Chiuso il girone d’andata, il Venezia traccia un primo bilancio. Nonostante la squadra non abbia girato in vetta alla classifica, c’è grande fiducia per il futuro. «Sotto il profilo tecnico la squadra ha fatto moltissimi punti, pur partendo da una situazione iniziale di handicap», commenta il dg Dante Scibilia. La flessione c’è stata, complici alcuni risultati imprevisti nei minuti di recupero, ed è lì che si è insinuato il Campodarsego che ha conquistato il titolo di campione d’inverno. «Ma noi pensiamo di avere tutte le carte in regola per vincere il campionato a maggio, che è l’obiettivo che conta. Il momento di difficoltà — osserva il dg — è stato superato, la squadra ha dimostrato di essere compatta. E la dirigenza ha fatto valere quell’esperienza che ha consentito di saper gestire bene il momento». L’esonero di Paolo Favaretto è stato il momento più difficile e doloroso della stagione, ma l’arrivo di Giancarlo Favarin e alcuni innesti in organico hanno dato la scossa necessaria. «E’ vero, c’è una squadra che ha chiuso il girone con un punto in più, ma sono convinto che da parte nostra ci siano tutti i presupposti per fare ancora meglio nel girone di ritorno», assicura Scibilia. Il dirigente arancioneroverde è stato tra i protagonisti del passaggio dalla vecchia società di Yuri Korablin a quella attuale, guidata da Joe Tacopina. Dopo le incertezze estive, il presidente newyorkese ha dato la sua impronta alla gestione organizzativa della società e i primi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Dal restyling del Penzo alla nuova sede, fino al rapporto sempre più diretto con i tifosi. «Sono state fatte tante cose, ora siamo una società come tutte le altre e, anzi, in certi casi siamo anche meglio. E’ stato fatto un grande percorso per colmare il gap organizzativo. Ora — chiude Scibilia — guardiamo avanti con ottimismo. E arriveranno molti altri progetti, innovativi e non tradizionali».
(Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Venezia)