Live 24! Padova, domenica di riposo e sorrisi grazie alla vittoria del Livorno sul Lecce…

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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Per ora sono legato al Mestre e non posso e non voglio prendere alcuna decisione». È il concetto espresso da Mauro Zironelli anche a Sportitalia. Se Mauro Lovisa vuole veramente affidare il suo sogno da serie B a Ziro, dovrà attendere lunedì 28 maggio. Quel giorno Stefano Serena dovrebbe incontrare il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al quale chiederà supporto per i lavori da realizzare al Baracca per renderlo idoneo a ospitare la C. I neroarancio hanno disputato le gare interne della stagione 2017-18 al Mecchia di Portogruaro, dopo aver peregrinato in precedenza fra Mogliano, San Donà e Chioggia. Il presidente neroarancio, con il quale Zironelli si trova benissimo, ha tutto il supporto del suo tecnico. «Non poter giocare per due stagioni nel tuo stadio – dice l’ex mister sacilese – è stressante. Appoggio in pieno la posizione di Serena». Se non riuscirà ad avere soddisfazione e se Gravina gli impedirà di giocare nella sua casa naturale, Serena potrebbe mollare il Mestre o ridimensionare notevolmente l’impegno. In tal caso libererebbe Zironelli, il cui contratto in vigore scadrebbe il 30 giugno 2019. […] Se per Ziro bisogna attendere il 28 maggio, l’attesa per Paolo Zanetti, altro papabile neroverde, potrebbe essere più lunga. Il Sudtirol, secondo classificato al termine della stagione regolare, non ha nemmeno cominciato i playoff, essendo promosso d’ufficio al secondo turno nazionale. Zanetti per altro è legato ai bolzanini sino al giugno 2020. Il Resto del Carlino riporta che il Carpi, prossimo al divorzio con Antonio Calabro, punterebbe su Federico Coppitelli, attuale allenatore della Primavera del Torino, lui pure indicato nei giorni scorsi come possibile sostituto di Rossitto. Resta Luca D’Angelo, mister della Casertana, ex Bassano, desideroso di riavvicinarsi a casa. Così l’ha descritto il suo attaccante Gianluca Turchetta: «Non gli piace raggiungere il risultato attraverso il non gioco. Vuole che si giochi sempre la palla ed è importante per la crescita di un atleta. Purtroppo molte volte, proprio per voler giocare, abbiamo commesso errori».

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) I playoff di serie C entrano nel vivo, con l’andata degli ottavi di finale in programma stasera (ritorno mercoledì). Le superstiti del girone B sono la Feralpisalò, che riceve l’Alessandria, la Reggiana, attesa dalla Juve Stabia, e la Sambenedettese, di scena a Piacenza. Mentre la stagione in corso attende di emettere gli ultimi verdetti, chi è già proiettato alla prossima sta cominciando a muovere i primi passi sul mercato. Per il Pordenone la priorità si chiama nuovo allenatore. La settimana entrante, sotto questo versante, potrebbe essere decisiva. La scadenza fissata dal club cittadino, al fine di meglio programmare le prossime mosse, è fine mese. Dunque, la decisione potrebbe essere imminente. Zironelli, D’Angelo, Coppitelli, ma non solo. Per alcuni siti specializzati ci sarebbe pure un quarto nome nel taccuino neroverde, quello di Massimo Pavanel (che portò il Pordenone in D nel 2008). […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Nell’attesa di sbrogliare la matassa allenatore, il Pordenone volge uno sguardo alle sue prossime avversarie. Potrebbero essere club blasonati a doversi confrontarsi con la compagine neroverde. Il condizionale è d’obbligo, con i playout di serie B e gli spareggi di C ancora da terminare. Ma il palpitante finale della stagione regolare tra i cadetti, oltre a sancire in extremis la terza promozione consecutiva del Parma (l’anno scorso rivale del Pordenone nella semifinale playoff), ha già emesso verdetti interessanti.Le retrocessioni di Novara, Pro Vercelli e Ternana hanno arricchito il già nutrito novero della prossima Lega Pro. Le prime due, sulla carta, sono destinate al girone A. Mentre gli umbri potrebbero capitare proprio nel gruppo del Pordenone. Una sfida di grande fascino, che ha un recente precedente in Tim cup: nell’agosto del 2016, i neroverdi allora guidati da Bruno Tedino dovettero arrendersi 2-0. Ma dai playout di serie B, al via giovedì prossimo, potrebbe arrivare un’altra rivale illustre. La quarta retrocessione in C uscirà dal doppio confronto tra Virtus Entella e Ascoli. Sulla base dell’attuale criterio di ripartizione (sarà confermato?), in caso di discesa, i liguri finirebbero nel gruppo A, mentre i bianconeri sarebbero destinati ad accompagnare il Pordenone. E allora, l’immaginazione già vola a un potenziale girone neroverde con Ascoli, Ternana e la nuova realtà in procinto di nascere dalla fusione tra Vicenza (ieri i biancorossi si sono imposti 2-1 nell’andata dei playout con il Santarcangelo) e Bassano, sotto l’egida di un patron ambizioso e facoltoso come Renzo Rosso.In altre parole, una serie C che assomiglierebbe quantomeno a una “B2”. Senza dimenticare quel tocco di serie A che potrebbe arrivare dalle seconde squadre della massima categoria. […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Conquistata la salvezza i playoff una certezza. Dell’Unione siam pazzi, grazie Pippo e ragazzi. Partendo dallo striscione di gratitudine della Curva Sud Pippo Inzaghi pesa una stagione che tra una settimana vivrà il suo momento più alto. «Il bilancio sta tutto in quanto ha scritto la nostra splendida curva che ci ha davvero emozionati le parole del tecnico lagunare . Sono molto contento, il merito più grande va alla società, che in tre anni ha costruito qualcosa di fantastico, e ai giocatori andati oltre ogni aspettativa. Domenica prossima ci giocheremo la serie A in casa nostra con il doppio risultato a disposizione, era impensabile ad inizio stagione. Onore a questi ragazzi, adesso possiamo sognare e, anche se nessuno ci ha chiesto nulla, vogliamo provarci».
Dopo quello riuscito qualche giorno fa, stavolta Inzaghi non ha potuto dribblare la domanda sull’incrocio con l’ex compagno di trionfi al Milan e in Nazionale, Alessandro Nesta. L’ex difensore ha esordito l’altro ieri sulla panchina del Perugia, già certo del suo 8. posto, perdendo 2-1 a Empoli. «Sandro è un caro amico, la stima per lui rimarrà sempre, ci saluteremo dopodiché per 90′ saremo avversari. Gli auguro di fare bene, dal prossimo campionato naturalmente la precisazione . Dobbiamo ripartire col piglio giusto, sapendo di affrontare una squadra che ci faceva giocare poco, dobbiamo ritrovare al più presto la brillantezza. Sono sicuro che torneremo a fare quello che sappiamo, per me il Perugia, dopo l’Empoli, è la miglior squadra della B per valori. Ci vorrà un grande Venezia per passare in semifinale». […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Ora cinque partite per la Serie A. Se ci credo davvero? Al cento per cento». Venerdì sera il suo non era esattamente il volto della felicità, dopo lo 0-0 col Pescara che se da un lato è servito per tenersi stretto il bel 5. posto, dall’altro non ha riscattato la debacle di Cremona. Joe Tacopina, in parole povere, è già entrato in tutto e per tutto in clima playoff. «È nella mia indole il non essere mai del tutto soddisfatto, so quello che abbiamo speso, quanto valiamo e credo sempre nella vittoria. Spero di aver trasmesso il mio carattere alla squadra, in questi giorni parlerò ancora con i ragazzi nello spogliatoio e proverò a fargli sentire il mio entusiasmo». Vittoria del campionato di Serie D, vittoria del campionato di Lega Pro e, da neopromossi, subito ai playoff di Serie B per giocarsi la possibilità di salire in A assieme a Empoli e Parma. «Lo 0-0 è stato ininfluente visto che il Palermo ha vinto. Certo, se ripenso ai punti persi con Foggia, Carpi, Perugia o Pescara, allora dico che anche il Venezia avrebbe potuto festeggiare la Serie A, ma è anche vero che questo discorso vale per tutte le squadre. Ora l’unica cosa che importa è che domenica alle 20.30 giocheremo in casa nostra col Perugia». Avversario scorbutico sebbene il Venezia l’abbia battuto al Penzo sfiorando il bis al Curi. «Non mi interessa chi affrontiamo, se il Venezia fa il Venezia può battere chiunque. Dobbiamo giocare il nostro calcio, liberi e attaccare, così rendiamo molto meglio. Non siamo secondi a nessuno in B, forse solo all’Empoli che pur abbiamo battuto 1-0». […]

Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) Uno ha corso per tutta la partita provando a innescare il turbo per superare gli avversari, l’altro ha giocato solo uno spezzone ma ha creato l’unico vero pericolo del secondo tempo, sommato alla traversa nella prima frazione colpita da Stulac. Agostino Garofalo e Gianluca Litteri incassano il pareggio di venerdì, che non schioda il Venezia dal quinto posto e mettono nel mirino il Perugia. Anche perché vincendo con il Pescara la sostanza non sarebbe cambiata e la squadra avrebbe ugualmente chiuso quinta. «Io guardo avanti, domenica prossima avremo di fronte un avversario importante» dice Agostino Garofalo, autore del gol-vittoria nello scorso novembre proprio contro il Perugia al “Penzo” «ma dovremo fare una gara diligente, attenta. La condizione fisica sarà importante ma soprattutto conterà la testa. Il Venezia è pronto, con un tecnico come Inzaghi non può essere diversamente, perché grazie alla sua mentalità siamo arrivati sino a qui».Anche Garofalo guarda a certe analogie con il Parma tra l’anno scorso e questo. «Chissà» aggiunge il numero 26 campano «che stavolta non tocchi a noi essere promossi ai playoff».Quanto a Gianluca Litteri, l’altra sera contro il Pescara l’ex cannoniere del Cittadella stava quasi per esultare dopo quel tocco a pochi passi dalla porta ma Fiorillo gli ha tolto un gol che sembrava fatto. «Abbiamo trovato una serie di difficoltà» spiega l’attaccante siciliano «perché erano compatti e si sono chiusi. È vero, qualche opportunità si poteva sfruttare meglio ma abbiamo mantenuto il quinto posto, anche con i tre punti, il successo del Palermo avrebbe reso tutto vano. Ci toccherà il Perugia, la mia esperienza al Cittadella mi dice che i dettagli saranno decisivi e faranno la differenza. Bisognerà stare molto attenti, hanno una squadra con un alto valore qualitativo». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) […] Se un mese fa al “Curi” finì 1-1 con Breda in panchina, stavolta al “Penzo” ci sarà Alessandro Nesta a guidare il Perugia. Tante vittorie assieme negli anni di Milan e Nazionale ma l’allenatore arancioneroverde rischierà d’incrociare il suo ex compagno solo nel tunnel degli spogliatoi e non in campo, a causa dell’espulsione di venerdì sera dopo le proteste sul giallo a Frey. «L’arbitro dice che ho bestemmiato» rivela Inzaghi «ma non è vero, anche perché non lo faccio mai. E mi amareggia se davvero avesse inteso questo. Ritroverò Nesta, è vero, anche se mi spiace per il recente esonero di Breda. Con Nesta ci vedremo domani a Milano alla gara d’addio di Pirlo ma domenica prossima saremo avversari. Sarà una gara complicata, avremmo il vantaggio di giocare in casa e ringrazio i tifosi per lo striscione di sostegno dell’altro ieri, ci ha emozionato moltissimo». Il Parma ha già messo i piedi in Serie A partendo dalla D come il Venezia giusto nel 2015 e centrando tre promozioni consecutive, Inzaghi spera ora di imitare la squadra emiliana. «Lo scorso anno siamo stati promossi dalla Lega Pro alla B» osserva « loro passarono attraverso i playoff, quest’anno le parti potrebbero invertirsi. Anche il Venezia culla lo stesso sogno, è un finale di stagione dove ci sono tante squadre forti, noi facciamo la parte degli intrusi ma che finora si sono sempre fatti valere. Possiamo giocarcela con chiunque». […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Da sabato si andrà a caccia della terza e ultima promozione in Serie A: sei formazioni al via dei playoff con Frosinone e Palermo che saltano il primo turno, Venezia, Bari, Cittadella e Perugia che iniziano nel weekend a darsi battaglia. Una volata che si chiuderà solo il 10 giugno con la finale di ritorno e quella sera si saprà chi seguirà Empoli e Parma nel massimo campionato. Vediamo come sono arrivate ai playoff le sei pretendenti alla Serie A.Frosinone. Perdere la promozione a un minuto dal 90′ fa malissimo, ancor di più se a decidere è l’esito degli scontri diretti con il Parma, ancor di più se una beffa analoga i ciociari la rimediarono un anno fa terminando a pari punti con il Verona. I gol di Dionisi a Brescia e Chiavari sembravano avere spalancato la Serie A all’undici di Longo che adesso, senza Daniel Ciofani, dovrà scrollarsi di dosso le scorie psicologiche della beffa-bis.Palermo. La cura-Stellone sembra dare i primi risultati, anche con il ritorno della difesa a quattro, ma i siciliani devono rimpiangere un finale di stagione regolare a singhiozzo, pesa come un macigno il rigore fallito da Coronado nel penultimo turno contro il Cesena, oltre alla sconfitta di Venezia. Stellone nei playoff ritroverà anche Nestorovski, Struna e Bellusci.Venezia. Il punto conquistato nelle ultime due partite non deve ingannare: la squadra di Inzaghi sta bene sul piano fisico, l’eco delle cinque vittorie consecutive non si è esaurita. Nel primo turno non potrà contare sullo squalificato Frey, ma saranno azzerate le ammonizioni di Cernuto, Bruscagin e Litteri che si sono presentati diffidati contro il Pescara. Inzaghi ritroverà anche Pinato, operato al menisco a fine aprile, una settimana in più consentirà anche a Geijo di salire di condizione. […]

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) È commosso, patron Daniele Pagin, mentre stringe tra le mani quella Coppa conquistata con i denti dopo una stagione infinita. «È il punto più alto mai raggiunto da questa squadra», la felicità del numero uno biancorosso. «È stata dura, ma sono davvero felice perché i ragazzi anche oggi (ieri, ndr) ci hanno messo l’anima e sono davvero soddisfatto. Questa Coppa è il coronamento di tre anni di successo in Serie D. Anche l’anno prossimo daremo battaglia, questo posso prometterlo. La gioia è da dedicare ai miei genitori: sarebbe stato il loro anniversario di matrimonio e sono sicuro che dall’alto ci avranno seguito con orgoglio» .Felice ed entusiasta, anche se esausto, il tecnico Gianfranco Fonti. Il condottiero di una squadra che magari non avrà fatto la sua miglior partita stagionale, ma che dal dischetto è stata di ghiaccio. «Ironia della sorte, forse l’uomo con maggior esperienza ha sbagliato il rigore decisivo», sorride il mister. «Noi siamo stati bravissimi a non sbagliare nemmeno un tiro dagli undici metri. Lo stesso Pirana è stato bravissimo a dire di no a Pozzi nella ripresa, era difficile giocare su un campo come questo, ma i ragazzi sono andati oltre, con cuore e qualità. Abbiamo condotto campionato e Coppa Italia alla grande, non posso che fare i complimenti al gruppo e ovviamente allo staff, che se li merita tutti». […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego scrive la storia. Dopo una gara tirata ed equilibrata, i calci di rigore regalano alla società del presidente Daniele Pagin e alla squadra di Fonti la Coppa Italia di Serie D. Un match ruvido, quello giocato a Firenze contro i toscani del San Donato Tavarnelle, più vicini al gol nel corso dei 90 minuti ma traditi dal loro elemento di maggiore esperienza. Si decide tutto negli ultimi due rigori, i quinti: Radrezza inventa un cucchiaio che significa cinque gol realizzati su cinque per i biancorossi padovani, mentre l’ex professionista Nicola Pozzi sbatte sul palo. Esplode la gioia: nonostante un campionato sfuggito all’ultimo metro, il Campodarsego raggiunge il punto più alto della storia, conquistando il suo primo trofeo nazionale. E sabato prossimo, in occasione della finale playoff in casa contro l’Arzignano, sarà vera passerella per i nuovi padroni del massimo trofeo dilettantistico. In avvio di gara nessuna delle due squadre si sbilancia tentando di esporsi in maniera netta. […] A poco a poco, le due formazioni abbassano i ritmi, e nel finale sul campo si vede davvero poco. Un paio di incursioni di Aliù e Kabine sembrano poter creare i presupposti per far male al San Donato proprio sul rettilineo finale, ma sono troppo poco incisivi per creare scompiglio nella solida difesa toscana.Così si va ai tiri dal dischetto, senza supplementari: perfetti i cinque tiratori del Campodarsego, precisi quelli fiorentini. Almeno fino all’ultimo penalty: dal dischetto Pozzi colpisce in pieno la base del palo alla destra di Pirana, e si scatena la gioia biancorossa. Condivisa con i quasi 300 tifosi, grandi e piccini, giunti a colorare Firenze di bianco e di rosso.

Ore 12.00 – (Gazzettino) […] Intanto la squadra di Venturato ha vinto al Tombolato per 2-0 l’ultima partita con la già retrocessa Pro Vercelli stabilendo anche il massimo di punti in B (66) della gestione del tecnico ed eguagliando il record stabilito nel campionato 2009-10 da Foscarini. Nell’occasione venerdì sera capitano è stato per la prima volta Filippo Lora, che così giudica questa stagione granata: «Senz’altro positiva. Confermarsi e migliorarsi non è una cosa scontata, anche se per strada sono stati persi molti punti. Dobbiamo crescere in tanti aspetti in quanto diversi punti ci sono sfuggiti di mano per ingenuità da parte nostra. Non bisogna però guardare indietro perchè la stagione non è finita e adesso arriva il momento di giocarci tutto. Servono fame e grinta per affrontare al meglio le prossime partite, che essendo a eliminazione diretta non concedono errori. L’esperienza ci insegna che le cose si decidono su piccoli particolari che fanno la differenza. Il destino è nelle nostre mani, dobbiamo esprimerci sui nostri livelli migliori perchè se giochiamo da vero Cittadella non ci mette sotto nessuno. Nei play off conta solo vincere indipendentemente se l’avversario si chiama Bari, Venezia, Frosinone o Palermo». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Le ragioni non bastano, qui è tutto da rifare perché è tutto falsato”) Ha ragione Stefano Marchetti ad alzare la voce, esprimendo tutta la sua rabbia: «Se non si gioca il playoff al Tombolato, il campionato è falsato». Il problema è che a protestare è il “piccolo” Cittadella, non una delle “grandi” uscite fortemente ridimensionate da questa Serie B che si conferma sempre incerta e combattutissima: ad esempio, Frosinone o Palermo. Avessero sollevato loro la questione, urlando al Palazzo che i regolamenti vanno rispettati, perché così è scritto e perché così impone il buonsenso, le polemiche si sarebbero sprecate per giorni. Invece, se ad arrabbiarsi è il Citta, la più piccola delle sei squadre approdate agli spareggi per la Serie A, il problema viene liquidato con un’infastidita alzata di spalle e niente più.Il calcio è marcio, lo diciamo da tempo, perché inquinato da troppi interessi di parte, che lo ammorbano rendendolo sempre meno credibile. Difficile che, per quanto giustificata, l’alzata di scudi del club granata sortisca gli effetti sperati, ma una cosa è certa: se, com’è prevedibile, si andrà a giocare a Bari, il Citta dovrà essere tutelato ai massimi livelli, dunque con un arbitro all’altezza del compito e con la garanzia di calarsi, sì, in un ambiente caldo, ma che non trascenda in comportamenti ostili. […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) “Citta contro tutto e tutti” c’era scritto in uno degli striscioni a bordo campo. E che il riferimento dei tifosi granata fosse al “caso Bari” era evidente. Il rinvio al 1º giugno della discussione del Tribunale Sportivo sul deferimento della società pugliese, accusata di aver ritardato i pagamenti di Irpef e contributi Inps relativi al bimestre gennaio-febbraio, aveva già agitato la vigilia della sfida con la Pro Vercelli. Torna ancora più d’attualità adesso, alla luce dell’abbinamento del primo turno dei playoff, che prevede la gara secca tra Bari e Cittadella sabato prossimo, alle ore 18, al San Nicola. Con due punti di penalizzazione, infatti, i “galletti” avrebbero chiuso il campionato alle spalle dei padovani. «No, la partita va giocata al Tombolato, il regolamento parla chiaro», sbotta il direttore generale Stefano Marchetti, citando quanto scritto nelle N.O.I.F., le Norme Organizzative Interne della Figc, e chiarendo che la società granata non resterà ad aspettare il 26 maggio senza far niente. «La sentenza che riguarda il Bari, se vogliamo rispettare le normative, deve arrivare prima dell’inizio degli spareggi. La regola dice che, se una squadra deve subìre punti di penalizzazione, questi devono arrivare nel campionato in corso, non certo in quello successivo. Due sono le cose: o una decisione viene presa prima dell’inizio dei playoff o si spostano i playoff. Le regole vanno rispettate», tuona il d.g. «Per quanto mi riguarda, mi aspetto che si giochi dopo quella data, a meno che la sentenza non arrivi prima. Altrimenti non saranno playoff regolari». […]

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Gli uomini di Venturato torneranno al lavoro soltanto domani pomeriggio, dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico ai suoi. Alla ripresa si valuteranno le condizioni di Iori e Vido, perché soltanto il campo potrà dire se i due non avvertono più alcun fastidio dopo le rispettive contratture al polpaccio, ma dallo staff medico e tecnico granata filtra ottimismo circa il loro pieno recupero per il primo turno dei playoff. I ritmi blandi della gara con la Pro Vercelli e le scelte del mister hanno evitato anche il rischio squalifiche: Varnier e Chiaretti, ammoniti contro i piemontesi, non erano diffidati, mentre i giocatori che in caso di nuovo cartellino giallo sarebbero stati fermati non hanno giocato se non per pochi minuti: erano Alfonso, Adorni, Pezzi (l’unico mandato in campo, al 41′ della ripresa) e Strizzolo. Tutti ripartiranno “immacolati” ai playoff. […]

Ore 10.00 – (Gazzettino) Ieri sera nella seconda giornata del triangolare che mette in palio la Supercoppa di Lega Pro, il Livorno ha battuto in casa per 3-1 il Lecce. Per effetto di questi risultati il Padova, impegnato sabato prossimo in terra salentina (Calcio d’inizio ore 18), per mettere le mani sul trofeo in palio tra le vincitrici dei tre gironi di serie C può permettersi una sconfitta con tre gol di scarto in virtù del successo per 5-1 ottenuto sui toscani nel turno precedente. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Meno complicata la situazione di Trevor Trevisan, che ha già l’accordo dal punto di vista economico e anche per il prossimo campionato sarà inserito nella lista dei calciatori “bandiera”. All’inizio della settimana dovrebbe firmare. Nei prossimi giorni l’agenda di Zamuner prevede anche nuovi contatti con Sassuolo e Atalanta. Con la società emiliana c’è da definire la questione di Ravanelli, che deve firmare il prolungamento contrattuale prima di essere ceduto nuovamente in prestito al Padova. Da definire il premio di valorizzazione che intende intascare il club di viale Rocco, ma c’è fiducia che l’operazione possa essere conclusa a breve. Con l’Atalanta, invece, si parlerà di qualche altro prestito e della situazione di Zambataro, di cui Bisoli ha richiesto la conferma.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si apre domani l’ultima settimana della stagione per il Padova. La settimana che porta alla sfida di Lecce, decisiva per l’assegnazione della Supercoppa, la settimana delle ultime celebrazioni stagionali ma anche la settimana che vedrà sistemarsi alcuni tasselli della squadra che verrà. Rinnovi e “mercato”. Sono slittate ancora le firme sugli ultimi due rinnovi contrattuali che la società vuole offrire ai giocatori in scadenza. Ma la strada sembra tracciata ed entro la fine della stagione agonistica Zamuner chiuderà il cerchio. La questione principale riguarda la permanenza di Giampiero Pinzi, che sino ad un mese fa non sembrava affatto scontata. […] Pinzi vuole continuare e si è trovato bene a Padova, manca solo l’accordo ma le parti sono molto vicine. Se non dovessero esserci intoppi, giovedì potrebbe essere il giorno buono per la fumata bianca, dopo che Zamuner riceverà il via libera da Bonetto sul budget da investire per l’allestimento della rosa 2018/19.




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