Mercato Padova, “Mattino”: con Zamuner arriva anche Mateos, sarà il ‘direttore operativo’

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Non solo quello di Giorgio Zamuner, e neppure quello dell’allenatore della prossima stagione. C’è un altro annuncio che a breve, probabilmente già nei primi giorni della prossima settimana, arriverà dal Padova. Contestualmente all’investitura del procuratore di San Donà di Piave, che avverrà già tra lunedì e martedì nel caso (molto probabile) in cui il Pordenone non riesca a ribaltare lo 0-3 subìto a Pisa ed esca dalla corsa playoff per la Serie B, verrà annunciato l’ingresso nei quadri societari biancoscudati di un’altra figura. L’identikit. Si tratta di Marcelo Mateos, ex calciatore, da un paio d’anni “direttore di campo” del Pordenone. Arriverà insieme a Zamuner e ricoprirà, nell’organigramma societario ufficiale, il ruolo che lo stesso Zamuner non potrà assumere sintantochè non avrà superato il corso per l’abilitazione a direttore sportivo, in quanto le sue credenziali di agente di calciatori sono incompatibili con l’assunzione di cariche all’interno di un club.

Mateos, nato in Germania nel 1980, nome sudamericano, ma in realtà del tutto italiano, nel Pordenone è inquadrato come “direttore operativo”, e sino ad oggi in neroverde ha seguito la prima squadra facendo da tramite tra lo spogliatoio e il patron Mauro Lovisa: a questo punto non è detto che non possa anche svolgere parte del lavoro organizzativo che sino ad oggi era stato assolto da Giancarlo Pontin, il team manager in predicato di uscire dai ranghi dello staff di viale Rocco. Alle spalle ha 11 stagioni da professionista tra San Donà, Bassano, Portogruaro e Venezia, e dopo altre 7 tra i dilettanti ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2014. Sopra la panca… Nel frattempo, proseguono dietro le quinte le grandi manovre che porteranno, la prossima settimana, alla nomina del nuovo allenatore. La pista maggiormente accreditata è, e rimane, quella che porta al tecnico del Pordenone, Bruno Tedino.

Al Padova ci si sta convincendo sempre di più che, con lui e Zamuner, si possa provare a ripetere in biancoscudato il “miracolo” Pordenone. Si cercherà in tutti i modi di strapparlo al presidente Lovisa (che ieri ha incrociato a Firenze anche il socio biancoscudato Massimo Poliero per una riunione sullo sviluppo dei settori giovanili) e da lunedì 30 in poi, da questo punto di vista, ogni giorno potrebbe essere quello decisivo. Tra le alternative, viene monitorata sempre con attenzione anche la candidatura di Stefano Sottili, quest’anno al Bassano, mentre la conferma di Bepi Pillon sembra aver perso quota per questioni economiche (ma sarà davvero questo il motivo?). Chiunque arrivi, in ogni caso, sarà chiamato a convivere con Rino Lavezzini, che rimarrà a Padova forte di un altro anno di contratto: dopo Carmine Parlato e Fabrizio De Poli, non ci si può più permettere di mettere alla porta altri comunque a libro paga.

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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