«Sapevo che domenica sarebbe stato un crocevia importante. Non pensavo che il Vicenza addirittura perdesse anche se giocare con la squadra di Fresco non è semplice: sapevo che qualche punto si poteva rosicchiare ma dipendeva tutto dal risultato di Trieste, e portare a casa il bottino pieno è stato determinante. Adesso c’è troppa carica ed euforia per poter sbagliare due partite che sulla carta sono facili: la Clodiense è già retrocessa e verrà per dare fastidio ma se il Padova gioca come sa e al pubblico viene data la possibilità di riempire lo stadio come spero, non ci dovrebbero essere grossi problemi. Anche perché a Vicenza la Triestina farà una partita gagliarda per provare a evitare i playout, pertanto c’è una buona possibilità che già questo turno sia determinante. Cosa mi ha più colpito di questo Padova? Quando un giocatore segna si vede che tutta la panchina corre ad abbracciarlo ed è sintomo di grande unione. Poi l’intensità e la qualità che hanno, giocano un gran bel calcio. Fino a qualche settimana fa dettavano legge in ogni campo, poi ci sta un po’ di calo fisico e mentale: hanno perso tanti punti ma alla fine la qualità e il gruppo sono venuti di nuovo fuori e adesso possono dire la loro con il destino nelle proprie mani»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Nicola Petrilli, ex attaccante Biancoscudato.
