Domenica, allo stadio “Nereo Rocco”, tornerà a disposizione di Pierpaolo Bisoli anche Trevor Trevisan, che ha scontato le quattro giornate di stop rimediate dopo l’espulsione contro il Teramo.
[…]«Ritorno a disposizione e sono molto motivato», sorride Trevor. «L’ultima vittoria ci ha dato grande entusiasmo, stiamo lavorando benissimo ogni giorno e il gruppo è veramente carico». Se gli avessero detto che sarebbe rientrato solamente a Trieste, probabilmente si sarebbe fatto una grassa risata. Che è quella che poi si è fatto il giorno in cui è uscita la sentenza del giudice sportivo, salvo poi rendersi conto che non era affatto uno scherzo: «Quando il team manager (Mateos, ndr) è sbucato dagli spogliatoi facendomi il segno “quattro” con la mano, credevo fosse ubriaco. Pensavo ad uno scherzo e invece mi avevano veramente stangato. E un’altra batosta è arrivata quando hanno respinto il ricorso. Mi è dispiaciuto molto, ma non ho potuto fare altro che approfittare di questo momento per lavorare a fondo con il preparatore atletico e farmi trovare in buone condizioni». Quanto si soffre a guardare i compagni dalla tribuna? «Moltissimo. Era da tempo che non mi capitava di vedere così tante partite ravvicinate dagli spalti e la tensione, quando sei fuori, è altissima. Più il traguardo si avvicina, più, se non giochi, aumenta l’ansia. Fortunatamente le prestazioni dei miei compagni mi hanno aiutato a vivere serenamente questo periodo. Hanno disputato quattro partite spettacolari».
[…]Trieste, poi, evoca anche in lei dolci ricordi, per quella finale playout in B vinta nel 2010 in biancoscudato. «Quella stagione fu un mezzo fallimento, perché con la squadra che avevamo non era ammissibile salvarsi ai playout. La partita, ovviamente, resta indimenticabile e ho ancora stampata in testa l’esultanza al gol di Cuffa. Fu come vincere un campionato e festeggiammo davanti ad una marea di tifosi arrivati da Padova». Per domenica prossima si annuncia un altro esodo. «Sono felice e devo dire che in questa stagione, ovunque siamo andati, i nostri tifosi sono sempre stati presenti e si sono fatti sentire. Vero che stiamo facendo un gran campionato, ma non è una cosa scontata».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)