Live 24! Fermana-Padova, non basta il gol di Capello per festeggiare: termina 1-1, primo match point fallito

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Ore 18.30 – Fischio finale: Fermana-Padova 1-1.

Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Bravo e fortunato. Bravo, perché ruota gli uomini con intelligenza, perché continua a fare di necessità virtù e comprende i limiti dell’organico esaltandone allo stesso tempo le qualità. Bravo perché mette sotto scacco il Novara, perché azzecca la mossa Marsura sul sintetico e perché ritrova la vittoria in trasferta dopo quasi sei mesi. Fortunato perché aveva escluso Falzerano per turnover e, dopo sette minuti, l’infortunio di Pinato gli ha fornito l’assist vincente con l’inserimento di quello che poi si è trasformato nell’autentico mattatore di giornata. Assist, appunto. Come i tre serviti in 89 minuti di qualità sopraffina proprio dal man of the match, quel Marcello Falzerano che ha aperto in due il Novara nei momenti chiave del pomeriggio piemontese. Filippo Inzaghi si gode il blitz del Piola, quel blitz fuori casa che mancava da tempo quasi immemorabile. L’ultimo successo esterno risaliva addirittura al 4 novembre scorso, quasi sei mesi fa, al Rigamonti per 2-1 contro il Brescia. Stavolta arriva un 3-1 solare, netto, senza ombre e con tanti aspetti positivi. Innanzitutto va osservato che, con tre partite da giocare nello spazio di una settimana, il Venezia si porta a casa sette punti, che i playoff sono una splendida realtà e che, settimana dopo settimana, le qualità del gruppo si consolidano. Espugnata Novara per 3-1, bis servito dopo il successo nell’infrasettimanale contro l’Entella e tanti saluti per ora alla concorrenza, che sgomita ma che per ora deve inchinarsi alla regolarità di un Venezia che emerge e che primeggia. […]

Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Splende e scalda il sole di Novara in questo sabato di mezzo aprile. Splende anche il Venezia e scalda i cuori dei suoi tifosi, in curva e in tribuna. Il pass dei playoff tatuato sulla pelle, tre palloni sulla rete del Novara, giusto per restituire alla formazione piemontese il 3-1 subìto a Sant’Elena quando erano ancora il freddo e la nebbia a comandare. Ecco il racconto di una partita anche un po’ strana, cominciata con ritmi da siesta messicana e finita con un crescendo atletico perfino sorprendente, nel quale il Venezia ha torturato i difensori novaresi lasciati senza protezione da attaccanti e centrocampisti sbilanciati in avanti. Si chiude dunque sul 3-1 una partita cominciata anche male: l’infortunio di Pinato (ginocchio, da valutare oggi) dopo pochi minuti e poi quel gol di Casarini, un tiro senza grandi pretese dai 25 metri finito in porta di una difesa quantomeno sorpresa. E invece no, si mette bene perché il gol del Novara ha l’effetto di una secchiata d’acqua fredda in faccia (la giornata giusta…) e al posto di Pinato entra Falzerano che oltre a firmare i tre assist dei gol fa venire il mal di testa ai due malcapitati che devono (o dovrebbero) controllarlo.Il primo merito comunque va dato a Pippo Inzaghi: la scelta di cambiare mezza squadra (avete letto il tabellino?) non è azzardata e nemmeno frutto di follia, ma evidentemente una mossa studiata: dentro gente fresca nel primo vero pomeriggio estivo, contro un Novara che invece conferma a grandi linee le scelte delle ultime settimane. Il risultato, si diceva , è che nella mezzora finale quelli del Venezia corrono come lepri mentre il Novara sembra in piena digestione di panissa e bagna cauda, con almeno quattro o cinque elementi piantati per terra, senza fiato e senza idee. Ecco perché il successo del Venezia ci sta tutto, bello come il sole di questa giornata. […]

Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Il Venezia resta nel gruppo buono per chi cerca un posto ai playoff, in una gara che non è stata affatto scontata contro un avversario che, quest’anno, del campo di casa non fa proprio il suo punto di forza. «Giochiamo bene, a testa alta», spiega il tecnico Filippo Inzaghi, «e abbiamo dimostrato di non essere una squadra fragile. A Perugia meritavamo qualcosa in più, ma ero tranquillo per la prestazione fatta e per il piglio messo in campo». A vedere la formazione titolare, l’allenatore piacentino ne ha cambiati metà rispetto alla gara contro l’Entella.«Me lo posso permettere», spiega, «e ho sempre detto che chi dà tutto in settimana, con me gioca. Prendete Marsura; ha lavorato molto, mi ha ascoltato, seguendo i miei consigli, nonostante lui fosse abituato a giocare in un altro modo. Era scettico, ma adesso sta facendo bene. Poi arrivava da una buona gara a Perugia ed era giusto riconfermarlo. Sulle scelte di Novara ha anche inciso il primo caldo però dobbiamo continuare così». La prossima sfida si chiama Palermo, non un avversario qualsiasi, ma questo Venezia non vuole terminare il campionato con la partita di Pescara a metà maggio.«Ai playoff ci abbiamo sempre puntato», continua Inzaghi, «mi emoziona vedere questi ragazzi giocare, come Cernuto e Fabiano, che erano in Serie D un paio d’anni fa e pensavano di essere alla fine. Stiamo facendo qualcosa d’incredibile, l’ho sempre detto: facile ora salire sul carro dei vincitori».Anche il presidente Joe Tacopina si tiene stretto il successo di Novara, che rafforza la posizione della squadra nel finale di stagione. Con cinque giornate ancora da disputare, i risultati iniziano a pesare e le possibilità di sbagliare si riducono. Stavolta era importante venir via con il bottino pieno, alla luce di quanto fatto dalla concorrenza. Inoltre Marsura ha pure ritrovato la via della rete. «Lo dico con onestà», dice, «in questo momento del campionato m’interessano i punti. Non è stata la miglior partita dell’anno, ma tanti hanno fatto bene come Marsura, Bruscagin, Falzerano e questo conta». […]

Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) L’inizio non è stato dei migliori. Poi quel gol, arrivato prima del 20′, ha costretto il Venezia a rivedere i suoi piani, ma un po’ alla volta, come quando ci si deve mettere in moto, è uscito alla distanza. «È stata una gara difficile», spiega uno degli eroi di giornata, Davide Marsura, «perché il terreno è sintetico e non siamo abituati. Da un pezzo non vincevamo in trasferta (inizio novembre a Brescia, ndr) e dopo lo svantaggio abbiamo reagito da grande squadra. Ci siamo ricompattati e non abbiamo mai mollato». Impossibile con lui non parlare dei due gol: il primo di testa, soprattutto, davvero splendido. «A Perugia ci ero andato vicino», dice, «stavolta è arrivata una doppietta. Sono migliorato nel gioco aereo, il secondo è più nelle mie caratteristiche. Falzerano è stato l’uomo chiave, ma anche la difesa è sempre stata compatta; il Novara è un avversario fastidioso, all’andata avevamo perso ma abbiamo giocato bene».Altro hurrà pomeridiano è firmato da Matteo Bruscagin, a conferma di un periodo davvero buono per il difensore. «Non segnavo da tre anni», sorride, «ma sono davvero felice. Mi sento bene, rispetto a inizio campionato sto meglio e si vede. Nei primi minuti abbiamo cercato di tenere botta, poi siamo stati bravi a reagire dimostrando carattere».Gran gol di Bruscagin ma anche gran discesa e azione di Falzerano, che gli ha servito una palla d’oro. «Gli pagherò una cena», rivela ridendo. Che il gruppo sia solido e unito, lo si vede da questi particolari, come di chi gioca un po’ meno degli altri e poi fa un figurone non facendo rimpiangere questo o quell’altro compagno. […]

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto) Dopo quasi due mesi il Cittadella ritrova il suo marchio di fabbrica, centrando la decima vittoria lontano dal Tombolato e confermandosi così la squadra più prolifica fuori casa. Termina il digiuno da successi esterni, così come la sterilità da tre punti nel 3-1 con cui i granata sbancano l’Arechi contro la Salernitana, grazie alla doppietta di Schenetti e alla rete di Salvi che sbaglia anche un rigore. Una vittoria meritata, quasi mai in discussione al termine di 90’ dominati sia sul piano del gioco, sia su quello del carattere. E una vittoria che blinda anche la posizione nei playoff, visto che Foggia e Carpi, le squadre che inseguono più da vicino, frenano con una pari e una sconfitta. L’avvio di match è tutto di marca padovana, secondo il tema tattico che vede gli ospiti gestire la palla e i padroni di casa agire di rimessa, sfruttando i lanci lunghi e i cross dagli esterni. […] «Una grande vittoria, abbiamo in testa l’obiettivo play-off — le parole di Venturato — e abbiamo fatto una buona partita. Noi cerchiamo sempre di essere propositivi, purtroppo in casa non riusciamo a fare molti punti e dobbiamo migliorare in questo».

Ore 15.00 – (Mattino di Padova) Rieccolo, il Cittadella corsaro, che torna a dettare legge in trasferta. Decimo successo esterno (dopo i nove consecutivi sino al 27 febbraio scorso, quando passò sul campo della Virtus Entella, per poi cadere a Venezia e Terni, ed è record per la Serie B, uguagliati i cammini del Cagliari 2015-16 e del Carpi 2014-15, alla fine promossi in A), 15º complessivo in campionato, 3 punti presi in un colpo solo dopo più di un mese e mezzo contraddistinto da pareggi (4) e sconfitte (3 di fila), risalendo l’ultima vittoria al 2-0 con il Pescara del 3 marzo scorso. All’Arechi di Salerno i granata ritrovano il passo, la determinazione e la personalità esibiti per gran parte della stagione lontano dai propri tifosi. A conferma che i punti strappati venerdì 13 al Parma e martedì scorso al Tombolato con il Palermo, ora secondi a pari merito in classifica, non erano frutto del caso. Il peggio è passato, il Citta c’è e corre verso i playoff. Tra i pali torna Alfonso, dopo le due ottime prestazioni di Paleari, mentre si rivedono, come previsto, Salvi, Scaglia e Settembrini. Schenetti è il trequartista e davanti spazio alla coppia Kouamé-Arrighini. Il rientro di giocatori importanti si trasforma nell’arma in più per la squadra di Venturato, che domina, quasi incontrastata, i primi 45′ al cospetto di un avversario che fatica molto ad opporsi alle manovre precise e bene organizzate dei granata, e che soffre sia a centrocampo che in difesa. […] Gran bella vittoria, ma certe distrazioni andrebbero eliminate, perché, quando giocano come sanno, i granata fanno davvero male agli avversari. Quando peccano di narcisismo, invece, il male se lo fanno da soli.Sabato prossimo al Tombolato arriva il Foggia: è uno spareggio in chiave playoff. Vincerlo significherebbe blindare le sfide per andare in A, con 4 gare ancora da disputare prima della fine.

Ore 14.30 – (Mattino di Padova) Un primo tempo dominato, qualche minuto di sbandamento nella ripresa prima di un finale in crescita, di grande carattere. Il tris del Cittadella all’Arechi con la Salernitana conferma l’indole corsara della squadra padovana, al decimo successo in campionato lontano dalle mura amiche dello stadio Tombolato. Ma anche quei «segnali importanti» evidenziati dopo i pari contro Palermo e Parma.Un rendimento che, adesso, fa toccare con mano la qualificazione ai playoff per la Serie A. Obiettivo che il tecnico Roberto Venturato fissa come traguardo da tagliare in questo finale di stagione. «Gli spareggi promozione ce li abbiamo ormai in testa», esordisce così in sala-stampa l’allenatore veneto prima di passare all’analisi del match. «Abbiamo fatto una partita positiva, chiudendo il primo tempo con un meritato vantaggio. Nei primi 10′ della ripresa ci siamo un po’ persi, poi ci siamo ripresi siglando la rete che ha chiuso la gara. Abbiamo avuto più occasioni, ottenendo un risultato meritato e importante per inseguire il nostro sogno. Non sarà facile raggiungere i playoff, ma ci crediamo». L’atteggiamento della Salernitana, soprattutto nel primo tempo, ha permesso al Cittadella di sviluppare al meglio la manovra e di soffrire pochissimo in difesa, se non nel finale con l’occasione che ha portato al palo di Rosina, peraltro nata da un passaggi errato di Salvi. Venturato, però, riconosce i meriti dei suoi uomini e non i demeriti degli avversari. «Vincere all’Arechi è sempre un’impresa. I granata hanno cercato di fare la loro partita, non credo che abbiano sbagliato l’approccio. La nostra indole ci porta a provare sempre a giocare, cercare la costruzione dell’azione anche con grande aggressività. Non conosco la situazione del gruppo e dell’ambiente locali, probabilmente in questo momento non c’è la serenità necessaria per esprimersi al meglio. Ma la Salernitana si salverà tranquillamente, ha alle spalle una grande società». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il quarto posto? Buon risultato, ma la sensazione è che a Bassano nessuno si accontenti e che, in queste ultime tre giornate Giovanni Colella proverà a mettere la freccia e a superare Sambenedettese o Reggiana, o magari persino entrambe. Insomma, nessun limite, almeno per il momento e oggi contro il Gubbio (fischio d’inizio alle 16.30 al Mercante) i giallorossi hanno tutta l’intenzione di provare ad allungare la serie positiva irresistibile che li pone al comando della classifica nel girone di ritorno. Traguardo simbolico finché si vuole, ma che ben spiega e fotografa l’eccellente lavoro di Colella, non per caso blindato e messo sotto contratto per un’altra stagione da Renzo e Stefano Rosso. «La condizione è ottima — analizza l’allenatore giallorosso — non dobbiamo farci prendere dalla pigrizia del caldo, che è uno stato mentale inconscio. Dobbiamo continuare con i ritmi e l’attenzione delle ultime gare. Non dobbiamo rovinare questo finale di stagione. E’ una sfida delicata che dobbiamo approcciare nel modo corretto. Tante occasioni, pochi gol? Vorrà dire che dovremo creare ancora più occasioni, per permettere ai nostri attaccanti o a chi per loro di riscattare il digiuno di Reggio Emilia». Non ci sarà neppure Laurenti, oltre agli infortunati di lungo corso Razzitti, Grandolfo e Venitucci, tre pedine di primo piano che mancheranno parecchio nell’economia del gioco anche nella partita odierna. […]

Ore 13.00 – (Messaggero Veneto) «Sfida durissima, ma ce la possiamo giocare» . L’uso del superlativo è voluto: serve a Fabio Rossitto per rendere l’idea delle difficoltà della gara con la Sambenedettese, la prima delle due partite al Bottecchia che il calendario offre al Pordenone per centrare l’obiettivo. «I playoff si decidono in casa – commenta -, abbiamo bisogno del dodicesimo uomo in campo. Chiediamo al nostro pubblico l’ultimo sforzo. Con il loro sostegno, abbiamo una marcia in più». Quel che serve per affrontare una squadra “che ha gamba” come la Samb: «Voglio vedere – continua Rossitto – un Pordenone molto aggressivo, che corre e lotta. Dobbiamo andare forte, giocando con grande intensità dal primo minuto al novantesimo, senza fare calcoli» . C’è bisogno di un successo. Ma l’allenatore neroverde cerca di stemperare la pressione sui suoi: «Poi magari basteranno 4 punti nelle ultime due partite per centrare i playoff. Ma noi dobbiamo provare ad ottenere il massimo da entrambe». […]

Ore 12.30 – (Messaggero Veneto) Rossitto o Capuano, chi ringhierà di più? Oggi al Bottecchia la sfida tra Pordenone e Sambenedettese mette di fronte due allenatori di temperamento, che hanno fatto della schiettezza un loro marchio di fabbrica. Nel caso del tecnico dei marchigiani, a volte anche troppo. Alcuni suoi proverbiali “sfoghi” , infatti, sono stati talmente coloriti da diventare gettonatissimi nei social. Ma Capuano è pure allenatore di grande esperienza, che ha saputo risvegliare l’entusiasmo del caldo tifo della Samb, ottenendo 35 punti in 20 partite, valsi l’attuale seconda piazza, alle spalle (meno 6) del Padova. Test. Per il Pordenone, reduce dal “punticino” di Vicenza, servito solo in parte a lenire la delusione per il ko dell’Euganeo e ad alimentare le speranze di playoff, un bel banco di prova. Il penultimo della cosiddetta stagione regolare. Due partite, entrambe al Bottecchia: la prima oggi, la seconda il 6 maggio con il Renate. Sei punti a disposizione, che potrebbero essere indispensabili per entrare nella top ten del campionato e dunque negli spareggi-promozione. Tenendo a bada le rimonte di Albinoleffe e Ravenna, rispettivamente a meno 2 e meno 3 dai ramarri. Ma con una gara in più a disposizione. Artiglieria. L’importanza della posta in palio consiglia a Rossitto di schierare l’artiglieria pesante. Dovrebbe vedersi dal via il tridente sulla carta titolare, quello composto da Berrettoni, Gerardi e Nocciolini, con cui il tecnico cittadino ha affrontato (con ottime indicazioni) la seconda parte dell’ultima trasferta di Vicenza. Ma a prescindere da chi si prenderà sulle spalle l’attacco neroverde, ci sarà da scardinare una squadra solida. […]

Ore 12.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A meno di una settimana dall’asta che, molto probabilmente, deciderà il futuro del club biancorosso, oggi il Vicenza scende in campo a Ravenna in una gara fondamentale per allontanare lo spauracchio playout. Al Benelli bisogna vincere, anche se in settimana si è parlato poco di calcio ma l’importanza del match contro i romagnoli è alta anche in vista dell’asta in programma venerdì prossimo. A Ravenna il Vicenza troverà un ambiente che festeggerà la matematica salvezza, raggiunta domenica scorsa contro il Renate. La società romagnola ha decretato la «giornata giallorossa» in cui tutti dovranno pagare il biglietto: non saranno considerati validi gli abbonamenti ma allo stesso tempo ci sarà l’ingresso gratuito per bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Il Vicenza cercherà di guastare la festa provando a portarsi via i tre punti, con mister Franco Lerda che perde Bianchi fermato dal giudice sportivo ma ritrova Comi, che ha scontato i due turni di squalifica, e Romizi che ha superato la distorsione alla caviglia che gli ha impedito di scendere in campo contro il Pordenone. Probabile che il tecnico del Vicenza scelga di confermare il modulo 3-5-2, sostituendo Bianchi con Giraudo, oppure abbassando De Giorgio nella corsia di destra. Sarà un match in cui il Ravenna giocherà sereno per aver già raggiunto l’obiettivo salvezza potendo puntare ai playoff e un Vicenza teso e contratto, perché quasi obbligato a vincere. […]

Ore 11.30 – (Il Piccolo) La delicatissima trasferta al Rocco costituisce il meno abbordabile degli ultimi impegni lungo la strada che condurrà il Fano all’eventuale spareggio-salvezza attraverso una rimonta stupefacente dopo il magro bottino raccolto nel 2017: nelle restanti gare della stagione regolare, i marchigiani se la vedranno dapprima in casa col Teramo e caleranno quindi l’ultima carta a Fermo. I ragazzi condotti da Oscar Brevi si sono rilanciati col Mestre grazie al fortunato tiro al volo deviato del centrale Eklu Shaka Mawuli e alla difesa a denti stretti del vantaggio conseguito, guadagnando 3 punti di platino, scavalcando di un’incollatura il Vicenza e ponendosi nella condizione di insidiare da qui alla fine la serenità del Santarcangelo, del Gubbio e degli abruzzesi prossimi avversari. Lontana dal catino amico del Mancini, la navigata compagine granata (27 anni l’età media dei 31 giocatori utilizzati) ha collezionato poco: 2 soli colpi (a Ravenna e col Renate) e 4 pari, per il resto esclusive amarezze (9 sconfitte, peggior bilancio specifico insieme al Gubbio). Nonostante l’attacco più asfittico del torneo (23 gol, di cui 11 in esterna, meno del 50% di quelli realizzati fuori dall’Unione), il team granata è tutt’altro che arrendevole: non a caso è il 4.o per cartellini visti alzare dagli arbitri. […]

Ore 11.10 – (Il Piccolo) Nel corso di una stagione sono parecchie le partite che vengono presentate come decisive. Ed è fisiologico che quando si è giunti a tre giornate dal termine e si lotta ancora per qualcosa, l’importanza di un match aumenta di conseguenza. Ma stavolta la Triestina è davvero alla resa dei conti e la sfida di oggi al Rocco contro il Fano (inizio ore 14.30, arbitra Annaloro di Collegno) può sancire davvero se l’Unione andrà ai play-off e come potrà entrarci. Una cosa è praticamente certa: se la Triestina non vince oggi, a meno di miracoli sarà quasi impossibile acciuffare poi almeno il settimo posto che assicura il primo turno di play-off in casa con due risultati su tre a disposizione. Anzi, a quel punto bisognerebbe probabilmente lottare per restare nella top ten. Una vittoria invece, oltre ad assicurare quasi certamente la post season, aprirebbe le porte a scenari molto interessanti, primo dei quali la possibilità di operare alcuni sorpassi decisivi nelle ultime due giornate, grazie agli scontri diretti e ai turni di riposo delle avversarie. Insomma il settimo posto sarebbe a portata di mano, con la possibilità di puntare addirittura più in alto. […] Rispetto alle ultime partite, Princivalli apporterà qualche modifica, sempre nell’ambito del 4-3-3. Una novità ci sarà in difesa con il ritorno di Aquaro al posto di Codromaz accanto a Lambrughi. La scelta del capitano per questa sfida è probabilmente dovuta anche alla sua pericolosità nelle sortite offensive sui corner e non solo di testa (come non ricordare il gol vittoria play-off della scorsa stagione), caratteristica che oggi potrebbe rivelarsi preziosa. Altro ritorno importante dal primo minuto quello di Petrella, che dovrebbe dare velocità e imprevedibilità all’attacco alabardato, ma rispetto a Gubbio Princivalli ritroverà anche Troiani, protagonista di un recupero lampo. Ricapitolando: davanti a Boccanera la coppia centrale dovrebbe essere composta da Aquaro e Lambrughi con Troiani a destra e Pizzul a sinistra. A centrocampo Coletti perno centrale con Porcari e Bracaletti mezzali. In attacco Arma dovrebbe essere ancora il prescelto per fare la punta centrale con Petrella a destra e Mensah a sinistra. Stavolta sarà Pozzebon a partire dalla panchina. […]

Ore 10.40 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO. I biancorossi, a dirla tutta, non hanno avuto molto tempo per recuperare dopo la semifinale di Coppa Italia di mercoledì scorso. Il pareggio a reti bianche con il Crema fa ben sperare in vista del match di ritorno del 2 maggio ma, prima ancora, ci sono due partite di vitale importanza per la promozione, quelle con Tamai (arbitro Davide Di Marco di Ciampino), appunto oggi, e Adriese, entrambe da non sottovalutare per il peso specifico e le situazioni di classifica delle avversarie. Il Tamai, in particolare, è in lotta per la salvezza e, visto il distacco di quattro punti da Clodiense e Ambrosiana (immerse nella bagarre per tagliare il traguardo senza ulteriori incombenze), non può che tentare il colpo “da tre” per restare in D. Il Campodarsego, reduce dall’ottimo 2-0 sull’Este, allo stadio “Gabbiano” non solo non potrà sbagliare, ma dovrà anche sperare in una défaillance della Virtus Vecomp a Belluno per un sorpasso che, a questo punto, metterebbe non poca pressione ai veronesi di “Gigi” Fresco, ancora a +2 su capitan Aliù e colleghi. Formazione Campodarsego (4-4-2): Pirana; Sanavia, Marcolini, Leonarduzzi, Ndoj; Caporali, Radrezza, Trento, Beccaro; Aliù, Kabine. All. Fonti.ESTE. Lo scontro diretto di giornata sarà proprio quello fra Arzignano ed Este (arbitro Angelo De Leo di Molfetta). Se, da una parte, la squadra allenata da Vincenzo Italiano ha tutto l’interesse di difendere il terzo posto (a quota 60 punti) dall’attacco dei giallorossi, dall’altra la compagine atestina ha la necessità di tenere a distanza sia il Mantova (ora a pari merito) sia l’Adriese, che a -3 dai playoff ha tutte le ragioni del mondo per provarci. Ecco perché l’Este dovrà approcciare alla gara del “Dal Molin” con spirito garibaldino, anche per riscattare il ko interno con il “Campo” di sette giorni fa, che ha – di fatto – ridimensionato il sogno del podio del girone C. […]

Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Saviato, Ravanelli, Cappelletti, Trevisan; Mazzocco, Pinzi, Mandorlini; Belingheri; Guidone, Capello.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Anche a livello di giocatori qualche infortunio di troppo potrebbe costringere il tecnico a mettere in campo un undici un po’ rimaneggiato. Di sicuro non ci saranno i lungodegenti Madonna e Gliozzi, ai quali si è aggiunto anche capitan Pulzetti. Lo spezzone di gara giocato contro l’Albinoleffe non ha fatto bene ai muscoli del centrocampista, già affaticati da diverse settimane. Pulzetti non si è allenato per tutta la settimana e lo staff tecnico ha scelto di non rischiarlo, per evitare di perderlo sino a fine stagione. Una situazione simile è quella di Contessa. Il terzino ha rimediato una distorsione alla caviglia contro la Triestina e domenica scorsa ha giocato sotto infiltrazioni. Nei primi giorni della settimana quasi non riusciva a camminare, a Fermo ha provato a rientrare in gruppo, ma non sta bene e partirà quasi sicuramente dalla panchina. Al suo posto favorito Trevisan (rispetto all’acciaccato Zambataro), con Cappelletti e Ravanelli in mezzo e Salviato a destra nella ritrovata difesa a 4. In mezzo potrebbe avere una nuova chance Mazzocco, con Belingheri favorito nel ruolo di trequartista dietro a Guidone e Capello. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il grande giorno è arrivato ed è una data che potrebbe restare per sempre impressa nella storia biancoscudata. Vincendo questo pomeriggio in casa della Fermana, il Padova conquisterebbe la matematica promozione in Serie B alla terz’ultima giornata di campionato, senza aver bisogno di guardare i risultati delle rivali. E sarebbe una delle imprese maggiori dell’ultracentenaria storia del Biancoscudo. Non c’è bisogno di avere la memoria lunga, infatti, per ricordare che meno di 4 anni fa il club era sparito, sotterrato dai disastri delle gestioni Cestaro e Penocchio, che portarono alla mancata iscrizione in Lega Pro dell’estate 2014. Il Padova ripartì da zero, dalla Serie D, con una proprietà tutta padovana formata da Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, che riuscì a ritrovare il calcio professionistico alla prima stagione. Al terzo anno di Serie C il solo Bonetto ha preso in mano la maggioranza e sta per coronare il progetto auspicato il giorno della rifondazione. E sarebbe un’impresa, anche perché l’ultima vittoria di un campionato di Terza serie risale alla stagione 1936/37. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il dato finale ha fatto registrare quota 642 tifosi biancoscudati, che questa mattina si metteranno in viaggio per Fermo con la speranza di assistere ad una partita che rimarrà nella storia del Calcio Padova. A conti fatti, inutile nasconderlo, il dato è inferiore alle aspettative, visto che non ci sarà il sold out in curva ospiti (che poteva ospitare fino a 700 spettatori) e si sono resi a questo punto inutili gli ulteriori 600 biglietti messi a disposizione nella tribuna Est dello stadio “Bruno Recchioni”. Anche perché nella giornata di oggi i tagliandi, su diposizione della Questura marchigiana, non verranno messi in vendita allo stadio. Non ci sarà pertanto un esodo dalle grandi proporzioni, sebbene il numero di tifosi sia superiore a quello di coloro che assistettero nel 2009 a Busto Arsizio all’ultima promozione tra i cadetti, ma solo perché furono bruciati in poche ore gli unici 600 biglietti messi a disposizione nel settore ospiti. Oggi da Padova partirà un solo pullman, quello dell’Aicib, alle 9 dal capolinea sud del tram alla Guizza. I tifosi della Tribuna Fattori, invece, si raduneranno alle 10 al Gozzano, sempre alla Guizza, e raggiungeranno le Marche con mezzi propri.Non ci sarà nessun maxischermo in città per la visione collettiva del match, visto che Elevensport, per cedere i diritti televisivi, avrebbe dovuto ricevere un ordine della Prefettura, che non c’è stato in quanto il match non è stato considerato a rischio dall’Osservatorio del Viminale. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Tra oggi e domani sera si gioca la 36ª giornata nel girone B. Questo il programma: oggi, ore 14.30 Triestina-Alma Juventus Fano (arbitro Annaloro di Collegno); ore 16.30 Bassano Virtus-Gubbio (Andreini di Forlì), Pordenone-Sambenedettese (Amabile di Vicenza), Ravenna-Vicenza (Natilla di Molfetta), Santarcangelo-Renate (Marini di Trieste), Sudtirol-FeralpiSalò (Gariglio di Pinerolo); domani, ore 20.30 Albinoleffe-Reggiana (Vigile di Cosenza). Riposano: Mestre e Teramo.Classifica: Padova 58 punti; Samb 52; Reggiana 51; Bassano 47; Mestre, Sudtirol e FeralpiSalò 46; Pordenone e Triestina 42; Renate 41; Albinoleffe 40; Ravenna 39; Fermana 37; Santarcangelo*, Teramo e Gubbio 33; Fano 31; Vicenza 30**. *(1 punto di penalizzazione); **(4 punti di penalizzazione)

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) E’ il D-Day, quello che il vicepresidente Edoardo Bonetto ha battezzato (sempre che si vinca) «il giorno più bello della mia vita». Per festeggiare la matematica promozione in serie B oggi a Fermo ci vorrà un successo. Un pari non basterà per alzare subito le braccia al cielo e trasformare il ritorno sulla A14 in una festa. Il Padova è sul rettilineo finale dopo una lunghissima volata, un campionato in testa da fine ottobre ad oggi senza intoppi. Un campionato entusiasmante, che ha visto la capolista limitare al minimo le sbandate, rimanere sul pezzo fino alla fine sfruttando anche una concorrenza che si è limitata spesso con le proprie mani. «So che molti sostengono che il campionato sia più scarso rispetto a quello dello scorso anno – sottolinea Pierpaolo Bisoli – ma c’è anche un’altra chiave di lettura. C’è maggiore equilibrio, bisognerà riconoscere che siamo primi in classifica dal 27 ottobre, quando qualcuno ci aveva dato per morti alla prima di campionato». La formazione anti-Fermana è un autentico rebus. Contessa è quasi ko, se scenderà in campo lo farà con un’infiltrazione. Al suo posto potrebbe esserci Zambataro, pure lui non al meglio. Meno probabili Zivkov e Trevisan, in mezzo alla difesa rischia di restare fuori Ravanelli. A destra potrebbe toccare a Salviato, sulla trequarti il ballottaggio fra Sarno e Belingheri è serratissimo, con quest’ultimo favorito. Se dovesse partire titolare anche l’ex foggiano, Belingheri potrebbe scalare da mezzala sinistra. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Il Padova vede il traguardo e attende solo di liberare una gioia soffocata troppo a lungo e con tanti bocconi amari ingollati. Da Busto Arsizio a Fermo, è passata una vita. Battendo la Pro Patria 2-1 nella finale di ritorno dei playoff dopo il pari all’Euganeo, quel Padova allenato da Carlo Sabatini completò una rimonta ai limiti dell’incredibile trascinando con sé nell’entusiasmo ardori che sembravano sopiti. Ma dopo un fallimento sportivo che fa ancora male, con un club sparito dal calcio professionistico il 15 luglio 2014, ora il Padova è pronto a riprendersi un posto nel calcio che conta davvero. In Serie B. Con la Pro Patria l’eroe fu Totò Di Nardo, oggi potrebbe toccare ad Alessandro Capello o, chissà, a quel Vincenzo Sarno arrivato a gennaio. I biglietti venduti per il settore ospiti sono 642, con una capienza di 700 posti. Niente sold-out. […]




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