Padova-Hellas Verona, l’analisi del “Gazzettino”

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Dall’Euganeo arrivano tre buone notizie. La prima è che il Padova anche nel nuovo anno non ha perso la dimestichezza con la vittoria. D’accordo che si trattava di un’amichevole, ma di sicuro non era un’impresa così scontata battere il Verona, capolista in serie B e privo soltanto di Pazzini. Il secondo aspetto positivo è focalizzato sulla condizione fisica dei biancoscudati, apparsi tutti abbastanza brillanti. Evidentemente la sosta non ha avuto ripercussioni sulle gambe dei giocatori, pronti a rituffarsi sul campionato con l’energia giusta. La terza nota lieta riguarda i due nuovi acquisti. Berardocco, schierato nel primo tempo come vertice basso del centrocampo, ha cercato di dettare i tempi della manovra, appoggiandosi quasi sempre sul mancino. Un paio di buone aperture ad allargare l’azione, più di qualche giocata in orizzontale e anche una serie di contrasti decisi: questo il bilancio del suo primo tempo. La personalità e il dinamismo ci sono, va inevitabilmente migliorata l’intesa con i compagni sul piano dei movimenti e della circolazione del pallone. Quanto a De Cenco, entrato a inizio ripresa, ha subito sfiorato il gol e poi si è procurato il rigore del raddoppio, lottando con ardore su tutti i palloni e dimostrando allo stesso tempo sia fisicità che qualità tecniche.

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(Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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