Live 24! Padova, le prime firme sono attese per lunedì: intanto godiamoci lo scudetto dell’Under 15…

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) La lunga strada dei play-off di serie C cominciata a inizio maggio con 28 squadre ai nastri di partenza, si sta finalmente per concludere. Stasera infatti a Pescara, con calcio d’inizio alle ore 20.45 e diretta su RaiSport, si gioca la finalissima tra Cosenza e Siena: la vincitrice sarà promossa in serie B occupando così l’ultima casella rimasta per le promozioni dopo quelle di Livorno, Padova e Lecce. […] Il Cosenza dopo aver sorpreso tutti nei primi turni eliminando Trapani e Sambenedettese, in semifinale ha eliminato con una certa fatica il Sudtirol, che era rimasta l’unica rappresentante del girone B, quello della Triestina. Il Siena invece, dopo il rocambolesco passaggio del turno contro la Reggiana, condito da mille polemiche con un rigore contestatissimo a recupero scaduto, è stato capace di eliminare il Catania, anche se solamente ai calci di rigore.

Ore 20.00 – (Il Piccolo) Davis Mensah resterà alla Triestina. Nulla di ufficiale, come non può esserlo la permanenza di un giocatore quando il calciomercato in realtà non è in pratica nemmeno iniziato, ma l’indiscrezione è di quelle importanti, probabilmente decisive, e arriva direttamente dal cuore della società rossoalabardata. Negli ultimi giorni si era parlato del grande interesse manifestato dal Pescara per l’esterno alabardato, di una presunta notevole offerta da parte della società abruzzese, come anche di una probabile richiesta importante da parte dell’Unione. E del resto il Pescara non è nemmeno l’unica società ad aver messo gli occhi su un giocatore che, “nascosto” fino alla stagione precedente in serie D, nello scorso campionato ha stregato molti osservatori con la sua velocità e la capacità di far ammattire le difese avversarie. Ma a zittire tutte queste voci, c’è l’estrema decisione con cui dalla Triestina trapela la ferma volontà di tenere il giocatore italo-ghanese. Insomma, la Triestina cambierà parecchi giocatori, ma Mensah non si tocca e sarà ancora una pedina fondamentale dell’attacco alabardato. Un attacco che per il resto presenta ancora delle incertezze: Mauro Milanese infatti sta sondando il mercato per un attaccante di peso, capace di fare sia la prima che la seconda punta, insomma che sappia fare il classico bomber come la pedina di movimento. E sono emersi in queste ore due nomi importanti, come quelli di David Curiale e Rocco Costantino. […] Ma questa caccia ai bomber significa che Arma è in partenza? Non è detto. È vero che lo scorso anno il marocchino ha deluso rispetto alle aspettative, ma a Pavanel piace e il nuovo tecnico potrebbe rilanciarlo. A parte il fatto che Arma ha ancora un anno di contratto e quindi senza particolari offerte di altre società, difficilmente si muoverà. E comunque il piano di Milanese è di dare a Pavanel un parco attaccanti capace di giocare in almeno in due maniere. Si è capito che come base di partenza il nuovo tecnico opterà per il 4-3-3 o per il 4-3-1-2. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Per il bene di Mestre sono disposto a regalare la società, mi metto a disposizione di chiunque si dimostri serio e capace di portare avanti il progetto Mestre. Sono mesi che cerco soci che entrino in società tramite tutti i canali possibili ma ad oggi non c’è nulla, perché anche le persone coinvolte nell’ultima trattativa, che ritenevo più che seria, sono sparite». Non lasciano dubbi le parole del presidente del Mestre Stefano Serena, che spiega come al momento il futuro degli arancioneri sia appeso ad un filo raccontandoci le difficoltà incontrate negli ultimi mesi per cercare di dare un futuro agli arancioneri. «La mia delusione è su tutti i fronti, perché a differenza di quanto si possa pensare ho cominciato a muovermi fin da questo inverno, senza però fare proclami che potessero destabilizzare l’ambiente. Mi ero ripromesso di portare il Mestre in C in 5 anni e l’ho fatto in 3, senza che questa avventura mi portasse nulla in tasca. L’ho fatto solo per il bene di questa città, non chiedendo mai nulla a nessuno, ma sono sempre stato solo, una condizione che non posso più permettermi di affrontare perché a differenza di altre realtà non vivo di rendita e non sono un pensionato. Il tempo, come ho già spiegato, per me è la cosa più importante». Ma sebbene le ricerche per portare nuove persone all’interno della società siano in corso da mesi, non hanno portato a nulla. «In questo momento mi sembra di essere nel deserto dei Tartari, anche se sto solo chiedendo che qualcuno vada avanti. Dopo quello che ho fatto, con quale spirito potrei pensare di iscrivere il Mestre nella categorie dalle quali sono partito? Io sono e resto a disposizione fino all’ultimo, perché se mi venisse chiesto di restare in società con una parte minoritaria lo farei, così come sarei pronto a lasciare tutto, se questa fosse la richiesta. Avevo detto come fossi fiducioso che chi sarebbe arrivato sarebbe stato più serio di me, ma era una cavolata, perché la società sono disposto a regalarla ma non a chiunque. Devono dimostrare di avere i mezzi per andare avanti». […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Oggi conosceremo la quarta promossa che raggiungerà in serie B Livorno, Padova e Lecce. Questa sera infatti, all’Adriatico di Pescara alle 20.45, davanti a 10 mila spettatori avrà luogo l’ultimo atto dei playoff, la finalissima fra Robur Siena e Cosenza. Il match sarà visibile in diretta su RaiSport. A dirigerlo è stato designato il signor Luca Massimi di Termoli, coadiuvato dagli assistenti Salvatore e Marcello Rossi. Il quarto uomo sarà Simone Sozza. Sarà ovviamente gara secca con eventuali calci di rigore qualora dovesse perdurare l’equilibrio dopo i 120′ di gioco. La Robur Siena affronterà il match più importante della sua stagione decimata. Sono stati squalificati ben cinque giocatori dopo l’aspra gara due della semifinale con il Catania (vinta ai calci di rigore) e il burrascoso dopo partita con la zuffa fra giocatori delle due squadre nel tunnel del Massimino. Santini e Bulevardi sono stati appiedati per quattro giornate. Iapichino, Rondanini e Gerli per una sola, sufficiente però a farli perdere la finalissima. Nel Cosenza è squalificato invece il solo Pascali. Il match è delicato non solo per la tensione che accompagnerà le due formazioni in campo, ma anche per una nota degli ultras del Pescara che vedono come un’invasione del loro territorio l’assegnazione della curva Nord (la loro curva) ai supporters toscani. Nei giorni scorsi era anche apparso uno striscione sul cancello dello stadio che riportava «Né cosentini, né senesi: la Curva Nord è dei pescaresi». Non solo: fra le parti più datate delle due tifoserie che arriveranno al Cornacchia è ancora vivo il ricordo della battaglia fra 300 senesi e 100 cosentini durante un’amichevole fra le due squadre nell’agosto del 2008 a Norcia. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Supermarket Pordenone, c’è un’intera squadra sul mercato. E si scopre che non solo Burrai e Perilli, due plusvalenze che il Ramarro spera di incassare nella sessione estiva di mercato, si ritroveranno nella lista dei partenti. Ci sono anche giocatori come Magnaghi, Formiconi e Bassoli, ma allo stesso tempo un insospettabile come Gerardi, legato da un altro anno di contratto al Pordenone eppure per nulla al sicuro. Poi Ciurria, Misuraca, Nunzella, Raffini, e chi più ne ha più ne metta. E nel frattempo l’affare Maracchi fatica a decollare, con il centrocampista triestino che sta vagliando attentamente le richieste che gli sono arrivate dal Cittadella (Serie B) e dal Vicenza. Più defilata la Triestina. Ma ieri è stato anche il giorno di una notizia: su Formiconi, il terzino destro titolare del Pordenone, è piombata proprio la Triestina. Il club rossoalabardato ha messo gli occhi sull’ex Bassano per rinforzare la fascia, e ora la dirigenza del Ramarro ci sta pensando. Al suo posto potrebbe arrivare un giocatore come Semenzato, cioè un ex di turno desideroso di respirare ancora l’aria pura del Friuli. Con Formiconi alla Triestina e Semenzato al Pordenone il cerchio si chiuderebbe. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un’altra giornata è passata lasciandosi alle spalle un’altra fumata grigia. L’ennesimo scambio di cortesie fra la dirigenza neroverde e Mauro Zironelli si è concluso senza risultati pratici. A confermarlo è lo stesso tecnico. «Con il Pordenone gli scambi di convenevoli sono frequenti – ha ammesso Ziro – ma io ho sempre ripetuto che sono legato al Mestre sino a giugno 2019, che ho sempre rispettato i miei presidenti e che continuerò a farlo. A oggi il mio presidente è ancora Stefano Serena e rispetto ogni sua decisione. Non solo: anche se Serena dovesse liberarmi e io dovessi effettivamente trasferirmi a Pordenone, questo – afferma il tecnico di Thiene – non potrebbe succedere prima di luglio. Sono infatti impegnato al Master di Coverciano sino al 28 giugno». […] Mauro Lovisa vuole Zironelli e a Ziro indubbiamente piace la soluzione Pordenone, sempre ammesso che riesca ad avere su carta la liberatoria da parte di Stefano Serena. Ora bisogna vedere se re Mauro avrà la pazienza di attendere che il suo collega mestrino si decida a fare chiarezza non tanto sul futuro della società neroarancio quanto su quello del tecnico che l’ha portato dai dilettanti ai playoff per la promozione in serie B. L’ultima soluzione ipotizzata potrebbe arrivare da Treviso che con l’acquisizione del titolo sportivo del Mestre potrebbe ritornare finalmente fra i professionisti. Soluzione che al tempo stesso permetterebbe al Mestre di sopravvivere fra i dilettanti utilizzando il titolo dei trevisani. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Non c’è (ancora) andato Zironelli, ma in compenso a parlare col Pordenone c’è stato Federico Maracchi, uno dei sogni del mercato neroverde. Il centrocampista (classe ’88) già in forza al club cittadino nella stagione 2014-15, ha ascoltato la proposta di Lovisa jr, lasciandosi con una calorosa stretta di mano. C’è fiducia che l’affare possa andare in porto, ancor più dopo il positivo incontro di ieri. Ma rimane il fatto che Maracchi, reduce da un’annata tra Trapani e Novara (in B), è al centro delle attenzioni di diversi altri club di categoria. In particolare di Vicenza e Triestina, interessata anche al terzino Formiconi.

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Ennesimo colpo di scena di una telenovela senza fine. L’atteso incontro tra il Pordenone e Zironelli non c’è stato. Nella tarda serata di giovedì la telefonata dell’allenatore vicentino ha preparato la dirigenza neroverde a quello che in effetti sarebbe successo: appuntamento saltato. Dissidi, rottura, incomprensioni? Nulla di tutto questo. Zironelli era e rimane il candidato numero uno alla panchina del Pordenone. Il tecnico, tuttavia, dopo aver appreso che il suo blitz al De Marchi sarebbe potuto diventare pubblico, ha preferito optare per una scelta più prudente. Prima di recarsi nel centro sportivo cittadino, dove tutto era pronto per accoglierlo con gli onori di casa, ha deciso di chiarire definitivamente la sua posizione col presidente Stefano Serena, che ancora non ha sciolto le riserve sul futuro del Mestre e di quello dei suoi tesserati, novero di cui fa parte. L’incontro tra Serena e Zironelli, in programma nelle prossime ore, dovrebbe a questo punto fornire la schiarita definitiva a una vicenda ormai diventata un vero e proprio tormentone estivo. Che sta bloccando anche le trattative in corso del Pordenone, visto che eventuali acquisti dovranno avere il placet del neo mister. […] Insomma, una matassa che sembrava a un passo dall’essere dipanata, si è, invece, di nuovo ingarbugliata. Provocando qualche fastidio pure ai vertici del sodalizio neroverde. «La palla – si limita a dire Mauro Lovisa – è nelle loro mani (Serena e Zironelli, ndr). Noi rimaniamo in attesa». Ancora per quanto? Il numero uno del club cittadino non da ultimatum. Ma fa pure velatamente capire di non avere intenzione di andare a bussare alla porta del collega mestrino: in altre parole, se la sbrighino da soli. […]

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) È stato definito un «incontro conoscitivo» come è giusto e normale che sia tra chi ha iniziato da poco un nuovo c0rso. E ieri, a pranzo, c’è stato un incontro tra il neo sindaco di Vicenza, Francesco Rucco e il patron di Diesel-Otb Renzo Rosso. Un colloquio, appunto, per verificare lo stato dell’arte dopo l’offerta presentata da Rosso che, di fatto, è ora proprietario del Vicenza calcio, con il progetto di unione con il Bassano Virtus (già di proprietà della famiglia Rosso) che darà vita a una nuova società in serie C con sede al Menti, i colori biancorossi e matricola con titolo sportivo virtussina. Rosso e Rucco (grande tifoso del Vicenza e a suo tempo tra i soci fondatori dell’associazione La Nobile Provinciale) hanno fatto il punto della situazione e quanto esposto da Mr Diesel fa ben sperare, a quanto è dato sapere, per una chiusura rapida di tutte le questioni ancora in ballo. Al 30 giugno mancano infatti due settimane e il tempo per definire l’iscrizione della nuova società non manca di certo, anche se le prime scadenze portano data 20 giugno, con alcune pratiche da chiudere. Insomma, come Renzo Rosso aveva preavvisato, in questo periodo i professionisti da lui incaricati avrebbero avuto molto lavoro da svolgere e di conseguenza i fatti avrebbero avuto precedenza su tutto. A questo punto l’attesa è tutta rivolta alla firma dal notaio che attesterà l’acquisizione del ramo d’azienda del fallito Vicenza calcio, e la costituzione della nuova società. I problemi da risolvere sono più d’uno, soprattutto se si considera che nei dettagli una fusione come quella tra il Bassano e il solo ramo d’azienda del fallito Vicenza calcio non ha precedenti e non rientra chiaramente nelle norme federali circa la procedura da seguire che porterà, come corretta conseguenza del concetto di fusione tra due club, alla sparizione di una delle due società. Ma è da risolvere anche la situazione del settore giovanile, che sta perdendo i giovani più interessanti, logica conseguenza di una acquisizione del Vicenza calcio portata avanti senza prendere il titolo sportivo, la matricola e di conseguenza anche il settore giovanile. […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Lo zampino di Andrea Rogg è parso subito evidente nella scelta di Valentino Angeloni. «In realtà non l’ho proposto, è stato Tacopina a chiedermi un parere avendoci lavorato alla Fiorentina spiega l’amministratore delegato, dg viola nel 2015 con Angeloni direttore tecnico. Al presidente ho confermato le capacità professionali del nostro neo ds, persona eccezionale che ha lasciato in anticipo un club come l’Atalanta pur di venire a Venezia. Con entusiasmo è partito un nuovo ciclo, programmato bene e con idee molto chiare, per dare continuità a quanto ottenuto finora. Sia Angeloni sia mister Vecchi hanno sottoscritto un triennale, per noi sono le persone giuste per programmare». Triennale sarà anche il contratto con Nike che il Venezia sta per siglare, un accordo di sponsorizzazione come per i grandi club e non più solo di fornitura. […]

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sarà anche vero che tutti li vogliono, fatto sta che ad oggi il Venezia non ha ricevuto nessuna richiesta per i vari Stulac, Falzerano o Pinato. Come sottolineato dal neo ds Angeloni capitan Domizzi (e Soligo) è l’unico giocatore di proprietà col contratto in scadenza al 30 giugno, ma alla stessa data rientreranno alla casa madre i prestiti Audero (Juventus), Frey (Chievo), Del Grosso (Atalanta) e Gori (Benevento). In entrata la prima novità sarà l’ala sinistra scozzese St Clair (’98 ex Chelsea) e si attendono anche le ufficialità dei rinnovi di Modolo, Garofalo, Vicario, Fabiano e Geijo. Blindato fino al 2020 l’attaccante Litteri, che sarebbe già il sogno della squadra della sua città (Catania) oltre che della Cremonese che ieri ha presentato come nuovo ds l’ex lagunare Leandro Rinaudo. Per gli arancioneroverdi le visite mediche sono fissate per il 9 luglio, due giorni prima della partenza per il ritiro di Bedollo: sabato 21 luglio a Moena (ore 17.30) amichevole di lusso con la Fiorentina di Serie A. […]

Ore 15.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ha sottoscritto un triennale con opzione per una quarta stagione, segno di enorme fiducia in lui da parte di un Venezia (al solito) ambizioso ma che non gli metterà fretta. La pesante eredità di Pippo Inzaghi stimola al massimo Stefano Vecchi, pronto a rescindere il contratto che fino al 2020 lo legava alla Primavera dell’Inter dopo quattro anni di trionfi e plusvalenze economiche regalate con la sua gestione dei giovani. «Il presidente Tacopina mi ha conquistato parlando sempre al plurale, usando insieme, vogliamo e famiglia per spiegarmi il desiderio di continuare a creare qualcosa di importante così Vecchi spiega il suo sì . Inzaghi e il suo staff hanno fatto un grande lavoro davanti agli occhi di tutti, io cercherò di portarlo avanti mettendoci le mie convinzioni e confido fin d’ora nell’aiuto di giocatori che tutti assieme hanno dato vita a una squadra con una sua fisionomia ben precisa». Una settimana fa Vecchi guidava l’Inter al 2-0 sulla Fiorentina per il secondo scudetto Primavera consecutivo, ma ugualmente ha avuto il tempo di studiare la sua nuova squadra. Ha fatto il 4-3-3 (in Lega Pro, ndr) e il 3-5-2, non ci sono problemi, poi qualcosa varieremo. Di sicuro non ci culliamo sugli allori, non ci verrà tutto facile, in Serie B le sfumature fanno la differenza, ancor più se puntiamo a migliorare quanto è stato fatto. Qualche elemento diventerà un po’ più vecchiotto e, pur senza stravolgimenti, qualcosa dovremo fare. La società è stata chiara, 2-3 hanno mercato, l’ho accettato senza veti, se qualcuno andrà via troveremo sostituti giusti e importanti per cercare nuovi equilibri. Giovani dall’Inter? Vedremo, oggi abbiamo tanti giocatori sotto contratto e non c’è molto spazio». […]

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’entusiasmo è sempre il solito. Il presidente del Venezia Joe Tacopina riparte dopo la separazione da Perinetti e Inzaghi con nuova determinazione e traguardi sempre più ambiziosi. «Nel Venezia l’unica cosa che importa è vincere. Qui abbiamo l’ossessione della vittoria. Con oggi inizia una nuova era della nostra storia sportiva, con obiettivo arrivare al massimo». Si riprende il progetto dopo tre stagioni eccezionali con nuovi protagonisti ma sempre con obiettivo dichiarato la serie A. «Quando arrivai in laguna affermai che in due anni si sarebbe raggiunta la serie B e ho mantenuto la promessa. Portare il Venezia ai massimi livelli del calcio italiano è il mio obiettivo: quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di arrivare subito in serie A ma non ci siamo riusciti. Ci riproveremo ma non è un problema quando ciò avverrà». Valentino Angeloni ds e Stefano Vecchi allenatore sono i due uomini sui quali il presidente lagunare punta adesso con contratti triennali. Li ha presentati ieri mattina all’hotel Monaco & Grand Canal a Venezia. «Valentino mi è stato indicato dal Real Madrid – afferma – e sul suo nome ho raccolto una miriade di consensi da parte degli addetti ai lavori. Solamente dopo ho saputo che ha lavorato in passato con il nostro ceo Andrea Rogg alla Fiorentina e lo stesso Andrea me ne ha parlato benissimo». La scelta è stata immediata. «Sì perchè è un grande conoscitore del calcio e sa scovare talenti. Ciò è importantissimo poichè può coniugare parte sportiva e business alla perfezione». […]

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Comincia da oggi il lavoro del nuovo ds Valentino Angeloni. I primi incontri con Stefano Vecchi e con lo staff hanno prodotto i primi indizi tangibili su quanto accadrà. Non ci sarà nessuna rivoluzione, ma solo aggiustamenti con l’inserimento di alcuni profili giovani e promettenti del calcio internazionale. Uno di questi sarà Harvey St.Clair, attaccante classe 198 in arrivo dal Chelsea che firmerà un quadriennale. Maurizio Domizzi ha ricevuto due proposte: Ternana e Cremonese. C’è stato però un incontro fra il capitano e il nuovo staff tecnico e nei prossimi giorni si saprà. Le prime riunioni hanno partorito anche la decisione di puntare su Guglielmo Vicario per la difesa della porta nonostante il forte interesse per Michele Di Gregorio. Sul fronte uscite il nome più caldo è quello di Leo Stulac: il Genoa ha un accordo col procuratore, ma le due società ancora non si sono sentite. Il Venezia è disponibile a lasciar partire lo sloveno, ma solo di fronte a un’offerta di primissimo livello. […]

Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) La sede, sfarzosa come poche altre a Venezia, è quella dell’Hotel Monaco & Gran Canal, una location che porta bene perché ricorda il giorno dello sbarco in laguna di Joe Tacopina nel 2015. E il clima è quello dei giorni migliori perché, nonostante si volti pagina dopo la gestione Perinetti-Inzaghi in modo definitivo e con Leandro Rinaudo presentato a Cremona come nuovo ds grigiorosso, il contratto triennale fatto sottoscrivere a Valentino Angeloni e a Stefano Vecchi è il segnale che si vuole aprire un capitolo nuovo. Senza stravolgere nulla, ma allo stesso tempo ringiovanendo la squadra con l’inserimento, passo dopo passo, dei migliori profili in campo internazionale da far crescere senza fretta. A voler trovare un paragone, il nuovo ds del Venezia è una sorta di Monchi (il ds della Roma), specialista in plusvalenze, nella scoperta di talenti sconosciuti da valorizzare, portati in prima squadra per poi rivenderli nel momento giusto senza depauperare il patrimonio tecnico della squadra e creando un valore attorno al quale aggiungere i nuovi tasselli. «Angeloni è un profilo di livello internazionale — sorride Tacopina — mi è stato fortemente raccomandato dal capo scout del Real Madrid. Una volta prese le prime informazioni, ho ricevuto solo feedback positivi. Sin dal primo incontro è scoccata subito la scintilla, quando poi ho chiesto ad Andrea Rogg cosa ne pensasse ho scoperto che avevano lavorato insieme a Firenze. E il suo sorriso ha detto tutto. Angeloni incarna la figura del ds moderno, con enorme competenza tecnica anche in campo internazionale e capacità di fare propria la nostra filosofia, quella che ci ha portato in due anni a riconquistarci la serie B e al terzo a sfiorare la promozione in serie A. Quanto a Vecchi, ci ho messo trenta minuti a capire che era la persona giusta. Nel giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta, è comparso un articolo su di lui in cui veniva definito l’oro dell’Inter. Ha vinto tutto con la Primavera ed è l’uomo giusto per poter proseguire qui il lavoro di Inzaghi». […]

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Il Penzo si colora di arancioneroverde. I Criteri Infrastrutturali per la concessione della Licenza prevedono infatti dalla prossima stagione l’obbligo negli stadi deille società professionistiche di seggiolini fissati al suolo, separati gli uni dagli altri, di materiale ignifugo e resistente, con schienale alto almeno 30 centimetri. Il Venezia sta completando l’installazione dei seggiolini (nella foto) nelle curve e nei distinti. Non potendo finire i lavori entro il 20 giugno, il Venezia presenterà inizialmente nella documentazione come stadio per la prossima stagione la Dacia Arena di Udine, come l’anno scorso, comunicando poi il Penzo quando saranno finiti i lavori, che porteranno anche al potenziamento dell’illuminazione. […]

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) L’ultima esperienza si chiama Atalanta, una società modello non solo per come gestisce e conduce il settore giovanile ma anche per la bravura dei ragazzi usciti da Zingonia. Valentino Angeloni proverà a portare un po’ dell’esperienza bergamasca a Venezia, nelle vesti di direttore sportivo, nel posto occupato sino a poche ore fa da Leandro Rinaudo e, prima ancora, da Giorgio Perinetti. Il 51enne diesse romano avrà il compito di trovare quei giocatori in grado di far fare il salto di qualità alla prima squadra e tirare fuori della sana gioventù da gettare nella mischia. Dopo tutto, Icardi, Cuadrado e Zielinski, tanto per citarne alcuni, sono sue intuizioni e se a Venezia ne arrivasse uno di questo livello, sarebbe tanta roba.«Il presidente Tacopina» sono le prime parole da “veneziano” di Angeloni «mi ha trasmesso il suo entusiasmo. In questi tre anni, la società ha fatto cose straordinarie, centrando diversi obiettivi ma altri ne ha ancora davanti. Sono fiducioso, avremo momenti buoni, altri meno ma qui c’è una buona base su cui lavorare. Metterò tutto me stesso, sono molto determinato, spero di ripagare la fiducia di società e tifosi». Niente viaggi in Russia per vedere qualcosa dei Mondiali, Angeloni, però, punta ad avere la situazione sotto controllo attraverso gli osservatori. «Gireremo il mondo» spiega il nuovo ds «e grazie alla rete messa a disposizione dalla società, cercheremo di capire chi farà al caso nostro. Adesso prepareremo la prossima stagione, abbiamo parecchi giocatori sotto contratto, stiamo parlando con Domizzi, sta riflettendo con la famiglia e poi vedremo. Se arriveranno delle offerte per questo o quell’altro giocatore, valuteremo i pro e i contro». […]

Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Joe Tacopina gli ha aperto davanti un nuovo mondo e lui, Stefano Vecchi, ha lasciato senza esitazioni il palcoscenico dorato (sei titoli vinti in sette finali disputate con la Primavera dell’Inter) del calcio giovanile per ritornare in quella Serie B che l’aveva illuso e poi respinto quattro anni fa a Carpi. «Per me si tratta di un’entusiasmante e nuova esperienza» esordisce Stefano Vecchi, «fin dal primo incontro con il presidente Tacopina ho avuto modo di apprezzare la sua carica, il coinvolgere tutti. So benissimo che poi per un allenatore contano soprattutto i risultati, ma so che quando attraverseremo momenti di difficoltà ci aiuteremo tutti insieme». Vecchi arriva al Venezia dopo quattro anni trionfali alla guida della Primavera dell’Inter. «Sono stati anni di crescita, di conoscenza di un determinato tipo di ambiente da top club. Nella mia carriera avevo probabilmente bruciato le tappe, iniziando a vincere subito a livello dilettantistico, poi la mia stagione in Serie B al Carpi non è stata coronata da un risultato positivo, anche se l’esonero arrivò con la squadra a tre-quattro punti dai playoff. E’ stato un incidente di percorso che mi ha fatto scegliere di intraprendere un’altra strada». Ripartendo dai giovani dell’Inter. «L’obiettivo è di realizzare qualcosa di straordinario. Non si lascia l’Inter per andare alla cieca. Qui ci sono i presupposti per centrare grandi obiettivi, se sarà il prossimo anno o quello dopo, non lo so, ma ci riusciremo». […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Un allenatore che ha vinto scudetti in serie con la Primavera dell’Inter e un direttore sportivo che arriva dall’Atalanta. Una svolta quasi epocale, per il Venezia. Forse qualche apparizione in meno in tivù (e poi non è detto, dipende dai risultati), ma una politica dei giovani che può veramente creare un modello nuovo. Sotto questo punto di vista Tacopina ha scelto benissimo: Stefano Vecchi in panchina e Valentino Angeloni sulle piste di talenti che faranno bene alla classifica e al bilancio. Pagina nuova nel romanzo arancioneroverde, presentazione in grande stile ieri in un mezzogiorno di fuoco (solo per il caldo) al Grand Hotel Monaco, con Tacopina, Veronica, Paolo Poggi e tutti i protagonisti del quotidiano lavoro nella sede di via Ancona in grande forma. «Siamo nella strada giusta per arrivare ai massimi livelli» parole del presidente «e lo faremo con due persone che meglio di ogni altro sapranno farci crescere e allo stesso tempo sviluppare nuovi talenti. Angeloni me l’hanno suggerito in tanti, perfino il Real Madrid, club con il quale, come sapete, teniamo ottimi rapporti. Quanto a Stefano Vecchi, mi è bastato parlare con lui per capire che era la persona giusta, un mix di successo più lavoro più umiltà. Non è qui di passaggio» ancora Tacopina «ha un contratto di tre anni con opzione per il quarto, vuol dire che ho la massima fiducia, con lui si lavorerà in prospettiva futura». […]

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Una scelta a sorpresa. Ieri pomeriggio il Campodarsego ha annunciato il nome del nuovo allenatore: si tratta di Antonio Paganin, 51 anni, nell’ultima stagione al Giorgione, in Eccellenza. Una scelta, quella della dirigenza biancorossa, in controtendenza rispetto ai profili avvicinati al club di Reschigliano nelle scorse settimane. «Avevamo cercato Paganin già due anni fa», svela il direttore generale del “Campo” Attilio Gementi. «È un tecnico con personalità, che sa lavorare con i giovani e fa giocare bene le sue squadre. Ho avuto modo di seguirlo con il Giorgione e mi ha convinto». Paganin sarà il primo tassello della rivoluzione estiva. In questi giorni, infatti, alcuni pezzi pregiati della rosa, dal capitano Aliù (ingaggiato dall’Adriese) a Michelotto (accasatosi al Legnago), passando per Beccaro (alla Luparense), Kabine (al Cjarlins Muzane) e Sanavia, hanno fatto le valigie.«Non vogliamo buttare i soldi dalla finestra», precisa Gementi. «Se altre società hanno budget più elevati non possiamo fare altro che metterci da parte. Preferiamo fare il mercato con le idee e non partecipare ad aste. In più, vogliamo valorizzare i giovani della Juniores che sono arrivati alle semifinali nazionali: Paganin può farli crescere nel modo migliore». Il nuovo tecnico del Campodarsego non nasconde la soddisfazione con un paragone ambizioso: «Sono nel Real Madrid della Serie D», le prime parole dell’ex difensore di Samp, Udinese, Inter e Atalanta. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) Sarà un’estate davvero calda per il Cittadella e il suo diggì Marchetti. I fronti sono tanti sia in entrata che in uscita: l’attuale rosa della squadra di Roberto Venturato – l’ha dimostrato in stagione – dovesse rimanere così com’è sarebbe pronta a rimettersi in gioco nel prossimo campionato, ma così non sarà, perché sono ntate alcune partenze: i pezzi pregiati sono due, e potrebbero rendere ricche le casse della società granata. Per Varnier e Kouame, non è infatti un mistero, c’è la possibilità concreta di un’asta tra diverse società per cercare di accaparrarsi i due talentini: detto di Varnier, con il quale c’è stato un incontro con l’Atalanta (che però ha portato a un nulla di fatto), per Kouame oltre all’interesse della stessa società bergamasca (che nelle ultime sembra essersi comunque defilata sull’attaccante ivoriano), c’è l’interesse del Bologna del neo tecnico Filippo Inzaghi che ha appena lasciato Venezia e soprattutto del Cagliari del nuovo allenatore Rolando Maran, che già quest’anno ai tempi del Chievo aveva espresso un certo interesse per la giovane punta del Cittadella. Kouame ha caratteristiche che ben potrebbero sposarsi in squadre della massima serie che puntano sul gioco veloce, sulle ripartenze a campo aperto dove l’attaccante è in grado di lasciare il segno: per lui contano i numeri, che parlano di dodici gol e undici assist. Su Kouame avrebbe messo gli occhi anche la Spal di Semplici, alla ricerca di un attaccante veloce. […]

Ore 11.40 – (Gazzettino) Il club granata non ha alcuna intenzione di svendere i suoi gioiellini, e chi è veramente interessato al difensore Varnier e all’attaccante Kouame è pregato di presentarsi dal diggì Stefano Marchetti con offerte concrete, perché la concorrenza è tanta. Mercoledì c’è stato un incontro tra Cittadella e Atalanta (una delle società pretendenti ai due giocatori), ma le parti sono ancora distanti. Il direttore generale ha parlato con Giovanni Sartori «senza però trovare un’intesa» ha confidato lo stesso Marchetti. In attesa degli eventi Marco Varnier ha staccato la spina e si sta godendo i primi giorni di vacanza. L’obiettivo è quello di dimenticare la delusione dell’uscita dai play off, il cui pensiero è ancora vivo. […] Nell’ambiente granata l’opinione è univoca: questo poteva davvero essere l’anno buono per tentare il grande salto verso la serie A. «Anche noi giocatori ne eravamo convinti perché l’abbiamo dimostrato sul campo. Il Cittadella ha sbagliato davvero poche partite e contro le grandi squadre non ha mai sfigurato, anzi: ha sempre cercato di imporre il proprio gioco, senza mai tirarsi indietro. Anche contro il Frosinone non avevamo demeritato, ecco perché uscire con due pareggi ci amareggia. Non avevamo nulla in meno di loro». […] In tre stagioni Varnier ha fatto passi da gigante, con il Cittadelle e le Nazionali: il futuro cosa riserverà? «Voglio ricaricare le pile, al resto non ci penso. Ringrazio soltanto la società per questi tre anni bellissimi che mi hanno fatto maturare». Dove andrà in vacanza? «Ho prenotato per Formentera, con gli amici. L’anno scorso con la maturità praticamente non mi sono mai fermato, vorrei recuperare quest’estate». Sempre con il cellulare pronto a rispondere alle chiamate. «Lascio fare volentieri agli altri». E se dovesse restare a Cittadella? «Sarebbe davvero bello, perché ogni anno siamo migliorati. La prossima stagione, chissà, potremmo arrivare ancora più avanti, anche se non sarà facile ritrovare forze e motivazioni».

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) L’Atalanta avrebbe superato il Sassuolo nella corsa per Marco Varnier, con la Fiorentina ormai defilata. Sembra essere in atto una sfida tra le due società per accaparrarsi il gioiellino del Cittadella, premiato come miglior difensore centrale dello scorso campionato di Serie B dai tecnici della categoria. Il club emiliano avrebbe messo sul piatto una cifra attorno ai 3 milioni per portarlo via da quello granata che, però, lo valuta di più, considerando anche le tante stagioni che il giocatore, appena ventenne, ha davanti a sé. E a questo punto s’inserisce la proposta dell’Atalanta, che potrebbe inserire nell’offerta il cartellino di Vido, attaccante di qualità che, però, non ha espresso appieno il suo valore nei mesi trascorsi sotto le mura nel corso del girone di ritorno e che in Serie A, oggi, sarebbe destinato alla panchina. Gli orobici vedrebbero in Varnier il profilo ideale per rimpiazzare Caldara, che vestirà la maglia della Juventus, anche se al momento voci vicine agli ambienti nerazzurri parlano di un primo incontro soltanto “interlocutorio” tra le parti. […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) In attesa di conoscere la decisione del dg Stefano Marchetti, orientato comunque a rimanere a Cittadella nonostante le lusinghe del Verona che ci ha provato fino all’ultimo, sul mercato il Cittadella pensa soprattutto a due cessioni, per le quali i tempi sono maturi. Quelle di Marco Varnier e di Christian Kouamé, entrambi richiestissimi. Per il difensore padovano, giudicato miglior difensore della serie B, il Sassuolo a gennaio aveva mosso passi concreti incassando però un no da parte di Marchetti, che ha sempre voluto evitare una cessione a campionato in corso. Ora il problema principale resta lo stesso. Trovare l’intesa fra club, visto che le richieste del Cittadella sono molto elevate, intorno ai cinque milioni. L’Atalanta prenderebbe volentieri entrambi ma il «caso» Vido a gennaio qualche strascico l’ha lasciato. Il club nerazzurro non ha certo favorito la volontà del giocatore, cercando di spingerlo verso Cesena. Per Kouamé è sempre forte l’interesse dell’Udinese. […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Capelli è una vecchia conoscenza che Bisoli è bel lieto di riabbracciare dopo averlo già allenato in passato. Dicevamo dell’incontro in programma con l’Atalanta, nel quale Zamuner cercherà di portare a casa sia Emmanuello e sia Zambataro, entrambi con la formula del prestito. Per quanto concerne Emmanuello, il diggì ha già ottenuto il gradimento al trasferimento a Padova da chi cura gli interessi del giocatore, ora appunto si tratta di ottenere il via libera dalla società bergamasca nonché di mettere a posto i numeri con riguardo agli emolumenti: l’ingaggio infatti supera il tetto che si è posto la società biancoscudata, per cui si chiederà una partecipazione ai nerazzurri per coprire la spesa. Non ci dovrebbero essere poi particolari problemi per il rinnovo del prestito di Zambataro che si è ritagliato un ruolo di primo piano nel finale di questa stagione dimostrando anche grande duttilità, tanto che Bisoli l’ha utilizzato anche in mezzo al campo in Supercoppa. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Schiavone e Capelli ormai da considerare a un passo tanto che le firme potrebbero arrivare lunedì, giorno nel quale è fissato anche l’appuntamento a Bergamo per parlare con l’Atalanta di Emmanuello e Zambataro, mentre martedì sarà faccia a faccia con il Sassuolo per chiudere i prestiti di Ravanelli, Gliozzi e Broh. Ecco disegnata l’agenda del direttore generale Giorgio Zamuner, che si appresta a raccogliere i primi frutti sul mercato, oltre al rinnovo del contratto per un anno di Pinzi che sarà in sede sempre lunedì. Per Schiavone l’accordo è stato raggiunto su tutta la linea, con il diggì biancoscudato che ha contattato anche ieri l’agente del centrocampista comunicandogli che c’è la quadra economica. Ora manca solo che il giocatore salga a Padova per firmare, cosa che avverrà all’inizio della prossima settimana. Quanto a Capelli, più o meno ci siamo. Trapela grande ottimismo sulla riuscita dell’operazione, con Zamuner che è in attesa dell’ok da parte dell’agente del difensore.

Ore 10.10 – (Gazzettino) La formazione under 15 del Padova è campione d’Italia di categoria in serie C. Decisiva la vittoria 3-0 nella finale di ieri con il Bisceglie allo stadio Benelli di Ravenna, alla quale ha assistito anche lo stato maggiore della società. Una doppietta di Radoni e il sigillo di Fabbian, tutti nella ripresa, legittimano una supremazia schiacciante della truppa allenata da Claudio Ottoni che già nel primo tempo aveva messo sotto gli avversari, senza però trovare il gol. […] Nella ripresa gli sforzi sono premiati. Il vantaggio porta la firma di Radoni che finalizza l’invito di Sartori. Una decina di minuti ed ecco servito il bis. Protagonista di nuovo Radoni, sempre su assist di Sartori. Non finisce qui perché c’è gloria anche per Fabbian, abile a trovare l’angolino con un tiro dal limite. Ormai è fatta, non resta che attendere solo il triplice fischio per fare iniziare la festa. Oggi biancoscudati di nuovo in campo alle 17.30 a Savignano sul Rubicone per la Supercoppa, avversaria l’Inter. Questa la formazione: Fortin, Santi (st 33′ Rinaldo), Pieragnolo (st 32′ Scremin), Semenzato (st 33′ Cabianca), Bailo (st 32′ Bove), Gasparini, Danielli (pt 22′ Brugnolo), Fabbian, Favaro (st 32′ Ejesi), Radoni (st 33′ J. Santi), Sartori. All. Ottoni.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Fumata bianca ad un passo per Andrea Schiavone. Il direttore generale del Padova Giorgio Zamuner ieri ha trovato l’accordo definitivo con gli agenti del 25enne centrocampista in scadenza di contratto con il Cesena. Respinti gli ultimi assalti del Livorno, la società biancoscudata aspetta Schiavone già lunedì o al massimo martedì nella sede di viale Rocco per apporre la firma sul contratto triennale. Proprio lunedì sarà il giorno in cui Giampiero Pinzi rinnoverà il suo accordo con i biancoscudati, andando così a puntellare un centrocampo che, con questi due innesti, è già quasi completo. Un altro tassello potrebbe arrivare se dovesse andare a buon fine l’assalto che Zamuner porterà all’atalantino Simone Emanuello. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A sbloccare una situazione di stallo ci pensa così una grande giocata individuale. Sartori prende palla ai venti metri, entra in area sulla sinistra grazie a una serpentina e arrivato sul fondo crossa rasoterra per l’accorrente Radoni. Il numero dieci è lesto ad anticipare tutti e a calciare di prima intenzione in diagonale bucando il portiere.È la rete che manda in visibilio l’intera truppa biancoscudata con la panchina che si precipita in campo ad abbracciare l’autore del gol, decisivo già contro il Livorno. Da quel momento in poi è dominio biancoscudato. Il Padova si mostra cinico e al 25′ trova il raddoppio ancora sull’asse Sartori-Radoni. L’attaccante accelera, entra in area e viene a contatto con un difensore. La sfera schizza al centro dell’area, trovando ancora l’opportunismo di Radoni, che con un altro sinistro di prima intenzione firma la doppietta. Al 30′ il sigillo di Fabbian, con un pregevole destro a giro dal vertice sinistro dell’area. Oggi passerella finale con il Padova che affronterà l’Inter, campione Under 15 di Serie A e B, nella Supercoppa.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova Under 15 è campione d’Italia. La formazione allenata da Claudio Ottoni mette una meravigliosa ciliegina sulla torta di una stagione indimenticabile, chiusa con un “triplete” che rimarrà nella storia. Dopo campionato e Supercoppa di Serie C, il club biancoscudato porta a casa anche uno scudetto giovanile che mancava da 28 anni dalle parti di viale Rocco. Non c’è stata storia nella finale giocata al “Benelli” di Ravenna: il Padova che ha sconfitto 3-0 il Bisceglie grazie alla doppietta di Radoni e al sigillo di Fabbian. Un trionfo applaudito in tribuna da tutto lo stato maggiore societario, dal presidente Roberto Bonetto al vice Edoardo, passando per il dg Giorgio Zamuner e il responsabile del vivaio Fulvio Simonini.Nel primo tempo la partita è tutto sommato equilibrata, anche se il Padova si fa preferire dal punto di vista della manovra. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Stavolta c’è l’accordo e Andrea Schiavone lunedì diventerà un giocatore del Padova. Ieri le parti hanno raggiunto un’intesa su tutto il fronte e all’inizio della settimana il giocatore è atteso in città per la firma del triennale che lo legherà al club di viale Nereo Rocco. Una trattativa più lunga del previsto, che ha conosciuto ieri il suo epilogo definitivo. Salvo sorprese, che non vanno mai escluse fino al momento della firma ma che tutte le parti interessate ieri si sentivano di mettere da parte, sarà lui il primo acquisto del nuovo corso. Dopo Schiavone, dovrebbe arrivare il turno di Daniele Capelli . Anche in questo caso siamo alle battute finali della trattativa che dovrebbe portare il difensore dello Spezia in biancoscudato. Lo Spezia ha già dato l’ok alla cessione, mancano pochi dettagli e l’impressione è che ci sia la volontà reciproca di arrivare all’accordo a stretto giro di posta. Capelli dovrebbe firmare un contratto biennale e resta solo da trovare l’accordo sulla buonuscita con il club ligure. «Per Schiavone ci siamo — conferma il dg Giorgio Zamuner — lo attendiamo lunedì per le firme e le visite mediche. Capelli? Siamo sulla buona strada, dobbiamo aspettare che il giocatore trovi l’accordo con lo Spezia». […]




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