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Avellino-Cittadella, la prima volta di Foscarini contro i granata: “Nessuna sorpresa di ritrovarli così in alto…”
[…] Non sarà indenne da una certa emozione nemmeno Roberto Venturato, che incontrerà il suo predecessore sulla panchina del Cittadella. «È un amico – sottolinea Foscarini – Magari non ci siamo frequentati tanto, ma mi ricordo bene quando veniva al Tombolato a vedere i nostri allenamenti. Sorrido al pensiero, in quei momenti non avrei mai pensato potesse essere il mio sostituito. Lo rivedrò con molto piacere, anche perché come persona, per il suo modo di lavorare, noto una certa continuità con i miei trascorsi. Venturato ha portato le sue idee, e il Cittadella è cresciuto sotto la sua guida: merito suo e della società che porta avanti un progetto ben preciso». Foscarini, quindi, non è sorpreso da quanto sta facendo la squadra. «Quando me lo chiedono rispondo di no, perché quando le società operano e lavorano bene, non ti devi meravigliare dei successi sportivi. È giusto che il Cittadella stia lottando per qualcosa di importante». Dopo la lunga avventura in granata, Foscarini è stato chiamato alla guida della Pro Vercelli, che ha condotto alla salvezza in B, quindi al Livorno, eliminato ai quarti di finale dei play off di Lega Pro e non confermato da Spinelli. Dal 3 aprile è sulla panchina dell’Avellino, in lotta per la salvezza. E domani il tecnico farà di tutto per tirare uno scherzo mancino al suo Cittadella, anche se l’impresa non sarà affatto semplice. «I dati parlano chiaro: è la squadra più brava di tutte in trasferta. Sa coniugare una grande organizzazione di gioco al modo di interpretare il calcio in maniera sbarazzina. Conosco come gioca ma non è facile fermare il Cittadella, con il suo centrocampo mobile e gli attaccanti molto veloci, e so che ambisce a stupire sino alla fine. Quando c’è grande convinzione può succedere di tutto. Nelle ultime gare ha poi ritrovato brillantezza e forma fisica». […]