Il calcio italiano si trova di fronte a una svolta cruciale per la sua sostenibilità economica e sportiva. Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, ha annunciato un piano per «raffreddare» il sistema delle leghe professionistiche, proponendo una sensibile riduzione del cosiddetto «turnover» tra Serie A, B e C.
Durante l’evento Sport Industry Talk, Gravina ha evidenziato come la riforma, già avviata con l’approvazione del piano strategico a marzo 2024, sia essenziale per mettere in sicurezza i conti dei club, sempre più in difficoltà. Il Presidente ha ribadito che, nonostante l’Italia sia l’unica federazione al mondo con cento squadre professionistiche (un numero considerato eccessivo), la mancanza di consenso rende impossibile una riduzione numerica immediata.
La proposta si concentra quindi sulla mobilità tra i campionati. Gravina definisce l’attuale turnover come «eccessivo e dannoso», citando dati allarmanti: negli ultimi quattro anni in Serie C, tre squadre retrocesse su quattro sono fallite. Attualmente, in Serie A retrocede il 15% delle squadre, in Serie B il 35% e in Serie C il 20%.
Per contrastare questa insostenibilità, il Presidente proporrà entro dicembre di ridurre il turnover al 10% in Serie A e al 20% in Serie B e C.
In termini pratici, le modifiche proposte sono:
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Serie A: Le retrocessioni in Serie B passerebbero da 3 a 2.
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Serie B: Le promozioni in Serie A passerebbero da 3 a 2, e le retrocessioni in Serie C da 4 a 2.
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Serie C: Le promozioni in Serie B passerebbero da 4 a 2, mentre le retrocessioni in Serie D aumenterebbero leggermente, passando da 9 a 10.
L’intervento mira a una visione complessiva che tocchi sostenibilità economica, sviluppo e infrastrutture. Gravina ha anche ricordato che il decreto legislativo 36 permette il passaggio al semiprofessionismo per la Lega Pro, offrendo importanti sgravi fiscali per alleggerire il carico sui club.
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