Padova-Tamai, Ilari: “Dobbiamo vincere il campionato! Bellissimo tornare ad esultare sotto alla Fattori, con questo sono cinque gol perché…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

Quasi un intero girone per riprovare quella gioia che soltanto il gol sa regalare. L’ultimo sigillo “pulito” era arrivato con il Mezzocorona, che sarà avversario dei biancoscudati domenica a Rovereto. Un paio di partite più tardi ci aveva messo del suo anche nel gol-vittoria con il Belluno, anche se tecnicamente si era trattato di un’autorete. Stiamo parlando di Marco Ilari che ha impiegato appena due minuti per fare saltare i piani del Tamai, giunto all’Euganeo con l’etichetta di squadra meno perforata del campionato: assist al bacio di capitan Cunico e destro a incrociare di giustezza dell’esterno romano. «È stato bellissimo tornare a esultare sotto la tribuna Fattori – spiega Ilari – Un gol bello e importante, che ci ha permesso di sbloccare subito la partita e di metterla sui binari a noi più congeniali. Merito anche di Cunico che ha fatto una grande cosa. Con questo sono cinque i gol che ho realizzato perché sento un po’ mio anche quello con il Belluno».

Ilari, dunque, in versione apripista per il successo biancoscudato in una domenica doppiamente felice: la concomitante sconfitta dell’Altovicentino a Sacile ha infatti permesso al Padova di portare a cinque i punti di vantaggio sulla formazione berica. «Dobbiamo essere bravi a continuare su questa strada, consapevoli che loro non molleranno. L’entusiasmo fa bene fino a un certo punto, ma non bisogna cullarsi sugli allori. Sappiamo di essere davanti e che dipende tutto da noi: nel momento in cui facciamo il nostro, per gli altri non c’è alcuna possibilità». L’altro ieri nell’immediato dopo-partita il presidente Giuseppe Bergamin è stato eloquente nell’affermare che «a questo punto non ci nascondiamo più, dobbiamo vincere il campionato». Condivide? «Nella situazione in cui ci troviamo, giochiamo ormai a carte scoperte. Con cinque punti di vantaggio e quasi un terzo del girone di ritorno alle spalle gli obiettivi si chiariscono e il Padova deve vincere il campionato. Domenica subito dopo la partita in spogliatoio eravamo contenti soprattutto per la nostra prestazione più che per il passo falso dell’Altovicentino».

Tornando a lei, gol a parte, sembra essere molto vicino ai livelli super di inizio stagione dopo un periodo di appannamento. «Una flessione ci può stare, è fisiologico. Spero che sia terminata e di essere di nuovo ai livelli dei primi mesi. Io mi sento bene, anche se c’è ancora da migliorare come il resto della squadra. Abbiamo ricaricato le pile con un lavoro importante nel periodo natalizio e da qui in avanti andremo in discesa». Quando viene impiegato come esterno rende di più. «Quello è il mio ruolo naturale, poi ho la fortuna di avere caratteristiche per le quali posso adattarmi ad altri ruoli e lo farò se mi sarà chiesto per le esigenze della squadra». Per la seconda partita di fila Zubin è stato schierato come unica punta, con Ferretti e Amirante relegati in panchina. «Sono molto affiatati tra loro, non penso che ci siano invidie particolari. Siamo un gruppo fantastico. Di sicuro però non vorrei essere nei panni dell’allenatore che ogni domenica deve scegliere fra tre giocatori di quella caratura, ma è una fortuna averli tutti con noi».




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