Triestina-Padova, le pagelle biancoscudate: Petrilli uomo-partita, subentrati decisivi, Petkovic attenta alle coronarie dei tifosi

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Petkovic 6: Nel primo tempo si rende protagonista di una bella respinta sulla punizione di Manzo. Nella ripresa, invece, attenta alle coronarie dei mille tifosi biancoscudati al seguito con un doppio errore rinvio sbagliato-uscita scellerata. Come se non bastasse il risultato incerto fino all’ultimo…

Bortot 6.5: Il suo dinamismo è impressionante: percorre la fascia destra con naturalezza, facendosi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto. E non giustificate tale capacità con la sua giovane età: questa si chiama intelligenza tattica…

Thomassen 7: Vince il ballottaggio della vigilia con Sentinelli ed innalza una muraglia che diventa sempre più resistente di minuto in minuto grazie ai suoi provvidenziali anticipi. Almeno fino alla rete di Giannetti, anche se in quel caso la colpa è collettiva. E da quel momento in poi la difesa balla. Ma regge. Lui in primis…

Niccolini 6: Aiuta Thomassen a mantenere unita la difesa dopo lo sbandamento generale di metà ripresa, marcando stretto chiunque graviti dalle sue parti e spazzando spesso e volentieri. Perché in partite simili si va di spada…

Salvadori 6.5: Condivide con Bortot il medesimo acume e lo stesso senso della posizione, chiudendo e spingendo ad intervalli regolari. Le fasce sono ormai una garanzia…

Segato 6: Ritrovarsi dinanzi un ex compagno di squadra – oltretutto con la medesima “grinta” – non è mai facile, perché l’uno conosce i segreti dell’altro e viceversa. In campo, dunque, l’equilibrio è sostanziale. Ma quando si soffre lui c’è sempre.

Mazzocco 6: Non solo ripiega spesso e volentieri per recuperare palloni, ma li dispensa anche (e con grande precisione). Bene in fase di interdizione, altrettanto in quella d’impostazione. E quando c’è da fare a sportellate lui risponde presente…

Ilari 7: Reclama un rigore ad inizio partita, ma l’arbitro Di Gioia… gliela nega. Sembra faticare ad ingranare, ma a cavallo dell’intrvallo innesta la marcia giusta. Risultato: azzecca tempo e modo dell’inserimento in area, realizzando la rete del momentaneo 2-0. A seguire, la sostituzione. Maglia numero 7, gol numero 7, voto 7…

(Zubin 6.5): Chiude con freddezza i conti di un derby per lui doppiamente sentito.

Cunico 6: Prova ad accendere la luce, come di consueto. E sarà per l’arcigna marcatura alabardata, o forse per le “batterie” non carichissime, ma sta di fatto che non riesce ad incidere. Sia chiaro, però: la sufficienza è comunque garantita. Perché basta la sua presenza per intimorire le difese avversarie…

(Dionisi 6.5): Tanta corsa, da buon “Frecciarossa”. E la ciliegina dell’assist per Zubin.

Petrilli 7.5: Nei primi venti minuti non riesce a combinare quasi nulla. Ma gli bastano cinque secondi per farsi perdonare: missile dai trenta metri sul palo opposto, e la fetta di stadio riservata ai tifosi biancoscudati esplode. Non contento, fa partire il cross da cui nasce il raddoppio biancoscudato. Più di così…

(Petrilli S.V.)

Amirante 6.5: Perde spesso l’aderenza col terreno, scivolando in momenti poco opportuni. Per una domenica non entra nel tabellino dei marcatori, ma è anche colpa della traversa. Ed è la sua “spizzata” in piena area a favorire il raddoppio di Ilari. Prima il pugno, poi la carezza…




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