Varese- Cittadella, “La Provincia” attacca ancora: “Rigore negato che hanno visto anche al Sacro Monte. Granata capaci solo di buttarla in rissa, vergognatevi”

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Fonte: La Provincia di Varese

La Penna dall’inchiostro al veleno. Se l’arbitro dà il rigore del 3-0 (Neto viene abbracciato e atterrato, l’hanno visto anche dal Sacro Monte), partita in ghiaccio e tutti a casa con tre punti. Invece questa è la serie B, il vento di una partita gira su un episodio (e il Varese su quell’episodio contrario dà l’idea di perdere tutta la tensione nervosa, quasi svuotato dal dover lottare con un avversario in più), e soprattutto questo è il Cittadella. Una squadra che la butta in rissa, giocando sull’aspetto nervoso e psicologico: pensate che Gerardi – diventato famoso per aver fallito il rigore contro i veneti a Reggio Calabria, e poi tornato proprio da Foscarini – ha provocato e fatto la guerra tutto al pubblico dei distinti che lo becca (giustamente: paga il biglietto) e alla fine tutta la squadra ospite esce dal campo applaudendo ironicamente il Franco Ossola. Ma vergognatevi. La Penna intinge il fischietto nel veleno anche qui: cade nel trappolone teso da Foscarini e i suoi, non capendo più nulla, invertendo falli e permettendo il gioco pesante ospite. La bellissima piuma biancorossa del primo tempo, che volava leggera spinta dal vento di Neto, mostrando calcio poetico, è stata schiacciata dalla sua leggerezza, perché quando c’era solo da battagliare, sono mancati i guerrieri.
Il pubblico della tribuna non ne perdona una al piccolo De Vito (più lo bersagli, più si spaventa, più sbaglia) ma quando il nemico usa le armi pesanti, doveva uscire l’esperienza dei veterani. E invece, forse avevano esaurita tutta la carica e l’energia su quel rigore cancellato dal(La) Penna. Bene, anzi benissimo, ha fatto Bettinelli a inserire un polmone in più come Blasi anziché un’altra piuma in attacco: perché l’inerzia della partita era tutta nelle loro mani, e un pareggio in quella situazione è oro colato. C’era chi pretendeva solo la vittoria, anche sul 2-2, ma c’è tutta la differenza del mondo tra il rischiare di perdere la prima in casa contro un concorrente diretta per la salvezza e tamponare i danni. Nel contempo, l’inserimento precedente di Rivas ha quasi fatto giocare in 10 il Varese: era solo battaglia, e lui si è presentato in smoking (…)




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