed è giusto mantenere le antenne dritte», conclude Zamuner. «Questa giornata, in cui abbiamo riposato, ci deve far capire una volta di più che il campionato non è finito e non sarà terminato nemmeno se infileremo un’altra serie di tre o quattro risultati utili consecutivi.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova abbandona la doppia cifra di vantaggio, ma era ampiamente prevedibile. Anzi, i risultati dell’ultima giornata di campionato, in cui i biancoscudati hanno riposato (per la seconda e ultima volta nel girone di ritorno), non sono stati poi così negativi, visto che a non approfittare della sosta forzata di Pulzetti e compagni è stata proprio la Sambenedettese, che ha dovuto cedere il secondo posto in classifica. […] Come si ripete ormai da settimane, è proprio la Reggiana l’avversaria da temere maggiormente dalle parti di viale Rocco e non è un caso che il direttore generale Giorgio Zamuner ieri abbia fatto capolino al Mapei Stadium per assistere dal vivo alla sfida contro il Gubbio. «Ho visto una buona Reggiana, che ha vinto meritatamente», il commento del d.g. «Pur senza schiacciare gli avversari e rischiando di riaprire la gara negli ultimi minuti, i granata hanno sofferto poco.




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