Padova in B, Cuicchi: “Promozione sofferta ma meritata! E Andreoletti…”

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«Cosa resta di quel 10 giugno 1995, quando vincemmo lo spareggio playout ai rigori contro il Genoa? La festa indimenticabile di tutto il popolo padovano: sapevamo di avere fatto l’impresa ma mai avremmo pensato che poi ci volessero trent’anni per arrivare a livelli più vicini, nonostante tanti ottimi giocatori e allenatori passati da questa piazza. Magari i nostri meriti aumentano, si ripensa a quella cavalcata e ci si rende conto di avere fatto qualcosa di unico. I tifosi in quegli anni hanno vissuto momenti bellissimi, con unico rammarico, senza polemiche, per lo stadio perché nel passare dall’Appiani a un impianto dove il pubblico è lontano l’impatto è grande. Vedo che ora stanno migliorando qualcosa avvicinando la gente, ma al vecchio stadio si giocava belli carichi e con una marcia in più. Spero che il Padova riesca a tornare ad altissimi livelli e già il ritorno in serie B è un passaggio importante: c’è stato da soffrire con il Vicenza ma è finita bene, e con merito. Ora in B non è facile, un campionato durissimo in cui bisogna essere attrezzati, cercando di fare subito un nucleo vincente di ragazzi vogliosi e che diano tutti. Andreoletti è stato l’arma vincente insieme a squadra e società: la squadra ha fatto una cavalcata incredibile, ma l’andamento della stagione deve servire da lezione perché in B dopo qualche risultato negativo di fila è difficile riprendere la classifica»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Andrea Cuicchi, ex difensore Biancoscudato.




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