Rugby Sei Nazioni, parte il conto alla rovescia: dettagli e quote

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Mancano ancora circa cinque mesi, ma l’attesa è già ai massimi livelli. Insomma, il conto alla rovescia può già tranquillamente partire. Il Sei Nazioni 2017 si annuncia tra quelli più combattuti, equilibrati e divertenti. Saranno, come ogni anno, le squadre britanniche a farla da padrone. Questa ormai non è più una novità nel torneo più importante della palla ovale. Occhio però a una Francia in costante e continua crescita. Difficilmente potrà puntare al successo finale, ma Dusautoir e compagni potranno levarsi qualche piccola soddisfazione.
Stando ai pronostici della vigilia sul vincitore del Sei Nazioni, l’Inghilterra, trionfatrice della passata edizione, parte leggermente favorita (2.25). Danny Care e compagni sembrano avere qualcosa in più rispetto agli avversari. E occhio a Owen Farrell. Il miglior marcatore dello scorso anno vorrà assolutamente confermarsi, se non addirittura migliorarsi. Occhio però al fortissimo Galles (2.75). George North, detentore del record di mete, vorrà guidare i suoi ad un successo che manca dal 2012. Sarebbe il numero 38. Roba davvero non da poco. L’Irlanda (5.50) sembra avere qualcosa in meno, ma occhio a sottovalutarla. D’altronde, l’ultima vittoria risale a solo due anni fa. O’Connell e compagni sono pronti a riprendersi lo scettro. Non sarà affatto semplice, ma se gli irlandesi sono in giornata è davvero difficile batterli. Discorso assolutamente diverso per la Scozia (17.00). Quest’ultima è un po’ la squadra materasso tra le britanniche. C’è sicuramente qualche elemento di qualità ed esperienza, come il capitano Greig Laidlaw, ma sembrano molto inferiori alle altre rappresentanti del Regno Unito.
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E l’Italia? Gli azzurri (quotati addirittura a 501.00) sono, ora come ora, una sorta di cantiere aperto. Sicuramente manca ancora tanto al debutto del 5 febbraio contro il Galles. Di tempo ce n’è. Inoltre, il giocare per ben tre volte tra le mura amiche può essere un vantaggio e può dare una spinta in più. Certamente questo farà felici anche i molti appassionati e tifosi, che non vedono l’ora di poter riempire lo stadio e supportare la squadra di O’Shea. Senza alcun dubbio, il tecnico irlandese avrà molto da lavorare per cercare di costruire un gruppo e mettere insieme tutti i giocatori a sua disposizione. Tutto ruoterà attorno ai due mostri sacri del rugby nostrano, ossia Martin Castrogiovanni e Sergio Parisse. Occhio però anche al talentuoso Michele Visentin, trevigiano classe 1991. La scuola veneta non tradisce mai. Ivan Francescato e i fratelli Bergamasco lo dimostrano e lo testimoniano. D’altronde si parlava di Galles d’Italia. Un paragone un po’ azzardato ed esagerato. Ma c’è tanta voglia di tornare a sognare. O, quantomeno, di evitare un altro cucchiaio di legno.




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