L’assessore allo sport del Comune di Padova Diego Bonavina ha fatto il punto sulla situazione stadio Euganeo e sul rapporto con il Calcio Padova, in un intervento articolato e a tratti acceso durante la trasmissione Calcio in Chiaro, in onda su Telechiara. Il cuore del messaggio è chiaro: l’amministrazione comunale sta facendo tutto il possibile per venire incontro alle esigenze della società biancoscudata e dei tifosi, ma alcune tensioni recenti hanno compromesso un rapporto che, per anni, era stato costruttivo.
Bonavina ha annunciato che “il Comune ha chiesto e ottenuto dal questore l’autorizzazione all’apertura della curva Fattori, con l’impegno diretto del Comune a installare i seggiolini mancanti e a rifare completamente l’impianto di illuminazione. Un investimento importante, ha sottolineato, «che pochi altri comuni in Italia affrontano direttamente per una curva da stadio». La nuova capienza sarà di 8200 posti
Ha inoltre ricostruito le difficoltà burocratiche e legali che hanno rallentato i lavori, compresa l’inchiesta poi archiviata che ha coinvolto lui e il sindaco, e le conseguenze del fermo cantiere di oltre due anni. Nonostante questo, i lavori alla curva sud stanno procedendo, con l’obiettivo di arrivare a febbraio 2025 a una capienza dello stadio di circa 11.500 posti. L’assessore ha poi chiarito la situazione legata alla capienza: “Ci normative diverse con i concerti, sono due commissioni che decidono. Basta vedere i test match del rugby con 30 mila persone, eppure è sport, non concerto ma le regole del calcio sono completamente diverse , c’è una commissione con dei parametri a cui attenersi che sono completamente diversi. Aggiungo un’altra cosa importante, lo stadio Euganeo all’inizio del prossimo campionato avrà 8300 posti di capienza, con i 1200 posti in più, ma potrebbero essere anche di più. La regola è che la società Calcio Padova fa la richiesta al proprietario dell’impianto e può indicare anche una capienza di 20.000 persone. Il proprietario, il Comune di Padova, prende in carico la domanda e la deposita in Prefettura, tante cose non si sanno ma è questa la regola. Ci sono 500 posti in tribuna est, se ti metti in tribuna ovest, c’è la parte occupata, alla destra c’è la Fattori, a sinistra c’è un altro spicchio assolutamente agibile a cui mancano solo i seggiolini. Ci sono i bagni, i tornelli, non c’è assolutamente alcun tipo di problema. Anche il secondo anello non è utilizzato ma contro Catanzaro e Palermo è stato aperto ed abbiamo fatto la richiesta il martedì con la partita la domenica: è stato aperto senza problemi. Lo dico ufficialmente, il Comune di Padova ha dato l’incarico ad un professionista, per avere un progetto definitivo sulla situazione dello stato dello stadio Euganeo. Il progettista redigerà un progetto calcolando la capienza per 12, 18 e 20 mila spettatori, in modo tale che verrà autorizzato per la capienza massima richiesta e non sarà più necessario andare in commissione perché sei stato già autorizzato. A quel punto, se c’è la partita con l’Alcione, con tutto il rispetto, vengono magari otto mila spettatori, nella partita con la Sampdoria ventimila”.
Non sono mancate frecciate al Calcio Padova, colpevole – secondo l’assessore – di essersi sfilato dal progetto per il nuovo centro sportivo dopo aver illuso amministrazione e tifosi. «Ci siamo trovati con la documentazione pronta a un tavolo, ma il Padova non si è presentato», ha detto, lamentando anche un deficit comunicativo da parte della società, colpevole di esporre critiche alla stampa anziché mantenere un dialogo interno.
Infine, Bonavina ha parlato anche della capienza attuale dello stadio (8.300 posti), del progetto per la sua espansione e della prossima risemina del manto erboso dopo i concerti – già programmata – che sarà a carico di Zed, società organizzatrice dei concerti. Ha anche lasciato intendere che dietro le recenti polemiche potrebbe esserci un interesse concreto all’acquisizione del Calcio Padova, viste alcune mosse «insolite» nella comunicazione pubblica: “In otto anni credo di aver ricevuto una decina di telefonate di interessamenti anche di millantatori, di gente che chiedeva informazioni su acquisizioni, come doveva fare e già li capisci, quando vengono a chiedere a me come fare, che forse c’è poco. Nel caso specifico attuale non lo so, certo è che questa cosa che abbiamo letto sui giornali è venuta fuori improvvisamente con nome e cognome e mi fa pensare: mi fa pensare che forse qualcosa di concreto ci sia. E il fatto che sia stato fatto invece un comunicato stampa per attaccare il Comune mi fa pensare molto…”.
L’assessore ha concluso auspicando il ritorno dell’attenzione sul calcio giocato e su figure tecniche come Mirabelli, sottolineando che le polemiche danneggiano società, città e tifoseria.