Padova, anche i Biancoscudati dicono “No al bullismo”: striscione in campo prima della sfida con la FeralpiSalò

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Uno striscione portato da quattro bambini accompagnerà domani sera l’entrata in campo del Padova e della Feralpi Salò. Sullo sfondo bianco, una scritta rossa: “NO AL BULLISMO” e i loghi di due associazioni che si stanno battendo per affrontare questo problema di stretta attualità: Soprusi Stop e Vivere da Sportivi: a scuola di Fair Play. Così la Società biancoscudata ha deciso di appoggiare la lotta al bullismo e al cyber bullismo, due criticità presenti nella società contemporanea che investono soprattutto i giovani e i loro genitori, impegnati nel difficile percorso di corretta gestione delle nuove tecnologie.

In tribuna autorità saranno presenti Cinzia Mattiolo, la psicologa che si occupa delle famiglie del settore giovanile biancoscudato e Roberto Vitali Presidente Associazione Soprusi Stop.


Soprusi Stop nasce per contrastare ogni tipo di abuso, nasce per sensibilizzare, informare, educare e rompere” il silenzio complice” che uccide più dello sfruttatore.

L’equipe che di recente ha costituito l’associazione, già da anni ha abbracciato la battaglia a difesa dei più deboli e soprattutto dei bambini, organizzando in tutta l’Italia, incontri di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, conferenze con gli adulti, formazione di docenti, educatori, attività con i comuni e con altre associazioni.

Negli incontri, particolare rilievo è dato alle problematiche associate alla Rete telematica: Internet-dipendenza, cyber bullismo, cyber pedofila, sexting, dipendenza da gioco on-line, gestione della privacy, cyber crime, cyber stalking, multitasking.

Quasi tutti i genitori si sono trovati ad affrontare l’assillante richiesta dei propri figli per l’acquisto di uno smartphone, videogiochi, tablet e connessione Wi-Fi e in genere si accontentano, ma ci si chiede: a quale età è giusto accontentarli? Quali regole stabilire? Come poter controllare l’uso di tali strumenti? Come responsabilizzare i nostri figli? Come gestire la privacy? Come educarli a uso consapevole di Internet?

Pochi sono i genitori consapevoli del tempo dedicato dai loro figli alla Rete. Pochi conoscono gli indicatori comportamentali per riconoscere la dipendenza da Internet (classificata dagli esperti al pari delle altre droghe) e dalla quale è molto più difficile disintossicarsi. Lo scopo, dunque, è quello di poter educare sin dalla tenera età i bambini a navigare con intelligenza, consapevolezza e responsabilità per non rimanere intrappolati nei pericoli della Rete telematica organizzando attività formative rivolte ai genitori, ragazzi e insegnanti per un uso consapevole di Internet anche tramite la divulgazione di opuscoli, libri, moduli di formazione e strumenti didattici, comunicazione visiva e teatrale.

L’Associazione “Vivere da Sportivi: a scuola di Fair – Play” non a scopo di lucro “Vivere da Sportivi :a scuola di fair-play”-www.viveredasportivi.it . promuove la cultura del dialogo e della legalità attraverso lo sport inteso come palestra di vita ed i suoi valori etici. Tra i progetti e le campagne che porta avanti si segnala proprio l’omonima campagna nazionale pluriennale  Vivere  da Sportivi giunta alla V edizione il cui obiettivo è la sensibilizzazione dei giovani delle scuole superiori italiane di II grado , sia statali che paritarie sui valori fondanti della società civile mutuati dallo sport quali il rispetto dell’avversario e delle regole, l’inclusione, l’integrazione, la lotta alle discriminazioni, il gioco di squadra, lo sport come affrancamento da situazioni di criticità fisica e disagio psico-emotivo, lo sport è salute e benessere fisico, lo sport è uno stile sano di vita.

Tutti i progetti e le campagne promosse da Vivere da Sportivi riconoscono lo sport come diritto di cittadinanza, come risorsa per l’integrazione, e si impegnano  alla promozione ed alla diffusione – nello sport ed attraverso lo sport – nella vita sociale, di una cultura dei diritti, dell’ambiente e della solidarietà promuovendo la funzione educativa dello sport sia nella crescita individuale che nella collettività. Promuovono stili di vita attivi incentrati sul movimento. Formano  alla condivisione delle scelte in un contesto comunitario che educhi ai principi di partecipazione, corresponsabilità, non violenza , sostenibilità  e cittadinanza attiva.




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