Live 24! Kras Repen-Padova, -2: niente allenamento per i Biancoscudati, prevendita a quota 161

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Ore 21.50 – (Il Piccolo) Era inevitabile che il mercato di dicembre in casa alabardata avrebbe portato con sé, oltre a qualche arrivo, anche a delle partenze. I tagli sono già decisi, tanto che le assenze si possono notare già dagli allenamenti in corso a Prosecco. In tutto, compreso quello di Bez (ora all’Adriese) risalente a due settimane fa, gli addii sono cinque, ma c’è ancora un sesto giocatore in ballo. Delle nuove partenze il nome più altisonante è quello di Davide Giorgino, il centrocampista ventinovenne la cui avventura in alabardato è durata appena due mesi e mezzo: presentato a fine settembre come l’arrivo in grado di far compiere alla Triestina il salto di qualità, considerati i tanti anni giocati in C1 e le 10 presenze in serie A, Giorgino quando è stato bene è sempre stato titolare, ma già da un paio di partite i commenti della dirigenza sul suo rendimento non erano stati teneri. Che poi siano solamente scelte tecniche o dipenda anche da altre questioni, questo lo sa la società. Sta di fatto che Giorgino ha fatto anche in fretta ad accasarsi altrove, visto che già ieri pomeriggio ha svolto il primo allenamento con la sua nuova squadra, il Delta Porto Tolle. Ma ci sono altre tre partenze già sicure, e sono quelle di Gasparotto, Lionetti e Kabangu. Difficile rimpiangere Gasparotto, che non ha mai convinto quando è stato schierato, mentre Lionetti non ha mai convinto né Lotti né Ferazzoli: bisogna dire che l’attaccante triestino ha fatto una grande fatica a rientrare in condizione dopo l’infortunio patito qualche mese fa. Anche se resta il dubbio di cosa avrebbe potuto fare concedendogli maggior fiducia. Di certo, con gli arrivi di Rocco, Milicevic e Clara, sarebbe stato ancora più chiuso. Quanto a Kabangu, non era dispiaciuto nelle poche occasioni in cui si era visto, anche se a tanto fumo non era mai seguito altrettanto arrosto. Il sesto giocatore che per ora resta sulla graticola è Pennicchi: evidentemente il romano classe 1996 non ha corrisposto alle aspettative della società, che quando era arrivato lo aveva definito un gioiellino. Ma il suo taglio non è ancora certo: probabilmente gli si vuole dare qualche altra possibilità e comunque va fatto un ragionamento anche sugli under a disposizione, che in questo momento sono ridotti ai minimi termini. A fronte di queste partenze, per ora sono arrivati Rocco, Bedin e Thiam Diop e pare sia vicino l’ingaggio del centrocampista Andrea Gusella dal San Paolo Padova, ma la società assicura che arriveranno almeno un altro paio di giocatori nei prossimi giorni. Intanto ieri a Prosecco glio alabardati hanno disputato una partitina di 70 minuti a ranghi misti e su campo ridotto. Per la cronaca, l’incontro è terminato 2-2 con le reti di Rocco, Boi, Manzo e un’autorete di Giannetti. Ha preso parte alla partita anche Marco Piscopo, al rientro dall’infortunio al ginocchio sinistro. Ancora cure fisioterapiche e allenamento leggero per gli infortunati Fiore, Crosato, Giordano e Di Piero.

Ore 21.30 – (Messaggero Veneto) E’ un derby che può candidare il Tamai ai play-off e allontanare il Fontanafredda dai play-out. Ma non solo. Anzi: la gara di Brugnera, in programma domenica, è la gara di Renzo Nadin. Il ds dei rossoneri torna per la prima volta da avversario. Un ritorno speciale, visto che dei mobilieri è stato l’uomo-mercato dal 1997 al 2014, dipingendo un’epoca. Un ritorno con un po’ di pepe, oltretutto. Perché non è stato un addio “leggero”, anche se formalmente si è consumato bene. «Gli ultimi due anni sono stati una sofferenza – attacca subito il ds del Fontanafredda –: si è voluto far partecipare troppe persone in certi contesti (il mercato, ndr). Per questo la scorsa estate me ne sono andato, facendolo di mia spontanea volontà. Io ero stato ampiamente confermato, ma avevo fatto il mio tempo e quindi ho preferito cambiare». Con alcuni dirigenti Nadin ha mantenuto buoni rapporti, con altre persone meno. «De Agostini nella fase di transizione tra maggio e giugno, non mi hai chiamato – spiega –. E non l’ha fatto neppure in questi mesi. Altre cose mi sono dispiaciute, ma non importa: la squadra che adesso sta giocando la sento ancora mia, visto che Zambon, Furlan, Ursella, Petris e altri sono giocatori che ho portato io. Non mi sorprende che il Tamai stia facendo così bene». Certo è che adesso il Fontanafredda deve rilanciarsi: «Servono punti – ammette Nadin – da fare in queste tre gare che mancano alla sosta. Tuttavia sono fiducioso, qui ci sono le condizioni per lavorare bene. Abbiamo un grande settore giovanile, che è garanzia di un solido avvenire. Per fare un esempio il Tamai è una delle poche in categoria a non avere il ricambio dal vivaio. E senza le nuove leve alle spalle si rischia di fare fatica a mantenere la categoria, in futuro». Poco da dire: il derby è già caldo.

Ore 21.10 – (Messaggero Veneto) Un altro, pesante, addio si è registrato a Fontanafredda. Dopo Marco Facca, passato al Cordenons, e Valerio Martini, approdato al Careni Pievigina, ha lasciato i rossoneri anche Michele Ianneo. Il difensore, classe ’89, è da ieri un nuovo giocatore dell’Abano, compagine padovana del girone D di serie D. Il motivo dell’addio? Un’offerta decisamente più vantaggiosa. […] Si parta dall’addio di giornata, quello di Ianneo. Il difensore era arrivato a Fontanafredda la scorsa estate, nella parte finale della preparazione. Era il centrale tanto desiderato da mister De Pieri. Sinora aveva giocato 13 partite, saltandone soltanto una. Un titolare inamovibile. Almeno sino a ieri. Il giocatore ha ricevuto l’offerta dell’Abano, di fronte alla quale non ha potuto dire di no. Così si è spostato nel Padovano, avvicinandosi a casa (abita nel Vicentino), e andando a rinforzare il team “cugino” della Thermal, l’altro club dello stesso comune inserito nel medesimo gruppo D. Più che la destinazione, è importante sottolineare che, ora, la squadra di De Pieri non ha più un ottimo elemento. E in squadra, anche all’allenamento di ieri, si è respirata una certa preoccupazione, visto anche che non si vince da 5 gare. A ogni modo, visto l’ingresso di Frison (’95) in difesa la società potrebbe pensare ora a rinforzare il reparto offensivo, considerato da alcuni debole. Il resto. Insomma, la finestra di riparazione, che si chiude lunedì, ha il sale nella coda. Sempre in D, infatti, mentre il Tamai starebbe cercando un fuoriquota, l’Altovicentino, dopo Biasi Manolache (’96), vorrebbe dalla Sacilese anche capitan Favret (’81). In riva al Livenza fanno capire che il mediano è intoccabile, ma con questo mercato tutto può succedere. Potrebbe tornare in biancorosso Paladin (’94), qualora il Pordenone lo liberasse per fare posto ad altri elementi nel reparto avanzato. Intanto, l’ex Sacilese Kabine (’84) lascia l’Altovicentino per approdare al Rimini, in D.

Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Dimenticare la Correggese, o meglio dimenticare la prima ora di gioco, gli errori commessi, la paura mostrata, pur al cospetto di giocatori di categoria superiore. E ripartire dall’ultima mezz’ora, dalla reazione di rabbia e orgoglio, dalla reazione da grande squadra. Perché domani c’è un’altra sfida importante per l’Union Ripa Fenadora: il derby di serie D contro il Belluno, sempre al Boscherai. Intanto tengono banco anche le voci di mercato (che si chiuderà martedì prossimo). L’ultima riguarda parla di un interessamento del Padova per Michael Salvadori. «Non c’è stato alcun contatto ufficiale – spiega il ds neroverde Alberto Faoro – Ma se dovessero chiedercelo, saremmo disposti a discuterne. Nell’interesse del giocatore stesso». La sconfitta nei quarti di finale di Coppa Italia è un episodio che va metabolizzato in fretta, analizzando ciò che non ha funzionato – sia nel reparto arretrato sia in mezzo al campo, sia a livello individuale sia di gruppo – e focalizzandosi su ciò che invece è girato dal verso giusto. Dall’immancabile rete di Gianmarco Brotto, alla grinta mostrata da chi è entrato dalla panchina e ha saputo – subentrando sull’1-5 – cambiare volto a un mercoledì storto, aiutando anche chi era già in campo a reagire, alle capacità proprio di singoli e gruppo. Il derby riporta l’undici di Massimiliano Parteli alla dimensione campionato, dopo l’avventura, comunque positiva, in Coppa. Con qualche consapevolezza in più, ma pure con qualche preoccupazione. Perché la difesa è apparsa in difficoltà contro degli attaccanti veloci, perché il centrocampo ha sofferto il pressing costante degli avversari, perché la distanza tra le linee è apparsa, specie nel primo tempo, eccessiva. E anche il terreno di gioco desta perplessità. Le eccessive piogge degli ultimi mesi hanno impedito il corretto drenaggio e oggi il Boscherai non è più quel tappeto da biliardo di un tempo, ma appare un campo quasi normale. Con tutto ciò che ciò comporta, soprattutto a livello di controllo del pallone.

Ore 20.30 – (Corriere delle Alpi) Per il Ripa Fenadora la «rabbia di aver perso due partite di fila tra campionato e coppa, voglia di rifarsi e il vantaggio di giocare in casa contro il Belluno, che ha due posizioni in più in classifica, sette punti di vantaggio e il giocatore che ha segnato di più in campionato all’interno di una squadra organizzata». Non ci sono favoriti per il neroverde Gianmarco Brotto, che suona la carica in casa Union per il derby di domani. Sale la febbre per la straprovinciale. «Dovevamo affrontare il match di sabato scorso a Mezzocorona con più umiltà e quello di coppa con più voglia di contrastare l’avversario invece di farci sovrastare e basta», dice il bomber. «Dovevamo essere più consapevoli della nostra forza e delle nostre qualità. Ma è inutile guardare indietro, meglio pensare a far bene col Belluno. Spero sia una gara corretta e che possa valorizzare le due squadre». Ora il Belluno. «Per quello che si respira, è una partita a parte, anche se vale sempre tre punti e dobbiamo prenderla per quello che è. Non sarebbe un dramma perderla, ma sicuramente ce la metteremo tutta per vincerla», commenta Gianmarco Brotto, che è anche un ex. «Per tanti giocatori del Belluno che sono di Belluno e del Ripa che sono di Feltre, questa sfida ha un sapore particolare. Il Belluno è una grandissima squadra, che ha tenuto l’ossatura della scorsa stagione con lo stesso allenatore e si è rafforzata. Non c’è da stupirsi che sia a tre punti dai primi». Derby spettacolo. Se lo augura Brotto, che se potesse scegliere qualcuno da togliere ai cugini, «sarebbe più d’uno». Due nomi su tutti: «Bertagno e Corbanese. Ma anche Mosca e Merli Sala o Sommacal e Masoch, Duravia e D’Incà. Gliene toglierei parecchi». Come uomo derby «sarebbe scontato indicare un attaccante. Miniati e Duravia ci potrebbero creare problemi. Hanno un centrocampo veramente forte». Sfida nella sfida. Corbanese 10 gol, Brotto 9, per i parziali. «Ho giocato insieme al Cobra e siamo ottimi amici», racconta Brotto. «È uno dei migliori attaccanti della categoria e sono contento ci sia lui davanti perché se lo merita. Se qualcuno deve vincere la classifica cannonieri spero lo faccia lui. È da anni che va abbondantemente in doppia cifra mentre io ho fatto fatica dal punto di vista dei numeri. Quest’anno mi sta andando bene». Orgoglio e determinazione. Sono gli aspetti che non mancano di certo dalle parti del Boscherai: «Cinque giorni fa era una stagione da incorniciare con la possibilità di fare una semifinale di coppa Italia e il quarto posto in classifica, adesso sembra che sia una stagione fallimentare perché siamo usciti dalla coppa e abbiamo perso col Mezzocorona scendendo al quinto posto, ma la stagione è lunga, ci sono tanti risultati da fare. Ci sono ancora parecchio tempo e parecchie possibilità per cambiare le cose».

Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Bravi e fortunati. La ricetta del direttore per vincere il derby è «semplice» e alla vigilia del grande giorno, con il fischio d’inizio cerchiato di rosso sulle 14.30 di domani pomeriggio, Augusto Fardin la detta ai suoi. «Per battere il Ripa ci vorrà il miglior Belluno e e indubbiamente anche un filo di fortuna, come sempre – assicura il ds – non mi fido assolutamente degli ultimi due ko del Ripa e di sicuro non ci fanno essere più sereni in vista del derby. Sarebbe una follia». Benissimo il Ripa non sta. «In Coppa ha perso contro una squadra, la Correggese, che per quel che ho potuto vedere in quei 90’ dominerebbe il girone C, stando sopra a Padova e Altovicentino. E poi mercoledì hanno riposato in molti, da Andreolla a Malacarne, più lo squalificato Dassie e pure Mastellotto, che non ha giocato l’intera partita. Insomma, di giocatori freschi ne avranno, hanno una rosa ampia e conoscendo la grinta che ci mette l’Union a ogni partita, sarà tutto meno che una partita semplice o scontata». Si dice che il Boscherai sia in pessime condizioni. «Effettivamente mi ha sorpreso vedere un sintetico marrone per quanto era bagnato e sporco e a mio avviso ha influito notevolmente sul match, velocizzandolo. Sento dire che quest’anno il vantaggio di giocare al Boscherai sia svanito e anzi sia peggio, ma non sono d’accordo. Si allenano lì, giocano lì… Continua a essere un vantaggio. Solo certe squadre hanno imparato ad attrezzarsi». Chi farebbe sedere volentieri in tribuna del Ripa? «Brotto. Più che altro gli direi di giocare con noi… Ho provato a portarlo a Belluno questa estate, quando i tempi di recupero di Radrezza erano un’incognita, ma dopo un primo pourparler mi ha detto che sarebbe rimasto al Ripa e dunque ho evitato inutili aste». Sta per caso accendendo il derby? «Al Ripa faccio i complimenti per essere arrivato al match di mercoledì: avrei voluto giocarlo io. La Coppa Italia mi piace, sono arrivato in semifinale con Vecchiato capitano (alla Sacilese, ndr). Ora che ce l’ho come mister sarebbe bello arrivare in finale. Il prossimo anno, ormai». QUI BELLUNO – Settimana regolare per il gruppo di Vecchiato che nonostante l’anticipo si allenerà anche questo pomeriggio con il gruppo felicemente al completo.

Ore 19.50 – (Corriere delle Alpi) Schincariol o Solagna? Non si sa chi sceglierà Vecchiato domani fra i pali nel derby. Finora una grande alternanza fra i due portieri, anche se domani non sarà una gara qualsiasi. «Sarà un match molto combattuto – spiega Damiano Schincariol – forse verrà meno lo spettacolo e il match sarà messo sul piano fisico, ma rimane una partita affascinante. Nell’ultimo derby in campionato abbiamo subito quatttro reti, vogliamo riscattarci». L’altro estremo difensore si aspetta un match diverso, con molte occasioni da rete. «Ci saranno molte azioni in attacco – racconta Davide Solagna – il Belluno vuole assolutamente rafforzare la terza posizione». Due sconfitte consecutive. Il Ripa Fenadora è reduce da due partite molto differenti, nelle quali i neroverdi non hanno brillato. Può essere un vantaggio per il Belluno? Entrambi gli estremi difensori sono d’accordo, potrebbe essere un punto a favore del Ripa Fenadora che vorrà riscattarsi. «Perdere con l’ultima in classifica e subire sette reti dalla Correggese, nonostante sia un’ottima squadra, è sempre dura da digerire – spiega Solagna – il Belluno, però, ha grandi motivazioni. «Mi aspetto un avversario con il dente avvelenato dopo gli ultimi risultati – continua Schincariol – sicuramente sarà uno stimolo in più per loro, noi però vogliamo rimanere lì davanti tra le prime, e non è un obiettivo da sottovalutare». La miglior difesa del campionato. Il Belluno dopo quattordici giornate è la squadra che ha incassato meno reti nel girone (dieci), anche i neroverdi però non scherzano (dodici), e sono secondi insieme al Tamai. Con un coro all’unisono i portieri gialloblù esaltano la squadra per il gran lavoro difensivo, che parte dagli attaccanti. «Il merito è di tutti quanti – spiegano Schincariol e Solagna – dagli attaccanti ai centrocampisti c’è un gran lavoro di copertura, che fa arrivare meno palle in zona d’attacco. Stiamo facendo molto bene in entrambe le fasi, difensiva e offensiva». «Ho giocato otto partite subendo tre gol – commenta soddisfatto Solagna – sono contento di come sta andando la mia stagione fino ad ora». Anche il collega però non è da meno. «A volte commetto ancora qualche imprecisioni, ma sta andando meglio rispetto all’anno scorso – spiega “Schinca” – per ora va bene così». Pericolo Brotto. Entrambi i portieri gialloblù temono lo straordinario stato di forma di Gianmarco Brotto, secondo in classifica cannoniera dopo Simone Corbanese, ed entrambi si ispirano a due storici portieri di livello mondiale. Per Davide il suo numero uno è Gianluigi Buffon mentre per Damiano è Nelson Dida, sia chiaro, quello degli anni migliori. Ma quindi chi gioca sabato? «Non lo sappiamo – concludono Solagna e Schincariol in coro – lo scopriremo sabato in spogliatoio. Sarà il campo a parlare ma l’importante è che vinca il Belluno».

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Partenze, prove, obiettivi, sondaggi. E un infortunio, che quello proprio in casa Arzignanochiampo non ci voleva: dallo scontro di gioco che domenica l´ha costretto al cambio dopo 45 minuti Federico Marchetti è uscito con uno strappo di quasi due centimetri a un quadricipite. Responso della risonanza: circa due mesi di stop. Exit. Porte che si aprono in uscita, e questo è il caso del difensore Luca Beghin, liberato (ergo, svincolato) dalla società e che probabilmente cambierà oltre che squadra anche girone, andando a vestire la casacca dell´Este. Il segnale era già stato lanciato nella partitona di domenica, dove a far coppia centrale con Pregnolato era stato spostato Vanzo, con conseguente promozione a terzino sinistro di Bolcato. Sempre in uscita, e però in prova, è anche il portiere Deril Cristofoli: l´obiettivo è il Piacenza, che al momento non sembrerebbe molto intenzionato a lasciare andare in cambio il suo “guardiano”. In prova. Chi invece si è aggregato alla Banda Beggio, anche se ancora in via non definitiva, è un giovanotto del 1996 proveniente dalla Primavera del Vicenza. Nicolas Battistelli, centrocampista ma con caratteristiche principalmente offensive, si adatta bene come esterno sia nel tridente di un 4-3-3 che nella mediana di un 4-4-2. Acquistato la scorsa estate dal Castel Rigone, squadra del patron nonché uomo del cachemire Brunello Cucinelli, ha finora messo assieme 7 presenze con la Primavera allenata da Beghetto, realizzando anche un gol. Di fatto, a oggi, è solo uno l´arrivo ufficializzato in casa Arzichiampo: il terzino Cristian Beccaro, classe 1993, dall´Abano. Pour parler. Ma le parole che fanno più rumore in casa della Banda Beggio provengono da pochi chilometri di distanza. I Biancoscudati Padova, freschi dell´ingaggio del bomber Emil Zubin, avrebbero espresso più di qualche complimento nei confronti di Martin Trinchieri. Un “pour parler”, così è stato definito dai vertici dell´Arzichiampo. E quindi, non si sarebbe (ancora) parlato di cifre. Certo è che se i dialoghi dovessero intensificarsi, ci sarebbe da rimboccarsi le maniche. Perché l´argentino, alla sua seconda stagione in gialloazzurro, si sta rivelando anche quest´anno pedina insostituibile: il bottino è già di 9 gol. Precedentemente a questo “rumor” era stato sondato Matteo Scapini, prima punta classe 1983, con esperienza decennale in Serie C. E intanto c´è da registrare la notizia che Giacomo Moresco, coetaneo attaccante di categoria, è stato liberato dal Ripa. Vuoi mai che…

Ore 19.10 – Kras Repen-Padova, 161 i biglietti staccati in prevendita finora.

Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Vogliamo i tre punti per uscire da questo momento no». Dopo tre sconfitte consecutive, per il Venezia la sfida di domenica (ore 14,30) al Penzo contro la Torres diventa di vitale importanza. Lo sa bene il portiere arancioneroverde Stefano Fortunato. «Nella situazione in cui ci troviamo, da questo momento in poi tutte le partite diventano importanti. Noi stiamo lavorando bene per cercare di risolvere i piccoli problemi che abbiamo», dice il numero uno del Venezia, diventato titolare dal 26 ottobre dopo l’infortunio di Lukas Zima, proprio in coincidenza con l’arrivo di mister Michele Serena in panchina. I problemi, nonostante la scossa data dal nuovo mister, persistono tanto che la squadra lagunare è scesa a ridosso della linea di galleggiamento della classifica, a soli due punti di distanza dalla zona playout. «Non sappiamo spiegare cosa ci impedisca di trovare risultati. Ci sono piccole cose da correggere, ma nelle ultime partite abbiamo fatto buone prestazioni», ricorda Fortunato. Il calendario non ha certo aiutato il Venezia che, una dopo l’altra, ha affrontato le due capoliste Bassano e Pavia, quest’ultima protagonista del sorpasso ai danni dei vicentini, proprio grazie ai tre punti conquistati venerdì scorso contro gli arancioneroverdi. «Contro le migliori squadre in classifica abbiamo fatto buone prestazioni, questo è sicuro. Purtroppo abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo prodotto. Questo è sicuramente uno degli aspetti su cui dobbiamo migliorare. Ci capita di produrre gioco, di avere tante occasioni ma non riusciamo a metterle a frutto. Poi i nostri avversari con due tiri in porta fanno gol…», è l’amara constatazione di Fortunato. In questo momento la bilancia tra reti fatte e subite è in equilibrio (21), ma è chiaro che il dato va migliorato. I gol presi non sono tutti da imputare a mancanze della difesa, tantomeno al portiere visto che Fortunato si sta comportando egregiamente tra i pali. «Sono convinto che abbiamo giocatori forti in tutti i reparti, tanto quanto quelli delle squadre avversarie, se non di più. Non è quello il problema. Dobbiamo solo riuscire ad essere più compatti, più solidi e più cinici, dobbiamo riuscire a sfruttare meglio le nostre occasioni». Il turnover in porta si è reso necessario per la frattura al dito che ha messo fuori gioco Zima, ma presto il portiere ceco tornerà disponibile visto che ha già ripreso ad allenarsi con il gruppo. A quel punto toccherà a mister Serena fare una scelta e non sarà facile, visto il buon rendimento di Fortunato. «Per me non è un problema, rispetterò la scelta del mister come so che farà anche Lukas», dice il torinese alla sua seconda stagione in arancioneroverde. Anche lo scorso anno partì dalla panchina, conquistandosi poi il posto da titolare, inizialmente per l’infortunio di Vigorito e poi per scelta tecnica. Ma ora l’obiettivo è battere la Torres, che ha un punto in più in classifica. «E’ una buona squadra, ha messo in difficoltà chiunque. Ma per noi – chiude Fortunato – questi tre punti sono fondamentali».

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Nessun bonifico da Mosca, il silenzio di Yury Korablin mette paura al Venezia. Anche la giornata di ieri è trascorsa nella vana attesa di segnali confortanti e concreti dalla Russia, ancora una volta nemmeno abbozzati. Le casse del Venezia attendono la necessaria immediata iniezione di liquidità per rispettare l’ormai incombente scadenza di martedì 16 dicembre, entro la quale tutti i club di Lega Pro (per evitare penalizzazioni in classifica) «devono documentare alla Figc-Covisoc l’avvenuto pagamento tramite bonifico di tutti gli emolumenti dovuti sino al 31 ottobre a tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati» nonché, «l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef, dei contributi Inps e Fondo Fine Carriera». In pratica tra stipendi dei calciatori e altre voci la cifra in ballo è superiore ai 500 mila euro, denari che, per parlare chiaro, oggi in cassa non ci sono. Anche perché la tranche di 100 mila euro di contributi arrivati dalla Lega Pro sono già stati impiegati per rispettare l’analoga scadenza del 16 ottobre scorso. I tempi tecnici per un bonifico sull’asse Russia-Italia sono di circa 24 ore, quindi è evidente come quello odierno sarà un venerdì di passione per sbloccare un’impasse che ha del clamoroso. Soprattutto per la mancanza di comunicazione tra Korablin e i suoi dirigenti Dante Scibilia e Ivone De Franceschi, in queste ore in silente attesa che la situazione si evolva consentendo di pagare gli stipendi al massimo martedì prossimo. Ed è proprio la mancanza di contatti e direttive a preoccupare di più, tenuto conto che la «gestione Korablin» ha sempre rispettato al fotofinish le scadenze, non ultima quella del 30 giugno scorso quando la fideiussione per iscrivere la squadra arrivò nell’ultimo giorno utile. Magari anche stavolta le ansie dei tifosi saranno spazzate via da Korablin con il pagamento di quanto spettante ai suoi dipendenti, in campo e fuori. Tuttavia le preoccupazioni a questo punto non possono che riguardare le prospettive e il futuro di un Venezia fin troppo trascurato dal suo evidentemente disamorato proprietario unico. Intanto dopodomani al Penzo (ore 14.30) arriva la Torres.

Ore 18.20 – (La Nuova Venezia) «Non avrei mai pensato, dopo le tre vittorie consecutive con Giana, Arezzo e Albinoleffe, che le successive tre partite ci avrebbero riservato altrettante sconfitte. E più ripenso a questi passi falsi, riandando con il pensiero alle nostre prestazioni, più mi convinco che potevano essere quanto meno tre pareggi e a 22 punti l’aria sarebbe più salubre». Elia Legati aspetta con speranza e fiducia il test di domenica contro la Torres, anche per festeggiare con una vittoria la nascita della primogenita Ginevra otto giorni fa, alla vigilia della trasferta a Pavia. «Abbiamo commesso degli errori, è vero, ma l’atteggiamento che c’è in allenamento e il rendimento che si vede in partita fanno ben sperare. È logico che, contro la Torres, il nostro obiettivo principale è ritornare alla vittoria anche perché voglio scacciare il ricordo della sconfitta al Penzo con il Bassano. Una partita che mi è rimasta sullo stomaco per come l’abbiamo giocata e per quello, cioè nulla, che abbiamo portato a casa». Elia Legati non cerca alibi o attenuanti agli ultimi passi falsi. «Sarebbe da sciocchi», spiega il centrale di Michele Serena, «anche se le assenze a centrocampo stanno pesando, soprattutto nella gestione della partita da parte dell’allenatore. Possiamo solo rammaricarci per la lunga sequenza di cartellini gialli messi da parte». E Legati è salito già a sette, arrivando per la seconda volta in diffida. «I falli di gioco non sono evitabili, arrivano, bisogna migliorare in altro, come ad esempio a protestare di meno. Io per primo». Alle porte la Torres, che precede in classifica il Venezia di un punto, ma che ha giocato una partita in meno e deve recuperare (17 dicembre) la trasferta di Monza. «Possiamo scavalcare i sardi», osserva Legati, «sono convinto che le prestazioni positive ci riporteranno nuovamente alla vittoria. Nessuno ci ha messo sotto, nemmeno il Bassano capolista. Solo il Pavia nel primo tempo ci ha creato qualche difficoltà, ma è la miglior squadra affrontata finora. Quando abbiamo pareggiato, ero convinto che avremmo potuto anche vincere, e la stessa sensazione l’ho avuta contro il Bassano. Ci serve maggior continuità, invece per il Venezia è sempre bianco o nero, vittoria o sconfitta, servono anche i pareggi. E se il Venezia ne avesse portati a casa tre con Lumezzane, Bassano e Pavia affronteremmo questo match con maggior tranquillità». Ghosheh ha ripreso ad allenarsi, anche se ha lavorato a parte e Michele Serena spera di recuperare il terzino sinistro per la Torres considerando che Giuliatto è ancora out, in alternativa il rientrante Sales a sinistra con Cernuto o Panzeri a destra. Ancora fuori gioco Scialpi. Nella Torres ha ripreso a inizio settimana, dopo un lungo infortunio, il centrocampista Davide Bottone, mentre Cosco non potrà utilizzare l’attaccante Saveriano Infantino, che, sabato contro l’Albinoleffe, si è infortunato alla spalla e ne avrà per almeno tre settimane.

Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) Alla tavola del Real Vicenza cambia un commensale. Fuori Daniele Dalla Bona per squalifica, con il Mantova torna il giovane Nicola Pavan. In un ruolo determinante, quello di regista. I biancorossi che attendono domani al Menti, alle 17, i virgiliani, vogliono placare la fame di punti. «Sarà tutto tranne che una partita facile – commenta il centrocampista, pronto a dare nuovamente il proprio apporto – non aver giocato il derby è dispiaciuto a me come a quei compagni che sono rimasti in panchina, ma ora ho la possibilità di tornare nuovamente in gioco contro una squadra in ripresa dopo un inizio difficoltoso». Sarà quindi Pavan il play nel centrocampo a cinque del Real, chiamato in primo luogo a mettere ordine, cosa che gli riesce benissimo; a Pavan sarà chiesto poi quel che di solito spetta al piede vellutato di Dalla Bona, ossia lanciare le punte. I riflettori saranno puntati sul confronto nel cuore della mediana tra l´ex Trissino-Valdagno, che non ha disputato il derby per scelta tecnica lasciando posto a Malagò, e l´ex giocatore del Vicenza Matteo Paro, il faro del Mantova di Ivan Juric. E a proposito di ex biancorossi, con la squalifica del centrale Angelo Siniscalchi dovrebbe giocare Alberto Marchiori che già aveva affrontato, come Paro, il Real Vicenza in Coppa Italia quest´estate. Era finita in pareggio al Menti, ma il risultato aveva qualificato il Mantova. Il campionato poi ha dato indicazioni molto diverse alle due squadre separate da 11 punti. «Vogliamo trarre il meglio possibile dai prossimi due incontri. Anche con il Pordenone sarà difficile perché ha bisogno estremo di fare punti trovandosi all´ultimo posto della classifica». Il Mantova ha perso di misura con l´Alto Adige (e prima con il lanciatissimo Novara), squadra quest´ultima da tenere d´occhio perché dopo il momento no e il cambio della guida tecnica ha collezionato quattro successi di fila con Adolfo Sormani. Nei precedenti disputati, mai una vittoria del Mantova. Nella passata stagione, infatti, all´andata finì 4-1 per il Real Vicenza, al ritorno fu pareggio a reti inviolate. L´incontro di domani sarà diretto da Aristide Capraro di Cassino, coadiuvato dagli assistenti Luca Solazzi e Gian Luca Sechi di Avezzano e Sassari.

Ore 17.40 – (Giornale di Vicenza) Seme lo scorso anno viaggiava a medie realizzative da lussuosa seconda punta. Ed era un terzino. Quest´anno al piano superiore ha già bollato una volta ma la mezza dozzina di sigilli della passata stagione è ancora lontana. Tuttavia sul suo out rimane un fattore che sposta e talvolta spacca. Intanto Daniel Semenzato, a suo dire ritardatario cronico, tanto da mettere l´orologio avanti di parecchi minuti per rispettare gli appuntamenti, in realtà è sempre puntuale sulla corsia di competenza per opportune e tempestive sovrapposizioni che scombussolano regolarmente i piani difensivi altrui. «Non rinuncio alla mia vena offensiva – conviene l´esterno di Arcade – soltanto che in C unica faccio 8 sgroppate piuttosto delle 10 o 11 che facevo in C2 perchè ora la fase di copertura ha un diverso peso specifico». L´avesse scoperta subito questa sua propensione ad attaccare, magari si sarebbe disegnato un´altra carriera. «Ma no, certi riscontri attuali e determinati risultati personali sono legati a una maggiore consapevolezza e a una differente maturazione che è fisiologica a un certo momento della carriera – riconosce senza effettivi rimpianti – poi molto dipende anche dalla squadra e dai compagni, se certe performance ci riescono. A Bassano da due anni ci sono tutti i presupposti perchè si riesca a rendere al massimo. Per dire – incalza – io mi aspettavo questa estate che qualcuno dei compagni a digiuno della categoria o esordiente totale faticasse di più ad adattarsi e invece sono rimasto sorpreso da come tutti si siano calati nella parte con profitto e questo ha semplificato parecchio le cose». La testa è già a Meda col Renate. «Sì lo so che i brianzoli sono la nostra bestia nera e difatti sono una formazione scorbutica che gioca sui tuoi errori, ti aspetta e lucra sulle sbavature. Sono le gare più difficili e le più fastidiose. Per dire, non è il Real che sceglie di affrontarti a viso aperto. Qua hai tutto da rischiare». Eppure non usa perifrasi Daniel. «Se vogliamo stare lassù il più a lungo possibile dobbiamo raccogliere dei gran punti nel triplo impegno ravvicinato. Se strappi qualcosa tra Renate, il recupero di Alessandria e Monza la domenica seguente sarebbe un filotto cruciale che poi ti porti anche all´inizio del nuovo anno».

Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Vicenza vuol fare il pieno di pubblico. Ecco perché ha presentato ieri l’iniziativa “Il Menti accende il cuore” per le prossime due sfide casalinghe, con il 5% dell’incasso che andrà in beneficenza. Per le gare con lo Spezia di sabato 20 dicembre, esclusa dagli abbonamenti, e quella con il Livorno del 24 (compresa), gli abbonanti potranno usufruire fino alle ore 23.59 del giorno precedente dei seguenti prezzi agevolati: tribuna centrale 20 euro (Junior 5), distinti 10 euro (3), curva 5 euro (2). Il giorno della partita i prezzi saranno rispettivamente di 40 euro per la tribuna (30 ridotti, 10 junior), 25 per i distinti (20 e 5) e 14 per la curva (5 Junior). Questi invece i prezzi per i non abbonati (tra parentesi quelli del giorno dell’incontro): tribuna centrale, 35 euro intero (40), 25 ridotto (30), 5 Junior (10); distinti, 20 euro intero (25), 15 ridotto (20), 3 Junior (5); curva, 10 euro (14), 2 Junior (5). Per Vicenza-Livorno, invece, prezzi speciali in tutti i settori in prevendita (tra parentesi quelli del giorno stesso): tribuna, 20 euro intero (40), 3 ridotto solo il 24, 5 Junior (10); distinti, 10 euro (25), 20 euro ridotto il 24, 3 junior (5); curva, 5 euro (14), 2 junior (5). Dal 7 al 22 gennaio sarà attiva inoltre la campagna abbonamenti “Girone di ritorno” con i seguenti prezzi per le dieci gare casalinghe del 2015: tribuna, 210 intero, 150 ridotto, 30 Junior; distinti, 120 intero, 90 ridotto, 20 Junior; curva, 60 intero, 40 ridotto, 15 Junior. Tutti gli abbonati e i sottoscrittori della tessera “Girone di ritorno” godranno di uno sconto del 10% per la prossima stagione. La doppia iniziativa è stata presentata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dal direttore generale del Vicenza Calcio Andrea Gazzoli e dall’assessore comunale alla Comunità e alle famiglie Isabella Sala, che ha sottolineato come il 5% dell’incasso delle due gare con Spezia e Livorno verrà destinato ad un progetto sulla mobilità di persone con problemi. Il primo passo verso altre iniziative, come la visita a Parco città della squadra, mercoledì mattina.

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ continuata con una seduta pomeridiana al centro tecnico «Piermario Morosini» di Isola Vicentina la preparazione del Vicenza, in vista della sfida di domani che si giocherà a Chiavari contro la neopromossa Virtus Entella. Il tecnico dei biancorossi Pasquale Marino sara costretto a ridisegnare la linea arretrata, che dovrà fare a meno degli squalificati Nicolò Brighenti e Matteo Gentili e dell’infortunato Alessandro Camisa che, dopo aver saltato la sfida casalinga di lunedì scorso contro il Brescia, non sarà disponibile nemmeno per la trasferta in terra ligure. Marino ha provato Giuseppe Figliomeni al centro della difesa, accompagnandolo prima con Oualid El Hasni e poi con l’ex juventino Pol Garcia Tena che pare in vantaggio sul giovane difensore franco-tunisino. Il resto della retroguardia sarà composto dagli esterni Mario Sampirisi e Salvatore D’Elia che copriranno rispettivamente la fascia destra e sinistra. A centrocampo sembrano sicuri di un posto da titolare l’ex padovano Federico Moretti e Antonio Cinelli, con Davide Di Gennaro e Fabio Sciacca che si giocano l’altra maglia. Mister Marino non ha invece nessun dubbio sul fronte d’attacco dove il trio offensivo sarà composto ancora da Lorenzo Laverone, Andrea Cocco e Stefano Giacomelli. Il Vicenza che affronterà la Virtus Entella, reduce dal pareggio per 2-2 di Varese, è quindi quasi deciso, con gli ultimi dubbi che verranno fugati questa mattina durante la seduta di rifinitura che il Vicenza sosterrà prima della partenza per Chiavari. La gara chiuderà il ciclo di partite in cui i biancorossi hanno affrontato dirette concorrenti tutte in lotta per la permanenza in serie B, ottenendo finora un pareggio e una vittoria al Menti, rispettivamente contro il Cittadella e il Brescia, e un successo esterno per 3-2 a Varese. Tornare da Chiavari con un risultato positivo significherebbe allungare la striscia positiva e tenere lontana in classifica la formazione ligure che martedì prossimo recupererà la partita con il Modena, valida per la 14esima giornata di campionato e rinviata per l’alluvione che aveva pesantemente colpito la zona di Chiavari. I tifosi, sotto sotto, sognano ma l’obiettivo primario resta sempre una salvezza veloce e senza patemi d’animo.

Ore 16.40 – (Giornale di Vicenza) Dovrebbe essere Gianluca Litteri, un ex biancorosso, a guidare l´attacco dell´Entella nella partita di domani. Nel Vicenza ha disputato la stagione 2009-10 in serie B, quando però era poco più che ventenne e ed ebbe poco spazio, pur collezionando alla fine 11 presenze e anche un gol. Litteri dovrebbe essere la punta di riferimento del tridente dell´Entella perché sembra proprio che non ce la farà a recuperare in tempo Marco Sansovini, 34 anni, punta di diamante della formazione ligure e bomber di lunga carriera. Sansovini ha lavorato a parte per tutta la settimana per un problema muscolare e con ogni probabilità non ci sarà contro il Vicenza. Va anche considerato che l´Entella dovrà recuperare martedì 16 dicembre la partita interna con il Modena rinviata per il maltempo e quindi l´allenatore Prina (lo stesso che ha pilotato la squadra alla promozione dalla Lega Pro l´anno scorso) dovrà anche fare i conti con la gestione della rosa in una fase in cui in B si giocherà comunque a ritmo serrato durante le feste.

Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) Garcia Tena sì, Camisa no. In vista della trasferta di Chiavari (fischio d´inizio domani alle 15) per Pasquale Marino arrivano notizie contrastanti dal campo e dall´infermeria. Notizie particolarmente attese, considerando che contro l´Entella in difesa mancheranno contemporaneamente per squalifica Brighenti e Gentili: due assenze pesanti, che il tecnico biancorosso sperava di poter compensare appunto con i rientri di Garcia Tena e Camisa, fuori causa la settimana scorsa per un problema muscolare al polpaccio. Camisa ai box. Purtroppo gli aggiornamenti non sono confortanti per il capitano biancorosso: ieri pomeriggio infatti ha lavorato ancora da solo in palestra. Il difensore salentino farà un ultimo tentativo stamattina, ma le probabilità che possa aggregarsi al gruppo per la trasferta in Liguria sembrano ridotte al lumicino. Dopo un periodo in cui è stato costretto a stringere i denti, adesso la prudenza consiglia infatti di non forzare i tempi per evitare un infortunio più serio. Garcia centrale. Buone notizie invece per Garcia Tena, già da un paio di giorni aggregato al resto del gruppo. Stando alle prove tattiche svolte ieri, la sensazione è che contro l´Entella proprio il giovane catalano sia il candidato a far coppia con Figliomeni nel cuore della difesa biancorossa: il primo agirebbe sul centrosinistra, il secondo sul centrodestra. In lizza, ma con meno possibilità di scendere il campo dal primo minuto, c´è anche il tunisino El Hasni. Tutto confermato invece sulle fasce, con Sampirisi terzino destro e D ´Elia sulla corsia mancina. Centrocampo affollato. Se in attacco non sembrano esserci dubbi di sorta, con la riproposizione in blocco del trio Laverone-Cocco-Giacomelli (Lores Varela e Spiridonovic pronti a subentrare dalla panchina), meno scontata appare l´indicazione del centrocampo titolare. Marino infatti nel mazzo ha almeno cinque potenziali titolari per tre posti, e tutti in un buon momento di forma: Cinelli, Moretti, Sciacca, Di Gennaro, Sbrissa. L´ordine di presentazione non è casuale, ma segue le quotazioni nella competizione per una maglia tra gli undici di partenza a Chiavari. Cinelli sembra ad oggi quasi inamovibile nel ruolo di mezzala sinistra. Moretti, già preferito a Di Gennaro come regista contro il Brescia, dovrebbe essersi meritato la riconferma con la buona prestazione coronata dal gol. Ha segnato anche Sbrissa, che però data la giovane età può essere gestito e inserito gradualmente con grande serenità. Di Gennaro in panca? Meno semplice lasciare in panchina uno tra Sciacca e Di Gennaro, due giocatori con esperienza, qualità e personalità di spessore, che li renderebbero “titolarissimi” in molte squadre di questo campionato. Ieri Marino ha sempre provato Di Gennaro solo come regista alternativo a Moretti, e mai insieme al compagno nel ruolo di interno destro. Un piccolo segnale in più che lascia ipotizzare la seconda esclusione consecutiva dall´undici iniziale del talentuoso centrocampista ex Palermo, con la riconferma di Sciacca. La scelta, del resto, garantirebbe maggiore solidità ad un centrocampo che domani sarà chiamato anche a proteggere una difesa retta da una coppia centrale inedita (Figliomeni-Garcia Tena), dagli automatismi inevitabilmente tutti da sperimentare. Rifinitura e partenza. Marino avrà comunque ancora a disposizione la rifinitura di stamattina per fare le sue ultime valutazioni, prima di partire nel pomeriggio alla volta di Chiavari. Si vedrà se qualche giocatore riuscirà ad indurlo a rivedere quella che al momento sembra la più probabile formazione titolare per la sfida all´Entella: Bremec; Sampirisi, Figliomeni, Garcia Tena, D´Elia; Sciacca, Moretti, Cinelli; Laverone, Cocco, Giacomelli.

Ore 16.10 – (Gazzettino) Buone notizie ieri dal campo con Mattia Minesso che si è allenato in gruppo. «La risonanza magnetica effettuata martedì scorso -precisa il medico sociale Ilario Candido- aveva dato esito negativo per cui il ginocchio destro del giocatore non presentava lesioni di alcun genere. Abbiamo preferito aspettare ancora un giorno, ma ora si sta prepando con i compagni e dovrebbe essere a disposizione per sabato». Ancora fermi invece Andrea Schenetti (ginocchio destro) e Andrea Signorini (microfrattura tibia sinistra) oltre a Filippo Lora. Stamattina alle 10,30 ci sarà la rifinitura, quindi le convocazioni per la partita di domani al Tombolato con il Bari. Arbitrerà Federico La Penna di Roma, che quest’anno ha già arbitrato il Cittadella a Varese. I biglietti per la partita sono acquistabili tramite il circuito TicketOne o in sede del Cittadella oggi dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30. Domani la sede sarà aperta dalle 9 alle 11,30, mentre i botteghini dello stadio apriranno dalle 13,30. La società consiglia l’acquisto dei tagliandi in prevendita per evitare il rischio di code. Rientreranno da squalifica Sgrigna, Pellizzer e Benedetti, mentre sconterà un turno di squalifica Pecorini.

Ore 15.50 – (Mattino di Padova) Ci sarà anche lui. Mattia Minesso ieri pomeriggio è tornato a lavorare assieme ai compagni, dopo essere rimasto ai box per tutta la prima parte della settimana. La presenza dell’esterno sinistro, tra gli elementi più in palla nelle ultime uscite del Cittadella, dovrebbe permettere a Claudio Foscarini di ripresentare contro il Bari (domani alle 15, al Tombolato) il 4-4-2 che ha ridato compattezza alla squadra contro Vicenza, Brescia e Spezia. «Nella partita con i liguri ho accusato una fitta al ginocchio destro. La risonanza magnetica ha scongiurato lesioni, ma ho dovuto comunque svolgere le terapie del caso. Per fortuna ora va meglio» racconta lo stesso giocatore. «In questi giorni la squadra ha riprovato quell’assetto tattico ma stiamo lavorando pure a soluzioni alternative: sono convinto che non sia il modulo ma il nostro atteggiamento a fare la differenza, anche se è vero che nelle ultime tre gare abbiamo subìto solo due reti e, per giunta, soltanto su rigore». Nel Citta che non vince ma che, se non altro, ora convince, un ruolo importante lo ha avuto proprio Minesso, elemento che, sono parole di Foscarini, «ancora non si è visto in tutto il suo valore e che deve solo credere di più in se stesso». «È vero» conferma il diretto interessato, «sto lavorando per acquisire più fiducia nei miei mezzi. Ma è tutta la squadra a essere cresciuta da questo punto di vista. Ora l’obiettivo è limitare certe ingenuità, in modo da terminare la partita in undici. Il Bari? Sarà arrabbiato e vorrà aggredirci. Ma noi non saremo da meno». FIschia La Penna. Foscarini aveva chiesto un arbitro “di polso” per una gara che rischia di essere nervosa, anche per la delicata posizione in classifica delle due squadre. A dirigere Cittadella-Bari è stato chiamato Federico La Penna della sezione di Roma1, quest’anno già all’opera nella partita di Varese, terminata 2-2, una di quelle che non hanno lasciato strascichi nelle file granata: si ricorda, però, l’espulsione comminata al padovano Zecchin per un fallo di reazione su Cappelletti nella ripresa. A testimonianza di quanto il clima possa essere teso c’è una nota della società pugliese, intitolata “Oltre al danno la beffa”, in cui prende posizione contro la squalifica per tre giornate inflitta a Contini “per condotta violenta”, dopo una fallo su Mbakogu sanzionato attraverso la prova televisiva. Il tutto dopo che, nello stesso match perso con il Carpi, al Bari non era stato concesso un gol valido. Festa di Natale. Il club “Angelo Gabrielli-Granata x sempre” vuole celebrare il Natale con una cena organizzata al “Bar Stadio”, sabato 20 dicembre alle ore 20, alla quale parteciperà una rappresentanza della società granata. Nel corso della serata si svolgerà una lotteria il cui ricavato sarà donato alla Caritas di Cittadella. C’è tempo fino a mercoledì per prenotarsi direttamente al “Bar Stadio”.

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto) Sembra non avere fine l’incubo di Andrea Schenetti. L’esterno del Cittadella, acquistato in estate dal Como, aveva tutte le carte in regola per essere uno degli innesti di punta del dg Stefano Marchetti per l’attuale stagione. Invece, dopo un ottimo inizio e alcune ottime prestazioni, è iniziato un calvario che dura da due mesi e mezzo e che pare non conoscere ancora un approdo certo. Chi ha giocato a calcio sa bene come le infiammazioni al tendine rotuleo del ginocchio siano molto difficili da debellare. E il problema di Schenetti non fa eccezione, visto che il giocatore non riesce a trovare pace e continua a svolgere lavoro differenziato senza tornare ad allenarsi con i compagni, nonostante le terapie concordate con lo staff medico guidato da Ilario Candido. Anche questa settimana la musica è stata la solita. Poca corsa, qualche allungo, tentativi di capire come reagisce il ginocchio e nulla più. Purtroppo di miglioramenti neppure l’ombra e il tentativo di rientro operato lo scorso 10 ottobre a Varese, se possibile, ha ulteriormente peggiorato la situazione, visto che da quel momento in poi Schenetti, che già era fermo da settimane, non ha più visto il campo di gioco. Un bel guaio per Foscarini, che su Schenetti aveva puntato forte da inizio campionato e che si è trovato costretto a cambiare moduli e giocatori a getto continuo per far fronte all’assenza di uno dei pochi giocatori della rosa in grado di saltare l’uomo. Al momento non si conosce la data del suo rientro in squadra, ma quel che è certo è che la sua assenza perdurerà anche domani con il Bari e sta penalizzando notevolmente il lavoro di Foscarini. C’è comunque anche qualche buona notizia, proprio nel settore nevralgico di campo e che riguarda uno dei giocatori più in forma delle ultime settimane. Minesso è alle prese con guai muscolari ma ieri pomeriggio è tornato regolarmente in gruppo ad allenarsi. Out Pecorini per squalifica e Signorini, infortunato, mentre sono da cerchiare in rosso i rientri in squadra di Pellizzer, Benedetti e Sgrigna, che hanno scontato le rispettive squalifiche. La vittoria manca ormai da 13 turni, un’enormità, e l’ultimo posto è una zavorra che pesa. E dire che la squadra non gioca affatto male.

Ore 15.10 – (Giornale di Vicenza) Il Carpi tenta la fuga solitaria. La capolista del campionato cadetto è stata l´unica formazione di testa a vincere nell ´ultima giornata e si presenta alla vigilia del 18° turno con un vantaggio di 4 punti sul Frosinone, secondo in classifica. Sarà il Modena, nel derby in programma domani pomeriggio allo stadio Cabassi, a tentare di fermare la corsa in vetta dei “cugini” per rilanciare al tempo stesso le proprie ambizioni di playoff. Un obiettivo che condividono anche Trapani e Perugia, di fronte stasera nell´anticipo. Esame importante per il Frosinone: superato in casa dalla Ternana nell´ultimo turno, domani dovrà reagire a Bologna in trasferta. Nell´ultima giornata gli emiliani hanno pareggiato il confronto con il Catania che avrà subito l´occasione per misurarsi con l´altra squadra retrocessa dalla serie A: ad attenderli al Picchi ci sarà un Livorno a secco di vittorie da tre giornate e reduce da due 0-0 consecutivi. Ancora più preoccupante l ´involuzione dell´Avellino, che nelle ultime quattro partite (di cui tre in casa) ha rimediato due sconfitte casalinghe e altrettanti pareggi. Rastelli spera in una pronta ripresa, ma non sarà semplice battere in trasferta un Pescara rilanciato dal 4-0 rifilato alla Pro Vercelli sul suo campo. Quattro scoppole che i piemontesi proveranno a dimenticare cercando un risultato a Crotone, dove però la formazione calabrese, rianimata dal colpo esterno ad Avellino, conta di incamerare punti pesanti per la salvezza. Proveranno a sfruttare il fattore campo anche la Ternana (ospite il Lanciano) e il Cittadella, ancora alla ricerca di una vittoria scacciacrisi: Foscarini spera di centrarla sfruttando il momento nerissimo del Bari, battuto in 6 degli ultimi 8 incontri. Piuttosto brusca pure la frenata dello Spezia: tre pareggi e una sconfitta nell ´ultimo mese per i liguri, che domani inseguiranno la vittoria sul campo di un Brescia condizionato dalla gravissima crisi societaria. Rimane precaria da questo punto di vista anche la situazione del Varese, atteso sul campo dalla sfida-salvezza di Latina che caratterizzerà il posticipo di lunedì sera.

Ore 14.50 – (Mattino di Padova) Sei nuovi pullmini con il marchio Alì per l’Abano Calcio. I mezzi messi a disposizione della società neroverde dallo storico sponsor. Al taglio del nastro – già da oggi i pulmini inizieranno a circolare per il garantire il trasporto agli allenamenti dei ragazzini del settore giovanile – erano presenti il patron dell’Abano Gildo Rizzato, l’assessore allo Sport Angelo Montrone e Matteo Canella. «Essere tra le poche società del Veneto che garantisce ben sei mezzi al settore giovanile ci riempie di orgoglio» ha commentato Gildo Rizzato. «Da sempre puntiamo sui giovani e i risultati sono tangibili, visto che un terzo della prima squadra è composto da atleti cresciuti nel nostro vivaio». I pullmini serviranno tutte le 14 squadre della Scuola Calcio, dai Pulcini alla Juniores.

Ore 14.30 – L’arbitro di Kras Repen-Padova sarà il signor Giorgio Ermanno Minafra di Roma 2, coadiuvato dagli assistenti di linea Lenarduzzi e Carimati.

Ore 14.10 – (Corriere delle Alpi) Radio mercato resta accesa e da Padova rimbalza un interessamento dei Biancoscudati per il terzino sinistro del Ripa Fenadora Michael Salvadori. Il mercato chiude martedì e per ora si è trattato di un semplice sondaggio iniziale, con il procuratore del giocatore che è stato contattato dai padovani, che hanno già incassato i rifiuti del bellunese Paolo Pellicanò e di Rosina della Spal. La notizia è confermata dal presidente Nicola Giusti, chiamato dal sito Padovagoal. «Il procuratore di Michael ci ha informato dell’interessamento del Padova per il nostro ragazzo – ha detto al sito – É un esterno sinistro basso ed è molto forte, tanto che ha avuto diverse richieste anche in estate (provino al Gubbio, ndr), ma poi è rimasto con noi. Non abbiamo ancora parlato con il Padova, ma qualora dovessero chiamarci, da parte nostra non ci sarebbe alcun veto. Nell’ottica di una sua valorizzazione, è un ragazzo che merita di fare il salto e il Padova in questo senso sarebbe una soluzione molto stimolante». Sulla stella linea anche il ds Alberto Faoro. «Per ora parliamo del nulla, perchè il Padova non si è fatto sentire, ma è chiaro che non tarperemo le ali al ragazzo, che per me è uno dei fuoriquota più forti di tutto il girone». «A me non ha chiamato nessuno – dice infine Salvadori – neanche il mio procuratore, per cui chissà, non so nemmeno io cosa dire. Farebbe sicuramente piacere un interessamento da parte di una squadra come il Padova, che punta a vincere il campionato ed è una piazza storica. Se saltasse fuori qualcosa ci penserei, in ogni caso all’Union si sta bene. Sto talmente bene che non so nemmeno se andrei a Padova. Adesso testa al derby: il Belluno è terzo in classifica, ha giocatori che possono fare la differenza e gioca bene. Non temo nessuno in particolare ma tutti messi insieme».

Ore 14.00 – Christian Tiboni saluta Padova sul suo profilo Facebook e conferma il suo passaggio al Piacenza. Queste le sue parole: “L’ultimo saluto a degli amici con cui ho passato dei mesi, anche se pochi direi belli. Si inizia un nuovo corso in quel di Piacenza, con un ringraziamento a tutti i miei compagni di squadra augurandogli di centrare l’obiettivo perché se lo meritano assieme alla società. Un ringraziamento speciale a tutti i tifosi del Padova per l affetto di questi mesi e se ho legato con certe persone non è di certo perché sono ruffiano ma solamente me stesso”.

Ore 13.50 – (Il Piccolo) “Sono due rinforzi d’esperienza che servivano per alzare il livello qualitativo della squadra”. Il presidente del Kras Repen Goran Kocman sorride. Ieri a Dolina sono stati presentati ufficialmente i due nuovi acquisti del sodalizio biancorosso, entrambi provenienti dall’Acqui Calcio. […] Come preannunciato è arrivato un centrocampista, ruolo nel quale il Kras si era trovato scoperto anche dopo il passaggio di Anton Zoglar ad allenatore. Si tratta di Mirko Rondinelli, nato a Mariano Comense il 3 agosto 1984. […] L’altro neoarrivato in casa biancorossa è Manuele Del Nero, difensore centrale, nato a Carrara il 18 dicembre 1984. […] “Sono due giocatori di esperienza, che andranno ad arricchire la rosa, che ha tutte le carte in regola per mantenere la serie D”, ha raccontato Kocman. Sulla carta Del Nero, che però non sarà disponibile per un leggero infortunio per le prossime due partite, andrà ad occupare il ruolo di centrale difensivo insieme all’esperto Miroslav Cvijanovic. Per Rondinelli invece, che potrebbe debuttare già coi Biancoscudati Padova, si parla di una posizione davanti alla difesa. “Assieme a Rabbeni stiamo parlando di tre rinforzi molto molto importanti per la nostra formazione”, commenta il dirigente responsabile Tullio Simeoni. Sono rimasto molto impressionato da Rondinelli che mi è parso proprio il difensore centrale d’esperienza che serviva alla squadra. Bene anche Rabbeni che sulla fascia potrebbe essere il giocatore giusto per vivacizzare il gioco offensivo”. Soddisfatto anche il tecnico Anton Zlogar: “”Ora attendiamo di recuperare i giocatori infortunati, poi sono sicuro che potremo dire la nostra”.

Ore 13.30 – (Il Piccolo) Lo Stadio comunale di Monrupino si prepara “all’invasione”. Domenica, alle 14.30, l’impianto del piccolo comune dell’altipiano carsico ospiterà una delle grandi nobili decadute del calcio italiano: i Biancoscudati Padova. Essendo quella patavina una piazza storicamente molto calda, ed essendo i veneti primi in classifica dopo 14 giornate di campionato, a Monrupino, per assistere a match contro il Kras Repen è prevista una foltissima affluenza di pubblico ospite. La società carsolina da tempo ha iniziato a organizzare al meglio questa inedita sfida, innanzitutto affrontando il discorso dell’accoglienza dei supporter biancoscudati. Dopo aver ricevuto il nulla osta da parte degli organi competenti per ospitare l’incontro (ad un certo punto si era pure aperta l’ipotesi stadio Nereo Rocco), in questi giorni è stata ufficializzata la disposizione delle due tifoserie. I sostenitori del Kras Repen, oltre che nella tribunetta sul lato corto del campo, saranno sistemati nella nuova tribuna coperta che ha ottenuto una deroga, come già accaduto per gli scorsi play-off nazionali di Eccellenza, per poter accogliere tra i 250 e 300 supporter carsolini. Nell’opposta tribuna scoperta, invece, verranno accolti i tifosi del Padova. Ma quanti veneti sono attesi a Repen? Al sodalizio patavino il Kras ha fornito qualcosa come 600 biglietti, al prezzo di 10 euro cadauno. Difficile pensare che questi verranno tutti venduti. Una cifra ragionevole potrebbe avvicinarsi attorno a poco più della metà. Oggi comunque dovrebbe arrivare la prima stima dei ticket staccati, fermo restando che i tifosi padovani avranno tempo fino a tutta la giornata di sabato per acquistare il biglietto. Kras Repen-Biancoscudati Padova sta inoltre riscontrando un notevole interesse da parte dei mass media. Ben quindici, sino a ieri, la richiesta di accrediti pervenuti da Padova per assistere al big match: davvero un numero alto che aveva trovato un simile riscontro quest’anno solamente con la partita andata in scena al Rocco contro la Triestina. Intanto anche il gruppo degli ultras del Kras, gli UlKras Red Boys, si stanno preparando al meglio per questo importante appuntamento. «Sosterremo la nostra squadra in questa partita difficile, dimostrando ancora una volta di essere vicino ai nostri giocatori anche in un momento non semplice come quello che stiamo attraversando», commenta il capo ultras biancorosso Luca Sarazin. Saranno previste scenografie particolari? «No, ma posso sicuramente preannunciare che saremo molto caldi nel nostro tifo. E anzi, colgo l’occasione per invitare tutti i ragazzi delle nostre giovanili a venire assieme a noi nella tribunetta-curva posta sul lato corto dello stadio a sostenere i colori del Kras Repen». L’ultimo appello lo fa il presidente Kocman e riguarda l’arrivo allo stadio comunale: «Invito tutti quelli che vorranno venire a vedere la partita a recarsi per tempo al campo». Il discorso viabilità infatti rimane sicuramente un nodo che non sarà affatto facile da sbrogliare.

Ore 13.00 – (Gazzettino) Scatta l’allarme per Cunico e Petkovic che anche ieri sono rimasti ai box a causa della febbre. Il capitano non si è mai allenato questa settimana, mentre il portiere ha effettuato solo la seduta di martedì: entrambe sono situazioni da monitorare fino all’ultimo e per la trasferta con il Kras Repen i biancoscudati devono fare già i conti con le assenze per squalifica di Dionisi, Thomassen e Segato. Dovessero aggiungersi anche Cunico e Petkovic, sarebbe un guaio. A proposito delle tre giornate di squalifica inflitte dal giudice a Dionisi, la società ha deciso di fare ricorso come spiega il direttore sportivo Fabrizio De Poli all’Appiani. «Lo facciamo perché tre giornate sono troppe». Al suo fianco c’è il presidente Giuseppe Bergamin che aggiunge. «Non sarebbe male se gli togliessero una giornata», sconto che permetterebbe al giocatore di essere a disposizione per lo scontro diretto con l’Altovicentino, il 4 gennaio 2015. De Poli e Bergamin hanno assistito alla consueta partitella in famiglia del giovedì, nella quale sono state provate alcune soluzioni in vista della sfida con il Kras Repen. Nel 4-2-3-1 la linea difensiva era formata da Busetto e Degrassi terzini con Sentinelli e Niccolini al centro (entrambi al rientro dopo la squalifica); in mediana Nichele e Mazzocco, con quest’ultimo rimpiazzato nella ripresa da Mattin; il trio Ilari, Aperi e Petrilli alle spalle dell’unica punta di ruolo Pittarello. Il tutto sotto la sguardo vigile di Parlato, che ha anche richiamato i giocatori offensivi a interpretare meglio la fase di non possesso palla. A bordo campo Ferretti, sul quale il diesse afferma. «Lo terremo fermo fino a domani e poi vediamo».

Ore 12.50 – (Gazzettino) Si chiude martedì e le attenzioni dei biancoscudati sono rivolte anche alle operazioni da effettuare in entrata e in uscita. Oggi potrebbe sbloccarsi la situazione relativa a Tiboni. «Il Piacenza ha espresso la volontà di prenderlo – spiega De Poli – Abbiamo un incontro con il procuratore del ragazzo per parlarne domani», oggi appunto. La partenza di Tiboni è indispensabile per l’eventuale ingresso di un altro giocatore offensivo. Passando al centrocampo, si è chiusa del tutto la pista che porta a Giglio del Montebelluna. «Abbiamo fatto un altro tentativo, ma non lo lasciano andare. Il discorso è chiuso definitivamente. A centrocampo siamo a posto, rimaniamo così». Non è comunque da escludere che la società sondi il terreno in qualche altra direzione per rinforzare il pacchetto di centrocampisti. Altro ruolo nel quale il Padova sta cercando un innesto è quello del terzino sinistro, dove al momento figura solo Degrassi. «Abbiamo delle difficoltà a trovare un giovane, e nelle ultime ore mi hanno dato risposta negativa per Marseglia del Bari e per Cauz dello Spezia. Salvadori dell’Union Ripa La Fenadora? Mi ha chiamato il suo procuratore, ma è un giocatore che non conosco».

Ore 12.20 – Sul mercato: “Siamo alla ricerca di un paio di giovani, in primis per quanto riguarda il terzino sinistro. Poi a seconda di chi arriverà si muoverà il mosaico… Ne abbiamo bisogno perché il campionato è lunghissimo”.

Ore 12.10 – Su Bedin: “Bisognava fare a malincuore delle scelte in base alle entrate. Lui è stato parte integrante del gruppo ed è un bravissimo ragazzo che ha sempre dato il massimo quando è stato chiamato in causa. Auguro anche a lui tutte le migliori fortune”.

Ore 12.00 – Queste le dichiarazioni rilasciate alla nostra redazione ed ai colleghi di “Mattino” e “Gazzettino” da Carmine Parlato al termine della riunione tecnica. Su Tiboni: “Ci sta che quando si fanno degli acquisti ce ne possano essere di non pienamente azzeccati. Evidentemente non era destino, e non voglio entrare nei dettagli. Gli faccio però un grosso in bocca al lupo per tutto, auguro a lui e a noi un futuro ancora migliore”.

Ore 11.40 – Non ha invece partecipato alla riunione tecnica Cristian Tiboni: l’attaccante è ad un passo dal trasferimento al Piacenza, in corso in questi minuti un incontro tra il ds Fabrizio De Poli e Marco De Marchi, agente del giocatore.

Ore 11.30 – Presenti alla riunione tecnica sia Lazar Petkovic che Marco Cunio, che sono sfebbrati e che dunque saranno convocati per domenica.

Ore 11.20 – Qui Appiani: i Biancoscudati escono dallo spogliatoio ma in abiti borghesi. Niente allenamento dunque, considerato anche che la prossima settimana non vi saranno giorni di riposo.

Ore 11.00 – Qui Appiani: biancoscudati ancora negli spogliatoi, riunione tattica prima dell’allenamento.

Ore 10.40 – La Tribuna Fattori informa che per la trasferta di Monrupino il ritrovo per gli ultras è nel parcheggio Sud dello stadio Euganeo alle ore 10.00.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) El Rulo sarà sicuramente out per la prossima gara. Fino a oggi resterà fermo per effettuare un lavoro specifico, quindi le sue condizioni saranno rivalutate, ma è molto probabile che torni in campo con l’anno nuovo. “Mi dispiace per Ferretti perché nessuno si sarebbe aspettato quest’ultimo guaio”, ha spiegato Parlato. “Ora è giusto ponderare tutto e fare in modo di trovare il percorso che possa farlo star bene e permettergli di esprimersi al meglio”. Sì al ricorso. Intanto il Padova ha confermato che farà ricorso per la squalifica di tre turni a Dionisi. «Speriamo vada in porto», ha commentato il presidente Bergamin, che ha seguito la seduta di ieri all’Appiani prima di intrattenersi con la squadra negli spogliatoi. «Con Dionisi avevo già parlato e mi era parso fin da subito abbattuto. Ha chiesto scusa a tutti. Domenica la sfida sarà un incognita, ma mi piacerebbe vedere un Padova che riesce a sbloccare subito la gara e a chiudere i conti se ne avrà l’opportunità».

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Ieri infatti, per il secondo giorno consecutivo, era assente il capitano Cunico, bloccato a letto da una forma influenzale così come Petkovic. Ma per entrambi non è a rischio la trasferta di Monrupino. Cunico, quindi, potrebbe anche essere proposto da «falso centravanti», ruolo che ha interpretato molto bene contro il Dro e che gli permetterebbe di fungere da riferimento offensivo, sfruttando anche la vena realizzativa dell’ultimo periodo. Anche perché l’uscita di Pittarello dall’undici titolare non renderebbe obbligatorio l’utilizzo di altri under, considerato che sono praticamente certi del posto, Petkovic, Degrassi, Mazzocco e Busetto in luogo dello squalificato Dionisi. A proposito di under, attenzione allo scalpitante Mattin, in grado di poter essere inserito sia dietro le punte che come mediano davanti alla difesa. Per il resto torneranno sicuramente Niccolini e Sentinelli in difesa così come Nichele a centrocampo, considerata anche la squalifica di Segato. Insomma, il mister biancoscudato ha molte alternative, ma anche problemi, visto la nercessità di schierare in campo una formazione che sia equilibrata in tutti i reparti

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Chi si ricorda il 4-2-fantasia, lanciato dal Milan di Leonardo per mettere in campo contemporaneamente tutte le proprie stelle? Un esperimento funzionato solo a metà, per via anche di una certa anarchia tattica. E se si ripetesse anche a Padova? Partendo dal presupposto che di anarchia tattica Carmine Parlato non ne vuole nemmeno sentire parlare, ieri il tecnico biancoscudato ha provato una formazione offensiva e talentuosa, in predicato di giocare domenica contro il Kras Repen. Complici le tante assenze in tutti i reparti, Parlato sembra intenzionato a far giocare tutti i suoi esterni d’attacco in un colpo solo. E allora largo a Ilari, Petrilli e Aperi sulla linea dei trequartisti, con questi ultimi due che possono giocare indifferentemente al centro o sulla fascia. Tutti e tre dietro l’unica punta Pittarello, considerato il ko di Ferretti, l’indisponibilità di Zubin e l’imminente cessione di Tiboni. Ma non è detto che il diciottenne padovano sia certo del posto.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Quanto al Padova, che se uscisse Tiboni potrebbe mettersi alla ricerca del nuovo attaccante, è definitivamente sfumata la pista che avrebbe dovuto portare al centrocampista Matteo Giglio del Montebelluna: «Non viene, la sua società non ha intenzione di liberarlo quindi il discorso è definitivamente chiuso: a centrocampo rimarremo così come siamo». Si muove qualcosa, invece, per ciò che riguarda il terzino sinistro: i biancoscudati, dopo la partenza di Genny Russo, sono alla ricerca di un giovane da affiancare sulla fascia mancina ad Alessandro Degrassi: «Tra ieri e oggi ho ricevuto due no per Salvatore Marseglia, di proprietà del Bari, e Cristian Cauz dello Spezia», ha ammesso De Poli. L’attenzione, a questo punto, potrebbe spostarsi su Michael Salvadori, terzino sinistro del Ripa La Fenadora. Il mercato chiude martedì prossimo: le ultime battute sono ormai alle porte e lunedì potrebbe essere giorno decisivo.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il mercato è in fermento, ma per avere ulteriori certezze ci vorrà ancora qualche giorno. Un primo punto di svolta: Cristian Tiboni sembra finalmente aver deciso che fare del proprio futuro. Fuori dai piani della società l’attaccante bresciano sembra essersi convinto che a Padova non c’è posto per lui. «Piace al Piacenza», ha ammesso ieri pomeriggio il direttore sportivo biancoscudato, Fabrizio De Poli, «Domani (oggi, ndr) avremo un incontro con il suo procuratore per parlarne». Il diesse De Poli incontrerà Marco De Marchi, agente del giocatore, per discutere le eventuali modalità del trasferimento al Piacenza. Ma la situazione, è bene sottolinearlo, non è ancora certa. A Piacenza, infatti, la società ha definitivamente dato per buttata la stagione dopo il pesante 4- 1 di Imola domenica scorsa, ha scaricato tutti i giocatori più pesanti (liberandosi di ben dodicimila euro mensili di stipendi) e sceglierà l’attaccante che sostituirà Zanardo, sogno di Parlato diretto verso Pordenone, tra lo stesso Tiboni e Stefano Lorenzi della Pergolettese: il giocatore che avrà le richieste economiche inferiori, diventerà il nuovo attaccante della Lupa.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si avvicina a grandi passi la prima resa dei conti. Domani è il giorno fissato come termine per il deposito dell’istanza di omologazione dell’accordo di ristrutturazione del vecchio Calcio Padova: gli avvocati che seguono le vicende legate alla situazione finanziaria della vecchia società, dovranno in poche parole consegnare al commissario giudiziale Marco Basaglia, nominato dal Tribunale di Padova, il piano di rientro dei debiti nei confronti dei creditori chirografari, ovvero quelli che non hanno titoli di prelazione o privilegio (come ad esempio i dipendenti). La proposta, per ottenere l’omologazione del commissario e successivamente l’ok per l’accesso al concordato “in bianco” da parte del tribunale, dovrà essere accettata dalla totalità dei soggetti interessati, ma al momento sono già giunti i primi “no” ufficiali, a cominciare da quello di Gino Buja, titolare dell’Hotel Bristol Buja di Abano. Troppo poco il trenta per cento del totale, offerto dal vecchio Acp in cambio della rinuncia a ogni via giudiziale da parte dei creditori e troppo dilatato anche il periodo di pagamento (circa due anni e mezzo): il futuro del Calcio Padova 1910 si fa sempre più preoccupante. Anche il Comune di Padova, cui erano stati offerti da Penocchio il logo e la storica denominazione sociale in cambio dell’annullamento del debito contratto (circa 300 mila euro), ha respinto al mittente ogni proposta di estinzione anticipata. Il tutto mentre la magistratura, nella persona del pm Marco Peraro, attende anche gli sviluppi dell’inchiesta della Finanza che aveva portato alla perquisizione delle Fiamme Gialle in viale Rocco lo scorso giugno.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Passano i giorni e si fa sempre più irto di difficoltà il mercato dei Biancoscudati Padova. Sul taccuino del direttore sportivo Fabrizio De Poli ci sono due priorità: innanzitutto cedere almeno un paio di giocatori, tra cui Christian Tiboni, finito in cima alla lista solo a pochi mesi dal suo arrivo a Padova. Il centravanti di Desenzano sul Garda è stato offerto a destra e a manca (qualcuno dice persino al Treviso in Eccellenza), senza tuttavia trovare una soluzione che fosse gradita anche al giocatore. La pista più calda porterebbe a Piacenza, ma al momento Tiboni sta rifiutando tutte le destinazioni. Intanto De Poli continua a trovare porte sbarrate su più fronti. Spiccano, fra gli altri, i no di Pellicanò (Belluno), della Spal per Rosina, del Montebelluna per Giglio, del Bari per Marseglia e dello Spezia per Cauz. Per quanto riguarda il ruolo di esterno sinistro, la pista più praticabile porta a Michael Salvadori (Ripa La Fenadora). «Il procuratore di Salvadori — spiega il presidente del Ripa, Nicola Giusti — ci ha informati dell’interessamento del Padova per il nostro ragazzo. É un esterno sinistro basso, è molto forte, tanto che ha avuto diverse richieste anche in estate ma poi è rimasto con noi. Non abbiamo ancora parlato con il Padova, ma qualora dovessero chiamarci non ci sarebbe alcun veto nel lasciar partire Salvadori. Nell’ottica di una sua valorizzazione, è un ragazzo che merita di fare il salto e il Padova in questo senso sarebbe una soluzione molto stimolante». E per completare un quadro non proprio roseo brutte notizie arrivano pure dall’infermeria visto che, oltre al forfait già noto di Gustavo Ferretti, sono in dubbio pure Cunico e Petkovic, che ieri hanno saltato la seduta di allenamento a causa di un attacco influenzale.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Ed è su questo fronte che si stanno concentrando gli sforzi dei legali di Penocchio, che stanno tentando di raggiungere un accordo con tutti gli aventi diritto entro la data preposta, vale a dire quella di domani. Detto che, come già sottolineato, verrà chiesta una proroga al giudice, l’operazione risulta tutt’altro che semplice in quanto, in caso di mancata accettazione della proposta con pagamento dilazionato in tre anni, la situazione si complicherebbe notevolmente. I creditori che non accetteranno l’accordo (a quanto risulta ce ne sono almeno una decina tra privilegati e il resto dei fornitori) avranno, infatti, facoltà di respingere al mittente l’accordo, di chiederne e di raggiungerne uno a condizioni più vantaggiose o, in ultima istanza, di presentare istanza di fallimento. Perché la proposta di concordato venga accettata dal giudice per evitare la procedura fallimentare, infatti, servono le firme di tutti i creditori e questo al momento sembra un ostacolo particolarmente arduo da superare per Penocchio e i suoi uomini. Sul fronte sportivo il tentativo operato nelle ultime ore è stato quello di coinvolgere l’Aic in rappresentanza dei 30 calciatori e delle relative spettanze non ancora liquidate. Insomma, una strada in salita, che al momento non fornisce alcuna certezza e si inserisce in un contesto in cui il sindaco Massimo Bitonci ha respinto la proposta di una sorta di «condono» dei debiti in cambio della cessione del marchio del vecchio Calcio Padova 1910, che risulta ancora in vita ma non iscritto ad alcun campionato, sia esso professionistico o dilettantistico.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Rischia di trascinarsi ancora per diverse settimane la vicenda debitoria del Calcio Padova 1910 Spa. L’ex presidente Diego Penocchio, come noto ormai da tempo, ha proposto un concordato al 30% ai creditori del vecchio club. Secondo quanto raccolto nelle ultime ore, tuttavia, il pool di legali dell’imprenditore bresciano ha presentato una richiesta di ulteriore proroga rispetto alla scadenza di sabato 13 dicembre, fissata dal giudice delegato Caterina Zambotto. E sarà proprio il giudice, una volta ricevuta ufficialmente tutta la documentazione, che avrà il compito di valutarne l’attendibilità e di decidere il da farsi, oltre che il lasso di tempo eventualmente concesso per completare le procedure di accordo fra le parti. Penocchio, in accordo con i vertici Unicomm (socio di maggioranza del Calcio Padova Spa fino al 31 dicembre 2013, che ha chiesto nuovamente l’intervento in qualità di consigliere del manager Luca Baraldi), ha affidato a un pool di legali — guidato da Simone Perazzolo e da Andrea Zaglio — il compito di tentare di evitare un fallimento che avrebbe conseguenze dai contorni non facilmente prevedibili non solo per il titolare della Ormis, ma anche sulla stessa Unicomm. I creditori sono stati divisi, come è prassi, in ordinari e privilegiati. Fra questi ultimi ci sono i dipendenti, i tesserati, i componenti dello staff tecnico della vecchia squadra, i dirigenti e i procuratori dei giocatori.

Ore 08.40 – Fiocco azzurro in casa PadovaGoal! La lieta novella è giunta in piena notte: alle ore 4.04, infatti, il nostro direttore Dimitri Canello è diventato padre di Giovanni, bellissimo bambino di 3.150 kg per 50 centimetri che gode di ottima salute, così come la madre Katia. A mamma Katia e papà Dimitri vanno le più sentite ed affettuose congratulazioni da parte dell’intera redazine di PadovaGoal per la nascita del loro primogenito. Hai vinto Dimi!

Ore 08.38 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che i 600 biglietti del settore riservato agli ospiti per la gara NK Kras Repen – Biancoscudati Padova di domenica 14 dicembre (ore 14.30 Stadio Monrupino) saranno messi in prevendita alle biglietterie sud dello stadio Euganeo di Padova nei seguenti giorni e orari: Giovedì 11 dicembre e venerdì 12 dicembre dalle 15.30 alle 18.30, Sabato 13 dicembre dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. FATTO SALVO L’ESAURIMENTO DEI 600 BIGLIETTI A DISPOSIZIONE Costo del biglietto (prezzo unico): 10,00 €. Ingresso gratuito per i nati dal 1/1/2003 in poi (necessarrio presentare documento). Il numero massimo di biglietti acquistabili per persona è stato fissato a 10.

Ore 08.36 – Serie D girone C, il prossimo turno (quindicesima giornata, domenica 14 dicembre ore 14.30): AltoVicentino-Giorgione, Kras Repen-Padova, Legnago-Dro, Montebelluna-ArziChiampo, Mori Santo Stefano-Triestina, Sacilese-Clodiense, Tamai-Fontanafredda, Union Pro-Mezzocorona, Union Ripa La Fenadora-Belluno.

Ore 08.34 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova e AltoVicentino 35, Belluno 32, Sacilese 27, Union Ripa La Fenadora 25, Clodiense 24, Montebelluna e Tamai 23, ArziChiampo 18, Giorgione e Union Pro 16, Fontanafredda 15, Legnago 14, Dro 12, Kras Repen 10, Triestina 7, Mezzocorona e Mori Santo Stefano 6.

Ore 08.32 – Serie D girone C, i risultati della quattordicesima giornata: ArziChiampo-AltoVicentino 2-1, Padova- Legnago 2-1, Belluno-Kras Repen 3-0, Clodiense-Dro 2-1, Fontanafredda-Montebelluna 0-0, Giorgione-Sacilese 0-2, Mezzocorona-Union Ripa La Fenadora 1-0, Mori Santo Stefano-Union Pro 0-2, Triestina-Tamai 1-1.

Ore 08.30 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.28 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Supermercati Alì, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 11 dicembre: allenamento pomeridiano all’appiani, ancora assenti i febbricitanti Petkovic e Cunico.




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