Live 24! Vittoria di misura a Modena, Padova secondo, Bindi strepitoso, Neto segna e si infortuna

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Ore 22.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) È allarme rosso, perché a Bassano sono a rischio pure i playoff. Niente di irreparabile, almeno per il momento, ma se dovesse andare male pure domani sera al Mercante contro il Venezia, allora sì che nubi nerissime si addenserebbero sopra il quartier generale giallorosso. Non che la capolista sia esattamente l’avversaria migliore che possa capitare, in un momento in cui sulle spalle da metabolizzare ci sono ben cinque sconfitte consecutive e in cui l’era di Valerio Bertotto è cominciata molto male. I due ko, infatti, non hanno certo aiutato il neo allenatore a rimettere sulla rotta giusta una barca che sta lentamente andando alla deriva. Eppure l’orgoglio del Bassano potrebbe spuntare proprio nella partita sulla carta più difficile, quella che riproporrà al Mercante il grande ex Marcello Falzerano e che metterà in palio punti fondamentali nella corsa al primo posto per il Venezia. «Conosco la forza dell’avversario – sottolinea Bertotto – ma voglio provare a giocarmi la partita cercando di fare il nostro gioco. Il Venezia è primo, è più squadra rispetto al Parma ed è in testa ormai da tempo, è la favorita per la promozione diretta. Noi, però, siamo determinati a invertire la rotta, è logico che i grandi cambiamenti necessitino di tempo, all’inizio vedevo la squadra sfiduciata, adesso soprattutto dopo San Benedetto, non vedo lo scoramento iniziale. Inzaghi lo conosco bene, l’ho affrontato tante volte da avversario, ha dato un’impronta alla squadra, sta facendo bene». […]

Ore 21.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Il nostro vero patrimonio non sono i 7 punti di vantaggio ma il modo convincente in cui sono stati costruiti». È un plauso che ma soprattutto un ulteriore stimolo quello del ds Giorgio Perinetti a un Venezia chiamato domani a Bassano (ore 21) a rispondere al Parma (sceso a -7) e al Padova (-8) che oggi, rispettivamente, ospitano il Fano e fanno visita al Modena (battuto sette giorni fa al 92′ da Geijo al Penzo). «Domenica la vittoria è arrivata in extremis però la prestazione sarebbe stata comunque positiva. Abbiamo creato tantissimo, preso un palo e sprecato varie occasioni, dimostrando di nuovo la condizione e la voglia della nostra squadra. Ora dobbiamo pensare che da Bassano per noi inizierà un mini campionato di nove partite, nelle quali l’obiettivo dovrà essere quello di fare almeno gli stessi punti delle nostre prime due inseguitrici». Il Venezia nel 2017 non ha sbagliato un colpo un pareggio col Parma e 7 vittorie, le ultime sei consecutive e nessuno ha tenuto il passo. «Il Parma partiva già favorito, figuriamoci dopo il mercato di gennaio, noi però siamo sempre stati convinti e fiduciosi di potercela giocare. Però non trascuriamo il Padova, compagine che ha tenuto un’ottima continuità, che potrà giocare in casa entrambi gli scontri diretti con Parma e Venezia (5 e 10 aprile, ndr) e quindi merita gran rispetto. La nostra non è una squadra che può gestire, dovremo spingere sempre al massimo. Godiamoci questo momento ma non dovremo tremare se il margine si riducesse cammin facendo». […]

Ore 21.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Insolita domenica di lavoro e allenamento per il Venezia, atteso domani sera dal derby contro il Bassano. Un’altra trappola sulla strada che porta alla serie B ma che i ragazzi di mister Pippo Inzaghi potranno affrontare forti del vantaggio di conoscere già i risultati delle dirette inseguitrici. Il vantaggio di 7 e 8 punti su Parma e Padova non consente distrazioni, visto che mancano ancora nove giornate al termine della stagione. «Le nostre avversarie sperano in un nostro passo falso, è chiaro — dice mister Pippo Inzaghi — andiamo a Bassano consapevoli di affrontare una squadra la cui forza non è rispecchiata dalla classifica. È una bella realtà, conosco molto bene il presidente Stefano Rosso e mister Valerio Bertotto è un mio amico. Diciamo che dopo la partita contro di noi, gli auguro di vincere tanto». Contro il Bassano Inzaghi avrà solo una scelta obbligata da fare: mancherà infatti capitan Domizzi, una squalifica pesante, soprattutto in difesa. «Io non mi preoccupo mai dei giocatori squalificati — dice Inzaghi — è chiaro che Domizzi è un giocatore molto importante per noi, ma abbiamo una rosa molto forte e possiamo contare su tre difensori centrali che hanno sempre fatto molto bene e tutti e tre mi danno ampie garanzie, quindi il mio “problema” è solo quello di decidere chi far giocare dei tre, perché tutti meriterebbero di scendere in campo a Bassano. Adesso cercherò di capire, in base agli avversari e a quello che vogliamo proporre noi, chi sarà il più adatto a disputare questa partita fin dall’inizio». […]

Ore 20.30 – (La Nuova Venezia) Venezia alla finestra, in attesa di conoscere i risultati di Parma e Padova, con il mirino puntato sul Bassano nel posticipo (ore 21) di domani sera. Da una parte una squadra in striscia negativa da cinque partite, dall’altra un gruppo che ha vinto le ultime sei gare. Un avversario, il Bassano, che non affronterà però il Venezia in modo remissivo. «Il Bassano sta lottando per entrare nei playoff e nel girone d’andata ha dimostrato il suo valore» avverte Simone Bentivoglio, a segno nella trasferta di Teramo e uomo-assist una settimana fa contro il Modena, «il Venezia, come sempre, ha massimo rispetto per tutti. Abbiamo visto anche domenica scorsa quanto sia complicato questo campionato. Ogni partita nasconde sempre qualche insidia, se non viene affrontata nel modo giusto. Noi cerchiamo di imporre il nostro gioco, quando non ci riusciamo, gettiamo in campo cuore e grinta». Sette punti di vantaggio non sono pochi, ma le distrazioni sono vietate per non rianimare gli avversari più prossimi in classifica. «Vero, ma non bisogna pensarci troppo perché come li abbiamo ottenuti, si possono anche perdere. Non possiamo distrarci un secondo, ci sono in palio ancora 27 punti, e sono tantissimi». Il Venezia proverà a fare “esplodere” ancora una volta i tifosi che lo seguiranno al “Mercante”. «Ho ancora nelle orecchie il boato successivo alla rete di Geijo contro il Modena. Impressionante». […]

Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il ciclone Dionisi si abbatte sul Vicenza e rifila tre sberle ai biancorossi. Giornata nera per la squadra di Bisoli, che ieri dal campo di Frosinone è uscita con le ossa rotte dopo il pomeriggio di gloria del bomber ciociaro, autore della tripletta nel 3-1 finale. Inutile allo scadere il rigore di Pucino che ha reso solo leggermente meno amaro il pomeriggio dei biancorossi. Peccato, perché il Vicenza non ha demeritato fino all’episodio che ha cambiato il match con la punizione dell’1-0 che ha, di fatto, deciso la gara. Ai biancorossi è mancata la fase realizzativa, giocando di fatto alla pari col Frosinone per buona parte della sfida. Ma i padroni di casa, squadra che punta diretta al salto di categoria, hanno saputo capitalizzare ogni minima sbavatura trovando in Dionisi un fromboliere infallibile. Bisoli per fermare i laziali si è affidato al 3-5-2, con Giacomelli e De Luca attaccanti designati per sfruttare gli spazi in ripartenza. Prima del fischio d’inizio splendido il tributo dello stadio a Robert Gucher, ex ancora molto amato che si prende i cori dei sostenitori locali. Il primo quarto d’ora di gara scivola senza particolari sussulti, con i biancorossi per niente rinunciatari che mantengono il pallino del gioco e i gialloblù stranamente impacciati. I due portieri restano inoperosi, con le squadre che si affidano ai filtranti in profondità per tentare di scardinarsi. Sul taccuino solo un’incursione di De Luca e qualche timido scambio tra Dionisi e Ciofani. […]

Ore 19.30 – Matteo Mandorlini (centrocampista Padova): “L’obiettivo era portare a casa punti, sapevamo che era una partita difficile. Il secondo tempo siamo calati un po’ ma siamo stati bravi a soffrire e abbiamo meritatamente portato a casa la partita. La squadra ha fatto la prestazione soffrendo insieme e questo è positivo, dobbiamo essere forti e pensare a noi stessi senza guardare la classifica e cercando di risalire sempre di più”.

Ore 19.20 – Giacomo Bindi (portiere Padova): “Oggi è stata una partita più improntata sulla difensiva che sull’offensiva, siamo stati bravi ma non bravissimi a sfruttare gli spazi laterali nel primo tempo, nel secondo tempo c’è stato un calo fisico nostro ma esalterei la prestazione dei ragazzi che non hanno mollato. Siamo riusciti a portare a casa i 3 punti in una partita fuori casa, che è tutt’altro che facile. Oggi siamo riusciti a superare il Parma, ma mancano 8 partite che sono quelle che contano di più e che sono le più motivanti”.

Ore 19.08 – Sala stampa, Enzo Capuano, allenatore Modena: “Noi avevamo preparato bene la partita, attrezzandoci per i loro lanci lunghi. Loro con un tiro in porta hanno vinto e il loro portiere è stato miracoloso, con tre interventi determinanti. Veniamo da partite in cui non meritavamo di perdere, poi è normale, i limiti ci sono, purtroppo creiamo tanto e non concretizziamo nulla. Sono arrabbiato, non per le parate, ma per la poca cattiveria. I risultati sono quelli che sono, ma la squadra è viva, ha corso fino alla fine e non credo che qualcuno possa pensare che oggi meritavamo la sconfitta. Io non mi aspettavo che nel secondo tempo avremmo schiacciato il Padova, loro non hanno mai tirato in porta e si prendono i tre punti. Non ci hanno mai messo in difficoltà. Loro sono fortissimi, ma oggi non meritavano di vincere”.

Ore 18.50 – Sala stampa, Oscar Brevi, allenatore Padova: “Siamo molto contenti per la vittoria, un po’ meno per come è maturata. Forse il Modena meritava il pareggio, ma nel calcio va così. Nel secondo tempo Bindi ha salvato il risultato, bene noi il primo tempo, poi nella ripresa avevamo quattro giocatori che non erano al massimo della forma e loro ci hanno creato molte difficoltà. Questa è forse la vittoria più sofferta, Bindi è stato strepitoso, la nostra non è stata una grande partita ma può succedere. Di sicuro è una vittoria pesante, a volte le partite sono così, complicate. Siamo contenti per i tre punti, meno per la prestazione del secondo tempo. Nel primo tempo abbiamo controllato abbastanza bene, anche se loro ci chiudevano tutti gli spazi. Abbiamo fatto gol per la bravura del nostro attaccante, poi siamo calati, ma può succedere. Neto Pereira? Ha sentito contrarsi il flessore destro  vedremo in settimana quando farà gli accertamenti. Il parapiglia finale? Sono cose che possono capitare, abbiamo subito placato gli animi, c’era un po’ di nervosismo, ma non ho visto cose particolari”.

Ore 18.30 – TERMINA LA PARTITA DEL BRAGLIA: MODENA- PADOVA 0-1, DECIDE NETO PEREIRA, BINDI SALVA IL RISULTATO CON QUATTRO PARATE STRAORDINARIE!

Ore 16.40 – (Gazzettino) Niente da fare. Il Cittadella rimanda ancora l’appuntamento con i tre punti in trasferta e torna a casa consapevole di aver sprecato un’altra occasione d’oro. L’Ascoli, infatti, si è dimostrato avversario assolutamente alla portata dei granata, che sono riusciti a passare in vantaggio con un uomo in meno, ma che hanno pagato anche al Del Duca quelle amnesie difensive che tante volte si sono registrate in stagione. Sul primo gol, in particolare, non è stata posta alcuna resistenza sull’incornata di Gigliotti, svettato tutto solo all’interno dell’area. A pesare nell’economia globale dell’incontro c’è stato poi il rosso rimediato da Iori, che ha lasciato il Cittadella in inferiorità numerica per tutta la ripresa. Ultima nota negativa: per la prima volta in campionato la squadra è uscita dalla zona play off. Ad Ascoli c’è Carlo Mazzone, invitato dalla società in occasione del suo ottantesimo compleanno. Da quelle parti il mitico Carletto ha cominciato la carriera di allenatore nel lontano 1968. Venturato schiera Pedrelli al posto di Salvi, in settimana alle prese con un dolore all’anca, mentre davanti Arrighini torna a fare coppia con Litteri. I marchigiani non vincono da cinque turni, ma sono reduci dal pareggio di Verona e confermano il buon momento con una veemente partenza: passano appena 50 secondi e Felicioli da due passi calcia alto. […]

Ore 16,20 – (Gazzettino) Fatica a mascherare la delusione Roberto Venturato al termine della gara con l’Ascoli. Sembra destino che le partite contro la squadra marchigiana siano segnate da (discutibili) decisioni arbitrali. All’andata l’espulsione di Litteri, al Del Duca quella di capitan Iori. Entrambe nel primo tempo, entrame decisive. «Sicuramente il rosso a Iori ha influito, perché giocare settanta minuti in dieci non è una cosa semplice, per nessuno», ammette il tecnico granata. Che prosegue: «Nonostante tutto abbiamo disputato una buona gara, costruendo diverse occasioni anche in inferiorità numerica. Ho però grande rammarico per non aver portato a casa niente, e il pari ci poteva stare benissimo». Fatali ancora una volta gli errori nelle marcature sulle palle inattive. «Nelle situazioni da calci d’angolo e mischie nella nostra area l’Ascoli è stato più bravo di noi, ha sfruttato le occasioni avute, mentre noi al contrario siamo stati ingenui a concedere troppa libertà agli avversari. Lasciamo quindi altri tre punti per strada». Il ritornello è lo stesso. «Il Cittadella è una squadra con buoni valori, però in questo momento concretizziamo troppo poco quella che è la nostra mole di gioco». Nemmeno il vantaggio di Litteri è bastato, arrivato per un rigore discutibile. «Sabato scorso ne abbiamo subìto uno che non c’era, mentre a noi ne è stato negato un altro evidente, come successo a Brescia r a Frosinone», taglia corto Venturato, che ripensa ai gol incassati: «Ci devono far riflettere. Subire gol su calcio d’angolo senza marcare l’uomo non può starci, abbiamo agevolato troppo il compito dell’avversario. È un errore grave, che ha condizionato gli ultimi minuti della partita». […]

Ore 16.00 – (Mattino di Padova) Adesso si fa dura per il Cittadella, caduto per la tredicesima volta nella stagione – il che fa il pari con le vittorie, 13 anch’esse – e ufficialmente fuori dalla zona playoff perché nono in classifica, staccato di una lunghezza da Novara e Spezia e di due dal Bari, sesto. L’Entella deve ancora giocare (lo farà domani sera con la Salernitana) e ha la possibilità, vincendo, di scavalcare i granata, i quali pagano un prezzo “salato” per il ko subìto al “Del Duca”, contro un avversario che ha avuto il merito di credere sia nel pareggio che nel sorpasso, giocando una ripresa arrembante di fronte ad una squadra in inferiorità numerica ed in difficoltà e centrando i tre punti, che gli mancavano dal 14 febbraio (recupero con la Pro Vercelli, 3-1). Dazio appesantito dalle squalifiche certe di Iori e Scaglia (era in diffida) e dall’assenza del giovane Varnier, impegnato nell’Europeo Under 19 con la Nazionale di categoria, per cui contro lo Spezia bisognerà giocoforzo inventarsi qualcosa di diverso. È un girone di ritorno decisamente al di sotto delle aspettative per i padovani, che in 10 giornate hanno raccolto appena 10 punti su 30, perdendo quattro volte (con Ternana, Avellino, Brescia e, appunto, Ascoli), pareggiando in altrettante occasioni (Pro Vercelli, Novara, Frosinone e Perugia), e vincendo solo due gare (Bari e Trapani). Se consideriamo che, a parte lo straordinario inizio di campionato (5 successi, 15 punti), nelle successive 26 gare si sono messi insieme 29 punti, il Citta viaggia ad una media da zona playout più che da alta classifica. Espulsione esagerata di Iori. Chissà perché, ma le partite con l’Ascoli nascono e si sviluppano sotto una cattiva luce per i granata. E i responsabili, purtroppo, sono gli arbitri: all’andata fu Marinelli di Tivoli, stavolta tocca ad Aureliano di Bologna, non un fischietto eccelso per la categoria, salire alla ribalta della scena. La sua decisione di cacciare capitan Iori, a meno di due minuti dalla conclusione del primo tempo, oltre a danneggiare il Citta, fa a pugni con il buonsenso. Perché il regista, è vero, sgambetta Cassata, che aveva appena commesso fallo su Bartolomei e voleva portargli via il pallone, ma non lo fa con cattiveria, nella foga di recuperare la sfera celermente. Il “rosso” ad un giocatore che fa della correttezza uno dei suoi princìpi cardine nel modo di stare in campo è una forzatura bell’e buona. […]

Ore 15.40 – (Mattino di Padova) Fair play e qualche stoccatina. Roberto Venturato prova ad accettare con la massima sportività il verdetto uscito dallo stadio “Del Duca”. Evita grandi polemiche, fa autocritica e si impegna a parlare il meno possibile delle decisioni arbitrali. Ma al termine dell’ennesima partita condizionata da più di qualche “fischio” assurdo, è impossibile non soffermarsi sull’operato del direttore di gara Aureliano di Bologna. «Ne vorrei discutere poco», sospira l’allenatore del Cittadella in sala-stampa. «Di sicuro la scelta di espellere Iori è stata quantomeno avventata. A me è sembrato che i due giocatori si siano scontrati, l’arbitro sostiene che il nostro capitano sia entrato a gamba tesa, perciò è inutile stare a contestare. Ciò che più mi dispiace è che questi episodi infondono nervosismo e in questo modo non si riescono ad affrontare le partite con serenità. Si è creata una situazione un po’ strana, che non mi piace. Tuttavia bisogna accettare le decisioni degli arbitri, senza crearsi alibi. Siamo una squadra che è capace di rialzare la testa, guardando avanti e provando a fare qualcosa di diverso». Anche perché, pure sul fronte avversario, ci sono state parecchie lamentele. Come giudica il calcio di rigore assegnatovi? «Dalla panchina non si è capito, ma mi è sembrato generoso. Ricordiamoci, però, di quello che ci hanno fischiato contro la settimana scorsa, o di quelli che non ci hanno dato a Frosinone e Brescia. Avrei preferito giocare sino alla fine 11 contro 11, avendo la possibilità di operare cambi diversi». […]

Ore 15.20 – (Mattino di Padova) Le proteste, probabilmente, le ha esaurite sul terreno di gioco. Filippo Scaglia, a mente un po’ più fredda, prova a ragionare a fondo su quello che è mancato al Cittadella per portare a casa qualche punto da Ascoli. Partendo da un dato incontrovertibile: «L’espulsione non ci stava per niente», rileva il difensore centrale. «Sono andato subito a chiedere spiegazioni all’arbitro, che mi ha risposto dicendo che Iori ha cercato di colpire la rotula dell’avversario (Cassata, ndr). A me è sembrato che Manuel abbia allungato il piede per prendere la palla, il contatto c’è stato ma senza la minima cattiveria. L’arbitro purtroppo ha giudicato così e, come ci capita da inizio stagione, continuiamo ad essere poco fortunati sugli episodi dubbi. Non possiamo farci niente, se non migliorare ciò che non va». Così come il proprio allenatore, infatti, Scaglia non si sottrae da una buona dose di autocritica. «Vogliamo puntare in alto e per questo è necessario raccogliere più punti fuori casa. Paghiamo cara qualche distrazione, come successo in passato. Dobbiamo migliorare in certi dettagli, che alla fine dei conti fanno la differenza. C’è rammarico perché, per il resto, ce la siamo giocata bene sia prima che dopo l’espulsione».  […]

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto) Stavolta ci pensa Enrico Alfonso a soffiare sul fuoco della polemica. «Forse qualcuno non vuole il Cittadella ai playoff — attacca il portiere granata a pochi minuti dal fischio finale di Ascoli-Cittadella — tanti indizi fanno una prova, l’espulsione di Iori è stata eccessiva». Siamo alle solite, evidentemente quando queste due squadre si affrontano succede sempre qualcosa di particolare. E anche ieri è stato così. Perché, come all’andata, quando Stefano Marchetti parlò in toni durissimi contro l’arbitro («Stasera il calcio è finito»), ancora una volta una discussa direzione arbitrale, stavolta quella di Aureliano di Bologna determina il risultato al Del Duca. La sentenza finale dice 2-1 e al Del Duca succede di tutto: due occasioni chiarissime, la prima al 2’ di Felicioli che si divora l’1-0, la seconda di Chiaretti, che colpisce un palo clamoroso al 7’, un’espulsione a dir poco severa di Iori al 43’ per un calcetto sciocco ma veniale ai danni di Cassata davanti agli occhi dell’arbitro. E ancora: il rigore assegnato al Cittadella (inesistente) per un presunto fallo di mano di Almici su Chiaretti. Batte Litteri e trasforma, Aureliano fa ripetere ma Litteri fa il bis. Non è finita: gol annullato a Cacia al 15’ per sospetto fuorigioco, pari dell’Ascoli al 20’ con Gigliotti su angolo di Almici. Poi al 41’ ecco il sorpasso bianconero: Orsolini di testa da pochi passi mette alle spalle di Alfonso per il definitivo 2-1. […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Venerdì ha assunto il ruolo di allenatore dell’Ancona, oggi affronta la prima partita, contro il Pordenone. Nativo di Notaresco, in provincia di Teramo, Tiziano De Patre ha compaesani e lontani parenti anche nel Friuli Occidentale. Come a Fontanafredda, dove risiede Gaetano De Patre, già comandante della stazione dei Carabinieri. TEMPUS FUGIT – Tiziano De Patre non ha avuto molto tempo per preparare la sfida con la sua nuova squadra, ma fa di necessità virtù. «Affrontiamo una squadra forte, fra le migliori del campionato afferma il nuovo tecnico dell’Ancona, riferendosi al Pordenone -. È una di quelle che giocano meglio e possiede un organico importantissimo. Però io sono convinto che si possa far bene. Abbiamo le nostre armi importanti. Tutte le squadre hanno dei limiti e anche il Pordenone ha qualche difetto. Cercheremo di sfruttare le nostre qualità per far venir fuori i loro punti deboli». MODUS OPERANDI – Sul come affrontare i neroverdi, De Patre non si sbilancia. «Ho una mia idea di gioco dice – ma fino a prima della partita voglio riflettere bene su cosa fare. Non sono un integralista: bisogna saper cambiare, mettendo nella giusta maniera in campo gli uomini disponibili. Intanto a me interessa agire sulla testa, e su questo sto intervenendo. È chiaro però che abbiamo già lavorato anche dal punto di vista tattico. Soprattutto, io sono carico e ho voglia di trasmettere ciò che ho dentro a questi ragazzi». […]

Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ci sono modi e modi per interpretare il 3-5-2. C’è per esempio chi lo considera un modulo difensivo, facilmente trasformabile in un serrato 5-3-2, ma anche chi sa giocare con la difesa a 3 e un vero centrocampo a 5. Certo, Tiziano De Patre è arrivato all’Ancona solo da qualche ora e non potrà immediatamente dare la sua impronta alla squadra. Preferirà forse adattarsi e imitare i predecessori, andando sul sicuro. Ma lo stile che l’ex centrocampista di Cagliari e Atalanta (nonché dello stesso Ancona, con cui ha conseguito l’ultima promozione in A del club marchigiano) ha saputo dare alle squadre allenate in precedenza è proprio quello: un 3-5-2 alla Ventura, suo grande mentore dal punto di vista tattico. A De Patre piacciono gli esterni in grado di coprire tutta la fascia, i classici tornanti con gamba che non disdegnano le sgroppate offensive e le cavalcate sul fondo. Il centrocampo deve essere muscolare, ma usare anche la testa, mentre l’attacco è generalmente costituito da una punta più statica e da un’altra che spazi lungo tutto il fronte offensivo. […]

Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Farsi ingannare una volta – ammoniva Cicerone – è spiacevole, due volte stupido, tre vergognoso. Lasciando perdere le trasferte impossibili a Parma (2-3) e Venezia (0-1), dove comunque avevano fatto bene, i ramarri hanno alle spalle le sconfitte di Teramo (0-2) e Santarcangelo (1-3), piazze da dove non avrebbero dovuto tornare a mani vuote. Restare a secco anche allo stadio del Conero, affrontando l’Ancona in piena crisi societaria e tecnica, sarebbe imperdonabile. E probabilmente riaprirebbe la ferita fra scrivanie e spogliatoio rimarginata prima davanti a una pizza e poi con il successo (1-0), pur non brillante, di domenica scorsa sul Sudtirol. […] Tedino per il match al Conero riavrà a disposizione Berrettoni e Parodi, che probabilmente inizieranno in panchina. «Su Emanuele afferma Tedino -, per noi importantissimo, faremo le valutazioni su quanto utlizzarlo». Restano ai box Ingegneri, Pellegrini e Tomei. «In porta dice Bruno ci sarà D’Arsiè, che con il Sudtirol ha fatto benissimo. Dovrebbero quindi iniziare (4-3-1-2) D’Arsiè, Semenzato, Stefani, Marchi, De Agostini, Misuraca, Burrai (pur non al meglio), Suciu, Cattaneo, Padova e Arma. […]

Ore 13.30 – (Messaggero Veneto) Poco meno di un mese fa, a Teramo, il Pordenone perse con la squadra abruzzese, ora ultima assieme all’Ancona. «Che quella gara ci serva da lezione». È questo il monito del tecnico neroverde Bruno Tedino prima di parte per le Marche, dove oggi il suo gruppo cercherà di conquistare quel successo in trasferta che manca dallo scorso dicembre. «Se non metti in campo il 101 per cento, la differenza di classifica conta zero – mantiene alta la tensione il trainer –. Noi dovremo così pareggiare, e superare, le loro grandi motivazioni con le nostre, che sono di dar seguito alla vittoria con l’Alto Adige, ritrovare il successo in trasferta che manca da molto tempo, conservare il quarto posto e, in generale, dare quella continuità di punti venuta meno nell’ultimo periodo – continua –. C’è quindi tutto, da parte nostra, per fare una grande partita, una partita da Pordenone: con intelligenza, determinazione e voglia di giocare il nostro calcio». […]

Ore 13.10 – (Messaggero Veneto) Sì, l’Ancona è ultimo in classifica. Quella di oggi è dunque un’occasione d’oro per tornare alla vittoria fuori casa. Attenzione però alle insidie nascoste da questa gara: ad attendere i neroverdi allo stadio del Conero sarà un ambiente infuocato, col pubblico di casa in contestazione e la squadra diretta da un nuovo tecnico, Tiziano De Patre, che ha appena preso il posto del dimissionario Giovanni Pagliari. Un mix pericoloso. Si giocherà alle 16.45, su tutti i campi 15’ di ritardo: decisione presa dalla Lega Pro in seguito ai fatti di Catanzaro e proprio Ancona, dove gruppi di tifosi sono venuti alle mani con i giocatori locali. Concentrato. La vittoria con l’Alto Adige ha restituito antiche certezze al Pordenone al tecnico, Bruno Tedino. La prima è che la squadra è in salute, anche se manca qualche titolare. Domenica scorsa si sono rivisti automatismi e giocate dei veri ramarri anche perché, rispetto ad altre volte, i titolari assenti erano tre. Non è un caso se il trainer, durante la settimana, abbia detto durante una seduta che questo gruppo, al completo, ha ancora cartucce da sparare. Ad Ancona l’obbligo di farlo. Perché se a nessuno chiede al Pordenone di vincere il campionato, o arrivare sul podio, al contempo è un peccato disperdere il patrimonio di punti conquistato sinora. Tornare al successo in trasferta, terreno di gioco in cui la squadra arriva da 5 ko di fila, restituirebbe al torneo il vero Pordenone. […]

Ore 12.40 – (Gazzettino) Dopo una giornata di sosta per il torneo di Viareggio torna oggi alle 14.30 il campionato di serie D che ha come piatto forte il derby allo stadio delle Terme tra Abano e Este. In palio punti per obiettivi diversi: blindare i play off per i neroverdi, avvicinarsi alla salvezza per i giallorossi. […] CAMPODARSEGO. Al Gabbiano punta al bottino pieno con la Careni Pievigina invischiata in fondo alla classifica. Cristiano Masitto mette però le mani avanti: «Una gara molto pericolosa. Affrontiamo una squadra in crisi di risultati, ma lo era anche la Vigontina San Paolo e in quella occasione abbiamo subìto un gol passando dieci minuti di panico. Troveremo un avversario che corre molto e che potrebbe vedere questa partita come l’ultima spiaggia, per cui non avrà niente da perdere. Per una formazione invece come la nostra che deve fare risultato, significa partire svantaggiati sul piano psicologico». […] VIGONTINA SAN PAOLO. Nella trasferta con il Cordenons inaugura un rush finale da vivere in apnea nell’auspicio di agganciare i play out. «Dobbiamo affrontare queste partite con coraggio tentando il tutto per tutto – Vincenzo Italiano – Lo richiede la classifica, anche se bisogna attaccare mantenendo sempre un equilibrio. Il pareggio con la Triestina ha dato un po’ di morale in più alla squadra e ci sono ancora molti punti a disposizione: il miracolo sportivo è difficile, però siamo vivi e cercheremo di raggiungerlo fino alla fine». […]

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Le ultime cartucce da sparare. Lo sanno – eccome – le quattro squadre padovane di Serie D, in campo oggi alle 14.30 (dopo la sosta) per dare segnali forti alle dirette concorrenti a otto giornate dal termine del campionato. Abano ed Este, fra l’altro, si incroceranno nel più classico dei derby della Bassa. ABANO-ESTE. Allo stadio delle Terme di Monteortone, Abano ed Este si sfideranno a colpi di fioretto (arbitro Milos Tomasello Andulajevic di Messina). […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Berto Boscolo, Cuccato, Busetto; Serena, Pagan; Bison, Rampin, Fracaro; Personé. All. Tiozzo Formazione Este (4-3-3): Lorello; Dei Poli, Montin, Munaretto, Cassandro; E. Faggin, Longato, Cavallini; Dovico, Ferrara, Vianello. All. Florindo. CAMPODARSEGO-CARENIPIEVIGINA. Deve (e vuole) tornare a vincere il Campo di mister Cristiano Masitto, dopo il pareggio esterno col Legnago che ha mantenuto invariato il distacco dalla Triestina, a +11. […] Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Andreatta; Sanavia, Lebran, Buson, Beccaro; Callegaro, Tanasa; Franceschini, D’Appolonia, Lauria; Aliù. All. Masitto. CORDENONS-VIGONTINA SAN PAOLO. Ha il sapore dell’ultimo atto la trasferta della Vigontina, obbligata a vincere contro il Cordenons (arbitro Emanuele Frascaro di Firenze) per dare inizio a una tanto clamorosa quanto difficile rincorsa sull’Altovicentino per accedere ai playout. […] Formazione Vigontina (4-3-3): M. Guagnetti; Topao, Pregnolato, A. Guagnetti, Scandilori; Pelizzer, Radujko, Casagrande; Santoni, Siega, Minozzi. All. Italiano.

Ore 11.50 – (Gazzetta di Modena) Le assenze pesantissime di capitan Giorico, squalificato per una giornata, e Laner, che ha concluso anzitempo la sua stagione a causa di una duplice frattura costale, hanno costretto Capuano ad una riflessione tattica ancora più accurata del solito. Il dubbio del tecnico di Pescopagano è lo stesso che aveva anticipato la trasferta di Venezia, cioè se proseguire con il 3-5-1-1 adottato sin dal suo avvento sulla panchina del Modena o optare per un 3-4-3 che, di fatto, si tradurrebbe in un 5-4-1. Entrambi i moduli sono stati provati in allenamento e nell’amichevole infrasettimanale con il Cavezzo, poi le porte dello Zelocchi sono state chiuse. In caso di 3-5-1-1 sarà Remedi a fare il regista, mentre nel 3-4-3 il sacrificato potrebbe essere Schiavi, meno adatto di Olivera a ricoprire il ruolo di centrocampista puro. L’uruguaiano sarà quasi sicuramente in campo, la sua prima volta da titolare nella gestione Capuano. Strana la gestione di Chiossi, che in meno di 48 è rientrato a Modena e poi ripartito per giocare proprio oggi l’ultima gara dei gironi della Viareggio Cup. […]

Ore 11.30 – (Gazzetta di Modena) […] Il dovere è quello di ripetere la prestazione offerta a Venezia, cercando di coronarla con un risultato pesante, ma il Modena avrà un centrocampo da inventare, perché all’assenza per squalifica di Giorico si è aggiunto il grave infortunio di Laner. Circostanze sfortunate che hanno reso del tutto anomala la settimana di Ezio Capuano, già abbastanza movimentata di fuori del campo di allenamento. Il tecnico canarino, infuriato per il mancato rigore concesso a Diop a Venezia sullo 0-0, si è infatti concesso un fuori programma, anticipando la consueta conferenza della vigilia per denunciare i torti arbitrali subiti e chiedere rispetto, ma ieri ha scelto saggiamente di dimenticarsi di tutto, per incentrare tutta l’attenzione sulla sfida con il Padova: «Gli episodi di Venezia – ha dichiarato – fanno parte del passato, ho già detto tutto quello che dovevo dire. Né voglio piangermi addosso per le assenze di Giorico e Laner, per quanto siano pesanti. In nessuna maniera dobbiamo crearci alibi, io per primo, ma restare concentrati sull’obiettivo della salvezza. Io sono un credente, credo in Dio e credo sempre nella possibilità di raggiungere un traguardo. Ai ragazzi ho detto che la lotta per il primo posto crea le stesse emozioni della nascita di un figlio, mentre quella per evitare la retrocessione è come vedere un caro sul letto di morte. Nel primo caso c’è tanto entusiasmo, nel secondo non deve mai mancare la capacità di soffrire e di superare le difficoltà. Ma le motivazioni devono essere senza dubbio superiori quando in palio c’è la sopravvivenza. Sappiamo che, tranne qualche partita, il nostro atteggiamento è sempre stato giusto, abbiamo giocato spesso con sagacia, voglia e giusta cattiveria. Con questo spirito siamo convinti di poter fare bene anche contro una squadra fortissima qual è il Padova. Abbiamo voglia di conquistare un risultato positivo che avremmo meritato già a Venezia».

Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Poi il tecnico va più nello specifico della sfida: «Al di là di chi abbiamo di fronte, sono tutte gare complicate da qui alla fine dato che tutte le formazioni lottano per un obiettivo. Ho visto dal vivo la partita del Modena con il Lumezzane nella quale dopo essere passato subito in vantaggio la formazione emiliana ha cercato di gestire la situazione concedendo pochi spazi. Con il Venezia poteva raccogliere un risultato positivo e si è difesa bene con tanti giocatori sotto la linea della palla, tanto che la capolista ha creato le maggiori difficoltà su palla inattiva. Non so se terrà questo atteggiamento anche in casa, ma il Modena ha giocatori bravi nelle ripartenze e dobbiamo fare attenzione». […] In diffida ci sono Emerson, Dettori, Berardocco, Madonna, Neto Pereira e Alfageme. «Siamo in un momento troppo importante del campionato e non possiamo fare scelte legate alle ammonizioni. Abbiamo bisogno di tutti, poi vedremo la situazione dalla gara successiva».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Insomma, un Padova pronto a recitare al meglio la sua parte al Braglia. «I ragazzi sono carichi – sottolinea Brevi – È evidente che in questo momento il pareggio ti dà poco, devi cercare di vincere. Poi dipende da come si mette la gara perché anche a Reggio Emilia abbiamo cercato di portare a casa i tre punti, e per una serie di situazioni ne abbiamo preso uno. Però è importante affrontare questa sfida con quell’atteggiamento giusto che ormai stiamo tenendo da molte partite: ci saranno momenti nei quali dovremo pressare alti e muovere velocemente la palla, e altri nei quali dovremo magari temporeggiare. Lo spirito deve essere quello di fare la partita per creare più difficoltà possibili all’avversario».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Continuare a vincere per mettere pressione e magari anche rosicchiare punti a Parma e Venezia, quest’ultimo di scena domani sera. Il Padova ha stampato bene in mente la missione che lo attende nella trasferta di oggi con il Modena, gara che inizierà alle 16.45 anziché alle 16.30: quindici minuti di ritardo decisi da Lega e Assocalciatori per sensibilizzare l’intero movimento calcistico a fronte degli episodi di violenza contro giocatori e componenti degli staff tecnici delle ultime settimane ad Ancona e Catanzaro. La voglia biancoscudata di alimentare ambizioni di primato era chiaramente percepibile anche nella rifinitura effettuata ieri mattina, tra ritmo elevato e morale a mille. Il tutto sotto gli occhi dell’amministratore delegato Roberto Bonetto e del presidente Giuseppe Bergamin che proprio ieri ha festeggiato 65 anni.

Ore 10.20 – (Gazzettino) All’andata all’Euganeo il Padova ha prevalso per 1-0, ma il Modena che si troverà oggi di fronte ha nel frattempo ampiamente cambiato pelle negli uomini e nei risultati. Alla guida dell’undici emiliano ora c’è Eziolino Capuano che a fine novembre ha sostituito Simone Pavan, tirando in parte fuori la squadra da una situazione assai delicata, anche se il bottino conquistato nelle ultime tre gare è di un solo punto. Nel complesso, con lui in panchina 18 punti in 14 partite, frutto di cinque vittorie (una esterna a Bassano), tre pareggi e sei sconfitte, tutte maturate fuori casa. Varie novità anche nella rosa, con la compagine rivoluzionata nel mercato di gennaio e rinforzata in avanti con l’ingaggio di Diop e Nolè, in mediana con Remedi e dietro con Fautario, Ambrosini e Milesi, con ogni probabilità oggi tutti in campo dal primo minuto. In settimana il vulcanico tecnico lucano si è lamentato per la poca attenzione verso il Modena degli arbitri e della tv della Lega, con un rigore non concesso nell’ultima sfida persa durante il recupero a Venezia, episodio poi non inserito nella sintesi della sfida. Oggi dovrà fare i conti con una situazione di emergenza a centrocampo per la contemporanea assenza del regista Giorico, squalificato, e del suo naturale sostituto davanti alla difesa (l’esperto Laner). […]

Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Vedremo per la terza domenica di fila la stessa formazione di partenza? «Col Santarcangelo avevo qualche problema in più e l’undici era un po’ più scontato. Oggi ho più scelte, ma in linea di massima la squadra non si scosterà di molto da quella delle ultime due domeniche. È positivo poter trovare continuità in questa fase , ma se in altri momenti siamo stati costretti a cambiare qualcosa, questo ci ha permesso di capire che le alternative sono all’altezza». Emerson, Neto, Dettori, Madonna, Alfageme e Berardocco: sono ben sei i giocatori diffidati. Come li gestirà? «Purtroppo è difficile pensare di poter turnare certi giocatori solo per evitare un’ammonizione, o farne giocare solo tre alla volta. Dobbiamo avere un pizzico di fortuna, e arrivare agli scontri diretti senza squalifiche, ma è un momento troppo importante per decidere di lasciarli fuori». Può essere un turno a voi favorevole, guardando la classifica? «Non è facile fare previsioni. Domenica il Parma ha perso punti col Forlì, e il Venezia ha rischiato proprio col Modena».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] «Affrontare la gara con l’atteggiamento giusto: questa è la cosa primaria», il diktat del tecnico biancoscudato. «Il Modena è risalito e si sta giocando la salvezza, ci aspetta una gara complicata ma noi dobbiamo fare la nostra prestazione, dare il massimo». Che avversario si aspetta? «Si difendono bene, con ordine, e con tanti giocatori sotto la linea della palla. Sono una squadra che concede pochissimi spazi, tanto che domenica scorsa il Venezia è riuscito a crear loro i pericoli maggiori solo con le palle inattive. Non so se anche in casa terranno questo atteggiamento, ma di certo hanno dei bravi contropiedisti che attaccano la profondità, e che quindi in certe situazioni dovremo controllarli bene». Come sta la sua squadra? «Mazzocco è l’unico in dubbio, perché ha preso un colpo alla caviglia giovedì: è convocato, ma dovremo verificare se il dolore gli andrà via in queste ore. Per il resto stanno tutti bene, ho visto la squadra carica e anche chi aveva qualche acciacco è tornato pienamente a disposizione».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La carica dei 400 (368 i biglietti staccati per la curva ospiti) è pronta a mettersi in marcia verso Modena. Il tifo biancoscudato oggi farà sentire la propria vicinanza alla squadra di Oscar Brevi sostenendola dal settore ospiti dello stadio “Braglia”. Tra le fila biancoscudate il solo Mazzocco è al momento in dubbio, mentre il Modena dovrà fare i conti con due assenze molto pesanti. Il tecnico Eziolino Capuano, istrionico allenatore dei canarini e che metterà in campo il suo gioco votato alla strenua difesa all’indietro, dovrà infatti rinunciare al suo capitano, il centrocampista Giorico, che è stato squalificato per una giornata dopo l’ammonizione rimediata la settimana scorsa a Venezia, e anche all’esperto difensore Laner, che in settimana si è incrinato due costole in allenamento e che per questo rimarrà ai box per diverse settimane. Out da diverso tempo anche l’ex biancoscudato Wilfred Osuji, mentre l’altro ex della gara, Adama Diakite, partirà dalla panchina. […]

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Appunti sparsi sul taccuino alla vigilia di Modena-Padova. Prima considerazione: per la terza volta consecutiva, per scelta e non per necessità, Oscar Brevi potrebbe schierare lo stesso undici di partenza. Seconda considerazione: la lista di ben sei diffidati getta una forte incognita sulla gestione della formazione, anche in vista della serie di scontri diretti che vedrà transitare all’Euganeo in rapida successione il Bassano, il Parma e il Venezia. Roba forte, insomma. Il Padova è pronto, ma oggi al Braglia (fischio d’inizio alle 16.45), dovrà sudarsi i tre punti contro un Modena con il dente avvelenato dopo la sconfitta beffa di Venezia al 93’. Il Parma nelle ultime due giornate sta arrancando, ha ottenuto due soli punti fra Forlì e Mantova, mentre il Padova continua a viaggiare a ritmi elevatissimi, frenato solo a Reggio Emilia non senza le immancabili polemiche arbitrali. Particolare non trascurabile: gli emiliani, che Oscar Brevi ha messo nel mirino, saranno ancora una volta senza Emanuele Calaiò, che dovrà scontare il secondo turno di stop comminatogli dal giudice sportivo. […]




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