“L’argomento è assolutamente serio, evidentemente. Il Padova, la società Calcio Padova rappresenta tutta la nostra città ma non solo, rappresenta la provincia, rappresenta una comunità. Il fatto che io abbia letto sul giornale tante volte che sia dalle parole del Patron, sia dall’amministratore delegato che non ci sia il rapporto che ci dovrebbe essere con l’amministrazione comunale mi dispiace perché io ed il sindaco Sergio Giordani abbiamo a cuore questi colori. Ci sul mio tavolo tante belle proposte di centro sportivo che non sono andate a buon fine nonostante le richieste dell’amministrazione comunale di poter portare avanti questa progettualità. Da marzo dell’anno scorso, quando il questore ci ha chiesto di fare determinati interventi allo stadio, sicuramente importanti perché riguardano tutta le recinzione esterna, quella della curva nord, da lì sono incominciati i problemi. Si trattava di un intervento richiesto dell’autorità di pubblica sicurezza, ovvero il questore, richiesto ai sensi del decreto Pisanu che è un decreto del 1996 successivamente modificato ma non su questo punto dove, a richiesta del Questore, il concessionario ovvero il Calcio Padova ha l’obbligo di fare gli interventi richiesti dal questore stesso per quanto riguarda la sicurezza. Sulla base di questo, ma poi anche guardando la convenzione che c’è in essere tra l’amministratore comunale e il Calcio Padova per l’utilizzo dello stadio Euganeo all’articolo 5 comma H si dice testualmente che gli interventi per la sicurezza dell’impianto sono a carico del concessionario.
Alla luce di questo che è già molto chiaro, c’è un ulteriore passaggio che vale la pena sottolineare. L’amministrazione comunale di fronte ad una normativa chiarissima non può intervenire, perché farebbe un danno erariale. Quindi noi siamo con le mani legate, non possiamo intervenire, ma non solo perché c’è il sindaco Giordani piuttosto che un altro sindaco, ma proprio perché non si può, si farebbe un danno erariale ed i tecnici non firmerebbero mai un provvedimento di questo genere, perché è pacificamente contrario alla norma e come tale c’è una responsabilità degli amministratori e dei tecnici. Stiamo parlando di una cosa ampiamente discussa, verificata, con ripetuti incontri tra legali. Io capisco perfettamente la ritrosia del Calcio Padova perché invece di spendere 300 mila euro per fare le recinzioni forse magari avrebbe preferito comprare un attaccante, un centrocampista o qualcuno forte per la serie B. Dicono che sia un intervento di straordinaria manutenzione, ma non lo è. È un intervento normato, in cui si dice chi deve fare e cosa deve fare. Il comunicato stampa del Calcio Padova mi ha molto sorpreso. È uscita la voce di una possibile cessione del Calcio Padova, io credo che la gente abbia bisogno di un comunicato in cui si dica se sia vero, non vero o che si stia valutando. A me ha fatto sorridere il comunicato sulle dichiarazioni dell’assessore Bonavina durante un consiglio comunale in cui ha ribadito delle cose che è un anno che si dicono e in tutti i giornali che abbiamo letto in questi mesi dicevano sempre le stesse cose. Ci sono delle cose che onestamente non mi quadrano tantissimo. Ognuno però va per la sua strada”
Queste le dichiarazioni dell’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina rilasciate ieri sera durante la trasmissione Calcio in Chiaro in onda su Telechiara
(testo raccolto da Nicolas Ravazzolo)