Padova, Maniero: “Come primo anno bisogna mantenere la categoria, bisogna partire cauti per non rischiare di finire in zona retrocessione”

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Intervistato ai microfoni di PadovaGoal, Filippo Maniero si focalizza su diversi punti riguardanti il Padova (e il calcio) di oggi e di allora.

Ad una domanda sull’operato di Andreoletti si sofferma particolarmente: “Matteo non lo conosco personalmente, ha indubbiamente svolto un ruolo fondamentale nella promozione del Padova. Le sue competenze e soprattutto i suoi meriti, però, non sono solo tattici. Per quanto mi riguarda la sua principale forza è stata quella di mantenere unito un gruppo che nel finale di campionato rischiava di sfaldarsi dopo quel periodo di crisi. Attraverso le interviste e soprattutto all’interno dello spogliatoio è riuscito a mantenere calma e positivà, necessaria poi per portare a casa il grande obiettivo finale. È un bravo allenatore, in serie B può fare molto bene per me.”

Sul passato, del Padova e del mondo del calcio, invece mette a confronto un po’ le due epoche calcistiche: “Sicuramente è cambiato qualcosa nella testa dei giocatori dei miei tempi rispetto ad ora. Non so dirti cosa. Forse la passione, forse l’impegno, al giorno d’oggi i giovani si buttano giù troppo facilmente alla prima difficoltà. Ai nostri tempi era un po’ diverso, c’era più voglia di combattere. C’è sicuramente anche da considerare che il calcio è cambiato e si è evoluto molto negli anni.”

Padova e Venezia torneranno ad affrontarsi dopo 6 anni. Due piazze fondamentali nella carriera dell’ex attaccante.
“Bello che torni il derby. Il Venezia ha un buon organico, può sicuramente puntare alla promozione. Al Padova consiglio come primo anno di cercare principalmente di mantenere la categoria. Il salto dalla C alla B è un salto importante. Innanzitutto bisogna partire con i piedi per terra e porre questo obiettivo al primo posto. Poi se durante la stagione ci saranno margini per cambiare le prospettive si vedrà, ma bisogna partire cauti per non richiare di finire immischiati nella zona retrocessione”

Il tuo gol più bello?
“Sicuramente quello contro l’Empoli. È stato un gol, per me, molto bello, ma lo è stato particolarmente perché è una giocata che non si vede molto frequentemente. Quindi sì, ti dico quello”




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