Crac Padova, società messa in mora da 59 tra allenatori e collaboratori del settore giovanile

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Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia

Cinquantanove tra allenatori, tecnici e preparatori atletici del vecchio Calcio Padova hanno messo in mora la società. Gli ex collaboratori, che in totale avanzano circa 150 mila euro hanno dato mandato ad inizio settembre all’avvocato Francesco Rossi (lo stesso che tutela l’ex dg Gianluca Sottovia che avanza centinaia di migliaiai di euro) di promuovere una azione legale per avere ciò che gli spetta. Il 18 settembre il legale ha inviato la lettera di messa in mora via posta certificata al Calcio Padova spa di viale Rocco. Ma finora nessuno ha risposto. In questi giorni, e soprattutto alla vigilia dell’udienza al Tribunale fallimentare che si terrà il prossimo 10 ottobre, l’avvocato chiederà ai suoi assistiti cosa fare. E pensare che all’inizio solo in pochi avevano aderito a questa specie di “class action”. Il numero è via via aumentato ai 59 di oggi.

Ma chi sono questi creditori? Si tratta di allenatori della scuola calcio, tecnici, massaggiatori, medici, preparatori e persino autisti dei pullmini del settore giovanile. Nessun dipendente, tuttavia, tutte persone che hanno prestato la loro opera senza vedere riconosciuto lo sforzo come pattuito. Tra questi c’è anche la trentina di persone che ha lavorato al CityCamp (che si è tenuto tra giugno e luglio) per il quale non è mai stata pagata nonostante i circa 100 mila euro di quote di iscrizione entrate nelle casse del Calcio Padova. Le conseguenze. La messa in mora è, in sostanza, un sollecito di pagamento al debitore, che può redatto da un giudice, come da un avvocato. La differenza è che se nel primo caso la procedura può portare ad un’ingiunzione di pagamento (con eventuale blocco dei beni) da parte del magistrato, quando ad operarlo è un avvocato la lettera di mora non è altro che un avvertimento: se entro, di solito 7 giorni dal ricevimento della raccomandata le spettanze non sono saldate, la controparte può adire tutte le vie che la legge consente.

La partita, tuttavia, è ancora tutta da giocare: con l’istanza di fallimento giunta dall’avvocato Grassani e l’udienza fissata tra una settimana esatta, gli ex collaboratori sperano di mettere ulteriore pressione a Penocchio e c.. Molto dipenderà da quel che accadrà proprio il 10 ottobre: se il calcio Padova dovesse incorrere nel fallimento, l’intera procedura sarebbe inutile. Il Padova, dal canto suo, cercherà in tutti i modi di ottenere tempo per arrivare al concordato preventivo e congelare per sei mesi le possibili future istanze di fallimento: rimane solo da capire se il giudice accetterà la richiesta, visto che dietro l’angolo ci sono 59 altre persone (più decine di creditori ulteriori) pronte a trascinarlo davvero in Tribunale.




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