Live 24! ArziChiampo-Padova 0-1, l’ottava meraviglia biancoscudata è firmata Mazzocco

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Ore 22.00 – Lega Pro: 0-0 tra Bassano e Torres, la squadra di mister Asta rimane in testa al girone A.

Ore 21.30 – (Union ArzignanoChiampo) Arzignano. In un Dal Molin da tutto esaurito la capolista fa festa per l’ottava vittoria in campionato, ma quanta fatica per i biancoscudati contro un ArzignanoChiampo mai domo. 1 a 0 dei primi della classe, con un gol vittoria molto contestato dai locali per un fallo non concesso. Poi nella ripresa il cuore e la grinta degli uomini di Beggio avrebbero meritato il pari, soltanto sfiorato con un paio di nitide palle gol non concretizzate. Resta un pizzico di rammarico per aver mancato l’uno a uno, ma al tempo stesso rimane la consapevolezza di aver dato il massimo nonostante i problemi di formazione per il mister gialloceleste che oltre a Fracaro e Vanzo ha dovuto fare i conti col forfait pre gara di Simonato poi mandato, con tanto di rischio, in campo nella ripresa. Applausi meritati per Tecchio e soci che ora dovranno mantenere i nervi saldi e preparare nel migliore dei modi il match di sabato prossimo, una sfida in anticipo sul campo del Legnago che verrà trasmessa alle ore 14.00 da Rai Sport, una prima assoluta per la società del presidente Chilese da preparare nel migliore dei modi. Parte forte il team vicentino che al 3′ ha una bella occasione con Trinchieri che di testa colpisce la sfera mandando però a lato. I padovani escono dalla propria metà campo e iniziano ad alzare il baricentro ma è ancora l’ArziChiampo a farsi pericoloso su un corner di Carlotto, Petkovic esce a vuoto ma nessuno vicentino raccoglie nell’area piccola. Al 10′ primo tiro ospite di Tiboni, Cristofoli si distende e mette la palla in angolo. Al 20′ primi cambio per Beggio costretto a richiamare in panca Pregnolato, problema muscolare da valutare in settimana. Al 30′ brividi per Cristofoli, Segato entra in area dopo uno scambio al limite e calcia di potenza, Azzolini devia e il numero uno tocca la palla in corner. Il Padova vuole il vantaggio ma la difesa regge bene l’urto, ma nulla può al 42′ quando Mazzocco sale sulle spalle del centrale di casa e di testa batte Cristofoli: sacrosante le proteste di capitan Tecchio che si becca un giallo. Prima del riposo altra occasione sulla testa di Mazzocco che non sfrutta una difesa mal messa, palla fuori.
Nella ripresa la musica cambia con l’ArziChiampo che suona una buona sinfonia sin dalle battute iniziali con Simonato che stringe i denti e Trinchieri che si vede respingere dalla schiena di Sentinelli un tiro preciso dal limite. Al 12′ palla d’oro per Marchetti che fa suo un rimpallo e spara forte, bravo Petkovic a tuffarsi nei tempi giusti per dire no. Al 30′ occasionissima per il numero 7 vicentino che sbuca tra le maglie della difesa ospite e calcia un destro angolato, deviazione provvidenziale del marcatore e palla che termina di poco a lato del palo. Sugli sviluppi del corner ancora pari sfiorato con Simonato che svetta sopra tutti e di testa manda la sfera di poco sopra la traversa. Nel finale Mazzocco sfiora il 2 a 0 sfruttando un fallo netto non dato all’ArziChiampo e in pieno recupero Carlotto calcia sulla parte esterna della rete l’ultima palla utile prima del triplice fischio finale che premia il Padova.

Ore 21.00 – Sconfitta per Il Venezia del nuovo mister Michele Serena: 2-1 sul campo della Cremonese dopo che i lagunari erano passati in vantaggio con l’ex biancoscudato Andrea Raimondi.

Ore 20.30 – (VenetoGol) Il capitano scandisce la riscossa…Radenko Knezevic su calcio di rigore ha portato alla vittoria il Nogometni Klub Kras, ha consentito ai biancorossi di mr. Arcaba di sbancare il rettangolo di Mogliano Veneto e di vincere il primo confronto della stagione. Una partita dura giocata con grande impeto dalla formazione di mr. Feltrin che ha dato notevole filo da torcere ai bianco-rossi sloveni. Il gol del Kras maturato nella prima frazione è stato difeso con le unghie dai carsolini che alzanocosì l’asticella e respirano. Per l’union Pro è già tempo di ricorre al mercato di riparazione…
“Abbiamo disputato una buona partita, con una squadra molto corta, senza sbavature”, ha commentato il dirigente responsabile della Prima squadra del Kras Tullio Simeoni. “Da tempo cercavamo i tre punti che finalmente sono arrivati – prosegue Simeoni – in un incontro non bello, ma nel quale contava soprattutto cercare di ottenere la prima vittoria in campionato”. Da registrare tra gli ammoniti anche il difensore centrale Cvijanovic che salterà dunque il prossimo incontro di domenica a Repen contro il Fontanafredda.

Ore 20.00 – Gustavo “El Rulo” Ferretti ancora in testa alla classifica cannonieri grazie alle sei reti siglate prima dell’infortunio. Seguono a quota 5 Peluso (AltoVicentino), Corbanese (Belluno), Santi (Clodiense), Beccaro (Sacilese) e F. Furlan (Tamai).

Ore 19.30 – (Unione Triestina) L’Unione arriva all’appuntamento fondamentale contro l’Union Ripa con molti certotti. Senza Arvia, Fiore, Ventura e Giorgino, fermi per malanni fisici diversi, Lotti rimane fedele al 4-3-3 mostrando interpreti nuovi. Kabangu debutta in maglia alabardata e si colloca nella posizione di esterno destro del reparto offensivo. Giordano prima punta e Aquilani sulla sinistra completano il tridente giuliano. La classica difesa a quattro vede in Piscopo e Giannetti i pilastri centrali, a sinistra il confermatissimo Celli, mentre sull’esterno destro si rivede il giovane Morgavi. Proia detta i tempi davanti alla difesa con gli scudieri Gasparotto e Spadari leggermente più avanzati sulla linea mediana.
L’inizio di gara è favorevole agli ospiti: Mastellotto si divincola della doppia marcatura e impegna Di Piero con una parata a terra non semplice. La Triestina si affida alla velocità degli esterni per impensierire gli avversari e, dopo due buone discese di Kabangu, Aquilani si infila nello spazio lasciato dalla retroguardia nero verde ma viene anticipato da De Carli, tempestivo nel scegliere il tempo dell’uscita. L’Unione spinge alla ricerca della rete del vantaggio con Giordano, ma il pallonetto acrobatico del calabrese trova solo la parte esterna della rete. Una conclusione mancina di Andreolla fuori bersaglio e un pallonetto mal assestato di Mastellotto sono gli squilli finali dell’Union Ripa nella prima frazione di gioco. Al 45’ lo sgusciante Kabangu serve Aquilani appostato al limite dell’area; il pontino si gira con disinvoltura ma perde l’attimo per affondare il colpo decisivo.
L’avvio di ripresa sembra promettere bene per la Triestina, pericolosa con uno spunto di Giordano: il destro in corsa del ragazzo del 95 è centrale e De Carli lo blocca in due tempi. La partita viaggia sui binari dell’imprevedibilità e, al 6’, Di Piero salva la porta alabardata con un grande riflesso sul fendente di Brotto. Al 20’ il nuovo entrato Ponik si guadagna una punizione dal limite che De Marchi scaglia sopra la traversa difesa da Di Piero. A metà frazione Lotti si gioca la carta Ivo Bez, nel tentativo di far breccia nell’ordinata retroguardia neroverde. Dopo un’incursione solitaria di Kabangu è proprio il centravanti giuliano a sfiorare il palo con un colpo di testa troppo angolato. La doccia fredda in un “Rocco” già intirizzito arriva al 43’ quando Dassiè trova un pertugio in cui infilarsi: stop, girata e conclusione da manuale per il veneto che inchioda la Triestina alla quarta sconfitta consecutiva.

Ore 19.00 – Gli alabardati cambiano guida. E’ terremoto in casa Triestina dopo l’ennesima sconfitta (0-1 casalingo contro l’Union Ripa La Fenadora): l’allenatore Stefano Lotti ha difatti presentato le dimissioni, prontamente accettate dalla società. I giuliani approderanno dunque domenica 2 novembre all’ombra del Santo con un nuovo mister.

Ore 18.30 – (VenetoGol) Il Fontanafredda bussa tre volte, spicca nelle giocate in acrobazia e incamera tre punti pesanti nell’economia della classifica “out”. A referto i rossoneri non contano sull’apporto dello squalificato Luca Martini, mentre il centravanti Massimo De Martin nel corso della settimana scandito fa una faccia a faccia nello spogliatoio, ha preferito lasciare il gruppo. Mister De Pieri si è quindi dovuto dibattere nell’emergenza e nell’assegnare le maglie ha dovuto fare di necessità virtù, gettando nella mischia un paio di giovani che hanno ulteriormente abbassato l’età media dell’undici titolare. Esperienza di cui non ha fatto difetto il Dro sceso nel catino friulano con la formazione tipo. I gialloverdi prima di incrociare e di sfondare dalle parti di Malerba e compagni, si portano in dote nelle versioni esterne un’astinenza-gol di 270’. Il colpo d’occhio all’ “Omero Tognon” rispetto a quindici giorni prima (1800 presenze nell’esibizione contro il Biancoscudati Padova) alimenta un pizzico di malinconia nel monitorare la cornice di presenti in uno stadio che può ospitare quasi 6000 tifosi. L’imperativo del “Fontana” nell’affrontare una coinquilina del playout è di limare le sbavature e cancellare le disattenzioni affiorare nelle ultime quattro uscite coincise in altrettanti ko contro squadre di spessore…E’ una partita da vincere per il Fontanafredda che nella prima parte del match alquanto timoroso tende a controllare le mosse dei giallo-verdi privi in fase di spinta del laterale Maran. Al 25’ sul parziale svarione tattico in copertura dei friulani, il Dro mette in movimento nell’imbuto centrale il giovane Cremonini che infila in velocità nel cuore della difesa rossonera e fissa il vantaggio. L’astinenza trentina termina dopo 295’. Il pubblico del “Tognon” rumoreggia, ma prima del riposo riaffiora la carica dell’orgoglio nel “Fontana“ che in pochi minuti riacciuffa il match con il gol del pareggio di Alcantara (terzo annuale): sul taglio da sinistra a destra di Nastri, lo smilzo centravanti rossonero si alza in sospensione con leggero anticipo sull’uscita in presa di Bonomi (in ritardo…) e la girata rotola nella porta sguarnita. In avvio di ripresa il Fontanafredda pigia sull’acceleratore e Nastri sulla fascia sinistra si rivela una spina nel fianco per i gialloverdi che dopo 120” di gioco smarriscono l’equilibrio nella fase di copertura, la difesa non mette in pratica l’elementare diagonale, il cross da fondo campo dell’ex neroverde è una pennellata sul palo lungo per la girata di testa di Lauro Florean che infila il pallone a fil di montante. Per tutto il secondo tempo i rossoneri non hanno abboccato sul pressing ospite e al 44’ su azione di contropiede, l’esperto Florean fissa il gol della sicurezza.

Ore 18.00 – (VenetoGol) Incanalata la gara l’ “Alto” triplica il conto dei gol al 28’ da un’azione laterale (angolo) respinta da Rigo e finalizzata in gol dalla superba e precisa rovesciata di De Girolamo. E’ un monologo bianconero perché la difesa di casa non regge il confronto e al 35’ è Falomi a fare centro girando in rete da sottomisura la pennellata nei sedici metri di Peluso. Nel secondo tempo la gara si adagia, il ritmo scende visibilmente, l’ Altovicentino controlla la sfuriata di casa, ma al 16’ è Matteo Giglio a insaccare il gol della bandiera. E’ un gol che dà nuovo coraggio ai padroni di casa che tampinano con più convinzione la metà campo vicentina e l’entrata di Masiero garantisce maggiore forza nei sedici metri dove i ragazzi di Pasa cercano di spuntarla anche in acrobazia. Poche per la verità le occasioni da rete. Solo al 40’ la partita è sollecitata da una avanzata dell’Altovicentino: l’occasione è capitata sui piedi di Giglio che sulla corta respinta di Rigo con lo specchio della porta aperto alla correzione ha mancato la “manita” sparando il pallone sul Montello… A pochi minuti dall’epilogo Matteo Giglio da fuori ha beffato Logofatu con il bis personale (43’) e poi è stato sostituito dal giovane Biral.

Ore 17.50 – (VenetoGol) Montebelluna. L’Altovicentino non molla la presa e al “S. Vigilio” fa capire che la lotta con il Biancoscudati, continua… E’ una sfida che Enrico Cunico vive da ex. Il tecnico bianconero nell’occasione applica il tourn-over e nelle retrovie l’assenza del febbricitante Brandi porta a un mutamento nelle scelte degli under. Dalla cintola in su ritrovano una maglia da titolare Toledo e Falomi e queste scelte tattiche portano Roveretto, Giglio e Kabine a sedersi in panca dove si siede pure il “cervello” Cortesi. Lele Pasa sulla sponda del Montello gioca un po’ con i numeri, rilancia Scarpa in condizioni fisiche accettabili e sacrifica Masiero. La difesa è però il reparto più debilitato dalle assenze di Severgnini e Fabbian. E’ un Monte infarcito di under (sette), ma il tecnico dei “coreani” accetta la sfida a viso aperto contro la smaliziata truppa allestita dal “pres” Dalle Rive. Nell’impostazione tattica dell’Altovicentino, Toledo schierato al posto di Roveretto si allinea da subito ai due attaccanti e nei primi minuti è l’estrema destra l’elemento più sollecitato nel garantire la profondità al gioco bianconero. All’11’ dopo un paio di tentativi solo abbozzati e un corner privo di pericolosità, la formazione di mr. Cunico irrompe con una fiondata dal limite di Peluso che lascia di sale il proteso Rigo che nulla può. Nell’esercitare la pressione verso i pali di casa i bianconeri fanno sfoggio di una valida rotazione di palla che porta all’arretramento il baricentro del gioco dei “coreani” e l’ Alto” diventa irresistibile quando libera alla conclusione il micidiale destro di Peluso. L’ex Pistoiese messo il sigillo personale sul vantaggio, al 20’ offre al pubblico del S. Vigilio” una seconda chicca: l’ala rientra dalla sinistra e con un fendente di rara potenza mette i sigilli sui tre punti.

Ore 17.30 – Serie D girone D, i risultati delle padovane: Abano-Scandicci 0-0, Fortis Juventus-Thermal Abano 1-1, Este-Delta Porto Tolle 3-3, San Paolo-Rimini 1-4.

Ore 17.00 – Davide Mazzocco (centrocampista Padova): “Tre gol su tre fuori casa? Spero di ripetermi all’Euganeo, anche se esultare sotto la tribuna in trasferta è comunque appagante quanto farlo sotto alla Fattori! Oggi i complimenti vanno a tutta la squadra ed a tutto il gruppo, stiamo crescendo tutti insieme. Dedico il gol a Luca Formigoni che oggi non era convocato, siamo già molto amici”.

Ore 16.55 – Fabrizio De Poli (direttore sportivo Padova): “È senza dubbio la nostra peggior prestazione stagionale. Siamo stati bravi a portarla a casa, ma dobbiamo essere più pratici”.

Ore 16.50 – Matteo Nichele (centrocampista Padova): “Abbiamo sofferto, e non deve diventare un vizio! Petkovic ha salvato il risultato, permettendoci di portare a casa i tre punti. I tifosi? Non c’è più nulla da dire, basta fare un passo in campo e girarsi verso la tribuna per capire quanto grandi sono… Parlato ha saputo leggere a dovere la partita. I miei complimenti vanno ai giovani, perché si stanno comportando in maniera esemplare e non è affatto facile in una piazza simile”.

Ore 16.40 – Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “È stata una vittoria sofferta in una partita spigolosa. Magari non è stata una bella gara, ma l’importante era portare a casa i tre punti. Normalmente se trovo squadre che giocano anche noi ci esprimiamo al meglio, loro hanno messo la gara sulla spigolositá e ci sta. Ringrazio anche oggi il pubblico stupendo che abbiamo avuto al seguito. Quando ho preso il Padova non pensavo di avere questo seguito, adesso siamo saliti di livello e dobbuamo proseguire nel nostro cammino”.

Ore 16.35 – Carmine Parlato (allenatore Padova): “L’avevo detto in settimana che più vai avanti e più diventa difficile… Nel primo tempo la squadra era sciolta, nella ripresa meno ma un po’ di sofferenza ci può stare. Complimenti ai ragazzi perché siamo ad otto vittorie in altrettante partite! Dobbiamo tenere più alta la squadra nei secondi tempi. Ho cambiato modulo a partita in corso a centrocampo ed è arrivato il gol, poi nella ripresa però non siamo riusciti a ripeterci. Non va però dimenticato che anche oggi abbiamo chiuso con cinque Under e soprattutto non abbiamo preso gol, anche se qualche pericolo si poteva sicuramente evitare”.

Ore 16.20 – Finale ad Arzignano: ArziChiampo-Padova 0-1.

Ore 14.30 – (Trentino) Non ci sono “se” e “ma”: il Mori Santo Stefano oggi deve dimostrare che non è quello visto sette giorni fa a Sacile. Al “Comunale” arriva il Legnago Salus: la classifica dice che i veronesi sono una diretta rivale nella corsa verso la salvezza, ma il tecnico Davide Zoller mette i puntini sulle “i”. «Il Legnago è una squadra molto forte – spiega – che sino ad ora ha raccolto molto meno rispetto a quanto era lecito attendersi. Giocano un buon calcio, sempre palla a terra, e hanno individualità di tutto rispetto. Per noi sarà fondamentale ripartire con un risultato positivo. In settimana ci siamo confrontati serenamente: alcune squadre sono oggettivamente fuori dalla nostra portata, ma abbiamo l’obbligo di lottare sempre e comunque. Insomma, dobbiamo dare tutti di più». In settimana l’allenatore lagarino ha provato la difesa a cinque e oggi, quasi sicuramente, si affiderà ad un “blindatissimo” 5-4-1. Davanti a Rossatti la linea sarà composta da Igor Dossi e Concli sulle corsie esterne con capitan Cristelotti quinto difensore (una sorta di regista arretrato), mentre Manfrini e Crestani si dedicheranno a compiti di marcatura. In mezzo al campo esordio per il neoacquisto Calliari, che agirà da play con Sceffer a fianco, mentre Pozza e Tisi, sulle corsie esterne, avranno il compito di supportare Deimichei, unica punta di ruolo nello schieramento iniziale. Il Legnago Salus sarà privo del centrocampista Fonjock (l’elemento cardine della squadra), ma attenzione davanti a Viviani, Valente e al brasiliano Adriano: i primi due agiranno alle spalle dell’attaccante.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «Siamo determinati a vincere». Mister Max Parteli non nasconde minimamente le velleità di successo della sua Union Ripa La Fenadora (9 punti finora), ottava in classifica, impegnata oggi nella trasferta al Nereo Rocco contro la Triestina (2), penultima del girone C. «La loro posizione in classifica – spiega il tecnico neroverde – non rispecchia le potenzialità della squadra. Non meritano certo la posizione che occupano sia per capacità dei singoli che del collettivo. Tralasciando la gara con il Giorgione, persa 2-1 la settimana scorsa, hanno sempre giocato bene senza trovare il risultato. Purtroppo non vivono in un ambiente tranquillo (è stato deciso anche il silenzio stampa, ndr) condito anche da molte contestazioni da parte dei tifosi». Triestina in difficoltà quindi. «È una squadra che rispettiamo come tutti i nostri avversari. L’Union andrà a caccia dei tre punti, loro vorranno riscattarsi. Sarà una guerra». Quale modulo vedremo al Rocco? «Rimangono aperte tutte le possibilità. Ho variato i moduli fin qui utilizzati per proporre qualcosa di alternativo, devo comunque ancora scegliere in che direzione andare. Sono convinto che anche loro ci riserveranno qualche sorpresa e non voglio arrivare a Trieste impreparato». Si parla molto di dimensioni dei campi: il Rocco non è il Boscherai. «Lo scorso anno abbiamo avuto difficoltà a non subire l’effetto sorpresa derivato dallo giocare in uno stadio di serie A. I ragazzi ora bramano di giocare in quel campo o all’Euganeo di Padova, ogni giocatore sogna di fare 90 minuti in impianti come questi. Non è certo l’ampiezza del rettangolo di gioco a metterci in difficoltà».

Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) La Clodiense sale in Trentino nella tana del Mezzocorona (ore 14.30, arbitro Calì di Caltanissetta) per rimettersi in carreggiata dopo gli ultimi risultati non proprio positivi. Granata che ritrovano i difensori Davide Boscolo Berto e Francesco Tiozzo e l’allenatore Andrea Pagan, che hanno scontato i loro turni di squalifica. Non ci sarà, invece, Guglielmo Isotti (4 gol ieri con la juniores) fermato per due giornate dal giudice sportivo per il fallo di reazione che gli è costato l’espulsione nella gara con l’Arzignano. Giudice sportivo che, tra l’altro, ha inflitto un’ammenda di 1500 euro alla società per le ingiurie rivolte da un tifoso ad un assistente dell’arbitro. Tornando alla gara con il Mezzocorona, l’allenatore Pagan avrà a disposizione l’attaccante uruguaiano Urtiaga, mentre c’è qualche dubbio sul portiere Okroglic, infortunato ad un gomito. Non convocato nemmeno Fulchignoni, per una distorsione ad una caviglia. «Affrontiamo una squadra molto giovane» dice il tecnico granata «che in casa ha sempre pareggiato. Vogliamo ritrovare quel risultato che ci è mancato nelle ultime gare». Probabili formazioni. Mezzocorona: Zomer, Baldi, Appiah, Zentil, Folla, Misimi, Fochesato, Lorenzi, Caridi, Baltieri, Bentivoglio. A disposizione: Clementi, Magnanelli, Alouani, Gironimi, Filippin, Cristianelli, Minati, Holler, Baldo. Allenatore: Lomi. Clodiense: Okroglic, Pitteri, Boscolo Berto, Moretto, F. Tiozzo, Mazzetto, Casagrande, Piaggio, Pelizzer, Mastroianni, Santi. A disposizione: L. Tiozzo, Boscolo Gnolo, Boscolo Nata, Carlucci, Boscolo Gioachina, Olivieri, Chiozzotto, Morella, Urtiaga. Allenatore: Pagan.

Ore 14.00 – (Tribuna di Treviso) Giorgione a Belluno per allungare la striscia positiva, Union Pro e Montebelluna tra le mura amiche: i montelliani ricevono la corazzata Altovicentino, l’undici del Terraglio ospita il Kras Repen per il riscatto. Ottava di andata in serie D con il fischio d’inizio alle 14.30. MONTEBELLUNA. Match proibitivo per i biancocelesti contro la vicecapolista Altovicentino, allenata dall’ex Cunico (al S. Vigilio arbitra Nicoletti di Catanzaro). Assenze in difesa per mister Pasa, privo di Bressan, Semenzin (infortunati) e dello squalificato Severgnini. «Partita tosta, contro la compagine più forte insieme al Padova», osserva il tecnico, «Arriviamo dalla buona prestazione con il Ripa Fenadora e stiamo bene sia a livello fisico che mentale». La formazione (4-4-2): Rigo, Fabbian, Guzzo, Slongo, Biral, Gerini, Perosin, Nicoletti, Garbuio, Masiero, Giglio. UNION PRO. Scontro fra matricole a Mogliano, dove arriva un Kras Repen che non ha mai vinto ma detiene il record di pareggi (4). La “Pro”, imbattuta in casa, è reduce da tre partite senza gol fatti e la sfida con gli italo-sloveni può dare la svolta. «Non importa se devono ancora vincere quest’anno, è anche vero che hanno segnato più reti di noi, e occhio alla loro prestanza fisica: dovremo colpirli in velocità, ma davanti abbiamo scelte obbligate», spiega mister Feltrin, che farà a meno dell’influenzato Comin e in attacco potrebbe perdere pure Andrea Nobile per un’infiammazione muscolare. Out anche il giovane Checchin. Arbitra Pragliola di Terni. La formazione (4-3-3): Noè, Niero, Furlan, Rossi, Zanette, Trevisiol, Saitta, Serena, Basso, Visinoni, Casarotto. GIORGIONE. Trasferta insidiosa per i castellani, imbattuti da 4 turni e di scena a Belluno contro la terza forza del girone (gli ultimi 6 precedenti sono terminati tutti in pareggio). «È la gara più ideale che ci potesse capitare», osserva il tecnico Paganin, «I gialloblù sono la squadra che sviluppa il calcio migliore insieme alla Sacilese, ma ci permetterà di giocare e sarà un test impegnativo per capire a che punto siamo. Ciò che fa più piacere è la progressiva crescita dei nostri giovani: i risultati non sono venuti per caso». Due gli ex: Nenzi sulla sponda trevigiana e Miniati su quella bellunese, entrambi centrocampisti. Match affidato a un fischietto rosa, Maria Marotta di Sapri. Mister Paganin in difesa deve rinunciare a Dotti (risentimento muscolare) e non vuole rischiare Donè. Da valutare le condizioni del portiere Bevilacqua e di Favero, in attacco staffetta Episcopo-Podvorica. La formazione (4-3-3): Pazzaia, Prosdocimi, Vio, Fontana, Eberle, De Stefani, Giacomazzi, Mattioli, Episcopo, Baggio, Gazzola.

Ore 13.50 – (Messaggero Veneto) Il Tamai per scuotersi in casa, dove non ha ancora vinto, la Sacilese per rimanere sulla scia delle grandi. E’ il giorno del derby del Livenza, partita dalle forti motivazioni per entrambe. Non si presenta al meglio la formazione di De Agostini (che ieri ha compiuto 50 anni), con diversi giocatori acciaccati, mentre sarà senza il faro del centrocampo (Boscolo Papo) quella di Zironelli. Ma questa è una gara speciale e come tale non ammette alibi. Rivincita. De Agostini ancora non c’era. Ma diversi dei suoi giocatori sì. La scorsa stagione il doppio derby finì col punteggio di 10-1 per la Sacilese. Un’onta che oggi i mobilieri vorranno almeno in parte cancellare, dopo essere riusciti a eliminare i cugini dalla coppa Italia (1-0 a Sacile, gol di Zambon). «Proveremo a dare tutto – fa sapere mister De Agostini – nonostante la stanchezza per i molti impegni ravvicinati delle scorse settimane e le precarie condizioni di diversi giocatori. Un derby fa moltiplicare le forze». Mentre Zironelli dall’altra parte attenua l’accento sul passato: «Ciò che è successo l’anno scorso fa ormai parte della storia. Ora dobbiamo pensare a continuare la nostra striscia positiva . Sulla carta noi stiamo meglio, ma in un derby i pronostici non contano nulla». Entrambe le squadre stanno vivendo un buon momento: 8 punti nelle ultime quattro partite per il Tamai, 3 vittorie di fila per l’ancora imbattuta Sacilese. Ultimissime. De Agostini in emergenza: assenti Colombera, Sellan e Ursella. Non al meglio Davide e Federico Furlan, e Bolzon. Si va verso la conferma dell’undici che fermato sullo 0-0 il Kras domenica scorsa, ma con alcuni giocatori chiamati a stringere i denti. Zironelli non avrà Boscolo Papo (al suo posto Grion), squalificato, e pare intenzionato a schierare una formazione molto offensiva, con le solite 3 punte e due esterni di spinta come Beccia da una parte e Pederiva (sorpresa) dall’altra. Sacilese tutta d’attacco, per difendere la palma di squadra più prolifica del girone. Da vincere. A pochi chilometri dal derby, un’altra gara delicatissima. Il Fontanafredda, dopo 4 ko di fila, ospita il Dro, rivale diretta nella corsa salvezza. Rossoneri scossi in settimana dal caso De Martin (risoluzione consensuale), ma desiderosi di voltare pagina. «Gara fondamentale – fa sapere il ds Renzo Nadin –, ma non dovremo avere fretta di segnare». Probabile 4-3-3: Vicario; Ortolan, Malerba, Ianneo, Zorzetto; Tellan, Tonizzo, Nastri; Alcantara, Florean, Grotto.

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «Belluno, attento: aver giocato bene a Padova non significa che la vittoria col Giorgione sarà automatica». Roberto Vecchiato mette in guardia i suoi: dopo il primo stop in campionato, maturato all’Euganeo con la capolista biancoscudata, i gialloblù ripartono dal polisportivo (ore 14.30, arbitra una donna: Maria Marotta di Sapri). E da un avversario giovane, smaliziato e in striscia positiva da quattro turni. Mister, la sconfitta di misura di domenica scorsa potrebbe lasciare strascichi? «Questo lo dirà il campo. Tuttavia, in settimana ho visto i ragazzi tranquilli. Mancherà Sommacal per squalifica, anche se abbiamo recuperato Prünster: Julian sta bene, ma devo valutare se la sua condizione è sufficiente. In ogni caso, contro il Giorgione bisognerà soltanto vincere: è importante ritrovare continuità di risultati». Dopo la trasferta di Padova, qual è il sentimento dominante? «Orgoglio per aver giocato alla pari con una grande squadra, ma anche amarezza per aver perso. La realtà è che abbiamo sbagliato tanto quanto loro: solo che il Padova ne ha approfittato, noi no. Sono stati più cinici». E ora sotto con il Giorgione. «Buonissima squadra, con tre giocatori davanti di assoluto valore per questa categoria. Lottano per la salvezza, ma sono ricchi di elementi con tanta voglia di emergere». Teme questa partita? «Un po’ la temo perché so che non sarà semplice, né immediato conquistare i tre punti. E il fatto di aver vinto sei partite su sette può indurre qualcuno a credere che il Giorgione si può battere facilmente. Non è così». Sente di avere in mano un gruppo che vale l’alta classifica? «Sì, lo dicono i numeri: siamo tra le prime quattro e la quinta è lontana 7 lunghezze. Abbiamo dimostrato di essere fra le più forti del campionato e nessuno ci ha mai regalato nulla».

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Montebelluna – Altovicentino: è amarcord Cunico. Non sarà una gara come tutte le altre, ma avrà un sapore del tutto particolare quella che oggi (fischio d´inizio fissato per le ore 15; direzione arbitrale affidata a Nicoletti della sezione di Catanzaro coadiuvato dagli assistenti Sciammarella e Zangara) vedrà opposte la compagine biancoblu a quella bianconerorossoazzurra per il tecnico vicentino Enrico Cunico. L´allenatore di Caldogno nella stagione sportiva 2009-2010 guidò infatti la compagine trevigiana, sfiorando addirittura i playoff, prima di spiccare il volo alla volta di Venezia. «A Montebelluna ho avuto modo di stringere diverse amicizie e conservo un fantastico ricordo visto che tra l´altro – spiega Enrico Cunico – durante quel campionato siamo riusciti a fare il record di punti nella storia del club in Serie D». Giusto sfogliare l´album dei ricordi soprattutto se piacevoli, ma oggi dal fischio d´inizio del match tutto questo verrà accantonato…almeno per novanta minuti; in palio infatti ci saranno altri tre punti in ottica Lega Pro che sicuramente Giglio e compagni vorranno fare loro, dopo aver conquistato il secondo posto. «Dovremo prestare massima attenzione – dichiara il tecnico dell´Altovicentino – soprattutto al fraseggio in quanto il Montebelluna, una squadra che seppur giovane è navigata in categoria, adotta un gioco molto aggressivo, punta tanto sulla corsa e può mettere in difficoltà chiunque. Noi stiamo crescendo di partita in partita soprattutto dal punto di vista mentale e della forza del gruppo: un aspetto molto importante e che mi fa essere fiducioso anche in ottica futura». Detto che l´Altovicentino oggi non potrà disporre di Brandi perché febbricitante, è inevitabile che tutti in casa biancorossonerozzurra sperino in un aiuto da parte dei cugini dell´Arzichiampo oggi impegnati con la capolista Padova. «Non dobbiamo guardare agli altri – chiude l´allenatore – ma solo al nostro percorso visto che tra l´altro siamo ancora all´inizio; ovvio però che un piccolo scherzetto da parte dei giallocelesti nei confronti del Padova non ci dispiacerebbe».

Ore 13.20 – (Gazzettino) Este per il riscatto, Abano, San Paolo e Thermal per la continuità oggi alle 14.30 nella nona giornata di campionato. ESTE. Sfida di cartello al Nuovo Comunale con il Delta Porto Tolle che insegue i giallorossi a due lunghezze. L’Este deve farsi perdonare il passo falso con l’Imolese. «È un campionato molto equilibrato e dobbiamo guardare a noi – afferma Gianluca Zattarin – Siamo un gruppo giovane e quando affronti squadre di grande esperienza come il Delta devi sbagliare il meno possibile. Occorre fare una prestazione quasi perfetta. Di sicuro non mancheranno le motivazioni quando giochi una gara come questa, con un avversario che per potenzialità è il più forte del campionato». Il ko con l’Imolese è alle spalle, anche se Zattarin puntualizza. «Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto mentale e caratteriale, ma certe cose non le voglio più vedere». Sempre ai box Bonazzoli, al quale si aggiunge sempre per squalifica Marotti. Torna dopo il turno di stop Rubbo, pronto a riprendere il suo posto a centrocampo. ABANO. Se la vede allo stadio delle Terme con lo Scandicci: l’obiettivo è quello di dare continuità per restare aggrappato al treno di testa. «Dobbiamo cercare di dare il massimo – esordisce Massimiliano De Mozzi – anche se è stata una settimana difficile dato che ci mancheranno quattro giocatori. Bisogna fare di necessità virtù e cambiare qualcosa: ho provato due sistemi diversi, vediamo come va la partita. Cercheremo comunque di fare del nostro meglio». Quanto agli assenti la lista include Bortolotto che dopo l’operazione al timpano non ha avuto ancora il via libera per giocare, Franceschini ha rimediato sette giorni fa uno stiramento al collaterale (previsti 15 giorni di stop), Ballarin ha accusato un risentimento muscolare in settimana (15-20 giorni) e Bilato è stato fermato precauzionalmente per un problama al ginocchio. SAN PAOLO. Affronta all’Euganeo il Rimini. Dopo le ultime due vittorie di fila, la parola d’ordine è allungare la serie utile per continuare la risalita in classifica. Ecco Damiano Longhi. «I successi hanno dato entusiasmo, dobbiamo sfruttare il momento per dare continuità ai risultati, vincendo se possibile. Affrontiamo una squadra che è stata costruita per vincere, anche se finora ha incontrato qualche difficoltà: segna molto, ma subisce anche molto. Dobbiamo cercare di essere propositivi». Longhi dovrebbe schierare lo stesso undici che ha piegato il Ribelle, con la sola novità di Villatora al posto di Gomiero. Tesserato il nuovo attaccante Sedivec, che però non è ancora disponibile per questioni burocratiche. «Spero che sia tutto a posto per la prossima settimana» aggiunge Longhi. Prima della partita verranno presentate le squadre del settore giovanile. THERMAL. Rinfrancato dal ritorno al successo con il Mezzolara, va a fare visita alla Fortis Juventus. «È stato importante avere ritrovato la vittoria dopo un periodo un po’ difficile – spiega Vinicio Bisioli – Ci ha dato una bella iniezione di fiducia e più di consapevolezza su quello che possiamo fare. Per vincere bisogna restare concentrati al massimo, dato che ogni distrazione può costare cara». Passando alla squadra, ai box Luccon, Scarmato e Neagu, mentre Raffa è a mezzo servizio.

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) La risalita è appena iniziata. La vittoria di domenica scorsa con il Mezzolara, acciuffata dopo quattro sconfitte consecutive, ha iniettato una bella botta di vita nelle gambe dei giocatori della Thermal, che oggi affronterà la Fortis Juventus in trasferta (alle 14.30, arbitro Matteo Gualtieri di Asti), formazione di medio alta classifica, reduce da un’autentica batosta, sofferta non più di sette giorni fa contro il Romagna Centro. Allo stadio Romanelli di Borgo San Lorenzo, andrà in scena un match combattutissimo per esigenze di morale e classifica. La Thermal, nello specifico, ci sta vedendo un po’ più chiaro dopo un periodo di appannamento generale: squalifiche, infortuni e piccoli sfoghi avevano completamente oscurato i fasti della passata stagione, vissuta da protagonista. La prestazione tutto cuore di Mezzolara, però, ha ridato entusiasmo, confermando di fatto che i rossoverdi sono tutt’altro che spacciati. L’infermeria, pian piano, si sta svuotando, anche se in tribuna ci saranno i “soliti” quattro, Scarmato, Banzato, Lucon e Neagu, sulla via del recupero. Insomma, mister Vinicio Bisioli avrà qualche problema di formazione in meno e potrà schierare un undici senza cerotti o fasciature strette. La Fortis Juventus, dicevamo, sarà un’avversaria tosta: tanti i giovanissimi a disposizione del tecnico Vitaliano Bonuccelli, ex attaccante di Pisa, Viareggio e Alessandria, da Bolognesi, portiere prelevato dalla Primavera dell’Empoli di cui si parla gran bene, al centrocampista classe 1997 Donatini, ex Fiorentina, passando per l’esperto Michele Fusi, alla quinta stagione nel Mugello.

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Due vittorie nelle ultime due gare ed ecco che il calendario ti mette alla prova. Sul serio, stavolta: dopo aver battuto Montemurlo e Ribelle, l’Atletico San Paolo torna all’Euganeo e si prepara al trittico terribile. Si comincia oggi alle 14.30 con l’arrivo del quotatissimo Rimini, gradevole antipasto in vista delle abbuffate nel derby della settimana prossima contro la Thermal e la successiva sfida casalinga con la Correggese. «Tre partite toste», ammette Damiano Longhi, «Ma in questo momento sia fisicamente che mentalmente stiamo bene, e dobbiamo approfittarne». Il San Paolo è riuscito a trovare la quadratura dopo un inizio difficile, mentre i romagnoli, corazzata costruita per il salto di categoria, troppe volte hanno steccato in questo inizio di stagione: «Andiamo a giocare contro una corazzata che fino ad ora ha ottenuto risultati altalenanti. Dovremo essere bravi a non dar loro campo, a stare corti e ad aggredirli, per poi cercare di sfruttare le occasioni che potrebbero capitarci quando il campo si aprirà. Loro sono una grande squadra, ma noi dobbiamo sfruttare questo momento positivo e non adagiarci dopo le due vittorie consecutive, perché ci faremmo del male da soli». Ancora assenti Milani, Rebecca e Cristaldi, Longhi conferma il 4-4-2 vittorioso col Ribelle con l’unica eccezione di Villatora che rileverà Gomiero sulla corsia di sinistra. non ci sarà il nuovo acquisto, Jaroslav Sedivec, il cui tesseramento verrà formalizzato in settimana: «Tecnicamente è un giocatore che non deve dimostrare nulla, il suo curriculum parla da solo. Però ha personalità, carattere e qualità, e potrà darci una grossa mano: spero di averlo a disposizione dalla prossima settimana in modo da averlo per il derby».

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) Ma ve lo immaginate? Se a Formigine invece di un pareggio fossero arrivati i tre punti, oggi staremmo parlando di un Abano neopromosso in serie D dopo trent’anni e subito secondo in classifica. Con tre vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta, i neroverdi sono ancora lì, in piena zona playoff, a un passo dal podio e con la spensieratezza di chi può permettersi, senza troppi patemi, anche di uscire dalle zone nobili pur rimanendo sempre in linea con gli obiettivi. «Domenica scorsa avremmo anche potuto vincerla», ammette il tecnico Massimiliano De Mozzi, “Ma c’è mancato quel qualcosa in più che abbiamo messo in campo per esempio contro la Correggese. Per noi non è sempre facile: qualche assenza di peso, qualche altro cambio in formazione, in questa squadra non c’è molta continuità nell’undici titolare ma sono l’allenatore dell’Abano, e qui è necessario che ognuno abbia le sue chance». Le primissime posizioni fanno gola a tutti (a maggior ragione con lo scontro Este-Delta a pochi chilometri di distanza…) e la possibilità di un altro balzo c’è. A patto, circostanza da non sottovalutare, che l’undici aponense faccia il suo contro uno Scandicci che tutto è meno che formazione arrendevole: «Sarà ancora più dura di domenica scorsa», avverte l’allenatore, «Incontriamo una squadra forte, a dispetto della posizione di classifica che occupa. Lo Scandicci ha giocatori importanti, da Cubillos che conosco molto bene, ha Carnevale, uno che l’anno scorso ha messo insieme 21 reti con la Fortis Juventus. È una squadra da primi posti: l’importante è tenere duro». Perché oltre a dover fronteggiare la seconda gara consecutiva senza Bortolotto, De Mozzi deve fare a meno anche di Franceschini, Baccarin e Bilato, quattro potenziali titolari: «Portiamo in panchina un ‘97 e due ‘98, siamo un po’ in difficoltà nel numero e nelle scelte, ma se riusciamo a cavarcela in queste condizioni, allora vorrà dire che qui c’è davvero qualcosa di buono. Nonostante le difficoltà, dobbiamo pensare solo a conquistare i tre punti, in qualsiasi modo. Finora abbiamo raccolto i punti che ci siamo meritati, e abbiamo sempre offerto delle buone prestazioni. Chissà, magari se avessimo giocato le partite casalinghe sempre nel nostro stadio a quest’ora saremmo ancora più su…».

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Per i giallorossi, sarà la sfida più importante della prima tranche di campionato. Oggi al Nuovo Stadio di Este arriverà il Delta Porto Tolle (calcio d’inizio alle 14.30, arbitro Giorgio Ermanno Minafra di Roma 2), formazione retrocessa dalla Lega Pro ma intenzionata a tornarci presto. Una squadra, quella rodigina, attrezzata per vincere il campionato col sigaro in bocca nonostante le sconfitte che ne hanno rallentato la marcia (Virtus Castelfranco e Fiorenzuola). L’Este, dal canto suo, dovrà riscattare i ko contro le modeste Formigine e Imolese, interrotti dall’unico acuto di Scandicci. Tutto questo nelle ultime tre settimane, in cui capitan Lelj e compagni hanno lievemente mollato la presa sulla testa della classifica, occupata proprio dall’Este con un punto di vantaggio su Piacenza e Fiorenzuola e due sui ragazzi di Luca Tiozzo, il cui posto sulla panca biancazzurra sembrerebbe a rischio. Battere il Delta rappresenterebbe dunque il segnale che l’Este può stare nel gruppo delle migliori e giocarsi ad armi pari il salto in Lega Pro, un obiettivo – c’è da dire – mai annunciato dalla dirigenza giallorossa. «Affronteremo la squadra più forte del girone» avverte il tecnico dell’Este Gianluca Zattarin. «Mister Tiozzo ha a disposizione una corazzata, composta da giocatori fortissimi, in campo e in panchina». Le ultime prestazioni della truppa atestina, però, non hanno convinto. «Nelle ultime uscite abbiamo commesso errori sotto vari profili» aggiunge. «Contro giocatori come Cozzolino, Laurenti o Baldrocco, pronto a subentrare, dovremo giocare la partita perfetta». Non saranno della partita Emiliano Bonazzoli, squalificato, e Tulio Marotti espulso per doppia ammonizione domenica scorsa a Imola. Al suo posto, in coppia con Meneghello, dovrebbe giocare l’ex San Paolo Federico Gal.

Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) Il P-day è arrivato. Oggi sul verde del Dal Molin (calcio d´inizio alle 14.30) sarà Arzichiampo-Padova. È qui la festa, con 1400 spettatori attesi sugli spalti (e pure in piedi). Ed è qui anche la testa della Banda Beggio, che da perdere ha certamente meno dei colleghi guidati da Carmine Parlato, intenti e attenti a difendere primato in classifica e imbattibilità (l´ottava vittoria di fila eguaglierebbe quella della stagione 2000-2001, in C2). Nella prevendita riservata ai tifosi biancoscudati, i 600 biglietti messi a disposizione si sono volatilizzati come secondo aspettative. Oggi, a partire dalle 12.30, la biglietteria del Dal Molin aprirà i battenti: ancora 400 tagliandi a disposizione per i padovani (200 dei quali disponibili per il parterre a ridosso delle gradinate), altrettanti ne sono stati riservati al pubblico di casa. DAL CAMPO. «Il Padova arriverà carico, ha da difendere il primato e avrà il supporto ma anche la pressione del suo pubblico. Noi siamo gente abituata a partire dal basso. Ma non siamo arrivati fin qui solo con le ripartenze: sappiamo attaccare e faremo la nostra partita». Poche parole ma buone, quelle di Paolo Beggio. Che più che nelle chiacchiere ha la testa su alcuni nodi da sciogliere. Ballottaggi in vista, nelle cuciture del suo 4-3-3: Azzolini o Simonato in mediana? E poi, qualche metro più avanti, c´è da scegliere tra Marchetti e Fracaro. Paura? No, consapevolezza. «Prendendoli reparto per reparto, hanno ovunque buone individualità. Quando allenavo a Sarego, ero rimasto colpito da Nichele e Segato». Non ci sarà Ferretti. Sollievo? «Sarebbe stato bello vedere il duello tra i due argentini, lui e Trinchieri. Ma diciamo che l´importante è che ci sia Martin». Detto di Ferretti, che non sarà della partita come Dionisi, il Padova ha però recuperato Sentinelli. Assieme a lui, tornerà disponibile anche Segato: il mediano si è infatti visto ridurre la squalifica da tre a due giornate, e Parlato non ha perso tempo nel provarlo prima con Nichele (interno sinistro) e Mazzocco (interno destro), e poi davanti alla difesa con Nichele nel 4-2-3-1, con la linea a tre formata da Mazzocco, Ilari e Cunico dietro a Tiboni.

Ore 12.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Petkovic; Busetto, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Segato, Nichele; Cunico; Ilari, Tiboni.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Dopo sette vittorie di fila, insegue l’ennesimo record. Il tecnico fa un gesto di scongiuro, e replica. «Fa piacere, ma dobbiamo pensare al nostro percorso. Bisogna fare più punti possibile e di conseguenza anche le statistiche migliorano. Per ora va bene, ma non dimentichiamo che tutti ci aspettano al varco. Il pericolo è dietro l’angolo, alziamo la concentrazione e facciamo in modo di essere pratici». La squadra la segue sempre per filo e per segno. «Cerco di dare organizzazione, idee chiare e non avere tanti fronzoli per la testa. Ogni allenatore deve fare valere il suo carattere e le sue decisioni, poi ogni tanto spetta a me essere un po’ elastico per andare a soddisfare qualche loro desiderio». Passando alla formazione, si profila lo stesso undici che ha sconfitto il Belluno, con il possibile ritorno di Segato al posto di Bedin. «Rientra un giocatore importante, anche se Bedin ha fatto bene in queste due partite. È l’unico dubbio? In linea di massima sì. Nelle ultime prestazioni i ragazzi hanno fatto il loro dovere ed è giusto che dia continuità a quei giocatori che stanno dimostrando di attuare le cose che chiedo a loro».

Ore 11.40 – (Gazzettino) «Vediamo come siamo messi alla fine del girone d’andata, è inutile parlare e ripetere sempre le stesse cose. Pedaliamo e cerchiamo di fare più punti possibile. Ripeto, grande rispetto per l’Arzignano, ma vogliamo fare la prestazione». I vicentini sono reduci dal successo 3-1 sul campo della Clodiense. «Non è mai facile vincere a Chioggia. È una squadra molto fisica con alcuni giocatori esperti come Beghin e Trinchieri, e in mezzo al campo hanno elementi che hanno fatto la serie C come Tecchio e Roverato (indisponibile, ndr) e giovani buoni. Ciò che si nota è che prendono pochi gol, quindi troveremo una difesa molto ermetica che lavora bene in tutti i reparti. Non sarà facile segnare, la testa dovrà essere più veloce e dovremo essere più pratici del solito». Vuole vedere maggiore cinismo? «In ogni squadra ci sono pregi e difetti, importante è nascondere questi ultimi ogni domenica. Portiamo a casa i tre punti, il resto conta poco. Ma cosa si può dire a questi ragazzi: tanto di cappello. Ci aspetta un banco di prova importante per tutti noi perché più si va avanti e più diventa difficile. Cerchiamo di alzare l’asticella».

Ore 11.30 – (Gazzettino) Per la prima volta in questa stagione il Padova scende in campo da capolista solitaria con una dote di sette vittorie consecutive, nell’auspicio che questa sera il percorso netto possa annoverare l’ottava perla. C’è da fare i conti con l’Arzignano Chiampo, staccato di dodici lunghezze in classifica, ma con un dato significativo: appena sette gol incassati (due in più dei biancoscudati) che la dicono lunga sul fatto che la trasferta in terra vicentina non si preannuncia una passeggiata. Carmine Parlato questo lo sa, tanto da tenere alto il livello di guardia dei suoi. «È una partita nella quale dobbiamo stare molto, molto attenti, anche se dobbiamo giocare da Padova e interpretarla con la testa giusta. Andiamo ad Arzignano avendo grande rispetto per loro, e allo stesso tempo dobbiamo fare valere le nostre qualità. Più si va avanti e più diventa difficile, tutti ci aspettano e bisogna fare in modo di dare qualcosa in più. Prepariamoci a un’altra battaglia». Può cambiare qualcosa per l’Arzignano il fatto di incontrare un Padova al comando da solo in classifica? «Mi auguro che i ragazzi abbiano capito che ancora non abbiamo fatto niente».

Ore 11.20 – (Gazzettino) «Saremo carichi e agguerriti per fermare la corsa del Padova e, perchè no, fare un piacere all’amico Dalle Rive», ossia il patron dell’Altovicentino. A parlare è il presidente Lino Chilese dell’Arzignano Chiampo in vista della sfida ai biancoscudati. «Sarà una bellissima giornata di calcio contro una squadra che farà di tutto per continuare la sua striscia positiva. I ragazzi sono carichi e desiderosi di confrontarsi alla pari della corazzata Padova». Sulla stessa lunghezza d’onda è il pensiero del bomber argentino Martin Trinchieri:«Partite come questa ti danno stimoli anche senza cercarli, sarà bello giocare davanti a una tribuna piena. Abbiamo lavorato bene in settimana, le ultime due vittorie ci hanno dato morale e una spinta in più per fare bene in questa sfida delicatissima, faremo di tutto per portare a casa dei punti. Cercheremo di fare la nostra partita a viso aperto senza chiuderci. Dobbiamo stare uniti e compatti, e osare». Ai box rimane solo Roverato che sta recuperando da un problema muscolare, per il resto Beggio avrà l’imbarazzo della scelta su chi mandare in campo.

Ore 11.10 – (Gazzettino) L’ondata dei mille è pronta a partire per Arzignano. Come prevedibile, tra venerdì e ieri è andata esaurita la dotazione di 600 biglietti per il settore ospiti dello stadio vicentino in prevendita a Padova. A disposizione dei tifosi biancoscudati ne restano dunque ulteriori 400 (costo 10 euro) di cui la metà per i parterre, acquistabili direttamente ai botteghini dello stadio Dal Molin a partire dalle 12.30. I cancelli aprono alle 13. Gli ultras si muoveranno in auto e danno appuntamento alle 11 nella loro sede in via Galilei 50 a Rubano. Per posteggiare la macchina la società locale consiglia il parcheggio Destra-Chiampo in via Tiro a segno con 200 posti auto disponibili. In alternativa il posteggio di via Consolini, davanti alla biglietteria ospiti, (150 posti) e quello di viale dello sport con 80 posti. Padova nettamente favorito per l’agenzia Snai di piazzale stazione che quota il segno 2 a 1,70, il successo dei vicentini a 7 e il pareggio a 3,80. E il clima di grande entusiasmo che oggi si vivrà ad Arzignano è lo stesso che ha caratterizzato venerdì sera l’assemblea dei club Aicb a cui sono intervenuti anche il presidente Giuseppe Bergamin e il vice Edoardo Bonetto. A differenza di quanto avveniva in passato, niente richieste di spiegazioni o critiche nel corso dell’incontro, ma solo applausi, ringraziamenti e incoraggiamenti alla nuova società.

Ore 10.50 – Ricordiamo che allo stadio “Dal Molin” saranno in vendita dalle ore 12.30 gli altri 400 biglietti per il settore riservato ai tifosi biancoscudati. La partita inizierà alle ore 14.30

Ore 10.30 – (Mattino di Padova, il punto di Stefano Volpe dal titolo “Servono cinismo e scaramanzia oltre che fortuna”) Se c’è un fattore che ha contraddistinto in queste settimane il cammino biancoscudato, questo è la scaramanzia. Il presidente Bergamin che segue la partita dall’Euganeo, sempre nello stesso punto, da solo, defilato. Papà e figlio Bonetto che compiono gli stessi riti nel weekend e da agosto si vestono sempre allo stesso modo la domenica. Carmine Parlato che non potrebbe mai scendere in campo senza la sciarpa biancoscudata legata alla mano. Fa parte del gioco e allora adeguiamoci anche noi, armandoci di amuleti, prima di sviluppare i possibili temi di giornata. Si perché, oltre a poter centrare l’ennesimo record di stagione (vincendo ad Arzignano Parlato eguaglierebbe il primato di Varrella come striscia di vittorie più lunga con il Padova), oggi i biancoscudati hanno l’opportunità di provare la prima mini fuga. Belluno e Altovicentino, infatti, sono attesa da due scontri con due tra le squadre più in forma del momento. I vicentini vanno a Montebelluna, contro una formazione che sogna di inserirsi in zona playoff, mentre il Belluno ospita un Giorgione in grande crescita e dovrà dimostrare di aver attutito senza danni il ko dell’Euganeo. Un passo falso sarebbe più che gradito dalle parti di viale Rocco, a patto di non sottovalutare troppo l’impegno con l’Arzignano. Anche perché, quello del “Dal Molin”, rappresenta un bel banco di prova per un Padova, fin qui invincibile, ma quasi mai in grado di esprimere la propria netta superiorità nell’arco di tutti i novanta minuti. Se c’è una cosa che Cunico e compagni devono migliorare è il cinismo sotto porta, la capacità di chiudere le partite senza arrivare alla fine con troppi patemi. Oggi dovranno dimostrare di aver imparato la lezione e sarà molto importante contro una squadra che finora ha subito soltanto sette gol e vanta la miglior difesa del campionato, se si escludono le prime tre che stanno dominando la stagione.

Ore 10.20 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Petkovic; Busetto, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Segato, Nichele; Cunico; Ilari, Tiboni.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Chi vi troverete di fronte, questo pomeriggio? «L’Arzignano è una squadra tosta, domenica scorsa ha ottenuto un grande risultato su un campo difficile come quello di Chioggia. È una formazione molto fisica, con giocatori esperti in tutti i reparti, ed è soprattutto una squadra che sin qui ha preso pochissimi gol: otto reti subite e sette gol fatti, ciò significa che hanno una difesa ermetica e un undici equilibrato e compatto». Cosa dovrà fare il Padova per superarla? «Dovremo semplicemente essere ancora più pratici del solito: non sarà facile segnare». Spera di abbattere l’ennesimo record? «I record fanno piacere, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro percorso. Se riusciamo a fare più punti possibili, le statistiche ci daranno ragione e finora è andata bene. Ma il pericolo è dietro l’angolo. La squadra. Confermato il 4-3-1-2 che ha battuto il Belluno, con l’unico ballottaggio tra Segato e Bedin a centrocampo. Assenti ancora i vari Ferretti, Denè, Bruzzi e Dionisi: tutti e quattro dovrebbero tornare disponibili contro la Triestina, tra una settimana.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Lo sa bene anche Carmine Parlato, che non si scompone di fronte ai record e mette in riga i suoi in vista di ogni gara: «Tanto di cappello per quel che si è fatto finora, ma il Padova non ha fatto ancora niente». Il tecnico partenopeo pretende di più. Dai suoi giocatori, in primis: «Quello di oggi è un banco di prova importante», spiega, «Più si va avanti e più il campionato diventa difficile, dobbiamo riuscire ad alzare l’asticella: ad Arzignano dovremo giocare da Padova, ma stare molto attenti. Dobbiamo interpretare bene la partita, con la testa giusta, perché ormai tutti ci aspettano al varco. È inutile stare a parlare con la solita retorica: pedaliamo e cerchiamo di fare la prestazione, vedremo se saranno capaci di essere più bravi di noi». La corte d’appello Figc le ha restituito Segato. Ora la scelta tocca a lei. «Rientra un giocatore importante, è vero, ma Matteo Bedin in queste due partite nelle quali l’ha sostituito ha fatto davvero bene. Mi prendo le ultime ventiquattro ore per decidere chi dei due schierare a centrocampo, e in linea di massima questo è l’unico dubbio che ho. La maggior parte dei ragazzi ha fatto il proprio dovere nelle ultime partite ed è giusto dare continuità a chi sa già fare ciò che chiedo».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ora che i record sono quasi del tutto abbattuti, ora che la classifica vede tutte e diciassette le avversarie costrette a inseguire in classifica, viene la parte più difficile. Perché il calcio è un po’ come una gara ciclistica: cercare di correre in scia a un avversario non è difficile, è sempre chi tira il gruppo a dover spendere maggiori energie. Dopo aver battuto anche il Belluno, il Padova dei record sbarca ad Arzignano puntando all’ottava meraviglia del suo e inizio di stagione. Con una vittoria, Carmine Parlato eguaglierebbe la miglior striscia di successi della storia del Padova, detenuta sinora dai biancoscudati di Franco Varrella della stagione 2000/2001 in serie C/2. Il problema è che dopo sette vittorie su sette e la conquista del primo posto solitario, da oggi comincia un campionato diverso. «Per la legge dei grandi numeri, ogni settimana ci avviciniamo sempre di più a una battuta d’arresto che, gioco forza, prima o poi arriverà, a meno che non riusciamo a vincerle tutte da qui a fine campionato». Il presidente Bergamin non fa che ripeterselo da giorni e la tensione pre gara cresce con il passare del tempo.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Una sola assenza tra le fila dell’ArzignanoChiampo. Ha l’imbarazzo della scelta Paolo Beggio, allenatore del vicentini capaci di effettuare in due anni il doppio salto dalla Promozione alle serie D, e che oggi sarà costretta a fare a meno del centrocampista Roverato, alle prese con un guaio muscolare. Al centro dell’attacco ci sarà invece bomber Martin Trinchieri, pienamente recuperato dopo i problemi di inizio stagione. «I ragazzi sono carichi e desiderosi di confrontarsi con la corazzata Padova», ha annunciato il presidente Lino Chilese. «Saremo carichi e agguerriti per fermare la loro corsa e, perché no, fare un piacere all’amico Dalle Rive (il presidente dell’Atlovicentino che segue a ruota in classifica i biancoscudati)».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) I numeri sono ancora imponenti: i seicento biglietti disponibili in prevendita negli ultimi due giorni sono stati tutti staccati, e oggi io, prima della gara, si replica. Oggi pomeriggio, allo stadio “Dal Molin” di Arzignano, saranno ancora tantissimi i tifosi biancoscudati presenti a sostegno della squadra di Parlato: sicuramente almeno seicento, pari a coloro che hanno acquistato i tagliandi all’Euganeo negli ultimi due giorni, ma forse anche vicini al migliaio. Alle biglietterie dello stadio, infatti, verranno messi a disposizione gli ultimi 400 tagliandi per i tifosi biancoscudati: i botteghini apriranno alle 12.30, a mezz’ora dall’apertura dei cancelli. Dentro e fuori l’impianto, grande spiegamento di forze per far fronte all’invasione padovana: le ambulanze saranno disposte all’interno e all’esterno dello stadio, mentre le forze dell’ordine saranno supportate dai volontari della Protezione Civile. Indicazioni. Quella di Arzignano è una delle trasferte più brevi della stagione. Poco più di 50 chilometri partendo da Padova, in gran parte lungo l’autostrada A4. Prendendo l’uscita di Montecchio Maggiore, dopo Vicenza, è necessario continuare lungo la strada regionale 11 in direzione Recoaro, e proseguendo quindi lungo la provinciale 1 per Montecchio/Arzignano. Lo stadio “Dal Molin” si trova nel centro del paese, in via Consolini. I parcheggi sono in via Tiro a segno (200 posti auto a pochi minuti a piedi dallo stadio – consigliato), via Consolini (150 posti, davanti allo stadio), e in viale dello Sport (dietro lo stadio, 80 posti disponibili).

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Petkovic; Busetto, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Nichele, Segato; Cunico; Tiboni, Ilari.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E continua l’allenatore del Padova: «Abbiamo grande rispetto per gli avversari, sono reduci da una bella vittoria sul campo della Clodiense e hanno un attacco buono e un centrocampo con giocatori di esperienza. In più prendono pochi gol e quindi dovremo essere ancor più pratici del solito. Abbiamo anche noi difetti, ma dobbiamo essere bravi a nasconderli alla domenica. Quello odierno sarà un vero banco di prova per tutti noi, perché loro si scompongono poco e soprattutto concedono poco». Parlato ha tenuto vivo il ballottaggio della vigilia (Segato che rientra dalla squalifica è comunque favorito su Bedin) e ha provato anche ieri nella rifinitura il 4-3-1-2, modulo che con ogni probabilità verrà utilizzato anche nella trasferta di oggi. Considerati i rischi di collisione fra tifoserie, le due Questure hanno predisposto un piano di sicurezza, sempre nella speranza che si possa parlare solo ed esclusivamente di sport. E magari dell’ottava meraviglia di un gruppo che non vuole fermarsi più.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Sarà una bellissima giornata di calcio – ha sorriso Chilese – contro una squadra che non ha mai perso fino a oggi e che farà di tutto per continuare la sua striscia positiva. I ragazzi sono carichi e desiderosi di confrontarsi alla pari della corazzata Padova, saremo agguerriti per fermare la loro corsa e perchè no fare un piacere all’amico Dalle Rive». A Padova, al contrario, gli spifferi sono stati tutti tappati accuratamente, tanto che l’ambiente intero rema nella stessa direzione. I 600 tagliandi messi a disposizione della tifoseria biancoscudata in prevendita sono stati letteralmente polverizzati in poche ore e oggi al «Dal Molin» il pienone è assicurato. «È una partita difficile – ridacchia il tecnico Carmine Parlato, raccogliendo senza volerlo la provocazione a distanza di Chilese – c’è un gatto che gira (riferendosi scherzosamente all’Alto Vicentino, ma pure all’Union ArziChiampo, Ndr ) e dobbiamo allontanarlo perché più si va avanti e più sarà pericoloso visto che ci aspetterà al varco. Giocando però da Padova oggi ad Arzignano potremmo spuntarla».

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) L’ottava meraviglia padovana? Al «Dal Molin» di Arzignano, se tutto andrà come da previsioni e come da pronostici di addetti ai lavori e bookmaker, potrebbe essere la domenica giusta. Il Padova di Carmine Parlato è tutto un fremito di entusiasmo, di passione e di biglietti polverizzati alla velocità della luce e neppure gli orologi portati indietro di un’ora sembrano poter rallentare la marcia trionfale che dura da inizio campionato. Il Padova è una squadra che ha vinto sette volte su sette inn questa Serie D e che non ha la minima intenzione di fermarsi. Non l’ha fermata finora neppure l’infortunio del suo attaccante principe, Gustavo Ferretti, che potrebbe rientrare al prossimo impegno casalingo contro la Triestina. Oggi l’Union ArziChiampo proverà a mettersi di traverso all’armata biancoscudata, tanto che ieri il presidente Lino Chilese ha punzecchiato un po’ i Biancoscudati alla vigilia dello scontro al vertice, ipotizzando lo sgarbo con annesso favore personale all’Alto Vicentino di Rino Dalle Rive, secondo in classifica a due punti dal Padova.

Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (ottava giornata, domenica 26 ottobre ore 14.30): ArzignanoChiampo-Padova, Belluno-Giorgione, Fontanafredda-Dro, Mezzocorona-Clodiense, Montebelluna-AltoVicentino, Mori Santo Stefano-Legnago, Tamai-Sacilese, Triestina-Union Ripa La Fenadora, Union Pro-Kras Repen.

Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 21, Alto Vicentino 19, Bellun0 18, Sacilese 15, Tamai 11, Clodiense e Montebelluna 10, Union Ripa La Fenadora, Giorgione e ArziChiampo 9, Union Pro 8, Fontanafredda 7, Dro 6, Legnago 5, Kras Repen 4, Mori Santo Stefano 3, Triestina 2, Mezzocorona 0.

Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati della settima giornata: AltoVicentino-Union Pro 2-0, Clodiense-ArziChiampo 1-3, Dro-Mezzocorona 0-0, Giorgione-Triestina 2-1, Legnago-Fontanafredda 3-2, Kras Repen-Tamai 0-0, Padova-Belluno 1-0, Sacilese-Mori Santo Stefano 4-0, Union Ripa La Fenadora-Montebelluna 1-1.

Ore 08.32 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 25 ottobre: rifinitura all’Appiani per i Biancoscudati, a centrocampo l’unico dubbio per mister Parlato




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