O meglio, da “guerra” e pace….
Premessa: quante volte avete letto o sentito di screzi tra compagni durante gli allenamenti di qualsivoglia squadra di calcio mondiale? Almeno una, di sicuro dieci, forse anche cento. Ebbene, capita anche a Padova. E quando accade va raccontato. O meglio, spiegato. Volenti o nolenti.
Guizza, primo allenamento settimanale. Partitella a campo ridotto. Siamo ai minuti finali, e Domenico Germinale sta proteggendo il pallone all’altezza della linea di fondo. Alla sue spalle Andrea Cisco, presente anche in ritiro a Mezzano e più volte convocato in prima squadra in quanto elemento di spicco della Berretti. Lo marca stretto, a dir poco a uomo. L’esperto attaccante Biancoscudato si innervosisce, e dopo aver provato a liberarsi con le buone lo fa in maniera più rude, sbracciandosi. Risultato: il malcapitato Cisco riceve una gomitata sul volto. Il giovane calciatore si lamenta, accorrono i sanitari e subito si accorgono che perde un po’ di sangue. Seguono dieci secondi di smarrimento generale, interrotti dalla decisione di mister Oscar Brevi di mandare anzitempo negli spogliatoi un Germinale tanto sconsolato quanto nervoso.
Finisse tutto così, potremmo parlare di “fattaccio” e quant’altro. Ma la conclusione, quella vera, arriva una mezz’oretta dopo o poco più. La scena si sposta davanti agli spogliatoi, dove i due protagonisti si incrociano di nuovo. Ma l’incontro è decisamente più piacevole: Germinale si avvicina a Cisco, si sincera delle sue condizioni e lo abbraccia spontaneamente per scusarsi.
Il tutto dura pochi istanti. Abbastanza per sancire la pace tra i due. Certo, la gomitata rimane. Così come il naso gonfio del malcapitato Cisco. Ma il finale, se non lieto, almeno è migliore del principio. Anche se non ci voleva molto…