Venezia, posata la prima pietra del nuovo stadio Bosco dello Sport: “Lo aspettavamo da 50 anni: 18.500 posti, parcheggi per quasi 3mila veicoli”

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È stata posata oggi a Tessera la prima pietra del nuovo Bosco dello Sport, un progetto che promette di trasformare l’area alle porte di Venezia in un moderno polo sportivo e ricreativo di livello internazionale. Alla cerimonia, svoltasi questa mattina alle 11.30, hanno partecipato il sindaco Luigi Brugnaro, le autorità locali, i rappresentanti del mondo sportivo e i tecnici coinvolti nell’opera.

Il complesso, che si estenderà su 115 ettari complessivi, di cui 85 destinati a opere a verde e al bosco, comprenderà uno stadio da 18.500 posti e una arena indoor da 10.500, oltre a parcheggi per quasi 3.000 veicoli, un’area educational da 9,5 ettari e 6,5 chilometri di nuova viabilità. I lavori, già in corso, dovrebbero concludersi entro l’ottobre 2027, mentre la parte viabilistica sarà completata nell’estate 2026.

«Siamo partiti nel 2021 con l’idea di creare un’area sportiva aperta tutto l’anno, immersa nel verde» ha spiegato l’ingegnere Simone Agroldi, illustrando un progetto che prevede anche spazi per bambini e una piscina olimpionica. La progettista Silvia Prandelli ha sottolineato come lo stadio sia pensato come «un’onda che si immerge nel bosco», con una facciata leggera e riflettente, spazi di ristoro, una tribuna stampa panoramica e un tetto coperto da pannelli fotovoltaici: «Vogliamo creare luoghi dove alla gente piace stare insieme».

Nel suo intervento, il sindaco Brugnaro ha ricordato l’impegno per portare a termine un’opera che rappresenta «una scommessa sul futuro e sulla credibilità del Paese». Ha ringraziato il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente del CONI Giovanni Malagò, la premier Giorgia Meloni e l’ex presidente federale Gianni Petrucci per il sostegno al progetto.

«Dedico questo stadio a tutti i cittadini di Venezia e della provincia» ha concluso Brugnaro, sottolineando come il Bosco dello Sport sarà «un simbolo di rinascita, lavoro e passione».

Questo il commento del vicesindaco e assessore allo sport Andrea Tomaello: “Sono 50 anni che aspettiamo questo nuovo stadio. Un’opera unica, e siamo gli unici in Italia che investono nello sport. È un opera a 360gradi che mette Venezia al centro del nordest, essendo un grande attrattore di sport e di giovani, questa opera ci aiuterà a sognare, e prometto che daremo il massimo e controlleremo i lavori anche in incognito. Stiamo cercando di realizzare le strutture migliori”.




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