Calcio a cinque, Luparense da fuochi d’artificio ma passa Pescara

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LUPARENSE CALCIO A 5-PESCARA 5-6 (2-2 p.t.)MARCATORI: 8’18’’ p.t. Waltinho (L), 11’38’’ p.t. Honorio (L), 18’14’’ p.t. Rogerio (P), 19’35’’ p.t. Canal (L), 1’08’’ s.t. Rogerio (P), 5’40’’ s.t. rig. Merlim (L), 7’03’’ s.t. Rogerio (P), 8’03’’ s.t. Canal (P), 9’50’’ s.t. Canal (P), 12’07’’ s.t. Nora (L), 12’15’’ s.t. Honorio (L).

LUPARENSE: Miarelli, Honorio, Merlim, Taborda, Waltinho; Conzato, Nora, Caverzan, Piva, Restaino, Giasson, Morassi. All.: Fernandez.

PESCARA: Capuozzo, Caputo, Rogerio, Canal, Nicolodi; Ercolessi, Leggiero, PC, Salas, Iannascoli, Chiavaroli, Tatonetti. All.: Colini.

ARBITRI: Prisma (Crotone), La Cerra (Battipaglia) Crono: Scarpelli (Padova).

NOTE: Spettatori: 900. Ammoniti: Taborda (L), Iannascoli (P), Ercolessi (P), Canal (P), Merlim (L), Waltinho (L).

Bassano del Grappa (VI), 15 febbraio 2015 – La Luparense cade al Pala Bruel 6-5 con il Pescara. L’inizio di gara è scintillante, poi le triplette degli ex Rogerio e Canal, fanno prendere il largo ai delfini ma i campioni d’Italia non demordono e assaltano la porta di Capuozzo per quasi 10′ non riuscendo però a pareggiare la partita. La squadra di Fernandez resta comunque in testa alla classifica: nonostante il ko e la sfortuna (episodi arbitrali e infortuni) è a +2 dalla Lazio, e la prossima settimana è attesa dal Rieti.

LA CRONACA – Prima della gara, targa simbolica consegnata dal Presidente Zarattini agli ex Ercolessi, Caputo, Rogerio, Canale e Colini, applauditi da tutto il Pala Bruel. Mister Fernandez deve ancora fari i conti con l’infermeria: Mauricio si scalda ma non gioca, come Fabiano: entrambi non vengono rischiati. Si parte con Miarelli, Taborda dietro, Honorio e Merlim coadiuvati da Waltinho. I Lupi mettono subito la quinta sfiorando il gol con Taborda. Risponde Leggiero ma Miarelli fa il miracolo salvando sulla linea (7′). All’8′ passa la squadra di casa: Waltinho si fa trovare libero sul secondo palo e mette in rete; un gol fotocopia di quelli segnati con Napoli e Kaos. Tutto pare andare alla perfezione per i Lupi che all’11’ raddoppiano con Honorio, abile nel deviare in rete il sinistro di Nora. Il primo episodio sfavorevole della partita riguarda l’infortunio di Miarelli: il portiere accusa un fastidio muscolare, prova a restare in campo ma dopo 2′ deve lasciare il posto al suo secondo Morassi. L’atteggiamento della squadra di Fernandez cambia nel finale di prima frazione: si pensa più a contenere l’impeto dei delfini: al 18′ Rogerio infila per la prima volta il classe 1991, poi a pochi secondi dalla prima sirena ristabilisce le distanze Canal, finalizzando la pressione con un gol da posizione centrale.

La ripresa inizia com’era finito il primo tempo, a farla da padrona è il Pescara: Rogerio fa un golasso in contropiede mettendo sotto l’incrocio e sfruttando un incredibile errore in fase di disimpegno dei Lupi. Subito dopo Capuozzo salva su Waltinho e Salas colpisce un palo. La formazione biancazzurra accenna la reazione guadagnandosi un rigore (Canal atterra Honorio) trasformato dal dischetto da Merlim (3-3). Nel giro di 2 minuti il Pescara mette la freccia con Rogerio, e Canal (azione iniziata con un fallo di mano non sanzionato commesso da un giocatore pescarese). Quando Fernandez mette Merlim di movimento al primo errore il solito Canal non perdona e sigla il 6-3. Una doccia fredda che però non fa alzare bandiera bianca ad Honorio e compagni che insisitono a giocare con l’uomo in più, mettono a ferro e fuoco la porta di Capuozzo ed illudono il numeroso pubblico presente in 8″ (tra il 12’07” e il 12’15”): prima con il gol di Nora, e poi con la rete di Honorio che sfrutta un Pescara una volta tanto squilibrato col portiere di movimento (Ercolessi). La Luparense insiste con Merlim fuori ma nei 7′ finali la difesa del Pescara non molla e non commette mail il 6° fallo. E’ la Luparense a raggiungere il limite tra le proteste e a regalare il tiro libero di Nicolodi finito sul palo. L’assalto finale della Luparense provoca un palo esterno di Merlim a 20″ dalla sirena: è una delle tante emozioni dei concitati, tesi e velocissimi minuti finali.




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