Mercato AltoVicentino, l’obiettivo è il capocannoniere Corbanese: “offerta irrinunciabile” per l’attaccante del Belluno

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Fonte: Gazzettino, edizione di Belluno

Altro che offerta indecente. Un’offerta così non può che lasciare le bocche spalancate; quelle della società, del direttore sportivo, del giocatore ma – forse – soprattutto dei tifosi. L’Altovicentino vuole Simone Corbanese. Perso Zubin, la stella che per settimane si è bisticciata con il Padova, la capolista del girone C vuole rispondere ai biancoscudati con un nome grosso, un fuciliere, un botto. E chi meglio del capocannoniere del girone? L’ipotesi è stata bisbigliata all’orecchio di Augusto Fardin domenica sera, al termine della partita. Poi però da «sparata» nel corso delle ore si è fatta concreta e secondo voci di mercato soprattutto ricca. Un’offerta irrinunciabile secondo gli addetti ai lavori tra le bancarelle del mercato. D’altronde il signor Rino Dalle Rive, presidente dell’Altovicentino, era arrivato a mettere sul piatto per Zubin qualcosa come 80 mila euro per sei mesi scarsi.

INCONTRO. Sempre secondo alcune voci ieri sera il ds Fardin avrebbe incontrato la società vicentina per ascoltare la proposta e indubbiamente, qualsiasi cifra sia stata fatta, si potrebbe rivelare un tesoretto prezioso per la società gialloblu. Sul piatto poi, come se non bastasse, Dalle Rive avrebbe pure aggiunto come contropartita tecnica Riccardo Paganelli, l’attaccante che proprio domenica con un suo gol ha steso il Belluno al 93′.

PATRIMONIO. Quel che è certo al piazzale della resistenza è che Corbanese non è soltanto un attaccante o il capocannoniere. È anche bellunese, è il capitano ed è un pezzo da 90 in spogliatoio. Possibile dunque che il cuore societario, Perissinotto in testa, abbia fatto calare un inamovibile «niet» sulla serata di Valdagno. Per contro è altrettanto vero chi ne sa di mercato e di serie D sostiene che quella proposta al Belluno sarebbe la classica «ottima operazione». Una di quelle che un attento professionista come Augusto Fardin difficilmente si farebbe scivolare dalle mani. Che fa incassare e che tra sei mesi, svincolato come da regolamento, potrebbe pure riportare Simone a casa. Come nulla fosse, bonifici a parte. Tutto sta nel capire se un bonifico, quel bonifico, vale la rottura dell’equilibrio di uno dei momenti più felici della storia recente gialloblu.




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